SONDAGGIO
È il futuro.
È il 2022.
Sei a casa tua, in salotto, in poltrona, e stai guardando la finale dei Mondiali di calcio.
La finale dei Mondiali è
SPOILER
SALTATE QUESTO PARAGRAFO SE NON VOLETE SAPERE QUAL È LA FINALE DEI MONDIALI DI CALCIO 2022
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Brasile – Argentina
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FINE SPOILER
E insomma, stai guardando la finale dei Mondiali 2022 e a un certo punto c’è un contropiede di Gabriel Jesus dopo un pessimo corner di Di Maria – OOPS, scusate mi è scappato – e sul più bello il contropiede viene interrotto da un portale magico gigantesco color droga che si apre nel cielo in mezzo al campo, e ne fuoriesce un plotone di soldati armati di fucilazzi d’assalto.
Questi soldati fanno cenno di essere venuti in pace, dopodichè il loro portavoce prende la parola.
Vi racconta che vengono da trent’anni nel futuro, e che in questo futuro c’è una guerra contro i marziani.
Vi racconta che stanno perdendo la guerra e che la razza umana sta per essere spazzata via.
Vi racconta che voi, proprio voi (cioè tutti quelli allo stadio e chi sta guardando la partita da casa) siete l’unica speranza per salvare l’umanità.
La domanda quindi è: da 1 a 10, quanto v’incazzate?
Voglio dire: la finale dei Mondiali, porcocazzo!!!
Ma con tutti i posti in cui potevano andare con una cazzo di macchina del tempo proprio in mezzo allo stadio durante la finale dei Mondiali dovevano atterrare? Interrompendo un’azione potenzialmente decisiva??? Non potevano aspettare la fine? Non potevano che so, comparire durante l’intervallo e interrompere i commenti di Caressa e Bergomi, e andarsene via prima del secondo tempo?
Poi in realtà ora che ci penso il tizio in contropiede non è neanche realmente Gabriel Jesus, è un tizio che gli assomiglia che si chiama “Peralta”, e tutta la faccenda puzza un po’, incluso il corner battuto veramente malissimo e la difesa schierata a cazzo, ma chissà.
Comunque sono pazzi a fare i Mondiali sotto Natale, non lo sapevo. Ma De Laurentiis non dice niente???
Per qualche minuto questi ragionamenti mi hanno distratto parecchio.
FINE SONDAGGIO
Buffo che questo film sia uscito il giorno dell’anniversario di Terminator 2.
Buffo perché la premessa è una specie di Terminator al contrario, in cui non sono i cattivi a usare la macchina del tempo per uccidere il capo della resistenza umana prima che vinca la guerra, ma gli umani a usarla per andare a pescare dal passato qualche eroe ignaro che li aiuti direttamente nel futuro.
Non è nemmeno male come premessa, perché sostanzialmente si tratta del dilemma di dover combattere una minaccia “invisibile” solo perché l’ha detto un tizio che presumibilmente ne sa più di te, il ché porta a un gran numero di suggestioni potenzialmente interessanti. Ci sono agganci all’attualità che potrebbero andare, che ne so, dagli asintomatici costretti al lockdown ai viziati di modernità che dovrebbero cambiare le proprie abitudini per combattere il global warming, al vostro complottismo preferito. È lo spunto perfetto per stimolare discorsi sul senso di responsabilità sociale sullo sfondo di quella che molto presto diventa una versione seria e non sarcastica di Starship Troopers.
In realtà però il film ha mire molto più generiche, e molti di questi spunti li accantona subito.
E il suo problema più stronzo è proprio questo: che appena arriva la risposta alla fatidica domanda “quale metaforone metterà inevitabilmente sullo sfondo le sparatorie contro i marziani (qui rappresentati da mostri grossi)?” è talmente banale e stravista che ti butta nello sconforto apocalittico e ti verrebbe da scrivere cose tipo “ormai il cinema grosso americano è tutto così” anche se non è vero e odio quando qualcuno lo dice.
La guerra di domani (The Tomorrow War) è cinema conservatore nell’accezione più letterale, moscia e deludente del termine: quello che non è che debba fare per forza propaganda esplicita (di facciata è neutrale, anche se è facile capire da che parte pende se uno ci tiene a capirlo), ma che semplicemente ignora ogni vero spunto per andare a raccontare sempre la solita pappardella dell’uomo “medio” che deve tirarsi su le maniche in un momento difficile, risanare divergenze coi parenti stretti, risolvere dilemmi che mettono in conflitto il personale (personale = l’uomo e la sua famiglia) con il globale, riscattarsi dimostrando straordinario eroismo (eroismo = rischiare la vita + sparare fortissimo), risolvere il globale soltanto perché alla fine per conveniente comodità narrativa coincide col personale. Si tratta ancora, insomma, di coccolare l’uomo che crede di agire di cuore ma in realtà agisce di pancia.
La guerra di domani si presenta tutto bello tronfio tirato e petttinato con il suo high concept “intelligente”, ma poi è come se prendesse tutte le domande più complesse e le spegnesse una ad una per arrivare a qualcosa – la riduzione al micronucleo famigliare – che anche il fan medio di Gerard Butler possa capire. E questo fa incazzare il doppio, perché il Gerard è un grezzone finché vuoi ma almeno è sempre diretto e fomentatissimo.
Io non ho problemi con un film che utilizza le solite formule narrative come scusa per imbastire una serie di scene d’azione fatte come si deve: io ho problemi con un film che al contrario usa il genere action come pallida scusa per raccontare sempre dei soliti drammi uguali da cent’anni come se fossero ancora interessanti/rilevanti. Specie se toccano punte di idiozia mal scritte come questo.
L’altra riflessione che mi viene da fare è sui servizi streaming, che in questo momento storico hanno miliardi da spendere e palinsesti da riempire in fretta e che, siccome nessuno ancora li obbliga alla trasparenza, godono di una fittissima nebbia attorno al concetto di “successo”. Sono insomma nella posizione teorica di poter ricreare gli anni ’70, quelli in cui gli autori potevano essere star, o anche gli attori potevano essere star e trainare progetti più personali: la new “New Hollywood”. E invece finora, con pochissime eccezioni (scegliete le vostre preferite), abbiamo avuto mediocrità dilagante, grandi casi di autoindulgenza mal guidata, e poi questo: il blockbuster classico, ma retto unicamente da UN attore di richiamo e zero brand riconoscibili dietro. Basta davvero così poco a etichettare un progetto come rischioso e lasciare che finisca in mano ad Amazon Prime piuttosto che concorrere durante la stagione estiva tra Cruella, Fast & Furious e la Marvel. Una volta si temeva che Netflix e i suoi fratelli diventassero la casa fissa dei prodotti a budget medio, e invece non c’è solo quello: ci vanno anche i Bright, i Six Underground (la mia eccezione qualitativa), i The Old Guard, e questo. Ci vanno quelli che io chiamo gli “A-“: quei prodotti che avrebbero tutte le carte in regola per sfondare, incluso un budget inequivocabilmente grosso, se non fosse che se la giocano un cincinnino meno sul sicuro, con properties semi-sconosciute o addirittura storie “originali”. Li girassero oggi ci andrebbero i vari Pacific Rim, Elysium, Live Die Repeat, e se le cose continuano così ci arriverà il prossimo di Nolan, a meno che non lo chiami Inception 2 o si accontenti di un budget livello Blumhouse. E questo, poiché tendenzialmente lascerebbe in sala soltanto i due estremi assoluti dello spettro (i kolossal che pure tua nonna riconosce e i film costati talmente poco che se floppano non frega niente a nessuno), è abbastanza triste.
Vabbé dai, fine dei pipponi.
Parliamo dei lati positivi di questo film che è girato in modo incredibilmente insipido (ignorate pure tutto il resto, è sempre questo il peccato più grave) ma decorosamente professionale dal regista di Lego Batman (…).
Lasciamo perdere quindi una durata senza senso (due ore e venti) e una Betty Gilpin sprecatissima, e segnaliamo innanzitutto J.K. Simmons che per la prima volta è libero di sfoggiare il suo corpo incredibilmente scolpito tramite magliette smanicate che non capisco cosa stiamo aspettando a dargli in mano un action serio, tipo che so, Old Man Punisher.
E poi, grazie al cielo, ci sono dei mostri.
I mostri non sono nulla di miracoloso, ed esattamente come in Starship Troopers sono pensati per essere spaventosi e letali in battaglia ma non troppo ingombranti sul piano narrativo. Sono nemici X: sono l’equivalente mostruoso degli anonimi piloti russi col casco integrale di Top Gun che in realtà rappresentavano i conflitti interiori di Maverick.
Però il design mi ha preso bene: sono dei grossi dinolupi mutanti della morte steroidati e con tentacoloni che sparano palle di muco spaziale, che quando vengono inquadrati la prima volta ansimano come i cani quando hanno caldo e sono bellissimi. Ringhiano, sbavano e attaccano in branco, assolvono al loro dovere di vittime sacrificali sull’altare della metafora con dignità, e se lo chiedete a me il film vale una visione con l’avanti veloce solo per vederli in azione.
Tutto qui.
Streaming-quote:
“La guerra apocalittica di domani, la noia apocalittica di oggi”
Nanni Cobretti, i400calci.com
P.S.: ho volutamente sorvolato su Chris Pratt, specie sul fatto che ha sposato la figlia di Schwarzenegger (chiaro grido per attirare l’attenzione da parte di lei)
P.S. 2: a voi un’altra foto di J.K. Simmons pompato come un pentatleta. 66 anni.
Beh, tecnicamente i mondiali del ’22 in Qatar li giocano in inverno, con la finale prevista il 18 Dicembre (che non è Natale ma siamo lì), quindi non è sbagliato XD (la finale Brasile – Argentina credo sia il picco fantascientifico del film)
Ma sono pazzi!!! Correggo immediatamente, grazie.
Viene detto anche nel film stesso, mi sa che era già giunto il momento del fast forward.
Qatar a parte (non l’avevo mai scritto/detto finora se non in momenti di influenza rispondendo alla domanda “tutto bene?”) secondo me le critiche sono eccessive, capisco la frustrazione nel vedere idee risolte in grana grossa, però alla fine sono 2 ore divertenti e, forse complice la mia natura di padre di figlia femmina e di figlio di padre in fuga, anche coinvolgenti.
Lo consiglio in modalità 1x
non mi aspettavo nulla, tantomeno i mostri, quindi alla fine mi sono divertito. Mi é piaciuto l’incipit con la partita, mi é piaciuto che i mostri non si siano visti per un tot, e che quando si sono visti si sono visti belli chiari. Ho fastforwardato in alcuni punti ma non in tutti. Ad avercene, ultimamente ho visto solo melma.
Alla faccia!!
Complimenti davvero a Mr. Simmons!
Se penso a come saro’ ridotto io alla sua eta’…
credibilità di cris pratt come attore fuori dal marvel universe 0, come il valire medio del cestone netflix…forse tra un po’ passerà anche la moda di girare serie un tanto al kilo e avremo meno roba da vedere..solo un po’ più bella. Questo lo si guarda male mandando avanti, mi sembra corretto il consiglio.
Ma qualcuno mi spiega qual’e’ il senso dell’ultima mezz’ora? Se lui torna indietro con la tossina ammazza mostri che senso ha andare a cercarli in Russia? Tanto valeva aspettare che si svegliassero e poi farli fuori tutti
Meglio farlo prima che si riproducano e facciano danni, no?
Bisogna anche dire che tra “Aspettiamo che escano e facciano danni” e “Andiamo ORA in fretta e furia mal equipaggiati rischiando l’incidente diplomatico” ci stanno mille sfumature eh.
Eh, ma è tutto a servizio del grande messaggio del film, che è “quando la situazione è grave bisogna fottersene delle regole e invadere il Campidoglio”CIOÈ scusate, volevo dire, “i problemi della vita vanno indagati e risolti subito finché sono piccoli e gestibili”.
SPOILER……
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Sì ma a sto punto fai saltare in aria l’astronave (come in effetti accade) e la tossina puoi anche dimenticarla.
P.s.
la soluzione dell’enigma alieno e della conseguente apocalisse globale partorita nel tempo di un minuto, UNO, da un nerd di 16 anni in una classe di liceo, mi ha fatto cadere le braccia: l’umanità tutta – e con essa le sue immense risorse scentifiche – è appesa al sottile filo del sistema scolastico ‘merrrricano; stiamo messi bene…
Il ragazzino di 16 anni secondo me è un riferimento a Greta Thunberg, che da un scossa ai vecchi parrucconi politici.
L’indifferenza totale di tutti gli stati del mondo alla missione in Siberia è la metafora del totale disinteresse della politica mondiale verso i problemi del clima.
“It’s so metaphorical” Cit.
A un certo punto a J.K. Simmons lo fanno dire papale papale, che tornano indietro con le prove “l’ONU ci mette trent’anni a mettersi d’accordo”. Si erano stancati pure delle metafore fruste, hanno mandato direttamente la didascalia.
Che dire? Visto ieri sera e alcuni film mi sono piaciuti, altri un po’ meno, altri poi proprio no: no, non è il mio ditone che ha sbagliato a digitare le vocali…
In pratica soffre dello stesso problema di Army of the Dead (ma più noioso): tanta, tanta roba, pure troppa, e pare siano 3-4 film in uno.
Ci si è lamentato negli ultimi 10-15 anni che i film fossero un po’ vuoti, rispetto a quelli di 30 anni fa ad esempio, i quali – non avendo necessità di provare a “vendere” una trilogia che poi nel 90% delle volte non sarebbe mai arrivata – un film lo riempivano di contenuti: se questo affastellamento deve essere la risposta, tanto vale tenerci i film “mezzi vuoti”, perché a quanto pare riempire di contenuti coerenti è troppo complicato per le produzioni odierne.
Comunque, come detto anche da Nanni, qua c’è Terminator al contrario e Starship Trooper, ma anche Alien o Prometheus, e ancora Predator (se non film, spunti presi anche dai fumetti), oltre al generico film alla Dwayne Johnson avrei detto… ma Gerald Butler è più calzante… infine un qualche film ambientato tra i ghiacci.
Insomma forse un po’ di forbice si poteva usare e focalizzarsi su di uno degli altri (mille) messaggi, anziché su quello “uomo che continui a desiderare di più, perderai anche ciò che di buono hai fatto, perché la tua famiglia è già lì”: che poi non è nemmeno sbagliato come messaggio, è che non servono 2 ore e 20 per veicolarlo, ma una bella cinquina in fazza!
Nathan
“Voglio soltanto salvare mia figlia, e se per salvare mia figlia devo salvare il mondo allora lo farò”
La frase che sembra figa all’inizio e invece fa capire quanto tutto il film sia scritto malerrimo!
Vabbè, ma quella one-line non è nemmeno male. E’ il resto che ammazza. A me è morto tutto quando ho capito che lei era la figlia.
Il Covid è finito: rincuoriamoci con del buon vecchio escapismo sci-fi 1000 volte già visto, senza contorsionismi concettuali nolaniani…ma in streaming
Visto ieri, mi sono rimasti impressi questi mostri belli belli che presenza ogni volta che entravano in scena, compreso quel mostro di JK che roba vederlo mangiarsi in canottiera il protagonista correttamente vestito Chris sBratt che a zappare proprio, ma che manco le zucchine quest’ultimo riesce a cavare.
Una bottarella alla Strahovski sempre la darei, il resto proprio da dimenticare.
Più alla Gilpin.
Fossi Mecchei mi vergognerei. È più brutto di “Chaos Walking”, che era brutto parecchio ma almeno aveva dentro un’ideina narrativa divertente. Qui ho cominciato a menarmela malissimo sentendo la mia vocina interiore che diceva: “Ma se sanno che arriveranno mostri grossi, perché si ostinano a scendere in battaglia con degli sparapiselli inoffensivi?”. Le basi, Kristo
Beh, però in quasi qualunque film coi mostri, per motivi di budget e chiarezza narrativa, in genere vediamo solo fanteria leggera con gli sparapiselli.
Io mi alzai in una one man standing ovation quando in Transformers: The Last Knight introducono una squadra di fanteria anticarro, tirano fuori il missile, e one-shottano un Decepticon. In una di quelle gloriose scene alla Bay in cui succedono tre cose contemporaneamente su tre piani diversi.
Scusate la parentesi gossip, ma Pratt non stava con la tipa di scary movie?
(Old man punisher lo comprerei l’altro ieri)
Stava.
Anna Faris, cioè?
Bella recensione, su cui sono d’accordo in più punti (in primis sulla durata). Il dubbio sulla solita motivazione intra-familiare l’ho avuto subito anche io, poi ho pensato che il film vuole essere un blockbusterone di fantascienza e dare troppo spazio (o troppo approfondimento) a questioni di famiglia l’avrebbe fatto diventare probabilmente il solito e inutile dramma mainstream all’italiana.
Detto ciò non mi è dispiaciuto, molta azione e veramente interessanti gli alieni mostruosi, peccato solo per quell’immenso tocco di figa di Betty Gilpin che mi fa soffrire vedere così sprecatissimissima (io avrei invertito i ruoli con la Strahovski).
OFF TOPIC
J. K. Simmons è il Maestro Muten.
Change my mind.
+1
Muten quando si gonfia per sparare la kamehameha è JK, Muten a riposo è Wallace Shawn con la barba finta.
Normalmente non rompo i coglioni all’originalità di uno sci-fi action cazzone ma QUI mi sono cascate le braccia. Cioè non avrei premuto Play neppure se il voto fosse stato più alto. Troppo troppo già vista come premessa.
Non capirò mai chi approva certi budget così a vuoto
ma temo che ormai, per NOI che abbiamo già visto tutto, sia rimasta solo la sparaflashata di Men in Black come soluzione :(
Abbracciamoci :,-(
Sono molto d’accordo con la riflessione sui servizi streaming e l’impossibilità di misurare veramente il successo di un film che essendo compreso nel pacchetto puoi anche far partire allo scopo di dormire meglio sul divano.
Altra riflessione , concordo con Franco Franchi, capisco la leggerezza di doversi muovere velocemente, ma userei un calibro un po’ maggiore del 9 mm , che praticamente gli fa il solletico.
Mostri belli, nel fatto che sia solo una femmina e che la soluzione sia eliminare lei ci ho rivisto Il Regno del Fuoco, grande McConaughey anche li pompatissimo, film estremamente sottovalutato.
Tra l’altro pure in “Il regno del fuoco” c’era un Gerard Butler giovanissimo ed irriconoscibile.
Sottovalutato?
Il Regno Del Fuoco è stato molto a lungo detentore del titolo di Film Più Brutto Che Io Abbia Visto Al Cinema
Li addestrano poco, li equipaggiano male e li mandano allo sbaraglio perché tanto in realtà questi “volontari” sono già morti nel futuro, sono sacrificabili, inoltre per il tipo di operazione che dovevano svolgere la fanteria era l’unica scelta, avevano dei veicoli di supporto (che vengono annientati) e in più il supporto aereo con bombe ad alto potenziale, è più di quanto avessero i Ranger in Black Hawk Down
Comunque il nemico ha solo fanteria che combatte a mani nude. Noi abbiamo l’aviazione con le bombe atomiche.
E STIAMO PERDENDO??
Ok che gli americani fondamentalmente la guerra non la sanno fare, però cazzo.
Già il fatto che la finale sia Brasile-Argentina ci fa capire come più che di fantascienza si stia parlando di fantasy…
Per come siamo messi coi target audience, sono felice che non sia stata Cina VS Cristiano Ronaldo
Madonna mia la monnezza che sta uscendo ultimamente
Baby Shiva su Mubi.
Deliver us from evil , Corea 2020, in rete
Dimenticavo quella stra-bomba di Limbo.
Feff 2021
a “Betty Gilpin sprecatissima” mi si è spento l’ultimo barlume di interesse nei confronti di ‘sta roba.
film brutto, mostri non male
J.K. Simmons grande fisico, voglio essere come lui, la panza da boomer non fa per me
Chris Pratt funzionava meglio come grassoccio gigione che come pompato action hero… sarà un mio limite ma mi da sempre l’impressione di essere il più scialbo e anonimo dei generici tizi d’azione tra gli anonimi e scialbi generici tizi d’azione, poi vabbè bella botta di culo aver sposato LA FIGLIA (non che senza di lei non lavorasse ma di certo è un bel +1 no ?)
Secondo me se ti fidanzi con la figlia di Arnold poi fai lo stesso incubo ogni notte per mesi: inizia che vi lasciate e poi 90 minuti uguali a Commando tranne che Arius, Bennet e tutti i soldati hanno la tua faccia.
Un guardabile copia&incolla da mille altri film. Tutta roba già vista e stravista che ha come pecca l’attore principale sbagliato. Pratt, sarà pure famoso e uno che vende il film, ma è zero credibile come eroe d’azione. Dai! C’ha la faccia pacioccosa, non me lo vedo uno come lui che salva il mondo, anzi che salva la figlioletta e visto che gli tocca, salva pure il mondo. Se prendevano i soliti The Rock o Butler la pellicola guadagnava almeno almeno due punti.
Detto questo, il film si guarda tranquillamente ma si dimentica in fretta.
Che vi devo dire: al netto di una Betty Gilpin che avrei visto bene partecipare alla missione finale armata fino a denti, il film è comunque guardabile con qualche bella sparatoria con armi assortite e mostri belli che francamente, nella pletora di citazione, rimandi, suggestioni ecc… ecc. del film, mi hanno fatto venire in mente i mitici GENESTEALER di wk40mila memoria (sono anche -SPOILER- un’arma biologgicah!).
Poi sarò nerd, ma (RISPOILER DOPPIO) la missione acchiappa l’alieno vivo lo dobbiamo mettere nella stanza degli esami della nostra base… se non è XCOM … vabbè sono nerd…
Lo siamo anche J.K. ed io.
Dunque.
Stante che anch’io appartengo a un’altra era, durante la quale gli DEI camminavano tra gli uomini ed erano conosciuti coi nomi esotici di Cameron, Hill, Carpenter, Mann e prima ancora Peckimpah, non capisco cosa cazzo si chiede a un film genuino e caciarone ma non privo di cuore come Tomorrow War (o Army of the dead). Ci sono mostri, ci sono armi, gente in canottiera, belle figliole e inaspettati momenti toccanti (o forse sono io in andropausa). Avete sputato sul team Bautista, ora pisciate su Pratt, Strahowsky (uhm…) e il vecchio J.K. che emulando Stephen Lang ha deciso per il grande salto nel meraviglioso mondo del GH: grosso errore, secondo me. Teniamoci stretto cio’ che di buono ha da offrire il fantaintrattenimento senza troppe prtetese, perché potrebbe andare (e sicuramente andrà) molto peggio. P.S.: CHI NON HA SERVITO NEI MARINES DELLO SPAZIO NON HA DIRITTO AL VOTO.
Grosso errore sputare su Pratt, etc.
Non ricorrere al GH. Quelli sono cazzi di J.K.
Che cos’è il GH ?
L’ormone della crescita che taluni assumono per aumentare la massa muscolare.
Infatti a me è piaciuto. È uno dei pochi film in era covid su TV che mi è piaciuto. Bella azione, personaggi che hanno recitato bene. Storia intrigante. Ormai nella fantascienza si è visto di tutto, mostri di ogni tipo, viaggi nel tempo etc.. Ormai fare qualcosa di originale è difficile. Personalmente un reclutamento nel passato per cercar di vincere nel futuro non l’avevo visto. Neanche un padre che combatte al fianco della figlia nel futuro. Qualche novità l’ha proposta. No non sono d’accordo su ste critiche eccessive. Poi se vogliamo essere sofisticati e critici a tutti i costi e vogliamo sempre che un film sia innovativo alla Matrix, crudo alla Alien o sofisticato alla 2001 odissea nello spazio per poter avere un giudizio positivo.. Non mi par corretto.
è un film orrendo…poi se si vuol salvare tutto perché vabbè si spegne il cervello 2 ore e passa (!!!) e lo si considera quasi gratis perché tanto netflix è ai limiti dell’accattonaggio allora alziamo le.mani tutti… perché fare recensioni o guardare film non di impegno classico? leggiamo un libro o andiamo a fare una passeggiata , costano magari anche meno …certo per essere un film di azione/fscienza mi ha fatto anche ridere molto … involontariamente.
J. K. Simmons pare Nino Frassica con più barba e meno capelli.
Non è mediocre come tutti i film di Amazon Prime, riesce a costruire una tensione non indifferente fino all’arrivo dei mostri, che non hanno fatto vedere nemmeno nel trailer, e poi fino all’attacco finale. È inevitabilmente derivativo ma confezionato bene
Noi abbiamo passato il tempo fino all’arrivo dei mostri a bestemmiare che neanche i ragazzi del 99 a Vittorio Veneto avevano così poco addestramento ed erano così male equipaggiati. Tensione zero, solo odio per l’idiozia.
Appunto per quello, immagina di essere un soldato sacrificabile, scopri che sarai morto di li a pochi anni, reclutato forzatamente, ti attaccano un bracciale, ti danno un arma e ti mandano a sparare ai mostri, un vero incubo, infatti ho trovato poco credibile che la metà della squadra non scappasse a gambe levate urlando, io forse l’avrei fatto.
Io l’ho visto dopo “Bloodshot” con Vincenzo Gasolio, questo si che è un film brutto e non so se per contrasto, ma questo TTW mi è piaciuto abbastanza.
Certo, una lacrima mi scendeva ogni volta che vedevo Betty casalinga senza armi e senza top corti e un testicolo cadeva e rotolava via quando il Mondo veniva salvato grazie alle nozioni di scuola media di un alunno qualunque, però ripeto, c’è molto di peggio là fuori.
Speriamo in tempi migliori.
Bloodshot, oh Gesù. E volevano far partire un nuovo universo narrativo.
Nessun commento sugli enormi crateri della trama?
Vabbè, li racconta qua il buon Ryan George:
https://youtu.be/gzdm_YWwEbA
A ‘sto giro non ho resistito, mi ero guardato il Pitch Meeting prima del film. :-D
DVD quote:
“Edge of Tomorrow però più brutto!”
dire che ci sta tutta
Chi dice che è un accettabile film di intrattenimento ha bisogno di terapia. Oscilla tra dialoghi di dramma familiare orripilante, a scene di azione bruttissime in cui per motivi imprecisati fanteria leggera affronta elefanti, quando un plotone di carri o una batteria di artiglieria non avrebbe lasciato neanche le ossa da identificare.
Voglio prendere gli sceneggiatori, legali su una sedia di ferro, accendere sotto carboni ardenti, cuocerli a metà, e poi spegnere e fare sì che sia la setticemia a fare il resto.
Una schifezza senza appello, chiunque ci abbia lavorato si deve vergognare.
Vieni, figliolo. Ho giusto bisogno di terapia…
non è così brutto ma hanno parotrito due ore e mezza abbondanti prive di qualsiasi logica…posto che l’unica che ha recitato nel film è la futura bambina diventata anche supergnagna e che gli altri hanno semplicemente mosso la.faccia su sfondo verde, direi che gli unici che meritano un plauso sono i ragazzi che hanno creato i mostri…concordo sul ben fatti ben rumorati, cattivi il giusto. Il problema è che tutto quello che accade non ha alcun senso anche a volercelo trovare, tanto vale guardare un ragazzino che gioca live ad uno sparatutto su yiutube o twitch o quel che è.
p.s. uno scoppiazzamento così ingenuo e patetico di altri film già nominato da altri dovrebbe essere vietato
praticamente non c’è nulla nella sceneggiatura che non faccia acqua… sarebbe un 4 pieno
ma aggiungo 1 voto per yvonne strahovski che popola i miei sogni fin da handmaid’s tale, e 1 voto per il 65 pollici dove l’ho visto stasera (non mio aihme)
Mi ha ricordato un altro minestrone di film classici sci-fi come Oblivion, dove si scopiazzava a destra e manca senza farsi problemi, comunque devo ammettere di essermi divertito abbastanza, il film scorre bene, le scene action funzionano, per una serata leggera post lavoro e caldo ci sta.
La cosa che mi ha lasciato più “sgomento”, di fronte a questa baracconata, è che non c’è nessun governo o alto comando che prende decisioni o affida compiti. si vediamo i politici che mandano nel futuro la carne di cannone. ma quando sono lì la “cura” la recupera la colonnella e non c’è uno straccio di telefonata, rapporto radiofonico, con qualche “ente” supremo. e sta tizia, che un tempo era una bambina sapientina (come l’elefante di peppapig), manda a morire centimigliaia di poveri cristi così, tipo la regina della terra. mah.
dialoghi insulsi, noia mortale. non sapevo se dovevo ridere o piangere nel guardarlo.
ma il sospetto l’ho avuto subito. un corner battuto a cacchio che scatena un contropiede impossibile con “peralta”. lì mi è venuta voglia di spegnere. e la cosa figa è che lo stanno pure pompando come evento del secolo.
quello che vorrei far capire ai giovani d’oggi è che il mostro può essere anche fatto talmente bene da riuscire a vedergli i peli nel naso. ma quel che conta dovrebbe essere la storia non la CGI
PS
sulla foto di immobile ho riso troppo
Mah, quello alla fine è pure spiegato.
Quando ero in vacanza studio a Malta, il mio animatore era anche capitano della nazionale di pallavolo e nipote del loro ex premier.
Perché quando sei in pochi, ognuno fa più robe.
E nel futuro siamo rimasti 500.000, non ci vedo nulla di strano nel fatto che un capo militare abbia anche ampi poteri politici. Lo dice pure lei a Pratt.
ma nessuno che si lamenta del fatto che sti cazzo di mostri sono arrivati con una nave spaziale e di fatto sono solo degli animali che devono mangiare? maddai
a me han rotto il cazzo gli alieni mostri che sanno viaggiare nello spazio. se sei un mostro non sai costruire una nave spaziale, fine della storia.
e sì, chris pratt fa delle faccette quando è triste e disperato che dovrebbero ritirargli la patente
comprendo la difficoltà nel seguire la trama di uno dei film più inspiegabili della storia, ma quando entrano nell’astronave scoprono che i piloti appesi a testa in giù sono degli alieni evoluti e che i mostri invece sono delle armi biologiche usate per invadere mondi..alla faccia del’originalità…
Dovresti leggere la saga degli Chtorr di David Gerrold dove l’invasione aliena è de facto una serie di semi-astronavi sparati dal pianeta di origine che arrivano, spuntano e si evolvono in flora e fauna che massacra tutto ciò che c’è da massacrare, senza intelligenza, per costruire un ecosistema compatibile per loro.
Sarebbe una serie di film fighissimi ma non verrebbero capiti :(
Dissento con la stroncatura e con tanti commenti. Il film è modesto, niente di speciale, ma tutto sommato divertente, si lascia vedere senza troppi problemi e qualche idea ce l’ha, malgrado alcuni enormi buchi di trama.
Buchi dovuti all’idea di base: una guerra del futuro che riguarda i nostri figli dovuta al global warming. Una guerra per cui i figli tornano indietro di 30 anni e chiedono ai loro padri di aiutarli a combattere per salvare il destino dell’umanità. Il messaggio è palesemente sbattuto in faccia in modo piuttosto rozzo, ma chiaro e diretto senza troppi sottotesti. I governi fanno una figuraccia, dovrebbero aiutare ma non sono capaci e tocca agli scienziati nerd combattenti a salvare il pianeta. Questo crea delle forzature nella trama che ovviamente si trasformano in buchi e assurdità, ma sono funzionali al “messaggio” del film.
Secondo me troppo lungo, derivativo, un sacco di cose già viste (alcune erano così sfacciate che ho pensato fossero un omaggio), sembra un videogioco sia come progressione che come effetti speciali, la parte finale allunga troppo il brodo, alla fine si poteva chiudere 20 minuti prima, però avremmo perso JK Simmons. Ottimi i mostri, non capisco perché le armi non sono mai adeguate. Per me cade nella categoria dei film di Emmerich.
Il problema è che, se il messaggio è confezionato male, e questo è confezionato MOLTO male, rischia di essere controindicativo.
Io poi, resto legato alla vecchia massima: se vuoi mandare un messaggio, spedisci un telegramma.
Questa è la prima recensione nella quale mi riconosco e la faccio mia senza risereve. In giro, almeno in lingua italiana, è tutto un “film derivativo ma divertente”, che tradisce un visibile imbarazzo nel cercare di salvare un film indifendibile, perfino per un baraccone senza troppe pretese se non quella di intrattenere. Va benissimo, ma anche l’intrattenimento dovrebbe basarsi su un minimo di coerenza e cura nella sceneggiatura, cose che qui sono ampiamente deficitarie.
Qualche considerazione sparsa che aggiungo alle note di Cobretti:
1) Quando si toccano i viaggi nel tempo, 11 volte su 10 saltano fuori una o più vaccate, motivo per il quale andrebbero lasciati a quei pochi autori di fantascienza capaci di usarli come Dio comanda. Abbassando la soglia delle pretese, Ritorno al Futuro è per me l’esempio perfetto di un loro uso intelligente a scopo di puro divertimento. Qui, però, vogliono strafare: i soldati del futuro hanno tutti meno di 30 anni e quelli del passato moriranno tutti prima, per “evitare paradossi”, immaginando quindi che il “paradosso” sia il non incontrare sé stessi nel passato o nel futuro. Tutto qui? Mandare qualcuno nel futuro a morire due volte, invece, non dà problemi? E se uno dei morituri, qualche mese dopo, fosse stato padre di uno dei soldati del futuro, magari uno determinante? O più semplicemente salvava la vita alla madre di uno di loro? Giusto per dirne una. Ovviamente le cose non stanno così, perché quando si capisce che il futuro non si ripeterà uguale a sé stesso si ricade nella teoria degli universi paralleli, il che però esclude il “paradosso” di partenza, come Capitan America che combatte contro sé stesso in “Endgame” dimostra. Chris Pratt avrebbe dovuto saperlo.
2) Qualcuno ha già fatto notare la cazzata della supertossina, che ha me ha fatto girare davvero i cabasisi. Non per l’încongruenza in sé, ma perché svuota di senso almeno mezzo film. Quei poveri cristi nel futuro si fanno praticamente massacrare tutti per consentire a Pratt di tornare indietro con questa benedetta supertossina che salverà il mondo, e poi salta fuori che non serve a un’emerita cippa e che per salvare il mondo bastavano un unghione e un ragazzino secchione. Sì, perché una volta trovata l’astronave i mostri vengono eliminati grazie a un bel po’ di cariche esplosive. La tossina alla fine serve solo a far svegliare le idre e a farne fuggire una, incasinando una vittoria ormai certa e prolungando il film di 20 minuti buoni, giusto per far lavorare insieme padre e figlio a scopo di riconciliazione. Quando le trame sono artefatte in modo così palese da violentare logica e buon senso per veicolare il famigerato “messaggio edificante”, viene da chiedersi dove siano finiti i buoni sceneggiatori.
3) Per rimanere agli sceneggiatori, e visto che qualcuno parlava di “messaggio”, forse la risposta è proprio qui. Ai tempi del codice Hays si valutavano la lunghezza delle gonne e i centimetri di scollatura. Oggi probabilmente si guarda quanti afroamericani o femmine-alfa in posizioni di comando si mostrano e, da questo punto di vista, qui ci sono tutte le carte in regola, come dimostrano la quarta fotografia di questa recensione e le varie comandante, colonnelle e sergentesse che indottrinano i poveracci mandati nel futuro a farsi massacrare. E la trama? Quella è un dettaglio.
4) Anche l’assalto finale alla base del futuro mi ha lasciato sinceramente interdetto. Quando ho visto una struttura in mezzo al mare, apparentemente figa e pesantemente cintata, ho immaginato che i mostri fossero in qualche modo nemici dell’acqua. Invece manco per il cavolo, quando attaccano lo fanno in massa, scalando le muraglie come niente e mostrando come la grande base dell’ultima resistenza umana non avesse uno straccio di contromisura, tanto che vengono sopraffatti nel giro di pochi minuti. Ci si domanda quindi come abbiano fatto a sopravvivere fino ad allora. Perché prima non c’era la Grande Madre che chiamava a raccolta i suoi figli? E non potevano arrivarci prima? Anche qui, la sensazione è che le cose accadano perché il film deve andare in una certa direzione, non perché vi sia una logica negli accadimenti.
5) Tra le varie fonti di ispirazione visiva io citerei anche “Fanteria dello spazio”, almeno negli scontri tra idre aracnoidi e i poveri fantaccini armati di mitra.
Scusate, ho (ri)visto ora che Starship Troopers era stato citato dal recensore. Chiedo venia.
Faccio solo una piccola aggiunta al tuo punto 3, perché se no ogni volta sembra che fino al 2016 l’Arte regnasse incontrastata, ed esistono poche affermazioni più ridicole di questa al mondo: fino a un attimo prima che il tuo punto diventasse riconoscibile (“valido” è una parola grossa), e con le ovvie sparute eccezioni che confermano ogni regola, si controllava all’opposto che i bianchi fossero sempre protagonisti e che gli altri non rompessero troppo il cazzo. E lo si faceva esattamente con la stessa veemenza, facilmente anche di più.
Prego, continuate pure.
Per carità ormai sul punto 3 non si può dire niente che tanto sbagli…sta di fatto che se non rappresenti non sei inclusivo, se rappresenti (così) sei sfacciato…per fortuna ci sono i filmacci come questo che escludono ogni dilemma sul tema e possiamo vivere ancora felici e contenti.. bianchi neri gialli palluti o meno…
Ok, ma stiamo calmi con le stroncature da boomer indignati del ueb triggerati perché ai vostri tempi era tutto giusto e bello e adesso i giovani non capiscono niente.
Onestamente il punto 3 suona un po’ imbarazzante. Il mondo va avanti, valori e punti di riferimento cambiano, può succedere che qualcuno resti indietro e ci rimanga male, ma quando ci si adombra per il colore della pelle o il gender dei personaggi (cosa che noi non abbiamo notato e non ci importa) si rivela qualche problema con i propri pregiudizi.
Sul film, siamo tutti d’accordo che è un film modesto, derivativo, troppo lungo con molti buchi e assurdità. Che tuttavia intrattiene e che dimenticheremo presto. La foga con l’analisi della trama come fosse un trattato di cinema è eccessiva. Non serve. Lo sappiamo. Il cinema, almeno un certo cinema di cui si parla spesso qui, dovrebbe aiutare anche a rilassarsi e magari non prendersi troppo sul serio. Suggerirei di provarci ogni tanto.
Sono il primo a dire che il film non sta in piedi a livello di trama, ma onestamente non ho visto quello di cui parli al punto 3.
Capirei se stessimo commentando la recensione dell’ultimo Charlie’s Angels, dove il film parte dal presupposto donna=bene uomo=male, ma qui non mi pare.
no ma qua infatti il “problema” non si pone proprio…è fatto tutto talmente in modo patetico che sarebbe uno spreco di tempo discutere del perché di questo e quello…Non è questione di ggiovani vs boomer.. credo che questi film da cestone siano pensati da boomer per boomer …non vedo un under 21 spararsi questo film e alzarsi dal divano convinto di aver visto qualcosa di superiore a una qualsiasi partita di fortnite o simili…
Vedi ad esempio il successo planetario dei Robinson, 8 sotto un tetto, il Will Smith degli anni ’90, Denzel Washington…ma era sicuramente parte del complotto razzista dei bianchi, che dovevano mostrare qualche eccezione per rendere più credibile il loro spietato razzismo.
Oppure sono un mare di cazzate, le persone maltrattate nel mondo si chiamano generalmente “poveri” e, per una serie di sfortunate coincidenze, molti poveri hanno la pelle scura. Ma mi raccomando, non ditelo, se no qualcuno rischia di ricordarsi che il primo obiettivo dei ricchi è rimanere ricchi.
p.s. o la pensi come me o sei un razzista, quindi un nazista, quindi meriti la morte. Ci stiamo arrivando. E noooo, non è un ricatto, è una profondissima dialettica.
P.p.s. sì. è più complessa di così, lo so anche io. Ma così si insegna ai bambini il razzismo, non lo si combatte. Da quando in qua si combatte il male usando l’ipocrisia?
@Nanni Attribuire a qualcuno frasi che non ha detto (“fino al 2016 l’Arte regnasse incontrastata”) per poi etichettarle come ridicole non è il modo più corretto di discutere. Per il resto, non mi pare che le cose stessero come tu affermi. Attori come Denzel Washington, Billy Dee Williams, Wesley Snipes, Louis Gossett Jr., Will Smith, Danny Glover, Morgan Freeman, Idris Elba, Samuel Jackson, Jamie Foxx, giusto per limitarmi ai nomi più noti del cinema da combattimento, facevano le comparse? O stavano attenti a non rompere troppo il cazzo? Se il Paese che produce questi film ha una composizione etnica dove gli afroamericani sono il 12% della popolazione, in media mi aspetterei di vedere questa proporzione riprodotta anche sullo schermo, non come ora che sembrano 50 e 50 ed è una rappresentazione più falsa e irritante di quella che tu sembri voler attribuire al periodo “pre 2016”.
Per non parlare delle donne, che ormai devono menare, sparare, comandare e financo pisciare come uomini. Le donne “dure” ci sono sempre state nei film, ma ora sembra che TUTTE debbano essere così.
@Rolando M Rich. Trattato di cinema? Ma quando mai, non ne sarei nemmeno capace. Non stiamo parlando del Settimo Sigillo, ma di un film d’azione che ha buchi di sceneggiatura grandi come palazzi e che saccheggia a destra e a manca. Confezionare prodotti d’intrattenimento non significa essere sciatti o pensare che i tuoi utenti siano tutti cerebrolesi. Se pago per un prodotto pretenderei almeno di sentirmi rispettato come spettatore, non preso per i fondelli con incongruenze e forzature che non si berrebbe nemmeno un ragazzino.
E non è che “ai miei tempi” le cose fossero necessariamente migliori. Se era il caso, le stroncavo allora come le stronco adesso.
A me sinceramente lascia perplesso come dichiariate che certi discorsi vi diano un grande fastidio, e che li etichettiate come “ipocriti”, quando stiamo nei commenti di un film che ha come protagonista una famiglia bianca e che non tocca minimamente l’argomento razzismo, e che non tocco manco io nel pezzo, ma avete comunque affrontato la visione andando a contare col pallottoliere le comparse di colore – scusate, le comparse “povere” – e poi siete passati a dare i risultati e puntualmente questo diventa il thread più appassionato della sezione commenti.
Perché dai Nanni, è un tema caldo dove il provare a pensarla diversamente espone ad accuse di ripugnante razzismo. Io
commentavo te, non il film, personalmente non ci faccio caso. E l’ipocrita non era rivolto a te. E sulla questione dei “poveri” è un dato di fatto, ho sempre visto i ricchi fare gli stronzi con i meno fortunati.
Ora, il sito sembra approvare una certa linea politica, ma personalmente credo che la politica ammazzi l’arte, che l’arte di stato diciamo – almeno nel xx secolo – abbia più a che fare col nazismo che con il pensiero liberale.
Quanto all’ipocrisia, meglio lasciare le statue del generale Lee su ed evitare di fare schifose e violente guerre in medio oriente, che viceversa.
Poi il sito è tuo, mi immedesimo, capisco il tuo fastidio e quello che credi di vedere (un branco di trumpiani e qanonisti immagino) e nel dissentire anche da questo mi scuso per avere commentato dove non hai piacere che lo si faccia.
Sai qual è l’inghippo? Che se tu polarizzi un dibattito del genere, da un lato ci troverai sì gente come me, ma ci troverai anche dei razzisti e dei fascisti veri. E dall’altro ci troverai sì gente come te, ma ci trovi anche ipocriti, paraculi e conformisti. Motivo in più per rifiutare questa dialettica a mio avviso, per non inquinare un sito di cinema. Da cui l’accaloramento, almeno mio personale.
Non vedo nessuno in particolare, Ruper. Vedo gente che non vuole parlare di certe cose ma le tira fuori anche quando non c’entrano niente e non li ha triggerati nessuno. Vedo in generale un sacco di informazioni che faticano a passare e so che in buona parte non è colpa di chi le deve ricevere. A titolo personale, mi dispiace solo quando vedo chi dimostra già in partenza poca voglia di riceverle e chi fa acrobazie filosofiche pur di giustificare il non voler ridiscutere il tipo di situazione a cui ormai si è abituato. La politica e l’arte vanno SEMPRE a braccetto, e fa specie solo oggi perché è un po’ più esplicito. Ma su questo punto noi eravamo chiari già dalla prima recensione datata gennaio 2009. Fine dell’off topic, e grazie della comprensione.
Io in effetti ho pensato che se i/le idra/e viaggiano nello spazio dovrebbero essere una civiltà sufficientemente evoluta da aver già affrontato le questioni gender, per cui non dovrebbero esserci maschi soldato sfigati e super femmine antitossine, niente fallita e trama sfanculata. Potere dei tempi che cambiano.
Veramente qualcuno riesce a vederci qualche volontà politica di qualsiasi tipo in questa vaccata di film? Se volete divertirvi ci sono ancora i post sotto Black Panther dai
Io l’ho trovato buon intrattenimento, anche sopra la media delle produzioni originali, netflix o amazon che sia.
Appoggio pienamente il Capo sul design dei monstri, che mi hanno ricordato, sarà per la mandibola, sarà per i braccini sopra corti corti, le pulci, aumentando ancora il disagio, oltre a innescare potenziale metaforones su parassitismo/infestazione.
Che poi proprio il loro design, insieme a un paio di altre scene/scelte, aggiunge un certo vibe horror che non m’aspettavo ma ho apprezzato assai.
Ah un’altra cosa che ho apprezzato molto è che quando il ciccio nerd nero comic relief (ma non fa ride) durante il briefing prova a attaccare la pippa sul funzionamento della macchina del tempo, uno dei tomorrow soldier lo liquida con qualcosa tipo “la macchina del tempo si regge con sputo e cingomma”, che è pari pari il “sir, get off my back right now” dei pitch meeting
Onestà! Onestà!
Si sono resi conto del problema e hanno anticipato le possibili obiezioni del pubblico. Bravi!
Peccato che non l’abbiano fatto per tutti gli altri buchi 😁
Che poi in realtà l’idea della macchina del tempo che tiene ferma la distanza temporale è pure fica (ossia se salti dal 2020, arrivi al 2050, se salti dal 2021, al 2051, ecc.). E’ un espediente narrativo che però ha senso e funziona.
Peccato che poi, siccome è comodo saltare dove cazzo ti pare, quasi come ogni macchina del tempo funziona anche da teletrasporto ovunque faccia comodo alla trama.
Comunque nessuno ha notato che questo film contiene non uno, non due, ma bensì TRE scienziati di menare (Pratt, JK e la Stravonski). E’ un record a suo modo.
Ma comunque il maccosa di non usare la tossina perchè non uccide le femmine e intanto farsi sterminare da milioni di alieni maschi??
Bella domanda!
Ma sono quasi sicuro che a un certo punto, off screen, pratt gliel’ha chiesto alla figlia e lei ha risposto che facendo così rischiavano che le fimmine, rifiliando, sviluppano una nuova generazione di masculi immuni alla tossina
C’è tutta una serie di dubbi espressi in una scena tagliata in cui si scopre che la tossina era di AstraZeneca
Cinquanta sfumature di Brutto.
CI sono talmente tanti strati di bruttezza orizzontale, verticale e trasversale in questa cosa qui, che le due o tre cosine carine risultano come trovare 5 centesimi in una gigantesca cagata di cane.
Chi avrebbe il coraggio di prenderli?
Scusate, arrivo per ultimo ma lo sto guardando ora (col mal di pancia, che non so se aiuta), ma sono il primo a pensare che (SPOILER?) la premessa dei mostri è al 95% copiata da “Resistance: fall of man”?
Hai ragione da vendere. Si chiamavano idre pure lì e sbarcavano in Russia.
Grande recensione che approvo.
Sugli alieni aggiungo solo che mi sono sembrati degli Indoraptor mutati, complice forse il buon Chris in mezzo, e che il film mi ha ricordato pure il cinese “The Great Wall”, secondo me più fresco come idea generale e meno dispersivo. La questione “viaggi nel tempo” gestita malissimo come il resto.
Grazie, menate di brutto come sempre!
È la fiera del MACCOSA, però i mostri e parecchie scene sono notevoli. Dai, la sufficienza la strappa. Certo che se con tutta la potenza di fuoco di cui può disporre Amazon questo è il meglio che si ottiene ci sono chiaramente dei problemi.
Ho letto con piacere la recensione e tutti i commenti prima di rispondere. Riassumerei il tutto in tre punti rifacendomi alla chiarezza sintetica di Wittgenstein:
1. Il film è eccessivamente lungo a causa di una sceneggiatura troppo meccanica e lineare che non può fare a meno di appesantirsi ogni volta che tenta un intreccio risolutivo
2. Ci sono tante idee e atmosfere palesemente già viste e godute in altri film (starship trooper, Alien su tutti) senza che esse siano state sviluppate o migliorate
3. I mostri sono belli solo nella prima ansimante (e inquietante) inquadratura. Dopodiché non hanno più alcuna personalità o particolarità etologica
Vale la pena di vederlo per capire a che punto qualitativo è l’offerta cinematografica nell’era di Netflix
Secondo me il film non sarebbe pure la merda totale che è se non ci fossero le scene del futuro. Ma tant’è. I mostri sinceramente non li ho trovati così belli. Non ho veramente altro da dire.
Posto che apprezzo il messaggio di fondo (famiglia tradizionale che si rinsalda)…
Achtung spoiler!
Raga… che dire… il film collassa con il mancato impiego della tossina su larga scala… Aver trovato la “cura” non importa a nessuno???
La gitarella teppistica in Russia? Fai detonare l’astronave con esplosivi che farebbero impallidire il Capodanno a Napoli e tanti saluti invece di metterti a sforacchiare uno ad uno gli alieni…
Divertentissimo il nerd vulcanico che mi fa sorvolare sul problema credibilità.
Si salva il combattimento finale ( pur forzatissimo ed improbabile) come “coreografia”
Giusto per info, i mostri sono i Tirannidi di Warhammer 40.000
A me gli alieni hanno fatto vagamente caha… Sarà che sono i soliti blobboidi in CG, sarà che sono indistruttibili solo quando conviene a che le sparatorie durino miliardi di anni, più che paura o apprezzamento estetico li ho trovati irritanti e inguardabili… Quelli di Starscip truppers sono su un livello di gran lunga più su.
Comunque film davvero scritto male, troppo lungo, troppo scontato, troppo derivato… mi cappottò un commento una volta che diceva robe tipo “È un po Starship trooppers, un po’ La cosa, un po’ Edge of Tomorrow, un po’ World Invasion, un po’ World War Z, un po’ The Great Wall”… eh beh, sì, non ha un cacchio di niente di originale. Di originale ha solo che dal futuro vengono a prelevare soldati nel passato, fottendosene dei paradossi (eh, però ocio a non portare giovinotti nel futuro, e vecchi nel passato: non sia mai che si incontrino loro stessi e si rivelino segreti che possano causare incidenti temporali)…
Dire che l’arte è SEMPRE politica, come abbaia il sempre più incalzato Nanni Cobretti è la CAZZATA PIU’ GROSSA che abbia mai letto su questo sito dalla prima recensione del gennaio 2009. Se certe osservazioni sul casting e sulla caratterizzazione dei personaggi vengono fatte in maniera sempre più frequente io scenderei dal mio altezzoso piedistallo pseudoprogressista e inizierei a fare qualche riflessione che oltrepassi i miei confini ideologici grandi quanto una cabina telefonica…
L’arte è sempre politica che ti piaccia o meno. Può essere intenzionale o meno. Possiamo decidere di commentare su questo aspetto o meno. Puoi ovviamente di conseguenza leggerci o non leggerci. Però, per farti un esempio a caso, qua i commenti al casting li avete fatti voi e non io. Ciao
Ok, quindi non sono il solo convinto che tutti sti Netflix, Amazon e co. stiano buttando soldi in film incredibilmente stereotipati e mosci e inutilmente lunghi, tutti uguali tra loro? I peggio credo sino quello di fantascienza con George Clooney e il western con Tom hanks. Insopportabili e vuoti!