Crea sito
Menu

i400Calci

cinema da combattimento

recensioni

Tommy Wirkola’s Marriage Story: The Trip

Casanova Wong Kar-Wai
di Casanova Wong Kar-Wai | 24/11/202131

Tommy Wirkola è quel simpatico ragazzo norvegese che nel lontano 2009 ci aveva regalato Dead Snow. Ricordate? La commedia splatter coi nazi zombie per cui molti di voi stravedono, dai. Wirkola poi, in quel bel momento in cui Seth Grahame-Smith passava per un autore arguto in grado di mescolare fortissimo i generi e farsi beffe delle seriose tradizione letterarie, era anche approdato nei pressi delle vicinanze di Hollywood, dove aveva girato il “meno peggio di quello che pensavo” Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe. Qui la sua vis pazzerella sembrava essere venuta leggermente meno e allora, dopo essere tornato sul luogo del misfatto con Dead Snow 2, si ritaglia un piccolo spazio personale per questa sua ultima fatica: The Trip. 

Wirkola goes fully Marriage Story

La storia è questa: Lars (Aksel Hennie) è un regista mezza calza. Sua moglie Lisa (la negata per eccellenza Noomi Rapace) è un’attrice mezza calza. I due sono in crisi: non si amano più, si disprezzano, e hanno anche qualche preoccupazione economica. Per tentare di appianare i loro problemi, decidono di passare un bel weekend nella loro isolata casettina in campagna. O almeno, così ci vogliono far credere. In realtà entrambi puntano a uccidere l’altro. Marriage Story col trattamento Wirkola? Anzi, scusa: Scene da un Matrimonio, ma norvegese e col sangue? Eh, dai… tipo. 

Esatto: tipo.

I piani dei due assassini in erba vengono mandati all’aria da tre criminali fuggiti di prigione che casualmente trovano rifugio nell’isolata casetta di campagna. Marito e moglie quindi dovranno rinunciare ai loro piani assassini per unire le forze e  tentare di uscire vivi da questo tranquillo weekend di paura. 

Tispe også på bildet

Nella prima parte del film Wirkola sembra abbassare i suoi consueti toni esageratissimi per raccontare un movimentato thriller psicologico, ma in breve tempo la situazione sfugge di mano e si torna a premere sull’acceleratore. Tre gatti (capitanati dalla versione norvegese di David Harbour, il comico televisivo Atle Antonsen) contro due topi più pericolosi di quello che sarebbe lecito aspettarsi. Lentamente ma inesorabilmente The Trip ingrana per poi deflagrare nel consueto bagno di sangue (e merda) caro a Wirkola. 

Mittico David Harbour

Ci si può anche divertire, a patto di trovare irresistibili le solite canzoncine folk punk norvegesi, le esagerazioni sanguinolente e Nomi Rapace che urla a tutto spiano. Personalmente, due ore di questa roba sono fin troppo. Forse il film della maturità di Wirkola. Ma per me rimane un ragazzino esagitato che vorrebbe essere un mega punk a la Peter Jackson vecchia maniera ma che alla fine non ce l’ha mai fatta. 

DVD-quote:

“Vorresti fare come me ma sai… non ce le fai”
Peter Jackson vecchia maniera, bff di Casanova Wong Kar-Wai, i400calci.com

IMDb |Trailer

  

 

Casanova Wong Kar-Wai
Autore del post: Casanova Wong Kar-Wai
"Maccosa!"
k

Tags: Aksel Hennie, Atle Antonsen, cagna pure in foto, dead snow, Dead Snow 2, hansel & gretel: cacciatori di streghe, il film della maturità di un immaturo, il simil David Harbour norvegese, le canzoncine folk punk norvegesi le soffro meno del combat rock dei Folkabbestia, marito vs moglie vs marito, Marriage Story col sangue, Peter Jackson, Sangue & Merda, Santi numi che negata che sei cara la mia Noomi, Scene da un Matrimonio norvegese, seth grahame-smith, The Trip, thriller psicologico, tommy wirkola, tre gatti vs due tipi, Vorresti fare il punk ma sei solo un bambino esagitato

31 Commenti

  1. bomblatour 24/11/2021 | 08:04

    Con “Tispe også på bildet” hai vinto tutto.

    Rispondi
    • Dévid Sfinter 24/11/2021 | 12:57

      Grazie, senza il tuo commento non l’avrei mai cercato…

    • Gigos 24/11/2021 | 13:00

      Immagino nel testo originale la prima parola fosse con la C ma Google me la traduce diversamente (fa ridere comunque).

    • Casanova 24/11/2021 | 18:20

      Ah, sì, Gigos ha ragione. Io avevo scritto “cagna”, eh?

  2. Rocco Alano 24/11/2021 | 08:04

    A me ha divertito, senza strafare. Però il secondo “dead snow” e “Seven sisters” erano molto meglio.

    Rispondi
  3. Norton Antichrist 24/11/2021 | 08:53

    Due cose:

    1 non ho letto GUERRA DEI ROSES

    2 quando ho visto la locandina ho pensato che il protagonista fosse Andrea Scanzi rasato

    Rispondi
    • Raimondo Vinello 26/11/2021 | 00:58

      Dovresti vederlo su 99 minutes e auguri.
      Non bruciartelo col trailer

  4. Alexus 24/11/2021 | 08:59

    Recensione brutta

    Rispondi
  5. GGJJ 24/11/2021 | 09:32

    Si, recensione svogliata, dà l’idea che sia stata fatta soltanto perchè in molti (tra cui io) hanno citato questo film nei giorni scorsi, ma non lo capisco, non sarà un capolavoro ma è meglio di diverse altre cose passate qui e a livello di molte altre trattate decisamente meglio.

    Alla fine se non ci aspetta la re-invenzione della ruota è un film divertente, che effettivamente si muove in un continuo crescendo verso situazioni sempre più assurde e cruente che fanno quasi dimenticare quanto fosse già di per sè assurda la premessa iniziale, e di certo non credo che qui si possano considerare un difetto in una pellicola le esagerazioni sanguinolente. Menzione speciale per il personaggio del padre di lui e per il finale con una perculata intelligente ed irresistibile all’imperante “woke culture”.

    Rispondi
    • El mariachi de Porto 24/11/2021 | 15:14

      Concordo gran bel filmetto! Da guardare!

  6. samuel paidinfuller 24/11/2021 | 10:06

    big up al casanova per l’ennesima citazione del colle in un pezzo

    Rispondi
  7. Dave 24/11/2021 | 10:23

    Considerando che da noi è un “film netflix” e non è uscito al cinema per me è stata una piacevole sorpresa. Mi sono divertito parecchio.

    Rispondi
  8. Chuck Sigirah 24/11/2021 | 10:34

    Ho digitato quella cosa in norvegese senza fare “traduci” , mi é comparsa l’ immagine di una nutria o un roditore strano, e ho creduto fosse giá a posto cosí.

    Rispondi
  9. Raimondo Vinello 24/11/2021 | 11:24

    Per me visto col fast forward e lo stesso per la recensione.
    Il tempo è bello e te tocca annà a scià.

    Rispondi
  10. John Who? 24/11/2021 | 12:19

    Ho come la sensazione che, dopo aver scritto i primi due paragrafi, Casanova sia stato colto dal subitaneo sospetto di aver lasciato aperto il gas in casa.

    Rispondi
  11. Basterchiton 24/11/2021 | 13:52

    volevi dei problemi ora problemi avrai

    Rispondi
  12. Basterchiton 24/11/2021 | 13:54

    è come la nazionale paciui, chi è più in forma scende in campo.
    Sorry doppio commendo.
    Tutt’abboston comunque?

    Rispondi
  13. Gigos 24/11/2021 | 14:01

    Noto ora il tag “tre gatti vs due tipi”, se è un errore non correggerlo.

    Rispondi
  14. elpipes 24/11/2021 | 14:01

    Non ho ancora visto il film, ma leggendo la recensione ho notato un grosso buco di sceneggiatura: in Norvegia il carcere è un traguardo, non un luogo dal quale fuggire…

    Rispondi
  15. Rocco Alano 24/11/2021 | 15:03

    La Rapace per altro è fenomenale nel valorizzare il suo essere una cagna senza appello. Wirkola con lei è quasi sartoriale.

    Rispondi
  16. El mariachi de Porto 24/11/2021 | 15:18

    Io l’ ho trovato una gran bella sorpresa, tant’ è che poi l’ho rivisto insieme alla mia ragazza e (sangue apparte) è piaciuto anche a lei.
    Colpi di scena, morti fantasiose, risate, ritmo, i 3 cattivi molto fighi, il nonno…tanta carne al fuoco insomma!
    Guardatelo vi fate un regalo ;)

    Rispondi
  17. mereghettitumifaimpazzire 24/11/2021 | 15:51

    film più che guardabile…in lingua originale poi merita ancor di più. Su Naomi non so ..è davvero ritenuta cagna? in Prometeus non mi sembrava così malaccio…

    Rispondi
    • Bradlice Cooper 25/11/2021 | 11:36

      In Lamb è veramente brava.

    • Raimondo Vinello 26/11/2021 | 01:00

      E soprattutto bel film

  18. gringo 25/11/2021 | 09:03

    Ma quanto è sottovalutato “Seven Sisters”?

    Rispondi
  19. coraado 25/11/2021 | 09:08

    io ho apprezzato molto il primo atto, poi entrano in scena i tre criminali e diventa neri parenti con il gore.

    Rispondi
  20. Bradlice Cooper 25/11/2021 | 11:36

    In Lamb è veramente brava.

    Rispondi
  21. Sustenium Pereira 25/11/2021 | 14:43

    Sceneggiatura non molto brillante (a parte il finale), discrete prove attoriali (soprattutto lo Scanzi rasato), prima parte interessante. La parte splatter tutto sommato dimenticabile, salvabile solo il padre di lui. A volte penso alla fantasia delle coreografie di un Jackie Chan e mi domando cosa sarebbe stato lui come regista di comedy horror/slasher. Niente di esaltante, niente che rivedrò mai. L’unica cosa che ho rivisto su Netflix è stata Midnight Gospel.

    Rispondi
  22. Pitch f. H. 26/11/2021 | 19:05

    Ho capito di non esser stato bannato dal sito. Semplicemente se inserisci +3 link esterni al sito non passi i filtri antispam. Ok, perdonati. Con l’accento sulla A.

    THE TRIP

    Visto e, tutto sommato, piaciuto.
    A livello horror-comedy-thriller, siamo comunque una spanna sotto “Bloody Hell” (mio film dell’anno, period. E peccato non abbia beneficiato di una distribuzione… uhm.. legale in Italia).

    Dunque, abbiamo una roba tipo “Guerra dei (guns and) Roses” in salsa Tarantiniana. Poi arriva la cricca del Diego Abatantuono Norvegese a rovinare tutto: si lavora per accumulo, per colpi di scena forzatissimi, flashback che al terzo dici: “Ma no, anche meno!”.

    Il tutto funziona, nell’insieme. E’ nel dettaglio che fa cacare. Noomi Rapace ok, cagna, ma si salva. L’Andrea Scanzi pelato fa il suo. Diego Abatantuono già citato: esagerato e mai credibile come villain. Poi c’è il Julian Sands NAZI steroidato col cagotto. Poi c’è il bear che, stranamente, è gay attivo e iperdotato (si dice, nel film): meno male, la catarsi migliore è a lui dedicata.

    Ah, nella ricerca di realismo a tutti i costi è inspiegabile una cosa: ma nessuno perde i denti? Ok, la “plot armour”, ma qui c’è un fenomeno di “Plot-Dental-Armour”. Mai visto un film in cui i protagonisti prendono cosi tanti pugni e gomitate DIRETTE sugli incisivi e niente, tutti in modalità Durbans tre secondi dopo.

    Divertente, sembra esagerare.
    Ma non osa quanto dovrebbe e potrebbe.

    Rispondi
  23. Marlon Dio Brando 28/11/2021 | 19:04

    Mamma mia che recensione col freno a mano tirato… Scappava forte forte la pipì?

    Rispondi
  24. Pino scotto 05/05/2022 | 23:53

    Bello, wirkola un giorno ce la fara

    Rispondi

Aggiungi un commentoAnnulla la risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

  • Recensioni
  • Libri
  • 400tv
  • Premi Sylvester
  • Le basi
    • John Milius
    • Sylvester Stallone
    • Michael Mann
    • 007
    • William Friedkin
  • Speciali
    • Sigla ufficiale
    • Eroi di carta
    • Mostrologia
    • Premio Jimmy Bobo
    • La smorfia di dolore
    • Locandine alternative
    • Fight Night - La compilation
    • Calendario 2010
  • Categorie
    • recensioni
    • video
    • interviste
    • quiz
    • blog
    • consigli per l'arredamento
    • fight night
    • trailerblast

Archivi

  • Missione
  • Autori
    • Nanni Cobretti
    • Toshiro Gifuni
    • Xena Rowlands
    • Stanlio Kubrick
    • Jackie Lang
    • Bongiorno Miike
    • Luotto Preminger
    • George Rohmer
    • Quantum Tarantino
    • Jean-Claude Van Gogh
    • Darth Von Trier
    • Cicciolina Wertmüller
    • Casanova Wong Kar-Wai
    • Dolores Point Five
    • Jean-Luc Merenda
    • Wim Diesel
    • Belen Lugosi
  • Contatti
  • E
  • Q
  • D
  • a
  • M
  • z
design & development by 940 | logo & graphics by Rise Above | avatars by magazoo | powered by WordPress

Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario