La palestra dei 400 Calci è la nostra video-rubrica del lunedì in cui vi parliamo delle news più calciabili della settimana.

It all makes sense.
Visionario. Un autore come ce ne sono stati pochi, capace di creare un suo immaginario unico, di toccare corde profonde e fondere avanguardia e cinema popolare apparentemente senza fatica alcuna. Oz Perkins vorrebbe che si stesse parlando di lui. E invece parliamo di David Lynch, che ha lasciato questo piano dell’esistenza poco prima del suo compleanno (ieri) e dell’insediamento di Donald Trump (sempre ieri). Ci sono voluti quattro redattori – Terrence, Luotto, Cicciolina e il sottoscritto – per tentare di sintetizzare in mezz’ora abbondante l’impatto che Lynch ha avuto nelle nostre vite. Pensiamo di esserci riusciti.
Manon Basta, perché ieri si è parlato anche (per davvero) di Oz Perkins e del trailer del suo The Monkey, che sembra un filo meglio di Longlegs; di quello horror tratto dal video game Until Dawn, che sembra un filo meglio di quello che si pensava; di quello della nuova serie di Daredevil, che sembra un filo meglio delle solite serie Marvel. E infine delle voci che danno per certo il ritorno dei Goonies e dei Gremlins. Enjoy the differita!
(trovate i nostri episodi anche su Youtube e Spotify)
APPENDICI ALLA VISIONE
Quando l’ho saputo, la notizia mi ha scioccato. Arrivata così, a fine giornata, senza preavviso.
Per parlare di quanto abbia influenzato una vasta schiera di cineasti, basta pensare a come lo scorso anno proprio su questo blog si sia parlato di SVARIATI film che si rifacevano alla sua filmografia:
-I saw the tv glow
-All you need is death
-Love, Lies and Bleeding
-Blue Rose
Per un anno solo, sono un bel po’! In un paio di essi, l’omaggio è palese. Anche se l’apice della febbre da Twin Peaks è passato, come la sua influenza si estenda ancora oggi a vent’anni da Inland Empire è indicativo di quanto la sua poetica abbia inciso!
Lo farete uno specialone su tutti i film di Lynch? Secondo me sono calciabilissimi. E in uno c’è pure Nicolas Cage.