Il mio nome è Quantum Tarantino e diversi anni fa, a causa di una gag crudele, mi trovai costretto a recensire tutti i film che avevano la parola “quantum” nel titolo. Ero spinto da una forza sconosciuta a cercare il meglio in ogni pellicola. La mia unica guida era Nanni Cobretti, il fondatore dei 400 Calci, che mi appariva nella forma di ologramma che solo io potevo vedere e sentire. Intrappolato nel Marvel Cinematic Universe, salto di film in film, aiutando coloro che si trovano nei guai e sperando ogni volta che la mia prossima recensione sia l’ultima…
Ant-Man and The Wasp: Quantumania è il trentunesimo film dell’Universo Cinematografico Marvel, il primo della Fase 5, il terzo dedicato al personaggio di Ant-Man e il secondo, con Eternals, ad avere una media voto sotto la sufficienza su Rotten Tomatoes e Metacritic. Questo, chiariamoci, non significa che la gente si sia stufata dei film Marvel, altrimenti non avrebbe incassato 100 milioni di dollari in un weekend. Ma se i grandi aggregatori di recensioni come Rotten e Metacritic rappresentano un termometro vagamente affidabile (e niente di più) dei gusti del pubblico americano, con questo film la Marvel è finalmente riuscita nell’impresa impossibile di deludere le aspettative di gente che entrava in sala con nessuna aspettativa.
Che poi è un po’ la cosa di Ant-Man, se ci pensate. Non ci aspettavamo niente col primo film e invece ci ha piacevolmente sorpresi. Non ci aspettavamo niente dal secondo e niente è esattamente quello che abbiamo avuto. Non ci aspettavamo niente dal terzo e come recita il famoso meme
Un problema che risuona con tutto il MCU post-Endgame, questo apparente controsenso per cui l’operazione più ambiziosa della storia del cinema (cinema con la c minuscola, per rispetto a Scorsese) sta impiegando molto più tempo del previsto a capire che cazzo vuole fare da grande…
“Cosa fare da grande”: va’ là che assist pazzesco per parlare della trama! Perché c’è questa cosa di Ant-Man che ha il potere di diventare grande, no? Ma c’è anche il personaggio di Cassie, la figlia di Ant-Man, che era una bambina nel primo film ma nel frattempo è diventata grande e ora che è grande vuole fare Ant-Man pure lei.
Magari ci avete fatto caso anche voi, ma sono un po’ di film che la Marvel pare leggermente ossessionata dal tema della genitorialità. Sicuramente c’è un aspetto anche utilitaristico, la necessità di preparare il terreno per un ricambio generazionale, dal momento che il franchise è eterno ma gli attori no (emblematico il caso di Jeremy Renner, che ha fatto appena in tempo a passare il testimone prima di venire messo sotto da uno spazzaneve). Ma negli ultimi anni abbiamo visto veramente troppi personaggi figliare, adottare o prendere sotto la propria ala dei giovani mini-me per non pensare che Kevin Feige attorno al 2018 ha convocato tutti i suoi minion e annunciato che da qui in avanti il senso della vita è essere genitori.
E posso dire una cosa?
A me non è che questa cosa interessi così tanto.
È un argomento legittimo, ci mancherebbe, che è naturale voler approfondire – se avete degli amici con dei figli avrete sicuramente notato che parlano solo di quello – e che offre una manciata di spunti validi, ma è indispensabile che succeda in tutti i film? Per tutti i personaggi, e sempre allo stesso modo?
Ma sto divagando.
In Ant-Man 3, dopo averci girato intorno per quasi 10 anni, Scott Lang e la sua famiglia allargata esplorano finalmente il Regno Quantico e il risultato è una serie di preset narrativi che si possono ricondurre a qualsiasi franchise tranne, ironicamente, quello Marvel: c’è la struttura autoconclusiva e super schematica di Star Trek in cui gli eroi arrivano su un pianeta/aiutano i locals a risolvere un problema/tornano a casa; ci sono le astronavi, un impero malvaglio composto da soldati senza volto e una varietà di creature assurde presi di peso da Star Wars, con tanto di momento cantina in cui i personaggi -gasp!- entrano in un bar e vedono che è pieno di alieni tutti matti tipo un uomo con la testa di broccoli o Bill Murray; e c’è la peggior fotografia che si sia mai vista in un film Marvel, buia e con una inspiegabile predilezione per il colore arancione, che fa immediatamente pensare a certi pasticci della DC.
Ma è anche e soprattutto una compilation incredibile di occasioni sprecate.
Quando il rapporto tra Scott e Cassie viene introdotto pensi che a ‘sto giro ci sono se non altro le premesse per dire qualcosa di nuovo. Lei, adolescente “politicizzata”, vorrebbe usare i poteri di Ant-Man per cambiare il mondo; lui, adulto che ne ha già viste di ogni, vuole solo starsene un po’ tranquillo: è la ricetta perfetta per un bello scontro generazionale e invece tutto si risolve da un momento all’altro, senza che il minimo dubbio sfiori uno o entrambi i personaggi (o gli spettatori) né che avvenga alcuna trasformazione. Alla fine del film Scott e Cassie sono identici a com’erano quando il film è iniziato, solo che ora non litigano più!
Quando Kang (sì, il cattivo del film è Kang il Conquistatore, ne dobbiamo veramente parlare? Boh, è un cattivo, vuole cose da cattivo e per ottenerle fa cose da cattivo. Fine) dice a Scott “ho bisogno che rubi una cosa per me” la mente corre al primo film: un ritorno alle origini! Scott dovrà mettere in piedi un heist quantico! E invece salta fuori che “rubare” è solo un sinonimo per “portare un oggetto da un punto A a un punto B”.
Quando Kang viene presentato come fortissimo, potentissimo, praticamente invincibile, pensi che gli eroi dovranno batterlo con l’astuzia o facendo ricorso a qualsiasi cosa che non sia la forza bruta. E invece salta fuori che il trucco per battere un avversario imbattibile è colpirlo in molti e molto a lungo, finché non diventa battibile.
Quando Scott si trova al centro della tempesta quantica e gli si materializzano davanti “infinite possibilità di sé stesso” è lecito aspettarsi che questa cosa andrà a parare da qualche parte, arricchendo il racconto: Scott vede le mille altre direzioni che avrebbe potuto prendere la sua esistenza e impara qualcosa su sé stesso? O qualcosa del genere, non lo so, siamo pur sempre nella Saga del Multiverso. E invece è solo la scusa per una gag: in mezzo a infinite possibilità di sé stesso, tutte identiche, ce n’è una in cui è vestito come un idiota. Che matti!
Anche dal punto di vista visivo la sensazione è quella di guardare un cartone animato scritto da gente noiosissima e con tutte le limitazioni di avere a che fare con attori in carne e ossa. Ha una pessima reputazione l’espressione “cartone animato”, ma in un cartone puoi far succedere qualsiasi cosa, mentre in un film Marvel hai l’agente di Paul Rudd che ti dice va bene tutto ma il ragazzo me lo si deve vedere in faccia non meno dell’85% delle volte (e così assistiamo, tra le altre cose, a questo disturbo ossessivo compulsivo che hanno i personaggi di togliersi e rimettersi il casco in continuazione). Il Regno Quantico è Pandora marrone. La tecnologia super futuristica di Kang è generica roba sci-fi – fucili, navicelle spaziali, ascensori – neanche tanto diversa dalla generica roba sci-fi che i personaggi già usano quotidianamente nel mondo Marvel. Milioni di dollari in effetti speciali per far sparare il laser pew pew dalle mani alla quasi totalità dei personaggi e far fluttuare la testa di Corey Stoll (non intendo elaborare oltre).
E non fatemi cominciare (è un modo di dire, sono due giorni che aspetto di parlarne!) sulla questione dell’inclusività performativa, quella che non sposta di una virgola l’ago della bilancia sui grandi temi del maschilismo e del razzismo a Hollywood ma, ehi, così gli attivisti di Instagram non ci potranno rompere i coglioni.
Il film si chiama “Ant-Man and The Wasp” quando è assolutamente lampante, senza la minima possibilità di errore, che il protagonista indiscusso di questo film è Scott Lang, mentre Hope “The Wasp” (ma qualcuno l’ha mai chiamata così?) non è nemmeno il più importante dei personaggi di supporto. Co-intestarle il film (per la seconda volta), solo per far vedere che la Marvel è attenta alla questioni di genere, è insultante e dannatamente paternalista. Lo farebbero con due uomini, chessò, con Wolverine e Deadpool? Certo, direte voi, Wolverine e Deadpool sono Wolverine e Deadpool. Ma facciamo finta per un secondo che nelle infinite possibilità del multiverso della follia esista una bambina il cui personaggio preferito è The Wasp: sarebbe contenta di andare a vedere un film intitolato Ant-Man *and The Wasp* per sorbirsi 2 ore di Ant-Man con The Wasp che si mimetizza col green screen e salva la situazione negli ultimi 5 minuti?
Perché poi è questa l’unica cosa che sanno scrivere questi paladini del femminismo corporate tardocapitalista quando si mettono in testa di “dare una scossa al patriarcato”: donne cazzute, risolute e no-bullshit che non hanno niente di interessante da dire ma risolvono la situazione sparando o menando cazzotti, esattamente come gli uomini, ma meglio degli uomini.
Guardate anche il personaggio di Katy O’Brian, la leader dei ribelli del Regno Quantico vestita come la cattiva di He-Man: riuscite anche voi a immaginare la conversazione che è avvenuta quando è stata scritta?
– Ehi ehi facciamo che la leader dei ribelli è una donna, girl power!
– Ok ma chi è?
– È la leader dei ribelli
– Sì ho capito ma ma qual è la sua caratterizzazione?
– Ma sei scemo? Ho detto che è la leader dei ribelli
Fa sorridere, se ci pensate, che, in questi anni di profonda rivalutazione dei ruoli di genere al cinema, agli uomini venga insegnato che è ok essere sensibili, è ok piangere, è ok fallire, mentre alle giovani donne viene proposto come unico modello una super-donna ultra pragmatica e anaffettiva, praticamente Robocop ma meno divertente. Date ancora 5 anni a questo tipo di scrittura e si arriverà al paradosso che la vera liberazione è andare in cucina a prepararmi un panino.
Chiude il cerchio il più audace tentativo di parlare di politica che ci si possa aspettare a uno studio che vuole compiacere tutti senza arruffare le penne a nessuno. Il film si apre con Cassie arrestata durante una manifestazione (#acab) e finisce con Michael Douglas che dice che dovremmo imparare il socialismo dalle formiche. Prima di tutto: MACCOSA. E poi, sul serio, mi fa piacere, ma così, senza contesto, senza alcun seguito… cosa mi rappresenta? In confronto Falcon and the Winter Soldier sembra I tre giorni del condor.
Pur restando un film più fiacco che brutto, è incredibile come Quantumania non cacci fuori un’idea originale per salvarsi la vita e sbagli sistematicamente quasi tutto quello che poteva sbagliare. Ricicla idee vecchie, appiattisce ogni cosa, non fa né ridere né emozionare. Prende un personaggio che era tanto più interessante quanto più erano piccole, intime e personali le sue vicende e lo trascina in un’avventura epica dove la posta in gioco è il destino di un intero universo (di cui non ci importa niente, perché è la prima e l’ultima volta che lo vedremo) (spero). Annega ogni inquadratura in una GCI brutta e priva d’immaginazione e nessuno sembra divertirsi eccetto Corey Stoll.
C’è di buono che ce lo dimenticheremo tra un attimo.
Disney+ quote:
“Quantumnoia”
Quantum Tarantino, i400calci.com
Post credit #1
Post Credit #2
il mio quantumuniverso preferito è quello in cui Robert D J non si riprende dalla dddroga e la tuta di Iron Man viene affidata direttamente a Will Smith (che poi sarebbe diventato anche Boack Panther con uno shamalan twist)…ci saremmo risparmiati tanta fatica
black panther…
Adesso voglio un universo da ignorare dove il supereroe è Boack panther,interpretato dal figlio di Will Smith e tutto il resto della sua famiglia disfunzionale.
#teamBoackpanther
“Perché poi è questa l’unica cosa che sanno scrivere questi paladini del femminismo corporate tardocapitalista quando si mettono in testa di “dare una scossa al patriarcato”: donne cazzute, risolute e no-bullshit che non hanno niente di interessante da dire ma risolvono la situazione sparando o menando cazzotti, esattamente come gli uomini, ma meglio degli uomini.”
Esattamente quello che sostengo: toppe peggiori del buco.
Per il resto: dopo Endgame l’interesse per MCU è andato sotto zero, non si capisce dove vogliano andare a parare (come sottolinea Quantum) e la recensione parla chiaro.
Quantum non ho visto il film e su quello non mi esprimo, ma sul resto vorrei batterti un cinque alto fortissimo e offrirti una birra!
Il discorso sulla genitorialità, da padre, lo condivido in pieno nel senso che non è che bisogna rifare lo stesso film in TUTTI i film, siamo d’accordo, abbiamo capito, ma anche meno. Oltretutto questa cosa che adesso praticamente tutti i nuovi “titolari” siano ragazzini o ragazzine ammazza un po’ il pathos narrativo perché ok che puoi avere avuto un’infanzia un po’ complicata se ti chiami Peter Parker ma le trame che puoi gestire con un adulto sono tante di più, penso solo a i vari Punisher o Devil o Vedova Nera, insomma tutti i “vecchi” che hanno fatto la guerra, hanno fatto cose, visto gente… non so se mi riesco a spiegare, ma il trasporto e “l’immedesimazione” che puoi avere nei confronti di un ragazzino è per forza più bassa ,forse sarò io eh…
Poi al discorso sull finta inclusività e parità di genere non mi sento di aggiungere altro perché sinceramente non ce n’è bisogno.
Buona giornata e una birra (virtuale) pagata
gli eroi più giovani sono evidentemente scritti non per noi ma per un pubblico di bambini e preadolescenti a cui frega cazzi della backstory complessa ma che vogliono semplicemente vedere sullo schermo un eroe che assimigli a loro invece che un 40enne con 100 chili di muscoli. kamala khan/miss marvel ne è l’esemplare perfetto, apripista di una nuova generazione e avatar vivente di questo tipo di pubblico: una ragazzina cresciuta col culto dei supereroi che sogna di diventarlo anche lei. e va bene, eh? solo che questa cosa funziona meglio nei fumetti perché lì non c’è un vero ricambio generazionale, il tempo è bloccato: daredevil sarà sempre adulto e piacerà sempre ai lettori un po’ più maturi e miss marvel sarà sempre una ragazzina e piacerà sempre ai lettori più giovani. nel MCU invece tra 15 anni (ammesso che esista ancora) daredevil, punisher e peter parker saranno andati tutti in pensione e a sostituirli ci sarà una generazione di ex-bambini ora adulti — la figlia di ant-man, il figlio di hulk, il figlio di black panther… — la cui backstory sarà uguale per tutti: sono cresciuto coi supereroi/sono figlio di un supereroe e quindi lo faccio anch’io.
Si si era quello che intendevo…
Con i “vecchi” hai il reduce di guerra, la spia russa, il riccone cazzaro che decide di diventare filantropo, l’avvocato di giorno – giustiziere di notte ecc ecc.
Dopo un po’ tutti questi ragazzini si somigliano tutti per forza. Poi non aiuta che qualche “passaggio generazionale” è venuto meglio (Florence Pugh per esempio potrebbe diventare ottima Vedova) e qualcuno peggio (il gender-swap con Loki, su tutti, mi ha dato proprio fastidio)
Fra l’altro, la serie D+ su Miss Marvel è molto riuscita
Uno dei prodotti Marvel con dentro più spirito Marvel di questi studios
Con un’ottima protagonista.
Ecco: quella è una serie che porta avanti bene tutti quei discorsi sulla rappresentazione esposti in questa recensione
Recensione azzeccatissima a dire poco. E’ vero, è più fiacco che brutto, e serve soltanto a portar avanti la trama orizzontale dell’MCU ma in modo pigro e svogliato, alla fine è più interessante la seconda scena post-credits di tutto il film. Non è il primo film Marvel ad essere in pratica un episodio di una mega-serie tv, ma non solo da quest’impressione più degli altri; è pure un episodio filler.
E’ vero, la Marvel non si è più ripresa da Endgame.
Vallo a dire agli incassi di “No Way Home” che non si è più ripresa
Vallo a dire al riscontro iperpositivo che ha avuto che non si è più ripresa
E guarda ai film usciti nel 2022: ci si è detto perlopiù belle cose su tutti e tre, ancche su questo sito
E io sono stato per una decina di anni un detrattore dei Marvel Studios, eh!
Non è che lo dico per partito preso, ma non mi sembra corretto dire che non si sia ripresa.
Boh, a me complessivamente, comprendendo anche qualche eccezione qua e la, mi sembra che la produzione post-Endgame non abbia il livello qualitativo di quella prima. Poi per carità continuano ad incassare un fantastiliardo di dollari all’anno, ma ad occhio e croce mi sembra cmq un pò meno di quanto incassassero prima.
E niente, come sottintende Bugo Tognazio nel suo post, è evidente che qua nei commenti scrivano alcuni azionisti Marvel o Disney. LOL
dai che al prossimo c’è gunn con i guardiani 3 e sarà tutt’altra storia…
Ma sai che a ‘sto punto, dopo averli visto digerire e ricagare il Raimi piu’ anonimo e svogliato di sempre, non mi stupirei cannassero pure quello? Magari con un Gunn con la testa gia’ in altri progetti. Gia’ lo speciale natalizio, simpatico, ma sotto sotto piuttosto svogliatello e frettoloso, non mi dice benissimo.
Semi-OT: una cosa che per ora mi sta piacendo di Gunn alla DC è la sinergia che sta mantenendo tra i film e la sezione fumetti, con lui che sui social è sempre lì a consigliare le opere su cui si baseranno i prossimi film DC. Sui Guardiani poi staremo a vedere ma anch’io ho l’impressione che abbia messo i remi in barca per quanto riguarda la Marvel.
Film che ritengo offensivo per la mia persona, nessuno aveva la minima voglia di fare questa merda (manco Majors che stava ancora sotto creatina per Creed3) e per di più mi metti la seconda post credit per QUEL PRODOTTO DI MERDA CHE CONTINUI A SPACCIARE COME FONDAMENTALE ma che serve solo a fare thirstare le 14enni (cosa credo effettivamente accaduta nella fila dietro la mia a sentire gli urletti).
credo che serva pure a dare da lavorare a tom hiddleston, che non interpreta un personaggio diverso da loki dal 2017 e inizio a sospettare sia l’unica fonte di sostentamento per lui e la sua famiglia
Ho sorriso pensando che “non fa altro da Loki dal 2017” fosse una battuta ma poi per curiosità ho controllato
O__o
Qual è il prodotto che fa thirstare le quattordicenni?
Immagino intendesse la serie tv di Loki. Che anche a me, devo dirlo, è piaciuta molto. Non è una “bella” serie, non lo direi nemmeno io, ma tocca moltissimi temi che con me vincono facile. Inoltre 1) mi piace molto Loki come personaggio e 2) Hiddleston lo interpreta talmente bene che guarda nemmeno mi dispiace se si seppellisce nel ruolo perché è perfetto, l’unico altrettanto in parte, forse, era RDJ come Tony Stark.
@ Quantum: non è che semplicemente non gli serve fare altro?
Con questo personaggio ci ha fatto chissà quanti soldi
E in mezzo c’è stata una quarantena forzata e , uhm, l’arrivo della paternità
A differenza di altri, il solo Loki gli basta per affrontare le spese di tutto questo
Confermo, intendevo la serie tv di Loki, che gia’ a una prima visione mi piacque veramente poco per poi essere devastata dal continuo pomparlo come “se non la guardate non capirete nulla del futuro” da ogni dirigente Marvel.
Che poi a parità di “attore della Madonna che non si è mai ripreso dalla Marvel” mi sembra che lo stesso Downey Jr. non stia facendo moltissimo. Dopo Endgame ha fatto solo Doolittle, che ha floppato, e avrà un ruolo in Oppenheimer di Nolan. È un po’ pochino per essere un attore che ha spaccato il mondo. Forse è diventato troppo costoso e pochissime produzioni possono permetterselo.
Visto che si parla di aspettative non voglio caricarlo di troppe o di troppo alte, ma attendo con ansia che il nuovo Spider-Verse mostri di nuovo a tutti come si fa un film sui super.
Ne ho un bisogno quasi fisico, direi.
Oh, se poi toppano pure loro non so davvero piu’ che dire…
A proposito di inclusività, mi è venuta così de botto una curiosità stupida dopo aver scoperto che Kang il Conquistatore è passato dalla faccia blu a quella nera di Jonathan Majors: ma ci sono supercriminali neri di un certo peso? A me non non ne vengono in mente. E’ quindi in atto un processo di coloritura dei supercattivi per rendere tutte le minoranze un po’ più partecipi? E sempre nell’ambito del tuteliamo le minoranze, al contrario, ci sono dei supereroi Marvel italiani e non solo di origine italiane come il Punitore? Superciuk non vale.
Eh, i bei tempi in cui sui fumetti c’era la pagina in cui Stan Lee rispondeva ai quesiti dei lettori…
Quantum, bel pezzo. Mi hai fatto ridere e riflettere. Solo un poco.
Nell’universo Marvel qualche italiano c’è, ma sono quasi tutti cattivi appartenenti all’equivalente della mafia, the Maggia (giuro). Poi ricordo vagamente un team europeo di stereotipi generici con il mantello tra cui figurava una specie di Capitan Italia con i capelli lunghi e il potere d’o sole e d’o mare.
In casa DC non mi pare ci siano italiani, solo italoamericani. La più famose è retroattivamente Catwoman, visto che nelle trasposizioni più moderne è figlia di un boss mafioso. Poi c’è la Cacciatrice, anche lì figlia di boss mafioso. Oltre Tony Ciccione non siamo mai andati.
E sì, mi pareva anche a me. Qualche italoamericano. Diciamo che non esiste il corrispettivo di Capitan Bretagna o di Colussus. La Maggia me la ricordavo. Anzi, ricordo un numero dell’Uomo Ragno in cui un vecchio boss vuole ringiovanire con un incantesimo rapendo il dottor Connors.
Supereroi italiani Marvel. Ne ha parlato qualche tempo fa il Doc:
https://docmanhattan.blogspot.com/2020/07/europa-i-super-eroi-italiani-di-marvel-italia.html
Supervillain neri invece ce ne sono pochi, se togliamo i nemici di Black Panther e Luke Cage.
occhio però a non confondere etnia e identità con nazionalità.
i fumetti (e i film) sono americani e l’unica cosa di cui gli fotte è l’america. l’inclusione di donne, persone non bianche e queer è perché il pubblico americano è composto anche da donne, persone non bianche e queer. l’esistenza di un personaggio russo, italiano o francese, al contrario, non va oltre la trovata un po’ esotica per rendere più colorate le storie, non corrisponde certo a un disegno di inclusività “mondiale” che non mi sembra sia una priorità dei fumetti o di hollywood. (gli italoamericani sono una bestia strana: ormai sono considerati bianchi, perfettamente integrati e benestanti… non ho mai letto italoamericani lamentarsi di non essere abbastanza rappresentati e anzi probabilmente preferiscono essere “scambiati” per americani che non veder celebrare la loro tradizione di madonne mafia e mandolini)
se avete cent’anni come me forse vi ricordate il bizzarro progetto chiamato “Europa”, un fumetto dei fine anni 90 scritto e disegnato da autori italiani, pubblicato da marvel italia e ambientato nel mondo marvel (c’era lo SHIELD e faceva un cameo Iron Man) con la benedizione della casa centrale, con personaggi e setting italiani. non ne ho un grandissimo ricordo, ma è esistito, è canon che anche l’italia ha i suoi supereroi.
Vi dico che UNUS the untouchable (cattivo minore degli XMEN) è di MIlano
https://en.wikipedia.org/wiki/Unus_the_Untouchable
Sarebbe stupendo introdotto dagli XMEN con Germano Lanzoni che lo fa
milano? sto male!
Grazie per le informazioni, non conoscevo il progetto Europa. Interessante, cercherò di approfondirlo.
Angelo Unuscione (tipici nome e cognomi di Milano, immagino che Brambilla non funzionasse appieno), in arte Unus the Untouchable. Devo dire che come personaggio è fantastico. Un po’ imbranatello, magari, dato che si è ucciso da solo strozzandosi con il campo di forza che aveva generato. Direi che la Marvel spingesse forte il personaggio.
@ Quantun Be’, chiaramente per la Marvel il punto di vista è sempre Americo centrico. Ho trovato semplicemente interessante che il cattivo nel film fosse un nero. Nell’ottica Disney avrebbe potuto tranquillamente essere anche un asiatico o di un’altra etnia, dato che rappresentasse solo una casella da spuntare alla voce inclusività e non ha nessuna caratterizzazione etnica.
Possiamo però considerare Kang il Conquistatore nero qualcosa sul genere Sirenetta Disney nera? Se lì c’erano bambine che urlavano felici al trailer “She is black like me” qui possiamo immaginare ragazzi di colore che urlano al loro primo supervillain? Qualcuno di carismatico e un un po’ più grosso di un delinquente di quartiere?
A me in fondo è ha sempre divertito il personaggio di Adolfo Celi in James Bond che esorcizzava la sfortuna facendo le corna.
Per quel che ricordo (me lo passò un amico) Europa era incentrato su due supergruppi della sezione europea dello shield, era un progetto (prevalentemente) italiano ma i protagonisti erano (come da titolo) eterogenei come nazionalità e poteri. In un gruppo era italiana una ragazza psionica che durante un test dimostrava di possedere più potere del previsto ma anche poca disciplina, e nell’altro gruppo c’era un militare italiano che in un’azione dimostrava di avere superpoteri. Comunque era tutto piuttosto generico, e nessuno ne rimpiange la dipartita.
E comunque non scherziamo, Superciuk vale eccome. Il suo fiato avrebbe steso pure Hulk. Livello omega garantito.
@Maybe: Emilio Largo che fa le corna?!?!?! Sul serio??? Sto male !!! Devo recuperare assolutamente
Poi, di criminali di colore di un certo peso: c’è sempre Prowler
e, dalle pagine del Punitore, c’è anche Barracuda, che appunto… ehm… è di un certo peso.. uhm XDXDXD
Fatto il tremendo errore di alzare leggermente l’asticella per un film nemmeno brutto, fiacco come avete già detto. Almeno con Wakanda Forever l’avevo abbassata al massimo e mi sono ritrovato con un film non bello, ma con qualcosa…
Quoto completamente la recensione e il commento di Maiti Gion sulla genitorialità.Calcolando che gli Young Avengers hanno imho zero carisma la vedo dura continuare a seguire la fase 5.In definitiva, Quantumania procede fiacco e svogliato su binari più che prevedibili più che un film mi è sembrato un doppio post-it: uno per segnare che la figlia di Scott ha una tuta, il secondo per chi non ha visto Loki.Quello che mi ha colpito è come tutto lo svolgimento si basi su un’antitesi del cinema che è immagine e azione: lo spiegone. Si passa un sacco di tempo a spiegare cose per far andare avanti la trama, a dire quanto il cattivo è cattivo e pericoloso, si parla di cose avvenute e si mostra zero.
Si aggiorni: è “Non lo famo, ma lo dimo!”
Si ma dillo al tuo capo che questi film fanno cagare e sto sito deve cambiare. Anche da qua parte la tua liberazione maschile.
Non mi fa caricare un lungo commento. Vabbè montate la recensione + il commento di Maiti Gion con più disprezzo per i giovani.
Boh, premetto che sono sono sposato e padre di due figli, ma il tema “famiglia” nel cinema non mi ha mai interessato minimamente (non posto neanche foto dei miei figli sui social, eh. E non vedo l’ora che i figli di chi lo fa, diventati maggiorenni, tolgano anche le mutande in Tribunale ai loro genitori per come come li hanno sovraesposti per gratificare il loro ego). Per quanto riguarda l’inclusività, sono dell’idea che la Disney sia il regno del male e che sia segretamente alleata con l’alt-right e Donald Trump per la reinstaurazione del reich nazista. Non si spiega diversamente il mix di goffezza e protervia con cui sono ossessionati da certi argomenti.
io me lo spiego più semplicemente col fatto che non gli importa del problema e probabilmente neanche lo capiscono, la cosa che li tiene svegli la notte è la paura che qualcuno gli faccia causa o parli male di loro su twitter. da qui la reazione maldestra e drammaticamente fuori fuoco
@Rocco Alano
semi OT – per quanto riguarda il “tema della genitorialità” mi sono appena visto l’ultima di TLOU e… ecco, mi piacerebbe che qualcuno in Marvel o Disney guardi questa splendida serie tv, che tratta in puntate di un’ora cose che loro provano da vent’anni e con risultati decisamente mediocri al confronto.
Non ho giocato il videogame perché ero appunto impegnato a fare il papà quando è uscito, ma ca77o se è una roba fatta bene.
Per me serie eccezione meritevole sicuramente dell’anno ma forse anche di più.
@redazione, dovreste davvero coprirla….
“Questo, chiariamoci, non significa che la gente si sia stufata dei film Marvel, altrimenti non avrebbe incassato 100 milioni di dollari in un weekend. ”
Per me è Ni.
Il cinema spettacolare della Marvel ha esaurito tutto il suo potenziale stupefacente con Thanos, ma vogliono farci credere che non è così. Che c’è ancora tanto da vedere. E poi vuoi mettere il ricambio generazionale?
Per me la verità è che la gente va a vederli per inerzia ormai, ma con poco entusiasmo, e che dei nuovi giovani supereroi che sostituiscono quelli vecchi non frega nulla a nessuno.
Forse giusto i film di Spiderman possono attirare ancora i ragazzini.
immagino però che alla disney siano più che soddisfatti anche se il pubblico al cinema ci va per inerzia. basta che ci vada.
Sicuramente, al momento.
Ma questo tipo di approccio può crollare da un momento all’altro se è la Disney per prima che non ci crede più. E lo stiamo vedendo.
Come hanno fatto i Vanzina coi cinepanettoni per oltre un decennio, insomma.
Concordo, comunque.
Finche’ gli incassi reggono, hanno ragione loro.
Per quanto la fase di stanca sia indubbia credo che il grande pubblico non sia affatto stanco. E questo per un motivo: il pubblico del film Marvel non siamo noi appassionati, ma è il grande pubblico generalista che vuole semplicemente essere intrattenuto per 2 ore, quello che 15 anni fa si beveva tranquillamente i Bayformers mentre noi ci lamentavamo della loro scarsa qualità. Insomma, questi film non sono destinati a noi e spesso invece assisto ad errori di valutazione di persone che credono di essere il target.
Penso per esempio ad una tipologia di commento che ogni tanto compare su questo sito e che sinceramente mi fa sempre sorridere, e cioè quelli che “Ma questo film ha pochi commenti sui 400Calci, si vede che ha floppato!”, come se Feige non dormisse la notte al pensiero di cosa ne pensino del MCU sulla sezione commenti dei 400Calci.
Insomma, al di là del giudizio oggettivo (e questo film è indubbiamente mediocre) ci dobbiamo ricordare di una cosa: che questi film non siamo destinati a noi, sennò facciamo la fine dei 50enni su Facebook che hanno la foto di loro che imbracciano una chitarra nel profilo quando parlano di rap.
Ma questo non significa che non si respiri in modo evidente un calo dell’entusiasmo per il MCU lato produzione.
E’ quindi inevitabile e fisiologico che il pubblico si stanchi.
Già si sta stancando da un pò.
Io stesso eviterò questo film.
@Marmaduke Nukem:
tu pensa che io ragionavo proprio riferendomi al “grande pubblico”.
Che non essendo appassionato fa volentieri a meno di gran parte dei personaggi Marvel che stanno arrivando al cinema.
Tolti Iron Man, Thor, Captain America, insomma tutti gli Avengers più famosi…credi che al “grande pubblico” freghi davvero qualcosa del ricambio generazionale dei supereroi?
Proprio per questo dico che siamo al colpo di coda dei film Marvel.
Per me quando saranno esauriti tutti i nomi grossi dei supereroi e tutti i film a loro riferiti (quindi stiamo parlando di ancora 3-4 titoli al massimo) toccheremo con mano la fine del MCU per mancanza di entusiasmo e di interesse generale.
Posso sbagliarmi, ma mi pare abbastanza logico che è ora di fare basta e non possiamo andare avanti altri 20 anni con la stessa solfa. La storia del cinema ce lo insegna.
E il “grande pubblico” va con le mode.
ti ricordo però che quando è nato l’MCU i nomi che ora riconosciamo come “grossi” erano quelli così sfigati che la marvel non era riuscita a venderli né alla sony né alla fox. è stato feige che ha trasformato in un brand iron man, quindi il discorso per cui al pubblico non interessano i personaggi nuovi vale fino a un certo punto: non gli interessano finché non inizieranno a interessargli, come è successo con iron man e capitan america.
in generale sottoscrito tutto quello che dice MarmaDuke Nukem: noi siamo degli adorabili nerd con le idee giuste e i gusti giusti ma sbagliamo se pensiamo di essere anche solo lontamanente rappresentativi del pubblico a cui questi film si rivolgono
ma il pubblico di sta roba sono gli under 20 cinesi, indonesiani ecc…il pubblico occidentale mi sembra sia anche già stato spremuto abbastanza…che poi parliamone… chi va ancora al cinema?
Per me peccate proprio di ragionare da nerd e non da pubblico occasionale.
Si capisce lontano un miglio che fosse per voi vedreste film di supereroi da qui alla fine della vostra vita.
Purtroppo quando si entra nella nicchia di un media (il fumetto) è difficile che un altro media (il cinema) se ne appassioni trasformando la nicchia in pentolone d’oro.
Finché i supereroi più famosi erano a disposizione famosi non eravamo ancora nella nicchia.
Adesso ci stiamo entrando. Dopo 20 anni di supereroi famosi.
Sono contento per voi se vi daranno altri 20 anni di MCU miliardario. Ma per me state leggendo un altro fumetto… :D
@Marmaduke. Pivello, i 50enni sanno cos’è il rap, quello vero, perchè c’erano quando è nato. E sanno anche cos’è il rock. Tu , della tua generazione del nulla, cazzo hai? cazzo sai? Solo dire stronzate. e questo è il livello di questo sito: lo si evince non dal numero di commenti a un film ma dalle qualità (parolona) delle recensioni e dei commenti.
w i 50 ecco dov’eri, gli infermieri si stavano preocucpando!
Quantum: io sto dalla parte di Jack Nicholson, tu dalla parte dell’infermiera fascista. E usalo quel grilletto.
@JJ Bad: guarda, io quello che sto cercando di fare è non ragionare da appassionato, ma da casualone, e il casualone tutti i ragionamenti che facciamo noi non se li fa, vede il film di richiamo e ci va, che sia l’Uomo Ragno o l’Uomo dall’Ascella Radioattiva. Che siamo stanchi noi dei film con i buffoni in calzamaglia non implica che il grande pubblico sia stanco.
Ciò detto a quello che ha scritto Quantum Tarantino aggiungo solo una cosa: quando nei primi 2000 la Marvel creò l’Ultimate Universe, perchè avevamo Ultimate Spiderman, gli Ultimate X-Men ecc. ma invece degli Ultimate Avengers avevamo gli Ultimates?
Perchè ai piani alti della Marvel a Mark Millar non diedero nemmeno il permesso di chiamarli Avengers in quanto in quegli anni i Vendicatori erano considerati degli sfigati da competizione senza alcuna speranza di poter sfondare fuori dalla loro nicchia; poi Ultimates vendette come il pane e alla Marvel decisero di rilanciare anche il fumetto dei Vendicatori “regolari” con Brian Michael Bendis. Il resto della storia lo conosciamo.
O per fare un esempio leggermente più recente, quelli che la sanno lunga™ che erano convinti che il film con l’albero e il procione parlante sarebbe stato un tonfo epocale.
Premetto che, fino ad Endgame, non mi perdevo una pigiamata. Dopo, ne ho vista al cinema solo una (Wakanda Forever, che non era male) e in rete due (“Far From Home”, più che discreto, “Chung-coso e gli anelli di stocazzo”, orrido). Degli altri, non mi è fregata una cippa, nonostante mi fossi molto appassionato al MCU.
Il punto è che i fumetti di supereroi semplicemente non mi sono mai interessati. Non amo l’approccio americano, specie quello delle grandi case, e , in particolare, mal tollero la continuity (chi se ne strafrega di una saga uscita 50 fa su Spiderman, che, riletta oggi, oggi probabilmente sfonderebbe il muro del cringe?!). Mi era piaciuto il MCU perchè faceva tabula rasa e, in qualche modo, partiva da zero, senza sovraffollamento eccessivo di personaggi. Oggi posso dire che, tra 50.000 film e 40.000 serie, non ho più la benchè minima intenzione di mettermi a seguire sta roba. Meglio Gurren Lagann su Prime che dura 27 puntate- e si vedono più tette, per quanto disegnate.
Aridaje. Marmaduke ku sei un marvel-nerd e parli come tale.
Ovvero come uno che vuole i supereroi al cinema da qui al 3000 d.c., visto anche il tuo entusiasmo per la DC di Gunn.
Io invece ribadisco che è fisiologico che tutti questi supereroi siano giunti al capolinea, perchè sono più di 20 anni che rimpastano continuamente il genere e il pubblico occasionale ormai ha visto praticamente tutte le varianti possibili del genere.
Mi hai portato come esempio i Transformers di M. Bay ma nessun esempio calza perchè nessun altro brand recente ti ha portato più di 10 film nell’arco di 20 anni e continua a farlo, soprattutto con più di un film all’anno. Men che meno i transformers.
Si chiama SOVRABBONDANZA del genere questa. Che finché era una novità e aveva un senso (Thanos) ok. Ripetere il successo di questi 20 anni mi pare non solo poco realista, ma stiamo proprio assistendo alla stanca di questo genere.
Ora, credi che tutto il pubblico occasionale non abbia la passione di un nerd ma il comportamento compulsivo tipico di un nerd, cioè che deve andare a vedere il supereroe al cinema per dovere morale? Eddai. Siamo seri. LOL
Comunque ti lascio credere quel che preferisci. SI fa tanto per parlare. :)
Il genere si chiama “supereroistico”. Un altro genere è il western. Il genere filmico per antonomasia. Dopo cento anni il western può essere usato come cornice per raccontare storie di uomini e di donne. Può non piacere ad alcuni, risultare desueto. Ma è vivo. Il genere “supereroistico” mostra di essere ormai vuoto. Non ci parla più. Non investiga più il senso della vita. Si perde la Marvel a seguire una continuty che non ci interessa. ma come ci si può appassionare a un film marvel ormai? parole vuote per ore… ore per tenere le fila di una cronologia che francamente è risibile. Mica è tolkien. L’horror, che come genere a me fa schifo, è vivo. Il western è vivo. Il giallo è vivo. L’uomo in tutina che vola sarà sempre vivo. Ma i film marvel sono prodotti senz’anima che non dicono nulla. Il recensore è evidentemente frustrato. Ribellati! Rifiutati di recensire sta roba!
Parliamo cosi, come se Feige non avesse il dottor destino e secret wars sotto il cappellino da sminchiarci.
Anzi non mi stupirebbe per nulla che fosse un suo piano di fare un po di casino con le fasi 4 e 5 per poi fare un ritorno in tromba.
Non ce lo vedo Feige che sminchia il dottor destino.
E quello potenzialmente ti fa fare il botto piu di thanos.
Lo spettatore occasionale manco sa chi sia il Dottor Destino…ma questi sono dettagliucci eh?
E’ molto più divertente scrivere DOTTOR DESTINO nel commentario di 400calci. LOL
Non credo che il genere sia in crisi, ha solo una fase di stanca da sovraproduzione. Immagino che quanto usciranno i Fantastici 4 , il Dottor Destino e gli X Men riprenderà slancio.
Secondo me il problema esiste ma non è di personaggi bensì di attori. Hanno ragione quelli che dico che alla fine il pubblico dei film dell’MCU è interessato fino ad un certo punto al personaggio protagonista della pellicola di turno, basta che sia divertente, spettacolare etc.
Il fatto è che, a parte (forse) Florence Pugh i “nuovi” attori che stanno arrivando non reggono semplicemente il confronto con quelli vecchi, a livello di carisma e quindi capacità di attrarre. Robert Downey Jr, Scarlett Johansson, Jeremy Renner…ma anche Chris Pratt e Chris Hemsworth sono di un altro livello. E si sente. Oltre ovviamente al fatto che a livello di sceneggiature sia dei singoli film che della trama orizzontale non hanno idee paragonabili a quelle della Infinity Saga.
ma a parte il discorso dei fumetti che non legge nessuno di quelli per cui questi film sono prodotti e pensati…si può semplicemente dire che 4 film su 5 post Iron Man siano film che variano dall’abominio cinematografico al guardabile ma pur sempre da cestone netflix…poi se vendono buon per loro…ma mi ricordano Checco Zalone col suo film distribuito nel 100 per cento delle sale italiane di tutte le multisala italiche che, pazzesco, diventa campione d’incassi…qualcuno si ricorda più di mezza battuta di un suo film?
@mereghè. A parte che non siamo d’accordo su quasi niente ( come “su niente di nuovo…”) ti auguro sempre il meglio.
Ma solo io avverto un sentore di Pier…?
ma non so neanche su cosa potremmo essere o non essere d’accordo a sto giro…su quel film di guerra di crucchi alla fine mi sembra che alla fine sia già finito nel dimenticatoio
@Maybe. Grazie per non avermi dimenticato. Ti voglio bene anch’io.
@mereghè.” A sto giro” eravamo d’accordo. Ma meno aggressivo. Sei sempre agressivo. uffa.
ma non sarai un pieriesumato?
@mereghè. un gesto di pace in questi tempi di guerra? che “pieresumato” non l’ho capita. nel senso che pier ed esumato…il recupero del pier…insomma non sta in piedi, dai.
Pieriesumato… nel senso del riesumare il Pier. Ci ho messo un pò ma ci sono arrivato. Pardon. Grazie, comunque.
pier o non pier non c’era aggressività…sul tuo essere pier/aggressive ormai ci abbiam fatto l’abitudine…anche perché nonostante il tuo ritenere stronzate sito e commenti non è che poi aggiungi molto…
@Mereghè. Ti voglio bene a prescindere perchè come dicevano i Van der Graaf Generator nel titolo del loro secondo album del 1970 ” The least we can do is wave to each other”. Oscillare positivamente verso di te rislta comunque molto difficile. Tu, sgrammaticato e povero di pensieri sei affezionato a questo sito per le medesime ragioni per le quali io lo detesto. Mi rompete il cazzo sempre con pigiamini inutili e horror inutili e vivete di questo? Ma cazzo recensitemi un film bello, per una volta, e senza parlarvi addosso, cribbio!
E siete sempre tristi e lamentosi. i film ve li scegliete voi e vi lamentate sempre. ma sempre, cazzo. poi un giorno vedete una cagata magistrale ( esempio: everything everywhere all at once) e la incensate, come il resto del mondo. O film di maschi che si picchiano e sborrate, perchè siete un pò gay, ma non è una colpa. Però ditelo: sborriamo a vedere maschi indiani pettoruti. Non è la mia idea di cinema. E il vostro minuscolo popolo a farvi sempre i complimenti ossequioso. Oh raga! Fatevi una vita!
E fatevi anche la barba. Hitler era l’unico moro in un mondo di ariani biondi ( nella sua testa). Nanni l’unico glabro in un mondo di barbuti.
Vorrei dire solo una cosa, in risposta a J J Bad
Ecco, ha detto una cosa su cui stavo pensando anche io da un annetto
Mi chiedevo quando se ne sarebbe iniziato a parlarne
Sì, certamente oramai, dopo 15 anni, tantissima gente si va a vedere questi film solo per abitudine
Ma credo che tu la guardi dalla prospettiva sbagliata
Una premessa: io paragono la filmografia dei Marvel Studios con quella di 007
Detto questo: ecco, credo che criticare l’abitudine di andare a vedere personaggi che già si conoscono sia alquanto scorretto e deleterio
Credo che sia una cosa normale che superata una certa età non ce la si senta più di aggiungere nuovi elementi al proprio immaginario, e che sia perfettamente naturale, rimanendo nell’ambito del cinema, orientarsi su nomi e personaggi che già si conoscono.
Anche senza passione, tanto per passare la serata.
E questa non è una cosa che si sono inventati i quarantenni fissati con Star Wars o Star Trek, non sono stati loro i primi
No, io penso a James Bond: oggi il mondo è pieno di sessantenni e settantenni che al cinema ci vanno a vedere soltanto 007, anche criticandolo, perchè Daniel Craig non è come gli altri attori… ma intanto vanno a vederlo!
Capisco che sia una cosa che molti vadano a criticare, che poi ci si lamenti che la gente non si apra a cose nuove, ma, oh!, come avete detto voi: qui si parla di grandi numeri! Delle masse, del grande pubblico!
Il grande pubblico (se glielo chiedi, così non urto i sentimenti di nessuno) ha mille altri problemi a cui pensare che a scegliere i film da vedere!
E’ logico che si rivolga a ciò che conosce già.
E non ho detto 007 a caso: è un altro che quando uscirono i primi film con Connery fu ampiamente criticato dalla più ampia intellighenzia. Truffaut a dire che era una parodia dei film di hitch, cento altri a dire che erano superficiali, mille altri a dire che non sarebbe durato e che la gente se ne sarebbe stancata presto.
Le stesse critiche mosse ai film Marvel Studios
Abbiamo visto come è finita.
Poi, ho detto Bond, ma posso fare esmpi con altro: quando sono andato a vedermi “il ritorno di Mary Poppins” ho trovato la sala PIENA di persone con i capelli bianchi che erano andati di loro sponte a vederlo. Non mi era mai capitato con altri film Disney.
Per un motivo facilmente intuibile: Mary Poppins era un personaggio che già conoscevano, era un nome che risvegliava qualcosa in loro.
Poi, io parlo di franchise, ma possiamo parlare anche di certi divi: chi negli anni 70 aveva 20 anni e si vedeva Woody Allen non lo ha abbandonato, fra alti e bassi quando fa commedie richiama ancora un pubblico affezionato.
Si è guadagnato nuovi ammiratori ( o lo aveva fatto prima del metoo), ma intanto ha anche un pubblico affezionato. Attempato, ma affezionato
@GGJJ: per la verità, nelle prime tre fasi, non è che ci fosse qualcuno che potesse competere con RDJR fra quegli attori
Credo che il grosso dei loro ammiratori sia da annoverare fra chi era mabino/preadolescente 15 anni fa e ora è un giovanotto cresciuto con loro
E’ come dicevo nel mio commento qui sopra
Come tanti altri, si sono guadagnati una rispettabilità con il tempo e l’affezione del loro pubblico
“Ma credo che tu la guardi dalla prospettiva sbagliata”
E’ la tua opinione.
Io la guardo nella stessa prospettiva in cui la guarda tantissima gente che mi circonda.
Ovvero, mi pare normale che non siamo tutti automi che fanno cose di pancia senza ragionare e a cui interessa solo ciulare alla Italiano Medio, ma siamo persone comuni che a furia di vedere sempre la stessa solfa dopo un pò si annoiano.
Non credo che ci voglia chissà quale mente superiore per capire che no, nemmeno il paragone coi film di 007 è azzeccato.
Perché UN film di 007 esce ogni tot anni mentre PIU’ film Marvel escono ogni anno consecutivo.
Quindi 007 non rientra nella sovrabbondanza ma nella semplice gestione di un brand longevo, che come qualsiasi brand longevo intelligentemente gestito viene BEN DOSATO nel corso degli anni, magari facendo uscire UN SOLO capitolo nuovo ogni 2-3 anni.
Con i Marvel Studios assistiamo ad un nuovo fenomeno cinematografico seriale, per cui essendo una grande famiglia di supereroi ci sorbiamo ogni anno dai 2 ai 3 titoli di questa grande famiglia.
Si capisce la differenza sì? E’ abbastanza chiaro che il pubblico NON E’ tutto formato da fans dei fumetti Marvel al punto da timbrare il cartellino da qui ai prossimi 20 anni per ogni sputo della Marvel?
A dirla tutta non so nemmeno quanto successo abbiano le varie serie tv, che dopo un inizio col botto (Wandavision) si sono rivelate man mano sempre più ridondanti e deludenti.
A dirla tutta tutta non sono nemmeno convinto che i giovani di oggi comprano tutti questi fumetti Marvel. Forse giusto i più famosi vendono ancora.
Ed è proprio per sopperire alla crisi del fumetto che si sono inventati il MCU.
@Mel Riggs: Fino ad un certo punto. RDJR forse è (o era) veramente di un altro livello, ma anche Scarlett Johannson era già un nome bello grosso a Hollywood e con pieno merito, sia estetico che attoriale. Jeremy Renner, Mark Ruffalo e Brie Larson provengono addirittura dal mondo dei film d’autore con i primi che hanno avuto nomination all’Oscar e l’ultima che invece l’ha proprio vinto. Tom Hiddleston ha un solido retroterra da premiato attore di teatro. Quelli che si sono guadagnati col tempo l’affetto del proprio (allora) giovane pubblico possono essere Evans ed Hemsworth che cmq mi sembra abbiano decisamente più presenza e carisma dei “nuovi”. Ma in ogni caso secondo me come ensemble collettivo non c’è paragone.
wi50 (pierkang) leggere i tuoi commenti è come radersi gli occhi…non ne azzecchi neanche per sbaglio una… è una roba incredibile … aspetta ma citazioni musicali non richieste e antiquate…commenti con insulti da bambino dell’asilo…nessun contenuto costruttivo…vaga nostalgia per un tempo che fu e probabilmente non hai vissuto…Pier sei tornato dai dillo
Mereghè, sei venuto a portare , servo, la tua tazzina di tè o caffè al sito? Classico!
sei un Pier adorabile…ti chiamerò piergino..come i Baci .. quasi
Pier! Che grande ritorno! Sono commosso e intervengo solo per non mancare in questa occasione solenne.
Il mio inutile intervento, visto che in questa sezione commenti sento aleggiare la ben nota fragranza sudaticcia da convention dei fumetti, si rivolge ai vari nerd dei comics che, a quanto leggo qui, non solo non si perdono un’uscita del MCU, ma anche vi dedicano quelle energie degne di miglior causa che da sempre identificano il nerd DOC.
Io, cari colleghi, non capisco come facciate a bervi questi film. Sento adesso che si parla di Destino e mi cadono le braccia. Ma come? vi segate all’idea del debutto di Von Doom e allo stesso tempo apprezzate il prodotto Disney? Ma cazzo, qui è anche pieno di metallari, e credo che siamo d’accordo che metal (di cui me ne fotto) e comics (di cui me ne meh) siano simili per quel loro essere “edgy”, che ci ha irretiti da adolescenti e preadolescenti. Venivamo da opere (degnissime e che abbiamo rivalutato con l’età: Topolino o le canzonette italiane* per esempio) per bambini, e un giorno incontriamo questi lavori che ci fanno esplodere il cervello. Questa, ci diciamo estasiati, è roba da grandi, che complessità, che maturità, i nostri coetanei non ne capiscono niente, loro continuano a bersi la sbobba mainstream, mentre noi ci innerdiamo con ‘sti prodotti di cui ne facciamo una mania. E una grossa parte del bello di ‘sta roba, che Rocco Alano ha più sopra giustamente qualificato come cringe, è quell’epicità rozzissima ed esagerata che appunto ci ha irretiti da ragazzini. Destino ne è un esempio dei migliori. (Un altro è Surfer, nella stessa categoria c’è Thor.) Tutta quello spirito, IMHO, è proprio il contrario di quello dei film MCU, che di Destino non potranno che fare strame. E tant’è che tutte le vostre seghe da nerd vedo che ve le fate sulle anticipazioni dei progetti futuri, sullo star power e cazzate simili (l’hype, in una parola) che a mio parere interessano tipicamente chi segue il pop e le sue logiche commerciali, cioè gente che si esalta insieme agli altri fan, ragazzine che hanno una vita e strillano dietro al fenomeno di turno per fare come tutte le altre, per sentirsi parte di un qualcosa che è il fenomeno del momento! Il nerd invece, lo sapete benissimo, vuol distinguersi, ha quell’atteggiamento elitista che il concetto di “cringe” ha perfettamente inquadrato. Ma aldilà dell’inquadramento sociologico, il punto è che i contenuti artistici sono antiteci. Il prodotto Disney/MCU è pop (e merdoso, imho, ma facciamo pure conto che non lo fosse). I personaggi Marvel sono icone (minori, a parte Spidey e Hulk) pop, ma le storie marvel erano tutt’altro che pop. Penso a Claremont, che credo sia stato il maggior successo commerciale, e non trovo che abbia nulla a che spartire con questi cinecomics.
*riguardo alle canzonette italiane mi riserbo di pensare che siano la merda che ero convinto che fossero da teenager e che tuttora mi sembra siano
Poi, dai, ci vorrebbe un minimo sindacale di tette per parlare di “sessualizzazione”. Se con quel vestito ci fasci un’Alexandra Daddario potrei darti ragione, ma quella tavola da stiro anche no. Non c’è nulla di sexy.
Sulla sessualizzazione poi bisognerebbe capire perché ultimamente sia diventato accettabile sessualizzare i maschi ( vedi tutte le battute con Thor e Hulk e i rispettivi … ehm… martelli) ma non le femmine perché non si può … non mi pare anche un questo caso che si ottenga una parità dei sessi ma uno svilimento generale dell’argomento…
Scusate OT troppo serioso forse… si diceva della D’addario?
“They find it sexist!”
“What’s wrong in being sexy?!”
@Rocco Alano cinque alto e un abbraccio virile per la citazione di Gurren Lagann nell’altro commento (e della Daddario in questo)
Per essere un film teoricamente spettacolare si passa un sacco di tempo a parlare e non mostrare.
Per esempio Kang, quanto sia forte, pericoloso etc è sempre e soltanto raccontato.
Con il risultato che quando lo si vede in azione è abbastanza al di sotto delle aspettative.
Boris ha fatto scuola anche in Marvel?
Non lo famo ma lo dimo?
Non so se sia un caso, ma “genitori” è anche l’ossessione assoluta Disney da molto tempo a questa parte, forse seconda solo a “oh oh, facciamo come se la cosa X fosse una grande azienda”.
Visto che parlate di sessualizzazione vi informo che in Infinity pool si vede Mia Goth nuda ed è clamorosa.
P.s. non se ne può più della marvel ,basta…anzi abbasta!!
Recensione molto pertinente anche se non ho ancora visto questo film. Negli ultimi anni stanno esagerando con i giovani eredi dei supereroi principali; e con la scusa del multiverso in molti casi c’è una riesumazione di troppi personaggi. Avevo notato nei film e soprattutto nelle serie tv un continuo togliersi la maschera da parte dei supereroi (cosa che a me da molto fastidio perché mi piacerebbe vederli in costume anche quando non sono in azione!)…se il motivo è il numero di inquadrature al volto del attore di turno è una motivazione penosa.
Mi piace come gli youtuber politici se la siano presa per la frase del socialismo delle formiche quando pure i personaggi del film prendono in giro Hank dopo che la dice
Non ci aspettavamo nulla ma la marvel ha rotto il cazzo. La fase 6 cosa prevede, avengers contro Maciste?
Fortuna che c’è ancora Martin che qualcosa di cinema la capisce.
Si vocifera Galactus
E stiamo tutti aspettando il Dottor Destino
Quindi, credo che critiche come queste non reggano oltre un certo punto: già prima che si mettessero a fare film, si scherzava su come la mitologia e la continuity Marvel fosse un pozzo senza fondo dal quale chiunque cada dentro non ne esce più (sì, ho copiato da Ortolani)
“E stiamo tutti aspettando il Dottor Destino”
Ma tutti chi???
LOL
Tutti aspettiamo il Dottor Destino, Galactus e i Fantastici 4 che arrivano a festa finita come quegli invitati che pensavano che fosse a cena e invece era a pranzo.
@J.J Bad ahahahahahah cazzo se hai ragione
Per quanto riguarda la differenza tra inclusività e politicamente corretto, abbiamo un ottimo esempio nelle serie Anelli del Potere e House of the Dragon: sono uscite entrambe nello stesso periodo, hanno un’ambientazione “simile” (medioevo europeo fantasy), entrambi hanno un cast corale ma una protagonista donna come filo conduttore degli eventi.
Gli Anelli del Potere è politicamente corretto, se un personaggio fa parte di una minoranza sicuro è un personaggio positivo, la protagonista è “cool” perchè è op, perennemente incazzata, tratta male tutti a caso; House of the Dragon è inclusivo, sono rappresentate diverse etnie, ma se vedi un nero non è affatto sicuro che sia un personaggio positivo, la protagonista femminile è forte, ma non perchè affetta da mestruo perenne ma per la forza del suo carattere e per come riesce a gestire il potere e la maternità (mezzo spoiler, ci sono le peggiori scene di parto rappresentate dopo Alien).
Avevo sperato che le differenze tra queste due serie facesse capire meglio (al pubblico in primis) la differenza di qualità e complessità che si crea quando ci si appiattisce nel pc a tutti i costi.. e il fatto che multinazionali miliardarie o attori milionari parlino di socialismo è per me uno degli elementi più grotteschi partorito da Hollywood.
Bella rece, probabilmente più del film che a mio modo di vedere va trattato come tutti i film del genere, ovvero si guarda aggratis quando non si ha un cazzo da fare. C’è veramente gente over 20 senza figli piccoli che paga per andarli a vedere e poi si lamenta pure….boh
In realtà un motivo per vederlo c’è, il problema è che un motivo puramente “nerd” e puramente di trama: serie su Loki permettendo, qui viene ufficialmente e concretamente lanciato il supercattivo di questa nuova fase di film, e gran parte di ciò che gli è correlato. Credo che in futuro sarà il motivo principale per recuperare tale film.
Detto questo, io vado controcorrente: il film l’ho gradito!
Ha tutti i difetti evidenziati da Quantum, che anzi è stato bravissimo a elencarli.
Personalmente, mi trovo molto d’accordo con la disamina che ha fatto con la rappresentazione del femminismo, poco inquadrata. Per la verità, voglio rincarare la dose: la serie animata occidentale media ormai conduce meglio il discorso sulla rappresentazione di personaggi femminili e (poffare!) anche omosessuali: vedi i vari She-Ra, principe dei draghi, Owl House e, al di fuori dell’animazione, mi viene in mente “Willow”
Mi ero accorto da solo che in effetti Hope è il personaggio più sacrificato: praticamente non è un personaggio.
Ma che vi devo dire: ho passato dieci anni a dire peste e corna dei Marvel Studios, mi ci sono avvelenato il fegato, ormai l’ho accettato che fanno film così e mi sono messo il cuore in pace. Per la verità, trovo che con la fase 4 siano migliorati, sotto la maggior parte degli aspetti.
Per dirne una, mi sembra che alcuni registi riescano a far emergere la propria personalità (doppio poffare!)
Tornando su Quantumania, appunto, sono andato in sala con l’idea che “i film Marvel ormai sono questo”, e appunto “questo” ho trovato, declinato in maniera per me piacevole.Meglio di tanto altro. Per dire, “age of ultron” era molto più stupido.
Ho trovato un prodotto con i suoi difetti ma comunque con un buon passo, un buon ritmo, ben montato, che narrativamente, e questo mi è garbato molto, vuole raccontare una “piccola” (queste battutine si sprecano) avventura escapistica, qualcosa di a modo suo molto classico, e lo fa meglio di quanto fosse lecito aspettarsi dei MS.
Un film di transizione, nel bene e nel male, a analizzarlo freddamente.
Il personaggio di Scott ne esce fuori come un buon protagonista, e mi sembra che il film sia costruito bene attorno a lui.
E poi c’è il Kang di Jonathan Majors…
Che vi devo dire: mi ha ammaliato! Mi aveva già conquistato nel finale di Loki, e qui si riconferma la garanzia che mi aspettavo.
Majors, già ottimo protagonista di Lovecraft Country e prossimamente su questo sito come avversario di Creed, ha un carisma micidiale e nei panni di kang ruba la scena a tutti. E’ la cosa migliore del film.
Che vi devo dire? Ci sono anche le corde personali e io mi sono fatto più sciolto: il momento in cui Scott urla “Kaaang! I patti si mantengono” mi ha fomentato.
Infine, vorrei spingere ad una riflessione:
31 film in 15 anni
In neanche 15 anni
Chi l’ha mai fatto?
Penso alle filmografie di franchise altrettanto corposi fermamente gestite dalle case di produzione: 007, Bud Spencer e Terence Hill, Godzilla, i film Disney di qualsiasi rinascimento pensiate.
In 15 anni mica li facevano 30 film
Alcuni 30 film non li hanno mai fatti neanche in 30 anni
Spielberg e Burton all’apice della fama e del potere non l’hanno fatto
Cavolo, fare 30 film in 15 anni è una cosa che uno qualsiasi dei grandi studios di Hollywood ha mai fatto?
Eh, infatti hanno rotto le palle. :D
Non si vive di sola Marvel.
calcolando la quantità di cgi e come son girati 15 sono ancora pochi…
Comunque, per quanto riguarda la facilità con qui Kang viene battuto, o ucciso in Loki, è che poi ritorna sempre e magari più incacchiato e numeroso (vedi post credit), la sua potenza sta in questo!
Il film è una mezza ciofeca…passi il primo che bene o male metteva al centro Scott Lang, uomo comune con problemi che diventava un mezzo delinquente con la tuta di Ant-Man, aiutato da Michael Douglas. C’era il solito cattivo psicopatico, calabrone che ovviamente si esauriva stupidamente. Per il resto molte gag, scene da heist movie e discreti comprimari. Divertente ma niente di che…
Il secondo cercava di creare dei cattivi più complessi, senza riuscirci, aumentava lo star power cacciando dal cassetto la Michelle e svaccava proprio nella storia finale… considerando che ant-man non scompariva dal mondo dopo lo schiocco di Tanos, ma finiva in sto benedetto regno quantico…per poi uscirne grazie ad un ratto…
Questo ultimo effettivamente è il niente assoluto, servirebbe per inserire Kang, che poi ha molteplici copie di se, nei vari multiversi, ma senza strafare, e soprattutto è tutto nei binari del già visto, e della famiglia. Credo che a questo giro Ant-man nonostante abbia fatto un esordio da 100 milioni di dollari scomparirà senza lasciare traccia, rimpicciolendosi giorno dopo giorno….
Non ho ancora visto il film, ma leggendo mi è venuto in mente la saga in 5 volumi di James Hoogan, roba anni 70/80, che iniziava con il ritrovamento di scheletri alieni e finiva con gli umani che salvano quello che oggi sarebbe il multimetro….
Ma invece di andare avanti con l’MCU non potrebbero fare come con Batman che ogni tanto fanno un reboot e via, senza la pesantezza di tutte queste trame che vengono portate avanti in parallelo.
A me sinceramente non me ne frega nulla di tutta questa connessione tra le storie. Adoro l’uomo ragno ma odio le storie in cui lavora in gruppo con altri super eroi. Stessa cosa con Batman, da solo funziona benissimo, quando ci metti accanto un alieno onnipotente il cui punto debole è un sasso, va tutto in vacca.
personalmente ho gradito, ma perché considero la coppia infinity war/endgame una parentesi che sarà irripetibile per il MCU da quel momento in avanti. kang come nuovo supervillain promette bene, ma per ora più per una questione di casting azzeccato che altro (e la cosa si spiega nella fine misera che fa). in ogni caso avevo il sospetto che la fase 4 fosse una fase di transizione per tirare avanti la baracca e, dopo quantumania, credo di aver avuto la conferma definitiva della cosa.
Visto ieri. Uno dei peggiori film della mia vita. Non si salva nulla. Storia, dialoghi, ambientazione, idee, personaggi, niente. Non sono nemmeno restato a vedere i post credit è tutto il cinema ha mugugnato tutto il tempo. È tutto un copiare male da: i cartoni delle tartarughe ninja che vedevo da bambino (c’era il testone-cervello fluttuante nella scatola), Star Wars (gli schieramenti delle truppe, il bar alieno), Xena (la guerriera dei ribelli), Jumanji (il dispositivo che li risucchia nel regno quantico), Tron (idem come sopra, in chiave moderna), e via così. Non buttate i soldi. Attendetelo gratis su qualche piattaforma. Veramente. Una crosta pazzesca.
Visto ieri. Uno dei peggiori film della mia vita. Non si salva nulla. Storia, dialoghi, ambientazione, idee, personaggi, niente. Non sono nemmeno restato a vedere i post credit è tutto il cinema ha mugugnato tutto il tempo. È tutto un copiare male da: i cartoni delle tartarughe ninja che vedevo da bambino (c’era il testone-cervello fluttuante nella scatola), Star Wars (gli schieramenti delle truppe, il bar alieno), Xena (la guerriera dei ribelli), Jumanji (il dispositivo che li risucchia nel regno quantico), Tron (idem come sopra, in chiave moderna), e via così. Non buttate i soldi. Attendetelo gratis su qualche piattaforma. Veramente. Una crosta pazzesca.
Una notizia realista per gli “azionisti” Marvel di questo sito: https://www.player.it/fuorigioco/505732-disney-non-se-la-sta-passando-bene-i-dati-parlano-chiaro-marvel-e-cartoni-a-rischio.html
Quando si vuol fare gli assi pigliatutto poi finisce così. :(
Per la cronaca, faccio notare che l’articolo non indica fonti
https://www.comingsoon.it/cinema/news/marvel-cosa-significa-la-frenata-di-ant-man-and-the-wasp-quantumania-la/n155688/
Questa fonte invece è abbastanza autorevole Nanni?
https://www.comingsoon.it/cinema/news/guardiani-della-galassia-vol-3-risollevera-la-marvel-dopo-ant-man-3/n157309/
E questa?
:)
Non è polemica, ma è solo per farvi notare che alla Disney non sono per niente soddisfatti.
A me preoccupa di più se non cogli la differenza tra gli articoli che hai linkato, su più livelli. Perché, per dirne una, il primo montava il dramma sensazionalistico e si buttava a sparare previsioni senza citare fonti o dati, sostenendo ad esempio che faranno meno prodotti di Star Wars e venendo guarda caso smentito al volo dalla Star Wars Convention di ieri l’altro dove la Disney ha annunciato un botto di roba. Gli altri due dimostrano di essere fonti più serie notando che Ant-Man 3 ha incassato meno di quanto si sperasse (cifre a mano che certificano che comunque non è tecnicamente un flop) e limitandosi a farsi domande che ancora non hanno risposta perché anche l’andazzo dei Guardiani della Galassia darà indicazioni importanti. È proprio come impostano il pezzo, al di là che si tratti di testate più o meno conosciute.
A me invece preoccupa che non riusciate ad ammettere che anche la Disney non sia soddisfatta.
Cito il recensore “immagino però che alla disney siano più che soddisfatti anche se il pubblico al cinema ci va per inerzia. basta che ci vada.”
Perché io non ho mai parlato di flop ma di STANCA del genere.
E se lo ammette pure la Disney, perché non riuscite ad ammetterlo voi?
È ovvio che i super eroi devono cambiare ed evolversi,sappiamo tutti che non ci sarà mai più niente come iron man,ma la vita va avanti e la Marvel pure,quantumania introduce il nuovo villain,è pieno di riferimenti e francamente soffermarsi su inesistenti questioni socio politiche solo per il gusto di far polemica,come quasi tutti i commenti che ci sono in questa recensione quantomeno ridicola,mi fa pensare che usate i film per il vostro populismo da tastiera,grazie a dio ci sono tanti siti seri dove ci si può confrontare senza cadere nel patetico,quindi a mai più rivederci
Ciao,
vorrei aggiungere che disney pixar è da ANNI che hanno un debole per il tema della genitorialità.
Anzi, della PATERNITA’, perché le mamme anche no, grazie.
Alla ricerca di Nemo, Kung Fu Panda, UP, gli Incredibili…
Forse perché così pensano di portare al cinema i genitori – perché portino al cinema i figli, non lo so.
Ah, anche Cattivissimo me ruota attorno allo stesso tema (ma non è della disney, e ora non so se manda in vacca la mia tesi)
Quando l’animazione Disney era arte vera, i genitori con la scusa di portare al cinema i figli si godevano loro stessi il film. Non avevano bisogno di uno stratagemma commerciale, era sufficiente la favola su schermo per attirare grandi e piccini.
Disney-Pixar in effetti da più di un decennio si è trasformata nella La fabbrica delle paraculate.
Povero Walt.
“Come descriveresti questo film?”
“inerzia”.
Nessuno ha pensato a un Capitan Pizza, con una pizza capricciosa al posto dello scudo e un casco fatto a scolapasta?
https://www.imdb.com/title/tt1629766/
Forse il titolo giusto sarebbe stato kang contro Hank e il cazzone…. 😁