Guarda, ma cosa sarà passato? Toh, sarà un mese, al limite un mese e mezzo.
Era appena uscito Monkey Man, esordio alla regia di Dev Patel, e il boss – consapevole del mio viscerale e storicizzato odio nei confronti dell’attore – mi aveva mandato in missione a recensire il film. Ed è stata in quella occasione che ho scoperto, non senza una certa dose di surprise, che qui dentro, tra i lettori, è pieno di gente che va pazza per i vanity project dell’intern di The Newsroom.
Tutti a dire: “ah vabbè, ma se lo odi così tanto allora non vale, il film è bellissimo e tu non l’hai capito, sei roso dall’invidia, guarda che quello ha davvero preso tre lezioni di taekwondo”.
Poi esce Boy Kills World e il boss mi manda a casa un pizzino. Me lo ha mandato tramite Uber Eats, che in questi casi è comodissimo.
Lo apro.
È un pizzino ai quattro formaggi.
Dentro c’è scritto:
“Ciao Casanova! Se non fai la rece di Boy Kills World entro domenica sera ti prenoto le vacanze in Grecia, a Mykonos, in un albergo a due stelle, in camera tu e lui da soli. Yes, lui è Dev Patel. Per dimostrarti che non scherzo, ecco una riproduzione della Gioconda fatta coi peli della barba di Dev Patel”.
Io son rimasto lì – con questo pizzino ai quattro formaggi in mano tutto pieno di peli della barba, curatissima, di Dev.
Fino a quando poi mi sono ripreso dal disgusto, ho dato un’occhiata alla colonna sonora di Boy Kills World, per poi esplodere serafico in un: “Ueeeeella, ma sigla!”
Sì, oltre allo score – se lo chiedete a me un po’ anonimo o forse, chi lo sa, bellissimo! (non lo sapremo mai, nascosto com’è dai troppi altri mille mila elementi produttivi del film), firmato da Ludvig Forssell, già compositore di Death Stranding per la Kojima Production, ci sono un po’ di pezzi dei simpatici El Michels Affair, che solo qualche anni fa ci avevano deliziato con un intero album dedicato a una rilettura “analogica” dei Wu Tang. Insomma, non è male come scoperta, no? Cioè, mi ha ben disposto nei confronti del film. Poi però l’ho visto il film, e alla fine della visione ho pensato:
“Cavolo, ma quante ne sa il Boss? Questo Nanni Cobretti va che è proprio un soggettone, eh? Prima mi fa vedere Moneky Man e poi questo Boy Kills World, che praticamente è la stessa identica cosa… Ma cosa mi vuole dire davvero? Cosa mi vuole insegnare, nella sua infinita saggezza? Che la mia parziale ed incerta benevolenza nei confronti di quest’ultimo film è sola figlia dell’odio che provo nei confronti del povero Dev? O forse vuole pensare in grande… Forse mi vuole portare a ragionare sul fatto che questa roba qui di fare dei film in cui lo stunt coordinator, l’action e fight designer, di base è più importante del regista o di qualsiasi altro elemento del film, è una nuova tendenza del cinema di menare che si è andata a imporre in quel territorio liminale tra under e overground. Che differenza passa tra un film di menare del 2023/4 che ha dietro, per altro postumo, il nome di Jordan Peele e uno in cui invece spunta tra i produttori Sam Raimi? Voleva forse il Boss, nella sua infinita saggezza, suggerirmi che la rivoluzione portata avanti da Chad Stahelski è finita a fare le rom com con Gosling e Blunt e non a fare roba come il primo Extraction?”
.
Quanti dubbi. Che paranoia, che disagio.
Ma soprattutto perché Monkey Man è uguale e Boy Kills World?
Perché:
1) sono due film che di base raccontano la stessa storia: un bambino assiste alla morte di un membro della sua famiglia per mano del cattivo del film e decide di dedicare la sua intera vita alla Vendetta dotata di V maiuscola.
2) Perché sono due film che, anche se hanno toni diversissimi tra di loro, non sanno esattamente quale tono scegliere MAI e finiscono per rimanere in quel limbo indecifrabile in cui si vanno a confondere farsa e tragedia, la comicità un tanto al chilo e una cieca quanto inutile serietà. Insomma, un po’ di qui e un po’ di là, ma mai al centro, mai un equilibrio.
3) Perché sono due film che puntano sulla dedizione (a favore di camera ma off set) dell’attore protagonista che, per l’occasione s’è fatto un fisico da paura. E poi hanno trovato un publicist che corre come un matto in giro a dire che tutti quegli stunts sono fatti da lui in persona, che qui mica si scherza, eh?
4) Perché sono due film che puntano tutto sulla messa in scena dei combattimenti, che hanno in The Raid il nume tutelare ma che hanno anche la consapevolezza che non possono arrivare così in alto, per cui si ritrovano alla fine a ricordare un po’ la confusione di Bourne Identity o a dover fare dei finti piani sequenza con dei tagli che forse vorrebbero essere un po’ meno grezzi.
Infine, 5) Perché sono due film che mettono in crisi il concetto di Politique des Auteurs applicato all’action moderno: quanto pesa in questo casi la regia? È ancora il regista a decidere qualcosa, any cosa, o è lo stunt coordinator (in questo caso il sior Dawid Szatarski) a imporre la sua visione al film?
Da un certo punto di vista questo Boy Kills World è, per me, un filo meglio di Monkey Man. E quel certo punto di vista è proprio quello che a noi maggiormente interessa, quello dei combattimenti. Se Monkey Man puntava – senza paura di accuse di plagio – a John Wick, qui c’è un po’ più di fantasia e mi sembra che l’azione si sviluppi in modo più organico (se preferite, meno goffo) rispetto al suo diretto concorrente. Bill Skarsgård si è preso il suo tempo in previsione del (flop annunciato?) remake de Il Corvo, per diventare una cazzo di statua greca, ma poi c’è Yayan Ruhian che regala al film un duello finale a tre che, oltre a citare direttamente il finale di The Raid, mi ha fatto obiettivamente emozionare.
Si segnalano, nell’ambito botte, anche un ottimo Andrew Koji e la fenomenale body double di Jessica Rothe .
Da un altro punto di vista però, Boy Kills World è davvero un pasticcio. Peggio di Monkey Man! E quell’altro punto di vista è tutto il resto. Perché Boy Kills World sembra un film partorito a metà anni Novanta, dopo la rivoluzione copernicana di Tarantino, in cui tutto quello che è sopra le righe è “pulp”. Senza che questa parola abbiamo davvero un senso. Boy Kills World pensa di essere cool e al passo coi tempi perché cita il linguaggio dei videogames e dei fumetti pazzi, perché riempie (in maniera del tutto inutile) la sceneggiatura di personaggi sopra le righe. Sopra le righe perché vestiti come dei pagliacci baraldi, mica di più, eh?
Perché tenta di farti appassionare a una storia in cui però non si prova un filo di interesse nei confronti di ne-ssu-no.
Zero.
Oltre al già citato Sharlto Copley che fa quello che sa fare (bene) lui, oltre alla già citata Jessica Rothe, che sembra Kraft Punk dell’Eric Andre Show, c’è Famke Janssen che fa la pazza isterica, Michelle Dockery che pensa di essere brava, e pure Brett Gelman che tenta di far ridere. Tutto questo mescolato a tantissima altro materiale che rimane pressoché inutilizzato:
Skarsgård sordo muto, una sorella fantasma travestita da farfalla ninja, un Ananas gigante e dei pupazzoni che sembrano delle idee partorite da quelli che occupavano le aule del DAMS a fine Novanta dicendo: “Ma perché non ci fate studiare Matrix al posto di Carmine Gallone?”.
Insomma, un filo troppo?
In conclusione: se siete qui per le botte, mi sento di dire che Boy Kills World sia piuttosto godibile. Il resto, sfortuntamente, è da buttare alle ortiche.
Ma almeno non c’è Dev Patel, ecco.
DVD-quote:
“Boy Kills World > Monkey Man”
Casanova Wong Kar-Wai, i400calci.com
Il pagliaccio Baraldi..che ricordi
https://m.youtube.com/watch?v=mTPLaUNcsdc
Comunque in The Newsroom Dev Patel non era l’intern, era il web editor / social media manager della redazione :P
ma chi se le guarda ste cestonate?
E’ su Prime e stavo per guardarmelo
Andrew Koji è una garanzia per le botte, nell’ambito “attori che hanno imparato a menare” è un passo avanti a tutti. Michelle Dockery ha come scopo nella vita quello di far dimenticare Lady Mary, e non ci riesce mai.
Riguardo il film sostanzialmente è impeccabile la recensione, non male il menare, inutile il resto.
momento curiosità : in Piemontese, una “Patela” è uno schiaffone.
Ahah
@l’apprezzatissimo recensore: non avendo fatto il DAMS non so perche’ non facessero studiare Matrix al posto di Carmine Gallone; cercato il Gallone su Wikipedia ho capito solo che ha fatto un botto di film e che stava meglio quando si stava peggio. Quindi, perche’? Magari il motivo e’ lo stesso per cui a scuola, per “italiano”, si studiano le robacce cringe dell’Alfieri o del Parini e non, chesso’, Eco o Pasolini? C’e’ un film di Gallone che consiglieresti a una persona armata di tanta curiosita’ e tanta ignoranza?
PS l’ultima non era una domanda retorica: sono davvero curioso e ignorante
Attendo anch’io Casanova, io di Gallone ho visto solo i sequel di Don Camillo, che immagino sia un po’ come approcciarsi a Sam Raimi partendo da Dr. Strange nel multiverso della follia
Ma perchè a fare ginnastica non ci sta Samantha Fox?
Scusate non ho resistito
>> ” riempie (in maniera del tutto inutile) la sceneggiatura di personaggi sopra le righe”
@Kasanova mi sa che è per questo che a distanza di anni – e con tutti i suoi difetti – continua a piacermi il pluri-schifato Bunraku: un film-cartone posticcio e colorato che non si credeva mai niente di più di quello (certo, con poche botte di livello scarsino…)
Ma il protagonista è Jannik Sinner sotto mentite spoglie?
LoL pensato la stessa roba.
Sì, esatto, siamo qui per le botte.
Se cercate del menare divertente vale la pena , se cercate una storia guardate altrove.
Film molto divertente e intrattenente, un fumettone che non si vergogna di essere eccessivo e accelerato, e che segna con il pennarellone ogni suo più evidente omaggio/scippo dei suoi numerosi numi ispiratori.
Qualche incertezza nella CGI (spero non colpa della EDI EFFETTI DIGITALI ITALIANI che ha orgogliasamente portato un po’ di tricolore a questa produzione internazionale), dialoghi non sempre opportuni (ok che Boy è sordomuto e c’è il perenne voiceover interiore ma perché il 90% delle volte il comprimario in scena deve spiegare per filo e per segno cosa sta accadendo o accadra nei minuti successivi?), sospensione dell’incredulità che vacilla ad ogni fuga di fronte a plotoni di aspiranti Stormtrooper che puntualmente non beccano neanche a pochi metri un tizio alto quasi due metri con un corpetto ROSSO), ma nel complesso buone coreografie, anziu più che buone e poi Yayan come fai a non volergli bene, qui anche attore drammatico (almeno il temop di due inquadrature)?
Per me, è un sì! (Per la cronaca non ho visto Moneky Man).
Ah, e le musiche eccezionali!
Ammappete, a prescindere dal risultato (che devo vedere), complimenti a EDI!
Inizio dicendo che qua dentro dovreste alzarvi la mattina, guardarvi allo specchio e dirvi due semplici cose:
La prima è che anche se non siete dal vivo non siete giustificati a scrivere cose così cringe.
La seconda è che ammettiate che DAMS o non DAMS alla fine siete al pari di uno stronzo come me che giudica i film solo in base al proprio gusto.
Perchè è ovvio che sia così ormai.
Qua vedo denigrati film fatti con una certa attenzione perchè magari il regista o un attore stanno sul cazzo e difesi e glorificate merde epocali perchè magari parte di un progetto importante; o alla fine solo perchè siam tutti stronzi dai gusti variabili.
Detto ciò.
Son passati giorni dalla mia visione di Boy Kills World, ho potuto digerirlo bene.
Ed è un filmone.
No, non mescola senza senso le cose non sapendo cosa fare, è chiarissimo cosa fa.
Ma metto SPOILER.
Occhio.
Ho detto SPOILER.
Allora, che in una prima parte il film sia un videogame a tratti grottesco è bellissimo, la voce di Archer poi è solo formaggio colato sull’hamburger, no davvero non lo faccio mai ma consiglio la visione in lingua originale.
Il film inizia e prosegue in un tono da macchietta divertentissimo e poi improvvisamente cade nel quasi drammatico.
Ma non è una scelta a caso.
Il film è vissuto da Boy, ed all’inizio è preso nella sua convinzione lisergica di vendetta mescolata ad un mondo creato da un bambino che prende droghe sin dall’infanzia.
E poi?
Poi il mondo gli crolla addosso, non solo la vita non è un videogame e lo capisce alla morte di quelli che per lui sono i primi amici, ma TUTTO quello che ha vissuto è solo menzogna e la cosa che lo ha spinto sino ad allora a combattere è falsa.
Sparisce la fatina ninja e si trova davanti la realtà, non ha più supporto per affrontarla e quindi a testa bassa e senza indugi.
E’ una storia che proprio nel dualismo tra due parti contrastanti funziona da Dio!
I combattimenti sono fantastici, i nemici poi che nella prima parte sono boss da videogame (ti ho adorato Dave) alla fine sono crudi e violenti.
Bill spacca, alla grande, non dice una parola ma mi ha spinto a vederlo il Corvo, solo per lui; Jessica è bellissima, espressiva come pochissime attrici, Famke, Sharlto e tutti gli altri alla grandissima.
MAd Dog?
Che dire…se avessi un penny per ogni volta che un suo personaggio viene sgozzato dopo uno scontro contro due fratelli avrei due penny che non è molto ma è curioso avvenga due volte.
P.S. Al recensore: è inutile che inizi il tutto con la rosicata, la tua recensione di Monkey Man è ridicola e degna del peggior “neckbeard” da social che odia un videogioco perchè ha una protagonista femminile, fai l’adulto e prendine atto.
Commento davvero figo.
Però io non amerò mai uno Skarsgaard.
Neanche quando fanno i muti (Mute, Boy checcazzo).
In realtà non è vero: mi sono pèiaciuti sia Alex (in True Blood, Infinity Pool e Tarzan) che Gustav (in Vikings).
Bill MAI.
Perché è solo un pagliaccio.
sono d’accordo sulla parte finale della terza riga
“al proprio gusto”?
Si lo so, lo dico sempre.
No probabilmente dipende dallo schermo con cui guardi … se smartphone allora metà/fine sesta riga
È vero, tutto giustissimo, anch’io lo dicevo.
“Qua vedo denigrati film fatti con una certa attenzione perchè magari il regista o un attore stanno sul cazzo”
Si, anche questo è chiaro grazie.
Acqua…
Al di là dei toni polemici, nella sostanza sono abbastanza d’accordo…. la critica a questo film sembra fatta da qualcuno a cui NON piace il cinema di menare! Voglio dire, se questo non è un film godibile con un sacco di scene di combattimento fatte bene e una trama tutto sommato neppure così banale come sembra (almeno io a sto giro non ci ero arrivato) non capisco davvero… il tono non è altalenante: come detto giustamente sopra cambia a seconda della consapevolezza del protagonista man mano che prosegue la storia. Il voice over che a molti ha dato fastidio a me è piaciuto proprio perché fatto con quella voce lì (in inglese ovviamente)… non so, chiaro che non stiamo parlando di un film da Oscar, ma per me un paio di candidature al miglior combattimento ai sylvester se li merita ampiamente (quello con la grattugia <3 ).
Insomma l'ho visto pensando a una roba infima da cestone, non è decisamente questo il caso.
Concordo al 100% con la tua recensione.
Nel suo essere una cazzatona divertente, il film ha uno sviluppo di trama più profondo di quanto possa sembrare.
Insomma, sono a metà e ‘sta roba fa cagare: coreografie comprese.
Quindi cosa resta?
Un cazzo.
Non so che farmene: ho il mio.
Che fine ha fatto il commento di PsykoPirata?
Due commenti sopra al tuo?
Ehm, no.
C’è n’era uno in risposta al mio.
(?)
Però, sai, talvolta Denzel Washington, Tim Robbins ed io vediamo cose strane.
è finito nello spam (non era davvero lui)
Mah non so, a sto punto per film sul menare diretti ormai solo dallo stuntman o film sul monsterverse poco ispirati, mi viene da dire perché non fare dei mediometraggi o delle piccole serie di una manciata di puntate con solo scene di combattimenti senza velleità di sceneggiatura o regia se intanto le metti non in secondo ma in terzo o quarto piano.
Abbastanza una monnezza. La prima parte arranca, anche come combattimenti e scene di azione. il voice over è terribile, sempre troppo presente. Sono riusciti pure a cannare la parte di addestramento, che di solito è uno dei punti forti di questi film. Il cambio di tono alla fine va anche bene, ma non redime la prima parte, e delle scene troppo assurde. Capisco il plot armor, ma il “schivo tutti i proiettili in un corridoio mentre mi sparano col mitragliatore” è ttroppo anche per me
Concordo su tutto ma aggiungo che Bill Skarsgård a mio avviso é veramente perfetto in qualsiasi ruolo.
Gli basta un secondo per passare da Inquietante e spassoso.
Sono molto fiducioso anche per il remake del corvo.
Che roba inguardabile… Fa schifo tutto
Sicuramente ve l’avranno già scritto in tutti i modi ma Dev Patel ha vinto la medaglia di bronzo ai mondiali di Taekwondo a Dublino nel 2004 ed è cintura nera dal 2006, quindi non mi sembra corretto definirlo uno che “ha preso due lezioni di Taekwondo“ e si allena solo prima del film.