“Uh, la recensione di un action in cui il protagonista è il Presidente degli Stati Uniti, la leggo di corsa ma spero non si menzionino questioni di politica!”
(una persona teneramente ingenua)

Poster dell’anno
Al di là di facili stereotipi legati a Presidenti cazzuti che fanno fuori i terroristi, io non me lo dimentico che Hollywood ha trasformato il Presidente degli Stati Uniti in un eroe d’azione ai tempi di Bill Clinton. Mica Reagan, che era al contrario un attore d’azione (più o meno…) trasformato in Presidente degli Stati Uniti. Bill Clinton!
Independence Day è uscito sotto Clinton. Air Force One pure. E non solo! Per non farsi mancare niente, sotto Clinton era pure uscito quel film dove lui è “vedovo” (wink wink) e ha tanto bisogno di “amore” (wink superwink) però non è facile come sembra rimorchiare nella sua situazione, cioè dovete capirlo, dovete provare empatia per l’uomo più potente del mondo che per uscire con una tipa deve sistemare una serie di questioni burocratiche e di sicurezza, sentire compassione per una persona che ha speso milionate di paperdollari per farsi eleggere e poi una volta che è lì fa il broncio perché cuccare ha conseguenze complesse.
E vogliamo parlare di Obama? Quello che un attimo prima di abbandonarci al nostro crudele destino si è pagato non uno ma DUE film sulla sua storia d’amore con Michelle? No, non ne vogliamo parlare perché sono appunto storie romantiche d’amore, che è un genere di cui non ci occupiamo quasi mai. E comunque sotto di lui era uscito pure White House Down, in cui faceva la spalla comica.
A questo punto quindi fa abbastanza ridere che Kamala Harris se la sia sentita caldissima e si sia pagata il suo direttamente durante la campagna elettorale, per poi vederlo uscire troppo tardi e a risultato avverso.
SIGLA!
No, non è vero che il film se l’è pagato Kamala Harris. Cioè, non lo so. So questo: doveva essere concluso prima, ma in mezzo ci sono stati gli scioperi degli attori e Viola Davis aveva mollato la baracca. S’è dovuto aspettare che finissero e che i vari calendari tornassero a coincidere. Questo fa di Biden l’unico Presidente che ha pagato un film al proprio vice.
Non è vero neanche questo ovviamente, le cose non sono così semplici. Anche più su sostanzialmente scherzavo. Le coincidenze temporali sono quelle ma, a parte il caso dei due film su Obama che sono biografie ufficiali, e quello di Il presidente – Una storia d’amore in cui vi basti sapere che il protagonista è interpretato da Michael Douglas (Attrazione fatale, Basic Instinct), i personaggi raramente coincidono con il loro corrispettivo in quel momento in carica. Al cinema in questo tipo di operazioni si tende a mischiare un po’ le carte e creare un Presidente che rappresenti tutti, tant’è che non specificano MAI di che partito è.
E lo ammetto: quando si tratta del glorioso filone “Presidenti di menare”, i giochi di equilibrismo per arruffianarsi più pubblico possibile sono la parte che trovo più divertente.
Specie qua, dove il concetto di partenza è “pluripremiata donna afroamericana di 60 anni diventa action star”.

Non ce n’è per nessuno
Vogliamo cominciare da Viola Davis?
Ha 60 anni e si tiene bene, eh? Ok, diciamo più quel “si tiene bene” che diresti a un pranzo di famiglia, non per forza a Hollywood dove ti potrebbe capitare di camminare di fianco a Halle Berry. Ma non sono qui per fare body shaming. O forse è un caso in cui posso toccare l’argomento? Nel senso, qui dentro c’è un archivio di 15 anni di articoli in cui facciamo continuamente lo stesso tipo di commento per i maschi… Porcamiseria questa recensione è un continuo campo minato. Quello che intendo è: guardate Bob Odenkirk. Se Bob Odenkirk può essere un temibile picchiatore, e sta persino girando un sequel, allora Viola Davis per me è un passo avanti. Ha la stazza da powerhouse wrestler. Ha due braccia così. Ha uno sguardo e un carisma che Jason Bourne si nasconde sotto a un tavolo. Poi certo, non ha fatto il training alla 87North, ha fatto probabilmente jogging tutti i giorni e magari qualche peso e buona lì… Vabbè io mi butto: il film deve farti vedere che si allena a jiu-jitsu perché poi ci devi credere quando mena i terroristi, e in quella scena ho pensato che non aveva probabilmente mai fatto jiu-jitsu in vita sua, neanche in preparazione a questa ripresa. E poi ho pensato chissenefrega, veniamo da 15 anni di Liam Neeson che mena gente ripreso in shaky-cam e non ci siamo (quasi) mai lamentati. Un cazzotto al momento buono lo sanno tirare tutti. Per il resto, là fuori è pieno di gente che assomiglia a Kia Stevens e può prestarsi per qualche atleticismo ripreso da lontano. E poi magari mi sbaglio, non sono un trainer olimpico (scusate vado a prendere un bicchier d’acqua).

Yippie Kay Yay… fatherfucker?
Viola Davis ha carisma a pacchi e sinceramente che qualcuno decidesse di farle fare John McClane misto a James Marshall è bellissimo, il sempre più raro colpo di sgurz di Hollywood. Viola Davis è una delle pochissime persone ad aver vinto un EGOT (Emmy, Grammy, Oscar, Tony).
Potrebbe diventare la prima persona al mondo ad aver vinto un EGOTS (Emmy, Grammy, Oscar, Tony, Sylvester) (anzi, il Sylvester è il più importante, mettiamolo per primo: S… ok no, va bene EGOTS, anzi, decidiamo più avanti).
Il suo Presidente, Danielle Sutton, è ovviamente un reduce di guerra: questa è il tratto in comune di tutti i Presidenti di menare.
Il film si sente di dover giustificare che hanno eletto una donna afro-americana come Presidente, per cui ti fa vedere che non è una reduce qualsiasi ma una che ha combattuto a Fallujah ed è stata immortalata in un’epica foto di copertina del Times.
Oltre a questo, è un Presidente aggressivamente criticato dalla CNN per motivi che scriverli il 17 aprile 2025 fanno scappare da ridere. Siete pronti? È aggressivamente criticata, ma proprio anche in sala stampa, proprio fino a metterla in difficoltà e costringerla a interrompere la conferenza in anticipo, perché… (uff) perché sua figlia adolescente la sera prima era riuscita a evadere dalla Casa Bianca e andare a fare festa con gli amici per cui ci sono gravi dubbi su come gestisce la sicurezza. Questa cosa si ritrova sfortunatamente a dover creare tensione in un mondo in cui la vera Casa Bianca, un mese fa, ha involontariamente aggiunto un giornalista a una chat di gruppo top secret, tenuta su un social al di fuori dei regolari protocolli di sicurezza, in cui si discutevano piani di bombardamento, e il vero Presidente in carica ha continuato a comportarsi come se non gliene fregasse un cazzo (che diciamolo, è la sua skill più invidiabile).

Capi di Stato
Fatta questa premessa, il piano dei terroristi che invadono il G20 (tenuto convenientemente in Sud Africa) fa tenerezza in un modo in cui non serve la recente attualità per scoppiare a ridere. Sostanzialmente vogliono “rivelare al mondo” che i grandi potenti del pianeta sono corrotti e individualisti e che “hanno le prove” che le loro iniziative politiche servono soprattutto ad arricchire i ricchi e impoverire i poveri. Capito? Non cascate dalla sedia dallo sconvolgimento, mi raccomando. E che prove provate hanno? Quasi nessuna sostanzialmente, la loro idea è quella di diffondere filmati modificati in AI in cui questi grandi capi confessano cose compromettenti. Eh. Come se non succedesse già di continuo, con zero conseguenze, mentre i piani di arricchire i ricchi e impoverire i poveri vengono fatti alla luce del sole.
Insomma, portate pazienza. Specie sull’uso della tecnologia che, al contrario di quello che succede di solito, è anti-magico, nel senso che i cattivi si organizzano per diversi accorgimenti intricati per fare cose che in realtà chiunque oggi può fare da casa propria con Video AI o cose simili, al prezzo di una mancetta settimanale. Io i terroristi li avrei lasciati fare, per vedere il mondo intero che reagiva al loro piano con un “ma che cazzo dici scemo hahahahaha”. Vieni qua sceneggiatore che ti abbraccio forte, va tutto bene, ne usciremo (forse).

Jiu-jitsu!
Arriviamo al dunque?
Sì, il film è mega-ingenuo ma divertente.
Niente di eccessivo, ma divertente.
Ci prova a non esagerare: lascia che a fianco di Viola Davis ci sia anche la guardia del corpo, così non deve menare sempre e solo lei, è solo un ex-soldato di una certa età che fa cardio e si tiene in forma, non è che ce la vogliono spacciare per Scott Adkins.
Intorno a lei, un campionario esilarante di capi di Stato costretti a camminare sulle uova degli stereotipi, in cui trova posto il nostro orgoglio italiano Sabrina Impacciatore che ha una scena di inseguimento in auto. Ve la ricordate Sabrina Impacciatore, quando faceva Tomb Raider? All’epoca era solo una ragazzina che sognava, e guardatela oggi, a splodere macchine a Hollywood…
Tra i vari messaggi “potenti” del film c’è ovviamente anche la scelta dell’outfit: la Danielle Sutton di Viola Davis passa quasi tutto il film con questo vestitone elegantone arancione che diventa immediatamente memorabile, e poi ci abbina le scarpe da ginnastica perché coi tacchi si sente proprio a disagio e le donne non dovrebbero essere costrette a portare i tacchi, esattamente come i maschi non dovrebbero sentirsi costretti a portare la cravatta (la mia battaglia personale, sentitissima, nonostante finora mi abbia creato zero difficoltà sociali).
Il film ci tiene che il messaggio passi, per cui ci mette anche una scena in cui il capo di uno Stato inferiore agli USA (l’Italia) è invece una donna che indossa i tacchi, e quando Viola Davis chiede a Sabrina Impacciatore il perché, lei risponde tutta timida “Non sono una donna alta e sicura di me stessa come te… li devo mettere”.

I soldi del biglietto guadagnati
Che vi devo dire, questa roba mi diverte.
Viola Davis è cazzutissima, la vedi e ti verrebbe da dire che da giovane era come minimo Pam Grier, e invece no, è solo una grande attrice. Anthony Starr nel ruolo del terrorista è azzeccatissimo e gigioneggia. Anthony Anderson è forse finalmente il marito semi-inutile che aspettavo di vedere, ma non troppo, ha comunque una sottotrama sua in cui per un po’ cerca di tenere i figli al sicuro. Manca, al limite, un ritmo un po’ più sciolto e guizzi action più memorabili, ma è adeguato e competente per essere diretto da una, Patricia Riggen, che viene principalmente da altre cose.
Però qua si sostiene il MACCOSA.
E il MACCOSA, in film come questo, sta per Make America Cringe Cool Or Suffer Apocalypse.
Prendiamo queste cazzate ridicole per l’impatto quasi nullo che hanno, confinate a fare zero rumore in piattaforma o al massimo a farsi sfottere, e tiriamo avanti.
Non abbandoniamoci all’apocalisse.
Ne usciremo (forse).
Streaming quote:
“F4 = basito, G20 = affondato”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Ho un pelo di difficoltà a capire la chiusa della recensione.
Cioè, il “MACCOSA” è che il film è pieno di cazzate legate all’attualità ma queste non faranno rumore?
Diciamo che, rispetto ad altri film simili, sono più ingenue che maliziose
w w w il premio segot… il film è indubbiamente un gran bel cestone..talmente scemo che vien quasi voglia di guardarlo. Un sospirone per gli attori italiani tipo Impacciatore o Marinelli coinvolti in monnezze tipo questa o The Old Guard…non saranno mai cool come Valeria Golino in Hot Shots.
Mai e dico mai avrei pensato soltanto pochi anni fa di vedere Sabrina Impacciatore in un film recensito dai 400 Calci :D
Non ho visto il film ma il trailer mi è bastato. Abbiamo idee diverse di divertimento, evidentemente. I film dove il Presidente degli usa salva il mondo sono la cosa più sciovinista, fascista e ignorante che abbia mai visto. A noi Italiani fa ridere a prescindere. A partire proprio da quell'”independence day”, visto allora al Cinema, che un minuto dopo la fine della visione mi parve la peggio cagata di hollywood senza alcuna autoironia. Viola Davis la perdono perchè per soldi si fa tutto.
Sono ossessionato dal video di Tomb Raider , vorrei tatuarmelo negli occhi per poter vedere solo quello per il resto della mia vita
Scusate se vado OT ma giusto per la cronaca, quel “film lì” dove lui è vedovo ecc.. ecc.. è una delle più belle commedie sentimentali di sempre, con dei dialoghi e battute di altissimo livello.
Ogni volta che passa in tv comincio con un pezzetto e poi ci rimango incastrato.
Ma stiamo parlando di Aaron Sorkin, mica di un caciottaro qualunque.
Non ho motivi per non fidarmi
“….è una delle più belle commedie sentimentali di sempre, con dei dialoghi e battute di altissimo livello”
Non credevo che l’avrei mai letto su questo sito
Un altro film finanziato dal Pentagono?
Come acronimo per i premi cumulativi propongo “STEGO” che inizia per S e suona come un mostro grosso.
Ho cercato un po’ ma mi sa che finora non lo ha vinto nessuno. Così a occhio i più papabili potrebbero essere:
– James Earl Jones se vincesse un Sylvester alla carriera post-mortem
– Viola Davis se questo film vincesse il miglior Maccosa 2026
Volendo potrebbe farcela pure Rita Moreno se torna per Fast 11 come nonna Toretto e vince Miglior Comparsata o Premio Brava
Capo, ricordi il tedesco Blood Glacier del 2013, visto al FrightFest? Lì c’era il corrispettivo di Angela Merkel. Oltre ad essere un film molto carino era interessante notare come la Ministerin fosse vista come una donna pratica e coraggiosa.
Ma come non citare il VERO capostipote di questo concept: in Hot Shots 2 il Presidente in persona fa fuori Saddam.
E poi un altro Presidente storico è saltato fuori fosse cacciatore di vampiri, no?
uuu che perla…forse il film più brutto e inspiegabile che abbia mai visto in sala
> Sostanzialmente vogliono “rivelare al mondo” che i grandi potenti del pianeta sono corrotti e individualisti e che “hanno le prove” che le loro iniziative politiche servono soprattutto ad arricchire i ricchi e impoverire i poveri.
cioè questi hanno zappato *letteralmente* una trama di Neil Breen?!
come direbbe Neil: “… isn’t that IMMORAL?!”
C’è qualtorna che non mi cosa… Sabrina Impacciatore fa il primo ministro italiano o il presidente del FMI?
Film abbandonato dopo 5 minuti, quando ho visto la Davis fare jiu-jitsu e atterrare con una ripresa fatta a distanza e con l’ausilio di una controfigura che pesava almeno 20 kg meno di lei l’istruttore per poi tornare con uno stacco implausibile fatto davvero male su di lei.
Grande Boss, sempre il migliore a schivare pericoli nei campi minati.
SPOILERINO
Io nel piano dei terroristi ci ho visto la svolta “Die Hard”, cioè alla fine sono lì per i soldi, ma sottilmente c’è una presa per i fondelli a complottisti e creduloni che sarebbero i primi a dare soldi per quella criptovaluta farlocca
Mi meraviglio che nessuno abbia menzionato lo splendido auto doppiaggio della Impacciatore, ho ancora le orecchie che sanguinano
mah… l’unico film che riesco a vedere con un “presidente degli stati uniti” è quello con kevin kline…
E Indipendence day????
C’era pure Big Game, col presidente Samuel L Jackson che combatte i terroristi insieme a un bambino finlandese in Finlandia.
Un Maccosa gigantesco in generale, ma divertente
Io spero che non lo veda Salvini altrimenti inizia a vestirsi come Viola Davis.
Allora c’è da sperare che LO VEDA
Un grosso grazie per avere riesumato Lump. Anno 1995
Ambessa Medarda di Arcane: ecco chi mi ha ricordato la Davies!
https://www.leagueoflegends.com/it-it/champions/ambessa/
(e almeno la Impacciatore non è la solita italiana Pizza-Pasta-Mandolino…)
Io sono sentimentale, ma ogni cazzo di volta la discorso di Bill Pullman in ID4Y piango forte.
Viva i presidenti di menare!
“Quel film” è veramente un capolavoro non calcistico.
Viva i presidenti di menare tra cui un Harrison Ford che lancia terroristi dall’aereo!
“Mi chiedo cosa avrebbe fatto il presidente ford “
il film è piacevole.
Il combattimento in elicottero l’avrei evitato.
Viola Davis con “le regole del delitto perfetto” ha catturato il mio cuore, può fare quello che vuole e interpretare qualsiasi personaggio.
Per me la pecca è la figlia Nerd, capace di sabotare qualsiasi cosa, meglio dei terroristi.