Fratelli di sangue è la video-rubrica in cui mettiamo due (o più) film a confronto, formalmente scollegati, ma che in realtà presentano temi o aspetti in comune.

«SI… PUÒ… MEMARE!»
Serata all’insegna della divagazione quella di ieri in quel di Twitch. A momenti ci scordavamo di ricordare che abbiamo deciso di fare una live su Frankenstein Junior perché in questi giorni è tornato in sala grazie a Nexo Digital, ma se lo chiedete a me le serate così sono le migliori. Due ore passano che neanche te ne accorgi e alla fine io, Stanlio Kubrick e Xena Rowlands abbiamo snocciolato a dovere tutto quello che c’era da dire sul film di Mel Brooks del 1974, senza trascurare di dire due parole anche sul romanzo di Mary Shelley del 1818 e sul film di James Whale del 1931. Anzi, si può dire che le tre opere abbiano fatto da punti cardinali per un viaggio attraverso i decenni sulla figura di uno dei mostri più famosi della storia del cinema e della letteratura. Abbiamo parlato delle differenze tra libro e film, di codice Hays, del concetto di parodia e del fatto che nel film di Whale il colore della pelle del mostro fosse verde ma noi non potevamo saperlo perché la realtà al tempo era in bianco e nero.
A voi il filmato integrale:
APPENDICI ALLA VISIONE
- La nostra rece di Frankenstein Junior in occasione dei suoi 40 anni
- Video: Young Frankenstein: It’s Alive! Creating a Monster Classic; documentario del 2008
- Video: Making Frankinsense Of Young Frankenstein; intervista a Gene Wilder del 1996
- Libro: L’autobiografia di Gene Wilder
- Libro: La biografia di Marty Feldman
- Libro: Frankenstein Junior: memorie dal set e altre quisquilie
PREMIO JIMMY BOBO
Un Jimmy Bobo molto duro. Abbiamo fatto molta fatica a trovare nomi papabili per il premio nei film di cui vi abbiamo parlato, al punto che a sto giro i nomi sono quattro anziché cinque e siamo dovuti andare a stanarli all’interno dell’intero franchise di Frankenstein della Universal:
- Phil Culotta (“Driver of Coroner Van” – Scuola di mostri) 55%
- Una O’Connor (“Minnie” – La sposa di Frankenstein) 32%
- Rollo Lloyd (“Neighbour” – La sposa di Frankenstein) 14%
- Gene Cantamessa (production mixer – Frankenstein Junior) 0%
Congratulazioni Phil Culotta! Ora e sempre: Culotta continua! E ricordate: se vi abbonate al nostro canale Twitch il vostro voto vale doppio!
I PROSSIMI APPUNTAMENTI SU TWITCH
Lunedì 6 marzo alle ore 21: il nostro consueto appuntamento del lunedì con le notizie più calciabili della settimana. News, cazzeggio e le vostre domande.
Giovedì 9 marzo alle ore 21: coglieremo una doppia palla al balzo. Da una parte uscirà il nuovo capitolo di Scream. Dall’altra è uscito di recente Black Fears Matter, del duo Dikotomiko (Massimilano Martiradonna e Mirco Moretti), interessante viaggio nel black horror contemporaneo dal videoclip di Thriller al nuovo film di Jordan Peele. Cosa unisce tematicamente le due cose? Easy: La casa nera di Wes Craven. Per cui avremo in collegamento i Dikotomiko in persona e, oltre che del loro libro, parleremo di quella volta che Zio Wes si diede più forte che mai al sociale.
TRAMA: un ragazzino afroamericano e due complici decidono di andare a derubare la ricca coppia di bianchi che sta sfruttando il loro quartiere. Scoprono che sono molto più matti di quel che sembrano. Evidentemente non guardavano Twin Peaks. [IMDb | Trailer]
Un grazie finale alla videosigla di Christian Aliprandi e Dario Cogliati, all’inno Trenodia per le vittime di Val Verde di Ludwig Van Verhoeven e alla sigla 400 Calci dei Nanowar of Steel.
Non dimenticate di seguirci e abbonarvi, e non mancate alle prossime serate su Twitch!
Il mio rapporto con [la creatura di] Frankenstein inizia con una meravigliosa fotografia di Boris Karloff truccato dal medesimo su un’enciclopedia illustrata per ragazzi (per altro su una pagina condivisa con l’ancor piu’ spaventosa foto del Nosferatu di Klaus Kinski): abbastanza per inquietare il me stesso cinque/sei-enne di allora e legare il nome Frankenstein a qualcosa di molto sinistro.
Qualche anno dopo siamo in partenza per il mare. In tv vedo annunciato proprio “Frankenstein Junior” con un fermo immagine di Igor. Del tutto ignaro della natura comica del film l’associazione di quel nome con quella faccia e quello sguardo mi mette una paura fottuta.
Partiamo per il mare e andiamo in campeggio in tenda in Toscana. E’ la meta’ degli anni 80 e l’Italia e’ letteralmente terrorizzata dalle imprese del Mostro di Firenze, che uccideva le persone sparando alle tende. Insomma, faccio tutto un mischione infantile di quegli imput e per diverse notti mi cago letteralmente addosso, immaginando il Mostro di Firenze con la faccia di Marty Feldman che di notte si aggira nel nostro campeggio, in cerca della nostra tenda per spararci mentre dormiamo. Finche’ qualche anno piu’ tardi non vedro’ Frankenstein Junior Marty Feldman per me rimarra’ un simbolo di puro terrore.
anche a me fece paura da bambino, l’estetica era comunque da film horror e quello mi bastava.
comunque è curioso vedere cosa faccia paura ai bambini, mia figlia diecienne per esempio, mi chiede di giocare a giochi che da bambino a me avrebbero terrorizzato (alien isolation per dire il primo che mi viene in mente) MA si spaventa se sente l’attacco del Don Giovanni a cenar teco (la scena di quando entra in casa il fantasma insomma)…
il mio rapporto con Frankenstein è in realtá con la sua icona non con il film, per dire ho visto prima Fjunior (ero terrorizzato e a contribuire all’orrore era il fatto che gli adulti attorno a me ridevano a crepapelle quando a me sembrava tutto da paurissima) ma in assoluto direi che la prima cosa che rimandava a la creatura che ho visto è stato un personaggio di Carletto il principe dei mostri che era modellato a sua somiglianza, ora che ci penso pure in Dragon Ball c’era un personaggio ispirato (ottone? ora nn ricordo), anzi ora che ci ripenso meglio dei manga degli anni 80 forse sarebbe piú veloce fare un elenco di quando non veniva citato che il contrario, insomma un icona.
Ieri sera sono crollato poco prima del Jimmy Bobo. Non per colpa vostra, sia chiaro, c’era una Xena inarrestabile nel nominare film che il buon Stanlio boh, insomma, e tante altre belle cose. È che proprio 4 etti di spaghetti allo scoglio possono causare sonnolenza. Io la creatura la lego moltissimo a Mazinga Z. Ogni volta che la vedo penso al robottone e viceversa. È un problema mio che devo risolvere. Comunque avrei votato Culotta anch’ io. IIII a tutti, esclusi gli uomini tutti d’ un pezzo che perculano la creatura. Non si fa.