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Azrael – Angel of Death: in confronto, A Quiet Place è un rave party

Cicciolina Wertmüller
di Cicciolina Wertmüller | 21/11/202414

Amici, preparatevi perché questo è un film che non spiega niente, vi richiede attenzione e immaginazione, dovete riempire voi le ellissi con quello che il film vi ispira. E preparatevi perché questo è un trip che funziona alla grande. Insomma, a dispetto delle prime impressioni, questo Azrael non è fatto di, ehm, Cheap Thrills (scusate), ma è un gran balzo in avanti per E. L. Katz, che dopo essere stato dietro per anni alle paranoie di quel tizio strambo che risponde al nome di Adam Wingard, ora fa i film da solo mentre Adam fa… i soldi. Da solo. Vabbé, non volevo dirlo così male. Sigla!

Nel solito futuro post-apocalittico, fra boschi interminabili e innominati, c’è una setta religiosa che si trancia le corde vocali per non peccare (?), vive in accampamenti rudimentali e comunica con mezzi non verbali. In giro ci sono dei mostri umanoidi dall’aspetto bruciato (?), reliquie di un’epoca pre-apocalittica, che sono sensibilissimi all’odore del sangue, ci vedono male e sbranano la gente rigorosamente viva; non vedono la gente morta, a differenza di quel tricheco là, e dunque non la mangiano. La sacerdotessa della setta aspetta un figlio ma non si sa da chi; suspense! La protagonista Azrael deve sostanzialmente solo sopravvivere attraverso una struttura narrativa a livelli di difficoltà crescente, e capire perché quelli della setta le hanno fatto fuori il moroso. Tutto qua. Niente formalità narrative tipo i nomi dei personaggi o dei luoghi, per sapere quelli serve più guardare i titoli di coda che il film stesso.

Silent all these years

Tutto qua? Sì, e con pochissime spiegazioni, ancora meno dialoghi (c’è un solo personaggio parlante e dura poco), probabilmente ancora meno soldi!, ché quelli se li intasca sempre solo Adam Wingard e al povero E. L. Katz tocca andare a girare il film in culo all’Estonia! Ma E. L. Katz ha tanta voglia di fare le cose bene: attori espressivi, sceneggiatura di ferro per mantenere la trama vagamente comprensibile, ritmo serratissimo senza un attimo di tregua, taniche di sangue finto che schizza allegramente, effetti speciali raccapriccianti quanto basta. A pensarci bene, uno dei lati positivi del mutismo generale è che non possono esserci i famigerati spiegoni! Dite poco. E i metaforoni? Il nome della protagonista è bello metaforico di per sè, e a un certo punto si capisce che è un nomen omen, ma nel finale arriva un metaforone fulminante che a me ha divertito un sacco (e non posso dire niente perché non voglio spoilerare, ma merita).

It’s oh so quiet

Il problema di parlare di un film in cui non si parla è che a parlarne mi sembra di tradirne lo spirito; Azrael va visto e basta. Ho addirittura spento la musica per poter scrivere questa recensione. Il mutismo dei personaggi è un trucchetto del regista E. L. Katz per mostrare i muscoli del mestiere? Sì e no, nel senso che da un lato sicuramente gli ha reso le cose facili ed economiche per girare in Estonia ed ivi reclutare l’intero cast senza preoccuparsi dell’accento; dall’altro lato, provateci voi a tenere in piedi un’ora e mezza di suoni ambientali e gente che si sbrana viva senza poter urlare. Serve che almeno le attrici principali sappiano recitare gran bene soltanto col corpo, e Samara Weaving, con quegli occhioni pazzeschi, è perfetta: vulnerabile e ingenua, grintosa e versatile quando serve senza diventare una Atomica Bionda che non ci crederebbe nessuno, adorabilmente goffa quando scopre il potere del rock n’ roll – sì, dura un attimo ma è un attimo importante. In realtà sembra che tutti abbiano dato il meglio in questo film: visivamente perfetto, girato e montato con precisione e parsimonia, punteggiato da laconiche scritte giusto per dare un minimo di riferimenti narrativi. Azrael è un piccolo gioiello; ma ho già parlato troppo…

Silence is sexy

DVD-quote suggerita:

«Enjoy the silence»
Cicciolina Wertmüller, i400calci.com

>> IMDb | Trailer

PS: sigla alternativa (che potete vedere solo su YouTube facendogli presente che capite e desiderate procedere)

Cicciolina Wertmüller
Autore del post: Cicciolina Wertmüller
"Muscolo rosso trionferà"
E
k

tags: adam wingard azrael angel of death canzoni dei miei tempi cheap thrills culti bizzarri e. l. katz estonia film muto futuro post-apocalittico metafore bibliche mostri bruciacchiati mostri scemi che sentono l'odore del sangue sacrificio umano samara weaving sangue a volontà

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14 Commenti

  1. ch3o 21/11/2024 | 09:08

    Uno dei film che metterei nella lista di quelli da ricordare del 2024. Piaciutissimo

    Rispondi
  2. GGJJ 21/11/2024 | 09:13

    Mi fa piacere che sia un bel film ma un pò mi dispiace che la protagonista sia Samara Weaving, io per un sacco di tempo, diciamo almeno da “The Babysitter” , credevo avrebbe fatto il botto vero prima o poi.

    Mi sa che ha pagato il fatto che non sia andato benissimo “Babylon”.

    Rispondi
    • Nanni Cobretti 21/11/2024 | 09:17

      In Babylon aveva un ruolo di sette minuti, non penso sia stato determinante… Più facile che abbia pagato quella merda di Snake Eyes. Ma detto questo, Azrael è figo e lei è protagonista assoluta, quindi non vedo di cosa dispiacersi…

    • Gigos 21/11/2024 | 10:01

      Potremmo definirla una Margot Robbie che non ha avuto la fortuna di essere in Wolf of Wall Street a 23 anni.

    • Mereghettitumifaimpazzire 22/11/2024 | 01:01

      Ehi rispetto per una gnagnaggine generazionale…

    • GGJJ 22/11/2024 | 09:34

      @Nanni: noi non abbiamo nulla di cui dispiacerci, è vero. Però penso che lei piuttosto che fare “Azrael” (con tutto il rispetto) avrebbe preferito essere la protagonista del nuovo film di (inserire franchise da millemila miliardi a scelta) in prossima uscita.

      Forse, oltre a quella merda di Snake Eyes, effettivamente paga il fatto che una gnocca bionda australiana pure capace a recitare già era arrivata pochi anni prima.

    • Sbronz 22/11/2024 | 10:08

      O magari le piacciono gli horror e fa solo quelli

  3. Killing Joke 21/11/2024 | 11:59

    Al di là di tutto il resto possiamo dire che dopo E. L. Katz i Jimmy Bobo non hanno più senso di esistere?
    E diciamolo

    Rispondi
    • Charles Sbronzo 21/11/2024 | 20:15

      Eh. Grazie a el katz

  4. MarcoHolland88 21/11/2024 | 15:27

    Curiosissimo sin da quando ne parlò il Capo nei report del FrightFest. Samara Weaving for President!

    Rispondi
  5. tommaso 21/11/2024 | 15:38

    Bella bombetta, sì.
    E per una volta il metaforone, addirittura religioso, non solo non è d’intralcio, ma rende tutto più fico e paradossale.

    Da Samara una coltellata possibilmente non mortale l’accetterei.

    Rispondi
    • Edward mani di ciaspole 21/11/2024 | 17:01

      Piuttosto figo , fra i migliori usciti ultimamente assieme al blasfemo ,calciabilissimo, Crazy House :D

  6. Sam 21/11/2024 | 23:35

    Ma dov’è che si può vedere questo film?

    Rispondi
  7. Charles Sbronzo 25/11/2024 | 19:58

    Hey, Johnny Depp! Mannaggia Cicciolina mi hai rovinato la canzone della vita..

    Rispondi

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