La cosa che mi stupisce di più di The Gray Man è che sia tratto da un libro. Che poi è la stessa cosa che mi aveva stupito di Extraction, o se preferite Tyler Rake, il film di Sam Hargrave prodotto e sceneggiato dai fratelli Russo. Lì, a dirla tutta, la base di partenza era un fumetto, Ciudad, disegnato da Fernando Leon Gonzalez e scritto da Ande Parks (i Russo vengo accreditati come collaboratori). Qui invece si tratta della trasposizione cinematografica del primo dei nove libri scritti da Mark Greaney. Mi stupisce perché in entrambi i casi siamo di fronte a storie di rara semplicità e linearità: Extraction raccontava la storia di un uomo che per salvare un bambino doveva uccidere un sacco di cattivi, mentre The Gray Man racconta la storia di un uomo che per salvare una bambina uccide un sacco di cattivi. E basta? Mah, sì, di base sì. E allora, la signora con la borsetta di Corso Magenta che vive in me, quella che ha nel portafoglio la tessera della Feltrinelli, un po’ fatica a immaginarsi cosa ci sia nei nove libri di Greaney.

Not your usual foto di scrittore preso male tra i libri
Poi, fortunatamente, la signora di Corso Magenta viene chiamata a giocare a bridge dalle sue amiche e io mi ricordo che anche film come Die Hard – Trappola di Cristallo, Cobra e Rambo sono tratti da dei libri. Insomma, esistono anche i libri calcistici. Non è che tutti gli scrittori puntano ad essere Raymond Carver, dai. Questa strana sensazione di scollamento, di mancata percezione della realtà si amplifica nel momento in cui leggo in giro, nel 99% degli articoli fino ad ora usciti, che The Gray Man è “un giocattolone fieramente senza cervello che assomiglia più a un videogioco che a un film, qui è tutto un pim pum pam“. Te pensa!

“Quanto hai detto che hanno speso?”
L’altra cosa che mi stupisce è che, quanto Extraction era fatto per “i ragazzi” – cioè, era un film action piccolino, con una star di prim’ordine, che puntava nella direzione giusta, aka The Raid – questo The Gray Man è fatto per… boh, non penso sia fatto per noi. Immagino sia fatto per un pubblico che non guarda un film action da mai, ma che una volta, in un momento sbarazzino, ha visto John Wick e, toh, due film Marvel. The Gray Man ha l’aria, dichiarata, di un investimento, del primo film di una lunga saga. Niente di male, ci mancherebbe, ma manca quella scintilla che ingenuamente avrei voluto trovarci. Chiariamoci: c’è tutto quello che ci dovrebbe essere, eh? C’è un po’ di Gun Fu, una sequenza bigger than life di quelle che sembrano tratte da uno degli ultimi Mission: Impossible, inseguimenti, digitale bruttino a caso, esplosioni, botte, uno showdown finale, eccetera eccetera eccetera. Sai cosa? C’è anche una colonna sonora furbetta che, grazie a un escamotage risibile, ritira fuori due o tre oldies, che fa chic e non impegna, ma è tutto col braccino corto, con le tagliole nelle tasche. Insomma, stringi stringi… non c’è nulla.

Stringi, stringi…
The Gray Man è un film del 2022 che ha ancora il coraggio di ruotare attorno al recupero di una chiavetta USB (basterebbe questo a chiudere la questione) e che basa tutto il suo appeal non solo sul fatto che il 98% del suo pubblico non ha mai visto una sequenza action degna di questo nome, ma sul lusso di avere un trio di star come Ryan Gosling, Chris Evans e Ana De Armas. Volete sapere cosa gli fanno fare? Ryan fa il suo personaggio preferito, cioè quello di Drive ma più tenero e simpa. Ana fa il suo personaggio preferito, cioè Paloma ma un filo più anonima. Chris invece, coup de théâtre, fa il cattivo senza scrupoli o morale ma con dei baffetti buffi e la battuta pronta. Ed è forse l’unico, vago, motivo di interesse del film. Anche perché questa scelta coraggiosissima di far fare qualcosa di inaspettato a un attore come Evans eleva di un gradino il film rispetto a Red Notice, sempre per rimanere in tema di colossal targati Netflix costati 200 milioni di dollari. Attorno a loro si agitano inutilmente attori come Billy Bob Thornton, Wagner Moura (su cui è meglio tacere, poverino…), la povera Alfre Woodard e il signor Dhanush, super star del cinema Tamil.

Un po’ tipo Calboni
In conclusione, siete a casa e non avete veramente nulla da fare? Due ore che passano in un attimo. Vi verrà mai voglia di riguardarlo? Cosa? Oddio, mi sono distratto un attimo e non ricordo più di cosa stavamo parlando.
DVD-quote:
“Un film.”
Casanova Wong Kar-Wai, i400calci.com
I Russo vanno benissimo per i film Marvel: film fatti in serie dove conta solo la catena produttiva (come la TV, da dove infatti i Russo provengono). In quanto a personalità, stile e un minimo di visione, nada.
L’ho visto ieri sera e la mia impressione è stata quella di aver assistito ad una serie di scene d’azione buttate lì come se fossero state dettate da un algoritmo, senza nemmeno un minimo guizzo che rendesse il film memorabile. Non so se realizzeranno seguiti ma so che non sono minimamente interessato a guardarli.
Sinceramente dai fratelli Russo, che quando vogliono idee originali ne hanno, mi aspettavo di più. E’ cosi difficile, avendo 200 (duecento!) milioni a disposizione, comprarsi anche il lavoro di uno sceneggiatore decente? Come scritto nell’impeccabile recensione unico motivo d’interesse Chris Evans che fa il cattivo (e si vede che si diverte un mondo a farlo) mentre veramente appiccicata con l’attack la parte di Dhanush che grida “sono qui solo per vendere bene il film in India!!!”
My opinion: Evans rende molto meglio come cattivo che come pacioccone (Cap insomma). Infatti nel primo tremendo FF, l’unico che funzionava bene era lui che faceva lo scapestrato Johnny Storm.
Pure in Knives Out era un signor cattivo.
Annoiato a morte. Un videogioco.
Trama scontatissima ed enormemente ripetitiva. Non che pretendessi I tre giorni del condor, ma un’ideuzza di tanto in tanto provate a mettercela in un film.
Il problema come sempre con Netflix è di scrittura.
Rimane per me sempre un mistero come a Netflix facciano a spendere 200 milioni senza che qualche dirigente abbia qualche cosa da obiettare sul risultato finale.
Ma che palle che siete!! Non dovete vedere un opera d’arte e un film di azione molto semplice e godibile! Tra l’altro con attori niente male! A me e piaciuto stop!!
più punti esclamativi! buoncaffè!
Non l’ho visto (e non lo vedrò visto che non ho letto mezzo commento positivo).
Non capisco però Netflix in tutto ciò, cioè non le conviene spendere sti 200 milioni in progetti locali piuttosto che in questi progetti fallimentari in partenza?
Il progetto potrebbe anche essere fallimentare in partenza ma per certo non lo sapremo mai a meno che Netflix non ci voglia dire chi si è abbonato e ha visto questo film in particolare.
Facendo un medione di 10 neuri per un mese di abbonamento one shot ci vogliono 20 milioni di abbonamenti per rientrare ed è più facile se piazzi il prodotto (più innocuo possibile) nel campo più largo possibile.
Beh ma non credo che basti solo quella statistica, quello che servirebbe (e che non è calcolabile) è capire quanto The Gray Man sia convincente sia per far rinnovare gli abbonati che per attirarne di nuovi.
Ad ogni modo la mia domanda nasceva dal fatto che alcune delle grandi hit di Netflix sono nate come progetti locali: Dark, Squid Game, Casa di carta sono le prime che mi vengono in mente. Poi possono non piacere ma è indubbio che sono serie per cui molti abbonati hanno rinnovato appositamente ed hanno convinto persone ad abbonarsi, immagino poi che se sommiamo i loro budget (della prima stagione) non arrivano a metà di quello che è costato sto film.
Oltretutto credo sia il terzo tentativo per Netflix di lanciare un franchise di film seriali, mi vengono in mente 6 Underground e the old guardian, del primo ho letto che hanno abortito il progetto mentre del secondo non ho seguito gli sviluppi.
Di The Old Guard stanno girando un secondo capitolo.
Ad un certo punto qualcuno prende per il culo il personaggio di Evans apostrofandolo circa così “taci tu, che c’hai le manine” e da quel momento non ho saputo fare altro che fissare quelle manine
E’ vero ha creato problemi pure a me sta cosa.
Ottima recensione. Perfetta direi.
Pazzesco,non sapevo che Cobra fosse tratto da un libro. Ora metto il cilicio sulla gamba dove prendo i low kick #dallamiadonna (“#dallamiadonna” va inteso come “#sonosottomessomacondignitàforse”)
Peccato perché Gosling, Billy Bob e Wagner Moura sono tre attori che nel contesto giusto, con le idee giuste (cioè quelle che ormai mancano sempre di più) farebbero un filmone.
Evans invece è ormai diventato l’attore-feticcio dei Russo
In questo film è molto più efficace Evans di Gosling che ha veramente la stessa faccia per tutto il film, indipendentemente da momento e situazione.
Credo che Gosling quella faccia la abbia semplicemente per tutta la sua vita professionale e non.
Il film perfetto quando hai passato un giorno e mezzo 40° ,torni a casa e con annessa aria condizionata , ti guardi questo film.
Per me è stato il film giusto al momento giusto.
Ogni volta che esce un nuovo film Netflix e ne leggo una recensione ho la conferma. Non vale la pena abbonarsi. Grazie. Buona giornata.
P. S.
Diamanti grezzi é l’unico rimpianto finora
Diamanti Grezzi è A24 e da quello che so l’esclusiva di distribuzione ce l’aveva in Italia (e forse da qualche altra parte)
Oltre a Diamanti grezzi, anche Hell or high water non era male.
e Good Time, il film prima di Diamanti Grezzi dei registi di Diamanti Grezzi
Non capisco come mai non levino la porta USB da tutti i computer. Boom! Attacchi hacker azzerati in un solo colpo!!
Vi amo, le vostre rece dovrebbero pubblicarle su l’Internazionale o discuterle all’Onu.
True story : ci hanno provato dove lavoro. Rivolta dei piani alti che non potevano più portarsi da casa i file su cui “lavorare”.
No, niente, volevo commentare solo per apprezzare il nick: RATCM.
Idolo.
Oltre a Diamanti grezzi, anche Hell or high water non era male.
Be’, ma a me piacciono i film d’azione. Il punto è che se possibile preferisco guardarne uno bello.
una palla già dopo 20 minuti..ma come cazzo si fa a girare un presunto scazzottamento in mezzo ai fuochi d’artificio? ma quanto si può essere cani?
Non dimentichiamoci della scena dell’eroe ferito che va a medicarsi in uno studio veterinario. Del tutto inedita.
Sta cosa della chiavetta USB, non dimentichiamoci che le chiavi di criptazione sono lunghe e irricordabili per definizione, quindi nella chiavetta potrebbe benissimo esserci la chiave di un servizio cloud (che e pratica invece abbastanza comune, visto che se trovi una chiave ma non sai cosa apre, non ti serve a nulla). Quindi la vita dei supporti rigidi e turgidi non è ancora esaurita, sorry.
Bon io mi ci sono divertito. È quel genere di film in cui l’ago della bilancia verte a seconda dell’approccio con cui ci si imbarca a vederlo: ha una trama inesistente e dei personaggi che si adeguano al racconto, con delle personalità dalla complessità di un foglio bianco, certo sono aspetti negativi ma manco dei difetti che rendono la visione inaffrontabile, la parte buona è un ritno che cerca di tirare dritto tutto il tempo (e tutto sommato ci riesce), visivamente pur senza il grandeur del action di alto bordo ha comunque la sua confezione a cui si può recriminare poco. A sto giro mi accontento del bicchiere mezzo pieno e ho passato ste due ore tutto sommato divertendomi. Lo rivedrò? Col ciufolo, ovviamente.
Sono d’accordo, piacevole senza troppe pretese. Per me il difetto piu’ grave e’ stata la CGI orribile, il resto – scazzottate, gun fu e quant’altro – mi e’ piaciuto discretamente,
SPOILER
Non ho capito un granche’ le gesta di Tamil : prima dell’ultima scazzottata con Ana de amas guarda dentro il ciondolo, e poi si scazzotta con lei come se nulla fosse? a cosa e’ servito guardare nel ciondolo? Credevo ci fosse un coupe de theatre in fondo al film (tipo che tamil ha scambiato qualche chiavetta o chissa’) ma non mi pare
E onesto tutto l’astio che sto film sta incontrando per me rimane davvero esagerato.
L’unica cosa degna di nota è l’ampio uso di armi pesanti, nei film di spionaggio la pistola o i pugni sono la norma, è già tanto se usano una mitraglietta, in questo invece non lesinano le bombe a mano, le mitragliatrici pesanti, RPG e lanciagranate, sicuramente molto più divertente.
Comunque la bimba sembrava rinchiusa nello stesso posto dove avevano rinchiuso la figlia di Schwarzenegger in commando.
L’ho pensato anch’io! Però in Commando lei è molto più figlia di suo padre e giustamente scappa invece di piagnucolare in modo realistico.
Sicuramente i 200 milioni potevano essere spesi un po’ meglio, ma cmq il film non è da buttare. Un filmetto d’azione, senza troppe pretese, giusto per una serata estiva.
Chris Evans ha dato una prova decisamente migliore in Knives Out. Quindi non è che sia un campo proprio nuovo per lui.
Qui sembra che si sia solamente divertito un mondo, probabilmente i Russo l’hanno lasciato fare.
Però concordo con molti dei commenti. Filmetto che si lascia guardare, due ore di intrattenimenti senza pretese e senza troppi tempi morti. Come dice nella rece “vediamo se salta fuori un franchise, altrimenti fa lo stesso”.
Grande delusione…. ma i più attenti di voi avranno notato degli “omaggi” a specifici film.
1) Il furto del paracadute in volo come in 007 Moonraker
2) La fuga dal pozzo allagandondolo… come ne il Burbero con Celentano
3) La “tortura alle orecchie” come quella subita da Banfi in Scuola di Ladri!
Qualche considerazione sparsa:
– Evans attore-feticcio dei Russo e dobbiamo concordare che esistono attori-feticcio peggiori (di registi molto migliori)
– Wagner Moura mi pare che ci sia per contratto in ogni film dove c’è Ana De Armas?
– Ecco, Ana De Armas: ma il suo personaggio a che serve, a parte che sta bene ovunque?
Comunque film che sta ricevendo troppe critiche, è un action lineare onestissimo con botte e spari di medio livello.
Lo boccio in toto solo se penso che hanno speso 200 testoni orca troia.
Ecco esatto, la cosa che fa più specie è la cifra che tra star power e sequenze grosse all’aperto, per carità, è pure comprensibile però ecco conoscendo la cifra ciccia uno può sperare di vedere roba più crasta.
Comunque come detto sopra, per me il risultato è godibile
“…è un action lineare onestissimo con botte e spari di medio livello.”
Di per sè questo è verissimo. Ma sapendo che:
– c’erano 200 (DUECENTO) milioni a disposizione
– Gli attori sono tutti di primissimo livello
– I registi pure
Ci si aspettava molto di più. E’ come se vai al concessionario e spendi mezzo milione per una Ferrari e poi scopri che per qualche motivo hai “solo” le prestazioni di un’Audi RS3. E’ sempre una signora macchina sportiva, corre ed accelera bene, però ti rode il culo, no?
Sì, è una grossa occasione sprecata in rapporto a casting e produzione.
Ok ma cosa cazzo ve ne frega a voi del rapporto costo/ outcome dal momento che non lo pagate un cent?
Anche Il mio nome è Remo Williams è tratto dai romanzi pulp della serie Destroyer e la Marvel – per sfruttare il gancio del film – pubblicò una serie di fumetti ( da noi per Play Press ) con disegnatori come un giovane Lee Weeks ed almeno una cover di Walter Simonson. Le due storie hanno qualche punto in comune. Credo che Netflix ne farà il primo episodio di una serie. Peccato che non sia successo per The Nice Guys sempre con Ryan Gosling. So goes life. I Russo troveranno il modo di usare ancora Evans come cattivo. E’ stato la Torcia Umana, Captain America e quello + scanzonato tra i Losers della Vertigo/DC. Troppo per chiunque. In fondo anche Brosnan ha fatto una specie di parodia di 007 ne Il Sarto di Panama…
Madonna santissima, Losers, che occasione sprecata il film.
Anyway, nonostante il parere di molti, compreso il mio, Netflix ha dato via libera alla produzione del sequel E di uno spin-off, quindi evidentemente i (segretissimi) dati riguardanti le visioni sono stati lusinghieri se ci hanno messo solo 5 giorni per decidere.
Ci sono black op buone e black op cattive, idea di fondo del film tanto reazionaria quanto disturbante.
Mi fa molto ridere la DVD-quote perché è senz’altro tratta da una delle tante conversazioni avute con mio papà, quando ancora vivevo dai miei.
Tornavo a casa la sera a un’ora decente e mio papà stava ancora guardando la TV.
“Cosa guardi?”
“Un film”
“E com’è?”
“Mah, è un film”
E sicuramente sarebbe stata una conversazione adatta a Grey Man.