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Red-noticed! La recensione di Operation Fortune: Ruse de Guerre

Quantum Tarantino
di Quantum Tarantino | 03/04/202352

Non dev’essere facile essere Jason Statham, oggi.
Ti guardi allo specchio e sai che hai fatto un sacco di film onestamente pazzeschi, ma possiamo dirlo? La consacrazione, se doveva arrivare, era già arrivata. Non per colpa tua, eh? Ma hai deciso di fare la star dell’action nel momento peggiore possibile per l’action occidentale. Ora le cose vanno nettamente meglio, ma non è che hai proprio più l’età per lanciarti da un’auto sopra a un treno in corsa mentre sei in fiamme.
Hai fatto 4 film degli Expendables: nel primo avevi 43 anni ed eri “the kid”, facevi il sidekick di Stallone con l’implicita promessa che a un certo punto ti avrebbe passato il testimone; quando uscirà il quarto di anni ne avrai 56 ed è lampante che Stallone, il testimone, non lo cederà neanche da morto. Per lavorare, lavori, ma è ora di pensare realisticamente alla pensione. Ti serve un franchise. Sugli Expendables abbiamo capito che non si può contare. Cosa rimane? Fast & Furious sta per finire. Lo spinoff su Hobbs e Shaw è in stallo (che comunque meglio fare l’infermiere di Stallone a vita che lavorare un minuto con The Rock). I film di supereroi te li sei bruciati per sempre con un’intervista a Nanni Cobretti. Che fai? Alzi il telefono, chiami il tuo amico Guy Ritchie. Gli dici ehi, Guy Ritchie, qui se vogliamo un franchise ce lo dobbiamo fare da soli.

“waaasaaaaap”

Guy Ritchie, che ha circa la stessa età di Statham ma fa il regista quindi gioca tutto un altro campionato, è in una fase strana della sua carriera. È iperattivo, sforna film a una velocità tale che non fai in tempo a vedere quello nuovo che c’è già il trailer del prossimo. Negli ultimi sei anni ha fatto sette film e una serie tv, passando senza un apparente filo conduttore dall’epica fantasy in costume al live action Disney alla commedia nera crime al film serissimo. Il suo amico Statham lo chiama, gli dice facciamo un franchise. Ritchie emette il verso universale di chi assume per via nasale un’abbondante dose di polvere bianca e dice cazzo sì amico facciamolo cazzo.
Che poi secondo me Ritchie non pippa neanche. Fa finta per darsi un tono ma quando Statham l’ha chiamato era in pigiama che guardava i Simpsons su Disney+. È diventato uno di quegli autori che fanno film a catena di montaggio, senza particolare gioia e senza particolari idee, però li fanno, e con budget importanti e cast di tutto rispetto. Meglio che stare in miniera, no?

Ora, cos’è Operation Fortune: Ruse de Guerre? A parte il titolo meno orecchiabile della storia del cinema, è Guy Ritchie e Jason Statham che guardano Red Notice e per qualche motivo pensano che sia una cosa da imitare, ma con un quarto del budget. Una spy story fracassona in giro per il mondo, un action leggero scritto dal fratello scemo dell’algoritmo, quello che in America chiamano “un veicolo” cioè una roba fatta su misura per gli attori che la interpretano. Il genere di film che mentre lo vedi riesci a indovinare ogni singola cosa che sta per succedere e dopo che l’hai visto non ne ricordi mezza.

Cioè dai raga

I modelli sono evidenti, Mission: Impossible su tutti e un pizzico di Fast saga. Ma se fai quella roba lì, senza un protagonista-produttore carismatico e con una visione, non vai lontano. Statham non è Vin Diesel e certamente non è Tom Cruise, a ricoprire quel ruolo non ci prova nemmeno perché una visione non ce l’ha. Quello che ha è la speranza che questa cosa vada in porto in modo da assicurarsi un assegno a cinque zeri ogni 3-4 anni per i prossimi 15 anni. Un indizio abbastanza convincente di ciò è che ogni sforzo in fase di scrittura è stato messo nel tentativo di creare una mitologia attorno al personaggio di Statham – questo “Orson Fortune” –, dargli uno spessore, renderlo in qualche modo memorabile, e la cosa più interessante a cui sono riusciti a pensare è che gli piace il buon vino. Ve lo giuro, nel corso del film ci sono circa centoquaranta battute sul fatto che gli piace il vino. “Hai bevuto tutto il vino”, “hai speso tutti i soldi in vino”, “ehi assaggia questo vino che è buonissimo” – ma per chi è questo film? I notai genovesi come nella terza stagione di Boris?

“Belin!”

La verità è che “Orson Fortune” (impossibile scriverlo senza virgolette) è perfettamente intercambiabile con qualunque personaggio interpretato finora da Statham, la superspia che chiami per fare quello che nessun’altra superspia è in grado di fare, ma col twist incredibile che ha una serie di quirk (ve l’ho già detto che gli piace il vino? È anche claustrofobico e agorafobico!) e, reggetevi forte perché questa non l’avete mai sentita, che Statham ha deciso di non prendersi troppo sul serio. Tipo, lui è una macchina da guerra praticamente inarrestabile, no? Però ogni tanto fa degli errori ma è orgoglioso e non vuole ammetterlo e mi immagino Statham mentre leggeva ‘sta scena e pensava “così si capisce che sono anche simpatico” (comunque per lo standard di protagonisti action con un ego fragile come il cristallo, non è poco).
Il resto del cast è una serie di comprimari di serie A magari non disperati come Statham ma uniti dal desiderio comune di infilarsi in qualcosa che gli garantisca un bonifico regolare negli anni a venire. Cary Elwes è solo contento di essere qui, che in questi anni non stava avendo una carriera proprio stellare (in tre anni ha fatto tre film di Natale, anche se uno era un horror): fa il direttore dell’operazione che spiega cose e distribuisce incarichi, il classico ruolo non-action che nessuno si scandalizza se interpreti da seduto, ma lui è un professionista e quindi in alcune scene è in piedi. Bugzy Malone è “l’altro maschio”, tipo Jeremy Renner in Mission: Impossible 4 e 5: non andò a finire bene, ma lui lo affronta con la faccia di chi sta pensando ma che cazzo me ne frega, io faccio il rapper. Josh Hartnett interpreta una star di Hollywood mentre Hugh Grant fa la parodia di un miliardario, perché nel 2020-2021 andavi in prigione se non prendevi in giro i miliardari: insieme, mettono in scena un’incredibile fotocopia di Il talento di Mr. C in cui un attore viene assoldato dai servizi segreti per fingersi amico di un ricco losco che è suo fan e rubargli dei segreti. È così platealmente lo stesso film che a un certo punto succede pure la stessa cosa, cioè che il ricco losco è così simpatico che si dicono vabbè, dai, facciamo che era buono e che il cattivo vero era un altro.

(Piccola parentesi, questo è il secondo film che Josh Hartnett fa con Ritchie e Statham: è forse arrivato anche per Jason il momento di prendere sotto la sua ala un “giovane” “promettente” a cui far credere che gli passerà il testimone per 20 anni e poi non passarglielo?)

“Eri bravissimo col filtro seppia in The Black Dahlia“

La presenza più strana nel cast è ovviamente Aubrey Plaza, su cui mi soffermo un attimo perché solo uno stronzo non si soffermerebbe un attimo su Aubrey Plaza. Tutti noi la conosciamo e la amiamo soprattutto per Parks and Recreation, dove faceva la millennial sarcastica alternativa e un po’ stramba. Finito Parks and Rec, la sua carriera ha preso una serie di interessanti nuove direzioni che l’hanno portata a interpretare la millennial sarcastica alternativa e un po’ stramba in commedie indie a basso budget, in drammi indie a basso budget e talvolta anche in thriller indie a basso budget. Perciò è naturale chiedersi cosa ci faccia qui, com’è finita a fare la bona in un film action a fianco di Jason Statham?
Una teoria molto in voga è che Aubrey Plaza non è veramente una millennial sarcastica alternativa e un po’ stramba, bensì un’attrice, e l’unico motivo per cui non ha fatto prima cagate simili è che non gliele offrivano. Ma ora che Hollywood è in mano ai comunisti, una serie di possibilità si sono aperte anche ad attori ed attrici non canonicamente bianchi. Ottenere la parità significa anche questo, che ti offrono le parti di merda che 20 anni fa avrebbero offerto solo a una bionda con le tette grosse. E tu accetti, perché non dovresti accettare? Probabilmente ha pagato più questo film di tutto Parks and Recreation.

Vogliamo ricordarla così

A questo punto dovrei mettere le mani avanti e dire che Operation Fortune: Ruse de Guerre (scandendo con perfetta dizione quel ruse de guerre che nel film viene ripetuto più volte come se qualcuno avesse la minima idea di cosa significhi) non è completamente da buttare. Se cercate un action spegni-cervello che si alterna a una commedia degli equivoci in cui Josh Hartnett fa finta di essere un attore famoso, ehi, può anche darsi che vi divertiate. Visto? L’ho fatto. Però non lo penso, anzi, sono sempre più convinto che robaccia simile non vada in alcun modo incoraggiata. Statham può fare di meglio. Ritchie può fare di meglio. Aubrey Plaza può fare di meglio, tipo rispondere alle mie telefonate.
È come se prima di ogni scena Operation Fortune si trovasse di fronte a un bivio: la facciamo bella o la facciamo in modo che possa essere usata come reaction gif su Whatsapp? E puntualmente scelgono la seconda. È un film furbetto fatto da uno che però è più bravo che furbo e il risultato è che certamente non è bello, ma non è neanche la grande puttanata commerciale che avrei visto altrettanto volentieri.

Inutile dire che nessuna scena di Operation Fortune è diventata una reaction gif su Whatsapp.
Lionsgate ha tenuto il film fermo per più di un anno per paura che, nell’attuale clima politico, potessero nascere controversie attorno al fatto che alcuni cattivi sono ucraini (giuro che non me lo sto inventando). Contemporaneamente, si è bruciata il budget per la promozione prima ancora di decidere quando farlo uscire e così, quando il film è uscito veramente, non c’erano più soldi per spingerlo e praticamente nessuno si è accorto che stava uscendo. Con proiezioni in pochissime sale e retrocessione quasi immediata al digitale, ha incassato un cazzo di niente, circa due terzi di quanto è costato farlo, il che rende estremamente difficile diventi la saga che sognava Statham. Con estremo scorno dei titolisti francesi, non vedremo un Operation Fortune: Cul de sac o un Operation Fortune: Les jeux sont faits. Jason Statham dovrà trovare un piano B.

Streaming quote:

“Ah, esiste?”
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Seriamente, con questo poster e con questo titolo, solo a me sembra la grafica di un videopoker di lusso?

Quantum Tarantino
Autore del post: Quantum Tarantino
"Vivere liberi o morire duro"
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tags: Aubrey Plaza cary elwes guy ritchie hugh grant il rapper Bugzy Malone jason statham Josh Hartnett la carriera di jason statham non dimenticate mai che l'intervista con cui jason statham si è bruciato per sempre i ponti con la Marvel e la DC gliel'abbiamo fatta noi operation fortune Operation Fortune: Ruse de Guerre preparatevi a fare la conoscenza di Orson Fortune il nuovo protagonista dell'action contemporaneo ritardare di un anno un film per paura che si offendano gli ucraini che boh se chiedete a me credo che in questo momento abbiano altri cazzi a cui pensare

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52 Commenti

  1. Vin Diesel30€grazie 03/04/2023 | 08:33

    Recensione bella densa di argomenti di discussione. Ma da smartphone faccio fatica a comporre frasi articolate.
    Pensieri sparsi:
    – Statham quindi replica il suo personaggio di Spy ma meno tonto?
    – titolare solo Operation fortune suonava male?
    – forse Jason un franchise d’azione lo meritava davvero. il personaggio di Shaw ci starebbe davvero come stand alone. Peraltro l’alchimia con the rock era davvero (su schermo) perfetta. Però sappiamo come andata.

    PS da genovese, grazie per “l’immagine” definitiva!

    Rispondi
    • Quantum Tarantino 03/04/2023 | 21:55

      > Statham quindi replica il suo personaggio di Spy ma meno tonto?
      “ma serio”

    • Giancarlo 05/04/2023 | 14:38

      Io non scommetterei sul fatto che non ci siano altri film su Deckard Shaw, anzi, secondo me almeno Hobbs & Shaw 2 è quasi certo…

    • Quantum Tarantino 07/04/2023 | 19:02

      era in preparazione, anche eprché nonostante facesse schifo al botteghino è andato bene, ma l’ultima notizia è che “non c’è più una conversazione al riguardo”.
      probabilmente per via degli umori di the rock, che magari ha in cantiere qualcosa di più interessante (per lui. non definirei interessante per il genere umano niente che abbia fatto negli ultimi 10 anni). o magari ha deciso che non gli basta avere uno spinoff “a parte”, non vuole proprio avere niente più a che fare col franchise della sua nemesi vin diesel

  2. Manente 03/04/2023 | 08:45

    Sono confuso, e’ meglio la frase originale ‘La consacrazione, se doveva arrivare, era già arrivata’ o “Se la consacrazione fosse dovuta arrivare, sarebbe già arrivata”?

    Rispondi
    • Quantum Tarantino 03/04/2023 | 21:58

      mah, è una di quelle regole che ti spacciano come imprescindibili alle elementari e poi scopri che non ci credeva neanche dante

    • Buondì LaMotta 04/04/2023 | 10:23

      Io ci ho letto: “Non ci sono combattimenti per i vecchi pugili, eri quasi arrivato ma non ce l’hai mai fatta, e se dovevi farcela ce l’avresti già fatta.”

      Peccato, perché Jason se ne è fatte di saghe…forse troppe? E comunque, spero sempre in un Crank 3, ma non accadrà mai.

    • Giancarlo 05/04/2023 | 14:45

      Secondo me Crank 3 non è da escludere, sicuramente Statham ha sempre detto che gli piacerebbe girarlo…

  3. mereghettitumifaimpazzire 03/04/2023 | 08:57

    premesso che non ricordo un fotogramma di un solo film con Jason (unica eccezione il monaco arruolato credo in Mean machine)…se somiglia più a Red Notice, cioè lammerda, che a The Gentleman , direi che questo lo damo al gatto

    Rispondi
    • Giancarlo 05/04/2023 | 15:31

      Peccato per te! Allora ti devi proprio essere perso Lee Christmas travestito da prete che dice :”Io vi dichiaro… marito e pugnale!” ne I mercenari 2. Una scena e un film cult per gli appassionati del cinema d’azione…

    • Giancarlo 05/04/2023 | 15:47

      …e ti devi anche essere perso la scena cult dopo i titoli di coda del film Fast and Furious 6 quando, in cerca di vendetta per il ferimento di suo fratello Owen Shaw, uno spietato e minaccioso Deckard Shaw, dopo avere ammazzato Han, giura vendetta a Toretto, dicendo :”Dominic Toretto… tu non mi conosci. Ancora per poco…”. Da brividi… L’immagine la vedi all’inizio di questa recensione…

    • mereghettitumifaimpazzire 12/04/2023 | 15:34

      Giancarlo hai per caso una bambola gonfiabile a forma di Jason a casa?

  4. avdf 03/04/2023 | 09:22

    Al netto di tutti i difetti evidenziati, a me è piaciuto. Scorre via leggero e simpatico, strappando qua e la un sorriso per qualche scambio di battute, ben lontane dai dialoghi iconici e geniali di un lock&stock o di uno Snatch, ma quando si parla di Richie mi accontento di poco: mi basta intravvedere la sua impronta e il suo ritmo.

    Rispondi
    • Giancarlo 05/04/2023 | 11:37

      Purtroppo non l’ho ancora visto, ma il trailer mi convince parecchio… sicuramente lo vedrò

    • Giancarlo 05/04/2023 | 14:59

      Comunque vedo altre recensioni più favorevoli a Guy Ritchie e Jason Statham https://www.cinefilos.it/tutto-film/recensioni/operation-fortune-guy-ritchie-563462

    • Giancarlo 05/04/2023 | 15:08

      …per fortuna

  5. GGJJ 03/04/2023 | 09:31

    Credo che Aubrey Plaza, che per me sarà sempre la co-protagonista di Legione, folle anche per gli standard di quella serie, semplicemente ad un certo punto abbia detto “ok, ormai la gente lo sa che sono brava, prima che scada il tempo voglio anche che sia chiaro che, se voglio, posso essere pure fregna”.

    Rispondi
    • Isaia 03/04/2023 | 14:08

      Lei in Legion vale da sola la serie (che è splendida), quoto. E che sia fregna lo diciamo da sempre ahahah

    • Quantum Tarantino 03/04/2023 | 21:59

      cavolo ma era in legione? sai che non lo sapevo? adesso mi tocca vederlo sul serio mannaggia al governo

    • coraado 04/04/2023 | 09:59

      https://gfycat.com/somberhospitabledarwinsfox

    • GGJJ 05/04/2023 | 08:55

      C’era e lascia anche il segno. Cmq anche tu vittima del correttore automatico, eh?

      Cmq per fare un paragone mi ricorda un pò la storia della figlia del proprietario dei Lakers dell’epoca di Magic Johnson e compagnia che cominciò a lavorare nella società da giovanissima, ancora era studentessa universitaria, e per dimostrare che non era li solo perchè era la figlia del padrone si fece per anni un mazzo assurdo fino a diventare un dirigente sportivo tra i più apprezzati d’America. Allora e solo allora, tipo anche lei a 38 anni, apparve nuda su Playboy, proprio per dire “…e oltre tutto sono pure una gran fregna”.

    • Giancarlo 05/04/2023 | 10:57

      Io mi sono innamorato di Aubrey Plaza in Dirty Grandpa…

  6. Doc. Hector 03/04/2023 | 13:37

    La foto comparativa con Red Notice è disarmante… Sia per la foto in sé che per il “modello”. Svela poi come “l’algoritmo” riguardi non solo trama, ma personaggi, costumi, luci, colori, inquadrature…

    Rispondi
  7. SamSimon 03/04/2023 | 15:25

    Ritchie è passato rapidamente da regista da tenere d’occhio a regista da ignorare, purtroppo, lo hai analizzato bene e fin troppo freddamente…

    Rispondi
  8. Takeshi Diocaro 03/04/2023 | 16:04

    Esiste nella storia recente un regista che è crollato peggio di Ritchie da 20 anni a questa parte? Io non credo, forse non è un caso che tutto abbia iniziato ad andare a puttane dopo aver conosciuto Madonna

    Questo aveva cominciato con Lock&Stock e The Snatch, sono 23 anni che fa solo mondezza o quasi (salvo solo Sherlock Holmes tra quelli che ho visto)

    Rispondi
    • Quantum Tarantino 03/04/2023 | 22:02

      non sono d’accordo perché rock n rolla era bello e revolver era… interessante
      poi ne ha fatte altre di robe simpatiche (pure the gentleman, per dire) però sì, è uno di quegli autori che si sparano le cartucce migliori subito e poi vivono di rendita. paradossalmente il suo sidekick matthew vaughn è cresciuto e diventato più capace di lui

    • Capitan Ovvio 21/04/2023 | 16:12

      King Arthur si meritava una fine migliore: in un mondo ideale avrebbero completato la serie che avevano in mente, al posto di 200 film di pigiamoni del catzo

  9. brutsalvadi 03/04/2023 | 21:53

    Però, indipendentemente da tutto, si vuole sempre un gran bene a Jason Statham

    Rispondi
    • Giancarlo 05/04/2023 | 09:26

      Per il titolo e la mission di questo sito, Statham dovrebbe essere uno dei miti assoluti come Bruce Lee, vero che oltre ai calci tira anche i pugni…

    • Capitan Ovvio 21/04/2023 | 16:10

      Ma anche a Guy Ritchie dai

  10. Dumbolik 04/04/2023 | 05:24

    Venduto. Da quanto leggo sembra meglio di quello dove frontone Statham fa il portavalori, e ciò mi è sufficiente. Almeno spero.

    Rispondi
    • Giancarlo 05/04/2023 | 14:42

      Idem…

  11. Vincent Van Zan 04/04/2023 | 07:03

    Red notice non mi era piaciuto anche/soprattutto perché i tre attori protagonisti mi stanno fortemente sul cazzo. Per quel che mi riguarda qui andiamo decisamente meglio.

    Rispondi
  12. Giancarlo 05/04/2023 | 09:21

    Devo avere sicuramente letto male…

    Tom Cruise meglio di Jason Statham?

    Parliamo dell’eterno bambino Tom Cruise (con tratti leggermente femminili e culone) che piace alle fangirl di tutto il mondo giovani o ex giovani?

    Bruce Lee si rivolterebbe nella tomba…

    Rispondi
    • Giancarlo 05/04/2023 | 10:44

      “un protagonista-produttore carismatico e con una visione”

      La visione di Jason Statham è secondo me la migliore di tutti in questo momento, nei suoi film alla fine è sempre uno tosto, il più tosto anche nei film dove è solo ospite, come in Fast and Furious 9, il suo cameo finale col sacco da boxe “farcito” vale più di tutto il film…

    • Giancarlo 05/04/2023 | 10:49

      Anche solo le immagini di questa recensione ricordano quanto è tosto Jason Statham rispetto alla dolce Tom Cruise :-), che sicuramente ha una enorme fan base di ragazzine urlanti. Bruce Lee sicuramente scriverebbe un commento anche lui se solo potesse…

    • Quantum Tarantino 07/04/2023 | 19:12

      giancarlo, mi metti in difficoltà. io mai avrei pensato di dover parlare di gusti in fatto di uomini sui 400 calci però ok, qui una risposta non si nega a nessuno. probabilmente hai ragione, statham scopa meglio, ma sono convinto che cruise sia un miglior baciatore

  13. Giancarlo 05/04/2023 | 10:53

    Devo avere sicuramente letto male un’altra volta…

    Franchise di cui ha bisogno Jason Statham?

    Nel 2023 Statham è al cinema con Fast and Furious 10, The Expendables 4, The Meg 2.

    Nel suo curriculum ci sono poi altri meravigliosi franchise ancora vivi:

    Transporter
    Crank
    The Mechanic
    …

    Non mi sembra proprio in un momento di particolare difficoltà per Statham…

    Rispondi
    • Giancarlo 05/04/2023 | 15:14

      …anzi col suo Deckard Shaw in Fast and Furious 10 alla fine sarà certamente la migliore figura di supporto, come già in passato, mentre in The Expendables 4 e The Meg 2 sarà il protagonista principale.

    • Giancarlo 05/04/2023 | 15:18

      Sarà la prima volta da protagonista assoluto nella saga degli Expendables, dopo che nel terzo film era stato messo, sbagliando, troppo da parte…

    • Paolo 23/04/2023 | 01:57

      Meg 2 mica esce quest’anno, e Merc4 che fine ha fatto santiddio?

  14. Giancarlo 05/04/2023 | 16:13

    L’unica critica davvero condivisibile è quella relativa al poster del film… sembra davvero la grafica di un videopoker di lusso :-)

    Rispondi
  15. Giancarlo 05/04/2023 | 18:06

    Cavolo, che consolazione, ho letto questi due articoli interessanti (di testate illustri; anche se io resto comunque fedele a i 400 Calci) che parlano di questo film addirittura come di un capolavoro di Guy Ritchie:

    https://deadline.com/2023/03/operation-fortune-ruse-de-guerre-review-jason-statham-hugh-grant-guy-ritchies-spy-caper-1235276122/

    e

    https://variety.com/2023/film/news/operation-fortune-ruse-de-guerre-review-guy-ritchie-jason-statham-aubrey-plaza-hugh-grant-1235538959/

    Spero non siano stati scritti da dei folli o forse come me preferiscono Jason Statham a Tom Cruise (lo citano anche loro, però a fine recensione e non per lodarlo…).

    Comunque già volevo vedere questo film, perché il trailer mi convinceva parecchio e sono un fan di Statham, non mi ha mai deluso,… sicuramente lo vedrò, credo che ancora una volta Statham non mi deluderà…

    Rispondi
  16. Nanni Cobretti 05/04/2023 | 18:24

    @Giancarlo: lo dico qua sperando che tu lo veda.

    Due consigli molto brevi:
    1) pensa a quello che vuoi dire, fallo con calma, non farti prendere dalla fretta, e cerca possibilmente di dirlo in un commento solo invece che dieci;
    2) i giudizi estetici su Tom Cruise non ti fanno fare una gran figura.

    Grazie.

    Rispondi
  17. Giancarlo 06/04/2023 | 16:24

    Hai ragione Nanni, ma Tom Cruise non mi ha mai convinto nei ruoli action, mi sembra più una bella signora (col passare degli anni) che un uomo vero, vederlo portato ad esempio da un sito cazzuto come I 400 Calci mi dispiace. Preferisco in quei ruoli Jason Statham… Opinione personale… Comunque non darò altri giudizi estetici su Tom Cruise, ma resto della mia opinione…

    Rispondi
    • Nanni Cobretti 06/04/2023 | 18:54

      Libero di pensare quello che preferisci, ma se una “bella signora” passa i suoi film a cercare di lanciarsi negli stunt più pericolosi e spettacolari mai visti, per me batte qualsiasi “uomo vero” che tira due manate e si accontenta così (e che comunque è ovviamente meglio di chi non fa nemmeno quello). Non guardiamo in fazza a nessuno, guardiamo i risultati.

  18. Carlo 06/04/2023 | 18:14

    Attendo con ansia Operation Fortune: La Manche Du Fil Rouge, regia di Jocelyn

    Rispondi
  19. mereghettitumifaimpazzire 18/04/2023 | 08:35

    che cestone inguardabile

    Rispondi
  20. Capitan Ovvio 21/04/2023 | 16:07

    Non ho la più pallida idea di chi sia questa Aubrey Plaza, ma il confronto nella foto con Gal Gadot è quasi da considerare mobbing nei suoi confronti

    Rispondi
  21. Marsellus Wallace 22/04/2023 | 11:42

    Meno male, quando mi sono accorto che non ricordo una singola battuta di Red notice credevo fosse l’Alzahimer.

    Rispondi
  22. Luc Spuntino 23/04/2023 | 20:55

    Visto questo OF:RdG e visto John Wick 4, meglio il primo tutta la vita, almeno è un film che intrattiene, non una noiosissima carrellata di combattimenti imbarazzanti lunghi più di due ore e mezzo.

    Rispondi
  23. David Kronenbourg 07/06/2023 | 11:25

    Scusate, va bene questo, ma a quando una rece di “The Covenant”, uscito qualche mese dopo e che quasi non ci si crede sia lo stesso regista?

    Rispondi

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