Oh, quanto mi ha fatto incazzare questo film.
Uno dei rari casi in cui la distribuzione italiana pesca un film che effettivamente merita di essere distribuito, lo fa persino prima di altri mercati importanti (tipo quello UK) e poi lo sabota completamente buttandolo fuori un mesetto fa in piena estate e con quello che io sto per eleggere, in mezzo a una concorrenza non certo priva di imprese memorabili, come il Peggior Titolo di Tutti i Tempi.
Ricapitolando:
– il titolo originale è spagnolo, ed è Mientras duermes (= mentre dormi)
– il titolo per il mercato anglofono è Sleep Tight (= sogni d’oro, all’incirca)
Il titolo italiano è…
Qual è il titolo italiano? Bed Time? Bad Time? Perché è in inglese? Perché non vuol dire niente? Perché, e qui il gran colpo di genio, non si capisce nemmeno se va letto con la “e” o con la “a”, che per capire cosa dovevo mettere nel titolo di questo post ho dovuto controllare IMDb? È una combinazione inedita e incredibile: brutto, inutilmente straniero, e persino confusionario sulla sua stessa grafia ufficiale. E quando le opzioni a disposizione erano due, entrambe traducibili in modo chiaro e pulito. È una nuova combinazione mortale, un nuovo maledetto capolavoro di inettitudine. Complimenti a tutti quelli coinvolti.
Vedete, noi dei 400 Calci non abbiamo mai considerato la puntualità come una cosa particolarmente importante, e questo nonostante operiamo sull’internet che fa dell’immediatezza una sua caratteristica fondamentale, dove quando mi alzo la mattina di solito mi trovo una notizia figa, tre insonni di voi che me la segnalano, e uno che già si lamenta che non l’ho ancora pubblicata. Siamo fatti così, siamo arroganti e sprezzanti del pericolo (ma continuate pure a segnalarmi le cose, eh? mi dà una misura di quanto le riteniate importanti).
Però ecco, sulla completezza, almeno sulle uscite italiane, ci sforziamo.
Quando però uscì Bed Time, con quel titolo lì, per di più con quel regista lì, Jaume Balagueró, che in tutta la sua carriera ha girato tante minchiate e un solo film quasi bello ([REC]) per coincidenza e in coppia con un altro tizio, fummo onestamente presi dallo sconforto e lasciammo perdere. Non sapevamo nemmeno che fosse stato tratto da un libro scritto (in spagnolo) da un italiano, ma avremmo comunque risposto “sticazzi”. Ero talmente pessimista che manco me lo volevo vedere lì al Frightfest, dove ce l’avevo di un comodo che più di così proprio non potevo pretendere. C’è voluto lo staff (intero) di Blood and Tears che mi prendesse la faccia tra le mani, mi guardasse fisso negli occhi e mi dicesse “Nanni! NANNIII! Concentrati. Guardaci. È figo. Fidati di noi.”
E maledizione, (spoiler) avevano ragione.
La trama! Cesar (Luis Tosar) è il giovane, simpatico, affidabile portinaio di un condominio. Il suo allegro hobby è infilarsi nell’appartamento della bella Clara, nascondersi sotto al letto, e quando lei si addormenta cloroformizzarla con prontezza e farle scherzetti di varia natura: spostare i vestiti nei cassetti, scambiare lo zucchero col sale, incasinarle i canali in memoria nella TV… ok non è vero, fa roba un po’ più pesante. Questa è la storia, e noi seguiamo Cesar come se fosse l’eroe: mentre pianifica, mentre si protegge e nasconde le prove, mentre alza il tiro, ecc… e a rendere le cose ancora piu inquietanti, c’e la straordinaria somiglianza di Cesar con Carmine:
Aiutato da un libro che effettivamente dev’essere mica male, Balagueró si concentra, ce la mette tutta e infila non solo il suo indiscusso capolavoro (scarsa concorrenza), ma uno dei migliori film del festival. E se da una parte gran parte del merito va a uno script a orologeria che si diverte a svelare le motivazioni e i retroscena soltanto un poco alla volta, è tutto merito del nostro registone il mantenere una surreale atmosfera leggera che non sfocia mai in farsa, e che riesce nel difficile equilibrio di portarci a provare simpatia e quasi sostegno nei confronti del protagonista pur provando genuino terrore per quello che fa, e un’ancora più angosciante immedesimazione nella vittima.
E l’applauso, oltre che a un impressionante Luis Tosar che si carica il film sulle spalle in un ruolo schizofrenico in cui ogni sfumatura è fondamentale, va alla rara capacità di non perdere un solo un grammo di tensione fino all’ultimissima inquadratura.
Polanski ne andrebbe fiero.
DVD-quote:
“Titolo stronzo, ma film da non perdere”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Ecco… lo sapevo! Io l’ho scansato come la peste quando l’ho visto comparire. Ho pensato: con un titolo così, dev’essere una boiata!
Vedrò di recuperare…
Ahah, al cinema vedendo la locandina non avevo mica capito che era “Mientres duermes” anzi, pensai che fosse un film di merda visto che era anche infilato tra LOL pazza del mio migliore amico e Madagascar , invece l’ho visto e merita.sì.
Ora, so che gli animi sono già surriscaldati per via di Batman e non vorrei sollevare un vespaio, ma io Balaguerò lo seguii con gusto quando venne fuori con “la trilogia quella là” e devo dire che almeno Darkness lo ricordo molto bellino… ma parliamo di dieci anni fa e nessuna re-visione, dite che ho la memoria così sminchiata?
Ho preferito non commentare il post su batman, mi è sembrato una sassaiola gratuita. Comunque cambiando argomento la trilogia sarebbe Nameless, Darkness e Fragile? I primi due non erano male, di fragile mi è piaciuta solo la vecchia inferrata as villain
Credo che il titolo voglia essere un gioco di parole tra l’ora di andare a letto
SPOILER
e i brutti tempi che il protagonista vuole far passare agli altri esseri umani
/SPOILER
Non è brutta come idea e forse più d’impatto degli altri titoli oltre a descrivere meglio la trama che non si concentra solo su Clara.
A me il film è piaciuto, bello in special modo il finale, è una boccata d’ossigeno ogni volta che si sceglie di concluderlo così però nella 3/4 finale secondo me c’è un calo di tensione e gli avvenimenti accadono con la stessa realizzazione di un film tv da giovedì sera che abbassa la media globale, fin lì era un film che giocava bene sul chiaroscuro e sull’essenzialità del quotidiano dando l’impressione di raccontare il male nella vita di tutti giorni ma quando comincia il rush finale mi sembra che tuttto questo venga sacrificato per tirare le somme.
@Barman: sì, la trilogia sarebbe quella, di Nameless non ricordo quasi nulla, Darkness lo ricordo invece molto gradevole, con una bellissima prima parte d’atmosfera nella casa e la seconda metà buttata completamente in vacca con l’apocalisse e Giannini ma comunque godibile. Però siccome se n’è già parlato in passato qui sui Calci e la gente diceva «ma no che cazzo dici che merda», mi chiedevo se davvero sto invecchiando così male.
@Nanni Mi spiace sempre contrariarti, ma io ho trovato il titolo decisamente azzeccato e interessante. Certo tradurre un titolo in inglese per una distribuzione italiana è sempre una stronzata, ma questo mi sembra il meno peggio. E’ quantomeno un’idea originale e creativa. Comunque il titolo in inglese è un altro gioco di parole, perché “sleep tight” può anche essere inteso come “dormi stretto”, da corde, lacci o catene che dir si voglia, mi sorprende che ti sia sfuggito. Detto questo concordo con la recensione, gran bel film. Dopo “La pelle che abito” mi sembra che gli unici film in grado di inquietarmi veramente di recente siano solo spagnoli.
@Stanlio Per me Darkness era veramente robetta, quella robetta che in questo blog verrebbe descritta come “soporifera” nella migliore delle ipotesi. E Nameless ancora peggio. Fragile nel finale invece si salvava in corner.
Ottimo Balagueró, gran film. Io comunque, oltre a Darkness, apprezzai anche Fragile. Forse sono uno dei pochi, ma sticazzi.
Darkness per l’età in cui l’ho visto non era affatto male, ma se lo rivedessi oggi sarebbe un LOAL dopo l’altro.
Il finale Rushato e mandato in vacca sembra sia una cifra registica.
Gran film, vero. Che poi, “Mentre dormi” era il titolo del programma della giornalista spagnola (fregna) protagonista di “Rec”. Manco il brivido della meta-citazione ti lasciano, ‘sti distributori.
@Mattia
Daccordissimo la pensai cosi anche io riguardo al titolo. Comunque lo evitato lo stesso.
Ma Fragile è quello con il finale tagliato?
A ancora una cosa: la trama sembra simile a un inserto del film campfire tales. O ricordo male?
Dai su, il titolo è una grezzata da paura degna di chi è a metà del suo primo corso base di inglese. E in più non si capisce come va scritto o pronunciato. È un fail totale.
La trama è stata accusata di essere simile a The Resident della Hammer, ma non c’erano dubbi su quale fosse il film migliore.
Di marketing così in cattiva fede non se ne vedeva da anni.
Comunque filmone, Nanni c’ha preso perfettamente nel sottolineare l’atmosfera “lieve” ma mai sbracata: secondo me combinata al lento dispiegarsi della vicenda, è quello che fa rizzare i peli sulle braccia.
Come regola generale io i film di Tosar li guardo tutti, è uno di quelli che in ogni caso qualche punto in più lo aggiunge sempre.
Nanni: ho sognato Carmine!!!
scusate l’auto-pubblicita’, ma ci sta troppo dovreste tutti fidarvi di piu’ delle recensioni che scrivo su ondacinema….
http://www.ondacinema.it/film/recensione/bed_time.html
saluti e complimenti per il sito eccezionale!
quindi ancora una volta gli spagnoli ci prendono a calci in culo; anche al frigthfest mientras duermes 4 tulpa 0. Luis tosar è attualmente uno dei migliori attori del mondo, la spagna può vantare gente come bardem, tosar, cruz e molti altri, l’italia si aggrappa a un filippo timi qualunque (attore ridicolo), altro che 4 a 0!
Filippo Timi attore ridicolo non si può davvero sentire (fosse Filippo l’apice della recitazione italiana poi..). Comunque Nanni non puoi essere così velenoso con un titolo solo perché ti ha costretto a una ricerca di 0,3 millisecondi su Imdb per scoprire come si chiamava. Insomma, in Italia abbiamo dei malati di mente seri che si inventano titolo come “We want Sex” o “Fatti, strafatti e strafighe”, non mi sembra il caso di prendersela con “Bed time”, che continuo a ritenere un titolo se non intelligente quantomeno logico.
Ue’ calma, adesso siete tutti pronti a lapidare il povero Timi a causa del doppiaggio di TDKR, ma in Vincere (nonostante l’inesistente somiglianza fisica) ritrae Mussolini pater et filius in maniera perfetta, e ne La Doppia Ora riesce a essere tenebroso e sfigato al tempo stesso. Poi comunque Luis Tosar rimane un grande qualsiasi cosa faccia.
Ehi ehi, Fatti, strafatti e strafighe è un titolo STUPENDO, eh!
Questo film è fighissimo!! non è un horror (come sembrerebbe dal titolo e dai lavori precedenti del regista) ma un thriller psicologico coi controcazzi. Ottima rece, pestate sempre duro.
p.s. sarò considerato eretico ma a me il doppiaggio di Timi in TDKR è piaciuto parecchio. in qualche scena è stucchevole e coi volumi eccessivi, ma a me è sembrato complessivamente spettacolare
Bello darkness. Ma anche a voi era successo che nella secena finale THE BIGGEST SPOILER!!, mentre loro entrano in galleria (darkissima), contemporaneamente in sala si accesero le luci a bomba!? O l’hanno fatto solo a me sto giochetto?!
@mattia: se dai un titolo a qualcosa e non si capisce che titolo è, significa che ti manca la cognizione stessa di cosa significhi dare un titolo.
Ma chi è così triste da sognarsi Carmine? Vi racconto io un sogno da vero fancalcista, fresco di un paio di giorni fa, ma più che un sogno dovrei definirlo il film definitivo, un mix di The raid, Die Hard, The expendables 2 e Grandi Magazzini. L’azione si svolge tutta nell’arco di una notte in un palazzone di Los Angeles con un tasso esagerato e totalmente irrealistico di crimini e sparatorie. In tutto 5 storylines, che si muovono parallelamente intersecandosi tra di loro solo per brevi momenti:
1) Stallone e Schwarzy alla ricerca di un pericoloso terrorista purtroppo rimasto senza volto (devo sperare in Van Damme?), in un vero gioco al gatto e al topo con inseguimenti lungo i corridoi, trappole dinamitarde, sparatorie e pizze in faccia
2) Jason Statham alla guida di una ventina di agenti protagonisti di una retata a una banda di narcotrafficanti che proprio nel palazzo hanno la loro base
3) piccolo mafioso (forse Charles Dance?) cerca di fottere i suoi superiori nascondendo soldi e informazioni, ma viene scoperto, seguono tortura psicologica e lunghi dialoghi/monologhi tarantiniani
4) Bruce Willis in una storyline di cui purtroppo non rammento nulla (forse poliziotto alle prese con colleghi corrotti? sì, troppo Sin City, ma questo non è un film originale…)
5) Whoopie Goldberg donna delle pulizie al turno di notte, ovviamente la storyline leggera che si affida interamente alle capacità di intrattenere il pubblico della Goldberg.
Momento topico: Schwarzy che incazzato come non mai spara senza sosta una raffica di mitra che scaraventa fuori dalla finestra dell’ultimo piano il cattivo della sua storyline, sotto gli occhi stupefatti della Goldberg e delle altre donne delle pulizie appena uscite dall’edificio per la fine del proprio turno.
Momento “poetico”: la scena finale. Un gruppo di teppistelli messicani costeggia in macchina l’edificio protagonista del film, dopo una notte di piccole bravate; il loro capo, all guida, si ferma un attimo a contemplare il sorgere del sole, riflettendo forse sulla propria piccolezza come essere umano, o la propria piccolezza come teppistello e comparsa in un film in cui Scwarzy ha appena defenestrato un tizio a colpi di mitra; gli chiedono se va tutto bene, lui annuisce, e conclude il film con un laconico “torniamo a casa”, seguono U-turn e titoli di coda, sui quali il chiaroscuro dell’alba si trasforma gradualmente nel chiarore del giorno. Un finale simile sono sicuro di averlo visto in almeno un paio di film, se mi citate qualche titolo mi fate un grosso favore. :D
Chiariamoci è ben scritto, ben girato e molto ben recitato, però MEH, poca tensione, troppo dramma, e soprattutto NIENTE TETTE (cioè, ma stiamo scherzando ???).
however
Fatti Strafatti Strafighel: BEST ADATTAMENTO EVAH!
Scrivo senza leggere nessun commento prima di me. A me il film non è piaciuto un cazzo. Non che sia brutto ma mi ha talmente fatto SOLAMENTE girare i coglioni che l’ho un pò odiato. Tipo che non mi ha divertito neanche per un secondo e se lo beccassi per caso in futuro in tv cambierei subito canale perchè anche solo a rivederne una scena mi girerebbe il cazzo. Quindi visto che a me fà solo ed esclusivamente questo effetto quì lo boccio. E riboccio.
RIP Michael Clarke Duncan
Ma nessuno caca il sogno di Pascal?? Cazzo dategli in mano uno sceneggiatore e un produttore SUBITO!
@Kurofawa veramente le tette si vedono dato che ha l’intimo trasparente, ok non sono di fuori ma c’è chi apprezza di più il vedo non vedo. Tra l’altro si vede non vede pure il pilu alla stessa maniera, alla fine si vede di più che in fatti, strafatti e strafighe.
darkness col mostro che mangia i pastelli non si può vedere…
Senza saperne nulla, la trama mi ricorda quel filmerda di The Resident con Jeffrey Dean Morgan.
Condivido in pieno, titolo italiano da TSO per chi l’ha concepito, film fighissimo. Oltre tutto il resto, mette sulla scena una delle meglio patate viste negli ultimi mesi, la grandissima Marta Etura!
@Capitan Impallo: grazie, ma deve farmi bene la rilettura di Lovecraft in parallelo con la lettura dei 400 calci. :D
Anche questa notte due buoni spunti:
1) il remake di Nightmare con Freddy Krueger che si rivela essere la seconda personalità di Tina Gray (particolarmente efficace la scena in cui Johnny Depp si fa perforare le mani da parte a parte cercando di prendere per mano Freddy/Tina per svegliarlo/svegliarla; per il resto un plagio di Nascosto nel buio)
2) la terza serie di The Walking dead, con il cinesino che prima scava la faccia a un non morto e dopo un secondo viene investito dalla macchina guidata da un “vivo”…
Minchia io pensa che ho sognato un film in cui Woody Harrelsson è un poliziotto ligio al dovere ma segretamente corrotto perchè con lo stipendio da pulotto non ce la fa a coprire le spese mediche per sua figlia malata di leucemia, e Jack Nicholson è un boss mafioso matto come un cavallo che compra l’ospedale dov’è ricoverata la bambina e butta tutti fuori dal culo perchè vuole farne un night per i suoi amici mafiosi; di conseguenza la bambina muore e allora Harrelson impazzisce di dolore e decide di buttare definitivamente la sua moralità alle ortiche per iniziare una caccia all’uomo senza precedenti per tutta l’America, fino ad arrivare alla resa dei conti in una Las Vegas scintillante ma sotto sotto marcia finita, dove Harrelson uccide Nicholson facendolo esplodere con tutto il suo casinò!
Ma è una meraviglia! Se fossi un po’ più abile nel video editing realizzerei un paio di fake trailer a partire da questi sogni…
A me Darkness era garbato, ce l’ho pure in divudì però dopo il cinema non l’ho più rivisto, mi ricordo che il finale spaccava. Nameless e Fragile mi fecero cacarone molto duro, Mientras Duermes invece gran botta, pensavo che a certi livelli di malsanaggine arrivassero solo in estremo oriente. Il titolo italiano invece, accoppiato a quella grafica merdosa è da quarto mondo della cultura.
Ma è il sequel di cella 211? C’ha ‘NNa sfiga addosso quella…
E comunque anche questo come il suo prequel mi ha fatto cagare a spruzzo impazzito. Lento, povero di motivazioni, triste (neanche malinconico, no proprio triste palloso che dici “che coglioni però eh”) e con tutta l’ultima parte che si risolve in 2 minuti e pare inventata da uno di 10 anni.
Poca cattiveria ma tanti dispettini tipo un raccontino di Piccoli Brividi.
2 PALLE COSI’