Intro di Nanni Cobretti
Buon Natale! Non sarà davvero Natale, e comunque non credo nel Natale, ma mi sento molto buono. È merito vostro. Voi non avete idea di quanto siete bravi, e forse non ve lo dico abbastanza. Per cui, come quei mariti che magari dicono poco “ti amo” ma poi di colpo si presentano a casa con un grosso mazzo di fiori, ecco che umilmente vi presento a voi con un redattore nuovo di zecca. E come al solito non uno a caso, ma un modello deluxe a cui sono sicuro vi affezionerete in un istante. Uno che già dal nome si capisce che è un maledetto genio: Stanlio Kubrick (il cognome invece non mi dice nulla). Dategli un benvenuto come sapete voi… anzi no, dateglielo caloroso.
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Quando nel 2004 nei cinema di tutto il globo uscì Saw, per circa trentasette secondi sembrò che il mondo fosse cambiato per sempre, almeno se uno aveva come riferimento i cartonati alti due metri fuori dal baretto dell’Arcadia di Melzo, le chiacchiere degli zarri che parlano di film in metropolitana (esistono) e un paio di articoletti di costume sulla VIOLENZA DEL CINEMA CHE LA GENTE MUORE MALE. Che poi al tempo vivessimo già nel mondo post-Se7en – un film bello che a distanza di 16 anni non si può non odiare, un po’ come succede per Fight Club tanto che poi ti viene il dubbio che il problema sia Fincher –, e che anche Se7en vivesse nel mondo post-un sacco di altre cose (una volta lessi da qualche parte che in quel film si sentivano «distanti echi del Silenzio degli innocenti», quindi forse è vero), non era importante. Quel che importava era che James Wan si fosse inventato il nuovo Ronald McDonald della VIOLENZA DEL CINEMA CHE LA GENTE MUORE MALE, un’icona irresistibile perché immediatamente riconoscibile, anche cheap a modo suo, ma in un modo bello, e con quell’inconfondibile odore di fritto e squallore che ti fa sentire a casa, coccolato, coperto di maionese.
Sopra: tipo così, ma con più maionese.
Tutto questo per dire che, quando ci si trova di fronte a un film assolutamente non originale, si può anche risalire tutta la catena delle influenze fino a giungere al primum movens, all’ispirazione primigenia, alla Eva mitocondriale da cui tutto discende; ma è meglio risparmiarsi la fatica, individuare il Ronald McDonald in questione e dire: «Il film X è uguale al film Ronald McDonald, e tutto quello che porta fino al film Ronald McDonald non vi deve interessare perché tanto non rientra nell’equazione, quindi decidete se vi piace Ronald McDonald e se volete vederne un clone».
Vi faccio vedere come: «Chromeskull è uguale a Saw, e tutto quello che porta fino a Saw non vi deve interessare perché tanto non rientra nell’equazione, quindi decidete se vi piace Saw e se volete vederne un clone»*.
Riassunto delle puntate precedenti, prima. Probabilmente non avete visto Laid to Rest, uno slasher überclassico datato 2009 in cui un tizio con la maschera cromata cattura belle ragazze e le ammazza in modi brutti (questa, almeno, è l’idea generale, poi ci sono variazioni sul tema, tipo che muoiono anche dei bei ragazzoni e che il film è sostanzialmente una lunga corsa di questa persona per scappare da quest’altra persona; in mezzo, morti creative). Dico «probabilmente non l’avete visto» come se io sapessi, ma in realtà neanch’io mi ci ero imbattuto fino a due settimane fa, quando mister Cobretti mi ha detto: «Ehi è uscito il seguito di Laid to Rest recensiscimelo», e chi sono io per dire di no, considerando poi che questo è il mio esordio quissù (giusto, ciao sono nuovo, è bello essere qui, sono un ragazzo solare e un po’ pazzo, amo i Paramore e True Blood e ballare al Plastic, ho gli occhiali tondi con la montatura rossa e mi piace la Nutella, trovate l’intruso in questo elenco). Quindi ho visto Laid to Rest, ne ho apprezzato l’atmosfera claustrofobica e la modularità della trama – ragazza scappa, incontra tizio che la vuole aiutare, tizio muore, ragazza passa alla porta successiva, altro omicidio: tipo i Testimoni di Geova ma con del sangue. Ho apprezzato anche il finale che, per una volta, sembrava tornare ai fasti dei primissimi slasher della storia, con [SPOILER] il killer che muore e un paio di sopravvissuti che si godono tutta la gloria.
E, ovviamente, ho apprezzato la quantità di GENTE MORTA MALE e il modo in cui questa gente viene effettivamente morta male. Poteva finire lì, con un sorriso sulle labbra, ma poi il sequel. Che ha tante cose belle in più rispetto al primo, e tante cose brutte. Prima quelle belle:
• Brian Austin Green. Non voglio approfondire troppo il discorso perché c’è chi ha già scritto cose molto migliori di quelle che scriverei io su Brian Austin Green, ma chiunque abbia a cuore le sorti della Settima Arte sa già perfettamente che aggiungere Brian Austin Green a un film significa regalargli almeno un 15% in più di rating su RottenTomatoes e un posto se non due nell’Olimpo. Figuratevi poi se BAG è impegnato nella sua migliore imitazione di Michael C. Hall, arrivando persino a indulgere in citazioni di Heath Ledger versione Joker e in una lunghissima sequenza in cui SI TAGLIA I CAPELLI guardandosi allo specchio con sguardo spermatico. Film del secolo.
• la scream queen del film. Bobbiqualcosa del primo film era fregna&cagna. Mimi Michaels, che sembra una Naomi Watts ventenne appena tornata dallo spring break, è fregna&meno cagna. E urla bene. Tanto che se c’è un motivo per cui si fa il tifo per lei è che intimamente non si fa altro che sperare che stia zitta due secondi e la smetta di frignare.
Sopra: il primo risultato per “scream queen” su Google. EH.
• come prima, più di prima. Laid to Rest è ricordato nelle stanze dei bottoni come uno dei film più violenti degli ultimi anni, non tanto per la quantità di robe brutte che vengono fatte a delle persone con degli oggetti taglienti, ma per l’estrema graficità di dette robe brutte, un approccio pornografico che faceva impallidire tutto il torture porn for dummies tipo Hostel. Chromeskull è peggio. Forse è perché Robert Hall – l’omino dietro la cinepresa – è uno che di mestiere ha sempre fatto EFFETTI SPECIALI TRUCCO PARRUCCO, fatto sta che, nonostante non ci sia CGI ma solo pupazzi di gomma e costrutti artigianali che perdono liquido rosso, Chromeskull è esponenzialmente meglio del predecessore in quanto a creatività e crudeltà delle uccisioni. E soprattutto non ha ritegno nel mostrare ogni cosa nei dettagli, spesso a livello di un manuale d’anatomia. E alla fine è qui lo spartiacque: vi piacciono i film violenti, cattivi, spietati, estremi, quelli insomma dove LA GENTE MUORE MALE ed è quello il vero motivo d’interesse, e chissene della storia raccontata, basta che se squarteno? Chromeskull vi piacerà; conigli arcobaleno. Nonostante gli evidenti difetti. Tipo
• la storia stupidina. Anche perché il fulcro di tutto (chi è il tizio con la maschera cromata, e perché fa quello che fa) è suggerito, accarezzato, accennato ma in definitiva malcagato. A contribuire alla confusione, ovviamente, Brian Austin Green e il suo ruolo nel grande schema delle cose.
• il ritmo sotto zero. Il film è più o meno così: cinque minuti alla fine dei quali uno/a muore, male. Spam di gente che parla e dice cose non interessanti, che scivolano pian piano fino a imboccare un (metaforico) corridoio buio alla fine del quale c’è ancora una morte, mala. Cinque minuti ecc. Spam ecc. Titoli di coda con finale cliffhangeroso nonché un po’ sciocchino (diciamo solo che, a occhio, la deriva della saga è quella di Venerdì 13). Le parti del morire male sono belle, tese, cupe. Le altre, invece, noiose.
• fare gli effetti speciali, fare un film. Bello il sangue. Bella la violenza. Strepitosi un paio di momenti. Alta la tensione. Ma poi un film devi anche girarlo, e possibilmente in modo che risulti comprensibile. C’è un momento, a circa dieci minuti dalla fine del film, in cui il personaggio A accoltella il personaggio B. La scena è girata talmente male che per trenta secondi sono rimasto convinto che fosse stato B ad accoltellare A.
Sopra: ecco.
E così vi ho detto le cose brutte, e voi non ve ne siete neanche accorti. Quindi ve ne metto una bonus: ritorna un personaggo del primo film, e ritorna per fare l’imitazione di Jared Leto, eyeliner e tutto.
A questo punto, immagino, è giunta l’ora di tirare le somme, e cioè rispondere alla vostra domanda: «Voglio vedere Chromeskull?». Cosa che in realtà ho già fatto qualche riga fa, poco prima di scrivere CONIGLI ARCOBALENO. Tornate su a leggere, datevi una risposta e siete a posto.
DVD-quote suggerita:
«Cosa succederebbe se la sosia di Naomi Watts e il sosia di Jared Leto venissero rapiti da un cretino con la maschera cromata? PS: BRIAN AUSTIN GREEN»
*LEGGETE QUESTO ASTERISCO SOLO SE AVETE VISTO CHROMESKULL: e fate i bravi, e non menatemela con il fatto che l’Enigmista non ha mai alzato un dito contro le sue vittime e quindi sarebbe più corretto paragonare Chromeskull a tipo Halloween o Venerdì 13, o che qui manca qualsiasi messaggio moralista mentre in Saw la predica, più ancora che la violenza, era il fulcro della questione, e per questo la linea che parte da Se7en e passa per Saw forse forse non prosegue dritta fino a Chromeskull. Grazie.
saws saws saws! (seghe seghe seghe!) LAID TO REST è un capolavoro (e per questo verrò sputtanato per tutto il sito) a partire dalla mitica colonna sonora (Sexy bitches are my favourite bitches) che metto in macchina ogni santo giorno insieme a papi chulo!
Siccome il finale del primo mi ha fatto un po’ cagare spero che questo secondo capitolo mi faccia godere di più!
Eh mi sa che se il tuo problema con il primo era il finale qui ti dice anche peggio. Però il film è più bello, forse, e all’inizio c’è la fregnetta con la maglia della Black Label Society, non so se questo aiuta.
perché odiare seven, di grazia?
Perché è come gli Slayer e Kurt Cobain: ha spawnato una quantità imbarazzante di cloni tutti uguali e citazioni sulla Smemo che alla fine ti viene voglia di dare la colpa a lui (al film, dico) e non a chi lo copia pedissequamente. Prendi Fight Club: è questo ragionamento elevato all’ennesima potenza.
Lo so, è un ragionamento stupido, ma non posso farne a meno. Poi non è che lo si odi davvero, eh. Cioè, sono una persona brava e buona e voglio bene a tutti, solo che brontolo, perché mi sto allenando per quando avrò ottant’anni.
Se mi confermate che BrianAustinGreen muore Male corro a recuperarlo.
Laid to Rest non era stato malaccio…finale a parte, ma è diventato la mia pietra di paragone per quanto riguarda l’assurdità nei comportamenti della “vittima”
Sì, ma guarda che in realtà l’Enigmista non ha mai alzato un dito contro le sue vittime e quindi sarebbe più corretto paragonare Chromeskull a tipo Halloween o Venerdì 13, perché fra l’altro qui manca qualsiasi messaggio moralista mentre in Saw la predica, più ancora che la violenza, é il fulcro della questione, e per questo la linea che parte da Se7en e passa per Saw forse forse non prosegue dritta fino a Chromeskull. :-D
@Guy: purtroppo non posso confermare né smentire nulla su Brian Austin Green, andrebbe contro ogni etica professionale. Tu guardalo, fidati, vai tranquillo, ne vale la pena, non dico altro.
@Enea: in quel senso i personaggi di Chromeskull sono nerfatissimi, non è che siano premi Nobel o campioni di sopravvivenza (#Bear Grylls #drinkmyownpiss) ma non raggiungono le vette dei loro predecessori, cioè il formaggino diciamo. Anche se sono convinto, allargando il discorso, che stupidi come quelli di [•REC] non esistano: il tizio che rinchiude lo zombie dietro la grata e poi SI APPOGGIA SULLA GRATA STESSA (o forse era una tizia) è oltre ogni dire.
@Antani: cazzo, ma sai che c’hai ragione? :-D
Però vedila così: il film su Battaglia navale con Rihanna protagonista e gli alieni. Non trovi che in questo modo il resto passi in secondo piano?
Beh mi hai convinto…ora me lo guardo…
Comunque benvenuto Stanlio Kubrick e scommetto che non ti piace la nutella
Benvenuto Stanlio…
Io le smemo con le citazioni degli slayer non le ho mai viste..
Ma ben vengano
@marco: in compenso dei Paramore ho pure le musicassette dei demo registrati in cantina e autografati da LEI IN PERSONA. Spesso, mentre li ascolto, piango, e mi taglio, e chino il capo.
@ratto: se hai pazienza fino a stasera quando torno a casa vado a recuperare la mia Smemo di quarta liceo, sono sicuro che ci sia qualche cit. riportata. Ma non so se vale. Però sull’Invicta giallo avevo scritto RAINING IN BLOOD da qualche parte.
Stanlio sono d’accordo su tutta la linea. (non a caso NINJA CONTRO ALIENI è tipo il mio film preferito tra quelli visti nell’ultimo anno, e aspetto con ansia news e anticipazioni su EXPENDABLES II…)
rispetto, corna metal per te
Non mi è stata chiara la presunta cecità della tipa ai fini della storia.
Abbastanza noioso comunque.
Che povertà pure i paramore, quella smilza biafra è ancora viva?
Io la smilza biafra l’amerei così forte che chiunque mi staccasse da lei potrebbe essere giustamente nominato re d’inghilterra. (semicit.)
Comunque.
Curiosamente avevo visto la maschera di chromeskull citata da qualche parte tra gli slasher migliori degli ultimi 5 anni, e mi domandavo da dove venisse.. a questo punto il reperimento è d’obbligo. Benvenuto al nuovo Stanlio Kubrik!
No regà però non prendetemi troppo sul serio: dei Paramore credo di non aver mai sentito nulla – però una volta ho visto un video su MTV e lei aveva i capelli rossi, credo –, True Blood l’ho mollato dopo una stagione e ho 10/10 da entrambi i bulbi :-)
Comunque Schiaffi c’hai ragione, la cecità della tipa è assolutamente pretestuosa. Le possibilità sono:
• c’è così che lo spettatore possa SENTIRE L’EMPATIA e condividere il suo dolore
• c’è per giustificare UN dialogo in tutto il film, che peraltro è a sua volta perfettamente inutile
• c’è perché è simbolica del fatto che lei perde l’uso degli occhi perché passa la giornata a tenere gli occhi stessi infilati dentro una telecamera che è una sua protesi, il trionfo dell’umanesimo, filmati su YouTube, la realtà filtrata, il web 2.0, adolescenti che si fumano le pipette sul letto e tu speri che lesbichino
Io voto per la terza.
@Stanlio
forse è cieca per giustificare la pochezza quando non riesce a fare un numero di telefono o fare 2 passi senza rotolare per terra su se stessa.
Averla resa cieca solo per QUEL dialogo di 2 secondi mi pare una poverinata.
Ma dai oh era palese che non lesbicavano, stanno li’ in quell’atmosfera noiosa peggio che compilare il censimento
io li visti tutti e due di seguito un paio di settimane fa. il primo mi è piaciuto di più nel complesso, anche se tutti gli attori recitavano contromano (non solo i cani, anche i professionisti si vedeva che non ne avevano voglia; l’unico che sembrava crederci era kevin gage, forse perché per una volta non gli han dato la parte del figlio di puttana maledetto). chromeskull ha veramente una trama assurda dal primo minuto, ancora non mi capacito della fila di calzate che mette in fila sull’organizzazione malvagia. e poi chromeskull viene un po’ sminuito dalle troppe divagazioni, prima di tutto proprio brian austin green. però se uno vuole vedere LA GENTE CHE MUORE MALE non posso che accodarmi alle lodi.
Non ho visto il film, sono passata giusto a salutare Stanlio.
Hello, new kicker!
Ti voglio già un bene che non ti dico.
Il messaggio moralista nella saga di Saw se c’è è molto appannato.
Qualche contorno c’era nel primo ma nei seguiti c’è solo il filone ininterrotto della gente che muore male…
dal terzo in po infatti si scopre che all’enigmista se lo sono ingulato uno per uno tutto i suoi discepoli , allontanandosi dagli obiettivi originali e truccando tutte le trappole del maestro per impedire ci fosse una possibilità di sopravvivenza o riscatto…pure quelle della gente omicidata nel primo e nel secondo
Nell’ ultimissimo episodio poi le carte si mescolano ancora di più perchè l’enigmista come Nostradamus sapeva ancora prima dei discepoli stessi…che loro l’avrebbero fregato e aveva progettato tutto per fare morire male pure loro.
C’è la ritorsione globale come in un tradizionale slasher:devono morire male tutti indistintamente perchè l’uomo è peccatore.
Ho visto Laid to rest proprio ieri, grazie a voi ovviamente :)
Film caruccio ma solo io ho trovato da idioti le seguenti cose:
1) Nessuno ha un telefono!!! Ne’ fisso ne’ cellulare!!!
2) La protagonista è palesemente idiota xkè invece di fuggire torna nel luogo del misfatto xkè vuole ricordare(??).
3) Il tipo zoppo e il nerd sono palesemente idioti xkè le danno retta e non fuggono mai!
4) ChromeSkull è stato ferito e tramortito cento volte e ci fosse stato un piciu che gli abbia dato il colpo di grazia invece di scappare come un cretino.
Ho visto il seguito giusto un mesetto fa e ricordo bene la scena che citi Stanlio, quella che non si capisce chi colpisce chi. In effetti l’ho riguardata tipo 16 volte e alla fine mi sono arreso, è girata proprio di merda!
Cmq parlando di ChromeSkull, il primo sufficente, questo no. Lasciando stare che in ricordo della rece di Cross, BAG si scopa Megan Fox, e già questo sarebbe motivo di odio profondo, non mi è piaciuta questa storia di dare un senso a tutto quello che fa il pazzo con la maschera cromata – con tanto di organizzazione segreta di cui fa parte pure quella strafiga di Danielle Harris – senza spiegare perché e per come ekkecazzo!
@Jcvd
4) ChromeSkull è stato ferito e tramortito cento volte e ci fosse stato un piciu che gli abbia dato il colpo di grazia invece di scappare come un cretino.
questa cosa me la son chiesta pure io, le altre no…le ho date per fisiologiche…pero’ ripensandoci poi…è MEGLIO COSI NO!?
=)
Ho visto Laid to Rest e Chromeskull e concordo che è in crescendo la quantità di ” morti-male”, inizialmente dici:
“vabbè oh…è morta male! pazienza”
alla fine dici:
“cazzo quanto è morta male questa”
comune denominatore = “morta,male” quindi film azzeccato!
insomma a me sono piaciuti e penso che meritino una sbirciatina nella vita.
Benvenuto Stanlio e grande esordio!