Chi ha visto gli ultimi film di Bruce Willis – e con ultimi intendo gli otto low budget che ha girato nel 2021, roba da un giorno di riprese in cui veniva spacciato per protagonista tramite audace uso di controfigure – lo sa: o era intento nella missione impossibile di battere i record di pigrizia di Steven Seagal, o aveva problemi. Purtroppo si tratta del secondo caso: con un comunicato, ieri la figlia Rumer ha annunciato che a Bruce è stata diagniosticata l’afasia, e pertanto si ritira dalle scene.
Ovviamente noi vogliamo ricordarlo con l’incredibile carriera che ha avuto prima di questo malinconico, e a posteriori giustificatissimo finale.
Una carriera che lo vedeva nascere come attore comico con la passione per la musica: i primi successi con la serie tv Moonlighting, i primi ruoli al cinema come protagonista per un maestro della commedia come Blake Edwards, e già una fama sufficiente per incidere un disco con la Motown, The Return of Bruno, accompagnato da uno dei primi esempi di mockumentary.
Subito dopo la svolta leggendaria: esaurite le action star a disposizione, si rivolgono a lui per un piccolo film chiamato Die Hard con l’idea di sovvertire gli stereotipi dell’epoca e buttare fra sparatorie ed esplosioni una “persona normale” che passasse il tempo non a fare il macho invincibile, ma a fare battutine autocommiseranti. Nasce così uno dei migliori action di tutti i tempi.
Per assurdo, invece che ribaltare il genere, Bruce ci si identifica e appassiona: la mascella è già squadrata, il fisico diventa sempre più massiccio, lo sguardo si fa più granitico e vissuto. Die Hard sforna sequel, ma arrivano anche altri eroi, da L’ultimo Boy Scout a Il quinto elemento e Armageddon, e ruoli da duro come il pugile Butch di Pulp Fiction, o il detenuto in L’esercito delle 12 scimmie.
Ma Bruce continua a fare e a provare di tutto: è la voce del neonato in Senti chi parla (da noi era Paolo Villaggio) e un macchiettistico chirurgo in La morte di fa bella per Zemeckis, ottiene ruoli drammatici per film con Norman Jewison e Robert Benton, collabora con Robert Altman, Rob Reiner, Brian De Palma, Walter Hill.
Lavora a getto continuo: infila, va detto, una striscia di flop commerciali da competizione (Il falò delle vanità, Hudson Hawk, North, Il colore della notte, Last Man Standing…), ma passano tutti sotto silenzio perché poco dopo sforna sempre un successone, se non proprio un nuovo classico, a cancellarne il gusto prima ancora che ce ne si accorgesse.
Quando arriva Il sesto senso, nel 1999, Bruce è una consolidata icona d’azione che nel frattempo aveva pure aperto ristoranti con Stallone e Schwarzenegger, ma è la consacrazione della sua versatilità: la sua vena comica è ormai più nei ricordi che altro, ma il suo sguardo sempre più malinconico si adatta ai più svariati usi, da Sin City per Robert Rodriguez a Moonrise Kingdom per Wes Anderson. Tutto questo senza mai perdere il carisma dei migliori, quello per cui ti basta entrare in scena per paralizzare tutto e rubarla puramente con la propria presenza. Gli Oscar non sono sensibili a questo tipo di abilità, ma Bruce può contare due Emmy per Moonlighting e (pensa te) Friends.
Quando arriva la saga dei Mercenari, nel 2010 e 2012, Bruce Willis può prendersi definitivamente il suo posto di fianco ai suoi ex-colleghi di affari Arnie e Sly: non male, per essere l’ex-seconda scelta che avrebbe dovuto distanziarsi sfottendoli.
Ci mancherà, Bruno. È uno dei personaggi simbolo su cui abbiamo costruito queste pagine.
Gli auguriamo la pensione più serena possibile.
Grazie
Mi hai appena fatto commuovere (non c’è ironia).
Per certi versi forse è anche peggio della scomparsa, perché ora sappiamo che è vittima di una malattia dannatamente debilitante e spero onestamente che la famiglia gli stia vicino.
Questo può spiegare l’ultima sfilza di titoli assolutamente non alla sua altezza, oppure no, ma davvero non ha più importanza per me.
Io li metto alla voce “accumulare fondi per le spese mediche”.
Scusa Nanni io non capisco questa apologia di uno che ha un net worth di 250 milioni di dollari, non penso che fare film di merda per 5-10 anni fosse fondamentale per spese mediche o qualsiasi altra situazione finanziaria (anche se per due giorni di riprese lo pagavano 1-2 milioni).
Un po’ una spiegazione post hoc volemose bene per qualcosa di molto più problematico e complicato… E un cui perdono tutti, lui e noi
Semplicemente non conosco la sua situazione. Credo sia plausibile che nel panico di gravi problemi di salute tu ti metta ad accumulare fondi il più possibile per avere le migliori cure a disposizione, che non sai per quanto si protrarranno, se ci riesci ed è la cosa più utile che ti viene in mente per passarti la giornata. Tra “vendo una delle mie case” e “vado mezza giornata sul set a bofonchiare due cose” io personalmente sceglierei sempre la seconda tutta la vita. Che tu sia ricco sfondato, o che tu sia uno teoricamente ricco che in realtà tende a sperperare e ha meno soldi di quello che potrebbe superficialmente sembrare. Non lo so. L’altra spiegazione ovviamente è che amasse talmente tanto recitare che era contento di andare sul set a fare la qualsiasi, in film di cui sicuramente leggeva a malapena il copione per intero, pur di sentirsi un minimo utile e realizzato e soddisfatto (è quello che dicevano di De Niro, quando ha avuto il suo periodo peggiore). In tutti i modi, non sono cazzi nostri e non possiamo che dispiacerci.
Video non invecchiati benissimo (ma molto interessanti per capire come funziona certo “cinema”).
https://www.youtube.com/watch?v=cd1eNS9HtXo&t=2206s
Nella parte finale della sua carriera, Bruce Willis è stato la versione contemporanea di Bela Lugosi.
Avevano poi fatto un video successivo in cui spiegavano le voci sui problemi di Willis, saltate fuori proprio grazie al loro video.
Ci sono commenti infatti in cui gente che lavorava sul set notò come Bruce non ricordasse battute e come nkn ci fosse con la testa.
RLM resta una delle migliori cose sul tubo, va detto
[modalità grammar nazi ON]
“la figlia Rumer ha annunciato che Bruce è stato diagniosticato con l’afasia”
in italico idioma si direbbe “la figlia Rumer ha annunciato che a Bruce è stata diagnosticata l’afasia”
[modalità grammar nazi OFF]
detto ciò, godspeed Bruce. Grazie di tutto. VINCIAMO NOI GRACE
Purtroppo non ho i coccodrilli pronti come il New York Times.
Vabbè Nanni: anche coccodrillo ti è scappato, nella fretta. Non portiamo ulteriore sfiga all’uomo. E’ Stravivo e stravegeto!
su “vinciamo noi grace” mi è partito il sudore ai bulbi oculari.
…e neanche un premio per lo spot della “fibra”. Mi sarei incazzato pure io. Fai bene a sfancularli, Bruno. Goditi la pensione e sfrutta la malattia per insultare quelli che non sanno fare cinema di menare, passandola liscia.
Die Hard unico grande classico del Natale.
Grazie Bruce.
Spiace tantissimo per Bruce, impersonificazione leggendaria di alcuni dei personaggi più belli che il cinema in toto abbia mai avuto.
Considerazione personale, un po’ scemotta ma a cui sono molto legato, negli ultimi anni ho perso un po’ di capelli e mi si è balzata parecchio l’attaccatura, guardandomi allo specchio dopo un primo sconforto pensavo “vabbè cazzo ma ora assomiglio al B Willis dei primi Die Hard” e la cosa mi faceva stare bene.
Grazie di tutto Bruno
Eeeh! il buon Bruce (ma non solo lui) ha fatto molto per staccare l’immagine di noi pelati/rasati da quella del Pelatone del Ventennio e naziskin vari.
E in piazza il naziskin del cazzo cercava persone cui rifilare il suo volantino e vedendomi mi puntava. E io, con una faccia della serie “vai via se no ti meno, che qualche miliardo di capelli fà arrivavano alle spalle”.
Ma è argomento di questi giorni il cuoio (non) capelluto… :)
E adesso faranno il reboot di Die Hard con un gggiovane di scarsa personalità????
Temo…e gli faranno pure fare il cameo al vecchio Bruce.
Si, ho sentito.
Una vera notizia di merda, davvero.
Di quelle che ti rovinano la giornata.
Per me, come Sly e Schwarzie e tanti altri, era uno di famiglia. Ed e’ stato come scoprire di avere un casa uno zio che soffre di una terribile malattia.
Il brutto di un morbo come questo e’ che si potrebbe benissimo campare altri cent’anni, in queste condizioni.
Non si muore, per fortuna. Ma non si guarisce, sia chiaro. E si peggiora sempre piu’.
Piu’ che curarsi, ad un certo punto si possono solo limitare i danni. Fin che e’ possibile.
Sei un grande, Bruce. Ci hai regalato film e personaggi memorabili.
Hai sempre dato tutto quel che potevi, e anche di piu’. E contrariamente a quanto dicono certi parrucconi della critica, quando occorreva sapevi anche essere un vero attore.
Perche’ sei un VERO attore. E lo hai dimostrato in ben piu’ di un’occasione.
Un dannato professionista che sapeva fare dannatamente bene il suo mestiere, come pochi.
Che altro posso dire…stammi in salute, sereno e in gamba.
Riposati, pensa alla salute e non preoccuparti piu’ di nulla.
Almeno a quello ne hai pieno diritto, te lo meriti. Per tutto quello che ci hai regalato. Per tutti i momenti è le scene indimenticabili che hai saputo darci.
Ciao, grandissimo.
non ho voluto approfondire cosa è l’afasia perchè mi sono bastate le prime due righe di preview di wiki su google per capire che è una figlia di mignotta.
Ave Bruce.
Uno così versatile che sarebbe potuto essere candidato a quasi tutti i premi sylvester, da miglior attore a cestone d’oro, da miglior manzo a premio nic cage.
e vincerli.
Porca troia che botta… Davvero non so che dire perché ammetto che dopo aver visto alcuni degli ultimi lavori gli ho detto parecchie cose irripetibili. E ora mi sento una merda solo ad averle pensate.
Scusa Bruce. Sappi che ti voglio bene. E grazie.
Una bella notizia di merda! Una di quelle che, se sei cresciuto a pane & action, ti lasciano con la faccia da fesso a fissare il monitor del laptop per 5 min buoni senza proferire parola. Come ha già detto @Redferne, è stato come scoprire che ne fosse affetto mio zio…mi dispiace veramente tanto!
Yippee ya yeah, zio Bruce!
Veramente grato a Bruce, parole migliori di Nanni non le so esprimere
Toccami ancora e ti ammazzo!!¡
yipoi ya yeah motherfucker!
Ora si spiega la prestazione penosa in Glass. E io che ne avevo maledetto la supponente svogliatezza.
live hard bruce!
i tuoi film che ho visto di più credo siano die hard 3 e senza un vero motivo ..Impatto Imminente…mancherai .. soprattutto perché i pelati di riferimento attuali fanno cagare fortissimo
A parte i film, sottolineo “Moonlighting” che a mio parere è un gioiello di serie TV, con un’intesa perfetta tra Bruce e una splendida Cybill Shepherd.
Che notiziaccia
Die Hard 3, uno dei migliori film d’azione di sempre.
Buona pensione Bruce, dispiace per questa brutta malattia
Ma no, è sicuramente una mossa Kansas city. Adesso ritorna col suo sorrisetto sardonico… Uno dei pochi attori cui voglio bene senza conoscerlo.
Mi spiace tantissimo. Grazie di tutto Bruce, spero che i tuoi cari ti siano vicini in questi momenti.
Ricorderò sempre la battuta tagliente e fulminante con la quale un mio amico, su un forum di discussione, distrusse un imbecille che voleva sminuire l’interpretazione ne “il sesto senso” chiedendo ossessivamente perchè nel film facesse sempre la stessa faccia. Alla fine il mio amico rispose “Perchè è morto”.
Quel tizio non si vide più.
quella cosa di expendables 3 mai successa, bene cosi…lunga e serena vita mr willis.
Più che una malattia sembra la maledizione lanciata da un dio sadico: ricordarsi di aver pronunciato alcune delle battute più memorabili della storia del cinema action (racchiuse tutte nel leggendario “toccami ancora e ti ammazzo” citata sopra) ma non poterle pronunciare più…
Bellissimo elogio, sarebbe ancora più bello se si potesse celebrare con un le basi (espressione speranzosa)…
Un problema di salute giustifica forse gli atteggiamenti arroganti e villani che Bruce ha avuto nel corso degli anni nei confronti di colleghi, registi (e non mi riferisco solo a Kevin Smith, che oggi ha ritrattato) e giornalisti?
Un interprete di film memorabili che, lontano dai riflettori, ha incarnato i peggiori stereotipi del divismo, da ben prima che la malattia cominciasse a manifestarsi.
E’ stata l’amarezza nel leggere di certi suoi passati comportamenti a rendermelo inviso, non certo la spudorata avidita’ soddisfatta dai suoi film alimentari.
Beh, pensa a tutti i pessimi comportamenti di tutti gli altri artisti che conosci che invece NON hai letto. Mai incontrare i propri idoli.
Qui si parla dell’attore (che può piacere o meno) ma lasciamo da parte l’uomo. Del professionista. In quell’ambiente e a quei livelli (ma anche mooolto più in basso) i deliri di onnipotenza colpirebbero chiunque. :)
Quando si parla di attori “eclettici” mi viene sempre in mente lui, che cambiando appena l’inclinazione dell’angolo della bocca riusciva ad essere credibile in qualunque parte.
Secondo me aveva il ruolo più fico in Pulp Fiction, a pari merito con Harvey Keitel.
Splendido omaggio ad una vera icona del cinema. Grazie Btuce.
cOMUNQUE dall’afasia e simili si puo’ guarire.
Basta un elettro convulsione.
Però per come avete scritto pare che sia morto…
Lui invece ci riderebbe su…
In bocca al lupo Bruce
noi ti aspettiamo in sala
nelle file di centro.
Le migliori.
Caro Bruce, da quanto tanti anni fa ti avevo visto combattere in canotta e piedi nudi non mi sono persa un tuo film, bello o brutto che fosse. Nelle tue ultime comparsate non ti riconoscevo più, troppo assente, svagato. Anzi, dopo il risibile Cosmic Sin aveva deciso di dargli un taglio: basta Bruce, avevo chiuso come si chiude con un vizio. Poi la mazzata della notizia ed i sensi di colpa per averti bollato come una persona che aveva perso il senso della propria passata grandezza. Però, a leggere quanto riportato in varie testimonianze, i problemi sul set erano evidenti da tempo, quindi perché continuare a farti lavorare in quelle condizioni? Addio. mito intramontabile, con la speranza che sia un arrivederci
We DO talk about Bruno.
<3