Ciao, sei arrivato a una recensione con spoiler di I peccatori. Questo è un film il cui trailer lascia intendere che ci sia dello spaventoso, qualcosa di fuori dai canoni per un film ambientato negli anni ‘30 nello stato del Mississippi, ma non ti dice cosa sia. Punta in un certo senso sull’effetto sorpresa, quindi se non lo vuoi sapere questo non è il posto per te. Qui si parla del film e per parlare del film lo spoileriamo, non fino alla fine, ma di certo nella sua componente di genere. Ora lo sai.
Se mi avessero prevenduto un biglietto per un film Dal tramonto all’alba + I racconti dello zio Tom avrei subito detto “Ci sto da morire!”. E se mi avessero detto che è tutto finalizzato a fare il metaforone del razzismo e del genocidio degli afroamericani avrei risposto “Ancora meglio”. E se poi mi avessero detto che la questione è anche più complicata di così e ci sono idee sul razzismo molto vicine a quelle di Jordan Peele avrei risposto “Shut up and take my money”. I dubbi li avrei cominciati ad avere solo una volta saputo che è un film diretto da Ryan Coogler, scritto da Ryan Coogler e prodotto da Ryan Coogler, forse il più grande bluff che c’è oggi a Hollywood. E poi mi sarebbero crollate le braccia all’idea che il protagonista sia l’insulso Michael B. Jordan, “No aspetta ce ne sono due perché fa due gemelli!” sarebbe stato il colpo finale. Forse solo la presenza di quel gran Jimmy Bobo di Pete Chiappetta alla produzione mi avrebbe rasserenato.
In realtà viviamo in una linea temporale in cui questo film non solo esiste ma è un grande successo (per gli standard dei film “originali”), quindi io ho torto e Coogler ragione. Eccovi quindi la recensione dalla parte del torto.
Di Dal tramonto all’alba questo film “originale” ha tutto, inizia come un’altra cosa, ha una sua linea narrativa indipendente, poi chiude i personaggi in un locale, un juke joint e non un bar da bikers, e inizia la parte con i vampiri o quello che sono. A differenza di Dal tramonto all’alba, un film che è due film in uno ed entrambi sono fantastici, questo è un film che è buono solo all’inizio, quando non ci sono i vampiri. È una storia di due fratelli che hanno fatto la prima guerra mondiale, sono tornati praticamente gangster e ora vogliono aprire un locale per fare i soldi. E ce l’hanno coi bianchi, ovviamente. Addirittura c’è una parte che ribalta le convenzioni sul blues che è ottima. Perché siamo in zona Robert Johnson, quella parte dell’America in cui se vuoi suonare bene ti devi associare con il diavolo, e I peccatori dice il contrario, che i neri non si sono mai associati con il diavolo, è il diavolo che sente quella musica e si manifesta. Come nei film di Peele è il diavolo che desidera la cultura nera, essere nero, possedere i neri, acquisire i neri.
Questo è il momento in cui qualcuno interrompe la recensione e chiede “Stiamo parlando dei bianchi in realtà vero?”. Sì, non stiamo parlando veramente del diavolo ma dei bianchi e sapete da cosa lo capiamo? Dal fatto che i diavoli evocati sono bianchi e prendono possesso di gente con il cappuccio del Ku Klux Klan in casa. Sottile eh.
Ovviamente un film come I peccatori, in cui ci si spara in pieno petto con un fucile a canne mozze, non è tenuto ad essere sottile, quella è la cosa meno importante: è tenuto a essere cool, a essere accattivante nella sua componente di azione e poi lavorare sottilmente in quella metaforica. Come fa Jordan Peele, che quando non sbrodola nella speculazione come in Noi, è sempre attento a fare un film di genere che regge da solo e poi lavorare a tutto un altro livello di comprensione. I peccatori non è questa cosa però, è un film che funziona malissimo, in cui regna Michael B. Jordan, uno dei peggiori attori che lavorino nel campo del cinema di menare. Privo di carisma, mai credibile come personaggio dotato di cattiveria, con in repertorio una gamma espressiva cortissima, che non è nemmeno quella di Statham, che con il suo piccolo repertorio espressivo fa tutto quello che gli serve. No Michael B. Jordan ha un piccolo repertorio da drammetto indie fatto male con cui dovrebbe anche fare cinema d’azione. È la persona sbagliata nel lavoro sbagliato, e ci tocca la sfiga che vuole fare action. E ha fatto così tanta palestra che ora questi soldi investiti devono fruttare, quindi è qui per rimanere.
Quando arrivano i vampiri e tutto si trasforma lui rimane uguale. Quando ce ne sono due di lui in scena, i gemelli, sono impossibili da distinguere perché li recita alla stessa maniera. Quando è il momento di sporcarsi la canottiera tira fuori una muscolatura perfetta ma non sa che farci, con tutta quella mole lo stesso non è credibile come uomo d’azione. Sembra sempre quello che le prende.
Ma più in generale non è pensabile che un film di vendette e gente asserragliata con fuori i vampiri, un fumettone a tema Mississippi anni ‘30 praticamente, abbia personaggi con motivazioni così scarse. Quelli che si amano non lo fanno mai in modi coinvolgenti, quelli con un interesse economico sembrano buoni, quelli bastardi hanno il cuore d’oro dall’inizio. Come con Black Panther questo è un film fatto da una persona che i film di questo tipo non li ha mai visti perché non gli piacciono.
Non c’è niente di male in una buona idea per un film applicata a una proprietà intellettuale, quando l’ossessione per i film “originali” ci porta a esaltare questo.
Dvd-quote suggerita:
“Peccato(ri) originale.
Fa più ridere dopo aver letto la recensione su i400Calci”
Jackie Lang, i 400calci
Non sono minimamente daccordo ma con voi è quasi sempre così….
certo Michael Jordan non è Marlon Brando e il suo stile è semplice e immediato, senza fronzoli, funziona con film dalla trama semplice. Cogler è un regista basico, ha uno stile immediato che temporeggia con la trama e spesso come in black panther sfocia nell’autocompiacimento. Ma qui bene o male fa un film horror con i vampiri che vogliono possedere i neri e riesce nell’intento. Non avete pensato che i gemelli Smoke vengono presentati così perchè rappresentano quello che i neri di quel tempo non avranno mai? Il rispetto e il denaro, perchè sono due gangster che si vestono come bianchi anche se li odiano….
Non avete pensato che il vampiro iralndese come Bram Stoker rappresenta il fuggiasco che fugge dall’isola di smeraldo dopo la grande carestia del 1845 per cercare una nuova vita nel nuovo mondo… ovviamente c’è chi li ha scoperto e gli da la caccia, indiani, ma desistono quando cala il tramonto.
Insomma anche a questo giro siete parecchio superficiali, vi tocca ancora una volta beccarvi la ramanzina.
il film è un horror d’intrattenimento che porta a casa il risultato, senza fronzoli. Poi a dispetto di Jordan il resto del casto afroamericano funziona alla grande, Delroy Lindo su tutti, così come Wunmi Mosaku,Omar Benson Miller,Jayme Lawson,Miles Caton. I bianchi anche, la Steinfeld, Jack O’Connell e Lola Kirk. scenografie e costumi azzeccati, così come l’atmosfera. Come ho detto, non è Kubrik, non è Nolan ma ha più lo stile di Antony Fuqua e funziona. Soprattutto perchè non è un film d’azione ma un horror. Punto.
Il punto finale mi ha convinto del fatto che probabilmente la recensione ci ha azzeccato… invece unico punto a difesa dell’ex wannabe black panther..in quel film per qualche secondo il suo personaggio rendeva il film quasi guardabile..poi c’erano gli altri ennemila minuti ad annegarlo nella melma collettiva.
“Non avete pensato che il vampiro iralndese come Bram Stoker rappresenta il fuggiasco che fugge dall’isola di smeraldo dopo la grande carestia del 1845 per cercare una nuova vita nel nuovo mondo… ovviamente c’è chi li ha scoperto e gli da la caccia, indiani, ma desistono quando cala il tramonto.” Potresti per cortesia 1- spiegare meglio a noi ignoranti cosa si dedurrebbe dal pensare che il vampiro irlandese ecc… e 2- riformulare la seconda frase, che a me suona incomprensibile? Grazie. Perché magari hai ragione tu, ma non è che si capisca proprio bene.
Il vampiro viene dall’Irlanda…si evince dalle canzoni quando canta. Il resto è suggerito ma non detto.
“Originale”, poi… praticamente una puntata diluita di Lovecraft County.
Quella GRAN MERDA di Lovecraft County, specifico, che però aveva una prima puntata (ingannevolissimamente) bomba, che mescolava gangsterismo d’antan e horror ed era venti volte meglio di ‘sto filmetto del cazzo, che in patria sta pure sbancando.
Davvero. Anni ad attendere sulla riva del fiume il cadavere del cinema supereroistico, ma se l’alternativa sono Sonic, Minecraft, Super Mario, le bambinate Pixar, gli horrorini mainstream e “originali” come questo, vien quasi da sperare che il Superman di Gunn rinverdisca i pigiami.
Ma il bidello di tu ma’
Pur comprendendo la verve da salmone in primavera rispetto ai comment’analisi entusiastiche dell’internet, e condividendo una buona fetta dell’opinione sul reparto creativo, qui però a parer mio s’é persa una ghiotta occasione.
É come se aveste assegnato la rece di The Commitmens ad un metallaro pesante senza speranze. O quella di Amata Immortale ad un sordo, per dire. C’é ben di piú che il metaforone alla Peele, stavolta.
Spiaze.
Il protagonista di Amata Immortale è sordo.
NUUUOOOOOH MACOSAMIDICIMAAAAHI 😲😲😲😨
Questa recensione, purtroppo, ha un problema, un grave problema. Un problema che affligge i critici e tutti quelli che hanno visto un sacco di cinema e non si preoccupano di capire che possono fare del male a chi non ha la loro cultura, la loro preparazione, il loro bagaglio culturale.
Questa recensione viola un patto (non scritto ) in cui non si deve tradire il lettore adescandolo con false promesse e messaggi ingannevoli.
E’ il momento, diciamolo tutti il grande problema di questa recensione: spoilera Dal tramonto all’alba. E io non so se posso perdonare uno spoiler del genere se dovessi mettere nei panni di chi non ha mai visto il grandissimo Rodriguez con un Tarantino che si diverte come un matto, rendere George Clooney il supereroe d’azione vero come nemmeno la tutina e tutti i soldi di Batman sono mai stati capaci di fare, mettendogli addosso uno dei tatuaggi più belli di sempre.
No, questa recensione ha un peccato originale vero: spoilera un capolavoro per spoilerare un film mediocre.
Male male male.
Parlare di spoiler per un film di 30 anni fa è decisamente eccessivo.
Era una gag per dire che sarebbe più importante non spoilerare quel film che questo.
Diciamo che se uno spoilera “I peccatori” non è grave come se spoilera “Dal tramonto all’alba” data la qualità del film.
spoileriamo allora anche la mitica colonna sonora con Angy Coucaracha e After Dark ma pure tutte le altre molto fiche.. li ho visti nel 2002 al blackout a Roma grande Tarantula
La mia personalissima opinione, con cui sei libero di non essere d’accordo ma che ti invito a valutare, è che oggi – a differenza di come venne pubblicizzato quando uscì – tutti sanno che Dal tramonto all’alba è un film di vampiri, e al limite non sanno che per metà film non lo è. Quindi non so se chiamare “spoiler” il conoscere la fine e farsi “rovinare” l’inizio. Tu come la vedi?
“tutti sanno” è una scusa che vale poco. Personalissima opinione. No, non tutti sanno I giovani non sanno. Io, per esempio, non sapevo. E guardai il film esaltato nella prima metà, poi mi calarono le braghe. Mi sono sentito tradito. Quindi credo che una recensione possa avere solo due “modalità”: 1) fare spoiler e dirlo prima, e quindi diventa una analisi del film. 2) spiegare il sentimento del film.
Mi viene un dubbio: Toki, cosa ne pensi del significato diegetico nei film?
La musica e diegetica quando è all’interno della narrazione. Esempio: siamo in un club Jazz della new york degli anni trenta e ascoltiamo una musica di Glenn Miller. Oppure comunichiamo con gli alieni con quella scala in Incotri Ravvicinati. La musica extradiegetica è il commento musicale alle scene filmate che non avviene all’interno della narrazione. Ti ho risposto?
Ehi Tolle, prendendo comunque persulserio la tua lampante gaggona, in verità verità ti dico che se nel 2025 te ti leggi qui sopra questa rece e te tu non t’hai mai visto DTAA, la rivelazione del cambio di tono del film te la meriti tutta e pure deppiù.
@Toki: rispetto la tua opinione e la tua esperienza personale ovviamente, sappi quindi che una svolta che avviene all’esatta metà (non alla fine) di un film di 30 anni fa che oggi viene continuamente ricordato e pubblicizzato in larga parte appunto per quello che succede dopo, e appare continuamente in liste e classifiche di un genere a cui altrimenti non apparterrebbe e che una qualsiasi ricerca su Google mostra all’istante, non rientra nella definizione di “spoiler” che utilizziamo nel nostro sito. Sentiti libero di regolarti in merito. Ma concedimi anche, sempre per la questione del calcolo delle probabilità, di tenere conto del fatto che tu il film l’hai già visto.
Ma io sono d’accordo con te. E questa recensione, ad esempio, puntualizzava fin dall’inizio le cose. Poi so che le vostre sono analisi. E mi regolo di coseguenza e le leggo fino ai punti dello spoiler, che salto, se non ho visto il film. Però… c’è un però… Se consigli un film qualsiasi ad un amico, o un parente, parli solo dell’atmosfera. O dei primi dieci minuti. Mica gli racconti la trama per filo e per segno. Evidentemente il Sig. Tolleranza voleva sottolineare questo.
Potrebbero essermi sfuggiti dei passaggi, ma io leggo solo “A differenza di Dal tramonto all’alba, un film che è due film in uno ed entrambi sono fantastici, questo è un film che è buono solo all’inizio, quando non ci sono i vampiri” e difficilmente lo chiamerei “tutta la trama per filo e per segno”. Mettici pure il dettaglio del bar da bikers, se vuoi.
Ripeto. Sono d’accordo con voi. Ora io non voglio neanche fare l’avvocato del signor Tolleranza. Ma se dici solo la parola “Vampiri” descrivendo “dal tramonto all’alba” hai sputtanato la visione del film. Della prima metà del film, che è altro e secondo me meglio. Sai già dove va a parare. Non devi dire a uno che se guarda dal tramonto all’alba poi diventa horror. Anche perchè sono due film completamente diversi in uno e quindi potresti deludere.
È lui, è lui :D
In un mondo ideale sono stra d’accordo e ne abbiamo parlato durante la live apposita. Però siamo in un mondo in cui questa cosa era già presente nei materiali marketing del 1996 (non tutti, io riuscii ad andare in sala vergine) e oggi le probabilità che qualcuno venga su questo sito e non lo sappia sono circa le stesse di uno che ci sta leggendo da un PC desktop con Explorer 6 (calcoli fatti da me a braccio), e qui è dove abbiamo effettuato la nostra scelta di campo. E ad esempio, tu non rientri in quella casistica. Pace.
Scusate, qua si è perso il senso del mio post. In effetti internet rovina tutto. Il mio era un commento sarcastico per dimostrare che il film non vale la pena di essere avvicinato a “Dal tramonto all’alba” al punto che è peggio fare uno “spoiler” di un film di anni fa per far capire meglio questo “I peccatori”, rispetto alla qualità del film stesso.
Speravo si cogliesse l’ironia, pace.
Dal Tramonto all’alba lo vidi al cinema e lo odiai, lo rividi casa e lo considero un capolavoro.
Non considero davvero uno spoiler la rivelazione sul film che diventa di vampiri da metà.
Ritirate le truppe, grazie.
@Sig. Tolleranza: grazie, mi stavo preoccupando…
@Nanni Cobretti: capo, errore mio. Il fatto stesso che si parli più di questo commento che del film, dimostra che la recensione ci ha preso.
@Sig. Tolleranza: si capiva. But Poe’s law is a bitch.
Ma si capiva..è il delirio tokiano ad essere incomprensibile
inauguro quindi la rubrica “per cui (la recensione) è brutta”, se cè lo spoiler è brutta.
o forse no, seconde me siete un po ossessionati con sta storia degli spoiler, un bel film non diventa brutto perchè ne conosci la trama, appariró snob ma se l’unico valore di un film è il colpo di scena a me non interessa.
ah ok si faceva per ridere, detto niente.
@Anacleto.Un film ( un film con la F maiuscola) è un Esperienza. E’ trascendere dalla tua vita, è viaggiare in mondi alternativi. E’ vedere galassie che non vedrai mai. Il Cinema non ti salva la vita, come fanno i medici, ma è una di quelle forme d’arte ( tutte in fondo) che rendono la vita degna di essere vissuta.
ma sei serio?? spoiler??? per un film iconico di seimila anni fa??
chi non lo avesse ancora mai visto deve solo che bruciare come un vampiro :D
e voglio esser cattivo con un altro spoiler…. alla fine di The Passion di mel gibson, cristo muore.
(ma poi, contro-spoiler, risorge)
Abbiamo trasmesso “La gente legge sempre la notizia, quasi mai la smentita”
e poi arriva avdf, a vicious dead fuck, o quel che è , a rovinare tutto…
@avdf:
“fucking lag, took 3 days to respawn”
@Sig. Tolleranza
Si capiva, si capiva, mannaggia al cristianesimo…
Il film è ottimo nella prima parte, cioè nel racconto del ritorno dei gemelli al paesello e nell’introduzione di tutti i personaggi.
Le perplessità cominciano quando dovrebbe ingranare, cioè con la serata nel locale. In certi momenti sembrava che Coogler volesse fare un omaggio alla Blaxploitation anni ’70 (con un budget da major del 2025 però), poi nella parte horror ci ho visto anche chiari riferimenti a Carpenter (il tema dell’assedio come in “Distretto 13”, ma quando fanno la prova dell’aglio sembra la scena del test ne “La Cosa”). Il look dei vampiri non è neanche malaccio, il problema è che mentre in “Dal tramonto all’alba” si passa dal crime all’horror senza traumi, qui è come l’olio nell’acqua (e tra l’altro dopo l’horror si ritorna pure al crime, visto che ci sono praticamente 3 finali).
Per quanto riguarda il tema bianchi e razzismo nell’America degli anni ’30, un dettaglio interessante è che il capo vampiro sia irlandese: il Ku Klux Klan era noto per avercela ovviamente coi neri, ma pochi sanno che ce l’aveva pure con gli immigrati cattolici (irlandesi, italiani, polacchi ecc.)
“…si passa dal crime all’horror senza traumi..”
Le balle dell’albero di natale fuoristagione!! Dovevi esserci in sala all’epoca LOL
@Giocher: un attimo, non ti sto parlando della reazione di chi andava a vedere il film all’epoca “al buio”, quando internet era ancora piuttosto primordiale ed era tutto basato sul passaparola fisico.
Ti sto parlando di “Dal tramonto all’alba” rivedendolo oggi quando sai benissimo cosa accadrà. È possibile che c’entri il fatto che uno dei protagonisti è Tarantino, e vedendo la faccia di Tarantino sai bene che quando c’è lui i generi non sono mai scontati, quindi il passaggio da heist movie a film di vampiri diventa naturalissimo.
La differenza con “I peccatori” invece è che qui la parte horror diventa immediatamente meccanica e didascalica, con la cuoca/guaritrice che parte immediatamente con gli spiegoni sui vampiri facendo proprio letteralmente l’elenco delle cose che servono per combatterli
N’zomma…l’ho visto e rivisto e pur essendo uno dei Tarantini che meno apprezzi tra tutti, nel tempo mi son pure convinto che lo strappo fosse voluto & ricercato, proprio tipo doccia fredda di sangue mentre sei ancora lì a sbavare per Salmona inquadrata da sembrare almeno unoesettanta e tutta gnungna.
@Giocher aspè, che Rodriguez volesse spiazzare il pubblico facendo metà film heist movie e la seconda metà horror con vampiri è verissimo, assolutamente. Il discorso che faccio io è che tu stai al suo gioco ed il gioco regge.
Ne “I peccatori” la parte horror comincia dopo un bel po’ col vampiro irlandese che bussa a casa della coppietta del Ku Klux Klan inseguito dagli indiani (indiani che poi scompariranno del tutto dal film dicendo testualmente “adesso viene buio e sono cacchi vostri, ciao” e non si rivedranno più: boh, altra cosa che mi ha lasciato piuttosto perplesso)
Il tuo discorso è comprensibilissimo, a mio modo di vedere però l’ efficace immagine di acqua e olio che hai usato si applica perfettamente soprattutto a DTAA, dove la mandano in vacca senza se e senza ma, fuggendo nell’horrorino senza nessun tipo di metafora. In questo “I peccatori” è tutto invece parecchio basico, palese e dichiarato perchè chiaramente omaggio di gente più capace di parte di uno che capace ecco…lo è il giusto e non sempre. Aggiungo che almeno qui la colonna sonora l’ ho apprezzata a differenza di quell’altro, e c’era pure l’ostentato desiderio del regista di porre l’accento sulla contaminazione tra folck irlandese e ritmi del blues che non molti conoscono.
>poi nella parte horror ci ho visto anche chiari riferimenti a Carpenter (il tema dell’assedio come in “Distretto 13”, ma quando fanno la prova dell’aglio sembra la scena del test ne “La Cosa”)>
Sono d’accordo, ci ho pensato anche io vedendo quelle scene.
Wow. The roasting of Jackie Lang.
Michael B. Jordan ha solo due espressioni :
Con cappello rosso e con cappello blu.
Però a me è piaciuto e cercando i rimandi ad altri film mi sono divertito
L’interesse per i “film originali” mi ha portato a esaltare “Giurato Numero 2”, uno dei più piacevoli film del 2024 per me.
Appunto, non era basato su una IP, ma il soggetto non è che brillasse per originalità.
La parte “storica/folkloristica/di costume” mi è garbata assai, come anche le parti più “musicali” – bellissima anche quella irlandese, che non conoscevo per nulla. Mi è piaciuto nella sua versione “umana” anche il “cattivo”, ambiguo, machiavellico e suadente. Le parti più propriamente horror e azione una discreta delusione invece. Superficiali e banali le prime, mal costruite e mai coinvolgenti le seconde. Ad una somma finale, mi terrei e mezza strada nel giudizio tra le tante recensioni che hanno esaltato il film, e i giudizi severi come quello dei 400. Michael B. bella figura esteticamente, ma come attore è quel che è, non gli si può chiedere di fare Denzel Washington. Occasione semi sprecata…
La parte action a mio parere ancora peggio di quella horror: la sparatoria finale coi membri del Klan l’ho trovata al limite della parodia involontaria
Io non ce la faccio a volere male a uno che si chiama Michael Jordan, B. o non B.
A sto punto mi sbilancio e chiedo..E’ peggio di Lincoln cacciatore di vampiri? Perchè lì lo spoiler è che il film è realmente quello, il trailer e le copertine varie non erano uno specchietto per le allodole..è proprio un’idea superidiota prodotta girata e distribuita.
Ma assolutamente , anche solo per budget e maestranze coinvolte…
Però ecco…PPZ* era meglio, IMHO , almeno come cast e concept.
[*:Pride&PrejudiceZombie]
beh gran film quello…trama folle compensata dalla presenza di una discreta gnagnaggine ..non ricordo mezza scena però.
Perfino Jesus Christ Vampire Hunter è meglio di questo pastrocchio. E comunque l’unico attore che può interpretare due gemelli contemporaneamente in modo credibile rimane sempre Van Damme.
Comunque non so perché ma a volte i titoli delle vostre recensioni mi richiamano i titoli o dei film della Wertmuller o dei noir anni 70 tipo Milano odia: la polizia non può sparare , la corte notte delle bambole di vetro ecc. Forse per la lunghezza.
Per il resto non ho visto il film, eravamo indecisi se andare al cinema a pasquetta io e il babbo visto che era tra la poca roba che mi sembrava decente a Carpi ma mi sa che abbiamo fatto bene a riposare. Anche se il Micheal Jordan di serie B punto non mi sta antipatico, però già che non è un gran attore se poi regia e sceneggiatura hanno frequenti buchi anche no. Per me poi non vale il paragone con gli action anni 80 e 90 , tanti erano belli e ben diretti mentre quelli insipidi di Seagal beh li ricordiamo più come parodia che altro. andavano bene a mio nonno per prendere sonno sul divano tutto il bianchino al bar ma nulla più.
Piuttosto mi leggo il fumetto Dampyr con le sue mille citazioni ai film e che ha proprio diversi numeri legati al blues e ai vampiri, tra cui un numero con una rock band di vampiri in mezzo alla palude.
Certi fumetti di “Dampyr” sono meglio di tanti film per complessità e intreccio ; ricordo quelli che hai citato, uno era ispirato ai Lynyrd Skynyrd che ebbero effettivamente un grave incidente aereo nel 1977(con la morte di alcuni di loro). Di sicuro c’era una storia anche sul geniale Robert Johnson collegata a una cupissima questione di demoni dei crocicchi…Non ricordo però se fossero( i Lynyrd e Johnson ) in un ‘unica storia o distinti in albi diversi…
Vero che si ispiravano ai lynyrd avevo totalmente dimenticato il fatto!
Comunque il riferimento ai crocicchi e a legba c’è nel numero dopo che sarebbe il Maestro della notte che ha trasformato la band, se ben ricordo però non viene sconfitto in quel numero e riappare anche più avanti.
Comunque per come è scritto Dampyr, ma in generale le serie bonelli, ci starebbe una Serie TV e lo dico nonostante né guardi pochissime preferendo nettamente il cinema. Dampyr sarebbe una serie più action e horror di Supernatural Imho .
Mi sa che questo film non fa per me, considerato che neanche “Dal tramonto all’ alba” mi aveva fatto impazzire ( tra l’altro film degli anni’90, il decennio in cui l’horror ha rischiato seriamente di scomparire). Recensione ottima,mi ha fatto capire di cosa tratta il film ; non so se essere d’accordo ,non avendolo appunto visto ,ma apprezzo il coraggio di stroncare un’opera di cui pare si debba parlare per forza bene( come capitò l’anno scorso con l’orrendo “C’è ancora domani”)…
Quel film non l’ho mai visto e non riesco a capire se l’opera prima della pur simpatica ed intelligente attrice sia valido veramente o se la stampa provi a passarlo come tale. Ma per sicurezza passo a qualcosa di più calciabile o a qualcosa che mi sembri con una gran regia anche se non calciabile ( boh tipo Eo di due anni fa)
Parzialmente OT: il discorso secondo cui gli anni ’90 sarebbero stati un decennio nero per l’horror personalmente non lo condivido per nulla. Lo ritengo il classico luogo comune. Ti potrei citare bizzeffe di horror cult degli anni ’90
Negli anni ’90 ci sono stati pochi film horror in costume ad alto budget( ed effettivamente di ottimo livello): il “Dracula” di Coppola,” “Frankenstein”di Branagh,”Intervista col vampiro ” di Jordan e “Il mistero di Sleepy hollow”di Burton. Poi cosa rimane ? Il pompatissimo “Scream” ; oppure “Dal tramonto all’alba ” divertente,ma non certo un capolavoro ; volendo “Candyman”(quello del ’92) non era male ; sicuramente andrebbe citato il capolavoro misconosciuto di Baino “Dark Waters”, ma non ricordo tanto altro(anche se sicuramente ci sono stati altri titoli).
Prova a confrontare la quantità di uscite e la qualità media degli horror anni 90, con quelli del decennio precedente ( gli anni 80), oppure con i’70, manco a parlarne con i ’60 ( il decennio migliore per l’horror)… Comunque complimenti per il nick (se è ispirato alla mitica band di Jaz Coleman…).
Oltre a Scream c’è stato un altro franchise come “So cosa hai fatto”, poi cult come “Event Horizon” ma soprattutto un vero e proprio fenomeno di costume come “Blair Witch Project”.
E ti ho detto solo quelli a cui ho pensato così su due piedi
Grazie per il nick, in realtà l’ho scelto per il fumetto omonimo su Batman e il Joker, avevo iniziato da poco a leggere i 400 Calci e non era pratico dei nickname qui sopra, col senno di poi avrei optato per Peppino Di Caprio ma ormai è andata :)))
Forse come trama non sarà “originale” e anzi, è molto carpenteriano (averne) ma l’esecuzione è qualcosa di mai visto personalmente: un film sulla musica in salsa l’horror, e questo solo se ci si vuole fermare alla superficie. Sì, c’è il metaforone dei vampiri/bianchi/cattivi ma non solo quello. C’è un discorso sull’anima e sulle rassicurazioni di chi vorrebbe fartela cedere (che sia la chiesa o un’entità maligna) con sfumature anti-clericali, che va a declinare un discorso sull’Identità, sia personale che dei popoli; tutto questo non è assolutamente banale, soprattutto se raccontato con la musica. Non fa paura? Okay, vero ma quanti film di vampiri blockbuster fanno davvero paura? E cosa è il film di vampiri senza il metaforone che il vampiro rappresenta in quel momento? Poi soprattutto nei tempi recenti , ecco che parlare di klan, chiesa e identità torna ad essere attuale con un film ambientato negli anni ’30.
Zio ma che cazzo di film hai visto?
SPOILER
La prima parte e’ splendida e porta a chiedersi se, al giorno d’oggi, per portare la gente al cinema sia necessario introdurre l’elemento fantastico anche se del tutto fuori luogo.
Il film avrebbe funzionato lo stesso ed anche meglio se al posto dei vampiri ci fossero stati i membri del Klan ad assediare il locale, quindi piu’ Distretto 13 che Dal Tramonto all’Alba. Del resto il finale lo dimostra, ricordando al pubblico quali siano i veri nemici.
Intermezzi musicali ottimi, nel rave e’ stato giusto ricordare il passato ma avrei evitato gli elementi del futuro, ossia i rapper, troppa la distanza culturale e l’importanza storica del blues di fronte al quale il rap impallidisce e certo non rappresenta un erede della musica del diavolo.
Originale e controversa la battuta del capo dei vampiri quando tenta gli umani asserragliati, mostrando loro che grazie al vampirismo il razzismo scompare.
La mostruosita’ dell’omologazione alla cultura dei bianchi.
Che poi è interessante la dualità del tema “omologazione”.
C’è l’omologazione nella conversione religiosa – imponendo in qualche modo ai black americani una cultura cristiana protestante “da bianchi”. E poi c’è l’omologazione nella congregazione dei vampiri (dove comunque sembra esserci un certo grado di fratellanza, probabilmente per il collegamento mentale tra tutti gli esseri o almeno così ho capito). Una è forse una omologazione “buona” (ma sarà vero? di fondo c’è sempre una violenza culturale) e l’altra una omologazione “cattiva” (anche se il monologo del capo vampiro nel finale, sul finto messaggio di chi ha imposto dall’esterno il cristianesimo, anche a tante popolazioni bianche, è interessante). Alla fine, poi, in questo film i vampiri non sembrano uccidere i comuni umani, li assimilano solo a sé, per cui non c’è neanche la vena predatoria che generalmente si accompagna alla figura del vampiro. E comunque il gemello vampiro del finale non è necessariamente buono o cattivo, ed anche il Sammie che abbraccia la chitarra e non la chiesa è moralmente neutro. Secondo me, a differenza che in From Dusk etc (dove i vampiri sono Male assoluto, ed anche l’umano delinquente era meglio del “mostro”) qui ci sono sfumature diverse – la comunità dei vampiri si amplia attraverso il rito del morso, ma non uccide gli umani, li trasforma. Ma anche la chiesa bianca si amplia assimilando i propri interlocutori (bianchi o neri) così come la cultura dei mobsters di città (che però uccidono, a differenza dei vampiri) si alimenta sulla violenza – l’uomo/virus, direbbe non senza qualche ragione l’agente Smith.
Parlando d’altro, ma l’ultimo Cronemberg non lo si copre?
A me e’ piaciuto.
Non e’ un film memorabile e forse ho abbassato la mia soglia di pretese da un film ma mi sono goduto almeno un paio d’ore di intrattenimento.
L’ho trovato un po’ come se Mississipi Burning (come tematica) incontrasse Dal Tramonto all’alba e sono d’accordo con Lorenzo Alpacas che se toglievi i vampiri e mettevi il Klu klux klan il film reggeva comunque ,ma a me piacciono i vampiri e quindi sono sempre ben trovati per me in un film.
Michael B. Jordan non e’ un fenomeno ma ha presenza scenica e a me non e’ dispiaciuto.Il suo limite si vede interpretando i due gemelli allo stesso modo con le stesse caratteristiche rendondili di fatto quasi indistinguibili.
Coogler e’ un regista che a me piace : Creed fu una piacevolissima sorpresa.
Qua forse e’ la prima volta che si cimenta in un progetto tutto suo e ho apprezzato il lavoro che ha fatto.
C’e’ qualche buco di sceneggiatura tipo gli indiani che potevano rivelarsi una carta a sorpresa nel finale ma vengono eliminati dallo script dopo la loro fugace apparizione a meta’ pellicola.
La cosa che ho apprezzato di piu’ e’ la caratterizzazione del vampiro irlandese,il capo vampiro,mi sono piaciuti i sui dialoghi,il suo modo mellifluo e seducente,non aggressivo.La sua calma apparente che in pratica attende pazientemente che gli umani commettano un’errore.
tante cose sono un po’ telefonate come il metaforone bianchi cattivi e neri buoni e i vampiri bianchi cattivi ma ci sono passato sopra perche mi coinvolgeva la trama.
Ho apprezzato anche la parte horror perche’ e’ sobria senza cadere nello splatter che non sopporto.Non fa paura ,ma difficilmente oggi un horror mi fa paura quindi mi stupirei del contrario.
Mi sono anche divertito con le citazioni (come detto quella palese di Dal tramonto all’alba) ma anche Carpenter nella sequenza del vampiro bruciacchiato che fugge dagli indiani e arriva a casa dei membri del Klan
e sempre in quella sequenza nel proseguo c’e’ una citazione da Le Notti di Salem di Tobe Hopper.
Inoltre ho colto una piccola citazione sia di Ammazzavampiri che di Ragazzi Perduti quando uno dei gemelli chiede se uccidendo il capo gli altri tornano normali.
carina la prima scena post credits mentre non ho capito la seconda.
Per e’ un film promosso con tutti i suoi limiti e anzi ho anche una discreta voglia di rivederlo.
Secondo me se il film (che all’inizio promette molto, poi finisce sbrigativamente e mantiene poco) sta avendo un po’ di successo il merito è principalmente della promozione che non ha spiattellato tutto tutto tutto nei trailer. Gli spettatori sono andati al cinema e per una volta sono rimasti un pochino sorpresi, cosa rara.
Un film di merda, che come di moda in quella fogna a cielo aperto che è Hollywood, punta sull’odio contro i bianchi. Fortunatamente gli americani si sono svegliati, politicamente, e le cose stanno cambiando. Anche il fuoco ha fatto la sua parte, qualche mese fa. Chi va a vederlo lo fa perché l’azione l’horror piacciono ma sul messaggio politico gli USA hanno pisciato sopra. Che dire? Cento, mille Kyle Rittenhouse.
Ahah cos’è? hanno aperto le gabbie?
Ci torno su dopo qualche giorno perché mi sono accorto che nessuno di noi né nella recensione né nei commenti ha parlato di una cosa che a mio parere distrugge la credibilità dell’intero film: la signora asiatica che invita i vampiri nel locale quando sarebbe bastato non fare assolutamente nulla ed aspettare l’alba
P.S.: ha già il mio voto per il Maccosa dei prossimi Sylvester
I cinesi fin de siecle stavano proprio a zero coi testi e la mitologia del vampirismo. Ci sta invece.
@Giocher: ma era da ore che la cuoca/maga aveva fatto gli spiegoni sulle regole dei vampiri, lo sapeva benissimo come funzionava
Le vecchie megere non se le fila di pezza mai nessuno, é un classico
Ma la cuoca aveva gia’ detto a tutti le regole contro i vampiri tanto che si erano gia’ armati e sapevano di dover resistere fino all’ alba.Solo che SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER lei e’ andata completamente in banana perche’ il furbacchione succhiasangue irlandese le ha detto che se non li avessero invitati sarebbe andato in citta’ a uccidere la figlioletta FINE SPOILER
Metto SPOILER qui perché sono senile. So di essere senile perché ho letto 142 e credevo fosse un’ora e 42 minuti, e invece erano 142 minuti, due ore e 22. C’ero cascata anche con quella porcata dell’architetto, quasi quattro ore in balia di un film sincero come un pezzo da 30€, poi sono partiti i fratelli La Bionda e sono uscita felice, perché sono vecchia. Un altro sintomo è che ho sempre da ridire, tipo umarell nei cantieri. La dunnarell del cinematografo.
Di tutti i film sbagliati che ho visto quest’anno I Peccatori aka “Nosferatu il musical!” è il migliore, e quello con più cose belle: il blues, le streghe con le tette grosse, l’aglio sott’aceto, i gangster con le tette grosse, i razzisti che muoiono all’alba. Peccato per i finali appoggiati uno accanto all’altro come tanti antipastini ognuno sul suo vassoietto. I vampiri vorrebbero essere moralmente ambigui ma sembrano più tipo scientology, cioè prima ti fanno paura, poi li vedi felici inclusivi e canterini, poi dovrebbero fare paura di nuovo, a ragion veduta, e invece il peggio che si può dire è che non hanno gusto nel vestire. Nel complesso però mi è piaciuto, anche se ho apprezzato più le intenzioni che il risultato e più la colonna sonora che la sceneggiatura
Ho visto I Peccatori – Sinners ieri sera e, sinceramente, non mi ha convinto per niente. Il paesaggio era sempre lo stesso dall’inizio alla fine, senza cambi di scena o ambientazioni diverse, il che ha reso tutto molto monotono. Anche i colori erano troppo scuri, spenti, e invece di creare atmosfera, secondo me rendevano il film un po’ pesante da seguire.
Un altro punto debole è stato il cast: mi è sembrato che gli attori fossero pochi e abbastanza simili tra loro, senza personaggi davvero diversi o interessanti che potessero dare un po’ di vivacità alla storia.
E poi… quanto ci ha messo ad arrivare al famoso colpo di scena? Sembrava non arrivasse mai! E quando finalmente succede qualcosa, non è nemmeno così sorprendente o emozionante da valere tutta l’attesa.
Insomma, un film con buone intenzioni forse, ma a me è sembrato lento, troppo cupo e poco coinvolgente. Peccato!
Voto personale: 4 su 10
Scusatemi, ma vorrei farvi capire che questo film è stato realizzato, scritto e diretto da un afroamericano, in inglese, per afroamericani, neri e irlandesi anglofoni — con una storia e una cultura che una persona bianca non può comprendere, non conosce (e nel caso degli irlandesi, probabilmente ha dimenticato), e non può cogliere appieno, specialmente attraverso un doppiaggio, anche se fatto con le migliori intenzioni.
Quindi, dire che è un film superficiale non ha alcun fondamento se ci sono così tante barriere culturali e linguistiche che impediscono una comprensione autentica fin dall’inizio, figuriamoci se si proviene anche da un contesto sociale e culturale completamente diverso.