È quasi più divertente raccontare tutta la serata piuttosto che il film stesso.
Heartless, attesissimo ritorno al cinema di Philip Ridley dopo 16 anni, produzione importante e un cast di primo piano guidato da Jim Sturgess, era una prima mondiale troppo succosa per il FrightFest. Lo si è capito quando l’ingresso del cinema è stato improvvisamente invaso da gente incravattata, modelle in vistoso abito da sera e paparazzi vari. Vederli mischiati con il fan medio da festival horror, cinque giorni di proiezioni ininterrotte sulle spalle, maglietta di Cannibal Holocaust, look gotico quando va bene e trasandato (eufemismo) quando va male, era uno spettacolo a sè. Il tutto si fa ancora più strambo quando sul palco sale il produttore del film che, con faccia tosta spettacolare considerando il contesto, annuncia Heartless come “la nascita di un nuovo tipo di film horror”. Segue Jim Sturgess che esegue dal vivo, con band, due brani tratti dalla colonna sonora e scritti tra l’altro da Ridley stesso, innocuo pop elettronico da classifica vagamente pretenzioso che pare i pezzi di Elisa cantati da un uomo. Di certo nè i Goblin nè che so, i Misfits.
Sorbitevene uno (la title track):
httpv://www.youtube.com/watch?v=dk4-E9kM3_Y
Ma passiamo al film.
La trama vede Sturgy nei panni di un fotografo di Londra est nato con una voglia a forma di cuore sulla faccia che lo fa sentire brutto e indesiderato per cui cresce isolato e timidone. Poi alcuni demoni incappucciati gli ammazzano la madre. Lui sente che in qualche modo si dovrebbe incazzare, e mentre cerca di capire come incontra il misterioso “Papa B” che gli propone un patto di quelli che si capisce che c’è la fregatura, ma Jimbo accetta lo stesso.
Rispondo subito alla domanda più pressante: come avrete intuito, sticazzi che è un nuovo tipo di film horror. È semplicemente, sintetizzando alla grossa, un misto tra Vanilla Sky e Buffy l’ammazzavampiri.
E in tutta onestà: questo non è il mio genere. Melodramma, depressione, amore vero, flashback bucolici col padre morto (giuro, non ci volevo credere)… niente di più lontano dalla mia sensibilità (o mancanza di).
Però Ridley ha tutt’altro che la mano arrugginita: tira su un ritmo sorprendentemente sciolto, e attraversa svariati registri – dramma, rom-com, fantasy, commedia, horror – con eguale, quasi miracolosa efficacia. E il suo talento visivo è sempre intatto, anche se le incredibili lande campagnole di Riflessi sulla pelle sono qui sostituite dai loschi vicoli di Hackney e Shoreditch. Poi Sturgy è intensissimo e davvero bravo. E c’è anche Eddie Marsan, che in ogni stronzata in cui appare vale il prezzo del biglietto da solo e questo non fa eccezione. E insomma: per qualcuno – compresa la competentissima organizzazione del FrightFest – è addirittura il film dell’anno, e si può intuire il perché.
Durante la conferenza finale viene chiesto a Philip Ridley come descriverebbe il suo film. Lui ripete serissimo “È la nascita di un nuovo tipo di film horror”. Segue imbarazzante silenzio. Poco dopo riesco a fermarlo tra la folla e chiedergli spiegazioni: lui mi risponde “in effetti anch’io mi aspettavo che qualcuno protestasse, ma visto che nessuno l’ha fatto mi è sembrato più divertente non aggiungere nulla”. Sei un grande, Phil.
DVD-quote suggerita:
“Per pelli delicate e sensibili (forte azione idratante e lenitiva)”
Nanni Cobretti, i400calci.com
>> IMDb | il trailer ancora non c’è, per cui sorbitevi un altro pezzo di Jim Sturgess
come potrei scaricare questo film?? pero subitoo !! rix me pleaseeeeeeeeeeee
Questo Commento è Pregno di Forte Iconicità.