Capita sempre più spesso che la gente mi fermi per strada per chiedermi “Claudio, posso guardare Fist of Vengeance anche se non ho visto Wu Assassins?”
La mia risposta è sempre la stessa:
“Non mi chiamo Claudio”
Fistful of Vengeance è un film di botte di Netflix con Iko Uwais ed è il seguito di una serie, sempre di Netflix e sempre con Iko, che si chiama Wu Assassins.
È comparso su Netflix una decina di giorni fa senza particolare clamore, anzi senza nessun clamore, anzi proprio senza che se ne accorgesse nessuno di noi, che ok il catalogo di Netflix butta fuori 6mila nuovi contenuti alla settimana ma se non veniamo targettizzati noi per un film di botte con Iko Uwais, a chi diavolo pensavano di venderlo?
Per capire la portata di quanto a nessuno freghi un cazzo di Fistufl of Vengeance è necessario fare un importante passo indietro.
Ve lo ricordate Inhumans?
No che non ve lo ricordate. Ovviamente. La Marvel ha speso la stessa quantità di soldi e di energie che di solito investe per promuovere un film, per farvi dimenticare che questa cosa fosse mai esistita.
Inhumans era stato annunciato come il 20esimo film del MCU e doveva uscire alla fine del 2018. Poi, per qualche motivo, è sparito dal piano quinquennale della Marvel per tornare mesi dopo, piccolo piccolo, in basso a destra sotto forma di serie TV. Doveva essere un evento crossover con Agents of SHIELD e diventare parte integrante della grande continuity Marvel proprio quando Agents of SHIELD ha iniziato a slacciarsi quasi completamente dalla continuity Marvel. Doveva essere una grande partnership che avrebbe reso ricche e potenti Marvel Television, ABC Studios e IMAX: oggi Marvel Television non esiste più e gli ABC Studios hanno smesso di fare serie tv scripted. Tutti i nomi coinvolti se la sono progressivamente data a gambe come se fare Inhumans facesse venire l’AIDS. Kevin Feige se n’è andato via fischiettando, Jed Whedon ha detto che andava a prendere le sigarette, il tecnico degli effetti speciali è scappato a Cuba coi soldi e il costumista ha fatto quello che ha potuto con quello che era rimasto, cioè niente.
Per essere sicuri che la cosa avesse il minore impatto possibile sull’universo Marvel l’hanno ambientata alle Hawaii (?!?) e per essere sicuri che avesse il minore impatto possibile sul palinsesto televisivo l’hanno affidata al tipo che aveva fatto Iron Fist. I primi due episodi, girati per motivi che nessuno ha ancora capito con tecnologia IMAX, sono usciti al cinema venendo visti da esattamente zero persone.
Avete presente come la Marvel chiama sempre a dirigere la sua roba promettenti registi indie o autori televisivi con grande esperienza alle spalle? Per Inhumans aveva chiamato Roel Reiné, il regista di:
- The Marine 2
- Death Race 2
- 12 Rounds 2
- The Condemned 2
- The Man with the Iron Fists 2
- Hard Target 2
Due anni dopo dirigerà 2 episodi di Wu Assassins e, infine, il qui presente Fistful of Vengeance.
Io non ritengo Reiné un cattivo regista. Lo ritengo un agente dell’oblio. Un artista dell’anonimato. Un killer invisibile. Un genio dell’ordinario. Io, oggi, se vedo il nome di Roel Reiné non penso “questo film è una merda”. Penso “nessuno ha il minimo interesse in questo progetto. ZERO. Chi ci ha messo i soldi vuole che passi senza lasciare la minima traccia. Che non ne resti neanche il ricordo”. Fistuful of Vengeance è esattamente questo: la roba più generica, anonima e impersonale che potete trovare questa settimana su Netflix.
Senza girarci troppo attorno (anche volendo, non saprei come fare) Wu Assassins è sostanzialmente Buffy ma il protagonista è lo stunt double. Un tizio qualunque (Iko) scopre di essere il predestinato detentore di un superpotere che si passa di generazione in generazione e che serve a sconfiggere il male e salvare il mondo. Arti marziali, riti magici, nemici soprannaturali e, proprio come in Buffy, il vero tesoro sono gli amici che incontri lungo la strada. Insieme a Iko ci sono Lewis Tan, Scorpion Jr. di Mortal Kombat, e Lawrence Kao, “il cinese” in una serie di telefilm che sicuramente avete visto e se da un lato è un’autentica gioia vedere un cast di soli asiatici in una serie di arti marziali americana, dall’altro questa è più o meno l’unica cosa positiva che si può dire di Wu Assassins.
Fistful of Vengeance è quello che viene chiamato “follow up movie”, nel senso che è un “seguito” solo perché avviene dopo la prima stagione ma non fa seguito veramente a niente. Di fatto è un episodio speciale molto lungo e un po’ più costoso.
È bello? No.
Ha senso di esistere? Per i fan di Wu Assassins, suppongo. E i completisti di Iko, sicuramente, saranno felici di sapere che si tiene occupato.
Ma da patrono delle arti, e nella fattispecie delle arti marziali, non posso che trovare deprimente vedere Iko Uwais impegnato a tirare onde energetiche e cianciare di talismani e profezie mistiche perché quel cretino del suo agente l’ha convinto che questa era la sua grande occasione di brillare come attore. Intanto l’azione è confusionaria e francamente noiosa, raccordi sbagliati, brutti effetti speciali e una colonna sonora molestissima rovinano il poco che c’è di buono e fidatevi che è davvero poco.
Non ne faccio neanche una questione di trama, che Dio sa se in questi casi conta veramente poco (comunque, è la seguente: Iko e i suoi amici devono affrontare un demone e alla fine lo affrontano). È proprio che manca una posta in gioco, un motivo qualunque per fare il tifo per gli eroi, per pensare anche solo per un momento che potrebbero non farcela ed esaltarsi quando poi invece ce la fanno. Il loro spessore è inesistente, la loro motivazione è tirare l’ora e mezza, la loro caratterizzazione è che dicono “fuck” col trasporto e l’entusiasmo di chi ha appena iniziato la prima media e deve far sapere a tutti che ora è un uomo e non c’è niente da scherzare. Anzi, non c’è un cazzo da scherzare!
Uno dice “però Iko si muove ancora bene” e io rispondo “mah”. È davvero qui che vogliamo posizionare l’asticella? A “un artista marziale in un film di arti marziali si muove bene”? Perché se il grado di passabilità del cinema d’azione è questo, smettiamo di chiamarlo “cinema” e guardiamoci gli showreel degli stuntmen su YouTube che sono più brevi e se non altro non sono postprodotti, artefatti e annacquati da una sceneggiatura che riesce a essere contemporaneamente ingombrante e inesistente. Abbassiamo le aspettative e cambiamo direttamente nome in I 40 Calci. Il nostro regista di riferimento diventa Brett Ratner, il nostro attore preferito Ryan Reynolds e il film-manifesto è la pubblicità dello shampoo che ha fatto Iko nel 2017. Che è comunque meglio di Fistful of Vengeance.
Streaming-quote:
“Un’avventura mozzafiato, un Iko Uwais in stato di grazia, il capolavoro di Roel Reiné”
Claudio Tarantino, i40calci.com
La serie e’ una cagata quindi passo a questo giro
Sara’ a livello di quella s emata di triple threat
questo è appena appena più ripulito. non so come dire, TT puzzava proprio di discount e fatto coi gomiti, questo solo di gomiti.
Di Iko a parte i due Raid da vedere la parte in 22 miglia dove tira fuori un villain super e headshot gioiellino action che si mangia molta della produzione attuale
guarda te i casi della vita, chi coprì all’epoca headshot?
http://www.i400calci.com/2017/03/headshot-recensione-the-raid-iko-uwais/
Ok Boss
E La Notte su di Noi e Beyond Skyline?
E anche Merantau.
Avevo visto i primi episodi di Wu Assassins, ma c’era anche Dacascos? L’avevo trovato passabile ma con tanto altro di meglio da fare l’ho abbandonata senza rimpianti. Però un film intero al posto di tutta la serie lo avrei guardato volentieri.
ricordo un picchiatore calvo quindi OVVIAMENTE era dacascos
(sono andato a controllare ed era effettivamente dacascos)
Come serie da menare Wu Assassins era più che guardabile e mi aveva anche fatto scoprire il carisma e la presenza scenica di JuJu Chan, inoltre alcuni combattimenti erano proprio belli, ed era anche piacevole ad un certo punto la svolta di sceneggiatura (il cattivo non era il vero cattivo..).
Peccato abbia fatto ‘sta finaccia, anche se il film per completezza lo guarderò..
Quantum, di Pier c’è ne già uno: mi vuoi rubare il “lavoro”?
Ci sono già io che vi ripeto di non recensire merda ma tu lo fai e lo dici: è merda. ultimamente ti stai concentrando su queste cose. forse persegui uno strano disegno. boh.
Scrivi ( con autocritica? con diseprazione?) “Abbassiamo le aspettative e cambiamo direttamente nome in I 40 Calci”. Crisi dato la mancanza di buoni film calciabili?
C’è così tanta roba buona la fuori, a cercare. O no? e se no, se a sto giro il film calciabile non c’è, recensite altro…
Se invece era il momento “Comedy Central” della settimana, vabbè, ma io ne farei volentieri a meno.
Senza polemica, con simpatia. :)
Che palleeee
@Video. eeh lo so. Sono un pò palloso.
“coprire solo film belli, sapendo in anticipo se sono belli”. grazie Pier, è un’ottima idea a cui nessuno aveva ancora pensato, la propongo a nanni e ti faccio sapere
Beh, dai. Non farmi così stupido e non buttarla in vacca. Sempre un pò perculante con sussiego tu. Evabbè non sto simpatico a molti.
Immagino tu non abbia visto solo questo film. E immagino che dopo averlo visto tu abbia speso parecchio tempo a stilare la recensione. Vedi un film brutto e tu decidi di recensirlo e pubblicarlo. Non è che le rece di film brutti si fanno da sole.
Non girare la frittata. Questa è ironia un pò scarsina, non credi? :)
Coprire solo film belli, sapendo posticipatamente che sono belli. Lo schifo tenetelo per voi. Se invece, cosa che io non caisco, persegui lo strano disegno di usare film brutti per fare commedia…forse allora sono io che non capisco il disegno generale del sito, ma il disegno c’è.
pier, le recensioni le assegna nanni. sono 13 anni che è così. da 10 scrivo sui calci e lo devo spiegare almeno una volta al mese. nella maggior parte dei casi a te. il film esiste, è di arti marziali, c’è iko uwais: possiamo non parlarne, secondo te? se non lo recensiamo dobbiamo discutere con chi ci scrive “coprite solo i film marvel, perché non parlate di iko uwais che fa le arti marziali”, se lo copriamo ed è brutto dobbiamo discutere con te che ci scrivi “perché perdete tempo a recensire film brutti”. visto che NON SI PUÒ VINCERE facciamo che vi mettete d’accordo voi attraverso un torneo mortale di boxe clandestino e poi ci fate sapere, ok?
Ah! Grazie! E lo dico sinceramente.
Non avevo mai capito che ci fosse questa regola generale che le recensioni le assegna (più o meno) insidacabilmente Nanni (ma credo proprio che ci sia margine). Allora taccio e capisco l’ironia della rece. :) E allora però a te assegnano ultimamente cose non proprio piacevoli…
Pier di lunedì…e la settimana svolta subito per il meglio
Ma quale margine. E poi cosa? Un aumento?
anche se fa il duro nanni è invero un dittatore magnanimo che ascolta pazientemente anche l’ultimo dei suoi sottoposti: se su un film ci rendiamo conto non c’è veramente niente da dire, si passa ad altro. ma sarai d’accordo con me che se esce un film con iko uwais che tira calci volanti è nostro dovere in quanto primi promotori in italia di The Raid e di tutti i suoi e-RAID-i essere sul pezzo, fosse solo per dire “ragazzi questa potete schivarla”.
sull’assegnazione dei pezzi, è semplicemente che sono due anni che esce pochissima roba interessante, non credo di essere io l’unico della redaz che si prende le sòle… o sì????? NANNI MI DEVI DIRE QUALCOSA?
@Pier
Piccolo Cip, hai finito le pillole? Ti è arrivata alta la bolletta del gas che usi per sballarti e tenerti in hangover costante? Hai la RAM del cervello impegnata a fare il debug a 2mln di linee? Cosa?
Diccelo, magari ti possiamo ancora aiutare.
Che noia, pelatone. Che noia che sei…. Ma parla della rece o del film. Sembra che tu abbia bisogno di me per definire te stesso. :)
raga meno chiacchiere e più incontri di boxe clandestini, credevo di essere stato chiaro
Ok, sarò il primo ad ammettere che a Roel Reiné ci avevo creduto per almeno un film e mezzo (Death Race 2 e 3, credo), all’epoca in cui John Hyams aveva girato quei due miracoli dei sequel di Universal Soldier e speravamo ce ne fossero altri come lui. Dopodiché non so se sono l’unico al mondo ad aver visto gli Inhumans, ma sono abbastanza sicuro di essere l’unico che della Marvel in tv ha visto solo i primi tre episodi di Daredevil e mezzo di Iron Fist e poi è passato direttamente agli Inhumans per la curiosità sociologica di vedere a cosa assomiglia la Marvel quando dà il peggio di sé. Assomiglia ai cari e vecchi anni ’90, nel caso vi interessi.
Grazie per il sacrificio
L’ho visto anch’io Inhumans. La merda..ma la merda vera..
Sbaglio o questa, da parte di Nanni, è una mezza benedizione?
“i suoi e-RAID-i” hahaha
Ho visto la pubblicità dello shampoo… la mia vita non sarà più la stessa. Sinceramente non ero pronto, sono senza parole.
Per Iko sarà meglio tornare in Indonesia per girare film che vedremo solo noi oppure far finta di niente, tapparsi il naso, rimanere in America, raggiungere un pubblico più ampio per film che comunque interessano sempre e solo a noi?
Se mi permetti, e se Claudio mi permette, Iko farà spola tra US of A e casa finché potrà: magari le serie Netflix puzzano ma i dollari no, per cui ne farà buon uso quando ci sarà da fare roba buona Indonesiana. Credo
Una modesta proposta di fruizione del sito per fancalcisti bene educati(*).
(1)
Comincia leggendo solo il titolo e gli ultimi due paragrafi dell’articolo, se il giudizio del recensore è una stroncatura vai al punto (2), se il giudizio è positivo vai al punto (4)
(2)
Almeno sai cosa non guardare stasera e non hai perso tempo, se sei soddisfatto vai al punto (3), se vuoi proprio sapere i motivi per cui il film è deludente vai al punto (4)
(3)
Premi ALT+F4 e alla prossima.
(4)
Riprendi dall’inizio e leggi tutto, se ti è tutto chiaro vai al punto (3), se ti vengono in mente cose da aggiungere o domandare vai al punto (5).
(5)
Il tuo commento dovrebbe avere almeno una di queste caratteristiche: pertinente, informativo, divertente, nuovo. Se non è così vai al punto (3), se sì vai al punto (6).
(6)
Da quello che hai scritto traspare maleducazione, ostilità, aggressività passiva o una certa attitudine a insegnare agli altri a fare il loro mestiere? Se sì vai al punto (8), se no vai al punto (7).
(7)
Il commento è scritto in buon italiano? Se no vai al punto (8), se sì vai al punto (9).
(8)
Scrivilo meglio per favore, poi torna al punto (6). Se ti accorgi che stai ripassando spesso da qui è consigliato andare al punto (3).
(9)
Sicuro di rispettare i punti 6 e 7? Sicuro sicuro? Se non sei sicuro vai al punto (8), se sei sicuro vai al punto (10), se non li rispetti ma non te ne frega niente perché sei un vero panoz gallo di dio e nessuno può dirti cosa fare, vai al punto (11).
(10)
Lascia un commento e poi vai al punto (3).
(11)
Uno squalo volante ti stacca la testa di netto, la tua vacanza a Valverde finisce qui. Con le tue ultime forze vai al punto (3).
(*) Liberamente ispirata a un vecchio fumetto di Zerocalcare.
ti voglio bene
@gigos cinque molto ma molto alto per il miglior librogame dai tempi di lupo solitario
Bellissimo!
Voglio costituirmi: 3 dei cinque film in elenco mi sono piaciuti. Rinchiudetemi e stupratemi.
credo siano piaciuti a buona parte della redazione (la gag è che reiné fa solo secondi capitoli, non solo film brutti) quindi a posto, ancora una volta stupro sventato
In primo luogo un ringraziamento per la segnalazione della pubblicita’ dello shampoo piu’ surreale che io abbia mai visto.
Cio’ detto, mi chiedo come si debbano identificare questi film. Serie B? Eppure il budget non e’ poi’ cosi’ basso. Dtv? L’orizzonte, tuttavia, non e’ una cesta di supporti fisici digitali (si usano ancora?) in offerta stracciata al supermercato, alle spalle c’e’ la piu’ importante azienda di streaming di contenuti video del mondo, in grado di trasmettere, potenzialmente, ovunque.
Inoltre, si puo’ parlare davvero di film oppure e’ un episodio lungo di una serie tv? Confini ormai labili, si pensi ad un’opera come The Many Saints of Newark.
E’ dunque l’intenzione del regista/showrunner (film o puntata speciale di serie tv), il contenuto (il vituperato genere), il denaro a disposizione per girarlo o la forma (di fruizione) che determina, al giorno d’oggi, l’appartenenza di un lungometraggio ad una determinata categoria?
E le classificazioni sono solo un retaggio del passato? Innegabile che la risposta di ciascuno a questi quesiti influenzi sia la visione che, nel caso del recensore, il successivo giudizio.
Spunti per future riflessioni.
Guarda, se vuoi approfondire io sono interessato. Prima di tutto vorrei mi chiariste una cosa. Io ingenuamente credo che ormai i films (e assimilabili) non facciano guadagnare un cazzo, ma d’altra parte anche i costi per produrli si son fatti alquanto bassi. È corretto questo? È questa la premessa a qualunque discorso sull’argomento? Oppure il fatto, da te segnalato, che anche la produzione più improbabile possa ormai, potenzialmente e di fatto, ambire al mercato globale ha reso più che mai lucrose le imprese cinematografiche?
Ma la pubblicità dello shampoo è bellissima!
Fossero state tutte così, non avrei smesso anni fa di guardare la televisione XD
Nathan
Ps: il film lo vedrò lo stesso – prima o poi – avendo visto per intero la serie; se mi lascerà qualcosa (di positivo o negativo), magari ripasso a commentare
sì ti prego sarebbe PAZZESCO se nei commenti di questo pezzo ci fosse almeno una persona che ha visto il film
Ehi, io l’ho visto! La mia cosa preferita sono i dialoghi scritti da un bot che sta imparando l’inglese.
sono triste perché nessuno ha apprezzato il mio montaggio di tutte le volte che i personaggi dicono fuck completamente a sproposito :(
Io l’ho apprezzato molto, e anche lo spot dello shampoo ( quel regista lì forse andrebbe scoperto). Infatti ho definito il pezzo momento “Comedy central” in senso positivo. Era divertente.
No no Quantum, l’ ho apprezzato tantissimo. Giuro. Sembrava veramente un documentario su Harlem. Ora i neri con gli occhi a mandorla mi terrorizzano, ma va bene così.
Porcocazzo l’ho visto ieri sera. Sono abituato a non salvare la trama in un film di arti marziali, anche in uno come questo che chiaramente punta ad essere più fighetto della media, ma in effetti non salvo nemmeno i combattimenti. Nemmeno uno. E ce ne sono tanti, eh? Non è la quantità il problema. Il problema è che a confronto Triple Threat sembra I tre dell’Operazione Drago.
mamma ragazzi quanto mi è mancato un vostro commento per tutta la durata della serie, tanto piatta e insapore che al cliffhanger finale (che a proposito, non c’entra un cazzo con la premessa del film; se non fosse che iko nel film viene chiamato “assassino del wu” si potrebbe benissimo dire che è tutta un’altra vicenda ma con gli stessi attori) mi ha fatto pentire e vergognare di ogni minuto speso a guardarla, e sono quasi sette ore. non si salva nulla: trama, dialoghi, personaggi, scene d’azione, che per inciso ce n’è una sola a puntata e molte abbastanza sciape, regia (che è il motivo per cui l’azione è sciapa), forse giusto l’intreccio che poteva quantomeno garantire un buon approfondimento dei personaggi, tutto buttato in vacca. pensate che il film, sconclusionato com’è, ha comunque un ritmo migliore della serie.
mi spiace solo per iko e soprattutto per lewis tan, che si vede si vuole fare un nome e una reputazione ma dio mio se deve cambiare agente.
comunque piacere, vi seguo da quattro anni ma è il mio primo commento, fatto apposta per dirvi che mi sono sentito orfano di una recensione quantomeno per lenire la sofferenza patita durante la serie, tant’è che dopo ogni puntata venivo qui a vedere se finalmente l’aveste recensita, e invece ho scoperto che l’algoritmo l’ha consigliata prima a me che a voi. sia tu maledetta netflix per questo e per aver usato a cazzo un talento come iko uwais.