Non ci sono parole più pericolose di “Ti voglio bene” se pronunciate da una bambola parlante. Che sia parlante per ragioni tecnologiche o per ragioni magiche poco importa. Il massacro è sempre dietro l’angolo. E farà ridere. Non come le vere bambole realistiche che vengono realmente vendute e non fanno ridere per niente proprio.
James Wan si è diplomato con successo nel 2012 nel master di livello MBA in “Managing and supervising killer dolls” organizzato dalla Cobretti School, è uscito e ha girato Dead Silence, che poi era la rielaborazione della sua tesina di diploma, e prodotto Annabelle. Tutto bene. Ha funzionato (chiaramente) e c’è stato anche un sequel. Ora per fare qualcosa di più complicato rinuncia al solito maleficio e invece si associa con quell’altro tenerone da sbaciucchiare tutto di Jason Blum, insieme immaginano La bambola assassina in persona, tecnologica invece che magica ma soprattutto vista e vissuta dal lato dei produttori. Siccome poi è un amante dei meta scherzi mette un regista da manovrare come una marionetta a dirigere.
M3gan vuole essere esattamente il remake de La bambola assassina senza pagare i diritti proprio a nessuno. Così cambia tutto lasciando intatta l’idea al cuore, ciò che dava personalità a quel film, quell’atteggiamento autoironico unito ad una critica portata seriamente al consumismo e alla maniera in cui la società calpesta gli esseri umani. Siccome viviamo gli anni della corporate identity e del culto delle compagnie però, non c’è cosa più divertente che vedere tutta la storia dal punto di vista dei manager, dei segretari, degli uffici colorati in cui non bisogna andare in giacca e cravatta e delle ambizioni di carriera mondiale nel settore dei giocattoli.
M3gan è la bambola con IA di livello pazzesco che la protagonista ha inventato così, nel tempo libero, non avendo molto da fare…. L’obiettivo è rivoluzionare il settore dei giocattoli dopo che il precedente tentativo (una specie di Furby inquietante) è stato copiato dalla concorrenza. M3gan invece non la può copiare nessuno perché ha una tecnologia avanzatissima. Va solo testata con una bambina: e chi meglio della nipotina completamente traumatizzata da un incidente d’auto in cui sono morti i suoi genitori? Chi meglio di lei per un attaccamento morboso in virtù del quale la bambola potrà fare stragi?
Gerard Johnstone, il pupazzo nelle mani di Wan, ha visto tutti i film giusti e non solo sa mettere bene in scena una sceneggiatura divertente, ma si diverte lui stesso facendo attivare M3gan con la stessa inquadratura con cui viene attivato Robocop e poi si esalta in un finale così classico da far venire le lacrime agli occhi, in cui il mostro è sempre più mostruoso (i più attenti noteranno anche che l’espediente per chiudere il confronto finale pure è preso da Robocop). In mezzo c’è Terminator ovviamente, così che alla fine il risultato stia a metà tra Chucky e una puntata di Black Mirror. E ovviamente funziona.
Non bisogna stare a spaccare il capello in quattro sia chiaro. In M3gan niente è davvero solido in termini di scrittura. L’intelligenza artificiale che in teoria fa una strage perché esegue troppo alla lettera il suo compito di proteggere la bambina, non si sa perché se la gode, inquieta la gente, gioca al gatto con il topo, li insegue correndo a quattro zampe come un cane o si fa trovare in casa al buio illuminata dalla luna che suona al pianoforte solo per spaventare. Ha un innato senso della posizione spaventosa, utilizza arnesi creativi per i suoi omicidi e poi sviluppa motivazioni ridicole. E sia chiaro: va bene così! È la grande tradizione dei B movies che Wan e Blum sanno maneggiare, divertirsi come prima regola.
Conta semmai di più l’aver messo Amie Donald (età: 11 anni) dentro il costume da M3gan per farla muovere realisticamente ma anche molto male e poi farle fare balletti e acrobazie (di nuovo: perché? Perché è divertente, ecco perché), conta la presa in giro dell’etica inesistente delle società di giocattoli, lo spietato cinismo della buona zietta protagonista che in realtà non ha nessun interesse nei sentimenti della nipotina ma le serve solo una cavia. Serve insomma un senso dell’ironia raffinato unito ad un po’ di sangue (che peccato che poi non abbia mai voglia e coraggio di mostrare le atrocità) tutto come in La bambola assassina per dire che la società dei consumi peggiora gli esseri umani, li mette alle corde e instilla in loro bisogni (di consumare ma in questo caso di carriera e di lavoro) che sono peccati che ad un certo punto vanno scontati. E poi per farglieli scontare.
Dvd-quote suggerita:
“Il nostro Barbie – Il film”
Jackie Lang, i400calci.com
Sembra la cugina stronza di Alita.
Ah quindi non “Finalmente il film di Pinocchio che ci piacerebbe a Collodi?”
(Ma il numeretto scrondo a posto della lettera nel titolo era proprio necessario? Mi uccide la qualsiasi)
Era ovvio come idea, idem come film, certo se ci stavano sangue e sbudellamenti lo spettacolo ne giovava. Vabbè ora Jason maschera da Hokey produrrà l’inevitabile sequel che comunque incasserà, per poi spegnersi piano piano con i ri-sequel come una batteria che non si ricarica abbastanza velocemente. Nessuno ha mai notato che Blum si chiama come l’icona horror di Venerdi 13? Aspettando il sequel della CASA.
La scelta di non mostrare troppo sangue (in generale la violenza è narrata più che mostrata) è perché diversamente sarebbe passato in secondo piano il METAFORONE: hard-technology cacca pupù, W i rapporti e le connessioni umane ecc.
Comunque carino dai, dura il giusto (1h40′), mi sta un po’ sulle palle la moda cinematografica di autolanciarsi un piccolo assist per il sequel, ma va precisato che lo spiraglio mezzo aperto è un po’ lo standard dei film horror da tipo sempre.
ps: M3GAN perchè: Model 3 Generative ANdroid
pps: grazie (middle finger, in amicizia, al recensore) per il link alle “reborn dolls”, ho cancellato immediatamente la cronologia di chrome.
Ehhh si,ceertooo
https://www.insider.com/m3gan-writer-unrated-gorier-versioncoming-2023-1
Scusate l’off-topic, ma The Menu non lo considerate calciabile abbastanza per il blog?
Nel caso per me sarebbe comunque una eccezione meritevole
Bello The Menu!
da notare anche gli ultimi secondi che sono un omaggio a il tagliaerbe. per quanto mi riguarda visto e goduto: niente di epocale, ma questa allegoria della tecnologia data in pasto ai ragazzini da parte dei genitori assenti mi ha inquietato molto ma molto di più della bambola ‘sasina che mata tutti.
Il Terminator Chucky di James Wan!
Non per fare becera polemica politica, ma solo io ho notato la straordinaria somiglianza tra M3gan e l’attuale primo ministro di una certa nazione a forma di stivale?
Tu ti meriti la boldrini presidente della repubblica
Ma L@ura non somiglia ad una bambola nana assassina.
Sarebbe troppo noiosa.
Meglio M3gan.
“Sono M3gan
sono una bambola
sono una IA
sono assassina”
Ma perché avete pure il coraggio di farvi prendere per i fondelli andando a vedere questi film?
E merde come questa robba sarebbero i presupposti per “supportare il cinema in crisi”?
Questo film doveva andare direct to stream, era il suo posto giusto in mancanza di un cesso o una discarica.
Non posso perdere il mio tempo prezioso così.
Ma per piacere. Dico per piacere. Giusto i millenials possono farsi fottere da sta roba.
Questo è il tipico commento di chi mentre mordicchia la stanghetta degli occhiali preferisce godersi il film intellettuale made in A24 che diverte zero però è Arte e fa sentire Artista chi lo guarda.
E il tuo invece è il tipico commento da leone da tastiera.
Della serie: quando non si ha niente di costruttivo da dire si colpisce il singolo soggetto scomodo, dall’alto della propria comfort zone.
Uh, molto intelligente. Molto da millenial.
Ma figurati, non sono assolutamente un leone da tastiera e non intendevo insultarti. Mi sembrava evidente che il tuo commento sia il frutto di anni di intossicazione da A24 che ha fatto credere alla gente che il cinema di genere deve essere roba intellettuale e invece come prima cosa deve divertire.
Perdonami ma dove sta scritto che il cinema di genere “come prima cosa deve divertire”?
Mi permetto di domandarlo perché ho idea stia scritto nello stesso posto in cui è scritto che il cinema di genere deve essere roba intellettuale: da nessuna parte.
A me risulta che il cinema, di genere o meno, “debba essere” quello che piace alle singole persone che ne fruiscono e, in casi come questo, il problema non ha a che fare con il “volersi sentire Artista” come opposto al “voler divertirsi” (che per altro è una contrapposizione idiota e faziosa: è possibile divertirsi E fruire di un prodotto artistico e di qualità, allo stesso tempo). Credo che il problema abbia invece a che fare col fatto incontrovertibile che sia Blum che Wan hanno la tendenza a produrre film tecnicamente ben eseguiti ma scritti in modo sciatto, superficiale e stupido – caratteristiche che, per alcuni di noi, rendono il prodotto inguardabile.
Poi il recensore scrive che “funziona”. Certo che “funziona”: anche l’hamburger del mcdonald “funziona” nel senso che è appetibile e, tecnicamente, ti “sfama” pure se in realtà è monnezza.
Ecco: quello di Wan e di Jason Blum è, in larghissima parte, junk food cinema.
La critica che muoviamo noi “intossicati da A24” è che si possono fare film-hamburger anche usando “ingredienti” un filo più genuini e che difendere questo tipo di immondizia giova all’industria cinematografica esattamente quanto difendere McDonald’s giova all’industria alimentare.
Davvero, se siamo arrivati a dire che non basta che un film horror “funzioni” perché deve avere chissà cosa in più per farvi sentire intellettuali della minchia allora davvero non so più cosa dire. Continuate pure a vedervi le seghe (letterali) al ralenty di In fabric.
Ps So che In fabric non è A24, ma forse è anche peggio: è un A24ismo.
Non ho mai visto un solo film di A24 in vita mia, e tu sarà meglio che ti basi su elementi SERI prima di giudicare chi non conosci.
Sarà mai normale che uno debba fare la radiografia di una persona solo per un post scritto?
Esci di casa e apri gli occhi per cortesia, invece di rapportarti con un computer.
Ahah ma guarda che io esco parecchio fuori di casa e amo molto divertirmi. Io…
E allora esattamente che problemi hai?
Nessun problema, si discute in un sito di cinema. Se sei suscettibile apriti un blog e disattiva i commenti.
Che fai, prima rompi le balle e dopo piagni?
Io non ho mai detto che non voglio commenti, i problemi con il prossimo te li stai facendo tu dal tuo primo post.
Forse che sia il caso di risolverti i tuoi problemi fuori da internet?
Vabbè, bonanotte. Comunque ti consiglio di approfondire il cinema della A24, sicuramente troverai quel vero cinema che non ti farà perdere tempo prezioso e ti farà sentire molto intelligente. Nulla di male, per carità.
Allora ti dò un consiglio secolare anche io: dal momento che non conosci né me né i miei gusti e nè cosa guardo o non guardo, fatti gli affari tuoi che intanto campi 100 anni.
Intanto, millenial.
Così scrisse quello che dà del “millennial” a chi non conosce (ho 40 anni) , genio ❤️
Appunto, studia: sei un millenial immaturo.
Immagino che sia per questo che lo scrivi con una enne sola
Ti regalo tutte le N che vuoi, ma non posso regalarti un cervello pensante, mi dispiace.
Visto ieri sera.
Ora onestamente il ragionamento “è un film scemo fatto per divertire” io lo capisco, ma se guardo i prodotti Blum House non vedo ne la Troma ne l’Asylum, quindi la domanda resta?
Perchè fare un film così di merda?
Gli attori sono bravi e capaci, la regia è ottima, perchè la storia fa così cagare?
Perchè la zia insiste a prendersi la piccola rompicazzo se non la vuole e i nonni ci starebbero?
Perchè se il capo ti chiede di fargli un Furby più economico e tu di risposta prepari Battle Angel Alita a 10K al pezzo lui non ti licenzia ma si esalta?
Perchè mi fai una bambola per bambini quasi indistruttibile, che hackera il pentagono e forte come un cazzo di toro?
Perchè se lavori per Elon Musk non ti puoi riparare quella merda di steccato?
Perchè vivi in un quartiere così di merda?
Perchè uno spruzzino per l’acqua ha la pressione così potente da lanciare di 4 metri una culona di 100 kg?
Perchè improvvisamente diventi filosofa e padagogica con la rompicazzo quando per mesi te ne sei sciacquata la passera?
Perchè un assistente sociale appena vede quel cazzo di coso non te la leva la bambina?
Quale cazzo di poliziotto crede ad una chiattona di 100 kg su un cane di merda e non ad una passera sessualmente appetibile soprattutto quando la piccola rompicazzo ha il calco dei denti sull’avambraccio?
Che cazzo di scuola nel bosco è una dove i bambini possono andarsene in giro per kilometri nel bosco ad un passo da strade guidate dallo stesso stronzo morto di sonno che guida uno spazzaneve e non vede una macchina ferma a luci accese in mezzo alla strada?
Chi cazzo prepara un robot da guerra al college e finisce a fare i Furby per Elon Musk?
PERCHE’ CAZZO DEVE BALLARE?!?!?!?PERCHE’ CAZZO DEVE BALLAREEEEEEE??????
Parole sante!!
Mi stai dicendo che non è un documentario??? Il trailer mi ha ingannato!!!
No, credo che stia dicendo che per “divertirsi”, di solito, un presupposto fondamentale è non sentire la propria intelligenza offesa da una scrittura sciatta e superficiale.
In linea generale sono d’accordo col concetto, ma il problema è quando confondete una scrittura “corretta” col “realismo”, che sono due cose che non hanno assolutamente nulla a che fare l’una con l’altra. Lo script di M3gan è tutt’altro che sciatto: è, al contrario, consapevole, intelligente e ispirato sopra la media mainstream del genere.
Mah. Stavolta le ho sentite tutte.
Se questa robba è un film intelligente, io sono Batman. Raga sono Batman!
Ah beh, scacco matto, immagino.
Ascolta io capisco che devi atteggiarti perchè se non lo fai dovresti ammettere che scrivi su un blog dove recensisci film oggettivamente di merda, ma la sospensione dell’incredulità può volare volendo con un Insidious o the Nun; ma ora non è che pisci fuori dal vaso, stai cagando nel tinello…
Non c’è niente di “consapevole” nel voler ignorare delle questioni a dir poco BASILARI; come ad esempio creare un giocattolo per bambini con capacità di hacking da Cyberpunk, forte ed agile come Rain in Ninja Assassin ed indistruttibile come una finalista di Robot War.
Che cazzo ha di “intelligente” un film il cui svolgimento è basilare e privo di qualsivoglia momento fuori dagli schemi e che pare ispirato al peggior Chucky del mondo?
Dai su, mantieni il tono per film salvabili.
Ciao PsykoPirata!
Allora:
1- rilassati, non sei costretto a fartelo piacere se sei il tipo di persona che la prima cosa che chiede a un film di bambole senzienti assassine è il rigore di Roberto Rossellini. Non ti giudico, giuro.
2- non c’è assolutamente niente di “basilare” in quello che chiedi. Ma proprio in un film qualsiasi, tantomeno quelli sulle bambola senzienti assassine o le commedie horror in generale. Sono film, non servizi del TG1. Il primo obiettivo è dare spettacolo, intrattenere, creare scene o emozioni che si lasciano ricordare. Se riesce a dare spettacolo E contemporaneamente essere “credibile” (?) tanto meglio, è il jackpot, immagino. Ma la priorità è lo spettacolo. Meglio spettacolare e inverosimile che verosimile e noioso, 10 volte su 10. Nessuno vuole fare un film che ti dimentichi subito dopo averlo visto. Le basi sono queste.
M3GAN sceglie di non uscire dai binari del genere e di non prendersi troppo sul serio, e piuttosto di giocare e concentarsi su scene memorabili e sull’unica novità determinante che immette, ovvero la differenza di caratteristiche tra una bambola pre-adolescente e una infantile alla Chucky, e per quanto mi riguarda azzecca almeno un paio di momenti da applausi – cosa che ad esempio non riesco a dire di tanti film dell’universo di James Wan. Se sei curioso mi riferisco alla prima demo con gli investitori e alla scena spoilerata nel trailer in cui si mette a ballare, ma non è importante. Poi c’è anche la critica a un certo modo superficiale di essere genitori, ecc… non è male, forse per la prima volta in un film del genere non si condanna la tecnologia per i problemi che può dare quando non funziona ma ne si condanna soprattutto l’uso/abuso quando funziona, ma chissenefrega, per fortuna è in secondo piano. Deduco che tu non ti sia fatto incantare dalle scene migliori e questo ti ha portato a vagare con la mente e puntare il dito su problemi secondari. Non è un problema se non ti è piaciuto, ma cerca almeno di non farti portare fuori strada da cose che non c’entrano niente.
Ciao!
Di nuovo sta storia del rigore.
La sospensione dell’incredulità non chiede rigore.
Non ho bisogno di analizzare La Casa nel Bosco e valutare il sottotesto di una società segreta che sacrifichi adolescenti valutando se sia seria o meno.
Ma se mi vendi un prodotto un paio di cose, se vuoi esser superiore ad un film da cestone, ti impegni a farle.
Quindi lo ripeto, non mi fai un robot abile come un ninja facendomi credere che è baby mia mescolata ad un tamagochi.
La riunione con gli azionisti è bella?
La ridicola scena dove la bambina magicamente si apre con la bambola quando si trova proprio sotto i riflettori degli investitori?
Il balletto?
Quella è proprio robetta da Sundance per dire “che figo che sono ci ho messo una scena del cazzo ma eclettica”
Ciao, ben tornato! Mah, guarda, la gara di dettaglio plausibile contro dettaglio implausibile in 1) un film e 2) un film che parte da una premessa dichiaratamente implausibile, la lascio tutta a te se evidentemente ti diverti così. La scena con la bambola che balla è figa perché, fra le altre cose, è esattamente il tipo di cosa che gli altri film con le bambole non fanno e non possono fare. Il film ha una caratteristica distintiva: fa il suo dovere e la sfrutta. Vorrei poter dire che è una cosa banale che tutti i film si ricordano di fare, e invece la media è abbastanza frustrante. La scena con gli azionisti è bella perché è la classica scena costruita per aspettarti che la bambina mandi tutto a monte come il più abusato degli stereotipi (che tu ti lamenti che il film invece rispetta pigramente), e invece lo ribalta piazzando la rivelazione che la bambola è più potente, subdola ed efficace di quanto si era visto fino a quel momento. E lo fa con una scena camp e divertente. Ma non mi sembra, PsykoPirata, che tu vada in fortissimo in spiegazioni al di là di “io non l’ho capita quindi sono loro che vogliono fare gli eccentrici sapientoni fighetti”, per cui non insisto. Un giorno magari ti renderai conto che la “credibilità” è un metro di misura che ti sei inventato da solo, piazzando un confine del tutto arbitrario, e che questo film vuole apertamente fare altro. Ti aspetto a fare le pulci alla saga di Fast & Furious. Mi sono molto divertito, ciao!
Io sto semplicemente esprimendo il mio punto di vista, ti ripeto però che se il film non lo faceva Blum, che siete tutti qua dentro emozionati quando produce ogni singola cazzata, lo deridevate senza ritegno come merita.
Che piaccia o meno non è da mettere in discussione, che sia di basso livello poichè volutamente tralascia le cose e le affronta male perchè “tanto siam Blumhouse e su internet gli hipster si induriscono per dire che gli horror hanno pure stile” nemmeno.
Poi che accusi me di atteggiarmi senza dimostrar di avere basi fa molto ridere anche me, ma che ci vuoi fare, io non scrivo in un blog e faccio i video su yuoutube quindi magicamente la tua opinione vale più della mia.
Ah guarda, io ho vissuto tutta la diatriba “blog vs carta” per cui veramente l’ultima cosa di cui mi puoi accusare è avere pregiudizi basati sui media di riferimento. In tutta serenità, l’unica cosa che vedo è che io ti sto rispondendo sforzandomi di analizzare scene e contesto, e tu stai rispondendo unicamente dando colpe esterne. Mettiti nei miei panni: che altre deduzioni dovrei fare?
Io ti ho detto per filo e per segno cosa non mi sia piaciuta e il tuo modo per confrontarti è stato:”No, non è così” e bon.
Ah! E io che pensavo non capissi le mie risposte, quando semplicemente non le hai ancora lette. Ti aspetto se vuoi.
(non terrei queste discussioni così lunghe di norma, ma una volta al mese sono sostenibili)
No no, le ho lette, solo che non hanno senso.
Cioè in realtà lo hanno, ma solo perchè hai deciso “perchè si” non perchè ci stiano o meno.
Una scena simile in un film che non sia Blumhouse probabilmente ti farebbe ridere, ma qua ci sta perchè è fatta male ma non la fa nessuno e quindi è fatta bene?
Bel ragionamento, quindi andiamo per assurdo siccome Vacanze in India non fa ridere e un film comico dovrebbe far ridere Vacanze in India è il miglior film comico che esista?
Ci riprovo:
Che un film sia assurdo a priori è giusto, non lo discuto, il problema che differenza Lo Squalo da Sharknado e Alex L’ariete da Prima di Mezzanotte è oltre l’assurdo di partenza per il quale mi siedo al cinema cosa mi fai.
Il balletto è una stronzata, non mi interessa che stilisticamente wow perchè ecletticamente ok e cineasticamente inaspettato, è una stronzata perchè la bambolina diventa James Madsen senza nessun presupposto.
Forse è qua la risposta, i presupposti.
Perchè ok, la bambola c’ha Windows 40 nel sistema operativo ed accetto che “impari”, mi sta bene; ma non puoi venirmi a dire “ah si, la abbiam corazzata come un finalista di Robot Wars, resa veloce come Usain Bolt e siccome c’eravamo pure forte come un tizio di MMA sotto Ketamina”
“Perchè?”
“Lol, cinema eclettico”
Poi sei libero di darti le scuse che vuoi ma sto film è una cagata assurda, dove abbiamo innaffiatoi con la pressione di un cannone anti proteste di Honk Kong, una zia misantropa ma che 3 minuti si carica nel cervello “Maria Montessori, storia di una maestra che amava i bambini” e Il Metal Gear Pedo che viene usato come bambolina.
E aproposito la storia dell’ultimo Chuky con Aubrey Plaza è identica a sta roba, però li avevano la dignità di non dare alla vicina lo spruzzino con la pressione che sposta una Smart.
Urca che velocità stavolta! Bravo, hai descritto i tuoi limiti di analisi (la credibilità! la logica!) in modo esteso e dettagliato: il cinema è altro, ma almeno stavolta ti sei esposto un po’ di più e lo rispetto. Guarda, un po’ sembri me quando avevo 16 anni, per cui ti dico questo: togliti i paraocchi, stai più rilassato, pensa al fatto che stai guardando una forma di espressione e di intrattenimento e non un documentario, guardati un sacco di roba senza pregiudizi e concentrati su quello che sta a schermo e non su cazzate tipo “solo perché è la Blumhouse” o “vi paga la Marveldisney” o “il DAMS!” che non frega niente a nessuno e non portano da nessuna parte e anzi, mostrano un timore micidiale verso le cose che non capisci. T’è piaciuto più il remake di Chucky che questo: ci sta, non era mica brutto, ma stai cercando i motivi nei posti sbagliati. Poi guardati tutti i film di bambole assassine usciti fino a oggi, e quando hai fatto dai un’altra possibilità a M3gan. Ormai ti farà cagare lo stesso perché ti vedo traumatizzato, ma secondo me un po’ inizierai a capire. Ciao!
“che velocità” si, io ho un lavoro e una vita.
Continui ad ignorare quel che dico per menartela con l’atteggiamento da espertone.
Ottimo.
Comunque il tuo film che “condanna la genitorialità” cosa che faceva il primo Chucky, la risolve poi a cazzo.
Ah no scusa, non ho visto ogni film sulle bambole ed ho parlato troppo presto cazzarola…
Hey ciao! Pensa che io invece ormai mi ero scordato di tutto. Comunque mi dispiace che evidentemente ti sto antipatico, Psykopirata, che poi finisci per ignorare i miei consigli sinceri puramente per ripicca… Vabbè, colpa mia, sorry. Torna pure quando vuoi!
Oh non sei in grado di discutere di niente comunque eh.
Ignori quanto scrivo per o cercare di dire che non ne so abbastanza o ora sei arrivato al “ti sto antipatico”
Manco so che faccia hai e fuori da qua non ho mai sentito parlar di te, pensa quanto puoi starmi antipatico.
Vabbè dai: per metà ho provato a darti dritte e spiegazioni serie, per metà mi son divertito a fare a gara a chi era più arrogante, l’ho decisamente tirata troppo per le lunghe, è colpa mia, sorry. A posto così Psyko, non ti preoccupare.
Per l’ultima volta: hai provato a darmi dritte vendendomele come dogmi, non hai cercato di condividere ma di permettermi di apprendere dalla tua maestosità.
Magari funziona con i tuoi amici da baretto online, ma con me no.
Il mio primo post manco parlavo con te ma esprimevo la mia opinione sul film che hai cercato di “smontare” con una frasettina da 3za media, da allora il tuo confronto ha solo seguito la linea cui sopra.
Tu devi vivere sereno perchè tanto che scrivi puttanate o meno il tuo pubblico lo hai, quindi evita le risposte stizzite come hai fatto ora su.
Tanto di sta merda faranno pure il seguito e se sei fortunato farà il ballo da lap dance e potrai “impararci” come sia eclettico e fuori dagli schemi.
Io da bambino ero così arrapato che una volta ho provato a bombarmi un pupazzo. Figurati se avessi avuto una zia che mi regala M3GAN. Questa è stata la prima cosa alla quale ho pensato guardando codesto film. Oltre alle mie estroverse oscenità, il film mi ha inevitabilmente fatto pensare al romanzo di Ishiguro, Klara e il Sole. In quel libro c’è l’androide Klara che se ne sta in vetrina in attesa di essere scelta. A sceglierla sarà poi Josie,una ragazzina con delle problematiche da affrontare, problematiche che troveranno assistenza proprio nella empatica amica artificiale. Quanta dolcezza. Anche in M3gan vi è dolcezza, oltre che un forte senso di attaccamento e protezione. Sì, praticamente una mamma. Per affrontare al meglio un film come M3gan la cosa da fare sarebbe alzare l’asticella della sospensione d’incredulità per restare ben appiccicati alla diegesi del racconto (ammazza, si vede che ho studiato al DAMS). Sì, parliamo di una bambola che fa cose pazzesche e fino a qui possiamo stare nel mood. Tuttavia il film ci snocciola una serie di cosucce che tu DEVI davvero prenderle per buone. Tolta la questione che si parla di un’azienda di giocattoli (e non di un più plausibile studio sulla robotica avanzata in un sistema olistico che comprende anche l’intelligenza artificiale) a me, per dire, un pochetto disturbava che la tizia abitasse in quella casetta lì. È un po’ troppo funzionale agli eventi e alle vicine di casa rompicoglioni. Vabbè. Se non si stanno a guardare i peli pubici nell’uovo, M3gan è un film divertente che dice (ebbene sì) cose intelligenti. Cioè? Be’, già solo l’omaggio in POV al RoboCop di Paul Verhoeven, per me è essere intelligenti. Lì il film ti dice “Caro spettatore, vedrai magari cose un po’ così ma guarda che non siamo degli idioti”. Rincariamo poi con la citazione di Die Hard? ❤️ Insomma, M3gan non è un film scemo, non è un “filmetto”. Non sto dicendo che siamo innanzi a Tarkovskij o a Nicola Porro, sto dicendo che è un film che rispetta il canone in cui è inserito, i suoi stilemi (come diremmo noi del DAMS ascoltando metal scandinavo e fumando cannoni). Espressioni polisemiche a parte, dicevo, che il film è aderente al suo genere ma ha un cervello. È un mainstream non sciatto. È più di quello che appare e questo mi piace sia nelle persone ma soprattutto nel cinema. Daje. In coda a ciò il meraviglioso senso dell’entrare in scena di M3gan 😅? Il pianoforte è un tocco di classe. Ha stile la bambina. A proposito, i più penseranno – a ragione – a Chucky, a me invece M3gan ha fatto pensare a Super Vicki. Mi piaceva quella sitcom, aveva elementi squisitamente inquietanti, una Mercoledì robotica. Ecco,ora che ho menzionato Super Vicki mi resterà in testa per giorni la sigla iniziale. Grazie mille anni Ottanta.
M3gan è su netflix, ricordavo vagamente la recensione – purtroppo avevo dimenticato le bambole reborn e ci ho ricliccato sopra, va bene che siete amanti dell’horror ma ci sono dei limiti. Dunque, la bambola con la spm (o pms, all’inglese) tarata al massimo. Brava. Io avrei messo un po’ di preti al posto della vicina ma non si può avere tutto, giusto? Vale la pena guardarlo per la giovane attrice che fa M3gan, molto inquietante. Beverino e veloce