Certo io non avevo mai visto Captain America venire braccato, sparato e ricercato così tante volte dalle forze dell’ordine come da quando è diventato afroamericano.
Che quel ruolo e quel personaggio abbiano preso una piega antisistema e parastatale (almeno al cinema) era chiaro già dall’era di Chris Evans, ora che c’è Anthony Mackie quella piega prende la strada del razzismo e della lotta al profiling. Stavolta la battaglia di Captain America contro lo stato o “a dispetto dello stato” è infatti tutta giocata sui pregiudizi di razza, prima volta che il tema è veramente al centro di un film Marvel di quelli grandi. C’è un party alla Casa Bianca, proprio l’occasione d’oro per far fuori il presidente, e a un certo punto mentre lui fa un discorso circondato da schermi trasparenti (perché???) alcuni tra il pubblico sbroccano e cominciano a sparargli, incluso un amico del protagonista, cioè Captain America Nero.
“Ma non era il protagonista il Captain America nero??” direte voi. No, non confondiamoci. Il protagonista è Captain America. Ed è nero. Questo qui è Captain America Nero che è proprio una denominazione a sé, un titolo onorifico, è un soldato a cui fu somministrato il siero del supersoldato durante la seconda guerra mondiale, mandato in missione suicida, sopravvissuto e poi incarcerato ingiustamente “per un errore” o se preferite con un pretesto. Insomma, adesso Captain America Nero riabilitato è invitato al party del presidente, cosa che gli dà nuova fiducia nello stato dopo che l’aveva persa. Peccato che poi spari al presidente e scappi, che è quel tipo di cosa che tende a incrinare i rapporti. Salta fuori che era vittima di controllo mentale e ha agito senza capire niente, nessuno gli crede però. Nessuno tranne “Captain America senza altri aggettivi dopo”.
Se avete capito qualcosa avete capito che qui il punto è proprio il fatto che gli afroamericani non hanno fiducia nel sistema perché il sistema non si fida di loro, e nel momento in cui Captain America è uno di loro si creerà un conflitto tra il servire lo stato e il presidente ed essere il tipo di persona di cui stato e presidente non si fidano. Se non avete capito niente, avrete compreso solo che in questo film ci sono un sacco di afroamericani braccati, accusati, messi in carcere o minacciati di essere messi in carcere. La trama tuttavia è più complicata di così, c’è un nemico che ordisce piani e comanda tutti, c’è il presidente degli Stati Uniti che è Harrison Ford (di nuovo!) e che è anche un Hulk rosso (ebbene sì). L’allegoria è palesemente “il tipo di presidente di cui non ti puoi fidare, umorale, con valori sballati e pericoloso” ma tutti stanno facendo finta di niente visto chi è di nuovo alla Casa Bianca nel mondo reale. Pensavano di fare i simpatici, salta fuori che col clima che c’è ora la battuta è di quelle che creano il gelo.
Insomma ora Anthony Mackie AKA “il nuovo Captain America che per un caso è anche nero” deve salvare tutti, liberare l’amico di una vita dal carcere dimostrando la sua innocenza e scappare egli stesso dall’esercito, senza contare battersi contro un Hulk Rosso senza avere dei poteri. Che è la novità: questo Captain America è Batman senza tutto quello che rende Batman interessante, senza l’addestramento, senza quell’intelletto e senza i miliardi di gadget e la conoscenza di un po’ tutto che mettono Batman vagamente a livello dei supereroi. È una persona allenata, diciamo in forma, con una tuta meccanica che lo aiuta molto. Contro Hulk. Ora, io sono uno che i film Marvel se li guarda con piacere e di certo non mi metto a fare le pulci e cercare la plausibilità in storie in cui i miliardari rischiano la vita per salvare l’umanità. Mi pare puerile. Certo che una persona con un costume molto sofisticato si batta con Hulk senza morire fa espirare di dubbio anche me. L’unica cosa vera in questa trovata è che gli afroamericani devono sempre lavorare il doppio dei bianchi, anche a pari condizioni.
I Marvel Studios che sono quelli che per primi hanno capito come fare film su persone comuni che diventano supereroi, centrando l’eccitazione da superpotere (in ogni loro film o origin story, c’è il momento in cui il protagonista si gode i suoi poteri), propongono ora l’eroe senza poteri e anche senza l’armatura di Iron Man, ma con una versione per bambini di quella cosa lì. “Beh allora per compensare dovrà avere una personalità che fa sembrare Robert Downey Jr. introverso” direte voi. Non esattamente.
Il grande non detto di questa storia è il fatto che la Marvel sta cercando di ripartire in qualche maniera. In ogni film degli ultimi anni tenta di creare o trovare un appiglio (un attore carismatico, un personaggio che funzioni, un’idea di trama coinvolgente o anche solo il tono giusto) per poter ricostruire di nuovo la magia dei primi dieci anni. Quella di Captain America: Brave New World è la storia di un personaggio che non si sente all’altezza del ruolo ereditato e continuamente guarda al predecessore. E questo è un film che non fa che guardare ai precedenti, sentendosi inferiore e cercando una maniera di piacere e funzionare come quelli. La sostituzione dell’attore è la sostituzione del personaggio, il fatto che il personaggio lotti per vincere è la lotta del film per essere rilevante. Certo poi nella trama la lotta è vinta (spoiler!!!), nella realtà non necessariamente. Di certo non è vincente questo atteggiamento, che proprio non fa venire voglia di vedere un film d’azione. L’atteggiamento remissivo, non all’altezza, sempre un po’ scusandosi di non essere quell’altro ma al tempo stesso facendo dire a tutti gli altri: “Ma no sei bravo!”.
Il corrispettivo nella realizzazione del film di questo atteggiamento del personaggio è il fatto che Captain America: Brave New World è un film retroguardista, che gioca sul sicuro e non rischia niente. I primi dieci anni della Marvel sono stati pieni di autori che facevano i film per lo studio ognuno con una chiave propria. Spesso anche fuori fuoco, ma ognuno aveva un grande carattere. Questi secondi dieci sono pieni di simil-Russo, cioè gente che fa i film come li vuole lo studio senza toccare niente e cercando di sembrare tutti uguali. Il risultato è un cattivo che urla un “NOOOOOO” di rabbia da solo nella stanza perché il suo piano è sfumato (è possibile sentire chiaramente gli sceneggiatori dire “Beh succede sempre nei fumetti no?”), o che racconta tutto il suo piano ai buoni quando è ormai convinto di aver vinto ma (Incredibile) non era così! Un cattivo la cui unica caratteristica, ma proprio unica eh, è essere intelligente, che viene fregato da Anthony Mackie. Anthony Mackie cristo santo! Che ha la faccia di quello che gli fa fatica leggere i cartelli di contesto storico prima dei film di Ridley Scott.
Captain America: Brave New World vorrebbe stupire con il suo incrocio con il mondo di Hulk (ma poi dov’è Banner?!?! Si palesa un nuovo Hulk e lui non fa niente?) ma in realtà si interessa a tutte le cose sbagliate e per esempio ci aggiorna di continuo sullo stato di salute delle possibili vittime collaterali delle scene d’azione. Come se davvero io fossi in ansia per “aiutante #2 di Captain America”, come se quando casca un aereo militare abbattuto da Hulk io mi chiedessi: “Mio Dio cosa ne sarà di quegli uomini valorosi?!”. Se mi levi il divertimento n.1 del superomismo, ovvero guardare un superuomo supersicuro di sé anche se hai suoi superproblemi, il tuo superfilm perché dovrei andare a super-vederlo?
Dvd-quote suggerita:
“Un film in cui anche Captain America stesso vorrebbe che tornasse il precedente Captain America”
Jackie Lang, i400calci.com
Molto interessante.
Si vedono anche delle tette?
Tette? In un film americano? Consideriamoci fortunati se ci hanno risparmiato la visione del belino di uno dei protagonisti.
Nel cinema americano degli ultimi 5 anni, di un personaggio femminile è ormai più frequente vedere il cazzo che le tette.
Non sono previste tette nel cinema o nella televisione americana: tutto anestetizzato e asessuato
Anche nel remake di She-ra hanno tolto le tette e messo i calzoncini, non sia mai che i bambini possano crescere turbati
https://static.wikia.nocookie.net/netflix/images/c/c9/She-Ra_debutto.png/revision/latest?cb=20200818080040&path-prefix=it
Vero? Pure io ho boicottato il nuovo She-ra perché non fa vedere le tette. Se c’è un segnale che il perbenismo è diventato troppo invadente è proprio il non mostrare tette in un programma per bambini dai 5 agli 8 anni. Vedrete che se quelli come noi boicottano il cartone animato di She-ra si renderanno conto di aver toppato male.
Ohibò, cari calcisti, il tempo a quanto pare passa inesorabile e anche voi non state più sul pezzo. La faccenda ha preso tutto un altro twist, presso di noi, gente che sta troppo su internet:
La nuova idea è che non stanno dando queste realistiche sembianze da regazzine alle eroine per desessualizzarle (diobono mi si secca lo scroto solo a leggerli, certi termini, figurarsi a scriverli) bensì per sessualizzare quel tipo di fisicità, diciamo così acerba! Hai capito gl’infidi?
Stay tuned per aggiornamenti
Insomma l’ennesima ciofeca Marvel…dopo il doppio Guerra infinita ed End Game la Marvel ha raggiunto l’apice, non era scontato ma non era scontato neanche che non riuscissero a ripetersi…o forse si?
Su Deadpool e Wolverine avete detto una cosa interessante e niente affatto scontata, che il film prendeva due personaggi agli opposti per farli interagire ma la trama era arzigogolata e soprattutto un continuo fan-service con cui la Marvel citava se stessa. Poi avete parlato di autocannibalismo, e qui anche in Brave NW è evidente…un nuovo cap. America ma che è semplicemente un uomo con una tuta potenziata, scudo di Cap e ali…però è nero! Insomma Chris Evans ERA Cap. America, al di là degli stereotipi del personaggio FUNZIONAVA proprio perchè ne incarnava l’essenza imperial-americana: Patria e Onore. Ma tutto questo ha funzionato una volta, la verità penso è che Kevin Faige ha dimostrato semplicemente che le sue idee possono funzionare per dei fumetti, per qualche film forse…ma è illusorio pensare di poter tenere tutto insieme nella stadardizzazione delle serie, perchè come ha già detto qualcuno l’universo Marvel è il primo esempio riuscito solo fino ad End Game di film-serie costiituita da 22 pellicole completamente inter-dipendenti. Ma poi però non riesci a esplicare un film sui Fantastici 4… e ora siamo alla terza volta che ci provano, per concludere un roba semplice, come un film semi-horror su BLADE sono 6 anni che non cavano un ragno dal buco….troppa carne al fuoco e autori non in grado di reggere la pressione del controllo Marvel-Disney che ovviamente non ha mai avuto il coraggio di osare e se credete che i Guardiani della Galassia fossero antisistema allora riguardatevi The Suicide Squad, quella di Gunn ovviamente.
No. Se Suicide Squad sembrava un discreto film era il paragone con il resto del panorama. Non basta qualche litro di sangue a decretare che il film era una bomba… o la presenza di Gunn. Era un film anni luce avanti al primo ma di per se…bah. Ci stanno rovinando il palato. Sono anni che non esco da una sala elettrizzato.
No no, THE Suicide Squad era proprio una bomba.
(e già tremo di sconforto per Thunderbolts, che ne sarà quasi sicuramente la brutta copia)
Oltretutto una brutta copia che si appoggia su dinamiche tra personaggi che sinceramente vedo forzate. Ylenia ovvero la sorella di Vedova Nera che si sente persa…ha la crisi esistenziale dell’ assassina. Guardiano rosso è una macchietta, il personaggio è stato modificato ma sinceramente a che problemi? Buchy con un Sebastian Stan che fa il solito soldato d’inverno. Poi sto coso..John il cap dei poveri, infine due cattivone che però adesso diventano buoni Tasckmaster e Ghost come cavolo si chiama. Il cattivo è Sentry…e questo sarebbe comico se non fosse grottesco, perché come lo affronti? Con pistolettate e cavallucci?
Personalmente Anthony Mackie è un grande punto debole del film, protagonista senza il minimo carisma, niente a confronto di Chadwick Boseman e Michael B. Jordan. Nato per fare il gregario…
Adesso recensite THE GORGE, pls.
Prima che ve lo chieda cinquanta volte e parta l’infantile ripicca…
XD!!
Dove Scott Derrickson ha fatto outing rivelando al mondo di essere Nora Ephron….non vedo l’ora di questa rece.
Il Marvel Universe è morto. W il Marvel Universe!
Curioso leggere questa recensione stamani, dato che il film l’ho visto proprio ieri sera. Allora, sostanzialmente sono abbastanza d’accordo su tutto, cosi come sul fatto che si tratta di un prodotto dove letteralmente OGNI COSA è stata fatta col pilota automatico, è letteralmente TUTTO standard. Però devo dire che pensavo peggio, si vede che almeno ci provano a ricostruire l’atmosfera di quello che è tuttora uno dei film più dell’MCU, cioè Captain America: The Winter Soldier, ovvero a fare il thriller fanta-politico.
Il problema vero secondo me è quello ricordato dai fratelli Russo: se tu ti spendi addirittura nel trailer il fatto che non solo c’è Hulk Rosso ma anche quello che si tratta del personaggio di Harrison Ford allora tutto quanto sopradetto va a farsi benedire. Nessuno viene a vedere il film seguendo la trama o rimanendo stupito del fatto che il vero piano del cattivo non fosse uccidere il Presidente bensì far esplodere la sua rabbia. Sappiamo tutti che avverrà e che cosa comporterà, e cosi gran parte del film diventa noiosa.
Una nota sul Presidente: il film l’ho visto ad una proiezione con a seguire dibattito (astenersi citazioni morettiane grazie) con Zerocalcare, ed a un certo punto io gli ha chiesto se preferisse il Presidente degli USA vero o quello el film. Lui ha risposto che almeno quello del film ha uno slogan elettorale condivisibile (Together: affrontiamo i problemi insieme), almeno ci prova a gestire le situazioni, e alla fine in realtà si redime, per cui molto meglio quello del film. Direi che è una risposta parecchio condivisibile.
Ma qualcuno ha capito perché Falcon non riceve il siero? Che senso ha?
Quando sarai all’altezza di un supersoldato che ha sconfitto i nazisti, ibernato, sconfitto X nemici, sollevato il martello insollevabile di un dio norreno, sconfitto un alieno enormone grossone che ha menato in da la fazza Hulk se non hai ALMENO la capacità di correre a piedi nudi piùvveloce delle macchine a times square negli anni 40? E’ ovvio che non si senta all’altezza..
Non lo riceve perché non c’è nessun siero da somministrare.
La formula è andata perduta con il defunto e dimenticato Erskine.
E poi perduta di nuovo con la morte di Howard Stark e degli altri soggetti sovietici di Civil War.
Già, un siero irrealizzabile…ma tornare indietro nel tempo no..e inoltre il cap america bianco di falcon & winter soldier l’aveva..
Non aveva quel.siero John Walker. Lui è stato potenziato attraverso un altro modo tanto che è più forte del cap originale. Ha proprio la super forza. Almeno questo è quello che è successo nei fumetti
Non mi sembra nella serie sia così, non andavano alla ricerca del siero? poi i fumetti sono altra cosa, volevo restare inerente alla saga mcu
Semplice curiosità: dato che hanno escluso Seth Rollins dal film rigirando le sue scene con Giancarlo Esposito, ne valeva la pena? Per me Rollins potrebbe avere un futuro da cattivo cinematografico.
“Ha la faccia di quello che gli fa fatica leggere i cartelli di contesto storico prima dei film di Ridley Scott.” Da oggi in poi è ufficialmente il mio insulto preferito!
Insulto meritato! Anthony Mackie impresentabile come protagonista, per niente all’altezza…
Il Capo credo sia la nemesi per eccellenza di Hulk, è quello che Goblin è per l’Uomo Ragno, il Teschio Rosso per Capitan America, Joker per Batman, Lex Luthor per Superman, ecc
Metterlo così in un film di Capitan America è una scelta piuttosto strana e direi di più, uno spreco del personaggio
Poco da fare, un film molto medio, moderato, senza picchi né abissi. Penso verrà dimenticato entro fine mese.
MODERATI SPOILER
Moderatamente pro
1. Bellino l’Hulk rosso (“Hulk Ross”? ahah)
2. Scene d’azione carine
3. Trama spy sempliciotta e prevedibile ma funzionale.
4. Attori ok.
Moderatamente contro
a. È quasi più un film di Hulk che di Cap e allora perché non c’è Banner nel finale? Perché? Rosso contro verde, giù di ignoranza ed eravamo tutti contenti! (ops, era già scritto nelle rece)
b. Scena post credit di un generico imbarazzante. Solito nemico in cella, solito confronto, solite minacce generiche in cui addirittura si vagheggia di un incombente multiverso, come se non fosse un concetto ormai vecchio di 5 film e completamente usurato.
c. Cap senza poteri vs. Rulk è abbastanza assurdo ma anche Mini Vedovina Nerina Piccina Picciò vs. un qualunque Navy Seal non scherza.
d. E parlando di improbabili scontri impari, non sarò un esperto di geopolitica ma il Giappone che fa brutto agli USA mi ha fatto un po’ ridere.
Sul punto a) mi ricollego al mio messaggio sopra il tuo.
Io ho l’idea che in Marvel abbiano dei problemi su come utilizzare Hulk.
Non è un caso che sia l’unico dei personaggi storici che da tempo non ha un proprio film
La parte “politica” ha il livello di credibilità di un temino delle medie, o forse meno. Capisco sia un film di fantascienza, ma un minimo di sforzo nella scrittura possono anche mettercelo – a meno che non si rivolgano ad un pubblico molto giovane. Molti dialoghi imbarazzanti (specie lo scambio finale tra falcon 1 & 2)
Il migliore Hulk è stato quello di Lou Ferrigno :-) poi poca cosa…
Mi rifarò domani con Reacher 3, col nuovo Lou Ferrigno del piccolo schermo, Alan Ritchson…
Fammi sapere com’è, mi interessa Reacher 3.
Ecco, il livello di rilevanza personale dell’ultimo film Marvel si misura dal fatto che:
– vengo qui e mi stupisco che abbiate recensito l’ultimo film Marvel
– domani esce Reacher??!!!!!!
Solo.una precisazione. Red Hulk ovviamente è molto più forte di Falcon (pardon nuovo cap). Però bisogna dire che nel.film è la prima volta che si trasforma quindi è chiaro non sia granché in combattimento. Gestire quel livello di forza non è facile. E le ali di Falcon sono wakandiane e fatte di vibranio. Non proprio la prima cosa che trovi al supermarket
Insipido e con una scrittura banale…per quanto i supereroi richiedano sempre un tot di sospensione incredulità in più, qui poi si va un po’ oltre.
Se il declino -triste al limite dell’imbarazzo- dell’MCU coincide con l’incetta di premi che sta facendo un (simil?) B-movie come The Substance, io non ho che da essere contento.
Oeh..S’è deciso di fare a gara di scrittura penosa col film, stavolta?
Film noioso. 1) Capitan American ridotto al ruolo di un piccione viaggiatore che, con la punta di un’ala intercetta un missile aria-aria e lo fa esplodere.
2) Harrison Ford è disarmonico rispetto al ruolo che gli è stato dato.
3) La vedova nera sembra, data la statura, una bambina in procinto di prepararsi al un saggio di pianoforte annuale e non un’agente speciale che getta facilmente per terra dei klingon di 100 kg
3) Il cattivo principale con la trasformazione disgustosa del suo cranio riusciva ancora a pronunciare una lettera?
Ma fatemi il piacere.
Povero Indiana…passi il suo franchise morto e defunto ma la comparsata fuori tempo massimo fra i pigiamati non me l’aspettavo…e vai di cestone.
Non ho capito, ci sono due capitan america, uno più pesce lesso di quello con le ali, che deve salvare l’altro pirla? O era una metafora?
Neanche io l’ho capito :)
Non mi interessa nulla del film, non avevo intenzione di guardarlo, figuriamoci ora dopo la rece. Sono qui solo perché nelle storie di IG avete messo i Maiden!
Up the Irons!
Vengo dal futuro di un lontano 2045, e posso svelarvi la pipeline attuale del MCOU – Marvel Cinematic Odorama Universe (attualmente in piena Phase 17, 37 film usciti quest’anno, e siamo solo a marzo)
1) si attivano gli sceneggiatorAHAHAHAH SCHERZO, fa tutto un LLM che gira sull’iPhone 27 di Kevin Feige III (anni 8, nipotino dell’illustre fondatore, ufficialmente “AI Screenplay Prompt Manager”)
2) PREVIS: uno scantinato di 1500 “VFX artists” viene messo in regime di hyper-crunch – documenti sequestrati, familiari in “residenza temporanea” a Guantanamo, niente assistenza sanitaria finché non finite. Generalmente in 3/4 settimane abbiamo fatto
3) il PREVIS viene dato in pasto a “Celebrity AI”, che renderizza facce e voci degli “attori” che la “sceneggiatura” ha scelto. Agli attori in carne ed ossa – o al loro estate: stiamo ancora usando gente morta nel 1997 lol :) – va una quota variabile del 5-10-15% del loro normale salario (ma tanto escono 12/15 “film” al mese)
4) tutto passa da “RealAI” o “pAInt” (a seconda che siamo facendo un “film realistico” o un “film d’animazione visionario”)
5) ultima passata nel modello di “Upscaling & Lighting” the omogeneizza tutto in stile “direttore della fotografia che ha perso la voglia di vivere nel 2012”
6) si attiva la bot-net “Engagement 3000”, che infesta il metaverso di recensioni (“Un’esperienza incredibile”, “Niente sarà più come prima”, “Un film coraggioso, una riflessione amara sul tema del razzismo”)
7) BOOM! esce il film
8) si aspettano 2/3 giorni, e via che si ricomincia
Porco dio.
È esattamente così
“Certo che una persona con un costume molto sofisticato si batta con Hulk senza morire fa espirare di dubbio anche me. ”
Qyuesto è un annoso dilemma che (io e i miei amici bambini negli anni 70) ci siamo sempre portati dietro:
“Ok, lo scudo è di adamantio, quindi è indistruttibile”
“Anche da Hulk?”
“Sì anche da Hulk”
“E invece che mi dici della SPALLA dove sta attaccato il BRACCIO che tiene lo scudo?”
“…”
Ma lo scudo di cap che è un mix di adamantio e vibranio mai più replicato, assorbe e smorza la forza cinetica che riceve. Ecco perché chi lo regge è ancora con la spalla attaccata
Amavo i primi film del MCU perchè stavo 2 ore a non pensare e a svagarmi, ho smesso quando sono diventati 2 ore di propaganda woke. Yawn
Che disagio
Oggi probabilmente additeremmo pure Alien di essere woke visto che la protagonista ha atteggiamenti mascolini e certamente fisicamente non era Sharon Stone, Charlize Theron o Jane Fonda.
Qua il problema è che sono film di melma che manco propaganda riescono a fare, non si può parlare di propaganda solo perché mettono due personaggi neri semmai di non avere idee su come andare avanti e cercare soluzioni banalissime. Poi non che abbiano mai brillato i film Marvel, ma qualcosa di decente in passato l’hanno fatto, ora è palese come non vi siano più registi e sceneggiatori dietro.
Visto ieri perché non sapevamo cosa fare io ed un amico, siamo partiti con aspettative basse eppure siamo stati enormemente delusi.
Non salvo una virgola del film, scene d’azione terribili, senza velocità, né pesantezza dei colpi e senza coreografie valide e con una manciata di mosse continuando ripetute.
Personaggi terrificanti a partire da sto capitan America, e il problema non è che sia nero, giallo o verde quanto che abbia una faccia da schiaffi poco sveglia, senza carisma e con una sceneggiatura pessima. Trama finta Fanta politica moscissima. Regia e montaggio meh, da prodotto preconfezionato e poco chiaro nelle scene action.
Boh terribile. A me sono piaciuti pochi cine comics ed in generale apprezzo pochi fumetti americani (direi Hellboy e poco altro) però al cinema me ne frego e mi immergo totalmente in quelle due ore di film. Ma qualcosa deve provare ad offrirlo il film, qua siamo a livello da mediocre Serie TV su rai2, nemmeno le migliori!
E’ il brand Avengers ad essere passato di moda al cinema dopo l’apice di Endgame, piu’ che i supereroi in se’. La miliardata incassata da Deadpool & Wolverine lo dimostra, appena ci si libera dei vincoli dei biglietti da staccare ai ragazzini, i film di genere fantastico – come si sarebbe detto una volta, in caso di indecisione circa l’uso del termine fantascienza – tornano ad essere successi commerciali.
Non credo che sceneggiatori strapagati sui cui scritti si basano film da decine di milioni di dollari non sappiano piu’ scrivere delle trame articolate od innovative, il problema e’ costituito dalle decine di paletti che incontrano appena buttano giu’ due righe e le presentano ai piani alti.
Nel film di specie SPOILER delle idee valide c’erano, un Capitan America di colore incarcerato ingiustamente o una guerra per il controllo di una terra rara, ma non si puo’ affondare politicamente il coltello, per non perdere parti di pubblico o per non scioccare i bambini. Come l’accettata nello stomaco presa da Mackie, il fendente e’ finto, inefficace, irrilevante.