Io penso che, per quanto bene si possa volere al cinema fatto con due spicci e tante idee, un regista dimostri chi è veramente solo quando gli danno un pacco di soldi. Denis Villeneuve è partito facendo i drammoni indie ma appena gli hanno dato una valigia di dollari ha urlato fortissimo “ASTRONAVI” e non è più tornato indietro. Peter Jackson ha detto “Fottesega gli horrorini simpa, voglio fare una trilogia fantasy iper-ambiziosa come non era mai stata fatta prima”. Guillermo del Toro s’è dato alle diatribe tra robot molto grossi e mostri altrettanto grossi.
Gabriele Mainetti, invece, appena ci hanno dato la pecunia è venuto fuori che voleva fare Spielberg. Nella recensione di Lo chiamavano Jeeg Robot, parlando di Luca Marinelli lo avevo definito “geniale punto di incontro tra i fumetti americani e l’universo malavitoso alla Romanzo criminale”. Questa frase potrebbe anche applicarsi senza sforzo a tutto il film, che veramente metteva in scena una storia di supereroi di borgata mista a suggestioni à la Sollima, con una spolverata di citazionismo nerd/pop utile a trascinare i culi al cinema. Jeeg Robot restava comunque un esperimento, un film fatto con due spicci e tante idee (see what I did there?) e la dimostrazione che Mainetti era in grado di gestire la narrazione di un lungometraggio tanto quanto quella dei suoi ben noti corti.
Da quel film sono passati sei anni, pare incredibile ma, nel frattempo, di Mainetti non è uscito altro. Eppure lui e lo sceneggiatore di Jeeg Robot Nicola Guaglianone non se ne sono restati esattamente con le mani in mano. Solo che per realizzare Freaks Out ci hanno messo un po’ di più perché è un filino più ambizioso del suo predecessore. Ma proprio un cicinino, guarda. Sigla!
Freaks Out è, come Jeeg Robot, una storia di emarginati con superpoteri ambientata a Roma. Detta così pare che Mainetti e Guaglianone abbiano rifatto la stessa cosa, ma, se lo scheletro è simile, è tutto l’impianto a cambiare, a evolversi, a esplodere in una cornucopia di trovate, set, costumi, effetti visivi. Freaks Out è, in sostanza, PIÙ GROSSO di Jeeg Robot, anzi MOLTO PIÙ GROSSO. Innanzitutto perché è un film corale: là c’erano tre personaggi, qua solo i protagonisti sono quattro, a cui si aggiungono il cattivo d’ordinanza, figo e centrale come lo era lo Zingaro di Marinelli, e una banda di partigiani zozzi e storpi che meriterebbero uno spin-off.
Mainetti non dimentica le cose che avevano funzionato in Jeeg Robot. Innanzitutto trova subito una lingua parlata credibile eppure cinematografica, che mescola dialetto, riferimenti colti forse anche lievemente anacronistici, e dirige gli attori con mano sicura senza mai scadere nel melodramma televisivo anche quando questi producono i classici urli da ATTORI BRAVI italiani. In secondo luogo sceglie benissimo le location: la Roma che Fulvio, Matilde, Cencio e Mario attraversano è mezza disastrata eppure bellissima, tra scenari da cartolina e altri più selvaggi (non tutto è stato girato a Roma, c’è anche tanta Calabria e alcune scene girate nei dintorni di Cosenza).
Da parte sua la scrittura definisce alla perfezione i personaggi, e i reparti trucco e costumi fanno il resto, dando a ciascuno un carattere ben definito e complementare a quello degli altri. I “Fantastici Quattro”, vengono definiti a un certo punto del film, e chiaramente la lezione marvelliana non è distante (anche se siamo più dalle parti degli X-Men fatti bene, bene come forse non sono mai stati fatti al cinema). Altra cosa che Mainetti e Guaglianone assolutamente non si sono dimenticati, e che a questo punto possiamo definire un loro tratto autoriale, è di inserire un villain talmente complesso ed empatico da essere quasi il vero protagonista. Al Franz di Franz Rogowski, un freak nazista con sei dita per mano, che vede il futuro e suona i Guns N’ Roses e i Radiohead al pianoforte, viene riservato il conflitto interiore più importante di tutto il film, tra la sua natura di fenomeno da baraccone e l’aspirazione a conformarsi ai rigidi dettami del Reich. Un anti-eroe votato all’autodistruzione che rappresenta lo specchio dei protagonisti: loro devono imparare ad accettarsi e a vedere i propri poteri come doni, lui vorrebbe essere normale.
Siamo dalle parti dell’amore per i mostri di Guillermo del Toro, insieme a Steven Spielberg (e sì, Fellini, e sì, Rossellini) nume tutelare di Freaks Out e presenza ingombrante che si riflette nei set iper-saturi, nel design barocco degli oggetti di scena e nel tono da fiaba cupa per bambini adulti.
Altra cosa che Mainetti non dimentica è includere uno scontro all’interno di un locale lungo e stretto. Qui è il vagone di un treno ed è una delle scene madre del film, con i quattro mutanti che sbaragliano un piccolo esercito di nazisti token dopo aver scoperto, finalmente, la gioia di usare i poteri tutti insieme. E forse è proprio questo il punto di Freaks Out: per quanto ambientato in uno dei momenti più cupi della nostra storia (l’occupazione nazista), è un film gioioso e ottimista, che abbraccia la diversità e la erge a valore.
Un paragrafo se lo meritano anche gli attori. Ho già citato Rogowski, che dà una signora prova, ma anche i quattro freaks meritano: su tutti Aurora Giovinazzo, vera rivelazione del film nei panni di Matilda, mentre Claudio Santamaria qui trova un certo carisma sotto chili di trucco e peli finti. Intorno a loro si muovono Pietro Castellitto (che assomiglia un casino a Marinelli, a ‘sto punto mi sa che non è un caso), Giancarlo Martini e un Max Mazzotta in modalità ve faccio vedere io nei panni di un leader della Resistenza ispirato al Gobbo del Quarticciolo.
Sono molto felice di questo film, anche solo del fatto che possa esistere, che qualcuno ci abbia creduto abbastanza da farlo, e questo comporta che potrei rischiare di sorvolare sugli aspetti meno riusciti, anche se pochi. Forse ci sarebbe stato da sforbiciare qua e là per portare la durata sotto le due ore e mezza. Forse l’arco narrativo di Matilda, la sua trasformazione e presa di coscienza dei propri poteri, non è a fuoco come dovrebbe (sfigura, come detto, di fronte a quello di Franz con le sue visioni e i suoi vezzi anacronistici). Forse la battaglia finale nazisti vs. freaks è un po’ troppo caotica, anche se evidentemente l’intenzione era proprio quella di evocare il caos del campo di battaglia e lo schifo della guerra.
Poi però arriva quel finale, che Simon Kinberg e Brett Ratner dovrebbero guardare attentamente, picchiandosi ripetutamente il palmo sulla fronte davanti alla prova inconfutabile del loro non averci capito un cazzo (#Fenice).
Sono molto felice. Dovremmo esserlo tutti, che ci piaccia o meno questo film, perché la sua sola esistenza significa che quei semi che avevamo visto sparsi qua e là in Jeeg Robot sono sbocciati. Ora, se solo andassimo tutti a vederlo, anche i produttori potrebbero convincersi a non tornare a produrre solo cinepanettoni o film con Antonio Albanese. Purtroppo non sta andando così, almeno per ora. Perché? È il titolo troppo ostico? È la durata troppo durevole? È la scena dopo i titoli di coda di Venom? È il Coviddi? Perché?! Ditelo a zio George. Non arriverei a pagarvi il biglietto di persona, ma forse potrei convincervi a spendere quei nove euro demmerda.
DVD quote:
“Gli X-Men fatti bene”
George Rohmer, i400Calci.com
“gli x men fatti bene” come dvd quote in fondo alla recensione di un film italiano…piangiamo e abbracciamoci forte(cit)..non l’ho ancora visto ma avrà sicuramente i miei 9 euro
Se li merita tutti!
La scena iniziale (senza andare nel dettaglio) mi ha esaltato come quella di Nightcrawler nella Casa Bianca.
Bene, avevo letto pareri molto discordanti ma sono felice del sigillo dei 400 calci!
Non so, mi è sembrato gli x-men visti da un italiano, non gli x-men italiani (laddove invece Jeeg Robot rispondeva proprio alla domanda “come sarebbe stato Batman se invece che a Gotham fosse nato a Roma?”)
Se devo allineare il mio giudizio alle sensazioni provate durante il film, direi che è una grande opera, piena di invenzioni e di roba visiva, che ti tiene incollato e la durata, che inizialmente mi spaventava, non sembra essere durata quanto aveva detto che sarebbe durata: il film è volato!
A mente fredda, l’unico elemento su cui ancora sto riflettendo e che mi lascia un po’ di dubbi è, come segnalato nella recensione ma forse per motivi opporti, l’arco narrativo di Matilde.
Facciamo che mettiamo un po’ di spazio anti SPOILER
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Dopo la rivelazione di aver causato la morte della madre, non mi sarei aspettato e non mi sembra molto congruo il fatto che “abbracciare i suoi poteri” arrivasse a significare “faccio una strage”. è vero che sono nazisti e che vederli morire soffrendo ha sempre il suo valore catartico, ma la cosa non mi convince del tutto.
Però ha senso se….SPOILER
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Pensi che le hanno ucciso il padre putativo.
E cmq, dopo la battaglia
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il sorriso felice che rivolge ai pochi partigiani superstiti che decidono di risparmiare la vita al nazista ferito sopravvissuto chiarisce tutto. Ha raggiunto la consapevolezza che in guerra se indispensabile si deve uccidere il nemico, ma se non è indispensabile farlo si può avere pietà anche di un nazista
La recensione mi mette tristezza. Purtroppo (e paradossalmente) mi dispiace sentire che è bello, perchè da quel che leggo non rifarà MAI i soldi che è costato, e quindi potrebbe anche rappresentare la pietra tombale su quella speranza di un cinema italiano bello secondo i nostri parametri che stava fiorendo in questi anni. Lo andrò a vedere la settimana prox, ma a questo punto con il magone.
Diabolik secondo me andrà bene, ed essendo dello stesso studio forse semplicemente diventeranno più guardinghi sulle idee originali (per lo meno quelle costose) e punteranno di più sugli IP già affermati (tipo volendo roba Bonelli eccetera).
Speriamo, sarebbe già qualcosa, anche se significherebbe comunque rinunciare ad opere più ambiziose.
Io diabolik l ho visto e ho pagato il biglietto ma freaks out no perché ? Perché non conosco il romano e non sono disposto a impararlo bob
Poi però arriva quel finale, che Simon Kinberg e Brett Ratner dovrebbero guardare attentamente, picchiandosi ripetutamente il palmo sulla fronte davanti alla prova inconfutabile del loro non averci capito un cazzo (#Fenice).
Quanta verità in queste righe, quanta!!!
Ah, il film è splendido. Davvero non capisco perché la gente non corra subito a vederlo e preferisca Casa Vianellenom.
Casa Vianellenom è una definizione bellissima.
Ma molto offensiva per Casa Vianello. Umorismo di quel livello se lo sognano nella poracciata di Serkis.
Infatti anche secondo me “ViaColVenom” sarebbe stata una definizione molto più pertinente.
segnalo poi per coincidenza che a Mainetti era stato proposto di fare proprio Venom ma poi avrebbe rifiutato
Anche per me è un si e condivido quei due-tre aspetti (durata film più qualche raccordo strano e evoluzione Matilde) un filo critici, ma senza quelli sarebbe davvero perfetto. Da vedere al cine.
+9€
Ci meritiamo Checco Zalone
A parte che Checco è il Fantozzi del 2020, io mi merito sia Checco sia I freaks.
+9€ per me
Anzi +18€ che porto la moglie
🙂
Ma infatti, tutto ‘sto snobismo verso Zalone secondo me è fuori luogo. I suoi film non saranno Woody Allen ma lui fa sempre ridere, è un talento comico puro, come Totò, Verdone o AG&G.
io non mi merito quel cesso di zalone…ma neanche la marvel del tinello italica…ma neanche la lagna morettiana nè i muccinos nè gli altri pseudo autori italioti..mi merito almeno un simil questofilm all’anno per poter dire almeno una volta nella vita “mmm quello dell’anno scorso era meglio/peggio ecc”… (e manco l’ho visto..ma me lo merito lo stesso toh).
Io spero, spero, spero fortissimamente che parta un passaparola e si formino code ai tornelli dei cinema (ma ci sono ancora i tornelli al cinema? ci sono mai stati? o erano allo stadio?), Che poi pure Jeeg mi pare fosse partito piano piano e poi invece.
D’altra parte se questo popo’ di film ha dei difetti, sono connaturati proprio al suo essere GROSSO.
Mi sa che ritorno al cinema a rivederlo, solo per dargli altri 9 euro.
Grande! Io l’ho visto due volte e la seconda è stata anche meglio!
Speravo che Mainetti prendesse una strada indirizzata di più verso il Pulp. Ma ormai è così e ce lo teniamo.
Andato al cinema con aspettative altissime per me invece è stata un pò una delusione. Ovviamente ci sono grandi momenti e scene che vedere in un film italiano è da commuoversi per la gioia ma li ho trovati appunto momenti all’interno di una trama sbrodolata e poco interessante.
E’ il classico secondo film in cui dopo un ottimo esordio si vuole un pò strafare gonfiando tutto, anche la durata che ho trovato eccessiva per quello che poi il film voleva raccontare tanto che quando si arriva alla battaglia finale più che l’eccitazione ho provato un pò di stanchezza.
Ho trovato Jeeg Robot decisamente più personale e misurato ma spero comunque che questo film faccia un pacco di soldi per rivedere al più presto Mainetti all’opera.
Visto ieri sera e apprezzato, anche se tende a strafare e dopo una partenza bellissima diventa progressivamente più pesante e incerto sul tono da mantenere. Lo sforzo produttivo si vede tutto e non ho di che lamentarmi su trucco, effetti, ambientazioni ecc., il problema è che butta nel calderone di tutto e di più (da Roma città aperta a X-Men, da Hellboy a Cabaret) col risultato che dopo oltre 2 ore si avverte una certa pesantezza. Poi tutta questa introspezione psicologica nei personaggi non l’ho vista, e avrei preferito che si concentrassero di più sul piano nazista di trasformare freaks in ubermenschen (spero sia scritto giusto) al servizio di Hitler, piuttosto che insistere così tanto sui partigiani che mi sono sembrati un po’ monocordi.
OK detta così sembra che mi abbia fatto pena, in realtà no e spero anzi che abbia un buon successo, forse dopo Jeeg avevo delle aspettative troppo alte che non sono state attese, comunque tanto di cappello a tutto il lavoro o anche solo all’idea di base.
p.s. ho visto male o nella stanza di Franz tra i vari oggetti del futuro c’era anche il robot di Laputa di Miyazaki? O era solo un prototipo nazista generico?
Secondo me era il Gigante di Ferro!
Io personalmente avrei rivisto solo la scena del cannone che per me stona tantissimo. Il resto non è perfetto ma è un gran bel film in senso assoluto e non solo perché cinema italiano.
Nota a margine, visto la sera del 31 ottobre, sala in cui la metà erano chiaramente ragazzini di 13 anni che e
non erano riusciti ad entrare nella sala con Venom perché full e a fine film:
-la sala ha applaudito (la cosa mi ha commosso, non mi era mai capitato)
-i ragazzini fuori dalla sala erano sinceramente gasatissimii mentre parlavano della visione di freaks oout
oh ma a che bellissima cosa hai assistito? c’è speranza? io mi sarei messo a piangere vedendo dei regazzini gasarsi per questo film
Riporto paro paro:
Usciamo tutti dalla sala, 5 ragazzini davanti a me dall’età suppongo intorno ai 10 anni (che a me pare incredibile che li abbiano fatti entrare in una sala dove veniva proiettato un nano dal pene gigante ma vabbè, non sembravano turbati) parlando tra di loro uno urla con tono esaltatissimo: “CHE FIGATA NON HO MAI VISTO UN FILM VON COSÌ TANTI MORTI”
Momento bellissimo
Applausi! Quando dici “potrei convincervi a spendere quei nove euro demmerda” mi sono pisciato dalle risate!
Sono contento di averlo visto e dato la mia quota a Mainetti nella sua impresa di dare credibilità al cinema italiano. Francamente però non mi sorprende che non stia andando benissimo e dubito che ci possa essere un effetto passaparola, rispetto a Jeeg Robot qui per la troppa carne al fuoco a livello emotivo è un film che arriva meno e rimane meno memorabile e per questo motivo nonostante conquisti la testa non conquista il cuore (che è quello che conta).
Poi sarò felicissimo di essere smentito, però la mia impressione al momento è che tra due mesi ci saremo tutti scordati di Freaks out mentre qualcuno starà ancora a condividere i meme sullo zingaro o a riguardarsi Marinelli che canta un emozione da poco.
beh nel deserto italico (dove ogni singolo film tinelloso prevede una cantata di un pezzo anni 60 70 80 intorno al tavolo perché sennò nel trailer cosa mettiamo a oarte la Buy che piange e grida..) è incredibile che jeeg abbia tra le scene migliori se non la migliore in assoluto quel frammento … è un gioiello incredibile e forse irripetibile…improbabile quasi quanto l’amor tojour di gigidag che parte sui titoli di coda di Diamanti Grezzi..robe strane
Sono andato a vederlo praticamente il secondo giorno di programmazione.
Anche io concordo sulla durata, poteva tranquillamente restare sulle 2 ore.
Comunque mi è piaciuto moltissimo, soprattutto il cattivo con la tuta dell’Adidas!
Piccola domanda, ma esattamente quanto è costato questo film, visto che a vedere i titoli di testa l’avranno coprodotto almeno in 5 studi diversi?
I soldi li merita cacciate sti 9€, non è un brutto film ma ragà NON HA UN MINIMO DI SENSO… Non fosse un film italiano, lo avreste massacrato, la trama è così piena di buchi, la regia così slegata ed il montaggio così inesistente da sembrare un asylum
Mah secondo me esatto contrario. Fosse un film francese, spagnolo o qualsiasi altra produzione europea si sarebbero levati in aria le solite frignate del “perché da noi una roba del genere non si riesce a fare”
Lo vedrò stasera. Certo un film in cui ci sono esseri con superpoteri incastrato tra Venom e gli eterni che possono contare su una pubblicità imparagonabile temo lo possa danneggiare parecchio.
Visto con la moglie…sala mezza vuota…lei che mi chiede ma cosa guarda la gente in Italia? perché non supportate i vostri film belli? ehhhh boh…
Mi sono appena visto la 4a di gomorra in 20 ore
Condoglianze.
Mah, sinceramente non comprendo questo entusiasmo, sicuramente è un film che va visto a prescindere ma per me è un grosso NO. Ha ragione Paolo Mereghetti che, sul Corriere della Sera, ha scritto che troppa ambizione soffochi il film. E’ esattamente così, Freaks Out è una sorta di thriller fantastorico supereroistico che gente molto più talentuosa di Mainetti (i vari Spielberg, Nolan, Tarantino, Villeneuve) avrebbe avuto difficoltà a dirigere. Il mondo circense che dà il titolo al film vorrebbe tanto ricordare Fellini o Lynch ma resta un mero bozzetto marginale.
A me dispiace solo che stia andando male anche al box office, perché la prossima volta i produttori italiani non saranno così ottimisti nel dare un budget così elevato ad un giovane regista italiano con alle spalle un solo buon lungometraggio di finzione. Era una scommessa produttiva tutta italiana anche per il futuro ed è un vero peccato che sia stata persa.
Per me film d’autore usciti in questo periodo come Qui rido io di Mario Martone o Ariaferma di Leonardo Di Costanza valgono 1000 Freaks Out, che vorrebbe essere e fare tante cose ma non riesce a portarne a casa una in maniera compiuta. Con l’aggravio della spropositata durata di 140 minuti
la critica italiota e i film d’autore a basso budget italico hanno una cosa in comune: non conoscono il significato di intrattenimento..e oramai il pubblico italiano è assuefatto all’idea che debba sempre sentirsi in colpa per qualcosa , debba imparare la rava e la fava, debba affliggersi per questo e quello per due ore ..come se il cinema fosse solo così…e invece da noi è così perché si foraggia da sempre solo chi vivacchia con due lire e gli stessi tre attori…poi arriva Sorrentino e ti fa vedere che se spendi due lire in più il film a prescindere esce meglio, se poi non c’è il tinello siamo già al capolavoro….ma non siamo in ambito 400calci..quindi ben vengano i jeeg robot ad alto budget, anche se non riusciti..speriamo ne escano 10 all’anno.
Mereghetti, appost.
Lo vedró senza sborsare i 9 euro perché Jeeg Robot mi ha sorpreso , ma col senno di poi resta una poverata. Qui ci sono i soldi ma sono idee giá viste e consumate da altri, per giunta dal trailer mi sembra che la CGI faccia un po’ pena. Ok, siamo fuori dal solito schena dei film italiani, ma per me i progetti su cui investire sono altri, e non comprendono i supereroi. Per dire, ho visto pochi giorni fa la presentazione di una serie di fumetti di supereroi italiani con personaggi come Wonder Roma, Milano Man…Non capisco. É come tentare di competere con un peso massimo quando tu sei un welter. Ok, bella boxe, gran coraggio, ma é ovvio che finisci per farti del male.
e cosa c’entra con un film che non hai ancora visto e vedrai male in streaming?
Che 9 euro, stavolta, non glieli do. Easy. O devo farlo ogni volta solo perché é intrattenimento italiano? Anche no.
beh commento che si descrive da solo…non hai visto il film e lo guarderai male in streaming..però dal trailer è una poverata…immagino quante altre volte avrai dato i tuoi preziosissimi 9 euro …
“Poverata” l’ ho detto per Jeeg Robot, per un semplice motivo: per farselo piacere a freddo bisogna far finta che non abbiano scopiazzato da “qualsiasi supereroe diventato cosí dopo esposizione a schifezze” e poi , soprattutto, la “poverata” di far assomigliare il cattivo in trucco e parrucco a Joker. A caldo mi era anche piaciuto , ma solo perché era un italiano che non era un cinepanettone. Quindi stavolta salto.
Visto ieri in serata. Soldi ben spesi e forse da raddoppiare. *Mainetti, io mago di Oz del cinema italiano
Non capisco perché ci si ostini a parlare di XMen o di supereroi (se non per il fatto che, in un dialogo, si citano esplicitamente “i fantastici 4” e perché cast e regista furbescamente parlano di superpoteri per attirare il pubblico).
Davvero siamo diventati così pigri da non riconoscere altre forme di racconto?
Per me Freaks Out a livello di impianto è principalmente una favola (una favola postmoderna, come può essere “La città dei bambini perduti” di Jeunet o le favole del Burton o Del Toro prima maniera). È una favola che cita esplicitamente il mago di Oz (ma anche indirettamente, visto che a ben guardare i compagni di Matilda sono di fatto un leone, un uomo di latta e uno “spaventapasseri” – ossia fulvio, mario e cencio). Una favola che cita di tutto, dai nazisti ballerini di Gilliam, al poliziottesco di Lenzi (il partigiano gobbo alla Tomas Millian), fino allo spaghetti western di Trinità, ma comunque una favola.
Che nelle favole o nei mitologici o nel fantasy non ci sono sempre stati gruppi di personaggi con poteri speciali che facevano team up? (cavolo, pure in Fantaghiró c’era il personaggio che ammaestrava scarafaggi, o meglio, “gli indovinotteri”. Che, per caso l’idea di una ragazza dotato di un potere innato ma pericoloso (datole dalla nascita o da un artefatto esterno) non è sempre stato presente anche al di fuori del canone supereroistico? (diamine, voi ricollegate il finale alla Fenice Nera ma a me viene in mente Il mistero della pietra azzurra, dove anche lì c’era una pseudo “bomba atomica” ed un cattivo pseudonazista, Gargoyle).
Detto ciò, sono uno di quelli che il film l’ha visto al cinema e l’ha preferito a Jeeg Robot, proprio perché Freaks è più pregno di roba e si allontana dalla solita minestra sui supereroi
Grazie al cielo esiste gente capace di vedere un film e non limitarsi a controllare cosa vada di moda per far paragoni…
Grazie.
Condoglianze.
No il mio commento qui sopra non era riferito al post di Vincenzo di Salem. E me ne dolgo.
Sì forse avrei fatto meglio a non scrivere per nulla. Ma sapete com’è… Internet.
La prima parte mi è piaciuta, la seconda un po meno.E un paio di cose proprio non funzionavano(la battaglia finale e il far cantare “Bella ciao” ai partigiani, quasi a voler rimarcare un qualcosa che è gia evidente, come faceva Sordi regista).Nel complesso un film che va visto.
Rispetto al perché la gente non stia andando a vederlo credo che semplicemente non lo conoscano, non si sia capito di che si tratta. La disabitudine a frequentare le sale cinematografiche porta a scelte conservative, prodotti facilmente identificabili con un posizionamento chiaro.
Concordo. Anche la locandina, se avesse la scritta “Dal regista di Jeeg Robot” grande quanto il titolo, attirerebbe di più.
Alla fine comunque ora guadagnerà probabilmente poco, si rifarà un po’ con i mercati francese, spagnolo e asiatico e, soprattutto, verrà rimesso in circolo in Italia verso febbraio / Pasqua quando le varie nomination (almeno quelle tecniche sono dovute) ai david e ai nastri ridaranno pubblicità al film
Quando era stato annunciato ero partito bello carico verso questo film. Ma poi gli orrendi trailer (la solita canzoncina pop eterea su immagini di nazisti anche no, magari) e soprattutto l’imbarazzante promozione autospompinante che l’hanno preceduto me lo hanno fatto diventare di un’antipatia rara. E le recensioni in stile “date l’oro per la patria” devo ammettere non migliorano il mio atteggiamento.
L’impressione e’ che nella fretta di costruire un monumento a se stessi, quali Salvatori della Patria Cinematografica, Mainetti & co abbiano saltato un po’ troppi step. Un po’ di calma, ragazzi, non e’ che dopo “Per un pugno di dollari” Leone sia saltato subito a fare “C’era una volta in America”, o che Spielberg dopo “Duel” abbia messo in cantiere “Schindler’s List”. Per fare i Cimino che passano da “Una calibro 20 per lo specialista” a “Il cacciatore” bisogna intanto essere Cimino e saper fare “Una calibro 20 per lo specialista”, e per quanto “Jeeg” sia stato una bella sorpresa, no, Mainetti non e’ Cimino e “Jeeg” non era “Una calibro 20 per lo specialista” (ne manco “Per un pugno di dollari” e “Duel”).
Comunque anche “Jeeg” all’inizio sembrava essere un sonoro flop, quindi aspetterei prima di darlo per spacciato. Anche se i miei 9 euri non glieli do’, non tifo comunque contro.
nessuno chiede a Mainetti di essere il nuovo Leone o Cimmino o quel che è.. semplicemente hanno avuto le palle e le capacità di osare…poi i loro film possono piacere o non piacere o essere più o meno riusciti…ma in ogni caso qualcuno si è avventurato fuori dal tinello. Farei notare che dalla morte del cinepanettone saranno usciti due film all’anno con Deluigi o la Cortellesi o Ambra o altra robaccia inguardabile prodotta e recitata da cagnacci …e cascasse il mondo non hanno saltato un tour pubblicitario per radio tv ovunque..con lecchinaggio d’ordinanza ..e adesso si fan le pulci a questi per un minimo di promozione..ben venga ..e spero che il film non sia manco tanto bello così avran voglia di farne altri.
Ho perso tempo a leggere la
Critica di uno che non ha visto il film?!
Senza fare paragoni improponibili, Cimino ha fatto poi “Heaven’s Gate”, un flop intergalattico e
uno dei pezzi di cinema più grossi del
tempo
Mah secondo me esatto contrario. Fosse un film francese, spagnolo o qualsiasi altra produzione europea si sarebbero levati in aria le solite frignate del “perché da noi una roba del genere non si riesce a fare”
Era la risposta x un commento sopra
Garantito al limone. Ogni santa volta che qualcuno cerca di trascinare il cinema italiano fuori dal tinello arrivano orde di puntacazzisti che però non sono mai così pignoli con produzioni estere.
Anche io team #dagli9euri
Visto e uscita soddisfatto, non solo per patriottismo, al netto di qualche difetto
(una parte centrale che a volte abbassa il ritmo e non sono del tutto convinto dello scontro finale).
Domanda seria a cui gradirei una risposta seria e non insulti. Come lo chiamavano jeg robot sto film è parlato in romano incomprensibile e non sottotilato?? Ovviamente il problema è mio che sono razzista leghista ecc ecc ecc non del regista che mi obbliga a vedere un film che non capisco. Esiste il doppiaggio. Comunque no problema io ci metto un ora di lavoro per guadagnare 9 euro d i miei soldi li do z qualcun altro credo di non essere il solo cordialità
mi sa che hai problemi anche con l’italiano standard…
Nella mia città, Pisa, gira nei cinema la versione in toscano. Un buon doppiaggio, a parte la pesante cadenza fiorentina.
C’è anche la versione in meneghino… Ne sono certo. La trovi al multisala Sarca.
Per l’amor di Dio (Brando), qualcuno mi dica che questo commento non è reale ma bensì una sorta di parodia/anacronismo che non riesco a comprendere. Ve ne prego.
Alla fine nessuno mi ha risposto ero disposto ad andare al cinema ma visto che nessuno mi risponde non vado bob
Brando il mio commento è reale e i fatti mi hanno dato ragione tu brando non sei reale dici di avere una moglie? Si certo ora rilassati
Più che X-Men all’italiana io direi che è un Inglourious Basterds coi superpoteri
È un gran film d’effetti, purtroppo scritto in troppi punti col bucio del culo, per esprimersi nell’idioma dei protagonisti
Domandone: con un budget che pare abbia sfiorato i 13 milioni spero sia stata prevista una distribuzione internazionale, se ne sa qualcosa?
Io per patriottismo andai a vedere dylan dog il film due volte ma questo salto lo chiamavano jeg robot parlato in romano stretto e nemmeno sottotitolato mi ha deluso e perciò una seconda chance non la do bob
due volte è perseverare nell’errore..sarai rimasto traumatizzato da quella volta
Visto ieri, che dire, come sottolineato probabilmente ci avrebbe guadagnato da un minutaggio più breve ma per il resto non capisco di cosa lamentarsi, non è di certo un capolavoro ma rimane una gioia per gli occhi
“Purtroppo non sta andando così, almeno per ora. Perché?”
Forse perché i supereroi al cinema hanno rotto le palle ed è ora di passare ad altro?
Non so, ipotizzo. Deduco. Spero.
I risultati di Venom ed Eternals dicono il contrario, ossia che i supereroi hanno ancora molto pubblico.
Ribadisco che, a mio dire, il problema sia il contrario. Alcuni (alcuni, non tutti) dei pochi che sanno del film si aspettavano un film di supereroi e si sono trovati invece davanti una favola contaminata con lo spaghetti western, e ne sono rimasti delusi
Sottovaluti l’assuefazione.
Non parlavo di numeri ma di cambiare argomento causa noia.
Anche i cinepanettoni fanno numeri ma nessuno ne sentirebbe la mancanza se sparissero.
Quindi la tua teoria di stanchezza di assuefazioni da supereroe si applica tranne nei casi in cui non si applica..?
…ok.
(E onestamente dire che Freaks Out è un film di supereroi è veramente un po’ stiracchiato)
definirlo un film di supereroi è veramente un cattivo servizio…l’uomo invisibile 1 e 2(!) eran film di supereroi…pensati girati prodotti recitati tra il male e il penale…e non avran speso tanto di meno o di più… però ai tempi quante leccate a Gabriele e la sua cumpa…certo poi è sparito a vergognarsi per un po’
Fare quello step mentale di mezzo punto per capire che tutti ‘sti film recenti in un modo o nell’altro debbono raccontare di gente che ha superpoteri, si può?
bah anche se fosse un film di supereroi (e nn lo è, ce lo si mette per esclusione) il genere nn è in declino…è il pubblico italiano che è beota e malissimo imboccato..stan facendo pubblicità all’ennesima vaccata di Verdone e a robacce con Deluigi e simili…la cricca del poverame deve pur mangiare e si capisce…ma in realtà a parte Zalone e i cinepanettoni il resto è stato tenuto in piedi a colpi di finanziamenti pubblici. Dubito che chi fa cinema di un certo tipo in Italia punti a diventare milionario…han fatto il film che volevano fare..se andrà male torneranno al low budget e amen..chi ci rimette è solo il pubblico, che però non lo sa.
A volte dovreste parlare anche con gente non-nerd.
E’ un consiglio.
con gente non nerd ma in grado di elaborare un pensiero razionale? che frase sarebbe? ha un senso?
Sei un perditempo, come la moda di oggi insegna.
Ma almeno scrivilo in italiano il tuo nickname…
perditempo..moda…italiano…hai mai fatto un commento che avesse un senso ? attendo prossime perle con ansia…
Certo che avete parecchio disagio da esternare qua, eh?
attendo frasi di senso compiuto per una risposta degna … (ma poi avete chi? boh chi lo sa..e i nerd? se fossi un nerd cosa cambiarebbe? non ne conosco comunque…me ne presenti qualcuno tu? domande a cui non avrò/avremo risposta temo)
Sei noioso. Un troll noioso.
Esattamente come i tuoi amati film di supereroi. :)
I film di supereroi hanno rotto le scatole anche a me, ma non si può negare che stiano praticamente salvando il cinema da soli. Spider Man: No Way Home ha già raggiunto il miliardo e il nuovo Batman di Reeves è il film più atteso del 2022. Piacciano o meno, i supereroi non andranno da nessuna parte, soprattutto dopo due anni di pandemia e chiusure alternate dei cinema
finalmente visto… meglio del previsto…cosa gli vuol dire a un film così..un po’ Garrone e un po’ coglione che fa rima..ma bello bello e mai palloso, forse un pelo troppo lungo ma .. sinceramente da uno che ha girato con due lire jeeg robot non pensavo potesse uscire una roba così..speriamo vada avanti così.
Che titolo splendido ha questo pezzo?
Sono sconvolto, mi era stato giurato che un film del genere in Italia non avrebbe mai potuto essere realizzato….e invece invece non solo esiste ma è pure bello e solleva pure dei dibattiti attorno.
Visto con mia moglie e sapete che vi dico? che appena esce il bluray me lo stracompro.
Appena visto… per me è anche un passo avanti rispetto a Jeeg, che era più semplice, più piccolo e non aveva il carico di aspettative che aveva questo. Sì, forse è un pelo troppo ambizioso (come scrittura, non come produzione, che è magnifica sotto tutti gli aspetti), forse andava tagliuzzato ancora un po’ (a me è parso evidente che sia stato già maciullato, soprattutto nella seconda parte), c’è qualche incongruenza di troppo, qualche battuta troppo forzata… ma ci sono tantissime idee, dei personaggi fantastici recitati benissimo, io ci ho visto anche tanto del Tim Burton di 30 anni fa, con tutto il discorso sui freak trattato anche con una buona dose di ironia e senza puntare sulla compassione o sulla rivincita a tutti i costi, anche se di rivincita si tratta. Purtroppo è un film “difficile” per la platea italiana, nel senso che non è proprio una commedia, non è proprio un action, non è proprio per adulti ma nemmeno proprio per bambini, francamente a me pare si avvicini anche ad un’eccezione meritevole per gli standard calcisti nonostante la dose abbondante di sangue (mostrato, finalmente, in primo piano). Però nel complesso per me è un bel sì, anche se temo che possa già rappresentare un apice nella filmografia di Mainetti, nel senso che se vuole realizzare qualcosa di ancora più ambizioso credo dovrà lavorare negli USA.
Paradossalmente conviene sperare nella distribuzione all’estero, secondo me questo è decisamente più vendibile di Jeeg.
Niente, ci tenevo solo a dire che anche se in ritardo sono riuscito ad andare al cinema a vedere Freaks Out… I miei 9 euro (anzi 19 perché ci ho portato la moglie) hanno molto valore perché post covid questo è il secondo film che vedo al cinema, il primo è stato Tenet…. e anche ho dovuto sudare sette camicie per convincere la signora ad accompagnarmi, visto che lei aveva odiato Jeeg Robot.
Il risultato è stato che all’intervallo la suddetta moglie ha dovuto ammettere che il film era un capolavoro mentre io annuivo compiaciuto per la missione compiuta!
Venendo al film, non sto a ripetere i difetti da voi segnalati, anche se io avrei tagliato veramente poco da questo film…
Penso che abbiate ormai tutti visto il film ma comunque
SPOILER
forse la visione allucinata di Franz verso il finale è un po’ troppo lunga, forse la battaglia finale è un po’ troppo caotica e la fuga con il cannone abbassa il livello di credibilità in un film che già di per sé è inverosimile… anche le scene di onanismo ( nano onanista è un’allitterazione splendida) erano un po’ gratuite ma vabbè
FINE SPOILER
per quanto riguarda gli attori ho trovato bravissima la Giovinazzo e Castellitto, oltre che Franz… bravi tutti eh, forse Santamaria con tutto quel pelo faceva un po’ più fatica secondo me. Tutti gli attori comunque veramente molto in palla…. chi si lamenta del dialetto romanesco (o cosentino o marchigiano degli altri personaggi) probabilmente non ha mai visto un film inglese o americano in lingua originale e si merita solamente film doppiati tutti uguali.
Bon, se non lo avete ancora fatto DATEGLI I VOSTRI 9 EURI su… potrebbe anche non piacervi se siete persone brutte, ma sicuramente vedrete qualcosa di diverso dalla solita “italianata” .
Chi si lamenta del romanesco in realtà non ha mai visto un film di Monicelli in vita sua… Ma che per caso “Il marchese del Grillo” o “I soliti ignoti” non erano pieni di dialoghi in dialetto? (alndi là del fatto che il film possa piacere o meno, ovviamente)
Ma più che altro per noi è credibile un film straniero doppiato in italiano “corretto”, e anzi quando appioppano un dialetto ad un personaggio per simulare un accento tipo giardiniere Willie dei Simpson per me è facepalm istantaneo; sarebbe decisamente meno credibile un film italiano in cui i personaggi parlano senza alcuna inflessione dialettale, in perfetta dizione. Cioè immaginate un film ambientato a Napoli in cui non si parla napoletano. Semmai c’è l’annosa questione della sovrabbondanza di romani nel cinema italiano (scrivo da Roma, per la cronaca) ma si sa che le produzioni stanno tutte lì eccetera eccetera. Comunque io ho avuto molti più problemi con le poche, ma comunque troppe, battute di Franz in italiano, sembrava Paperino porca puttana, non si capiva nulla. Molto molto bravo lui eh, ma potevano trovare qualche stratagemma, potevano fargliele dire in tedesco, tanto non è che dica chissà cosa.
Ma senza scomodare Monicelli anche i film di Massimo Boldi o del già citato Checcoo Zalone sono pieni di espressioni dialettali, togliere il dialetto o comunque l’accento differente dei vari personaggi da un film italiano equivale a togliere personalità ed espressività all’attore.
Nel caso poi del film specifico essendo ambientato a Roma non avrebbe avuto davvero senso.
Poi sono d’accordo che l’accento romano possa essere inflazionato per i discorsi su Cinecittà ecc ma (anche) per questo motivo è anche uno dei più facili da comprendere no? Non so, io vivo a Bologna da più di 20 anni e ancora faccio fatica a comprendere un discorso in dialetto anche non strettissimo… a Roma ci sono stato solo in gita qualche volta, ma non faccio (quasi) nessuna fatica a seguire Zerocalcare per dire…
L’importante come direbbe Stanis LaRochelle è che non ci siano i toscani!
Arrivo tardissimo ma rispondo io non mi lamento non vado a vederlo e taglio la testa al toro gomorra sottotitolato l ho visto garrone non sottotitola i suoi film ?? Perde tanto pubblico non è vero che il marchese del grillo è lo chiamavano jeg robot sono la stessa cosa il primo è comprensibile il secondo no la cosa pazzesca è che se scrivi ste cose ti becchi del razzista ma per favore
Vedo che il film è piaciuto praticamente a tutti. A me no. Ma proprio tanto no.
Spiace sparare a zero su un film che è frutto comunque di un grande impegno e di una lodevole ambizione, però il film proprio non funziona.
L’idea debole iniziale è quella di mettere un circo, anzi, due circhi in mezzo all’Italia post-8 settembre. Uno di questi è pure una baracconata nazista il cui senso è estremamente dubbio e poco chiaro pur volendo concedere tutto quel che si vuole all’aspetto favolistico e fantastico, “felliniano”, del film. Un tedesco ha visioni del futuro e ansia di essere preso sul serio dai nazisti…la sua soluzione è creare un circo a Roma per fare piano bar con canzoni del futuro. Ah.
I dialoghi sono piatti, didascalici, appesantiti da un bozzettismo dialettale francamente stantio. Il romanesco televisivo-cinematografico, finto disinvolto e finto cinico, ha definitivamente rotto le scatole. Non è manco il romanesco della sora Lella o di Proietti. È una posa.
Basta, per favore. I personaggi sono melensi, freaks archetipici visti già mille e mille volte, senza guizzi particolari e con questa idea di legame-tra-freak che è anch’esso abbastanza convenzionale (i dialoghi sono sia causa, sia effetto di questa mancanza di spessore).
Il modo in cui i personaggi, poi, sono precipitati nell’azione è molto schematico. Vanno a Roma per cercare il padre nobile (che vuole farli imbarcare per l’America, nel ’43, mah), c’è il rastrellamento del ghetto e dei disabili, ci si cadono dentro proprio a fagiolo (dopo tour dei fori romani), ci sono i nazisti da b-movie (e questo ci sta pure), ma soprattutto ci sono dei partigiani-macchietta che sembrano usciti dagli avanzi di produzione di Underground di Kusturica (ma con parlata dialettale napoletana o altro dialetto del sud standard). ‘Sti partigiani sembrano quasi i briganti di Don Bastiano in “Il marchese del Grillo”, se non fosse che devo essersi dati alla macchia dalle parti di Colle Oppio.
Non c’è un’azione chiara, i personaggi si perdono e si ritrovano con grande casualità. Il cattivo è un freak pure lui, ma non si capisce né perché né percome veda il futuro e che questo voglia significare. È un personaggio di un qualche interesse (e anche ben interpretato) che persegue in chiave circense la ricerca di un Übermensch-arma finale, ma in una maniera confusa e senza sbocchi che onestamente mi ha lasciato abbastanza freddo. Sembra quasi che ci abbiano voluto buttare dentro a tutti i costi un po’ di “The Man in the High Castle”.
Il personaggio di Tirabassi, peraltro, è sprecatissimo. Entra in scena, dice una frase banale (“Qui niente è come sembra” con ammiccamento al pubblico, seriously?) e poi si fa ammazzare, ok.
I personaggi hanno chiaramente dei superpoteri, ma non ci fanno praticamente niente, a parte alla fine, per un esito abbastanza anti-climatico. Ovviamente ci sono degli innocenti da salvare, altrimenti la cosa era proprio senza sugo, ma ribadisco che non c’è tensione. È pur vero che non vuole essere un blockbuster americano, ma se fin dall’inizio mi fai intravedere che la protagonista ha un potere gigantesco dentro di sé (da cui rifugge in maniera abbastanza convenzionale e poco approfondita), e poi lo usi solo alla fine del film, al termine di una sequenza lunghissima e confusa, è come aver bagnato la miccia.
In genere la presa di coscienza di avere un potere significa che poi quel potere lo usi e prendi le misure alla tua nuova condizione. Qui finisce il film, invece.
E quindi niente, una bella occasione sprecata.
un parere fra i tanti, come sempre può non piacere ma le motivazioni sono deboli…penso che chi parla di dialoghi sceneggiatura e scene d’azione non sia semplicemente abituato a vederne in film del genere (bisogna andare sul mercato estero e non c’è un solo pigiama fatto meglio, calcolando le risorse a disposizione) … fuori dal tinello è pieno di spaesati che aspettano ancora che moretti si inchiappetti qualcuno per vedere un po’ di azione….
90 minuti di applausi per Uqbal: hai detto egregiamente tutto quello che penso su Freaks Out. Davvero bravo, condivido tutto, commento perfetto
“L’idea debole iniziale è quella di mettere un circo, anzi, due circhi in mezzo all’Italia post-8 settembre. Uno di questi è pure una baracconata nazista il cui senso è estremamente dubbio e poco chiaro … Un tedesco ha visioni del futuro e ansia di essere preso sul serio dai nazisti…la sua soluzione è creare un circo a Roma per fare piano bar con canzoni del futuro”.
“Il personaggio di Tirabassi, peraltro, è sprecatissimo. Entra in scena, dice una frase banale … e poi si fa ammazzare, ok.”
Boh! In realtà:
– Il circo di Tirabassi è la loro famiglia, nonché fonte di reddito nonché unico posto in cui i 4 con poteri possono stare senza sentirsi fuori posto (e lo dicono chiaramente nel dialogo serale dopo che Tirabassi non torna);
– mi sembra chiaro che il circo di Franz è stato messo su, oltre che per intrattenere i nazi di stanza a Roma, più che altro come esca per attirare chi ha superpoteri, non credi? Infatti i 3 maschi dei 4 “nostri” supereroi del film vanno da lui per farsi scritturare, e in una scena al circo nazi si vede che c’è uno (non dei 3, meglio precisarlo…) che ha le branchie (e Franz lo fa morire per far vedere al fratello quanto resiste). Il suo piano è trovare chi ha superpoteri e farlo combattere dalla loro parte per evitare la sconfitta di Hitler, lo dice pure chiaramente;
– tirabassi sprecatissimo? Non mi pare: è per cercare lui che i 4 vanno dentro Roma, è per trovare lui che Matilda si separa dagli altri 3, è per salvare lui che gli altri 3 si riuniscono a Matilda quando lei dice che lo deportano, è per salvare lui (e forse gli altri ebrei) che i 4 decidono di fare irruzione sul treno, è dopo che muore lui che Matilda si incazza e usa i suoi poteri.
Legittimo che il film non ti sia piaciuto, per carità, assolutamente legittimo, ma almeno motiva usando dati di fatto, e non una tua ricostruzione che non quadra con quanto si vede nel film.
Perchè la gente coi superpoteri ha rotto i coglioni, ecco perchè. E anche da diversi anni.
PS: c’è anche chi pensa che Jackson e altri siano finiti proprio quando hanno cominciato ad alzare i budget.
Bhé, i risultati al botteghino di Venom ed Eternals dicono il contrario.
Vedo che non sono il solo a pensarla così.
Secondo me siamo anche un po’ più di due.
Sto ancora aspettando la spiegazione come questa teoria della stanchezza supereroi si combaci con i mega soldi stanno facendo ancora i film Marvel…
La morale è sempre quella: a volte dovreste parlare anche con gente non-nerd. E’ un consiglio.
ma jj bad sei quello della dieta di Godzilla?
Alla fine sono riuscito a vederlo. Diciamo che condivido il tono generale dei commenti, mi è piaciuto ma ha i suoi difetti, primo tra tutto quello di voler fare troppo, e metterci dentro troppa roba, forse una sindrome comune al secondo film, quello per il quale ti danno i soldi.
Ma m’interessa anche il discorso degli incassi. A meno di una buona distribuzione estera (e la vedo dura, il cinema italiano i suoi film non li sa vendere all’estero, quelli “atipici” nemmeno in casa, parlo proprio di marketing..) o di un insperato contratto per lo streaming, i soldi che è costato non li rifarà mai, al momento come incassi è poco sopra i 2 milioni e se gli dice culo arriverà sui 3. Che è più o meno quello che ha incassato “Lo chiamavano Jeeg Robot”, che è più o meno quello che incassato “Il primo Re”, volendoli contare è anche più o meno quanto hanno incassato i 3 capitoli della serie di “Smetto quando voglio”. “Suburra” incassò un pò di più, oltre i 4, e “Il ragazzo invisibile” oltre i 5, ma nel primo caso c’è da dire che il genere crime da noi va sempre benino e nel secondo c’era il nome del regista a fare da traino, infatti il secondo andò molto peggio.
Mi sorge un dubbio: non è che il pubblico interessato ad un film italiano appunto “atipico” alla fine quello è? Cioè da un incasso sui 3 milioni di euro, 4-5 se va tutto molto bene ma è raro? E che per quanto uno si possa impegnare a livello produttivo alla fine con quello deve avere a che fare?
Mi sa di sì. Evidentemente il pubblico italiano certi film li guarda con sospetto, o comunque c’è un qualche pregiudizio di fondo.
Il brutto riguardo a questo FO è che se Jeeg aveva goduto di un ottimo passaparola ed è diventato un piccolo cult che alla fine tutti hanno visto, questo temo invece che verrà dimenticato presto, perché non ha la stessa forza e perché sa un po’ di già visto nonostante la bella confezione, non è una sorpresa come lo è stato Jeeg.
Che poi fa ridere che la gente per decenni abbia fatto la fila per vedere sempre lo stesso film con De Sica che mette le corna alla moglie e Boldi che caga in posti esotici, e quando escono film come questi fa la snob.
Tristemente credo tu abbia ragione…
Purtroppo c’è da dire che il timing di distribuzione non ha aiutato secondo me: se il pubblico “fighetto” non va a vedere film italiani a prescindere a meno che non siano drammoni con la Buy, il pubblico “mainstream” dei ragazzini accompagnati dai genitori trovandosi a scegliere tra questo, Venom ed Eternals non poteva non andare dagli altri due… aggiungici che la gente va molto meno al cinema dopo le varie chiusure da Covid (o almeno credo eh, non ho dati sottomano ma credo che gli introiti si siano contratti per tutti?).
Spero che distribuiscono il film all’estero e che abbia un buon successo, magari qualche nomination “tecnica ” agli Oscar… gli farebbe buona pubblicità e lo rilancerebbe. Continuo a pensare che nonostante i difetti sia un buon film e sicuramente il miglior film che ho visto al cinema quest’anno (questa è facile…. ho visto solo questo!).
*distribuiscano: professoressa! il correttore mi ha mangiato il congiuntivo!
Purtroppo le nomination per gli oscar tecnici credo ce le possiamo ampiamente dimenticare, mi sa che è più facile che un film non hollywoodiano riceva le più importanti (ovviamente dev’essere un film d’autore) rispetto a quelle. L’unica speranza è una distribuzione, ed un relativo successo, nel resto d’Europa. Poi certo, il timing della distribuzione ha influito tantissimo, questo è stato uno di quei film sfortunatissimi ad essersi ritrovato pronto nel pieno della pandemia.
per me il target di questo film è la più o meno gioventù nazionale (under 30 e over 16?) che ha già probabilmente visto i concorrenti marvelosi e concede un giro di giostra a un film di intrattenimento italico fatto con più soldi e una storia diversa dal solito seppur standard (riassumendo: niente tinelli veri)..sul quanto possa avere successo economicamente non ho idea, però si può dire che sia un unicum nell’offerta cinematografica nazionale…certo se fosse promosso come altre boiate italiche farebbe anche due lire in più. Chi è un pò sopra il target, amante o meno dei pigiami, se apprezza i film dove succedono cose dovrebbe andare a vederlo a prescindere..chi è assuefatto al cinema standard italico credo sia invece irrecuperabile…non lo sa neanche valutare un film così, ma penso che a regista e produttori freghi molto poco di questa fetta di pubblico.
Sto ancora aspettando la spiegazione come questa teoria della stanchezza supereroi si combaci con i mega soldi stanno facendo ancora i film Marvel…
Non capisco come questa risposta un altro commento sia finita quaggiù…
Forse perché hai perso la (super)vista da quando ti sei offeso personalmente dopo che ho detto che tutti sti film di supereroi hanno rotto. :)
Atteso all’ultimo e offerto il contributo alla Patria. A fine film rimane però un forte rimpianto per quello che poteva essere e non è stato. Al netto di alcune scene stupende, di effetti speciali molto ben dosati e realizzati, di recitazione superlativa, troppe cose non hanno funzionato.
La scrittura molto, troppo zoppicante, a partire dai raccordi tra scene, forzatissimi. E tanti maccosa, inutili, evidenti, facilmente risolvibili. Pochissime idee originali, tanto che sembra un continuo gioco di citazioni. I superpoteri potevano essere tratttati con un minimo di inventiva (hai la ragazza che crea elettricità e l’uomo magnetico, davvero non ti vengono idee per farli interagire?). E non hanno aiutato le musiche invadenti al momento sbagliato, alcune location scontate (il Colosseo davvero?), le luci molto teatrali, i colori ipersaturi. Un vero peccato, perché la parte più complessa da realizzare è quella che è stata risolta meglio.
Mannaggia. Anzi, te possino.
dati i miei euri.
in ritardo, ma dati.
Forse non sta andando bene perché è bruttino?
Davvero figo
Scene d’azione come dio comanda, personaggi di cui ti importa qualcosa. Il cattivo sopra le righe strafatto e infantile davvero ben reso.
Ad avercene di film così
Film confusionario che dice poco o niente, troppa carne al fuoco, sceneggiatura scadente. Belli alcuni dettagli visivi e le scene girate nella Roma antica (Roma è sempre bellissima anche nelle foto dei turisti giapponesi) recitazione di scarsa qualità. Il film precedente era tutta un’altra storia.
Non è un film brutto o mediocre, è un buon film, ma vorrei chiedere a quelli che l’hanno visto al cinema che ricordi gli sono rimasti, perché il problema più grosso di Freaks Out è che non fa nulla di veramente nuovo e memorabile e probabilmente molti di quelli che a Novembre facevano da butta dentro al cinema hanno gli stessi ricordi che ho io.