C’è un nuovo Scream! Incredibile.
L’avreste mai detto che ne avrebbero fatto un altro?
L’avreste mai detto, in quel lontano 1996… No vabbé, dirlo nel 1996 non era difficilissimo, la cosa più difficile era dirlo nel 2011 dopo che il primo tentativo di revival non aveva emozionato nessuno. Anche se in fondo mica faceva schifo, dai.
Ma non voglio perdere ulteriore tempo: per l’occasione, abbiamo per voi uno scoop incredibile.
In esclusiva mondiale per I 400 Calci, abbiamo intervistato nientemeno che – tenetevi stretti – il killer di Scream in persona.
Non vi preoccupate! Nessuno spoiler.
Non vi diremo chi è, e non vi faremo vedere la fazza.
Ma ci faremo raccontare i retroscena della saga, e ovviamente la sua opinione su tutta la faccenda.
A voi:
– Ciao Fabrizio.
Ciao Nanni… Ma non si era detto niente nomi???
– Vabbé ma mica ti chiami così nel film, cosa cambia? Come ti dovrei chiamare, “Ghostface”?
Sinceramente sì, preferisco Ghostface83, è così che mi firmo su Reddit… Vabbè dai, andiamo avanti, chiedimi quello che mi vuoi chiedere.
– Grazie Fabrizio. Partiamo con una domanda di riscaldamento facile per dimostrare che sei davvero ferrato sull’argomento. Quale ex-campione dei pesi massimi di wrestling WCW ha partecipato a tutti gli episodi di Scream?
Minchia Nanni se sei stronzo. Vuoi proprio farmi incazzare subito, aprire tutte le ferite in una volta? È quella merda di David Arquette.
– Risposta esatta. Questo mi porta alla prima domanda seria: ma perché i quiz prima di ammazzare? Nel senso: sul serio avresti risparmiato la vittima se ti avesse risposto giusto? Cioè, se Drew Barrymore all’inizio di tutta la saga avesse risposto giusto alla domanda trabocchetto su Venerdì 13…
L’avrei sposata.
– Eh???
No, cioè, voglio dire… Quello non ero io, quello era un mio predecessore. Ma ho capito il senso della domanda. Non lo so, io seguo le regole, il mio compito è rispettare e proteggere il canone. Chi fa le cose per primo ha ragione e non va messo in discussione. Ma ecco, sono sempre abbastanza sicuro che le mie vittime non sappiano rispondere a tutto, per quanto vadano in giro a dire di essere dei nerd perché oggi di colpo fa fico dire di essere nerd anche se magari hai visto solo gli Spider-Man di Tom Holland–
– Fabrizio senti, te lo dico subito, questo non è Mindhunter e io non sono uno psicologo dell’FBI, non deviare dalle mie domande con delle polemiche a gratis altrimenti la situazione rischia di diventare triste alla velocità della luce.
Ok ok. La telefonata col quiz va fatta, sono le regole. È anche, lo ammetto, la mia parte preferita. Il mio sogno è organizzare un megaquiz, tipo a un party o a una serata al bar, con decine di concorrenti divisi a squadre, e io che faccio domande che non ho manco bisogno di preparare perché sono il frutto della mia enciclopedica conoscenza, e tutti si cagano addosso perché la loro vita è appesa al mio sapere che avevano sempre ritenuto inutile… E poi io chiedo: “a che ora devi mettere su Tremors il 31 dicembre per fare in modo che la mezzanotte di capodanno scatti nel momento in cui Kevin Bacon dice ‘Auguri, coglione’?”, e…
– Ma perché dovresti fare una cosa del genere?
Beh, perché di sicuro non la sanno per cui…
– No, intendo mettere su Tremors il 31 dicembre e sincronizzarlo in modo che arrivi la mezzanotte proprio mentre Kevin Bacon dice “Auguri, coglione”.
L’ho fatto una volta, poi l’ho scritto in un meme e ho avuto più condivisioni di quella volta che tu ti sei lamentato dei combattimenti di Matrix.
– Ok, 1 a 0 per te. Continuiamo a parlare delle regole. Questa cosa di iniziare ad automutilarsi per coprire un omicidio prima di compierlo è una regola?
No, quella ci abbiamo ragionato e abbiamo deciso che è facoltativa.
– Lo sospettavo. E invece “prima spiega e poi accoltella”…
Quella è fondamentale. Non si discute. Costi quel che costi è la regola n.1.
– Pensavo che la regola n.1 fosse “niente sesso”.
Quella, se ti ricordi il film, è la regola n.1 per le vittime.
– E per voi assassini invece che regola è?
Hey, hai detto che non è Mindhunter e che non volevi che la faccenda diventasse triste.
– Hai ragione. Senti arriviamo al nocciolo della questione: sei soddisfatto dell’immagine di te che esce da quest’ultimo capitolo di Scream? Questo suo prendersela con i cosiddetti “requel” (remake + sequel), parlare di fans tossici… Ti ci vedi riflesso? Ti senti attaccato?
Ecco Nanni, grazie. Guarda, lasciami fare un discorso. A me la saga di Scream non dà fastidio.
– Cominciamo male Fabrizio. Non ti dà fastidio? Mi scomodo per organizzare lo scoop e hai un parere moderato???
Nanni che ti devo dire. Quando uscì il primo Scream sembrava una rivoluzione: protagonisti che conoscevano le convenzioni dei film horror! Ma poi com’era? C’era quel tuo amico, lì, Mr. Spiegone, che spiegava le regole. Spiegava un paio di regole veramente a caso, e poi basta. Serviva a qualcosa? No, era una cosa simpatica, le vittime ci cascavano lo stesso. Si separavano, non prestavano attenzione, ecc… Quando andava bene facevano cretinate un po’ più fantasiose del solito (infilarsi nella porta del cane???). Il film ti faceva l’occhiolino, tu spettatore lo sapevi e ridevi. Faceva effetto, era una ventata d’aria fresca. Ma non era un film di analisi, non era un film col messaggio, non era un vero commento sullo stato del cinema horror. Era solo un modo per movimentare un minimo le cose, tirare magari qualche frecciatina innocente. Una paraculata, se vuoi.
– Ti vedo più posato e analitico del solito. Hai la mia attenzione. Continua.
Alla fine – questo il difetto peggiore per me Nanni, so che tu la pensi diversamente – era un modo per far vedere un horror a gente che non guardava gli horror. Davi loro le star televisive e una cornice da teen drama stile Beverly Hills 90210, per essere sicuri che si sentissero a casa e rimanessero attenti. E poi davi il manuale di istruzioni di quello che stavano guardando. Se ci hai fatto caso – ma che dico, ci hai sicuramente fatto caso, è il tuo mestiere – dopo Scream l’horror mainstream è stato per anni tutto così: non film improvvisamente intelligenti e consapevoli degli stereotipi, ma episodi extra-lunghi di Beverly Hills 90210 con un paio di accoltellamenti sempre meno sanguinosi. Ma ecco, gli concedo questo: la rappresentazione delle vittime è abbastanza fedele. Questa è effettivamente tutta gente che mi fa venire voglia di ammazzarla.

Fazze losche, fazze rassicuranti
– E infatti…
Boh, non so, per cosa mi dovrei offendere? Prendi quest’ultimo capitolo, quello che mi rappresenta da vicino. Sì, la premessa è fedele, come i nostri protagonisti saputelli spiegano già al minuto 10 tutta la mia opera era in funzione di ricreare quella cosa che chiamano “requel”, che è in assoluto il modo più rispettoso in cui si possa proseguire un franchise. Non accetto i remake: la storia originale non si tocca e non va rifatta, è una blasfemia. Però si può ampliare e proseguire. A patto che ci siano gli stessi personaggi e gli stessi attori e che succedano esattamente le stesse cose e si segua fedelmente ciò che il primo capitolo della saga aveva originariamente dettato dall’alto della montagna sacra, con le tavolette che il Dio del Cinema consegna a tutti quelli che si apprestano a girare un film progettato per entrare nella storia. Tu Nanni che sei critico di mestiere questa cosa delle tavolette la sai meglio di me.
– In che senso?
Per cui io dico, se nelle tavolette che il Dio del Cinema ti consegna c’è scritto che ci devono essere determinati personaggi, e determinati attori, e devono succedere determinate cose in determinati luoghi, Nanni correggimi se sbaglio…
– Ma sei letterale?
…io dico, tu plebeo che ti appresti a dare un seguito a questa cosa scolpita nell’immutabile pietra e convalidata da un notaio regolarmente iscritto all’albo, come osi cambiarle per metterci delle cose che non mi piacciono, e che dal fatto che non mi piacciono capisco quindi automaticamente che contraddicono le suddette regole?
– Non so se ti seguo…
Cioé, perché ci metti delle cose che non funzionano? Se prendi un attore, e gli fai girare una scena, e poi prendi quella scena e la monti insieme al resto del film, e poi ci aggiungi per benino tutta la post-produzione, la color-correction, la colonna sonora ecc… E poi mandi il film nelle sale e i fans ti dicono che non va bene, tu dovresti tornare indietro e rifarla da capo, no?
– Non ti disunire Fabrizio, stavi andando bene.
Perdonami. Stavo dicendo: la premessa è giusta e i concetti alla base delle mie azioni sono corretti. Ma poi è tutto talmente caricaturale… Di che mi dovrei offendere? È tutto esagerato. Non è mica, che ne so, un David Fincher. Ad esempio: ok umanizzare il killer per aumentare le incertezze e poter sospettare di chiunque, ma santa pazienza, finisce che prende più botte di Leslie Nielsen. Io non sono così.
– No? La fascia in testa e la gamba in gesso come te le sei procurate?
Uhm, un incidente di caccia. Ma insomma, è tutta una buffonata. E non fraintendermi, è divertente! Cioè, l’idea migliore fin dall’inizio è stato mettere tutto in mano a Wes Craven, uno che quando c’è da girare le scene horror te le fa a occhi chiusi. L’intro del primo film con Drew Barrymore: una roba ancora oggi da far vedere nelle scuole.
– Sono d’accordo.
Roba così rimedia da sola a qualsiasi cazzata. A quel punto se il film fa confusione, mette l’esperto horror psicopatico per dare un senso agli omicidi e l’esperto horror buono per non alienarsi i fans, e rimane goffamente non schierato sulla questione se guardare troppi film faccia male o no, non mi interessa. Finché le scene di omicidi funzionano, mi diverto. E se lo psicopatico di turno si rivela un imbecille superficiale non mi tocca. Quando in questo film vuole fare a fette quelli che si vantano di guardare solo horror pregni di significato come Babadook o It Follows faccio il tifo per lui, ma poi lo so come funziona Hollywood: le regole si possono esplicitare per far vedere di essere esperti meta-ironici di pop culture, ma vanno seguite comunque. Il mio uomo deve inevitabilmente andare giù.
– Tu ti ritieni uno psicopatico?
Eh? Perché?

Hey, ma sono le stesse degli altri film!
– Lasciamo stare. Quindi insomma, sei contento dell’ultimo capitolo?
Alla grande, perché no. Fa quello che deve fare. L’idea di partenza è ottima (grazie al cazzo, è mia). Gli attori sono per qualche ragione più cani del solito, ma gli omicidi sono tutti fighini e sanguinosi, come la formula comanda. Viene citato un gran numero di scene, battute, luoghi, inquadrature dai film precedenti. Ci sono i cameo a sorpresa. Il film segue la formula religiosamente. La segue attentamente con una mano, mentre con l’altra pretende di sfottere quelli come noi che ci tengono affinché venga seguita. Esattamente come gli altri capitoli prima di lui, che sfottevano e rispettavano contemporaneamente. Ma non me la sono mai presa, non hanno mai veramente avuto delle gran pretese. In questo poi mi è piaciuto ad esempio quando a un certo punto parlano di Stab, la saga dentro alla saga, e di questo fantomatico ottavo capitolo che si chiama solo Stab, e si lamentano perché non capiscono perché visto che era in tutto e per tutto un sequel non l’abbiano semplicemente chiamato Stab 8, quando anche il titolo di questo film è Scream invece che Scream 5 visto che di fatto è il quinto capitolo di Scream in assoluta continuity con gli altri, non so se mi spiego, com’è che dite voi professoroni quando c’è un elemento che magari sembra esterno e slegato ma ha in realtà senso all’interno della narrazione, anzi fa proprio parte della narrazione stessa, non so se questo è il tipo di esempio giusto ma mi sfugge il termine…
– Stai forse cercando di dire “diegetico”?
Non parlare in latino con me Nanni, ho ucciso gente per molto meno. Anzi cambiamo argomento, se permetti ce l’ho io una domanda da farti, vediamo se sei pronto: hai notato i vari omaggi a Wes Craven? Citamene uno.
– Beh, ad esempio a un certo punto inquadrano una via con un cartello con scritto “Elm Street”.
Bravo, questa era facile, diciamo di riscaldamento. Tu che sei un espertone coi controfiocchi, vediamo se sai questa: a un certo punto arriva lo sceriffo Dewey, e in sottofondo si sente un tema musicale che si sentiva già in Scream 2 ma che non è realmente parte della colonna sonora di Scream, è rubato da un altro film totalmente scollegato, probabilmente un caso di temp music che all’epoca si erano dimenticati di sostituire, e che per qualche motivo – strizzata d’occhio per super-esperti? – qua hanno deciso di riprendere e citare. Di quale altro film sto parlando?
– Ma certo, ma è il riconoscibilissimo tema di Broken Arrow di John Woo! Un dilemma che mi ha lasciato perplesso per anni. Ammetto che risentirlo qua è stato un easter egg veramente avanzato.
Visto Nanni? Io come ben sai vado pazzo per gli easter egg, e tu te la tiri sempre ma appena ce n’è uno per i tuoi gusti lo so che ti gasi pure tu. Bravissimo, stai andando alla grande. Ho un’ultima domanda per te: a che ora devi mettere su Tremors il 31 dicembre per fare in modo che la mezzanotte di capodanno scatti nel momento in cui Kevin Bacon dice “Auguri, coglione”?

Il problema non è chi sono. Il problema è dove sono.
DVD-quote:
“E tu? Qual è il tuo horror preferito?”
Ghostface83, reddit.com
Con o senza ora legale ?
Se Tremors lo danno su Italia Uno mi sa che con la pubblicità superiamo la mezzanotte.
Comunque mi sa di trabocchetto. Nanni, ma è tuo l’indovinello ho l’hai estrapolato dal film?
Semi OT
Io e due amici abbiamo sincronizzato Guerre Stellari a capodanno 2018.
Risultato? La Morte Nera che esplode a mezzanotte.
Grazie internet, é stato magico
Non ho francamente capito un cazzo della recensione. Ma questo è irrrilevante. Gonzo al massimo livello, e lo dico come un complimento. “Diegetico” come argomento della recensione, un gentile omaggio ai nostri oziosi dibattiti. Continuo a non capire un cazzo del film… ma non è importante…
Pier, il Nanni mi sa che ci ha detto che tutto il film segue le regole degli altri, ossia critica sociale zero, sangue qb per noi che siamo mammolette, gente che aaaagh! (ma con tanta voglia di pestare il killer puccioso). Quindi se ti son piaciuti gli altri, more or less, ti piacerà anche questo. Se gli altri non li hai visti/ non li vuoi vedere/ti han fatto cagare, questo facile che ti farà cagare/non lo capirai/varie ed eventuali. Se rinunci alla visione , però, obbligatoriamente c’è da guardare Tremors in loop da oggi fino al 31 dicembre 2022 e se a mezzanotte spaccata Gavino Pancetta ti farà gli auguri , vinci The Concorsone.
Porgo ricchi premi e saluti all’anno nuovo
Da non sottovalutare la velata ammissione (il killer che vuole farsi scoprire dalla polizia?) sul sito dei 400 calci che Nanni ha effettivamente visto È stata la mano di Dio.
O forse gli facevano solo ridere i meme.
Eheh la cit di Sorrentino colta ;)
o… non ho. Vabbè.
solo grande amore…ah il film …boh lo si vedrà per ora basta la recensione
La recensione non mi è piaciuta.
Il mio simpatometro è andato sotto zero.
Il film invece mi è piaciuto!
Nanni sappi che su “Diegetico” ho sbattuto le ciglia e avevo scritto I love you sulle palpebre.
Con diegetico ci hai fatto ridere ma lui c’ha un muso lungo, poretto…
Porgo distinte carezze.
La scucchiaaaaa
Smettetela di pronunciare la “D-word”
Comunque è evidente che Nanni deve avere qualche conto in sospeso con uno che si chiama Fabrizio :D
Lo definirei un ottimo esemplare di recensione sperimentale fancalcista™, di cui Luotto e lo stesso Nanni sono stati maestri e che temo si veda ormai più di rado (magari è una impressione mia).
Intendiamoci, l’ironia è rimasta, la professionalità se possibile è aumentata, ma l’inventiva comica forse è un poco calata. Non vuole essere una una critica, in 12 anni è inevitabile che lo stile muti, e poi tanto rimanete sempre il miglior sito di cinema del multiverso.
(La presa in giro della polemicuccia su “diegetico” è di gran classe e anzi fin troppo garbata. Imbattersi in parole nuove capita a tutti, che problema c’è? si apre il dizionario e si prende nota.)
Questo nuovo Scream – che devo ancora vedere – mi ha incuriosito a recuperare anche il 4, che all’epoca avevo ignorato perché il finale (solo il finale) del terzo con quella porta socchiusa tipo jump scare cortocircuitato l’avevo adorato e trovato perfetto.
La saga non la rivedo da parecchio, concordo che effettivamente cercava di far piacere l’horror a chi non lo conosceva, nel mio caso anche banalmente per questioni anagrafiche: riuscì nell’obiettivo.
Forse sbaglio io, ma a me è parsa un’opera pretenziosa e ingenua. Non per le elucubrazioni fini a se stesse dei killer – tra questo e Matrix 4 pare che se fai un remake, requel o quel che è e non ci metti una sega mentale iper-concettuale, tu non abbia legittimità a dirigere un film; ma per la prima sequenza: come accidenti è possibile non ammazzare una ragazzina indifesa? Tra l’altro, ingannando lo spettatore facendogli credere il contrario. Non si fa.
E poi parliamo di sospensione dell’incredulità, accettando la sequenza (ridicola) in ospedale, senza una persona che sia una a intervenire, solo perché
SPOILER
muore Linus.
Boh.
la domanda alla risposta te l’han data i killer durante lo showdown, mi sa che te la sei persa.
vabeh.
SPOILER
per dare un motivo alla sorella di tornare a Woodsboro.
Oooohhh finalmente anche qui arrivano le interviste con i personaggi principali, ooohhh era ora!
Vado a prendere una biretta d’accompagnamento, torno subito…
Recensione mimetica. Esistono due personaggi, Nanni e Fabrizio, che parlano in prima persona, qui e ora. Mimesi.
Se per caso stai dubitanto dell’ autenticità dell’ intervista, come se Nanni fosse un M.Mosca che si inventa l’ intervista a Zico, sei un negazionista/complottista/nonintervista.
Ma soprattutto, chi minchia era lo scozzese in plancia in Star Trek del ’66 ?
Porgo highlanderici saluti.
Come chi era? L’ingegner Montgomery Scott detto Scotty. :)
James Doohan, canadese. era l’attore che lo impersonava. Noto per essere capace di imitare qualsiasi cadenza o dialetto. Gli mancava il dito medio della mano destra, perso durante lo sbarco in Normandia. Se si guardano gli episodi della serie classica, si può notare come provino a celare questa menomazione. Ma è chiaramente visibile ad un occhio attento.
Ah, bravo , 7+. Porgo distinta più attenzione.
O tanti insulti o tante cazzate.
Bizzarro questo sito.
Qualcuno, di grazia, capisce cosa scrive Geggè Bed? E se si, me lo spieghi. Grazie.
Parli da uomo ferito. E da uomo sfigato.
Per cui non parlare. Non dai nessun apporto a queste pagine.
Ma la vita ti può offrire anche delle gioie. Basta saperle cercare nel posto giusto. Esci di casa un po’. :)
Geggè, ho girato il mondo. Tanta acrimonia su un sito, celandosi dietro un nick… L’uomo ferito sei tu. Come vedi non rispondo agli insulti. Pesa le parole: non sai niente della vita del prossimo. Matura.
Prima dici di non giudicare e poi giudichi tu?
Ma quanto tempo hai da perdere tu? Questo si può giudicare.
Vabbè dai.
Gentili spettatori, state assistendo ad una puntata di “Chiacchiere e distintivo”, il nuovo show involontariamente comico condotto da Pier.
Speriamo sia l’ultima puntata…
:)
No. io non giudico Geggè. Quando mai ti ho giudicato? Ho chiesto ironicamente che qualcuno mi spieghi ciò che scrivi. Perchè letteralmente non ti capisco. Ma quando scrivi ( poco per dir la verità) lanci insulti e offese. Tempo ne abbiamo da perdere entrambi visto che siamo qui a battibeccare. E allora, che facciamo? Io proporrei la pace. E ti chiederei di evitare critiche brutali. Offese gratuite. Ecco. :)
Ma perché non pensi per te, Pier? Ti stai annoiando? Ti sto a cuore?
Che vuoi da me?
Ma soprattutto, perché mi fai perdere tutto ‘sto tempo inutilmente?
Eddai su. Che ho da fare.
Geggè. Mi scrivi.Potevi non farlo ma l’hai fatto. Io non ti faccio perdere alcun tempo: tu hai deciso di rispondermi. La mia richiesta di pace non ha sortito l’effetto sperato. Vabbè. Sii più gentile nelle tue prossime uscite.
Mi è parso un compit-ino pulit-ino, neanche un guizzo, meta fino alla nausea. Direi che il gioco può finire qua. (Peccato.)