Qualche giorno fa era spuntato il trailer di Survival of the Dead, il nuovo Romero, ma evidentemente ciò era successo contro le intenzioni dei suoi autori per cui era stato rimosso al volo. Stavolta invece è ufficiale: lo possiamo guardare (vai a sapere checcazzo cambia una settimana in più o in meno, tranne che in Italia ormai siamo tutti in vacanza e questo post non lo sta leggendo nessuno).
In sè non è niente di rivoluzionario: è la solita vigliaccata che gioca a spacciarcelo come film d’orrore con un sacco d’azione, risultando per altro abbastanza moscio al riguardo, quando comunque sappiamo benissimo da tanti anni che non è questo che a Romero interessa.
La cosa che promette scintille invece è la trama: virus zombificante scoppia in isola pacifica, abitanti si dividono tra chi vuole massacrare tutti e chi invece considera gli zombi come persone malate, non ancora spoglie dei loro diritti costituzionali, e pertanto da mantenere “vive” finché non si trova una cura. Seguono animate discussioni.
Io tifo per chi vuole ammazzare tutti anche a costo di vittime civili innocenti, possibilmente minorenni.
Via con le immagini:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=Ifo7fNnm7EE
Qualcuno di voi inoltre saprà che Survival of the Dead è addirittura in concorso al Festival di Venezia. Mi pare il classico caso in cui, per ragioni di suspance, viene comoda la loro furba regola secondo la quale non possono dare più di un premio allo stesso film. Sono sicuro che il giurato Luciano Ligabue saprà gestire la faccenda nel migliore dei modi.
Romero non ci deluderà neppure questa volta. Nel frattempo, tanto per restare in tema di “… of the dead”, mi permetto di suggerirvi un filmone che ho appena terminato di vedere. Trattasi di “Dance of the dead” di Gregg Bishop. La trama, ad una prima lettura, è alquanto banale e incapace di rendere giustizia al bel lavoro svolto. Qui il trailer:
http://www.youtube.com/watch?v=kmdUJJSQzhI
Ad ogni modo il film lo trovate in giro sottotitolato in italiano.
Dance of the Dead era al FrightFest l’anno scorso, trama abusata ma effettivamente molto divertente, e con la piu’ romantica scena tra zombi di sempre (a pari merito con Wild Zero) :)
Mi ricordo di certe polentate dai parenti piemontesi: polenta al sugo di funghi, al sugo di carne, di cinghiale, di marmotta, senza niente, con le acciughe, e mai che una volta non fosse stata buona, anzi, sempre meglio.
I film di Romero sono come la polenta.
> e con la piu’ romantica scena tra zombi di sempre
Lì mi sono commosso.
a me Romero con LAND OF THE DEAD ha deluso.
Direi che il ritorno al low budget dopo i fasti di land of the dead si nota, sbaglio?
Si’, ma era tornato al low budget gia’ con Diary of the Dead, tra l’altro dichiarando che preferiva di gran lunga cosi’. E’ uno un po’ alla Carpenter, ha bisogno che nessuno gli rompa i coglioni.
Sarebbe interessante sentire Ligabue discutere animatamente di cinema con Joe Dante e company. Spettacolo grottesco assicurato.
Comunque ogni anno le regole di assegnazione dei premi subiscono cambiamenti, ogni anno ci deve essere l’eccezione che bypassa il regolamento (ad opera di Muller). E come sempre, un premio agli italiani dovranno darlo, a discapito di altri meritevoli film. Ma d’altronde, basta vedere chi mettono in giuria