
“Raga, facciamoci una foto di gruppo. Ma, mi raccomando, scurissima, così non si evince la tristezza.”
C’è stato un tempo in cui ero Giovane™ e, da veneto abitante di una città di medie dimensioni in cui non c’era sostanzialmente un cazzo da fare, passavo le mie serate a sbevazzare con gli amici. Dopo una serata alcolica, come ricorderete anche voi se siete stati Giovani™, vi era necessità di “asciugare” (termine tecnico), in modo da non svegliarsi la mattina dopo con la testa che scoppiava e un senso di nausea che avrebbe rovinato il pranzo domenicale (e costretto a quel genere di scuse a cui solo dei genitori potrebbero credere: “Ho preso freddo”; “Deve essere stata la pizza con le acciughe del Cantabrico”). E dove ti dirigevi con gli amici per assolvere a questo fondamentale rito? Qual era il refugium peccatorum di noi poveri veneti alcolizzati per noia? Ma ovviamente il Merda™, dove assaporare panini unti e patatine fritte con l’olio del motore.
Dei Merda™ c’era – c’è – tutto uno spettro: puoi capitare da quello insospettabilmente bravo che, con poco, ti confeziona degli hamburger che altro che quella robaccia gourmet per fighetti. Più spesso, però, ti ritrovi dal Merda™ propriamente detto, quello che ti prepara un panetto che è buono solo se sei sbronzo. Se lo provi da sobrio, ti sembra di mangiare una suola da scarpe condita con umori corporei e racchiusa in una ciabatta fossilizzata. Il Merda™ vero e proprio riesce nella difficile impresa di mettere dentro tutti gli ingredienti giusti – nell’ordine: la fetta di carne, la sottiletta, le fette di pomodoro, la lattuga, le salse – confezionando comunque un panino che fa cagare.

Directed by Casey Tebo.
Dove voglio arrivare? Al fatto che Black Friday, il nuovo lungometraggio ororcòmedi di Casey Tebo, d’ora in poi “Tebossino”, è l’equivalente cinematografico di un hamburger del Merda™. Ci sono, sulla carta, tutti gli ingredienti giusti: una premessa già vista ma in fondo carina, un cast di volti nuovi affiancati da vecchie glorie (Michael Jai White, Bruce Campbell e Devon Sawa, questi ultimi due anche produttori esecutivi, aka “ci credevano”), qualche effettaccio gore ben fatto. Sommando tutto questo, però, ne esce una roba che conviene consumare solamente da sbronzi. Sigla!
La premessa ORIGINALISSIMA: è la serata del Thanksgiving e i dipendenti di un negozio di giocattoli si avviano ad aprire bottega per accogliere la clientela in cerca di sconty pazzy. Quello che non sanno è che – boh, tipo dei meteoriti, credo, non mi ricordo bene, facciamo dei meteoriti, dai – dei meteoriti sono atterrati e hanno diffuso il morbo della non-morte tra la popolazione. Questa particolare variante del morbo della non-morte arriva sotto forma di parassita che ti trasforma in uno zombi mostruoso, non si capisce se affamato di carne umana o solamente incazzato (a non-morte HAHAHAHA), diciamo problematico. Questi zombi problematici continuano a vagare per il negozio e sembrano dirigersi tutti verso un punto particolare dello stesso per una roba che non vi dirò, ma che, giuro, sono dovuto andare a leggere perché NON SI CAPISCE. I dipendenti, e l’assolutamente non post-moderno general manager Jonathan Wexler, interpretato in maniera assolutamente non post-moderna da un Bruce Campbell passato da dipendente di un centro commerciale a direttore (e che, con i capelli bianchi e i baffetti, è identico a John Cleese), si ritrovano così a dover mettere da parte rivalità e tensioni per sopravvivere alla nottata.
“Cosa avrà voluto dire?”, si chiedeva quello là. Non è che dietro la facciata del cinema nazional-popolare pieno di effettacci e ammiccamenti, Tebossino e il suo fidato sceneggiatore Andy Greskoviak abbiano voluto nascondere una raffinata metafora sulla società dei consumi? Se così fosse, davvero, un applauso ragazzi. Non l’avrei mai vista arrivare. Cioè, magari ci sarei anche arrivato se, la butto lì, nel 1978 qualche altro regista avesse ambientato un horror in un centro commerciale con i sopravvissuti assediati da un’orda di famelici consumatori seriali. Ma non è successo, quindi… Wait.
Esatto, amici, Tebossino & Greskoviak hanno riciclato la stessa formula di Zombi di George Romero 44 anni dopo, senza modificarla un minimo per scamuffare la cosa, ma riproponendola praticamente identica salvo spiattellarci sopra una patina di ironia citazionista. E non è che si tratti di un metaforone qualunque, eh? Parliamo di una delle più celebri allegorie della storia dell’horror, tanto semplice quanto efficace (nel film di Romero, non qui). Va bene riutilizzarla – lo ha fatto Edgar Wright in Shaun of the Dead, per dire – ma va almeno ricontestualizzata un minimo, aggiornata ai tempi che corrono. Qui è puramente una scusa per realizzare un film piatto e privo di idee, ma, ehi, è un film POLITICO, parla di CAPITALISMO, parla di DISUGUAGLIANZA. Parla di questa dannata società che ti intrappola in lavori senza sbocco e senza prospettive! Black Friday è un film sull’America di oggi, sulle sue contraddizioni, le sue debolezze e la sua forza. Ed è anche una gran bella rottura di coglioni.

“Jolly good, jolly good.”
Black Friday è, soprattutto, un film piattissimo, che non ha molto da dire e sembra accettarlo da subito, arrendendosi all’evidenza e procedendo nella maniera più democristiana possibile, tra sprechi di potenziale (basta con ‘sta gente che non sa usare Michael Jai White! E smettila, Michael Jai White, di lavorare con questa gente), personaggi che dovrebbero essere cool ma risultano patetici, e snodi narrativi incomprensibili in un plot che dovrebbe invece essere semplicissimo, ma che invece risulta spesso indecifrabile per via di una regia e di un montaggio che non si sono capiti tra loro, si era detto otto e mezza puntuali al bar ma uno aveva l’orologio ancora sull’ora solare. In Black Friday mancano letteralmente dei pezzi, come se, a una certa, a montaggio già ultimato, un pazzo fosse entrato con delle cesoie virtuali dentro Final Cut e avesse iniziato a tagliare cose a caso sghignazzando.

Chi se lo ricordawa?
Faccio un esempio: il film segue trame parallele e salta da un gruppo di personaggi all’altro. Quando torna su un determinato gruppo, però, l’azione è andata avanti, nel frattempo, e ci siamo persi un passaggio. Non so se fosse un’idea precisa, come quando, in 24, tornavi dallo stacco pubblicitario e Jack Bauer aveva finito di cagare e stava già inseguendo un terrorista islamico. Fatto sta che, se lo era, è riuscita veramente male. Più di una volta il film mi ha spinto a chiedermi se mi fossi distratto/addormentato, perdendone un pezzo. È tutto talmente raffazzonato che, a un certo punto, uno snodo chiave viene raccontato per mezzo di un’inquadratura confusa, “sporca”, di quinta, in cui non si capisce bene dove uno dovrebbe guardare. Nella scena, uno dei personaggi fa notare a un altro che gli zombi stanno andando tutti verso un punto preciso del negozio. Si tratta di un’informazione abbastanza essenziale per capire la posta in gioco del film, ma è buttata via con uno stacco di montaggio veloce e un’inquadratura che grida vendetta. La si potrebbe stampare, incorniciare e appendere a una parete della hall del Centro Sperimentale con il titolo “Il direttore della fotografia era in pausa caffè”.

“Ragazzo, non dire a nessuno che mi hai visto qua.”
Black Friday vorrebbe essere una workplace comedy con elementi horror sulla scia di Mayhem, ma gli manca quell’energia, quel ritmo forsennato e quella voglia di spaccare tutto. Certo, qua e là c’è qualche buon effetto pratico e un gusto per il gore che risolleva lo spirito. Ma non è abbastanza per salvare un film che procede con un imbarazzante pilota automatico, che non sa alzare il volume quando dovrebbe e che, crimine di tutti i crimini, scrittura Bruce Campbell nel ruolo della persona noiosa. Ma forse in questo sta tutta l’essenza di Black Friday.
Cestone del centro commerciale quote:
“Mediocre!”
George Rohmer, i400Calci.com
Da noi il Merda si chiamava Putrido: panini non saprei dire, io andavo diretto sulle pizzette che sì, erano unte da far schifo, ma erano buone pure da sobrio. E pure con brioches e dolci non scherzava.
Detto questo, anni fa mia sorella mi disse che la frutta con polpa tipo la mela o la pera è perfetta per i doposbronza perché asciuga lo stomaco e ti reidrata. Ho provato e devo dire che una mela equivale a tre pizzette come efficacia. Le banane invece no, da evitare.
Solo per dire che dalle mie parti era “il lurido”.
Da me in alternativa era anche “lo sporco”.
Qui alternativamente “Unghia Nera” o “lo Zozzone”
Sudicio no ?
Il merda” è tipico di noi Veneti. Detti anche “Onto” (unto). Non provateci con robe tipo “sudicio”, “schifoso”, etc. Il Merda e l’ Onto sono patrimonio regionale. Comunque dopo una balla si prende il carbone vegetale: elimina le tossine, ti sistema lo stomaco e ti permette di bere ancora.
“El panin ludro / con dentro de tuto”
@Rocco Alano: ti sento fradèo
A Roma il paninaro notturno si chiama “lo Zozzone”
Comunque massimo rispetto per voi che per “mestiere” dovete vedervi queste merde di film, sapendo dal minuto zero che vi andrete a ficcare di culo in un tritacarne
So che potrei essere lapidato per questo, ma 1000 volte meglio un film di Linklater, pure se non muore nessuno e non volano schiaffoni
Ahah, pensavo di averlo notato solo io che negli sketch dei Python i borghesucci dicono spesso “Jolly good”.
Una volta lo usai con una mia amica inglese è lei ridendo mi disse che sì, l’espressione esisteva ma era veramente antiquata.
Da veneto mi ricordo, accanto al Merda e all’Onto, anche il più socio-econonico “l’Abusivo”.
L’ho visto. E’ una commedia, non un horror, e va presa per tale. Dimenticata mezzo secondo dopo averla vista. Lo scopo è far ridere, punto. E ci riesce abbastanza. Sbeffeggiare il genere. In questo senso la rece è ingenerosa e fuorviante.
Poi, è uscito in streaming a novembre 2021, che chi la doveva piratare l’ha già fatto, chi no non la piraterà grazie alla rece moooolto tardiva. Le recensioni tardive le capisco se ti dicono di recuperare un film fra i milioni usciti. Ma qui no. Tardiva e offensiva.
Valore della rece?
il pezzo iniziale sul paninaro lo concedo perchè diverte ( da noi un ristoratore sozzo viene chiamato “Vuncion” o ” vunciò” italianizzato in Voncio o Voncione) ma davvero troppo poco per giustificare la rece di qauesto film.
LA Mission qual’è? Chi vi capisce è Bravo. Non c’era altro? Raschiamo il fondo del Barile nei millemila film? O lo fate apposta? Decine di Horror ultimamente scelti, recensiti e sbeffeggiati. Non vi piacciono più? (al decimo sbeffeggiato di fila l’abbiamo già capito che la qualità latita nel genere, eh?!) “Al Poster l’ardua sentenza”
Si potrebbe dire che l’utilità della rece è la stessa del film, che hai difeso dicendo che deve far ridere e “ci riesce abbastanza”. Ma anche non fosse, è così fastidioso un pezzo che ti avvisa “ue, se ti capita sottomano sto film evita, è una sola”?
Pier, tu mi turbi.
P. S. Confermo da giovane e veneto l’indispensabile ruolo sociale del Merda evidenziato da George, che saluto visto che ci siamo pure conosciuti all’Extra Sci-fi.
No ma “tre rece tre” a settimana nell’universo delle rece del web…dei milioni dei film dell’universo… e mi recensisci una commediola/horror pensata e uscita per il Thanksgiving americano…. e a Marzo mi dici, sostanzialmente, di non guardarla… e tra l’altro il 99% dell’universo manco sapeva della sua esistenza.
Non li capisco. E mi manca Darth.
Forse, ma solo forse… ho capito perchè sta roba è stata recensita.
Il fattore Bruce Campbell. Se fosse così, cazzo…ditelo subito: “recensiamo sta cosa perchè c’è Bruce”. E allora vabbè.
Ma ditelo! Ma dalla rece anche no….
Come commedia fa ridere abbastanza? Ne possiamo anche discutere – sempre che si evitino questi toni – ma la mia posizione, anche in questo, resta “no”.
Ciao @DutchBondFan! Bella.
“Sempre che si evitino questi toni”. Nessun tono. Si parla di opinioni. A me ha fatto ridere abbastanza, a te no. Non si discute di questo.
Io ho posto altre questioni. Perchè recensisci sta cosa e ti senti di firmare una rece di sta cosa per offenderla? Lo fai per noi, il tuo pubblico, i tuoi lettori? Perchè? Spiega, se vuoi.
Poi a me sta sul cazzo, ma tanto, quelli che usano i toni nelle loro rece verso qualcosa e poi si offendono se i toni sono usati verso di loro.
Pier, le recensioni le assegna nanni. Sono 13 anni che è così. Da 10 scrivo sui calci e lo devo spiegare almeno una volta al mese. Nella maggior parte dei casi a te.
Nello specifico: sì, c’è Bruce Campbell, il concept è promettente, una passata gliela si dà, suvvia. L’ho affrontato come ogni film senza pregiudizi. Se poi un film è brutto che fai? Non ne parli? Non è che si possa scrivere solo dei film che ci piacciono.
Allora avete un Bot. Con la risposta classica: ” Pier, le recensioni le assegna nanni. Sono 13 anni che è così. Da 10 scrivo sui calci e lo devo spiegare almeno una volta al mese. Nella maggior parte dei casi a te.”
Ragazzi, ma non è la stessa risposta che mi diede Casanova ( IDENTICA) qualche settimana fa?
E poi: “Se poi un film è brutto che fai? Non ne parli? Non è che si possa scrivere solo dei film che ci piacciono”. Generica, che va bene per tutto. Altra risposta sentita e risentita.
Chi legge e chi risponde alle mail? Siete The Matrix.
“pier, le recensioni le assegna nanni. sono 13 anni che è così. da 10 scrivo sui calci e lo devo spiegare almeno una volta al mese. nella maggior parte dei casi a te.” Recensione di Fistful of Vengeance , 28 febbraio 2022.
Siete delle MERDE!!!!
Siete un sito di TROLL, e la vostra credibilità se ne è andata a puttane per la vostra stupidità. Siete così imbecilli da farvi scoprire così.
Bene, cioè male, non ne sono contento. Ma d’ora in poi la vostra parola non avrà alcun valore.
“Farvi scoprire” nel senso che non t’è venuto il lievissimo dubbio che abbiamo copiato la risposta specificatamente perché tu, manco un mese dopo, persisti a fare ancora la stessa domanda? Comunque sì, anche a me dispiace che la nostra linea editoriale non combaci al 100% con i tuoi gusti, ma ti prometto che continuerò a fare del mio meglio. Buon weekend
“ma non è la stessa risposta che mi diede Casanova ( IDENTICA) qualche settimana fa?”
Sì, ma a onor del vero è anche la stessa domanda. Se avessero risposto diversamente forse li avresti tacciati di incoerenza.
Poi non è carino dare a qualcuno del venditore di panini.
pier sei un vecchio bipolare senza senso dell’umorismo e troppo stupido per capire qualsiasi cosa…come dicono dalle mie parti…va a dormer, ecio rimbambit!
No Nanni, non ti arrampicare sugli specchi. Comunque tenetevi il vostro controllo sulla vostra merdopoli virtuale dove i commenti piacciono se sono ossequi ai recensori del cazzo, sempre e comunque. Siete dei bei Fascistoni.
Siete patetici. E i vostri succhiacazzi.
E poi raga sareste doppiamente patetici se teneste in serbo la risposta datami un mese fa da ripropormi. Sono così importante? DAVVERO? Cazzo, fatevi curare! Sono il Public enemy Number One?!?!
Tengono le risposte date al Pier da riproporgli!
Ma non dite stronzate…
Beh sì Pier, è così come dici tu, oppure hai fatto una domanda che avevi già fatto e io ho semplicemente pensato “hey, ma non l’aveva già chiesto? e cosa gli avevamo risposto?”, sono andato a ripescarla e ho suggerito a George di incollarla uguale a vedere se capivi l’antifona. È una di queste due cose, quella che preferisci tu.
Comunque apprezzo molto il tempo che la redazione dedica all’equivalente virtuale dell’umarell di fronte al cantiere che sbraita: “Giovane! Ai miei tempi io uno scavo del genere lo aprivo nel tempo di un caffè. Se date a me il lavoro, per domani il grattacielo è inaugurato. Ma avete voglia di lavorare o state a prendere il sole?”.
I 400calci: duri con il cinema spazzatura, cuore d’oro con le persone sole
Vogliamo bene a tutti i nostri lettori. Pier ci tiene a noi, lo vedo e lo apprezzo, deve solo stare più sereno.
pier sei il mio scemo preferito non mollare mai!
Ragazzi. Cari Ragazzi… la redazione svicola ed evita di rispondere a domande dirette o critiche con supponenza.
Visto che avete la memoria lunga ( ma non ci credo) rileggetevi le mie domande di oggi e fate una bella riunione di redazione e chiedetevi che cazzo di sito volete essere. Il sito di comici falliti che prendono in giro il film più stupido del mondo come sarebbe capace di fare chiunque? Se siete così bravi fatemi il pezzo che mi percula 2001 Odissea nello spazio e fatemi ridere. E allora vi faccio l’applauso. Se no muti.
Poi, ai commentatori, mi sembra di essere il vostro Freak Antoni: andavo ai concerti degli Skiantos e il pubblico “ciccione, stronzo….” e lui: ” Grazie, grazie….voi mi confondete…..
con un altro”
Dunque, Nanni legge il mio commento…poi scrive a George…gli suggerisce di scrivermi… e anche “Se poi un film è brutto che fai? Non ne parli? Non è che si possa scrivere solo dei film che ci piacciono.” che ho pure già riletto.
Capite anche voi che non sta in piedi. Non ci vuole Colombo, cazzo, per capire che è una stronzata galattica.
O IO sono in cima ai loro pensieri o hanno le risposte preconfezionate ad uso e consumo di noi coglioni che li leggiamo.
Come dice Zaia: “Ragionateci sopra”
Pier, non abbiamo iniziato ieri l’altro. Esistiamo da (te l’abbiamo mai detto?) 13 anni. Quello che vogliamo essere l’abbiamo deciso da tempo, e se non funzionasse avremmo smesso molto prima. Se a te non piace è un altro discorso, un po’ mi rammarica, un po’ mi rammarica sempre, ma pazienza, così a occhio è più facile che ci fai pace tu. Stai sereno, goditi il weekend e ci risentiamo puntuali lunedì.
pier hai ragione! non mollare! #pierdarkknight
@Piervsthesystem. Apprezzo la simpatia. Mi sbaglierò, ma mi sembrate tutti dei mereghè…
ovvio! non mollare comunque
@Pier: stavolta non ti meriti neanche la fatica di studiare degli insulti articolati, te va direto ‘n cueo ta mare, bruto mona.
E avevamo bisogno del solito Veneto ignorante e Bestia. :)
Un complimento alla tua regione sei…
@pier
Ricordati quello che diceva Funari: se uno è un coglione, non gli puoi dire che è stupidino, perché si fa delle idee sbagliate.
Si ma vai avanti: siamo soli io e te qua. Pensa che miserabili….
Cencedetemi un’altra amenità: Così come la recensione è fuori tempo massimo, così lo era nel 1991 il metal degli Skid Row. Un Metal anni ottanta fuori tempo massimo.
Pier….esticazzi?
“Quando un uomo con la rece incontra un boomer bipolare, quello con la rece è un uomo morto”. È un vecchio proverbio lombardo.
Anche usare “bipolare” come insulto però non è il top, per amor di cronaca.
Più che insulto è una diagnosi condivisa. D
Si Dottor Pier (amico sotto mentite spoglie), può essere. Ma ti piaccio così, se no tu che ci staresti a fare?
E poi nel mondo del cinema la Bipolarità è normale: prima tiri un pugno in faccia a uno e 5 minuti dopo ti metti a piangere in mondovisione :)
#MeBipolartoo. :)
#NpBipolarShaming
Quando la rece di Ambulance ? Visto ieri al cine e la attendo con ansia per sapere il vostro parere.
E scusate l’OT.
P. S. Negli anni 80 nella bassa milanese lo chiamavamo “unto” o “lurido”.
Ridatemi Ciobin e Schiaffi…
quanti ricordi!!!!
George, una curiosità: mai provato Sly (non Stallone), zona Fiera di Vicenza?
No, è un po’ distante da me :D
Comunque il vero disagio è mio. Leggo veloce veloce le recensioni per andare a vedere di corsa il commento di Pier.
Purtroppo anch’io…
Sentito? Grazie Frattaglia. 400Calci: avete un problema.
Pier io non sarei così veloce a considerarlo un complimento :)
Comunque io nemmeno ho bisogno di scorrere: ho infatti sviluppato un calcolo quasi infallibile, secondo cui se in una recensione dall’interesse medio (non Dune o The Batman insomma) pubblicata da almeno 1/2 giorni ci sono sopra i 25 commenti, allora Pier ha commentato, scatenando una media di risposte che equivale a metà della sezione commenti. Se il commento di Pier è particolarmente succoso attenzione, potreste vedere anche medie sui 40 commenti circa.
@Dutch. Nessun complimento. Hanno un problema: se i miei commenti sono più popolari delle loro recensioni ( grazie a haters e lovers) si devono fare delle domande.
Ciao Pier, colgo la tua toccante richiesta d’aiuto a coronamento di questo tuo franco delirio.
Qui nella sezione commenti vige la più completa libertà. Non c’è moderazione. Come hai visto la community sa gestire chi si comporta da deficiente, semplicemente deridendolo e facendosene beffe. Lo so che fa male. Tu ora sostieni che questo sarebbe cagare te e e scagare i pezzi del sito, ma capisci che farlo sarebbe rinunciare a un principio (la realtà ) per assecondare le tue psicosi; non ne varrebbe la pena: tu sei un x-generation prepensionato, a noi ci tocca uscire e non possiamo permetterci di scambiare il treno per un moscerino e un moscerino per un aereo caccia.
Ma hai due strade, una, la più ovvia, è darti una regolata, se non sai come farlo ti do due semplici regole:
1) ascolta quel che ti dicono gli altri
2) cerca di convincerti che quel che dicono potrebbe essere vero anche se non ti piace.
Vedrai che seguendo queste regolette il mondo inizierà a sembrarti un luogo più coerente.
L’altra strada che hai, se trovassi umiliante cambiare di rotta dall’oggi al domani, se vuoi, passami l’espressione, salvare la faccia, è di assumere un’altra identità, cambiare nick. Lascia perdere Pier, diventa qualcun altro, qualcuno ancor più rompicoglioni e ricomincia da zero, così ti scambieremo per un troll invece che per il boomer scemo con cui ti abbiamo tutti inequivocabilmente identificato.
Ciao, rifletti su quel che ti ho detto e per favore rispondimi alla tua maniera che se no ci rimango male.
Questa Stronzata, Bugo, me l’hai gia scritta tre mesi fa! Ripigliati!
E il solo fatto che mi scrivi un romanzo (copiato da quello che tu stesso mi scrivesti mesi or sono) mi dice che ami di più me che ogni recensone del cazzo per la quale non scriveresti nulla.
E siccome siamo in vena di perculate: sei Bugo? E se si: ho capito che ripeti il gioco del sito. Spiattellarmi la stessa puttanata già scritta.
Se io sono l’anima dei commenti il sito ha un grooooooosso problema.
Ahah, mi hai scoperto, ma perché mi hai risposto, allora? Mi avessi lasciato nel mio brodo mi sarei sentito un gran fesso (e peggio ancora un bulletto).
Poi vorrei capire di cosa accusi Nanni & Co. Il fatto che ti abbiano risposto copiaincollando un vecchio post secondo te cosa rivela, che senti il bisogno di darci la svegliaaaa!!!1!1!1 in proposito? Ho capito che ritieni di aver sgamato un inganno, ma in cosa consiste esattamente la trollata non mi è chiaro.
@Bugo. Siccome non mi ritengo così importante nell’economia dell’universo credo che abbiano risposte standard per i rompicoglioni ( cioè io, cioè tutti quei commentatori che criticandoli toccano i punti dolenti) e Nanni , scovato ( tra l’altro perchè è lui a difendere George) abbia mentito spudoratamente sul suggerimento…etc.etc.
Le risposte standard per i rompicoglioni li qualificano come Troll o Bot o come cazzo li vuoi chiamare.
No, caro. Sono certo che quando avrai sbollita la rabbia dei giusti e ti rileggerai tutte le utili e costruttive conversazioni di questi giorni concorderai con me che le risposte standard qualificano meno chi le usa che colui cui vengono rivolte; il quale viene molto semplicemente qualificato come uno che fa le solite domande. Che poi costui sia eventualmente un troll o un bot è un altro discorso. E già che ci siamo ti introduco un altro concetto, che spesso si sovrappone a questi due: lo shillone. Se sei sempre di umore sherlockiano ti consiglio di fare le tue ricerche anche su questo tema…
Off topic: due to download.
Ma poi dico: Bava aveva capito nel 1969 che se devi fare Diabolik devi metterci la faccia di Diabolik, porco cazzo. e ti prende il bellissimo John Philip Law, con quello sguardo e soppracciglia perfetti. E noi nel 2022 quella faccia da terrone di Marinelli?!?! ( che non è che è terrone, a cercare al Sud ne avremmo di Diabolik, ma terrone…insomma mi capite?)
Ma porco….( tante bestemmie una sopra l’altra). Ma io ucciderei tutti a parti da chi ha fatto il casting. Cioè, le basi!
Cristo, Diabolik 2021 è un abominio. e’ un vero film dell’orrore: non fa paura ma ti ingenera violenza verso qualsisasi cosa ti circondi e desiderio di possedere miriam leone.
Hanno i dolly, ma quando si parlano c’è la camera a mano che balla. Diabbbbolik con una faccia da pirla….Cazzo un film dell’orrore.
Questi commenti però devi andare a farli sotto il pezzo sul film in questione (che peraltro ricordo con nostalgia come quello che ha fatto scoccare la scintilla tra noi: galeotto fu Dumbolik, per citare il Leopardi)
Si ma questa la devo dire. Questi registi ( registi è una parola grossa…), questi scalzacani, pagliacci maledetti…sono così cani, ma così cani…che riescono far sembrare cani anche attori decenti, in questa cosa.
Io userei Diabolik 2021 come una lezione su come NON fare cinema e NON recitare. Ma siamo ben caduti in basso. Deve essere la mafia romana e il giro di conoscenze che ha prodotto sta roba :(
E oggi ci sono gli Oscar e noi speriamo con Sorrentino !!?!? Sorrentino. :( Un’altro sopravvalutato maledetto.
No. Chiamare Cani questi innominabili ( ma tutti, a partire dal casting fino al produttore) è ingeneroso verso queste simpatiche bestie. Molluschi?… Neanche molluschi va bene, le cozze mi piacciono…
Parameci?
The Horror…the Horror…
Reip, calmati. Sei fuori tempo massimo. La rece su Diabolik è di dicembre. Se mi vai fuori tempo massimo, poi non puoi dire che la redazione è fuori tempo massimo nelle rece. Calmati.
Si ma io meno: questa è la rece di un film di Novembre reso disponibile in Download a Novembre:) Diabolik è disponibile in download da ieri.
E comunque, tanti cuoricini per la gif di Jerry
Già che siete finiti OT su cosa recensire, cosa no, e perchè farlo, mi chiedevo:
ma “Riders of Justice” col buon Mads Mikelsen non avrebbe meritato una menzione in questo spazio?