Uno dei pochissimi vantaggi di essere stata una madre single che tirava su un figlio maschio sta nel fatto che, cazzo, a mio figlio gli ho fatto vedere quello che volevo io.
Che io potevo sì essere una con la pancia di fuori a diciassette anni e già inchiodata a un futuro di Somatoline e impieghi parastatali perché suo padre mi aveva piantata senza un “smezziamoci gli alimenti”, ma al mio bambino, no, A LUI NON SAREBBE ANDATA COSI’.
Poi dicono che uno guarda The Wrestler e ci mette dentro troppo del suo.

Cioé, tipo, un documentario.
Risultato, mio figlio va in prima media e già sta messo anni luce avanti ai suoi compagni di classe, perché lui non solo sa chi è Big Daddy Kane, non solo conosce a memoria tutta la tunnellata sotto i morti di La casa dei 1000 corpi, ma a Natale mi ha chiesto un cofanetto di Fernando Di Leo.
Fino a ieri lo guardavo e pensavo, “o mi diventa Tarantino o mi diventa serial killer”.
Ma quando, oggi pomeriggio, eravamo davanti al computer, e il mio bambino mi ha chiesto di cercargli le foto di Prince of Persia, io non sono stata abbastanza pronta a coprirgli gli occhi.

Jake Gyllenhaal quando ha scoperto che era finito il Crisco.
E di questo non mi perdonerò mai.
Speriamo che almeno quando festeggerà il suo compleanno nella Città degli smeraldi dalla torta gli facciano uscire un negro.