Philip K. Dick è uno degli scrittori di fantascienza. Uno dei – quanti saranno? – quattro, cinque scrittori di fantascienza per cui vale la pena vivere. Ognuno di voi avrà i suoi preferiti per cui, per evitare di menarci subito forte ed intasare i commenti di “ma non hai citato questo che è troppo il migliorissimo!”, non menzionerò nessun’altro, ma articolerò un filo meglio. Philip K. Dick è un certo tipo di fantascienza. Gran parte della sua produzione letteraria di genere ha definito un tipo specifico di Sci-Fi. S’è inventato qualcosa, insomma. Poi esiste un esercito di gente che l’ha saccheggiato, che lo ha copiato (bene e male) e altri ancora che lo hanno preso come ispirazione per i loro racconti. Tentiamo di dirlo nel modo più semplice possibile: Dick ha creato una letteratura il cui punto centrale è il sovrapporsi e l’incrociarsi di diversi piani di realtà. Esiste una realtà percepita e una realtà ulteriore, spesso invisibile o nascosta. Questo porta poi ovviamente a uno sviluppo di molte caratteristiche tipiche della sua produzione: il confronto tra ciò che è vero, ciò che è falso e quello che è simulato. Il mondo di Dick ovviamente è già finito su grande schermo, con risultati alterni. Da una parte ci sono film come Blade Runner e Atto di Forza, dall’altra Next e Paycheck. Banale dirlo, ma è facilissimo farsi prendere la mano e, pur partendo da un testo notevole, confezionare una puttanata. Più difficile capire a fondo il mondo di Dick e trasportarlo con rispetto su grande schermo. Non serve necessariamente essere dei Ridley Scott (evidentemente un Ridley pre sostituzione con quello che fa i film a suo nome adesso che è un megapoveretto pezzentissimo) o dei Paul Verhoven in stato di grazia. Si può anche essere un George Nolfi e fare I Guardiani del Destino: un gran bel filmettino.
L’altro giorno dovevo uscire con una. L’appuntamento era alle 20,30. Io ho calcolato con svizzera precisione quanto tempo ci avrei messo in macchina da casa mia al luogo dell’incontro. Ho poi sottratto un quarto d’ora per andare sul sicuro. Poi sono uscito cinque minuti prima di quello che avevo deciso. Questo perché sono un po’ un giandone e un po’ perché non volevo sbagliare. Una volta sceso in strada, ho trovato la mia macchina bloccata da una stronza che aveva parcheggiato in seconda fila. Una volta liberata la mia Mustang II Ghia V8 nera del 1978 (è così: fattene una ragione) sono finito in un ingorgo stradale senza precedenti storici. Ho beccato la famosa onda rossa, ovvero quella sequela infinita di semafori solo rossi che ti impediscono di fare più di mezzo isolato alla volta. Una volta arrivato vicino al luogo dell’incontro, non sono riuscito a trovare un parcheggio uno manco a piangere. Risultato: sono arrivato che ero incazzato come una tarantola e soprattutto con venti dannati minuti di ritardo. Risultato 2: la ragazza in questione si stava annoiando a morte, aveva finito le sigarette e mentre mi malediceva è andata a prendere un pacchetto. Mentre girava l’angolo in direzione del tabaccaio è andata a sbattere contro il sosia italiano di Ryan Gosling. Fra tre anni si sposeranno. Saranno felici e il loro secondo genito inventerà il teletrasporto. Evidentemente non era destino. O forse sono stati i Guardiani del Destino.
Il racconto da cui è tratto I Guardiani del Destino si intitola Squadra Riparazioni ed è stato pubblicato per la prima volta sul numero 4 della rivista di racconti di fantascienza Orbit Science Fiction uscita nel settembre del 1954. In Italia è stato poi ripubblicato su alcune raccolte dei racconti di Dick edite da Fanucci Editore. Più o meno la storia è simile a quello che mi è accaduto. C’è un’unica differenza: il protagonista de I Guardiani del Destino ha visto dietro il velo di Maya. E cosa ha visto? Ha visto i lavori in corso. Ha visto coloro che regolano la nostra realtà armati di pazienza e righello. Ha visto un esercito di uomini eleganti che sono quelli che fanno scattare il semaforo rosso quando non deve, ti bloccano la macchina quando sei in ritardo e spargono il mondo di sosia di Ryan Gosling. Perché lo fanno, disperati ritardatari miei? Lo fanno perché devono attenersi al Piano. C’è infatti un Piano, una realtà ulteriore che è stata già scritta e che deve essere rigorosamente rispettata. Altrimenti? Altrimenti le cose non andranno come dovevano andare. E il mio libero arbitrio? Mi fai ridere, mi fai. Ti faccio credere che sei tu a scegliere della tua vita, in realtà… Per fare questo però servono I Guardiani del Destino, che sono come degli Angeli regolati dalla burocrazia.
Una delle cose più interessanti del racconto di Dick, perfettamente capito da George Nolfi, già sceneggiatore (per film tra gli altri come Ocean’s Twelve e The Bourne Ultimatum) e qui per la prima volta regista, è il alto umarell del Guardiano del Destino. La fantascienza di Dick per certi versi può ricordare quella pesantezza burocratica simil Brazil di Gilliam. Ci sono scartoffie, quaderni, faldoni, biblioteche, uffici, capi reparto, superiori. Non basta fare tricchetracche con una manina per far andare le cose secondo il Piano. C’è bisogno di costanza e pazienza. E le cose ovviamente peggiorano nel momento in cui un civile vede e capisce il magheggio sotto. E peggiorano ancora di più se di mezzo c’è l’amore. Perché nel momento in cui le nostre azioni dovrebbero essere regolate da qual caos tipo celle emozioni e dei sentimenti tutti matti che senti le farfalle nella pancia e “oggi ti prendo e ti porto al lago perché ti voglio baciare sulla mia panchina preferita di Varenna e vaffanculo a quella riunione che avevo dove dovevo decidere sul futuro del pianeta” non è una cosa che i Guardiani del Destino possono accettare.
Insomma, ma com’è questo film? Bello. Proprio carino. Ha una bella storia, un buonissimo ritmo, degli attori belli, bravi e che funzionano (e c’è anche il grandissimo Terence Stamp!) e anche un buon equilibrio tra le parti “spiegones”, “actiones” e “amorones”. Ma soprattutto Nolfi ha vinto la sfida più difficile: quella di lavorare a servizio dell’autore del racconto. Dick è un nome che spaventa. Il rischio è quello di essere schiacciati o di farsi prendere la mano e schiacciare. Nolfi ha l’umiltà necessaria per farsi da parte e rispettare l’atmosfera dickiana del film. E alla fine vince lui. Bravo George.
DVD-quote suggerita:
“Ottima trasposizione di un bel racconto di Dick. Vi basta? ”
Casanova Wong Kar Wai, i400calci.com
A me basta! Venerdì mi fionderò in sala.
Avevo dei dubbi su Emma Stone e il solito tacchino Damon.
I miei cinque scrittori di fantascenza (in rigoroso ordine alfabetico):
Asimov, Adams, Dick, Evangelisti, Turtledove (in quota guilty plasure)
Antifrastic is the way?
l’avevo pesantemente snobbato perché pregiudiziavo sul trailer che sembrava una cacatona galattica… adesso mi sa che lo recupero.
Anch’io adoro P.K.Dick…
Dick è Dio che è uno e trino con Gibson e Dick-Gibson
“Dick è Dio” mi garba su più fronti
P.S.: rumors nella mia testa danno Ubik come prossimo candidato
ma ci sono racconti brevissimi che già sono sceneggiature complete e perfette, perché lui in pochissime parole riesce già a immergerti in una storia completa! è un genio…
Dick è Dick.
Però è sommo tra i sommi, e di sommi nella fantascienza ce ne sono un bel po’.
Ma non mi dilungherò perchè mi dilungo solo sui fumetti io.
Fim godibile tratto da un racconto altrettanto godibile, l’han pubblicizzato poco e male (pare una spy story col risvolto sentimentale da come lo mettono) e invece una serata se la merita.
Tra l’altro la storia (che si chiama Squadra Riparazioni in italiese e Adjustment Team in inglese) del racconto di Dick , non la trama proprio le vicende legali dell’opera sono travagliate, se vi va leggetevela.
http://tinyurl.com/3xfnefu
concordo
Finalmente una rece con cui non sono molto d’accordo.
Un altro monsters (una storia d’amore a cui attorno ci si fa un film). Però cmq non m’è spiaciuto, anche se preferivo quella di monsters questa c’ha lo sguardo un pò troppo furbetto.
La storia (oltre quella d’amore) non m’ha intrigato molto (soprattutto la questione degli angeli), lei che balla mi ricorda maria de filippi e come coppia proprio non ce li vedo. Non vi aspettate un altro blade runner :P
Per fare un paragone eternal sunshine of the spotless mind l’avevo trovato interessante come combo storia di amore e non, qui no.
Cmq Casanova basta con le balle tipiche da ritardatario!
Addendum vagamente spoileroso? Come film romantico ci vedo frasi tipo: “Vedi amore, pure io andrei/sono andato contro il destino per stare con te!” Solo che qui un “non può piovere per sempre” assume un altro significato ;)
Maledetti film romantici non se ne può più, cazzo la donna della tua vita ora esce pure dal cesso. :D
L’ho visto giusto giusto ieri sera.
Seguono spoiler pesi sui vari momenti dove la mia sospensione dell’incredulità è andata a farsi un giro:
1) “siete angeli?” “prima ci chiamavano così”
2) senza cappelli non si passa
3) l’acqua blocca il flusso.
4) il fatto che uno passi 3 anni dietro al ricordo di Emily Blunt
5) le conseguenze sul fisico di Matt Damon di una dieta a base di pici al burro e salvia
Sempre spoileroso. Ah m’ero scordato ancora: sei un angelo, come ti chiami? Thompson. Eh??? Cioè se lo facevamo in italia sto film si chiamava Rossi? O chessò… Pravettoni? ^^;
Cmq finale prevedibilissimo dal 2-3° minuto del film. La parte migliore del film sono le parole di Matt Damon quando è appena stato sconfitto alle elezioni, quando gli fanno le foto alla scarpa :) Peccato.
Ah, ma quindi la recensione NON è antifrastica?! cioè, davvero “Ottima trasposizione”?!
inizio ad avere dei seri dubbi…
ma questi “guardiani” non sono uguali uguali agli “osservatori” di Fringe?
Film che devo assolutamente trovar il tempo di andare a vedere.
Chissà invece se andrà mai in porto il progetto “Ubik” di Gondry, se mi fa una cagata con quel libro dissepellisco il Tomahawk e lo scotenno.
Film che devo assolutamente trovar il tempo di andare a vedere.
Chissà invece se andrà mai in porto il progetto “Ubik” di Gondry, se mi fa una cagata con quel libro disseppellisco il Tomahawk e lo scotenno.
Giuro che mi sembrava di aver visto il trailer di un altro film. al che l’ho riguardato. E continua a smbrarmi il trailer di un altro film..
Che abbiano puntato al pubblico degli “indecisi” dando tanto peso alla storia d’amore? Cioè, sinceramente dal trailer l’avrei snobbato a priori.. Ma leggendo ciò che dici, forse la prima impressione è scorretta.
Da recuperare.
io sono vivo
voi siete morti
Di una cosa son curioso ma era Norris anche nella storia originale oppure l’hanno messo per fare da richiamo a Chuck Norris? :)
Cmq sto film c’ha un’altra perla: quando ti metti a parlare allo specchio da solo significa che il discorso che farai sarà preparato, poco spontaneo e poco sincero.
anch’io come tanti qua sopra non m’aspettavo chissachè, lieto di venire smentito. casanova, però, apprezzo l’introduzione su dick e tutto il resto ma del film hai detto veramente pochino, trama a parte. (anche se capisco che “ottima trasposizione” riferito a dick valga più di mille parole)
solo a me fa venire in mente the box…uomini eleganti di mezza età che fanno robe assurde…comunque di film tratti da dick vorrei ricordare oltre a minority report anche quel piccolo cult dimenticato che fa di nome:screamers…
O pure screamers cavolo? Tutti glieli han fatti film. M’avessero fatto pure una bella trasposizione e non 3 film a cavolo di Io sono leggenda di matheson. :-/
“Ottima trasposizione di un bel racconto di Dick. Vi basta? ”
Mi basta e mezzo, Dick è il mio preferito.
@ Phoenix.
OK non è una trasposizione fedele, anzi, ma Occhi bianchi sul pianeta terra è un film del cristo e della madonna. A partire dal titolo, sia in inglese (The Omega Man) che in italiano.
Eddai.
Dopo questo film, io mi sto de-cobrificando. E non solo per migliorare l’atletismo delle mie sinapsi. Ma proprio per essere un cobrificatore di cinema, che è la mia massima aspirazione da quando sono diventato H.P.
De-cobrificarmi non è una critica, come qualcuno potrebbe pensare, ma un auto-tag, un esperimento sul mio status onticocratico.
Ora: io sono nel flusso Baconiano, con riferimento al Francis. Ma anche al Kevin. E questo è il nodo del decobrificare.
@phoenix
senza contare lo specchio di la 25a ora :)
@Solocomun Kane
Non l’ho mai visto tutto quando vidi l’inizio lo fermai li :) Prima o poi lo vedrò. E’ che ho trovato il libro stupendo e vorrei una trasposizione fedele non fatta a cazzo come quella italiana del 1829 :) o con will smith o stravolta come quella di omega man.
@Harry
Ah la 25a ora è da una vita che non lo vedevo nn ricordavo manco che film fosse, quasi quasi me lo riguarderò.
Sto aspettando una rece di Miike che c’ho la canzone giusta, sperando che recensisca un’altra cagata.
Ma solo a me la trama pare incredibilmente simili ad un racconto di Asimov?
La fine dell eternita, se non mi sbaglio.
I dickani (letteralmente cazzo culo) ti risponderanno che dick è venuto prima di asimov (ejaculatio precocis).
Il secondo tempo è ai limiti della sopportazione. Ed ovviamente culmina col pippotto sul libero arbitrio e dio che accetta di cambiare i propri piani sull’universo tutto perché impressionato da un amore puro che non conosce barriere. Nella parte dove ci sono tre apparizioni di Terence Stamp a breve distanza l’una dall’altra sembra di guardare Beetlejuice.
Love is stronger than fate? Sticazzi.
A me non è piaciuto.
Io non ho niente contro i film romantici. Però “romantico” per me significa “film dove l’amore perdura nonostante tutto”, non “film in cui siccome due si amano vengono contraddette tutte le premesse fondanti del film senza nessuna giustificazione, e ci mettiamo pure un bel pippone retorico in fondo”.
Visto. Obiezione: con l’avvento di facebook, che il candidato al senato nonchè protagonista sembra ignorare (…”ti ho cercata su google”….SU GOOGLE??), il compito dei Guardiani, se si tratta di tenere lontane due persone, si fa sempre più arduo….
che schifezza…zucchero e miele come se piovesse e una serie di bug nella trama che darebbero fastidio anche ad uno scimpanzè(perchè lei non cerca mai lui????)
mi sembra strano che in italia non sia stato spacciato per un drammone d’amore…avrebbe fatto più soldi…
Visto solo tra ieri e oggi e l’ho trovato scritto malissimo, proprio stupido. Dato che pare se ne siano resi tutti conto inizio dalla pallosissima storia d'”amore”. Non ci siamo proprio, ai livelli dei drammi adolescenziali. Come ha detto l’altro utente lei NON LO CERCA MAI e lui prende tutti i giorni lo stesso autobus ma non fa nient altro (elise su google??? wtf?).
Da studente di storia una cosa mi ha fatto letteralmente imbestialire per quanto è sintomo di ignoranza: secondo chi ha scritto il film da Roma al Rinascimento è tutto merda…qualsiasi persona che mastica un pò di storia gli riderebbe in faccia (bitch, please).
E alla fine il tizio gli rinfaccia di aver lasciato Elise all’ospedale, peccato che l’abbia accompagnata a casa in taxi. Guardando una scena eliminata si capisce che hanno cambiato la storia ma si sono dimenticati di adattare il dialogo!!! Ma come cazzo si fa?
Sto film è veramente stupido. Peccato.
“E alla fine il tizio gli rinfaccia di aver lasciato Elise all’ospedale, peccato che l’abbia accompagnata a casa in taxi. Guardando una scena eliminata si capisce che hanno cambiato la storia ma si sono dimenticati di adattare il dialogo!!! Ma come cazzo si fa?”
Ehm, no. Ho visto il film ieri in DVD, non la riaccompagna a casa in taxi, mentre lei è a letto in ospedale lui le dice “vado a fare due telefonate” e se ne va. Poi si vede lei che lo aspetta in sala d’attesa e stacco.
Possibile tu abbia visto un montaggio diverso? :)