Storie interessanti di vita vissuta! Qui, su i400Calci, non ci facciamo mancare veramente nulla, amici lettori estivi. Ma tra l’altro, vi volevo chiedere, ma non andate in vacanza? Niente quest’anno? O siete già in vacanza e leggete lo stesso il blog, anche dalla vostra villa in quel di Maccagno? Non ne potete più fare a meno, vero? Eh, lo so. Son quelle robe che, uno neanche si accorge, e poi sei sotto come un treno. Come con la dipendenza da cocacolina frizzanti: ne mangi due, tre e cinque minuti dopo sei lì che ne mangi compulsivamente a manciate da cinque. Conosco gente che è dovuta andare in rehab (che come ci ha insegnato il sito del Corriere dopo la morte di Amy, vuol dire “riabilitazione”) per smettere di mangiare le cocacoline. Allo stesso modo c’è gente che ha chiesto aiuto a degli specialisti per smetterla di leggere i400Calci. Con la differenza che mangiare le cocacoline frizzy tutto il giorno fa male, mentre leggere i400Calci, non è che prorio faccia male: magari se sei in vacanza e passi il tempo sull’internet non è carino, ma non succede nulla. Comunque. Non è questo di cui vi volevo parlare. Oggi vi racconto di questa cosa bizzarrissima che a quanto pare m’è successa che io ero piccolo, tipo quel piccolo che non te lo ricordi. Facciamo tipo anni 4, ok? Una roba del genere. Mia mamma mi porta in giro per fare le sue commissioni: tra queste c’è da fare una roba in banca. Io a quattro anni ero il bambino più socievole del mondo: ovunque mi mettevi, andavo a rompere le palle a chiunque. Un chiacchierone pestifero. Mia mamma si avvicina allo sportello, io parlo con una signora anziana che era seduta di fianco a noi ad attendere il suo turno. Mia mamma guarda l’anziana con simpatia e le chiede di darmi un secondo un occhio, mentre lei fa le sue cose. Io non ascolto e probabilmente sto parlando da solo di quanto è forte Trider G7, mentre la vecchia dice a mia madre: “Non c’è problema! È così carino…”. Mia mamma si gira, fa quello che deve fare allo sportello, si rigira. Io non ci sono più. Si guarda intorno e non mi vede. Guarda meglio, e di me e della vecchietta non c’è traccia. La banca non è tanto grossa: se ci fossi mi vedrebbe. Le sale l’ansia. Va verso l’uscita sempre guardandosi in giro. Niente. Non ci sono più. Mia mamma è nel panico e chiede alla guardia giurata che c’è sulla porta: “Ha visto un bambino biondo con una signora anziana?”. La guardia giurata risponde che sì, ha visto un bambino biondio che se ne andava mano nella mano con una signora anziana, forse la nonna, guardi, hanno appena girato a destra di qui. Mia mamma, ormai totalmente folle di preoccupazione, si mette a correre. Gira l’angolo e mi vede, di spalle, mentre sereno trotterello effettivamente mano nella mano con questa signora anziana. Sempre di corsa mi raggiunge, mi prende il braccio e lo tira a sé, separandomi dalla vecchia. Io probabilmente mi sarò anche lamentato: “Ahia, mamma!”. L’anziana avrà guardato mia madre negli occhi. Uno o due secondi di silenzio, con mia madre che non sa cosa pensare o come reagie. Alla fine la preoccupazione, la paura, l’ansia e l’adrenalina hanno la meglio: mia mamma fa perno sui tacchi, si rigira e mi porta a passo spedito verso casa, lasciando lì ferma immobile la vecchia. Non si sono dette niente. Non sono volate parolone, urla o dei semplici “ma cosa stava facendo?”. Io la capisco: probabilmente era così spaventata che non ha avuto quella lucidità. Mi ha preso e mi ha portato a casa. Ma il dubbio rimane: la vecchia mi stava rapendo? Era solo una povera pazza rincoglionita colpita da una botta di sole, o aveva un diabolico piano in mente e voleva “vendermi agli zingari”? Insomma, ho rischiato forte di essere rapito?
Vi ho spaventatissimo? Pensate mia madre! Una volta ho raccontato questo aneddoto a una con cui uscivo, che mi ha detto: “Guarda che secondo me ti hanno rapito veramente! Ho visto le foto di quando avevi quattro anni ed eri un bambino bellissimo! Guarda adesso che derelitto che sei! Fai schifo! Mi sembra ovvio che ti hanno rapito e poi ti hanno sostituito con un bambino della marca Poverino’s comprato al Mondo Convenienza!”. Mi voleva molto bene questa ragazza. Adesso è fidanzata con uno che esteticamente ricorda un po’ Baricco. No, per dire. Perché una poi se le tira addosso. Ma questo, anche se forse sotto sotto un po’ soddisfacente, non è importante. Ho scritto tutta questa roba per parlare di rapimenti e quindi, con un semplicissimo salto logico, di sequestri. E adesso una semplice giravolta logica e… Secuestrados, un gran bel film spagnolo del 2010 a firma di tale Miguel Ángel Vivas. Vi racconto la storia: c’è questa famiglia – padre, madre e figlia sui vent’anni – che stanno per trasferirsi in una grandissima casa tipo in campagna. La casa è fatta, pronta e finita. Ci vengono mostrate proprio le ultime fasi del trasloco. La mamma armeggia nella bellissima cucina, il padre mette via le cravatte, la figlia è in camera sua al cellulare che sta organizzando di uscire per una festina col suo amico speciale. La casa è piena di schiavetti che “signora, dove gliela metto questa scatola?”. Poi, tutto è a posto, la casa è finita, la famiglia è dentro e stanno per passare la loro prima serata tra quelle mura, tutti insieme appassionatamente come una famiglia unita. A dire il vero la figlia vorrebbe andare alla festa: non ha voglia di stare con la mamma e il papà e guardare la tele e allora la figlia sta litigando con la mamma, mentre il papà forse è più accondisc… PAM! Una martellata su un vetro e dalla finestra entra uno grande e grosso col passamontagna. Il padre si prende una cartella in viso dal tipo. La madre e la figlia urlano e scappano verso la porta d’ingresso. Dietro la quale aspettano altri due in passamontagna. Fatta, finita. Adesso sono cazzi.
La storia di Secuestrados non esiste: è veramente tutta qui. C’è una famiglia in casa, arrivano i cattivi e poi sono cazzi. I cazzi brutti succedono, per la precisione, nel momento in cui uno di quelli col passamontagna porta fuori il padre per fargli ritirare tutti i soldi coi vari bancomat e carte di credito, lasciando la madre e la figlia in compagnia degli altri due cattivi. Sapete poi come vanno questa cose, no? Finisce sempre che poi c’è un bagno di sangue allucinante, stupri, braccia spezzate, gente con il cranio sfondato a colpi di statuette di marmo, gole squarciate, pallottole a bruciapelo in fazza, martellate nello sterno e cose del genere. Cioè, sono cose scontate. L’importante è vedere come ci si arriva. Secuestrados è girato con una lunga serie di piani sequenza. In tutto, in 81 minuti di film, saranno una decina. Miguel Ángel Vivas è un megamanico e s’è divertito a costruire un film che gioca con l’unita di tempo e di luogo grazie a estenuati, tecnicissimi piani sequenza e arzigogolati split screen. Non vuole solo ed unicamente fare IL piano sequenza modello La Casa Muda: ha un preciso schema in mente, sa dove vuole arrivare e si prende il suo tempo, spezzando il tutto in perfette macro (piano) sequenze, create per esasperare il senso di immedesimazione e di realismo. L’impatto è – ve lo posso assicurare – devastante. Certo, alla lunga questo sfoggio di tecnica fa sbuffare (come il solito accumulo di sfighe una via l’altra), ma non tanto per la noia, quanto per un evidente eccesso di presunzione e di autocompiacimento da parte del regista. Ma è una sensazione che arriva solo verso la fine: all’inizio, proprio a partire dall’incredibile incipit, non avrete tempo di pensare. Niente male gli attori e ottimo uso del fuori campo. Un gioiellino.
DVD Quote:
“81 minuti difficili. Niente male!'”
Casanova Wong Kar-Wai, i400calci.com
Buon film di uno che manda a memoria il vecchio De Palma e ci mette molta cattiveria, però chi cazzo è quello dell’inizio che parla con la figlia!!!?
Casanova era biondo da piccolo?
Comunque la storia della vecchia/apparentemente-innocua-e-possibile-rapitrice mi spaventa più della trama del film.
C’è un perché nella mattanza o i passamontagnari stavano passando di lì e non avevano programmi migliori per la serata?
@Casanuova
Il rischio maggiore lo avresti corso se fosse venuto Liam Neeson a salvarti.
@ Harry
Spiacente contraddirti, ma, personalmente, se fossi in pericolo, auspicherei il pronto intervento di Liam Neeson.
Ho già inserito una sua clip vocale da “Taken” al posto della segreteria telefonica.
@Angela: eh, boh…
all’inizio pensavo fosse il padre pretrattamento
e invece…
altra vittima dei secuestradores?
@jane: ero biondo e ricciolo!
per quello che poi la tipa con cui uscivo
mi diceva che forse mi avevano rapito!
mah…
la mattanza è motiviata dal vil conio.
@Harry: vedere mia madre in tag team con liam
vs una vecchia
sarebbe stato turboforte.
quasi quasi ti rapisco anch’io ;)
sei meglio delle cocacoline frizzy
(una che invece di lavorare legge i 400calci)
Sbaglio o questo Film sembra Gridare da ogni Fotogramma:
“Michael Haneke Puppami La Fava” ?
@Kurosawa: un pochino, ma c’ha la bazza del tecnicismo forte.
bah, a me ha fatto piuttosto schifino. Ne esistono millemila uguale, piuttosto “The Strangers” mi sembrava migliore, nonostante non sia nulla di ché. Poi il regista sembra che dica con quei piani sequenza “Toh! La storia fa cagare, non ho colpi di scena, ma guarda che roba che ti so fare!” Poi finisce diverso dal solito, mi dicono.. ah, ero sarcastico qui, eh..
Almeno non era la classica anziana infame con il vizio di ciucciare le alpellibe per poi metterle tutte molli merdose in bocca alla gente.
Meglio di funny games e the strangers, peccato solo per il finale che poteva essere migliore e invece si limita a seguire la tendenza del genere.
Anche stavolta gli spagnoli con 2 lire la buttano nuovamente nel culo agli usa, noi invece teniamoci in the market e dracula 3d pavoneggiandoci che suspiria se lo studiano alle scuole di cinema.
Si ok, ma era 30 anni fa, mo la 3a madre se la guardano alle scuola di scat forse.
Solita tristezza tutta italiana di crogiolarsi sui successi vecchi di 3000 anni senza mai trovare un cazzo di nuovo e poi lagnarsi se effettivamente il cash viene dato agli incapaci. vedi dreamland…
@ Schiaffi
“Almeno non era la classica anziana infame con il vizio di ciucciare le alpellibe per poi metterle tutte molli merdose in bocca alla gente.”
Eeeeh?!
Vero, non è affatto male.
Io non so perchè ho passato mezzo film convinto che sotto il passamontagna ci fosse il tipo che all’inizio non sa dove mettere non so che scatola, e che viene aiutato dalla figlia.
Date un occhiata anche a “Sudor Frio” (madonna che attrici) e “The Woman”, che non sono male neanche loro.
baci.
@Solokomun
Mi è capitato piu’ volte di vedere anziani pessimi ciucciare caramelle merdose per poi darle ai nipoti senza un chiaro motivo.
Anzi, stavo anche per cadere vittima del triste rituale.
Sarà per questo che ho piu’ turbe dei coniugi di Erba.
Per il genere buio-villetta non a schiera-pazzi in casa, i francesi nel 2007 hanno fatto “A l’interieur” e minchia se era crudo.
Spoiler
Il politically correct lì se l’erano scordato mentre quella tira fuori dalla panza il neonato a sforbiciate.
@ Schiaffi
No, capisco che sia una roba brutta e che ti segna ma ti assicuro che non accade da nessun altra parte che dove stai tu.
Proprio una roba da “classica vecchietta” non è ecco.
Questo non sanerà certe ferite nell’anima però almeno spero ti dia una vittoria morale.
@ Solocomun
A dire il vero mi pare proprio che i vecchi pesi siano abbastanza lerci e rincoglioniti un pò ovunque e di robe discutibili soprattutto con il cibo in generale ne fanno.
Comunque non mi pare nè il caso e nè il luogo per aprire una discussione inutile su lifespan e dignità anziana scatenandomi addosso orde di sindacalisti, l’associazione pensionati, emergency, lipu e no tav vari
@Jane
capisco il tuo punto di vista, che è del tutto cinematografico. Ma, se tu fossi veramente in pericolo, il vero Liam Neeson, per ritrovarti, non si limiterebbe a uccidere tutti i cattivi ma, per errore, farebbe fuori anche tanti innoncenti (donne, bambini ipodati,vecchie cioccolataie) e, una volta tornata in libertà, ti troveresti a contare le decine di cadaveri che è costata la tua liberazione. Sempre che il vero Liam riesca nell’impresa, perché tra i vari errori potrebbe esserci anche quello di eliminare la fanciulla rapita. O magari liberare un’altra fanciulla con la forza, perché di essere liberata non ne vuole sapere.
Ecco, in sintesi… anche per delineare il mio remake di Taken.
@ Schiaffi
Dignità anziana? No Tav? machedavero?
Oh, bonariamente si scherzava su una cosa strana che hai detto.
Riprenditi dai, stai tesino mi pare.
C’è un mondo di Alpenliebe la fuori.
Siete ospiti… nel mio chalet
@ Solokomun
Teso io? Ma guarda nonostante il mio concentrato di coolness mi impedisca di utilizzare le famose “faccine da msn”, ti assicuro che sono qua tranquillissimo nonostante il caldo ansiogeno, la crisi, le storie di vecchi rincoglioniti ruba-bambini ecc ecc
Inoltre penso che offendersi sui 400 equivalga a avere una crisi religiosa mentre pratichi turbe inimmaginabili in camera tua o pensare a tua madre quando finalmente ti chiavi una cristiana.
Tutte cose disturbanti e fuori luogo.
Visto ieri notte, non male. La figlia però mi ha urtato i Paesi Bassi con i suoi continui lamenti, singhiozzi ecc….era una roba insopportabile, 10 minuti di fila così invece di spaccare una cacchio di finestra con qualcosa, anche tuffandosi di testa…capisco che quello che stava passando era peggio di una partita a strip poker con Rosy Bindi, ma che stracciamento!
Il concetto di “gran bel film” è evidentemente molto molto soggettivo. Girato benissimo, anche se lo split screen è quel tipo di vaccata che non si perdona. A me ha ricordato piuttosto Panic Room. Mi aspettavo che uno dei cattivoni, per almeno 3 o 4 volte dicesse: Io sono Raul.
I piani sequenza sono troppo brevi. Cioè: o li fai lunghi che ti chiedi: Come cazzo fa a non staccare mai ? oppure fai un montaggio più tradizionale. Questa via di mezzo, pur nella bravura, rende il tutto un coitus interruptus lasciato a metà. Cioè qualcosa di MOLTO irritante.
Il film di Haneke non c’entra nulla, è su un piano inarrivabile.
Quello di Haneke più che un Film è un’esperimento Sociale, ricordo che in sala metà del pubblico era in lacrime (Tipa accanto e me) l’altra rideva a crepapelle (Io). Surreale
scusate, non ho capito cosa c’entra l’inizio col tipo imbustato che chiama casa con la fine
ATTENZIONE SPOILER
dove ammazzano tutti…
@joe r.lonsdale
Praticamente l’inzio viene dopo la fine credo, ovvero ti fa vedere che il tipo continua ad ammazzare gente in giro per le case, magari con una nuova squadra di bastardi al seguito.
Niente male davvero, anche se adesso non sopporterò mai più i piani sequenza nella mia vita.
Notevole la scena che omaggia Irreversible.
Lui l’avevo visto in El Orfanato, e convince molto di più da marito menato ed umiliato a martellate.
Il finale vale la visione, e fa dire “uuuh” diverse volte.
Un caro saluto a tutti da uno nuovo che vi segue da tempo immemore.
@Harry Piotta – Il Tredicesimo Vendicatore : “un coitus interruptus lasciato a metà” sarebbe tipo 1/4 di coito?
E Nic mito totale Cage fa una specie di remake americano con cesso Schumaker in regia e botolino Kidman a fare sua moglie. Dal trailer è imperdibile. Novità è che Cage in modalità senza occhiali si incazza e divelle culi
E Nic mito totale Cage fa una specie di remake americano (Trespass, ma senza Genesis) con cesso Schumaker in regia e botolino Kidman a fare sua moglie. Dal trailer è imperdibile. Novità è che Cage in modalità senza occhiali si incazza e divelle culi
Ma basta basta…avete tirato una zuppa di recensione lunga ” un ora” per una vaccata come questa, una noia mortale…per GIOVE non vi riconosco più!!!
Ma basta…BASTA avete allungato un brodo si recensione che non finiva più per una vaccata di film del genere, in cui non succede niente, oh ma niente…anzi si aspetta una ammazza uno con un uovo di bronzo…wow..incredibile….MA RAGAZZI PER GIOVE NON VI RICONOSCO PIU?!