Ho un quesito filosofico da porvi.
È corretto da parte mia consigliarvi un film di merda? Pur con tutte le avvertenze del caso, le mani avanti, le specifiche e i caveat del mondo; intendo proprio per principio: è giusto che io vi mandi allo sbaraglio provando a esporvi in motivi per i quali dovreste andare al cinema a vedere Monster Hunter?
Ce ne sono, dopo ve ne parlo; Monster Hunter non è un film di merdissima 101%, è più un filmetto di merdina. E non è tutto in caps UNA MERDA: è un film di merda, con il corsivo a enfatizzare il fatto che i suoi problemi sono gli stessi che Paul W.S. Il Migliore Degli Anderson Jovovich faceva intuire a inizio carriera e ha palesato in maniera sempre più insostenibile con i suoi ultimi lavori tipo Pompeiiiiiii. E cioè che al netto del suo talento per le atmosfere, la costruzione dei set, i colpi d’occhio, le inquadrature a effetto, e anche, perché no, le botte da orbi, Paul W.S. Anderson ha disimparato come si fanno i film.
Nel senso di: come si scrivono i film, come si conducono, come si strutturano, come si distribuisce l’azione nel corso dei cento minuti. Monster Hunter è un film spaccato in due se non in tre, che dedica tantissimo tempo a cose che poi si dimentica o nasconde sotto il tappeto e che prende una rincorsa talmente lunga che quando arriva finalmente il momento di saltare quello che si trova davanti è una rampa con di fianco un cartello al neon con la scritta SEQUEL e più sotto, più piccino, un altro cartellino che recita CHE DIO O CHI PER ESSO CE LA MANDI BUONA.
Per ora le notizie dicono che Monster Hunter sta andando malissimo e che dio o chi per esso non sta mandando nulla di buono: con ogni probabilità, la gigaputtanata che chiude questo teorico primo capitolo resterà anche l’ultima traccia di questo bizzarro tentativo di trasporre al cinema Monster Hunter, un videogioco che parla di gente che ammazza mostri grossi e poi usa le loro carcasse per farsi armi e armature da usare contro mostri ancora più grossi, e così via in un loop infinito e di dimensione sempre crescente. Non voglio dire che il progetto fosse condannato fin dall’inizio al fallimento, ma di certo per riuscire a fare il salto senza cascare di faccia e spatasciarsi contro un drago sputafuoco Paul W.S. Anderson Il Migliore Degli avrebbe dovuto avere un po’ più di cura e anche di brillantezza e originalità, invece di scrivere questo polpettone insulso. Per cui, SIGLA con riff grossi!
C’è da qualche parte nel mondo un cassetto nascosto in una scrivania abbandonata dov’è custodita una trama plausibile per il film di Monster Hunter, e a dirigerlo c’è il James Gray di The Lost City of Z. Intendo dire che, lo dico a beneficio di chi non conosca il videogioco, è vero che da un lato Monster Hunter è soprattutto una faccenda di ammazzare grossi mostri per trasformarli in cappellini, ma dall’altro con il passare degli anni e il susseguirsi dei capitoli Capcom ha quantomeno tentato di metterci un po’ di interessante ciccia sullo sfondo. Monster Hunter World, penultimo capitolo del franchise dal quale Anderson ha preso tutta l’ispirazione, prova senza troppo successo a giustificare o quantomeno contestualizzare questa roba del massacro di bestie innestandoci sopra un accenno di trama che ha a che fare con la scoperta di un ecosistema nuovo e misterioso e con l’esplorazione e la catalogazione delle infinite e bellissime forme viventi che ci abitano.
Mi rendo conto che sto tirando su una menata senza senso: Monster Hunter è una serie videoludica di mostri grossi e ovviamente Capcom, Sony e anche Paul W.S. Anderson hanno virato senza esitare verso la trasposizione 1:1, con tante battaglie tra esseri umani e creature bestiali e grossissime e uno straccio di motivazione giusto per avere qualcosa da scrivere sul materiale stampa. Che bello, però, che sarebbe stato sfuggire per una volta alla banalità e alla facile scorciatoia per abbracciare appieno il senso di meraviglia che Monster Hunter trasmette non solo con i suoi mostri ma anche con i suoi paesaggi pazzi!
In Monster Hunter, invece, è tutto grigio, almeno per i primi due atti. La storia va così: Milla Jovovich è una tipa dell’esercito a capo di un battaglione che sta passando al pettine il deserto (“Non abbiamo trovato un cazzo!“) in cerca di qualcosa, probabilmente del senso della vita. A un certo punto, per un qualche inspiegabile fenomeno che verrà successivamente spiegato e fidatevi, stavamo meglio prima, lei e i suoi uomini vengono catapultati in un mondo parallelo dove c’è altrettanto deserto, ma molto meno deserto. Perché sotto la sabbia si nasconde il primo dei (pochi) mostri grossi di Monster Hunter! Assistiamo così a una sequenza dove PWSA cerca prima di farci affezionare a questi militari facendo dire loro cose cameratesche un po’ imbarazzanti, e poi a un massacro a opera del bestio:
E qui ci rendiamo conto che PWSA non ha assolutamente idea di dove far andare a parare il suo film. Milla viene separata dal gruppo e incontra Tony Jaa, che è un locale, conosce i mostri grossi e sa come evitarli; per cui i due stringono una riluttante alleanza resa ancora più complicata dal fatto che non parlano la stessa lingua, e Paul Il Migliore ci fa passare un tempo che sembra infinito in compagnia di questi due che ogni tanto se le danno, ogni tanto scappano dagli altri mostri non altrettanto grossi che si sono palesati, ogni tanto cercano di fare amicizia, dopodiché tornano a darsele. Sono serio: c’è una rissa tra i due che dura un tempo sproporzionatamente lungo, e la cosa più ironica è che anche una delle sequenze migliori del film in termini di pura azione.
È tutto grigio come il deserto che circonda i nostri eroi, e anche tutto inspiegabile, il genere di brodaglia che ti fa esclamare “che cosa cazzo sto guardando!” ma che a modo suo riesce comunque a intrattenere – e qui arrivo al punto focale del discorso. E cioè che Godzilla vs. Kong la sala mica l’ha vista, e Monster Hunter arriva nel momento giusto per far venire l’acquolina in bocca a chi apprezza i mostri grossi. E quindi: dovete andare a vederlo lo stesso perché, appunto, ci sono i mostri grossi, pur sapendo che è un film di merda? Pur senza trascendere mai e al netto del generale ingrigimento, Monster Hunter è un film che spara a tutto schermo delle bestie magnifiche e realizzate con tutta la cura e l’amore che la sceneggiatura non si è meritata. Ci sono delle buone coreografie, tanta roba che esplode e la presenza scenica di Milla Jovovich, e c’è questo coso
che sfascia le carrozze e schiaccia la gente, e allora forse anche solo per una questione di principio Monster Hunter si merita i soldi del biglietto.
O se li meriterebbe fino a che non compare Ron Perlman.
Da lì il film, come direbbe gente più seria e rigorosa di me, sbrocca male. E per il mio massimo nervosismo è anche il momento in cui finalmente esplodono i colori e compaiono nuovi paesaggi e nuovi mostri e tutto un nuovo mondo; ma arriva tutto troppo tardi e troppo gratuitamente, accompagnato da una serie di spiegoni che farebbero arrossire anche Fabrizio. Viene pretestuosamente introdotto una sorta di villain, e da quel momento Monster Hunter accelera verso il disastro che è la scena madre conclusiva finale totale globale, nella quale succedono una valanga di cose bellissime che si sgonfiano però nel più clamoroso coito interrotto della storia recente del cinema.
Ci sono infiniti modi di lanciare un sequel: Monster Hunter potrebbe passare alla storia del cinema perché sceglie il peggiore di sempre, un taglio netto proprio quando l’azione sta finalmente facendo il salto di qualità e di intensità che smonta anche tutto quel poco di buono che si era visto fin lì. È un film che si dovrebbe e forse vorrebbe chiudere con il punto esclamativo e invece si chiude con i due punti e a capo e ci vediamo nel prossimo capitolo.
Che come già detto probabilmente non esisterà, il che pone urgentemente una domanda: ha senso guardare Monster Hunter, un film da 5,5 con un finale che lo trascina verso il 4? La mia risposta è quella che accennavo prima: se avete modo di vederlo su uno schermo molto grosso sì, a patto che abbassiate drasticamente le vostre aspettative e vi limitiate a godervi qualche pezzo di bravura e di mostri grossi; “aspetto che arrivi in home video perché non ho voglia di spendere soldi per vederlo al cinema”, invece? No, a quel punto lasciate direttamente perdere: meglio aspettare che PWSA si ricordi di nuovo come si fanno i film.
Andare al cinema quote suggerita:
“Monster Hunter: solo al cinema! E forse neanche lì!”
(Stanlio Kubrick, i400calci.com)
P.S. visto che so che ve lo state chiedendo e ho un po’ sorvolato sull’argomento: Tony Jaa… c’è. Fa qualche piroetta, mena Milla, si fa menare da Milla, grugnisce, si esprime a gesti. Il fatto che abbia glissato il più possibile sulla parte di bonding tra i due dovrebbe dirvi il resto.
una roba di una bruttezza e una tristezza immane.
mi spiace per Milla, che si impegna pure e fa sempre la faccia di chi ci crede.
visto tempo fa e l’unica cosa che mi è rimasta in mente è l’uomo-gatto definitivo.
per il resto anderson continua a fare film come se fossimo ad inizi 2000, quando ogni suo resident evil finiva ion maniera monca, ma sta volta mi sa che finisce qui.
No.
Io sono quella brutta persona senza eroi e senza FAMIGLIA e, quindi, per me “il migliore degli Anderson” è una frase vuota.
Perchè che “il migliore degli Anderson” sappia solo più fare delle bellissime, GROSSE, inquadrature con cose GROSSE che si sfrociano mentre la sua bellissima e atletica moglie volteggia con la grazia innaturale di un Wuxia, lo sapevo già.
Lo sapevo da “I tre Moschettieri” in cui questo imbolsito ha pensato che “fare un film” fosse fare grosse inquadrature in cui grosse mongolfiere steampunk in CG si sfrociano contro castelli grossi in CG.
Riuscendo quindi nella singolare impresa di rendere noioso uno spettacolo basato su una sceneggiatura già fatta, finita e collaudata scritta da un signore che nel MILLEOTTOCENTOQUARANTAQUATTRO (1844) scriveva sceneggiature per il cinema che ci piace.
“il migliore”…
L’ultima frase che hai scritto non è da sottovalutare affatto: Dumas califfo vero e antesignano della “roba” d’azione/avventura.
E’ un vero peccato che gli sceneggiatori che lo hanno letto non c’hanno capito un cassius e ci hanno regalato dei film che, salvo rare eccezioni, sono depotenziati rispetto ai romanzi (sì, Conte di Montecristo, sto parlando soprattutto con te).
Ma assolutamente: ti descriveva le risse ed i duelli 4 contro 20 con dovizia di particolari ed effetti di azione e reazione, i personaggi si esprimevano ad one-liner e sfottò da bro’. D’Artagnan non ha finito di farsi pulire il naso da Rochefort che si va ad appizzare con i Tre Moschettieri quasi fosse un “Normale Studente Giapponese” da Shonen che si deve far menare da chiunque prima di mostrare quanto è crasto.
Praticamente hai già tutto scritto EPPURE riesci a sbagliare tutto.
Prima di Anderson c’era riuscita pure la Disney con in più l’aggravante di avere Tim Curry (TIM CURRY!!!) nella parte di Richelieu! Codroipo!!
alla frase sequel per coerenza ho smesso anche di leggere la recensione..no non è vero ..comunque film che si merita la fatica di un torrent e un paio di ore pre sonno..nulla di più (p.s. MIlla ha mai “recitato” in un film di non mega merda? no, il 5 elemento non vale)
Perché il Quinto elemento non vale? Comunque Giovanna d’Arco di Besson è buono, Million Dollar Hotel è discreto, Zoolander è bello e i primi tre Resi vanno crescendo dal discreto all’ottimo.
si intendevo al di fuori dell’ambito calcista in senso stretto…ammetto che M D H credo di non averlo mai visto..(nel 5 elemento è un corpo e un viso perfetto ma anche fuori schema per l’epoca, poi recitare è un altro sport)
Per quel che puo’ valere, Million Dollar Hotel e’ credo l’unico film in vita mia che mi ha fatto seriamente meditare di uscire dalla sala piantando morosa e compagnia che mi ci avevano trascinato. E a me il Wenders pre-Cielo sopra Berlino piace eh – Alice in den Stadten e’ tipo uno dei film della mia vita – non e’ quindi una questione di partito preso contro quel tipo di cinema. L’unica cosa che ricordo valida era proprio una Milla all’apice della sua infinita infinitaggine.
Mdh me lo ricordo come una cosa inguardabile e imbarazzante…
Dazed and Confused, però ha una piccola parte.
He Got game
Per me invece lo spiritaccio da b-movie di PWSA resta sempre genuino e ruspante. E’ vero che sembra rimasto a un tipo di cinema(ccio) di vent’anni fa, ma a questo punto lo trovo un pregio. Mi piacciono i tipi che si incaponiscono e continuano senza perdere entusiasmo per la loro strada. Mi sembra un po’ l’ultimo dei mohicani in questo senso: l’ultimo che fa questi filmacci gratutiti e scemi senza layer di ironia e spocchia hipster, ma anche senza l’infinito amore per le proprie scoregge dei Bay e degli Snyder. Fare filmacci del cazzo non è un pranzo di gala, mi pare abbia detto qualcuno. Insomma, io mi ci sono divertito. It’s only rock’n’roll (movie), but I like it.
(E il finale va giu’ meglio se si fa finta che e’ un’autocitazione di Mortal Kombat.)
E’ giusto, però il problema è che se non avesse i soldi per i mostroni fatti bene molti film de Il Migliore sarebbero di serie C (tipo Asylum per capirci) e non B, come gli ultimi Resident Evil. Come dice Stanlio sembra appunto che ultiamamente (10 anni almeno) gli scappino alcuni passaggi e non sappia più fare film.
Però dalle immagini i mostroni paiono fatti bene
Ho visto questo MHW e qualche giorno dopo anche Soul della Pixar, qualcun’altro ha notato la somiglianza tra Ron Perlman e Spartivento? Il fatto che in entrambi i “mondi” fatti di sabbia ci fosse un veliero pirata a solcarne i “mari”? Che sulla superficie e/o sotto ci fossero creature temibili?
E se MHW e Soul facessero parte dello stesso franchise? Se ci fosse un MSCU (Monsters Soul Cinematic Universe) dove si affrontano la nostra Milla contro le anime indecise?
Detto ciò questo MHW è veramente un filmaccio insulso da vedere giusto la domenica pomeriggio su Italia 1 dopo il pranzo e prima di uscire a prendersi un gelato.
I mostri so fighi e il film è una boiata.
Ma Xtreme su Netflix non lo avete cagato proprio ? Eppure si menano pesante per 4/5 di film.
Che Monster Hunter abbia pure bisogno di spiegoni dimostra davvero come Anderson non avesse idea di come fare questo film…
Tutti questi film… non si riusciva a vederne la fine…
La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?
Il film è una merda.
Ed è giusto che lo si urli in tutti i luoghi e in tutti i laghi (cit).
Ma anche basta porco2 (con due D)! Una volta si faceva un film AND forse, chissà, se, ma anche sticazzi, si faceva il sequel.
Adesso no. Si fa direttamente il PREquel, lo si mette in streaming legale AND forse, chissà, se, ma anche sticazzi, se ai produttori gli gira bene ti fanno il film quello vero e proprio.
Film vero e proprio che però alla fine si lancerà da solo, come un Mbappè qualunque, un eventuale SEquel.
Un po’ come se l’Esorcista di Friedkin fosse uscito DOPO una cosa tipo: “Il Bambino che usciva il demonio dalla gente”, in cui un giovane Karras (il prete) dopo aver dribblato tentativi di abuso e sodomia in seminario scopre di aver dimestichezza col latino e gli squirting di acqua santa.
Quando la smetteranno di fare film monchi pensando già al sequel? Non è il primo (vedi Mortal Kombat) e non sarà nemmeno l’ultimo, ma questa tendenza ha decisamente rotto le balle. Speriamo in una inversione di tendenza dato che la maggior parte sono dei flop.
Con il budget giusto oramai fare dei mostroni dalla fisica “credibile” non dovrebbe più essere un problema ma a quanto pare siamo ancora in quella fase in cui si capitalizza facile con titoli ultrapopolari da un media affine (in questo caso i videogames) e imbottirlo di truzzate…arriverà forse un giorno, spero presto, in cui si riuscirà ad infilare anche un po’ di trama e di anima in queste operazioni.
The Last of Us per la HBO sarà un po’ la prova del nove ma quando adatti un gioco dove la componente narrativa è così fondamentale da essersi in pratica già scritto da solo puoi solo cercare di non sbagliare copiando.
Vorrei vedere un Dark Souls o un Bloodborne portato sul grande schermo o magari un Horizon Zero Dawn, un Dragon Age o persino un Life is Strange, sarebbero interessanti nelle mani giuste (vabbè, ho chiuso con una banalità)…
Quello che non ho capito di questo film è perchè sprecare Ron Perlam, cosi … cioè metterlo all’ultimo senza senso.
Poi vabbè Tony Jaa sprecatissimo!
eh va beh, ma almeno su steam il dlc era gratis. :P
Che poi mostri grossi un par di balle, se ne vedono 2 per tutto il film, un terzo sul finale e per la maggior parte del tempo combattono contro i mega-ragni che neanche compaiono in monster hunter world, ovvero il capito del franchise che ha davvero spopolato in quanto a visibilità nel grande pubblico. Potevano sbizzarrirsi con una lista di mostri lunga un kilometro e ambientazioni incredibili ma no, tutto deserto e giusto le due creature più iconiche. Che spazzatura.
E’ un film di merda che non si salva manco per il cazzo, in niente.
Soprattutto perchè è a dir poco perfetto nei costumi, nei mostri e pure nel Palico chef.
Ma io non ho capito, la Jogovich al regista che mi risulta non glielo ciuccia più, che obblighi ha lui a chiamarla per ogni disastro?