Kurt Russell sicuramente deve essersi sentito il migliore nell’interpretare un Babbo natale più duro della media, con guantoni e carisma in bella mostra in Qualcuno salvi il Natale. Uno che dà la caccia alle tigri al Polo Nord con la sua slitta. Poi Mel Gibson gli ha chiesto di reggergli un attimo gli insulti contro tutti e in Fatman entra in scena come Babbo Natale sparando ai barattoli al mattino presto nella sua tenuta.
Fatman è una cretinata di quelle che può partorire un adolescente fatto pensando sia molto originale, girata, scritta e soprattutto interpretata in modo serissimo. Gli spazi per fare un po’ d’ironia sul fatto che qui ci sia un Babbo Natale durissimo, sulle cui tracce viene messo un killer di professione da parte di un bambino ricchissimo che ha ricevuto un pezzo di carbone di troppo, sono piccolissimi, il minimo sindacale. Tutto Fatman è dannatamente serio. E il più serio di tutti ovviamente è lui, Mel, che non cede mai nemmeno di un passo, che non concede nulla alla parodia e si occupa in prima persona di creare una versione plausibile di un uomo magico che non usa praticamente mai la magia ma ha pistole e fucili sotto al letto per ogni evenienza, indurito da una vita di lavoro e abile nell’uso della violenza (per quanto riluttante), in lotta per fare il suo lavoro in un mondo che non riconosce più.
Ce ne vuole per prendersi così sul serio eh, ma del resto ce ne vuole anche perché una sceneggiatura rimanga nel limbo di quelle che nessuno vuole comprare per 10 anni e poi, nel 2017, essere comprata. Così i due fratelli Elms dopo 10 anni in cui hanno realizzato corti e film indipendenti, possono avere la loro occasione con Mel Gibson di girare un film serio, anche se la sceneggiatura viene dalla loro infanzia. Non la perdono e fanno Fatman. In cui tutto grida “NON C’È NIENTE DA RIDERE!!!”.
Dunque c’è questo bambino viziato è vestito come un adulto e ha la parte del committente cattivo, il boss che manda gli sgherri come nei film di Bud Spencer e Terence Hill. Il suo bersaglio è un uomo già in ginocchio da un’economia che non lo aiuta e dal suo caratteraccio. Babbo Natale infatti in questo film di certo non vive al Polo Nord ma in una onesta fattoria americana, è un contribuente, paga le tasse, è conosciuto dal governo che lo contatta sapendo delle sue difficoltà per approfittarne, per usare la sua manodopera eccezionale (effettivamente degli elfi, che compaiono al minuto 50 e sono il primo dettaglio vagamente ironico) e produrre a rotta di collo senza dover rispettare nessuna regola e nessuna norma sindacale.
A scanso di equivoci Babbo si prenderà anche i complimenti dell’esercito per il livello di organizzazione ed efficienza raggiunti.
Dunque mentre il killer a pagamento cerca di capire dove viva Babbo Natale per assolvere al suo compito (non è troppo difficile ovviamente, basta seguire l’itinerario delle lettere che gli vengono mandate), l’esercito si reca da lui per utilizzare le sue infrastrutture, e questa cosa che Babbo Natale non solo vive in un contesto pienamente americano, ma è americano a tutti gli effetti (con una moglie afroamericana e il suo ranch) e finisce ad essere un contractor per lo stato, è proprio da viaggio totale. Perché non ha nessun senso. Nemmeno le revisioni hollywoodiane più sfrenate si sono mai azzardate a cambiare la sua natura sovranazionale o le origini nordiche. Di fatto è un altro personaggio che però fa quel lavoro lì.
Alla fine non si può davvero dire che Fatman sia un film riuscito, è semmai una specie di esperimento riuscito. Perché non solo Mel Gibson, in totale solitudine, forma un personaggio che come sempre ha tutta la dignità del mondo, una durezza indiscutibile nonostante tutto di lui dovrebbe gridare morbidezza, ma diverse scene se estrapolate funzionano. Soprattutto la sparatoria finale, un momento di buona azione con piccoli richiami western che fanno sempre piacere.
Certo è una sparatoria fine a se stessa, la si può vedere anche senza aver visto il film e non cambierebbe molto. Un pezzo di cinema costruito correttamente che può esistere a sé, più eseguito che concepito. È il complesso semmai che non ha un vero senso.
Ma in fondo, chi siamo noi per non essere ammaliati da Mel Gibson che fa Mel Gibson?
Dvd-quote suggerita:
“Siete dei fottuti elfi! Maledetti elfi avete causato tutte le guerre! Io li odio gli elfi! E tu sei un elfo eh?!?!”
Jackie Lang, i400calci.com
La mia religione mi impone di vedere ogni film con Mel Gibson e perdonargli tutto. Sempre.
Il bah più grosso del 2020
ma non potevano fargli rifare questo a Mel: https://www.youtube.com/watch?v=W8imsr2WmEg&ab_channel=MetalSonic7
??
Una bella idea per un mediometraggio, già un film lungo lo paga (ci sono dei momenti morti in cui non sanno come riempire il tempo e la buttano in caciara con Walton Goggins che si diverte a fare lo psicopatico) e con un finale che, boh, sembra buttato lì perchè non sanno come uscirne.
Mel clamoroso, si divora ogni cosa gli passa davanti e riesce a rimanere minacciosissimo sparando cazzate tipo “pensi che abbia questo lavoro perchè sono grasso e gioioso?”
Alla fine dai, divertente, ti fa passare un’oretta e mezza senza annoiare grazie ai due attori (avessero sbagliato il cast sarebbe molto peggio)
Ma è uno scherzone dai!
Non ci credo che un film così esista veramente.
Dove si può vedere?
Trova una cosa che non ti piace fare e falla … sarà sempre meglio del perdere tempo con sto film.
Ma io… boh… davvero…
A questo punto, Hollywood te lo offro io uno script.
“Tutti i copioni di merda del cinema americano sono scritti dalla stessa persona e ad un certo punto un fan dei film d’azione lo scopre e lancia un crowdfunding per pagare la Mafia Russa affinchè uccida questa persona.Raccoglie 2milioni di dollari nei primi dieci minuti grazie a tutti quelli che scrivono nei forum per dire come dovrebbero essere fatti i film senza alzare il culo dalla sedia.
Quello che non sa è che questa persona è un ex reduce di tutte le guerre moderne affetto da PTSD che si è ritirato nel suo ranch nel Maine (wink-wink Stephen, wink-wink) e scrive solo sotto l’effetto di psicofarmaci ed alcool che lo aiutano a dimenticare le cose brutte ma lo rendono uno scrittore di merda.Segue bodycount”
Serviti pure, Hollywood, offro io questa volta…
Rubo una banca e lo finanzio io ma solo se alla fine lo sceneggiatore va in pensione e con i soldi che ha messo da parte rintraccia tutti i firmatari della petizione e li va a menare perchè sono dei lamentosi isterici.
Ok, andata, ma ad una condizione: serio, eh? Non deve far ridere, eh?! Altrimenti che stamo a fa’, i film Disney?
Lo compro io per un dollaro!
(Serio)
…con adesso seguito.
E’ previsto un sequel in cui arriva la Befana (che lavora in una fabbrica di calze a Detroit) ad aiutarlo?
L’idea sarebbe stata perfetta per Schwarzy nel 1995, pensare che l’abbiano sviluppata senza ironia è incredibile.
Mel somiglia a Barbasophia.
A me pare Zoro coi capelli
Mel Gibson ci è andato sotto e mica da adesso
Denis: volevo segnalare che è morto Tommy Lister che lottò contro Hulk Hogan, ma era un’attore forse l’ho ricordate in Ricercati ufficialmente morti è il nero gigantesco.
Il film è come detto nella recensione, lo guardi e lo dimentichi. Ma Mel è grandioso come sempre, si mangia tutti e tutto solo guardando la telecamera. Che spreco tenerlo ai margini di Hollywood, ci stanno privando di grandi film.
Strano che una cafonata del genere non sia stata diretta da Kevin Smith, sono i suoi film questi
Lo devo troppo vedere!!!! Deve essere di un cringe mostruoso!!!
L’ho visto. Che dire, di film sceneggiati e/o realizzati da drogati ne ho visti tanti ormai in vita mia, ma in genere non hanno come protagonista una star, seppure ostracizzata, di serie A e come antagonista un attore di eccellente livello, nè hanno il genere di valori produttivi (riprese, location, scenografie) che ha questo. Senza contare il lavoro di fino (una volta che si entrati nella follia della storia) che fa la sceneggiatura per farci arrivare alle motivazioni del killer senza lo spiegone, ma con solo una frase del protagonista.
M’è piaciuto? Boh. Però è da vedere, non credo lo dimenticherò cosi facilmente
Un film orrendo, non potevo credere che avessero fatto una schifezza del genere, purtroppo invece mi sono dovuta ricredere.
Un’americanata della peggior specie, intrisa di armi, pessimismo e cinismo all’ennesima potenza.
Speravo di non dover mai vedere nella mia vita una cosa del genere…
Purtroppo, oltre alle caratteristiche che hai citato, ha anche dei difetti
Azzardo un ipotesi, Babbo Natale è americano/canadese (come Wolverine) perché si occupa solo del Nordamerica, porta regali solo ai bambini statunitensi e canadesi, in Europa c’è un altro Babbo Natale finlandese, in Asia un altro ancora ecc ecc.
Un po’ come nella pubblicità della Tim (?) in cui il Babbo ufficiale causa Lockdown incarica Babbi regionali di consegnare i regali.