Buongiorno e benvenuti ad una nuova seduta di questo gruppo di auto aiuto. Siamo qui seduti in cerchio (più in là, adiacente alla parete, un tavolino con delle ciambelle, un bibitone di caffè e altri snack, servitevi pure) per parlare della nostra ossessione con Dario Argento. Lo ribadiamo un’altra volta, questa è un’area libera da giudizi, siete liberi di dire quello che pensate senza problemi, nessuno vi giudicherà per questo, abbiamo tutti una dipendenza da Dario Argento che ci impone di vedere tutti i suoi nuovi film e se siete qui anche voi è perché non siete riusciti a smettere. Nemmeno dopo La terza madre, nemmeno dopo Giallo e neanche dopo Dracula 3D (io di certo non mi sono più ripreso). Noi siamo quelli che quando la sala ride e deride il film stiamo male, passibili di presa in giro anche noi (come tutte le persone affette da dipendenze del resto) soffriamo assieme al film trascinandoci male fino alla fine scrutando ogni immagine alla ricerca di qualcosa di salvabile per poi dire inesorabili: “Beh dai, le sedie erano belle, e c’è quello stacco di montaggio verso la fine che è proprio giusto”.
Quindi, per favore, chi non è qui per disintossicarsi può anche uscire, quel che segue non è un discorso per tutti.
Dunque, avete visto che bell’attacco? Quello proprio non gli puoi dire niente. Dai!
Come molto cinema d’autore ama ribadire anche qui il punto almeno per metà film è vedere e guardare, e così la storia parte con la protagonista che guarda un’eclisse, il mondo diventa buio, preludio di quel che accadrà a lei. Il mondo diventa il mondo di Argento, fatto di presagi e sventure annunciate. Lei è un’escort e altre escort come lei cominciano ad essere uccise da un killer in modo dozzinale (non il killer, le scene proprio), quando inevitabilmente l’uomo con il suo furgoncino bianco insegue anche lei lungo strada desolate in cui non passa nessuno (che c’è non vi è mai capitato in pieno centro cittadino?) ci sarà il grande botto, l’incidente che la rende cieca. Trauma! La escort di ferro, che spruzza con spray al peperoncino i clienti riottosi, non si arrende e continua a fare il suo lavoro, caricandosi sulle spalle anche il bambino rimasto orfano a causa dell’incidente da lei causato.
Questa è la parte peggiore, quella proprio di trama, azione, dialoghi, sentimenti, con una eccezionale donna di servizio asiatica e tradizionalista che guarda di cattivo occhio la professione della sua padrona e quando questa rimane cieca invoca la giustizia divina. Ma perché poi? Che c’entra? Se non basta c’è anche la polizia che indaga, dei maldestri e irruenti poliziotti coinvolti in una specie di scena d’azione con il furgoncino del killer di escort che è un delirio e ancora meglio quando le entrano in casa ma il cane caccia tutti. Vabbè. Io faccio finta di non aver visto e derubrico tutto a “Sì ma queste sono le parti che contano di meno dai, adesso il film entra nel vivo e vedrai Dario che ti combina!”.
Entra Asia Argento.
Ora, io da un lato sta cosa non posso non ammirarla, dico il fatto che lei si accolli sempre i film del padre, li produca o co-produca, che insomma dopo essere stata lanciata dal padre adesso non molli la baracca, anzi dia proprio una mano a tenerla in piedi (per quanto poi in realtà in questo caso è tutto tenuto in piedi da Wild Bunch che è un venditore internazionale molto grande che ha prodotto il film). Ad ogni modo Asia Argento qui è marginale, è una insegnante per neo non vedenti, una persona che ti spiega come sarà la tua vita senza poter vedere, ti dà il cellulare con i comandi vocali e ti assegna il cane per non vedenti. Praticamente Q di Bond, perché poi sono tutti dettagli che dovrebbe tornare utile per la grande seconda parte per la quale io già scalpito, proprio come se non avessi imparato niente.
Succede che quando il killer torna per finire il lavoro trova la sua vittima con il bambino soli e questi scappano nelle campagne romane. Che se mai ci siete stati sono proprio un luogo mesto e nel film si vede. Cioè proprio… Una roba senza fascino cinematografico. Ma andiamo avanti, perché qui c’era l’idea. La sceneggiatura è vecchia, è di inizio anni 2000, una fase già avanzata della carriera di Argento che noi assuefatti e dipendenti chiamiamo “quella meno bella e più…. più…. particolare”, ma in cui comunque c’erano delle idee. Nello specifico non è male quella di una donna (una final girl inevitabilmente) che non vede e c’ha sta zavorra de regazzino appresso, che vaga nelle campagne fuggendo da un killer. Specie perché occupa praticamente tutta la seconda parte del film, non è un dettaglio, è una caccia. Certo a girarla bene ci si guadagnava.
Qui il problema non è Dario (figuriamoci!) ma proprio Ilenia Pastorelli che non aiuta. Serviva qualcuno che potesse supplire là dove il maestro si appisola un attimo, invece lei recita in tono monocorde battute già di loro ripetitive. Quello che accade nella pratica è che lungo tutta la fuga vengono ripetute di continuo le stesse frasi con la stessa intenzione nella stessa maniera. Di continuo. E se già una fuga è qualcosa di ripetitivo (cioè stai in fuga che voi fa’ de diverso?) questo non aiuta. Come non aiuta un’altra scelta folle che io davvero non lo so come sia stata possibile: quella di rivelare il volto del killer da quasi subito. Occhiali neri è uno slasher alla fine della fiera e non si sa perché invece noi vediamo quasi subito il killer e lo seguiamo, ci appare in tutto e per tutto umano e umanissimo. Non che debba essere un mostro, ma dovremmo percepirlo come tale almeno. Invece questa cosa che è uno vestito da meccanico che guida un camioncino bianco come dire…. È quasi come se impoverisse il film ecco. Non voglio dire che lo faccia eh, ma è come se.
Ad ogni modo il meccanico insegue le vittime che ripetono sempre le stesse pagine di sceneggiatura nei boschi alle porte di Roma (luogo di rinomate bestie feroci, tipo i cinghiali) e di nuovo ci sono un sacco di buone idee, perché oltre al killer ci sono paludi e squallidi acquitrini con sanguisughe, canneti in cui perdersi e via dicendo, cioè il posto è una minaccia in sé per una persona che non vede niente e quindi vaga a caso praticamente guidata da un bambino che ogni tanto si distrae ed esce dall’inquadratura (colpa del bambino, sia chiaro). L’orrore e la paura dei posti comuni, a volerlo fare bene ci poteva stare proprio una revisione di come percepiamo la natura di notte, poteva anche diventare un film che colpisce l’immaginario fondando un universo spaventoso fatto di rumori, foglie, piante, tutto ordinario. È così che funziona il cinema di tensione e paura migliore, trova in una situazione che nessuno ancora aveva reso spaventosa e fa il colpo.
Adesso non vi vengo a dire come finisce che poi vi rovino il film e magari succede che non vi piace ma diciamo che se non altro, come già si è visto, il Sergio Stivaletti team fa il suo lavoro e da quel punto di vista non c’è niente da dire.
Per appassionati dell’insulso poi ci sarà una coda all’aeroporto con personaggi nuovi e dialoghi che sono quello che sono. E poi tutto finisce. Adesso si attende con ansia il prossimo film.
Dvd-quote suggerita:
“Ciao mi chiamo Jackie Lang e da una settimana non vedo un nuovo film di Dario Argento”
Jackie Lang, i400calci.com
>> IMDb | Trailer
Quando ho visto il trailer al cinema l’escalation di reazioni è stata più o meno:
“Ah.”
“Non sembra male”
“Però! E’ italiano?”
* Appare la Pastorelli *
“Hssssss” (aspirazione tra i denti, verso di quando vedi qualcosa di sgradevole o potenzialmente doloroso)
* Appare Asia *
“Mammamia”
*Dialogo: – Un FuRgOnGiNo BiAnGo!? *
“Vabbè va”
Però la curiosità di vederlo ce l’ho. Se il trailer di Dracula non lasciava alcun dubbio, questo quantomeno ci mette un po’ prima di svaccare.
ahh non so se mi fido di voi criticoni venduti alle multinazionali USA…attendo i commenti onesti dei portatori di caffè sul set.. comunque…meglio k peggio de Il Signor Diavolo?
Il Signor Diavolo è Via Col Vento, in confronto a questo HorrorE o ennesimo HerrorE, fate voi.
Reputerò sempre Dario Argento un Maestro, ma purtroppo è da un bel po’ che è andato in pensione.
ahia allora mi sa che manco sky se lo caga
Perchè?
L’unica domanda possibile è questa: perchè?
ma godersi la vita da pensionato no, eh?
Sogno che venga a sbroccare qualche tipo della crew come avvenne sotto la recensione di Giallo, allora sì che varrebbe la pena che Darione continuasse a tirare fuori roba così orrenda.
Come dite nell’articolo, il Darione Argento di inizio anni 2000 qualche cartuccia da sparare ce l’aveva ancora: “Non ho sonno” e “Il Cartaio” seppur non perfetti sono due buoni film, dai.
Il patatrac vero comincia con “La terza madre” del 2007
Vecchio, se “il cartaio” te lo ricordi un buon film, mi sa che ai tempi prendevi roba davvero ottima. Pensa che per me fu talmente una merda che manco mi ricordo se Stefania Rocca usciva quelle zinne portentose che ai tempi si ritrovava, guarda un po’…
E io che mi aspettavo ferocia ( come ne avete usata per Diabolik e altri horrorucoli) e invece solo blanda ironia.
Io ricordo che qua qualcuno, molto tempo fa, aveva scritto di Argento come un sopravvalutato. Io lo ritengo un regista molto sopravvalutato. Non sa dirigere gli attori, buchi di sceneggiatura e scene senza senso a iosa. L’unica cosa che aveva ( anzi “ebbe avuto” trapassato remoto) era il gusto per qualche inquadratura. E forse qualche idea di film ( che però funzionarono quando messe in mano a registi veri). Sì, i primissimi film erano buoni per l’epoca ( e mi fermo al 1975 con Profondo Rosso, anche quello non esente da moltissimi difetti). Poi l’errore: da premesse sbagliate si hanno conclusioni sbagliate. La premessa sbagliata è credere che fosse un grande regista e la conclusione sbagliata è che potesse fare buoni film. E da qui la perenne delusione.
Poi ha regalato al mondo quella cagna maledetta di sua figlia. Nella rece si dice “lanciata” da lui. Su un pò di cattiveria! Ma lanciata dove?!?! Fa cagare, è una ex tossica irritante! Ma chi la vuole? sì, nel circuito italiota Romano delle raccomandazioni qualche cosa la rimedia, ma perfavore…. Ilenia pastorelli una scappata di casa che non si sa esprimere in lingua Italiana: l’ha data via bene, si vede. Una rece troppo morbida.
Pier pier … oggi ti sei svegliato col lato polare cattivo (e scemotto, quello resta comune ad entrambe le facce) della tua doppia personalità…ma dire che Argento è sopravvalutato non ti farà guadagnare punti mi spiace…in ogni caso forza Pier ! w Pier! illuminaci come sempre con qualche titolo sconosciuto a nessuno ..con qualche regista che conosci solo tu e tutto il resto dell’umanità..vai!
Magari evita di fare il fenomeno dei verbi se non li sai usare.
“L’unica cosa che ebbe avuto… ” diobono i ceffoni.
Che palleeeeeeeeee
@udokier. Ebbe avuto è trapassato remoto. Ma se a te danno fastidio la grammatica e l’ironia..iscriviti ad architettura.
ah oggi pure analfabeta con la penna rossa Pier…love love love
Peccato che il trapassato remoto si usi solo per contestualizzare un’altra azione al passato remoto.
“Dopo che si furono rifocillati, ripresero il cammino”.
Prego, sonon50 euri.
Niente, non capire il sarcasmo della battuta e insegnarmi ciò che so facendo la punta al cazzo. Allora sei già iscritto ad architettura.
Tra te e il mereghè che non c’avete un cazzo da dire e quindi recensite me. :) e io me la rido :)
Però sforzatevi di cavare ANCHE un pensiero da quel cervelletto pieno di merda :)
Pier, sei evidentemente un minus habens e ne hai dato amplissime prove, ma qua non mi sento di darti torto: team #dariosopravvalutato anch’io, lo confesso!
O perlomeno, se non proprio sopravvalutato, uno che aveva giusto tre colpi da sparare e invece di dire onestamente “bona regaz, si chiude onorevolmente qui” ha deciso per protervia che il caricatore fosse ancora pieno, e di sparare anche tutte le cartucce a salve.
O forse ancora, è davvero un genio ma non gliene fotte più niente da anni, e ci prende per il culo facendo film di merda per il LOL.
“ L’unica cosa che aveva ( anzi “ebbe avuto” trapassato remoto) era il gusto per qualche inquadratura”
‘Ebbe avuto’ non è sbagliato in sé, essendo stato messo tra parentesi quindi fuori contesto dal periodo principale.
A voler fare la punta al cazzo è il doppio uso dell’imperfetto nella stessa frase che stona; non è crimine da Amnesty International, ma generalmente si dovrebbe evitare di usare la stessa forma verbale tra un punto e l’altro.
@Q. Ogni volta che mi prendo un insulto gratuito perchè “non allineato” sono contento.
E come diceva il proverbio” Uè, suma mia in Rusia!”. Non siamo mica in Russia, putinetti da quattro soldi! :)
io ti amo Pier..mi piaci così…bipolare e trasgressivo come i pantaloni a pinocchietto
…se per te è sopravvalutato amen…ovvio che la tua capacità critica , che sbandieri ogni tre per due su tutto lo scibile umano, sarà declassata a gatto che batte sulla tastiera…in ogni caso continua così.. sei sempre fonte d’intrattenimento notevole.
@pierforever. Grazie, e se sei ironico grazie lo stesso: that’s the spirit.
Però io credo fermamente che la capacità critica che ognuno ha, ha valore in sè essendo figlia della nostra diversità. Io sbandiero la mia critica su tutto? Certo! ho un opinione su quasi tutto, come te e come tutti. E tutti qui la esprimiamo. La mia opinione è già gatto che batte sulla tastiera ma anche la tua, la loro.
E’ triste leggere persone che insultano e punto. Manco un opinone hanno.
Comunque se c’è una parola che detesto è “intellettuale”. Ecco: quello che ha le opnioni che contano. Fino a prova contraria tutti siamo dotati di intelletto, chi più chi meno, quindi siamo tutti intellettuali.
Ma se tu derubrichi me a gatto e qualcun altro lo elevi a intellettuale (quindi portatore di un sapere superiore a te alieno) ti fai un grande torto.
Felice di essere fonte di intrattenimento. Anche a me piacciono gli interventi che mi intrattengono e non oziosi insulti gratuiti che censurano opinioni altrui. Criticarle si, ma insultare così…che noia.
@Pier: tranquillo che gli insulti che ti prendi sono tutt’altro che gratuiti, ma ben meritati!
E comunque, putinetto sarai tu, per una volta che ti si dà ragione, devi pure protestare… Che maleducato!
@Q. A me non interessa avere ragione, e me ne frego di ciò che scrivi dopo che mi dai del minus habens. AH! Putinetti ( che fa rima con cretinetti) pretende anche che legga gli insulti, mi legga ciò che scrive dopo e poi lo ringrazi. E chi sarebbe il minus habens?
Sei talmente pavido che hai un opinione simile alla mia ma devi mettere le mani avanti, anche dietro uno pseudonimo come Q, dicendo ” epperò pier mi fa schifo, sono con la corrente che lo insulta” .
Sappi che Q, contro Picard, se ne è sempre andato con le pive nel sacco.
@Anonymous.
E adesso anche le lezioni di italiano: “Tutto quello che aveva era un full, ne sono sicuro.” oppure “Tutto quello che aveva è un full, ne sono sicuro”.
Ma internet esiste! la scuola anche! Informatevi, Eccheccazzo!!!!!!
@Pier
Esiste internet, la scuola, ma anche gli occhiali e i farmaci per l’ADHD.
Rileggi il mio commento.
Accetto le tue scuse.
@Anonymous.
“A voler fare la punta al cazzo è il doppio uso dell’imperfetto nella stessa frase che stona”. Aveva, imperfetto…era , imperfetto.
Anonymous ( bestemmione), tutto perfettamente ammissibile, anzi corretto. At set propi ‘na bestia.
Pierino pieretto, non ti montare la testa, ricordati che la ragione si dà ai matti. E ricordati anche la storia dell’orologio rotto: anche lui, poveretto, per quanto sbeccato, segna l’ora giusta due volte al giorno…
@ Q. Qu Culo. Quindi ho ragione e sei un coglione. Sostanza zero. Ma risorgerai con un altro pseudonimo visto che la similitudine dell’orologio rotto l’hai (?) già fatta.
@Pier/pierrot(to): esatto, e come ben sai, i coglioni vanno sempre in coppia.
Di fronte a queste cose, non so cosa dire se non:
è sempre chi amiamo a farci male
Che può esse na cosa bella o una brutta, dipende da come la si legge.
E io che mi aspettavo una recensione feroce di quest’ultima cagata di Dario Argento.
Mi ricordo che qua qualcuno lo aveva definito un regista sopravvalutato.
Io direi molto sopravvalutato. Non sapve dirigere gli attori, buchi di sceneggiatura e trame senza molto senso. L’unica capacità quella di creare qualche inquadratura. Meglio come creatore di trame/idee poi sviluppate da registi veri.
Da premesse sbagliate nascono conclusioni sbagliate. La premessa sbagliata è che fosse un buon regista e la conclusione sbagliata è che potesse creare buoni film. Da qui la perenne delusione.
E poi un pò di cattiveria in più in sta rece, al posto di blanda ironia! si dice Asia Argento “lanciata”: ma lanciata dove? E’ una cagna maledetta ex tossica insopportabile che solo nel nostro ambientino Romano ( e paterno) trova qualcosa da fare ( salvo quando la dà via in america con il pentimento tardivo).
Ilenia Pastorelli una scappata di casa che non si sa esprimere in lingua italiana. Chissà come avrà ottenuto le parti!
Vi volevo più cattivi stavolta…
Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza, Pier.
Come vedi nessuno è qui per giudicarti.
Ho pure dovuto riscrivere sta cosa ( a memoria) perchè il sito non la pigliava e pensavo di aver sbagliato.
E scusate allora per sorbirvi il mio pensiero due volte. :)
Il sito non funziona. ho scritto due volte la stessa cosa. Pardon.
Se consideri il primo Argento “sopravvalutato” cosa ci fai qui ? Cosa vuoi ? Solo per dipendenti da quello che fu un VERO MAESTRO. E anch’io mi accodo nel chiedere seriamente come sia possibile sto ribaltamento totale…. Ho anche pensato che il vero Dario sia morto ed ora ci sia un sosia al suo posto…. Non me ne faccio una ragione. Non ci sono casi eguali al mondo…..
Pier, sono con te. Il Maestro anche per me gode di ampio margine di tolleranza da troppo tempo. Io sono arrivato fino a Il Cartaio ( approcciandomici con tutta la buona volontà di ‘sto mondo, ma Cristo se mi ha fatto male) e non sono più riuscito ad andare oltre. L’ asticella degli horror si è alzata parecchio, ma lui continua a saltare come negli anni 80, quando in Italia ci esaltavamo per i suoi records.
sogno di svegliarmi un giorno e leggere che anche Kubrick è sopravvalutato…Pier facci sognare … sei l’intellettuale che la sezione commenti dei 400 calci merita
@mereghè.
Guarda che io non ricambio il tuo amore. Smettila di provarci. Fattene una ragione tesoro.
Faccio i complimenti per la recensione che le prova tutte per non dire che è una merda
Ma perché ste cagne maledette vogliono diventare tutte attrici ?
la PAGINA non funziona bene
Comunque killer più permaloso della storia del cinema.
E stacce, prossima volta ti fai una doccia e amen. E che cazzo di casino perché ti è stato giustamente detto che puzzi.
Fare ironia sul legame che si crea tra Diana (Ilenia Pastorelli), Rita (Asia Argento) e la cagna guida per ciechi (nella parte di se stessa, come le prime due) sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.
A ragion veduta, posso dire che è meglio di “Dracula 3D”. Ma invero anche un video di mia nonna che fa l’alfabeto coi rutti è meglio di “Dracula 3D”.
Domanda sincera: ma secondo voi, che gli è successo ad Argento?
Non è solo svogliatezza, è proprio incompetente.
Com’è possibile essere competenti e poi smettere?
Non fai i corsi di aggiornamento?
Se consideri il primo Argento “sopravvalutato” cosa ci fai qui ? Cosa vuoi ? Solo per dipendenti da quello che fu un VERO MAESTRO. E anch’io mi accodo nel chiedere seriamente come sia possibile sto ribaltamento totale…. Ho anche pensato che il vero Dario sia morto ed ora ci sia un sosia al suo posto…. Non me ne faccio una ragione. Non ci sono casi eguali al mondo…..
Il Signor Diavolo è Via Col Vento, in confronto a questo HorrorE o ennesimo HerrorE, fate voi.
Reputerò sempre Dario Argento un Maestro, ma purtroppo è da un bel po’ che è andato in pensione.
Meno male che non sono grande fan dell’argento così non rimango mai deluso da film che comunque non avrei intenzione di vedere. Però capisco chi ci crede ogni volta
Quando penso a Dario Argento mi viene in mente la pizza di fango del Camerun
Vinello, ti è scappata la a, dovuta a troppo amore. Grazie per il memento della Tv delle ragazze.
– “Vedi, come tua insegnante, sappi che dovrai stare attenta a molte più cose”
– “Lo so.L’ Italia è piena di barriere architettoniche”
– “No, io parlo di finire a letto con un minorenne”
– “Ma è successo veramente?”
– “Hai voglia. E questa pure ci vedeva…”
– “Non capisco…”
– “Lasciamo perdere. Sfogo mio…”
– “Come tua insegnante, ora che sei cieca sappi che dovrai stare attenta a molte più cose”
– “Lo so.L’ Italia è piena di barriere architettoniche”
– “No, io parlo di cose tipo finire a letto con un minorenne”
– “Ma è successo veramente?”
– “Hai voglia. E questa pure ci vedeva…”
– “Non capisco il nesso…”
– “Lasciamo perdere. Sfogo mio. C’ hai fame?”
( non dirò che il sito era inceppato e mi è toccato riscrivere il commento come un Pier qualunque. No. Questo secondo dialogo è nella director’s cut)
Secondo me stanno solo testando la moderazione (leggasi: preapprovazione) dei commenti.
Torno a palesarmi dopo tanto tempo per tre domande:
1) Ma questa pellicola c’entra qualcosa con L’uomo della sabbia per cui Argento stava cercando fondi qualche tempo fa? Nel caso, vedo solo in comune l’ossessione per gli occhi. Io ho ancora un po’ di curiosità per vedere il Coppelius di Argento, malgrado tutto. Mi rassicurate che non è la stessa cosa, modificata per questioni di budget? Mi confermate che il film tratto da Hoffmann (non) si farà?
2) Ma questo era il film che doveva vedere la collaborazione dei Daft Punk? Che c’entrano? Ma alla fine ci sono o era un abbaglio?
3) Ma Ilenia Pastorelli almeno fa vedere qualcosa? Che Argento ci ha abituati alle attrici cagne, ma riesce sempre a farsi perdonare in quel modo lì, no?
1: no, e’ una vecchia sceneggiatura
2: si’. Non ho visto il film ma i Daft Punk non esistono piu’, quindi…
https://img-prod.tgcom24.mediaset.it/images/2022/02/14/091256844-326f8789-1a65-4f88-867c-ad8f2e2806eb.jpg
Il massimo apporto all’horror che abbia mai dato argento.
Provo a dire qualcosa di non troppo scontato sul povero Dario. Il declino per me è iniziato già dopo Tenebre, ma ho notato che sulla breve distanza e per la tv i suoi difetti passano in qualche modo in secondo piano. L’episodio dei “Due occhi diabolici” non era malaccio. Era il 1990 però. E anche la “Jenifer” di “Masters of Horror” era stata una prova dignitosa (2006). La sua sciatteria era anche divertente in quegli scherzetti di 3 minuti che girò per il programma “Giallo” di Enzo Tortora negli anni 80. Era una rubrica, gli Incubi di Dario Argento. Quello di Natale era una fulminante barzelletta horror. Amen.
Faccio l’avvocato del diavolo? Il film è brutto, per carità, ma è meglio rispetto a tutto ciò che c’è stato dopo il Cartaio.
Voi adesso giustamente potete replicare che dal Cartaio a Dracula ha sfornato roba talmente orrenda che non è comunque una vittoria, ci sta, però almeno concediamogli di aver fatto di peggio in passato
Nel frattempo Vortex ,di noè , in Italia non ha data di uscita.
L’argento attore non posso perderlo.
Ho un vero affare da proporre ai produttori degli ultimi (ultimi? diciamo pure tutti quelli dopo l’Uccello, il Gatto e le Mosche) film di Darietto nostro: avrei da vendervi un bel rustico circolare con taaante finestrelle, sito nell’Urbe tra via Celio Vibenna e via Nicola Salvi…
Solo con una tale pervicace, autolesionistica, masochista NON-sospensione dell’incredulità si può spiegare come gli si diano ancora du’ spicci per girare checchessia!!!
E non oso pensare cos’avrebbe combinato senza i Goblin e Stivaletti.
E ti aspettavo! Le musiche hanno elevato la pochezza del regista.
Senti ( as esmpio) il tema di “Profondo Rosso” ed è già orrore.
Argento se ne è solo avvantaggiato.
Come film comico è divertente, soprattutto i dialoghi e il non doppiaggio, sembra una puntata di The Lady di Lory Del Santo.
Su un sito concorrente ha preso 3.5 stelle, una delle marchette più squallide della storia.
C’era un modo secondo me per farlo sembrare un film accettabile. A tratti forse interessante.
Era farlo muto,
con le sole musiche di Rebotini.
Forse allora la citazione di Daria Nicolodi che cerca di mettere in piedi Asia avrebbe potuto avere un senso (nonostante, incredibile ma vero, Asia sia una spalla migliore della Pastorelli, non ho vcreduto ai miei occhi).
Ma cosi ha fatto solo un gran male al cuore.
Volevo scrivere che Asia é di una SPANNA migliore della pastorelli, ma il caffé non era ancora entrato in circolo. Gli voglio bene a Dario, uno dei migliori spaventi della mia vita e la mano e soprattutto l’occhio si vedono….perô cazzo dai.