In cui si avvicina S.Valentino, e la redazione dei 400 CALCI si chiede: è più forte l’amore o l’orrore? E di conseguenza, invece di parlarvi di film d’orrore che ci fanno innamorare, abbiamo affrontato film d’amore che ci terrorizzano a morte. Leggete a vostro rischio e pericolo.
Vi sta piacendo lo Speciale S. Valentino? Bravi. Sapete chi ha avuto l’idea? Io. Sì, io. Per cui, quando il capo mi ha davvero affibbiato Bride Wars, ho potuto maledire solo me stessa, e da allora porto il cilicio e mi fustigo la schiena come Frate Ciccio ne Il Nome Della Rosa. Vabbè, alla fine il film l’ho visto e sono ancora viva; ciò non vuol dire che non fosse peggio del previsto.
Ci sono due amicissime per la pelle, una ricca una povera, una bionda una mora, che però superano queste differenze sostanziali adagiandosi in un comune livello di idiozia, per amicizia, per non far sentire l’altra in inferiorità. E questo è un meccanismo in effetti realistico per cui niente da dire. Certo, fa strano pensare che la spettatrice media si debba identificare con due complete imbecilli, anzi fa incazzare abbestia, ma questo è un caposaldo delle commedie romantiche per cui, ancora una volta, Cicciolina zitta e porta a casa. Mi sto già divertendo un casino.
Queste due qua fanno jogging a Central Park (e ad un certo punto l’una vede l’altra *per caso* che jogga dieci metri più avanti, ma certo, perchè Central Park è grande come l’orto di mia nonna, anzi sono i cuori delle due ragazze che sono così grandi grandi che il mondo in confronto è piccolo). Queste due qua hanno i fidanzati con gli occhi da triglia, che per qualche ragione devono essere un articolo piuttosto ambito dalle imbecilli, forse ancora per la questione del complesso d’inferiorità. All’improvviso entrambe si mettono a urlare in modo inconsulto perchè gli occhi da triglia le hanno chieste entrambe in sposa. Ora, io lo so che alle spettatrici più sgamate o agli spettatori che hanno il fetish delle attricette cagne tutto ciò non fa impressione, ma io mi sono spaventata! E’ tutto un tripudio di gambe e braccia agitate! E urlano come due aquile! Cioè, ma se arrivava Leatherface cosa facevano?
Ricompostesi, le due amicice si rivolgono alla più blasonata wedding planner di Manhattan, una roba che detta così dovresti sentire puzza di zolfo lontano un chilometro, per fare il matrimonio da favola nell’albergone che sognavano fin da piccole. Ma per errore finiscono per essere prenotate lo stesso giorno. Bona, facciamo il megafestone bestiale con due matrimoni e un casino di amici! No. No, queste si mettono ad urlare ancora più forte e ad agitare più forte le zampette, anche perchè la colpa non è dell’elegante maitresse dei matrimoni ma della sua segretaria zitella, brutta e grassa, che quindi non solo viene licenziata seduta stante ma ha pure tutto il dovere di venire angariata e umiliata. Ma su questo punto torneremo dopo.
Intanto le tipe si mettono a farsi i dispetti sadici a vicenda perchè, pensano entrambe con un sussulto di dignità letteraria, “questo matrimonio (dell’altra) non s’ha da fare”. Pensate che cattive: una va a farsi le méches dal parrucchiere e l’altra sostituisce la vaschetta del biondo col blu cobalto! Una va a farsi l’abbronzatura e l’altra, in qualche modo che non ho capito, la fa uscire tutta arancione! Una ha il complesso del culone e l’altra le fa recapitare tonnellate di dolcetti a tradimento così la prima non riesce più a chiudere l’abito! Questa gag in particolare è telefonata in una maniera indegna, da denunciare alla Guild Of Scriptwriters, perchè ho capito che le protagoniste sono cretine, ma dare per scontato che lo siano anche le spettatrici vuol dire confondere film e realtà, vuol dire che la categoria del reale va un po’ resettata. Ma intanto, gli scherzoni fanno ridere? No. Fanno almeno sorridere vagamente? No. C’è solo una scena degna di nota, cioè Anne Hathaway che umilia Kate Hudson in una gara di ballo sexy improvvisata; brava Hathaway, ladies take note, può sempre servire.
Noto solo ora che non avevo ancora nominato le attrici, prendetela come una sorta di vendetta privata contro il fatto che questo film sfoggia una quantità abnorme di misantropia del discount.
Io chiaramente non sono un’esperta del genere quindi magari questo è un luogo comune di tutte le romcom, ma il mio cuoricino sobbalzava ogni volta che aveva conferma del fatto che tutti, ma proprio tutti i personaggi di contorno sono trattati con disprezzo e sarcasmo gratuito. Dalla segretaria brutta e zitella di cui sopra, alla collega della Hathaway con aspetto e voce da puttanone del porto che da un momento all’altro mi aspettavo che dicesse “Rubbi Troia, Papi Silvio”, al lacché della Hudson che dopo questo ruolo deve essere andato in analisi. Un’ecatombe della dignità umana degna di Primo Levi. Dov’è Amnesty International quando serve davvero?
Certo, se le amiche di contorno sono un branco di idiote complessate non è che le protagoniste ci facciano la figura delle intellettuali. Gli unici a profferire qualche parola di relativa saggezza sono gli uomini del film: inascoltati, vittimizzati dalle isteriche arpie figadotate, costoro rappresentano la riflessività, il buonsenso, la superiorità umana ed etica. Insomma ‘sta merda è pure maschilista! Epic Fail, dio bono. Il finale poi tocca vette di WTF mai osate prima d’allora, con la Hathaway che fa gli occhioni dolenti e dice al suo quasi sposo: “Dopo che stiamo insieme da dieci anni, dopo che ho fatto tutto ‘sto casino per il matrimonio di sticazzi, dopo che anche tu hai speso un botto per farti il vestitino bello, sai cosa ti dico? Sei uno sfigato, non ti sposo più”. Lui prende, incassa e sparisce dal film, povero cicci.
Comunque finisce che sono entrambe pregne e devono sgravare lo stesso giorno (e se avete seguito il plot, e soprattutto l’anemico subplot, vi rendete conto che per far quadrare le date serve uno sforzo di suspension of disbelief sovrumano) e anche stavolta urlano abbestia, come per anticipare il parto, forse è una tecnica in voga a Manhattan. Sarebbe il caso che il regista Gary Winick, per espiare, decidesse di girare il sequel Ostethrician Wars – pensateci: due future mamme che fregano strumenti chirurgici, inventano torture varie, corrono qua e là per l’ospedale tenendosi il pancione, il tutto per rendersi il parto difficile e doloroso a vicenda. A me piace. C’è potenziale per un casino di sangue, gambe spalancate, occhi roteanti! Vado a depositare il soggetto, ci vediamo a Hollywood.
Insomma, in barba al fatto che siamo nel 2009, alla fine si capisce che alle donne importano solo due cose: sposarsi e figliare. Però non si capisce bene cosa sia per loro il matrimonio (e non voglio indagare sulla maternità). Un’occasionissima del discount per urlare OMG con le amichette? Per mettersi il vestitone? Fra parentesi, quando la vostra Cicciolina ha compiuto 16 anni hanno cominciato ad arrivarle per posta decine di cataloghi di abiti da sposa; tutti molto belli, peraltro, ma mi faceva un po’ senso pensare che queste aziende del “Norditalia che lavora” in combutta con l’anagrafe prendessero come bersaglio le giovinette della provincia e le movessero a pensare che, insomma, ad un certo punto, ormai sei grandina, sbrigati a diplomarti, dai che ti presento il figlio del ragioniere, sento odore di confetti!, ti fa il filo quello lì?, tua mamma vorrebbe tanto i nipotini. Ecco, questi ricordi uniti alla visione di Bride Wars mi fanno dire solo una cosa: Paurissima.
DVD quote:
“Paurissima”
Cicciolina Wertmüller, i400calci.com
meno male che la mia raga le odia ste minchiate…
Mi sbaglio o non ancora è stato nominata una sola volta Jennifer Aniston?
Cioè:
Along Came Polly
The Break-Up
Management
He’s Just Not That Into You
Love Happens
The Bounty Hunter
The Switch
Just Go with It
A mani basse il mostro dell’ultimo livello! E fa sempre lo stesso medesimo personaggio. Toccherà anche a lei? eh? Toccherà?
LA summa dell’horror puro.
Lo ho visto (costretto da altrE e dal nulla cosmico in un pomeriggio, su sky) ed
1) C’è Kate hudson che oltre ad essere , per me, una cozza spaziale, mi sta sul chudson in maniera tale che, a vista, le sparerei col lanciafiamme che manco la regina alien, guarda, signora mia
2)C’è faccia da sorcio hanne hataway, che non mi sta antipatica fisicamente come la tizia di cui sopra, però artisticamente parlando è una cagna
Partendo dal presupposto di essere una commedia romantica con due protagoniste ben lungi dall’essere attrici uno pensa: si può fare di peggio?
Si si può farle fare (recitare parola grossa) questo film riassunto perfettamente sopra dove, pensa un pò, la famosa scena del ballo “sexy” delle due manco me la ricordo lontanamente dato “l’appeal” che entrambe hanno….e comunque vedersi sto obrobrio per due cozze che fan le sexy piuttosto mi guardo showgirls fino a che mi sanguinano gli occhi.
DVD quote:
Quando i film fanno così paura, le pellicole andrebbero bruciate (e spesso anche almeno una delle protagoniste)
Stavolta nessuno mi ha obbligata. Viva l’ignoranza!
Comunque la visione non reggerebbe il paragone con la recensione.
Ricordo quand’era uscito il trailer: senza nemmeno informarmi sulla trama già mi era passato davanti agli occhi tutto il film, e insomma, com’è come non è, mi sono trovata che vomitavo a spruzzo tipo bambina de L’Esorcista.
Aggiungo anch’io la mia dvd quote:
“KILL IT! KILL IT WITH FIRE!”
Inguardabile…..
cmq. su 4 amiche che si sposano, 3 lo fanno per il festone del cazzo a cui mi tocca partecipare e la 4a perchè costretta dalla famiglia…. EVVIVA !!!
mi sono anche dovuta subire urletti WTF ad ogni fottuto annuncio….par che nonostante sia il 2011, l’importante è un anello al dito…anche se te lo regala uno stoccafisso marcio….
per questo motivo evito come la peste i fil su donne che si devono sposare….mi bastano quelle reali….
Capitata qui per caso via segnalazione link di altra sede, mi complimento per l’analisi con l’autrice, e sentitamente ringrazio per le risate che sto facendo in ufficio (il mio capo ride un po’ meno, dopo essere entrato e avermi colta in siffatta poco professional guisa), ma pazienza… Ne valeva la pena.
Appena mi riprendo provvedero a capire chi siete (il blog) e cosa fate, anche se una primaria idea me la son fatta.
Normalmente non mi affido alla prima impressione, ma qui mi sa che ne avrò da divertirmi, e pure da imparare. Già gia…