Raccolta differenziata è la video-rubrica che dà una nuova possibilità a film inizialmente sottovalutati da pubblico e/o critica.

Quella in mezzo non è, ripeto, ve lo giuro, NON È Ana de Armas.
Il regno del fuoco è uno di quei film che se vi raccontano il concept e vi elencano il cast voi non ci credete che non sia uno dei più grandi successo della storia: Christian Bale, Matthew McConaughey e Gerard Butler in un mondo post-apocalittico dominato dai draghi. Ma nessuno di questi era ancora all’apice della fama. Nemmeno i draghi. E poi diciamolo: il film stesso non è riuscito a impressionare. Eppure qualcosa di buono e meritevole l’ha fatto, e noi siamo qua per questo. A voi il filmato integrale:
APPENDICI ALLA VISIONE
PREMIO JIMMY BOBO
Colpo di scena! Per la prima volta nella storia mondiale dei Jimmy Bobo, c’è stata la totale unanimità:
- Barbara A. Bordo (digital paint & roto artist) 100%
- Trinità Waller (property master), Ray Cavalluzzi (model builder), Jason Piccioni (visual effect supervisor), Alf Tramontin (steadicam operator) 0%
Congratulazioni per la storica vittoria di Barbara A. Bordo, che non è quello che dicono quando Red Sonja sale su un veicolo ma è una persona vera. E ricordate: se vi abbonate al nostro canale Twitch il vostro voto vale doppio! Anche se questa volta non è stato necessario.
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Il lunedì alle 21 serata news, che si farà via via più interessante man mano che la gente va in vacanza. Questo lunedì per esempio vi parleremo dell’importanza dell’idratazione soprattutto durante le ore più calde.
Giovedì 8 dicembre alle 21 inauguriamo una nuova rubrica intitolata Duri da ignorare, dedicata a quei film che hanno avuto un grande successo sia di pubblico che di critica, ma che non ha per forza convinto proprio tutti, soprattutto a distanza di anni… Insomma parliamo di Avatar. Questa rubrica è nata puramente per incasellare Avatar. Che a suo tempo pure noi ne avevamo parlato bene, ma il ricordo si è annebbiato e nutriamo qualche perplessità: è diventato troppo controverso per essere un “Sala dei trofei”, ma ha avuto troppo successo per essere un “Raccolta differenziata”. Esce il secondo, vogliamo farvi arrivare ripassati e preparati. Duri da ignorare: Avatar!
TRAMA: è la stessa di Ferngully – Le avventure di Zak e Crysta (povera Crysta), ma coi puffi giganti e il mitico Tortello Worthington. [IMDb | Trailer]
Un grazie finale alla videosigla di Christian Aliprandi e Dario Cogliati, all’inno Trenodia per le vittime di Val Verde di Luca Giovanardi e alla sigla 400 Calci dei Nanowar of Steel.
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Posso dire di aver partecipato al plebiscito bobo e di esserne fiero!
Su “Il regno del fuoco” mi vien da dire che l’ho trovato mediocre ed eccessivamente pretenzioso.
Non ho mai capito cos’e’ successo, li’.
Forse scazzi col budget.
Perche’ fa di tutto per farti capire che ci sono i draghi ma non c’hanno i soldi per mostrarteli.
Se non altro McCoso li’ ha dimostrato col suo Van Zan di essere tagliato, per i ruoli da bastardo.
Tornera’ utile a Friedkin per il suo “Killer Joe”.
sui draghi sentivo le interessanti osservazioni di Barbero dove dice il drago oggi lo immagniamo come un dinosauro, tanto che, ci son stati pure quelli che han suggerito di come la figura mitologica del drago fosse in qualche modo una “memoria” dell’essere umano. a parte che ovviamente l’uomo e i dinosauri non hanno frequentato il pianeta allo stesso tempo la cosa interessante è che questa immagine del drago che abbiamo oggi, è cosí guarda caso da quando abbiamo scoperto i primi fossili, prima, il drago mediovale (e li possiamo vederlo in tanti affreschi dell’epoca) era rappresentato piú come un serpentone con le ali, molto piú simile a quello che oggi chiamiamo draghi cinesi…
Barbara A. Bordo…
Qui comincia a delinearsi all’orizzonte una finale dei Jimmy Bobo un po’ come quando facevano le puntate di sarabanda con l’uomo gatto contro allegria… ma(forse)non serve…
Nella disputa sui nomi non avete citato il famoso cartone della nostra infanzia, Viverna Ball!!
Ingiustamente sottovalutato, cupo come le atmosfere uggiose di un’apocalisse inglese richiedono. Anni prima di Jurassic World, la dimostrazione che umani e dinosauri – pterodattili – non potrebbero realmente convivere nello stesso pianeta.
Memorabili i paracadutisti suicidi, McConaughey con l’ascia bipenne ruba la scena al teorico protagonista Bale. Pare lasci in eredita’ un design in cgi dei draghi arrivato, evolvendosi, fino a Game of Thrones e House of the Dragon.
Quando viene riproposto in tv un’occhiata la merita sempre.
Io più che con Guy Fawkes “Il regno del fuoco” lo ricollego sempre ad un altro film post-apocalittico uscito quello stesso anno, “28 giorni dopo” di Danny Boyle.
Si vede che il 2002 è stato l’anno cinematografico dell’apocalisse a Londra
Vista la curva fantasy degli ultimi giorni ( e ispirato da una chat che sto avendo su Telegram or ora) , mi arrischio a lanciare in questi commenti un mini sondaggio.
Ditemi chi deve salire sul podio fra:
-Il Drago Del Lago Di Fuoco
-Dragonheart
-Il Regno Del Fuoco
Secondo me *quello* è il podio (anche se non riguardo Dragonheart da quand’ero ragazzino, quindi non ricordo quanto fosse effettivamente valido)
Il primo