Raccolta differenziata è la video-rubrica che dà una nuova possibilità a film inizialmente sottovalutati da pubblico e/o critica.

Altro che Wayne Knight in Basic Instinct.
“Esistono due tipi di film: film belli e film noiosi”, diceva Edgar Wright. Per quanto questa frase ci piaccia talmente tanto da averla appiccicata sulla quarta di copertina del nostro Manuale di Cinema da Combattimento, le cose sono indubbiamente un po’ più complicate di così, eppure pochi film sembrano nati per confermarla quanto Robin Hood – Principe dei ladri. Il Robin Hood più americano di sempre, non solo per il fatto che il suo protagonista è un Ben Noto Attore Americano che parla con l’accento americano, ma anche e soprattutto perché c’è dietro tutta una retorica della libertà dell’individuo contro il potere centrale che è molto più americana che inglese, non sarà un film perfetto, ma porca miseria se sa come si racconta una storia. È anche un Robin Hood al passo coi tempi, sexy, col mullet, inclusivo, uno che parla aiggiovani insomma. Al centro c’è ovviamente lui, Kevin Costner, la più grande star dell’epoca, schiacciato tra il suo primo film da regista, Balla coi lupi, che aveva da poco finito di girare quando arrivò sul set di questo e avrebbe stravinto agli Oscar, e JFK – Un caso ancora aperto. Un momento d’oro in cui Costner era l’unico possibile eroe romantico in un film del genere – e Alan Rickman l’unico possibile cattivo. Seguite Xena Rowlands, George Rohmer e un Wim Diesel on fire mentre disquisiscono della genesi del film, del suo impatto, dei suoi pregi e difetti e finiscono per parlare di Horizon: An American Saga. Alla fine comunque vi diciamo anche se il film ci è piaciuto o no, tranquilli.
A voi il filmato integrale:
(trovate i nostri episodi anche su Youtube e Spotify)
PREMIO JIMMY BOBO
1. John H. Arrufat (effects editor)
2. Magic A. Moreno (digital transfer engineer)
3. Tip Tipping (stunts)
4. Daniel Peacock e Walter Sparrow (interpreti)
5. Paul Fried (musician: flute)
Congratulazioni a John H. Arrufat, Magic A. Moreno e Tip Tipping, incredibile tripletta di questa edizione dei premi Jimmy Bobo. E ricordate: se vi abbonate al nostro canale Twitch il vostro voto vale doppio!

“Una patata… mi dà gusto mangiare la patata.”
PROSSIMI APPUNTAMENTI SU TWITCH
Lunedì 22 luglio, ore 21: LA PALESTRA DEI 400 CALCI
Il nostro consueto appuntamento del lunedì con le news che ci hanno fatto battere forte il cuore questa settimana.
Giovedì 25 luglio, ore 21: per la rubrica Sala dei Trofei, vi parleremo di un classico immarcescibile nato dall’accoppiata improbabile Oliver Stone/Quentin Tarantino: Assassini nati – Natural Born Killers.
TRAMA: Ci sono due serial killer, Mickey Knox (Woody Harrelson) e Mallory Wilson (Juliette Lewis) che mietono vittime in lungo e in largo per l’America. Ma non è importante! Quello che conta davvero sono la raffinata satira sullo strapotere dei mass media e l’incendiaria messa in scena di Oliver Stone, che mescola linguaggi e stili in un rocambolesco caleidoscopio di invenzioni surreali. Sono andato bene? [IMDb | Trailer]
Un grazie finale alla videosigla di Christian Aliprandi e Dario Cogliati, all’inno Trenodia per le vittime di Val Verde di Ludwig Van Verhoeven e alla sigla 400 Calci dei Nanowar of Steel.
“Io sono diverso dagli altri Robin Hood. Io non sono uno che… balla coi lupi.”
se il libro è “la banda hood” l’ho letto giusto ora. :D su robin hood dela disney anche per me uno dei miei preferiti,mi ha stupito scoprire da adulto che è stato prodotto in un momento in cui la disney non andava troppo bene ed era stato fatto al gran risparmio, per esempio riclando i fondi da altri film precedenti…
Comunque io sono assolutamente del team Xena: sarà che l’età è più o meno quella ma anche per me RH è sempre stato uno dei film che guardavo più volentieri da ragazzo e anche da adulto… non lo vedo da un po’ ma sono sicuro che potrei citare le scene a memoria se mi ci mettessi. Per me, paragonato anche alla roba che si vedeva in quegli anni, e considerando che era un film che oggi sarebbe nella categoria “young adult”, è assolutamente un si!
Bella diretta comunque, bravi tutti, ci fate ridere ma anche riflettere!
Ok, devo recuperare natural born killers. Mea culpa, mi prendo uno degli schiaffi a Chalamet.
All’epoca (ero già alle superiori) ricordo che fu un evento. La canzone si sentiva OVUNQUE, MTV mandava il video ogni due canzoni, dovevi per forza pensare che la Mastrantonio fosse figa (sic) e di fatto Costner era davvero il mito del momento tanto che anche per JFK i cinema erano pieni di regazzine (almeno nel primo weekend).
Dal lato mio mi ricordo che la soggettiva della freccia mi sembrò una roba fichissima. La versione “medieval” (e quindi cool) della pallottola di Nikita.
E che nel Principe in Calzamaglia il cattivo era IDENTICO, talmente esagerato e perfetto nell’originale che non fu necessario parodiarlo.
Uno dei miei film preferiti da bambino e a cui sono ancora affezionatissimo. Non riesco a giudicarlo obiettivamente, mi piace ancora e ogni volta che lo ridanno in TV me lo riguardo, purché sia la versione con il primo doppiaggio.
Tre osservazioni:
– il tema dei titoli di testa di Michael Kamen e meraviglioso e secondo me meriterebbe maggiore notorietà.
– Alan. Rickman.
– A proposito del vecchio doppiaggio, per la rubrica “trivia così inutili che non li trovate neanche su IMDb”, lo sapevate che lo Sceriffo aveva la voce di Actarus in Goldrake, ossia Romano Malaspina?
Non saprei quanta notorietà in più si voglia dare al tema di Michael Kamen sinceramente, diventò all’istante il tema stesso della Morgan Creek e lo ricordo usato più volte anche in trailer di altri film, nei ’90 era davvero onnipresente…
Hai ragione, però forse nei decenni successivi è stato un pochino più dimenticato, forse anche perché il film non è certo diventato un classicone.
Per me è un perfetto film di natale. È stato un avvenimento di quelli che riunivano la famiglia. I bambini se la godevano alla grande pensando di vedere pure un film adulto, felici anche gli adulti senza occhio cinematografico, che magari non colgono certi meccanismi o malizie cinematografiche. Ci sono gli attori giusti, la canzone di successo, i cliché che la gente vuol vedere ma ben fatti. Per i film vale come la Musica, non deve per forza essere tutta sincera, di contenuto o senza compromessi per esser buona, ogni cosa va apprezzata per quella che è la sua natura. Per me funziona la volontà di dargli un (pur finto) contesto storico e trovo la struttura corretta e ben eseguita delle tappe della storia: l’introduzione suggestiva, l’incontro graduale con gli altri personaggi, il momento di figaggine in cui riescono i loro piani, il bel dosaggio delle abilità del protagonista mischiate a prese per il culo così da godersi con immedesimazione il momento in cui zittisce tutti con le frecce, risate, situazione problematica, risoluzione con ovvio successo e Sean Connery per farci uscire felici dalla sala. Non bisogna dargli troppa responsabilità, sarebbe un mondo cinematograficamente migliore se i film del cazzo di natale fossero tutti così
bellissima differita per me però ragazzi quando manca il capo mancate di disciplina (giustamente), non avete raccontato il film!
Da ragazzino adoravo il Robin Hood di Costner. Poi ho scoperto che deve moltissimo al telefilm inglese Robin Of Sherwood (1983-87) e l’ho un po’ ridimensionato.
https://www.youtube.com/watch?v=BCqRiVdhVig