Tu e il tuo amico strambo siete annoiati a morte dalla giornata media in una high school di provincia americana, e decidete di andare a “giocare” in un ex ospedale abbandonato. Dopo il classico montaggio su pezzo punk in cui fate gli scemi e spaccate tutto, vi perdete in un’ala particolarmente losca e intanata, sfondate una porta a caso e vi trovate una ragazza nuda, legata a un tavolo, e affetta da tutti i classici sintomi di zombismo. Cosa fate?
Vi lascio cinque minuti per pensare a tutta la filmografia di genere e i relativi cliché che si porta dietro, e scommettere sul più probabile.
Fatto?
Bon, in questo film in particolare, il tuo amico strambo – senza neanche pensarci troppo a dirla tutta – decide di rimboccarsi le maniche e trombarsela secco.
E la cosa lo lascia estremamente soddisfatto, per cui la elegge a sua ufficiale zombi-schiava del sesso nonché nuovo passatempo preferito quotidiano. Seguono disavventure di varia natura.
Deadgirl è uno di quei classici minimal budget che rendono onore alla categoria andandosi a infilare in piste malate e poco battute, giocandosela su un difficile equilibrio tra il dramma indie quasi alla Van Sant e la black comedy. E se da una parte le trovate da applausi sono numerose, dall’altra proprio questa strana scelta di tono rischia di lasciare un po’ perplessi, perché le scena comiche – anche se riuscite – finiscono per rubare spazio a ottimi spunti che potevano essere approfonditi maggiormente.
Ciò non toglie che, in un mondo dove gli zombi sono ormai un rifugio troppo facile per chi difetta in fantasia, Deadgirl riesce a smarcarsi agilmente di lato concentrandosi tutto sugli adolescenti e la loro problematica gestione di sesso, amore e “basic instincts”. Ne risulta un film non necessariamente perfetto, ma “miracolosamente” capace di dire le stesse cose di Paranoid Park senza passare metà del tempo a inquadrare minorenni nudi sotto la doccia.
Poi questa cosa l’ho lasciata apposta per ultima: il regista Marcelo Sarmiento sarebbe quello di Heavy Petting, commedia romantica su un triangolo amoroso con cane uscita in sala in Italia lo scorso ferragosto con uno dei titoli più mortificanti di sempre (Lui, lei e Babydog), ma che alla luce di questa sua nuova opera rischia di acquistare un certo interesse. Cioè, a questo punto è chiaro che il nostro soffre di qualche prurito sessuale “non tradizionale”. Che dire, finché si rispetta la legge…
DVD-quote suggerita
“Belle tette, ma io prima di farmela le avrei fatto un bagno”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Ecco perché io non faccio lo sceneggiatore! A me ste cose non sarebbero mai venute in mente :P