Vi ricordate The Strangers?
Era un film del 2008 scritto e diretto da Bryan Bertino che prendeva un po’ da Halloween e un po’ da Non aprite quella porta, mescolava bene e concentrava il tutto sul genere home invasion.
Non era male. Ebbe un discreto successo, tanto che dieci anni dopo (ma io avrei aspettato ancora un po’) ne fecero un sequel e se avete avuto un déjà vu nel leggere un pezzo che inizia con la frase «Vi ricordate The Strangers?» è del tutto normale: anche Stanlio Kubrick nel 2018 iniziò la sua rece del suddetto sequel con questa domanda.
Domanda secondo me più che legittima, oggi come allora. Perché se non troverete recensito il primo The Strangers da queste parti non è solo perché nel 2008 I 400 Calci non erano ancora nati (questa cosa non ci ha mai impedito di usare i nostri super poteri per rompere il continuum spazio temporale e volgere lo sguardo indietro), ma anche e soprattutto perché, come dire, non ho mai sentito nessuno ricordare il 2008 come “l’anno di The Strangers”. L’anno del cavaliere oscuro, di Martyrs, del primo Iron Man, questo sì, ma persino io che c’ho la testa creata appositamente per ricordare cose inutili c’è modo che da quell’annata vi tiri fuori Grande, grosso e… Verdone prima di arrivare a menzionare The Strangers. Questo perché anche se andò bene al botteghino e per qualche settimana se ne parlò al punto da farlo diventare un cult per alcuni (pochi), sfido chiunque ad avere un ricordo vivido di quel piccolo horror e non confonderlo con tanti altri.

Quello al centro non ha la motosega solo perché l’ha dimenticata a casa
Anche perché sul genere home invasion tre anni dopo arrivò You’re Next e quello col cazzo che lo confondi. Ad ogni modo The Strangers, inteso a questo punto come franchise, si è ritagliato evidentemente un suo seguito negli anni perché anche il suo sequel, Prey at Night, sebbene non abbia replicato gli incassi dell’originale, è alla fine un buon film e quindi perché non far passare un po’ di anni e dire: «Hey, sai che c’è? Ricominciamo da capo ma sto giro riraccontiamo più o meno la stessa storia della coppietta nella casetta coi mattacchioni con l’accetta, ma lo facciamo con una trilogia, tre film girati back to back. Capitolo 1, 2 e 3. Che ne dite?».
Beh, io innanzitutto dico… SIGLA!
Dopo Bertino al timone dell’originale e Johannes Roberts a quello di Prey at Night, questa volta alla regia abbiamo il nostro Renny Harlin e noi sappiamo bene come funziona con lui: il talento ce l’ha sempre avuto questo ragazzone finlandese di ormai anni 65, avrà sempre un posto nei nostri cuori per Cliffhanger e Driven, ma è anche vero che dopo il 2001 naviga a vista purtroppo imbattendosi sempre nelle acque del dimenticabile, tipo queste o queste altre. Fa quel che può il vecchio Harlin e anche qui, nel Capitolo 1 di questo nuovo ciclo vitale per The Strangers, qualche momento ben fatto ce lo regala nel raccontarci l’incubo di questa giovane coppia, Maya e Ryan, che, in viaggio verso Portland per un colloquio di lavoro a cui Maya dovrà presentarsi, si ritrovano a dover prolungare la loro sosta in Oregon in seguito ad un guasto alla macchina, in una cittadina dove se sei in una relazione da cinque anni ma ancora non vi siete sposati vi guardano malissimo.

Attivare modalità “sorrisi di circostanza”
Il meccanico della cittadina fa presente che per riparare il guasto occorre tempo, non è una cosa che si mette a posto in un paio d’ore, quindi OVVIAMENTE i nostri amici dovranno passare la notte in quel posto e il personale della tavola calda dove hanno sostato indica loro un b&b OVVIAMENTE in mezzo alla foresta. Se sia solo una coincidenza il comportamento ostile degli inquietanti figuri locali nei loro confronti e quel che succederà in seguito, o se in qualche modo è tutta una trappola per far sì che la coppia alloggi in quel luogo isolato perfetto per compiere delitti, non ci è dato saperlo per ora, dato che questo primo capitolo ci racconta di come Maya e Ryan cercano di scappare dal b&b dopo che tre assassini con cappucci e maschere vengono a far loro visita durante la notte. Il sospetto c’è, tant’è che pure Ryan pensa che il guasto alla macchina sia stato deliberatamente causato da qualcuno dei presenti per far sì che lui e Maya spendano soldi al b&b, ma per ora il film non ci dà risposte, vedremo dove si andrà a parare in seguito con gli altri due capitoli.

«Member us?»
Quel che per ora posso dirvi è che non è malvagissimo questo The Strangers – Capitolo 1. Certo, è estremamente derivativo, pieno di cose già viste e non cerca neanche per un secondo di stupirci ma tutto sommato si lascia guardare. Soprattutto nei momenti in cui Maya rimane da sola nella casetta mentre Ryan è andato momentaneamente in città a recuperare il suo inalatore e a prendere dei panini da asporto. Intendiamoci, né lui né lei sono chissà che grandi attori, ma se proprio devo sbilanciarmi direi che Madelaine Petsch è un pelo più in ruolo, ci mette più convinzione e impegno rispetto a Froy Gutierrez che invece è proprio un bel cagnolone di attore. Aiutata dal mestiere di Harlin, le scene che la vedono protagonista in solitaria sono le migliori del film. Non è niente di nuovo ma la tensione è giocata bene e possiamo quindi sorvolare pure su cazzate evidenti, tipo persone che compaiono dal nulla sedute su una sedia e poi scompaiono senza fare il minimo rumore.
Per il resto è un home invasion molto generico e medio, del resto è il sapore al quale questo franchise ci ha abituato, una saga senza particolare ingegno buona a prendere la sufficienza e a fare qualche soldino al box office grazie al passaparola momentaneo. Il tipo di progetto che se fosse nato negli anni ’90 avrebbe avuto molti più capitoli, girati in fretta e furia e molto meno distanti l’uno dall’altro, mentre oggi stupisce anche solo l’esistenza di una trilogia per la sala girata tutta in un colpo e distribuita spezzettata tratta da qualcosa di così modesto, laddove per prodotti cult molto più famosi l’unico modo per tornare in vita oggi è la serie tv reboot su piattaforma.
Non credo che questa nuova trilogia verrà annoverata come qualcosa di memorabile, ma del resto cosa dovremmo aspettarci da una saga tratta da due film che non lo erano neppure loro in primis?
DVD Quote:
«Non si deve mai andare in Oregon, Maya»
Alfeo Sassaroli, Amici miei – Atto II
Domanda un po’ ossessiva, ma di sangue neanche l’ombra, corretto?
Solo sangria mi sa.
Mai capito l’interesse per questa saga quando Vacancy che é una bomba non se lo caga nessuno.
Ecco Qualcuno che ne capisce di horror…
E’ una bomba (sottoscrivo) che scivola un po’ nel finale…
Ok, ma il bosco è un semplice bosco o un bosco del male?
Ma non controllate quello che scrivete?
Stanlio Kubrick? Che deficienti
A che ti riferisci? “Stanlio Kubrick” è scritto corretto
Forse non conosce il sito e crede non sappiate scrivere Stanley😅. Pensa se apre la pagina autori allora🤣. Maaaah…
Ma si lamenta del non controllare le cose, per cui figurati se prima di scrivere il suo commento non ha cliccato il link apposito, dai.
Vi sta supercazzolando e ci siete cascati. Brutta figura, ragazzi.
Spero per lui/lei che sia così
Spero per lui/lei/l**
Checcazzo…
Dopo questo Il prossimo horror generico che ha poco da dire credo sarà until dawn tratto dall’ omonimo videogame.
Comunque se gli manca la motosega poteva almeno prendere un trimmer da giardinaggio.
Scusate l’OT
Ieri sera sono andato a vedere Ken il Guerriero (1986) eccezionalmente in sala per 3 giorni restaurato e ridoppiato.
Io e tutti gli altri quarantenni eravamo lì per una dose di nostalgia purissima in vena e, per Giove, è quello abbiamo avuto.
Momento più alto: ogni volta che i punk cattivi imprecavano. Perché nel nuovo doppiaggio hanno messo le parolacce (che su Italia7 Gold mi sa che non c’erano) e per quanto sia una scelta logica (sono briganti assassini stupratori, non è che possono dire “caspiterina”) l’effetto era straniante e abbastanza comico, tipo i video youtube in cui i cartoni animati famosi sono ridoppiati con le bestemmie.
Comunque, sarebbe bellissimo un articolo dedicato, visto che è forse il cartone animato più calciabile della storia.
Il cartone l’ho guardavo un po’ da piccolo su 7 Gold ma non l’ho mai visto tutto però mi prese veramente molto. Di fatti ho poi letto il manga e fatto diversi videogame a tema oltre ad avere visto la pentalogia di una ventina d’anni fa e devo ammettere di preferire sia quel disegno che quel doppiaggio, peccato però che non ripercorra tutta la serie.
Comunque fra rifermenti a Bruce lee e a mad max con una dose di gore(specie nel manga) è molto calciabile come opera.
Mossa della trasmigrazione delle anime secondo Satori
Trasmigrazione e basta, senza “delle anime”.
Ricordo a memoria il doppiaggio originale. Ho verificato la tua contestazione e ho trovato questo “La massima espressione di questa tecnica è il Musou Tensei, tradotta in italiano come Trasmigrazione dell’Anima o Trasmigrazione attraverso Satori” . Fonte: https://www.enordest.it/2024/06/09/ken-il-guerriero-leroe-della-stella-dellorsa-maggiore/
Tra tre secondi morirai
Ah! Ma che stai dicendo! E’ una cazz…EH? COSA?
AAAARGGGHHFLGH!!!
Spluaaaaah….( la testa si gonfia ed esplode in litri di sangue rosso sulla terra deserta)
L’adattamento l’ho sempre trovato eccezionale, ma in generale tutta la parte fino allo scontro con raoh è pura arte (e sangue e budella e uatatatata).
Stai parlando del film?
Perché non volevo vederlo temendo un Bignami.
Dite che merita?
Spero che a novembre arrivi la ciccia che questo mese si è mangiato vegano.
Terrifier 3 e The Substance escono, non so Nosferatu di Eggers
Nosferatu a Capodanno, pare
Di “The Strangers” ricordo bene la mitica battuta…”ma perche’ proprio noi?” risposta dell’ assassino: ” Perché eravate in casa”
…una pietra miliare…