«La prosopoagnosia è un deficit percettivo acquisito o congenito del sistema nervoso centrale che impedisce ai soggetti che ne vengono colpiti di riconoscere correttamente i volti delle persone».
SIGLA
È sulla prosopoagnosia che si basa Faces in the Crowd, secondo film di Julien Magnat che ritorna dopo Bloody Mallory (che non ho visto quindi non so dirvi se è meglio, peggio, uguale, etc etc etc). È sempre bello vedere dei registi/sceneggiatori cercare di svecchiare un genere che ormai ha poco da dire attraverso l’applicazione di deficit clinici dai nomi estrosi. La perdita della memoria a breve per Nolan, la prosopoagnosia per Magnat e la macropsia (cioè la condizione neurologica che influenza la percezione visiva umana, per cui gli oggetti appaiono più grandi del normale e il soggetto più piccolo) per qualunque regista porno che voglia usare quest’idea innovativa. (Chiedete a Nanni il mio numero, mi accontento di vendere il concept senza scriverne il soggetto. No perditempo). Orbene, la trama.
Milla Jovovich a un certo punto, ritornando a casa di notte, vede un serial killer (Johnny il Frignone, sì potete ridere) fare decorosamente il suo mestiere di serial killer. Lo vede proprio in volto oh… mica balle. Ma quello la scaraventa giù da un ponte, lei prende una capocciata sulla testa e tran! IL DISASTRO È FATTO! Milla Jovovich da quel momento perde la capacità di riconoscere i volti. Oh ma davèro eh? Cioè che chiude gli occhi e li riapre e la faccia della gente è cambiata. E se si guarda allo specchio non si riconosce. È c’è di peggio: il serial killer le ha rubato la borsa e sa chi è. Cioè capite no? Non solo non risconosce più il fidanzato/le amiche/il papà (cosa che avrebbe potuto avere risvolti dirompenti sulla trama se solo si fosse sfruttata a dovere), ma l’assassino le si può avvicinare tranzollo e lei non lo riconosce. Oh, ma è dramma vero… mica fichi canditi. Ovviamente ci sarà un poliziotto buono che l’aiuterà, scoppierà l’amore tra i due, e alla fine si scoprirà il cattivone nel consueto colpo di scena.
Ma a questo punto penso di dovermi avvalere di un estratto da una recensione apparsa su un noto blog di critica cinematografica.
“Thriller tanto elegante quanto convenzionale questo Faces in the Crowd, anche se l’escamotage del disturbo percettivo permette al regista Julien Magnat di imbastire un gioco di specchi piuttosto dinamico che vivacizza e in parte sopperisce ad un impianto sin troppo classico”.
-SBADIGLIO-.
Ora, se volete una mia onesta opinione, a parte il fatto che tutte le volte che leggo l’espressione “gioco di specchi” mi viene voglia di grattarmi nell’incavo delle gambe (spesso perché non significa nulla, ma proprio nulla, se non che a un certo punto c’è uno specchio e la protagonista gli tira un cazzotto in preda a una crisi isterica), Faces in The Crowd è una delle robe più didascaliche che mi sia capitata in mano dai tempi del sussidiario delle elementari. Ma parliamo di imbarazzo vero per me spettatore continuamente sollecitato da scritte al neon “Applausi”, “Paura”, “Compro oro pago in contanti”.
Se tu, sceneggiatore dei miei gloriosissimi, mi fai iniziare il film con la Milla che legge l’oroscopo che le dice “un incontro con uno sconosciuto cambierà il tuo modo di vedere le cose”, seguito dal fatto che successivamente una bambina versa dell’acqua su un disegno di una donna sciogliendone il volto e poi prosegui, imperterrito, tungstenico, a dare segnali di questo tipo senza alcun ritegno e alla fine, non contento, mi fai pure capire esattamente TUTTO il finale al minuto 40 (su un’ora e mezza), allora io ti schifo e ti sputo. Perché questo non è un thriller, è il Pictionary.
Ditemi: secondo voi tra il fidanzato di lei, il poliziotto che la ama e uno psicologo della polizia che segue le indagini e a un certo punto si vede un bambino (che lo psicologo vede tutte le volte che può) la cui madre è una delle vittime guardare la Milla e fare “shhhhh” con il ditino sulle labbra… ecco secondo voi chi sarà mai il serial killer cattivone? Sì, le sento già le voci pignoline di alcuni di voi “E il cast molteplice Miike, dove lo metti il cast molteplice?”. È vero: il buon Magnat per darci l’effetto straniante e farci empatizzare con la protagonista (-SBADIGLIO SBADIGLIO-) ha pensato bene di utilizzare un escamotaggio che, sulla carta, non pareva neanche male.
Tutti i personaggi secondari, infatti, sono interpretati da più attori che turnano di volta in volta. Qleul’eftfteo un po’ csoì no? Gli unici a rimanere uguali a sé stessi sono la Milla (e va beh) e Julian McMahon. Ci siamo intesi? Mr. Victor Nip Von Doom Tuck McMahon. In versione imbolsita e palestrata. Un’ora e mezza di Julian è quasi peggio di due ore di Kirsten Dunst. Quasi… eh…
Per il resto la regia è del tutto anonima con nessun guizzo che non sia mutuato dal volume “Thriller For Dummies: tutto ciò che dovete sapere per non ingaggiare Christian Bale” e tanti colori sparati ammille. Per carità, non è un film brutto nel senso di brutto. È un film noioso. Nel senso di “adesso anche basta”.
DVD-Quote Suggerita
Un gioco di specchi che basta.
Bongiorno Miike i400calci.com
Candidato al Miikelangelo D’Oro.
Il bambino spoiler.
“Perché questo non è un thriller, è il Pictionary”: Prenoto il Tatuatore.
@Kurosawa: uno cita Memento e poi tu il tatuatore… oddio il cortocircuito!
I fichi canditi sono un dramma.
E pure McMahon conciato in quel modo.
Ma l’utilizzo di scene come la protagonista isterica che da il pugno allo specchio in segno di sconvolgimento interiore e il bambino che fa sssssh non è ancora stato vietato dalla convenzione di Ginevra?
Voi ci scherzate su, ma De Crescenzo va in giro con un bigliettino in cui c’è scritto che soffre di questa lieve fregatura, lo consegna a chiunque lo saluti e aspetta che si mettano a ridere, dicendo: “Vincè, ma stai a scherzà ! Nun imparerai mai! Hahah !”
Purtroppo però è vero.
Hai finito le sigle coi rapper bulli Miike?
Se così fosse posso darti una mano: http://www.youtube.com/watch?&v=5JrCQ8A-qQI
Bloody Mallory ciofeca ignobile con una tipa bloodrayne-wannabe che combatte i demoni in compagnia di un(a) trans e una bimbaminkia psi. E dopo un film cosi, pure di un bel po di tempo fa passa a dirigere Milla Jovovich?
Winter Is Coming
@Naccio: mi piace variare… e Diego Maniglia mi consente tante variazioni e poi Simpatia EBM… dai… Peraltro ha anche le tracce in download. http://soundcloud.com/diego-maniglia/simpatia-hot-stick-ebm.
@Tetsuo: delle due l’una. O Milla si svende. O Milla si svende.
Nemmeno una parola sulla cazzata di lei che riconosce la gente guardando cravatta e baffi?
Il mega sgamo finale causa sangue in faccia è la cosa piu’ triste mai vista a sto mondo.
Che poi non mi è ben chiara la filmografia della signora anderson: saga di resident evil & marea di film di merda senza titolo a random?
@Tetsuo
Bloody Mallory…mado’ che trash subliminale, lo hanno girato interamente nel solarium di cusano milanino.
Certo che tirarlo in ballo nel 2011è sinonimo di turpe gravi.
@Schiaffi: tesoro mio puccioloso, se vuoi io scrivo tutta la trama dall’inizio alla fine, ma poi più che una recensione ti trovi una telecronaca del mio dolore con buona pace per quei 4 soggetti che pensano di vedersi i film. (che va bene lo spoiler ma poi anche no)
Che poi uno dice facciamo un film con la Milla (e i suoi soldi li spende) e poi prende il primo fesso che passava di li, gli chiede cosa cosa ha diretto e alla risposta ‘Bloody Mallory ‘ gli dice ok assunto….
Ma che si fumano ad Hollywood (o suoi bassifondi)?
Gran palla di film eh.
Agiungo un off topic…Redazione dei I 400 calci avete avuto modo di vedere Take Shelter a qualche anteprima?
Non so il motivo ma mi dà l’idea che debba essere un film molto bello e cercavo qualche certezza. E’ uscito a settembre ma non si è saputo più niente di distribuzione. :(
Ma almeno si vedono le zizze?
Sono donna, sono debole, scusate. Mi è bastato leggere Julian McMahon per decidere che sopporterò qualsiasi tedio anche solo per vedere quella sua bella faccetta XDXD
però c’è Milla checcazzo, non lo vogliamo scrivere GROSSO?
tra l’altro secondo me veniva fuori un porno che levati.
anche col gioco di specchi voglio dire, magari sopra il letto, coi baffi, quella roba che fa Ron Jeremy con le tre dita che fa tanta stima e riderone, e tutto il resto.
un mondo che boh, vardate.
un mondo che boh.
ah e stima riderone anche per Miike
@Schiaffi:
il fatto che lei riconosca le persone da dettagli come vestiti etc non è una cazzata… http://it.wikipedia.org/wiki/Prosopagnosia#Sottotipi_di_prosopagnosia
E non diciamo nulla del MEGALOL della scena in cui la Milla a letto chiude gli occhi li riapre e vede il marito con una faccia non troppo figa allora MMMH NO, li richiude, li riapre e vede un gran bonazzone, allora fa la faccia da porca e ci dà dentro? ABBELLAAAA per i volti funziona, per le dimensioni come si dice all’inizio non ci puoi far nulla!
@Bathfinder: ma secondo te?
@Bollalmanacco: mi dispiace tanto… c’è una cura?
@Vix:MILLA.
La sindrome da cui è affetta la protagonista esiste davvero… Rende impossibile la memoriazzazione dei volti, ma mi spiegate perchè lei non riconosce le persone dalle voci o dalle pettinature? Questa cosa non sono riuscito a digerirla. Comunque brava Milla.