1991
Ho undici anni e le vacanze estive le passo pressoché ogni anno in un villaggio sul Gargano, dove spesso la sera si tengono, nel bar del villaggio, proiezioni di film per allietare i turisti che non hanno voglia o non hanno più l’età per andarsene a ballare nella discoteca vicino alla spiaggia. Una sera butto l’occhio su un film dell’orrore subacqueo che mi dicono si chiami Leviathan (pronunciato “Leviàtan”). Ora, dovete sapere che il giovane George Rohmer non era avvezzo agli horror come la sua versione futura di appena cinque anni dopo (circa). Sì, ammetto di essere arrivato tardi agli horror perché da piccolo mi facevano una paura fottuta. Ero in fissa con il cinema fantastico anni ’80, avevo già visto Ghostbusters (saltando le scene più “spaventose” per mezzo delle mani di mio padre a coprirmi gli occhi) ma niente di più.
Eppure, per via delle voci di corridoio diffuse dai miei compagni delle elementari, sapevo già che Leviathan doveva essere una copia di Alien. Lo avevo capito grazie all’unica scena di Leviathan che vidi quella sera a parte il finale: Amanda Pays (che allora era il mio sogno erotico pre-puberale nel ruolo di Tina McGee in Flash) affrontava una specie di ragno gigante al grido di “Treppalle brutto stronzo!”.
Da qui in poi, seguono SPOILER come se non ci fosse un domani.
Grazie ai suddetti compagni di classe sapevo che anche in Alien c’era un ragno gigante, una cosa che me ne teneva ampiamente alla larga per via della mia aracnofobia (trivia: ho avuto il coraggio di vedere Aracnofobia solo pochi anni fa, e per tutto il tempo mi scrollavo ragni immaginari di dosso), da qui la consapevolezza del plagio. Il resto della serata lo spesi a interrogarmi sulle implicazioni dell’espressione “Treppalle” e sul perché una cosa così fica non avesse già preso piede nel gergo dei miei coetanei. Poi vidi il finale in cui Peter Weller (che non avevo idea che fosse Robocop) faceva saltare in aria il mostrone a pelo d’acqua lanciandogli un razzo in bocca al grido di una one-liner che avrebbe reso fiero Ahnuld: “Fai aaah, mostro di merda!”.
Due scene in tutto. Due scene brevissime. Che pure ebbero un impatto profondo sulla mia psiche infantile: come ho detto ci avrei messo ancora qualche anno ad abbracciare l’horror, ma Leviathan aveva indubbiamente titillato una curiosità sopita, un lato nascosto che non sospettavo di avere. Aveva messo in funzione un meccanismo a orologeria che avrebbe macinato silenzioso nelle profondità del mio stomaco fino a esplodere qualche anno dopo. Leviathan, nonostante il suo essere una copia rimasticata di modelli molto più alti e un film di serie Z mascherato da horror di alto bordo, è uno dei film più importanti della mia vita.
2015
Metto su il DVD di Leviathan per rivederlo e già dai titoli di testa scopro una serie di cose che un undicenne non avrebbe mai davvero capito: il cast comprende una serie di facce da cinema anni ’80 che levati, Weller, Pays, Richard fuckin’ Crenna, Daniel “tarantola in da la fazza” Stern, Ernie “digli del plumcake” Hudson, Meg “occhi di ghiaccio” Foster, Hector Elizondo. La confezione è tirata a lucido: Stan Winston agli effetti speciali, Jerry Goldsmith alla colonna sonora molto “Alien-ish” (ovviamente). Luigi e Aurelio De Laurentiis producono insieme a Lawrence Gordon (Trappola di cristallo, 58 minuti per morire, Predator) e suo fratello Charles. La sceneggiatura è di David Webb Peoples (Blade Runner) e last but not least la regia è di quel gran dritto di George Pan Cosmatos (Rambo 2, Cobra). Scopro inoltre che “Tre palle” è il soprannome di Daniel Stern e non un’imprecazione inventata dalla doppiatrice di Amanda Pays.
Avrete dedotto anche voi, insomma, che Leviathan è un film costruito a tavolino per cavalcare una serie di cliché alla moda del cinema horror/sci-fi anni ’80 – e in particolare il sottogenere subacqueo molto in voga nel 1989 – messo in piedi da due furbacchioni italiani e affidato non a un autore geniale come un John Carpenter o un Ridley Scott (perdonatemi, all’epoca era ancora effettivamente geniale) ma a onesti mestieranti capaci di portare a casa il risultato in tempi utili e senza rompere tanto i coglioni alle alte sfere. Ho citato Carpenter e Scott non a caso: Leviathan è un allegro rip-off non solo di Alien, ma anche e soprattutto de La cosa, una sorta di mostro di Frankenstein che combina elementi dei due film, come se fosse stato scritto e diretto usando un generatore random sci-fi/horror. E, ironia della sorte, parla di un mostro che si compone di pezzi di persone.
La storia ruota intorno a un gruppo di ricercatori sul fondale dell’Oceano Atlantico che, durante una missione di routine, incappano in una nave russa abbattuta da un siluro. Salta fuori che sono stati i russi stessi ad affondarla per evitare che ciò che c’era dentro – una mutazione genetica sfuggita dal controllo – si diffondesse nel mondo come un’epidemia. La mutazione, che prende la forma di un non meglio identificato pesce-mostro in grado, chissà come mai, di fondere tra loro i corpi delle sue vittime come la Cosa, nasce da esperimenti votati alla creazione di un “homo aquaticus” in grado di operare nelle profondità marine.
Ok, c’è tutto. L’ambientazione tecno-claustrofobica, il gruppo di ricercatori isolati nel mezzo di un ambiente ostile alla sopravvivenza umana, il mostro che li fa fuori uno a uno. C’è pure la “compagnia” del caso, una spietata corporazione (che ha il volto gelido di Meg Foster) pronta a sacrificare i propri dipendenti in nome del profitto (come in Alien). Pare veramente che Peoples abbia strappato pagine a caso dalle sceneggiature dei due film e le abbia rilegate insieme presentando il tutto come suo. A mancare però, come in tutti i casi analoghi, è il guizzo in più. Tanto per cominciare, i personaggi sono stereotipi a due gambe: il Leader (un geologo!), la Fica, il Maniaco Sessuale, il Veterano Saggio, il Medico Che Esce Di Senno, l’Altra Fica, il Latino, il Negro.
Seriamente, i tratti distintivi dei personaggi non vanno oltre questo e, va da sé, tutto è prevedibilissimo: dal primo minuto sai già più o meno chi arriverà alla fine (anche se la sorte del Negro stupisce, quella sì). In secondo luogo, Cosmatos qui va avanti col pilota automatico: non è capace di evocare tensione, se non raramente, ma non è neanche troppo colpa sua, talmente è scontato l’impianto generale.
Ma veniamo al mostro. Una delle parti fighe di Alien e La cosa è vedere il progredire dell’infezione, o quello che è, e capirne a poco a poco le regole e le implicazioni. In Alien c’è il ciclo dello xenomorfo, in La cosa Carpenter ci mostra poco a poco cosa l’alieno è in grado di fare. Il mostro di Leviathan fa invece un po’ come cazzo gli pare, ogni volta che intacca un essere umano la reazione è diversa, non c’è alcuna coerenza nel suo ciclo evolutivo. Fa più o meno quello che fa la Cosa, con la differenza che uno è un alieno e quindi sospendi l’incredulità facilmente, l’altro invece è una mutazione genetica, dovrebbe avere un background scientifico più rigoroso e invece è solo una scusa bella e buona per gridare “Apri tutto” e fraccare in novanta minuti una serie di money-shots copiati dai già citati modelli illustri. Per fare un esempio: la creatura di Leviathan, come la Cosa, può rigenerarsi a partire da un lembo strappato, eppure alla fine Weller la fa saltare in aria e tutti salvi. Lo spettatore un po’ scafato invece rimane a chiedersi se la marina spedirà un contingente per recuperare i resti e metterli al sicuro, prima che invadano il mondo.
Alla fine Cosmatos trova anche il tempo di infilarci dentro un paio di squali, così, per non farsi mancare proprio nessun riferimento culturale possibile. Roba che appaiono per due secondi in palesi filmati di repertorio, un attore grida “Squali!” e subito dopo si dileguano nel nulla. Forse se li è mangiati il mostro.
Tirando le somme, Leviathan è un film invecchiato e sorpassato, ma che si lascia rivedere con piacere perché: 1) dura un’ora e mezza, la durata-Carpenter, la durata perfetta; 2) ci hanno speso i soldoni e si vede, le scenografie sono di pregiatissima fattura, gli effetti non ovviamente all’altezza di quanto fatto da Rob Bottin in La cosa o lo stesso Stan Winston in Aliens, ma si fanno comunque guardare con la giusta dose di nostalgia canaglia; 3) è una co-produzione USA/Italia e se non altro è utile a esaminare un’epoca che poi è tramontata senza lasciare traccia. Io ve l’ho detto, poi fate voi eh.
DVD-quote:
“Uno dei film più importanti della mia vita”
George Rohmer, i400Calci.com
nonostante adori tutti i film che cita non l’ho mai visto propio perchè tutti ne parlano come un copia copia e nulla di più…certo prima o poi per dovere di completismo potrei vederlo…
le voglio un gran bene Herr Rohmer, ha tirato fuori uno dei miei imprint cinematografici.
A rivederlo oggi con gli occhi del disincanto tutte le magagne e le rozze citazioni di cui sopra vengono in superficie fottendosene delle tappe di decompressione come i protagonisti del film, ma quando lo vidi da piccino BUM!
[SEGUONO SPOILERZ]
– la fiancata della nave russa tutta spixellata con la scritta LEVIATHAN in cirillico vista dai monitor della base geologica metteva un’ansia indicibile
– durante il funerale di Bowman e Treppalle – ormai fusi insieme – lo schifo dentro il sacco si anima e si contorce sotto gli occhi di tutti e uno ha la brillante idea di dire “ma sono ancora vivi!” e fa per aprire la zip [presa male # 2]
– la corsa agli armamenti per fottere il mostro, quando tutti fanno l’inventario delle robe più trucide rimaste a bordo (ricordo che c’erano un lanciafiamme e una motosega pimpati per renderli più futuristici ma sicuramente meno pratici)
– Amanda Pays #wouldbang ma anche Meg Foster
– qualcuno mette a Daniel Stern quel ragno sottomarino sotto il cuscino e lui caccia lo stesso identico urlo di quando Maculay Culkin gli appoggiava una tarantola in faccia su “Mamma ho perso l’aereo” (#sellingpoint)
per me filmone della madonna, altroché
1989: in quell’anno usciva anche Creatura Degli Abissi! io Leviathan amo accomunarlo a questo onestissimo b-movie…https://www.youtube.com/watch?v=87PBacex85I
a me ha ricordato invece questa puzzonata qua…
https://www.youtube.com/watch?v=FyzDN9_RSIw
“Il mostro di Leviathan fa invece un po’ come cazzo gli pare, ogni volta che intacca un essere umano la reazione è diversa”.
Insomma un Prometheus ante-litteram?
Madò, Rhomer, che ricordi che mi tiri fuori questa mattina.
Lo vidi al cine e fu, per un po’, il mio film subacqueo preferito, almeno finché non guardai in cassetta The Abyss, che era uscito l’anno prima se ben ricordo.
Ancora rammento come fichissime le tute da palombaro dei tipi.
Mai più rivisto: ho paura che il me quarantenne non lo apprezzerebbe come il me quindicenne e mi dispiacerebbe molto!
Ecco sì, un po’ come il liquido nero di Prometheus. Comunque ci sarebbe da scrivere una tesi di laurea sul perché nel 1989 tutti si fossero fissati con gli horror sottomarini. E’ probabile che la voce dell’arrivo di The Abyss abbia spinto un po’ tutti a copiarlo, chi preventivamente chi dopo.
Vedo ora, grazie all’Internet, che The Abyss, in realtà è di due mesi dopo: Leviathan è uscito a settembre negli USA, l’altro a Natale.
Almeno non si tratta di un plagio, ma la storia non cambia: il confronto è, purtroppo, impietoso… peccato.
Ammetto di non averlo mai visto ma dopo questo elogio lo recupererò sicuramente.
P.S.: Rob-Bottin è un premio Jimmy Bobo postumo che levati.
Aaah, e io che un bel Leviathan me lo aspettavo in mostrologia, meno male che la recensione è fantastica, grazie Geogge.
Anche se non molto originale, è impossibile non amare questo film. Impossibile anche non amare Amanda Pays, per vederla digerivo pure l’insopportabile “Max Headroom”.
Bellissimo MH! ^^ L’ avevo conosciuta ovviamente con “Flash”. XD
@Past, Deep Rising è un film cazzutissimo, ti faccio brillare la macchina se lo chiami ancora puzzonata.
L’anno dei mostroni acquatici, me lo ricordo… porcadiquellaputtana sono passati davvero già 27 anni?
A dire il vero sia questo che “Creatura degli abissi”* credo di non averli mai visti per intero, ma al massimo a grossi spezzoni su Italia Uno (e dove se no?). Ricordo che il primo ad uscire in estate o il primo ad essere pubblicizzato fu il più scrauso “Creatura degli abissi”, che in un primissimo momento fu lanciato con il titolo originale “Deep Star Six”, prima che i distributori nostrani si ricordassero di essere dei pezzenti e tirassero fuori il solito titolo italiano generico e che-ricorda-quell’altro. Fatto sta che il doppio titolo mi creò un po’ di confusione, dandomi l’impressione che ci fosse un quarto horror marino che girava.
Rohmer faciamo flic e floc: anch’io sono arrivato all’horror tardi perché mi faceva paura e anch’io ho passato numerose estati sul Gargano.
Ah e anch’io ero innamorato di Amanda Pays in “Flash”, nonostante la serie in sé la trovassi noiosa. Da adolescente tendete all’angelizzazione dell’amata ci rimasi sta-malissimo leggendo un articolo pettegolo in cui si diceva che sul set della serie la Pays si faceva sbattere da chiunque.
Hiiiiiiiiiiiiiiii ricordo ancora la pubblicità su Italia 1 di sto film e per una settimana guardavo la pubblicità solo per vedermi più volte possibile il trailer e poi la sera della prima visione sul divano diviso con mia sorella pronti a coprirsi gli occhi nelle scene bù (ero un pischello e c’era una sola tele a colori a quei tempi, l’altra era in cucina piccola e in bianconero).
Penso di non averlo mai più visto da allora o forse giusto una volta.
E comunque chi non gli piace Deep Rising è brutto e cattivo, piccolo capolavoro.
Mi accodo alla processione e ringrazio per questo pezzo di infanzia PERO’ IO NON AVEVO PAURA E L’HO GUARDATO SCHIFOSI CACASOTTO
anche creatura degli abissi mi fa scendere una lacrima dai rayban
L’unica scena che ricordo nitidamente è quella dove Amanda Pays è in lingerie.
Bellissima donna!
Ahahah anch’io ho guardato qualche episodio di quella cag@ta di Macs Hedruum solo perchè c’era la Pays!
Geniale MH! XD
Ma davvero si faceva sbattere da chiunque?
a questo gli ho preferito deep rising, il cui mostro finale fa la sua porca figura ancora oggi e contiene scene clamorose come la tipa risucchiata dal cesso..
ora pero’ attendo impaziente una bella rece su deep rising!
Io invece questo l’ho recuperato tardi, appena qualche mese fa, quindi la mia opinione è simile a quella di Rohmer ma senza il Gargano e la nostalgia. Insomma non lo rivedrò mai più, nemmeno per la Pays.
Non mi toccate Deep Rising che è tipo l’unico film decente di Sommers, poveretto.
Finale con leggera frecciatina web style. XD
io ero rimasto a bocca aperta con le oloturie giganti di deep rising! applausi! e poi la loro isola poteva essere benissimo quella di King Kong!
the abyss fratto alien!
Italia 1 lo mandava in seconda serata. Filmone. Non solidissimo, anzi, mi ricordo gli effetti demmerda pure per gli anni 90, pero` sinceramente la messa in scena generale funzionava. I protagonisti sono delle macchiette ritagliate sui marines di aliens, peter weller teneva in piedi la baracca e c’erano un paio di spallette comiche non male (daniel stern era il bill paxton della situazione).
Avercene di gente come Cosmatos al giorno d’oggi cazzo… un signor artigiano, ti portava a casa il film costi quel che costi
@Spitefix: è uscito prima di The Abyss, anche in Italia. Ma questo non esclude il plagio, nel senso: il fatto che nel 1989 ci sia questa concentrazione di film sullo stesso tema mi puzza di spionaggio industriale. Anche oggi gli studios si fanno la guerra spesso e a volte succede che chi copia esce per primo apposta.
ok. ora mi devi dire se quell’anno hanno proiettato anche i predatori dell’arca perduta perchè sul gargano c’ero anch’io. ed ho la tua età.
@Tommaso: va’ che bello.
@annaMagnanima: e chi se lo ricorda? E poi quanti villaggi vacanze ci sono sul Gargano? :)
Non so dalla rece pare troppo una merda per poi salvarlo solo con le parole finali e poi non faccio prima e rivedermi “La Cosa” ?
sono polemico oggi
p.s.mmmmmm Amanda Pays…
alt!
vacanze…gargano…è propio il mio settore, dove stavate…?
vabbeh, però… :)
questo posto è sempre più “casa mia”. grazie a tutti. commentatori inclusi.
Questa cosa che non l’ho mai visto mi turba. Perché con tutto quello che guardo non ci ho sbattuto la faccia? Recupero il prima possibile.
Grazie per il post, bisogna che mi veda questo film il prima possibile..
e scopro solo ora che il tizio di una tripletta come rambo2-cobra-tombstone è morto da ormai quasi 10 anni…mondo infame…:(
Ma porcagna, proprio oggi leggevo in giro;
Squalo preistorico catturato in Australia.
Ma sempre in tema subbaqui…sfera ve lo ricordate?
Bravo george, tirare su oltre 30 commenti in piena febbre da pigiabottoni non e’ male….un post generazionale!
@rocky escobar
Allora, secondo me con “la cosa” non c’entra una ceppa, ed e` sicuramente materiale inferiore di due-tre tacche. Ma una serata pizza e coca te la porta a casa tranquillamente.
@Vin, grazie. Sfera purtroppo lo ricordo. Avevo da poco letto il romanzo (meraviglioso) in cui mi ero anche fatto il mio cast immaginario e poi ho visto il film. E mi sono chiesto come sia possibile sbagliare con un libro così alle spalle.
Crichton poverino lo hanno fatto nero al cinema….salviamo solo jurassic park che dici( di cui pero’ non ho letto il romanzo)?. Il dramma delle trasposizioni e’ quando il libro e’ praticamente una sceneggiatura e nonostante tutto ne esce fuori un film brutto, ad esempio il codice da vinci
Ma allora non sono l’unico ad avere affrontato Aracnofobia come una terapia d’urto…che tra l’altro non ha funzionato..
Leviathan l’ho visto ai tempi ma ho ricordato della sua esistenza giusto leggendo questo post, a conferma che i film di mestiere sono purtroppo destinati all’oblio.
@Alecerio: Max Headroom forse non era molto simpatico (fatto accentuato da un probabile deficit poligonale, sindrome ora quasi del tutto scomparsa) ma il telefilm era avantissimo come tematiche ed ambientazione, una evoluzione “alla Nolan” (sorry non ho potuto resistere) delle scifi in salsa ATeam come Knight Rider o Automan
comunque recuperato a tempo di record…si vede ma anche no…un mischione allucinante di film famosi e riusciti meglio, registicamente non è nemmeno il massimo visto che il ridicolo fa capolino più volte, il mostrone finale poi, in pratica una carpa koi mutante che giustamente viene centellinata per tutto il film è la più classica delle ciliegine.
Ma cosa doveva essere il Gargano ai quei tempi?
Visto al cinema da bambino.
Non posso credere che, ai fini del raffronto con le pellicole-modello, non sia stata menzionata l’inevitabile scena “Kill Me” con protagonista, per giunta, JESUS.
Che estate quella dell’89, mi ricordo che uscirono in sequenza Creatura degli Abissi, Leviathan e the Abyss, guarda caso oltre che cronologicamente anche in termini di progressiva bellezza/compiutezza. Creatura degli Abissi la si può prendere come un Asylum ante litteram, in quanto mi pare di ricordare fosse uscito proprio per sfruttare tutto il battage che the Abyss si stava tirando dietro da mesi.
Leviathan visto al cine, sarà invecchiato malissimo, mi ricordo il finale che era un maccosa incredibile, però come si fa a non affezionarsi ad un film con dentro Weller, Crenna, Hudson e Stern?
Nel pentolone ci sbatterei anche “virus” anno 1999, sebbene realizzato 10 anni piu’ tardi riporta lo stesso una nave russa come protagonista (e come scena d’azione in questo caso)…….. cadaveri umani robotizzati e ho detto tutto !!
Jamie lee Curtis gnocchetta ufficiale della situazione …….
Io “Virus” a volte lo confondo con “Sfera”. Vedi te! XD
Ma si, ci sono affezionato a questo film e concordo che si fa guardare bene.
Ricordo che nel vederlo, mi aspettavo sempre che da un momento all’altro Peter Weller tirasse fuori una pistola da far roteare XD
Poi c’era il mitico “Trepalle”
@Michael Mad Sensei
Hai ragione: anche se più recente, Virus è della stessa “famiglia”. :)
Leviathan batte Babadook 3 a 0
…Rob Bottin? Seriusly?!
http://www.imdb.com/name/nm0001964/?ref_=nv_sr_1
Uno degli dei degli effetti speciali, e tra l’altro in inglese si pronuncia proprio “Rob Bottìn”.
@Vin: sì gli adattamente di Crichton sono spesso un disastro e la cosa mi lascia sempre basito. Ovviamente escludo Jurassic Park e a me piace anche Il mondo perduto, ma anche in quel caso non c’entra proprio un cazzo col romanzo. Che era stato palesemente scritto per il cinema, dato che nel romanzo di JP (che tra l’altro è molto bello eh) Ian Malcolm (spoiler) muore e Crichton lo faceva risuscitare in maniera molto dubbia. Ma il peggiore, più di Sfera, resta probabilmente Congo: il libro è un capolavoro, il film è orribile, con dei cambiamenti che davvero non servono a niente e non ti capaciti. Altro discorso per Andromeda e Il 13° guerriero (che però non vedo da un botto). Su roba come Rivelazioni e Sol levante non mi pronuncio, non avendoli letti.
“Rivelazioni” è basato su un romanzo di MC?!? Oh, mamma! “Congo” prima o poi me lo devo leggere. A me il film non era dispiaciuto, ma non lo vedo dai tempi delle prime TV!
@George arrivo in ritardo, complimenti per il pezzo. Anche io sono del team Leviathan piccolo gioiello, lo si guarda sempre con piacere…che figata il cinema degli abissi, ci vorrebbe una rinascita.
Mentre Andromeda strain com’è? il film dico, ce l’ho lì pronto da vedere che faccio vado tranquillo? perché ultimamente sto in fissa con la sci-fi ’70…
E’ molto molto fico, ha tutte le qualità della fantascienza anni 70 più asciutta e realistica.
Lo conosco, ma non lì ho mai visto! Se non erro cooproducono Luigi e Aurelio De Laurentiis! Da noi uscì prima di “The abyss” andando meglio.
Ecco un paio un interessanti articoli dell’ epoca!
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/09/23/brividi-sottomarini.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/01/13/goldsmith-sinfonia-per-un-film.html
“Crichton poverino lo hanno fatto nero al cinema…”
Quelli diretti da lui come il mondo dei robot e la prima rapina al treno però non sono affatto male!
“Ma questo non esclude il plagio, nel senso: il fatto che nel 1989 ci sia questa concentrazione di film sullo stesso tema mi puzza di spionaggio industriale. Anche oggi gli studios si fanno la guerra spesso e a volte succede che chi copia esce per primo apposta.”
Già!
Bella recensione del canale orediorrore su youtube! ^^
“Luigi e Aurelio De Laurentiis producono insieme a Lawrence Gordon (Trappola di cristallo, 58 minuti per morire, Predator) e suo fratello Charles. La sceneggiatura è di David Webb Peoples (Blade Runner) e last but not least la regia è di quel gran dritto di George Pan Cosmatos (Rambo 2, Cobra)”
Che tempi! ^^
Sarà un caso, ma quando uscirono quasi insieme Tombstone prima e Wyatt Earp dopo alla regia del primo c’ era sempre il compianto Cosmatos! XD
@George perfetto, me lo sparo al più presto allora. Grazie
Film che si rivede sempre volentieri.
Lo vidi per la prima volta cinque o sei anni fa e ne rimasi abbastanza deluso, specialmente perchè i primi 20 minuti hanno una atmosfera della Madonna e fanno quasi credere di star guardando un filmone. Ad ogni modo, rispetto alla maggior parte dei film di merda di adesso è comunque un capolavoro.
P.S.
Deep Rising, come tutti i film di Stephen Sommers, è INDISCUTIBILMENTE una figata!!