L’innegabile pregio di Cella 211 è quello di aver finalmente sdoganato in maniera inequivocabile, adamantina e totalizzante, la sfiga come pilastro portante di una sceneggiatura. Laddove in precedenza l’unico timido tentativo, a mia memoria, è stato quel Vertical Limit che, tra valanghe, slavine, gente che salta da crepaccio a crepaccio appesa solo a due rampini […]
Quando il pupazzo Gnappo fa lo sceneggiatore: Cella 211
L’innegabile pregio di Cella 211 è quello di aver finalmente sdoganato in maniera inequivocabile, adamantina e totalizzante, la sfiga come pilastro portante di una sceneggiatura. Laddove in precedenza l’unico timido tentativo, a mia memoria, è stato quel Vertical Limit che, tra valanghe, slavine, gente che salta da crepaccio a crepaccio appesa solo a due rampini […]