Crea sito
Menu

i400Calci

cinema da combattimento

recensioni

Speciale Robottoni: Hardware – Metallo letale

Jean-Claude Van Gogh
di Jean-Claude Van Gogh | 17/11/201141

(sigla per caricarvi a dovere)

Allora, quanti di voi hanno visto Hardware? Ve lo dico subito: voglio, pretendo, vi chiedo gentilmente (spaccandovi le ossa) (perchè siamo su I 400 CALCI) (la gentilezza sta nel non uccidervi) che mi diciate quando, dove e con chi lo avete visto, come vi sembrò e cosa ne pensate adesso. Così, per alzare il numero dei commenti e vincere quella maledetta coppa modellata con lo sputo di Olivier Megaton (l’uomo con il cognome più figo del mondo blablabla). Io ad esempio l’ho visto da solo per caso diversi anni fa in TV poco conscio di cosa stessi guardando e mi sembrò una gran figata, poi rivedendolo con occhio conscio e mente preparata mi è sembrato ancora più figo, ma andiamo con ordine.
Perché ci piace Hardware. Intanto ci piacciono l’hardcore, l’hardcore punk, l’hardcore porn, l’hardcore massacre, l’hardcore cooking, l’hardcore sleeping, l’hardcore tooth brushing, e Tom “Core” Hardy. Ci piace vivere hardcore, lo sanno tutti. Ci svegliamo la mattina e ci mangiamo le nostre sorelle. HARDCORE. Hardware quindi ci piace perché, come hardcore, è una parola che inizia con hard. TRY-TO-STOP US-IT’S-NO USE! Scusate.
Hardware ci piace anche perché è un film Cyberpunk. Cyber perchè ci sono i robottoni, punk perché c’è Iggy Pop che conta i morti (alla radio) e Lemmy che guida la taxi barca ascoltando i Motörhead (che, come ci spiega il regista, si scolò una bottiglia di Jack Daniels e fece cadere una pistola nel fiume; HARDCORE) . Quindi Hardware ci piace perché è un film punk (hardcore) con i robottoni. Soprattutto con i robottoni. In realtà di robottone ce n’è soltanto uno, ma è così vicino alla definizione di definitivo che vale come più robottoni. Almeno 7.

Una cura biblica per il vostro culo.

M.A.R.K -13, il nostro robottone, ci si presenta così, con una citazione biblica che si può tranquillamente tradurre con NESSUNA CARNE VERRA’ RISPARMIATA, parafrasabile in VI MASSACRERO’ TUTTI. Capito il concetto, no? Il film ancora deve iniziare e già sappiamo che vivi non ne usciremo. Poi per i primi 40 minuti il robottone resta tranquillo, viene trovato a pezzi nel deserto dal cantante dei Fields of the Nephilim (che però non sono hardcore e quindi ci fanno cagare), viene comprato da Dylan McDermott e regalato per Natale a Stacey Travis con la speranza di farci dell’hardcore sex (spoiler: lo fanno). Lei poi da brava artista incompresa colora la testa del robotto come la bandiera americana (metaforoni a go-go) e l’attacca ad un ammasso metallico che pare un Pollock tridimensionale dove il nostro amico inizierà ad autoripararsi.
M.A.R.K. -13 è stato creato per risolvere il problema della sovrappopolazione mondiale, il suo scopo ultimo, quindi, è quello di massacrare con criterio esseri umani. Il nostro M.A.R.K -13 però ha un difetto, è un robot scriteriato e massacra a vista. E  con massacra intendo che ti cava gli occhi, ti inietta un acido paralizzante, ti maciulla il ventre con una sega circolare, ti taglia a pezzi con una motosega e, per sicurezza, ti sfonda la testa sul pavimento. Se sei femmina prova pure a stuprarti con la sua trivella pelvica tipo Tetsuo anche se non così Dirk Diggler. HARDCORE, dicevamo. E ad ammazzarlo ci si mettono in cinque, almeno. Lo esplodono, gli danno fuoco, gli sparano con praticamente qualsiasi cosa, lo buttano giù dalla finestra, gli sparano di nuovo, e lui HARDCORE vive e sopravvive come fosse il robot più figo sulla terra (spoiler: lo è) e vede bene di uccidere l’inutile McDermott con un’iniezione che gli provoca visioni Kubrickiane sul significato dell’esistenza. Definitivo, dicevamo.
Poi però GLI FANNO LA DOCCIA e, come il grande Gatsby che per la prima volta usa la sua piscina, perisce a causa di una tenuta poco stagna per poi essere preso a mazzate dall’incredibile Stacey Travis. Una fine poco decorosa per un grande robot, proprio come Gatsby. Il significato, ovvio, è che l’America non può sopravvivere a troppa pioggia durante un campionato di baseball femminile. Ovvio, dicevamo.

Star Spangled HARDCORE Robottone

Hardware poi ci piace perché c’è Stacey Travis che oltre ad essere piuttosto gnocca e a mostrarci le tette è pure la badass final girl per eccellenza. E’ la vera protagonista del film nonostante McDermott cerchi in tutti i modi di farsi strada mostrando il suo gran muso, ma alla fine fa poco e niente. Si fa la Travis, porta la morte a casa sua e nel momento del bisogno va via per incontrare un nano. Ok, messa così sembra una cosa positiva MA NON LO E’. Lei invece fa tutto da sola, è indipendente, furba e intelligente, sopravvive perchè si chiude in un frigo, fa esplodere Mark più volte con del gas, al buio, e quanto viene scaraventata fuori dalla finestra FA TARZAN CON I CAVI ELETTRICI ED ATTERRA SUI CINESI. HARDCORE. Poi torna da lui incazzata nera e ricoperta di sangue e lo fa fuori impugnando una mazza da baseball. BOIA, TI AMO.

Everybody wants Kung Fu fighting.

Ed infine Hardware ci piace perché è un po’ il figlio di un prolifico decennio (o due) di produzioni americane horror e sci-fi, una variazione sul tema slasher con un robottone definitivo al posto del regolare assassino. Tra Non aprite quella porta, Terminator, La casa, Mad Max e tutto quello che c’è stato nel frattempo l’influenza si sente forte, e non parlo di semplici citazioni (che comunque ci sono) ma di un’atmosfera tipica di certi film della madonna che Richard Stanley è bravissimo a ricreare e omaggiare. Il suo passato da videoclipparo, poi, lo ha aiutato in diversi momenti a salvarsi dal baratro della poverata, a partire dal fenomenale utilizzo della colonna sonora originale (classica con derive elettroniche) e canzoni punk, ma soprattutto durante la sequenza centrale, piuttosto lunga, in cui il robot fa sfaceli in casa dove hanno dovuto spegnere tutte le luci lasciando solo una luce rossa intermittente per farlo vedere il meno chiaramente possibile. Risultato, per mezz’ora di film sembra di stare pieni di pasticche in un cazzo di rave party cyberpunk hardcore, ma per fortuna il videoclipparo che è in lui ci si è sballato un casino gestendola alla grande e solo raramente le sequenze risultano confuse, però capisco benissimo tutti quelli che guardandola hanno urlato POMPO NELLE CASSE POMPO NELLE CASSE.
Quindi Hardware ci piace perché è un film cyberpunk della madonna e quasi sicuramente l’ultimo del suo genere. Forse qualcuno di voi lo ha pure visto al cine in una sala trasformata per l’occasione in un fighissimo rave party cyberpunk hardcore. Invidione.
RISE ABOVE WE’RE GONNA RISE ABOVE!

DVD-quote:

“Il film cyberpunk più HARDCORE che l’umanità ci abbia donato.”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com

>> IMDb | TUTTO IL FILM

Bonus: HARDWARE CI PIACE PERCHE’ CI SONO LE RENNE CHE BALLANO.

L'HARDCORE!

Jean-Claude Van Gogh
Autore del post: Jean-Claude Van Gogh
"James Cameron puppami la fava."
E
D
k

tags: badass final girl black flag Carl McCoy Dylan McDermott HARDCORE Hardware iggy pop John Lynch lemmy M.A.R.K. -13 Mark Northover Metallo letale richard stanley RISE ABOVE speciale robottoni Stacey Travis

I prossimi appuntamenti in live streaming

  • Ogni lunedì
    • ore 21.00:

      La palestra dei 400 Calci

      – News, cazzeggio e le vostre domande
  • giovedì 30 marzo 2023
    • ore 21.00:

      L'arena dei 400 Calci

      – Sala dei trofei: JCVD
Seguici su Twitch
«
Kellàn Kellàn: Arena
recensioni | 16/11/2011
Faces in The Crowd. Sopiler a mnaetta
recensioni | 18/11/2011
»

41 Commenti

  1. joe r. lonsdale 17/11/2011 | 08:12

    ahimè l’ho visto con 10 forse 15 anni di ritardo, quindi linciatemi pure ma non mi ha entusiasmato quanto Il Replicante che vidi in età giusta per esaltarmici…

    Rispondi
  2. Officina Infernale 17/11/2011 | 08:27

    Visto all’epoca sempre piaciuto…cmq è tratto da una serie di 2000 ad onnipresente fumetto british….

    Rispondi
  3. Phoenix 17/11/2011 | 08:31

    Visto qualche anno fa, bello.

    Rispondi
  4. Sor Pampurio 17/11/2011 | 09:23

    L’ho visto quando avevo tipo 14 anni nel 1990 in compagnia del mio amichetto preferito a casa mia e mi sembrò fantastico,era una videcassetta dimmerda affittata nella videoteca sotto casa…quindi i dettagli erano inesistenti e non si capiva un cazzo però ragazzi che filmone! Era il periodo in cui giocavo al gioco di ruolo “Cyberpunk 2020” quindi vi lascio immaginare l’estasi…poi rivedendolo nel 2010 da DVD e quindi con una maggiore nitidezza devo dire che non mi è garbato come a quel tempo però rimane un film UNICO…ma ragazzi classe 1999 ve lo ricordate?

    Bò vabè che grandi in due giorni avete ricordato la mia infanzia che miti!

    Rispondi
  5. ratto reietto 17/11/2011 | 09:29

    Visto 7-8 anni fa su sky, dopo averne sentito parlare come capolavoro per anni.
    Confermo che ci sono dei pezzi da acido vero.
    Me lo devo rivedere, comunque mi aveva esaltato non poco.

    Di Stanley mi era garbato molto (ma forse anche di più) Dust Devil.
    Ripeto la domanda che avevo fatto in consigli sull’arredamento:

    a proposito, che fine ha fatto Stanley?

    Rispondi
  6. Antani 17/11/2011 | 09:46

    Visto negli anni ’90, il periodo del role-playing (D&D, Cyberpunk etc…), della birra comprata al discount, delle vhs a noleggio, e del “tutti i sabati pomeriggio si riguarda Zombi del supermercato, che Cecco c’ha la casa libera”.
    Che dire?
    Hardcore!!! All’epoca si rise un sacco.
    (oggi certe cose si apprezzano di più: me lo riguardo poi ti dico cosa ne penso adesso)

    Rispondi
  7. Nanni Cobretti 17/11/2011 | 10:34

    @ratto: c’era un suo corto al FrightFest come parte dell’antologia The Theatre Bizarre.

    Rispondi
  8. Marvin Scortese 17/11/2011 | 10:52

    non ricordo quando l’ho visto, ma ricordo distintamente che la scena in cui il ciccione sudato si sega spiando mcdermott e travis che bombano come ricci e borbottando irripetibili nefandezze mi aveva mezzo traumatizzato, molto più del resto del film.

    Rispondi
  9. giopep 17/11/2011 | 11:14

    Io l’ho visto in VHS taaaanti anni fa, ma non ricordo assolutamente il motivo. Probabilmente lo consigliavano su un qualche almanacco Bonelli, o cose del genere. Azzardo che forse l’ho recuperato perché avevo visto al Dylan Dog Horror Fest il successivo Dust Devil ed ero incuriosito.

    Rispondi
  10. Naccio Jai Fox 17/11/2011 | 12:14

    Io non l’ho visto :( rimedierò al più presto. Però i Black Flag li ho sempre odiati.

    Rispondi
  11. MasterPaskua 17/11/2011 | 12:40

    Ecco un film da vedere insieme a Gibson ed a Sterling! Capolavoro!

    Rispondi
  12. Jo (now promoted Rocky Jo) 17/11/2011 | 12:55

    Uno dei capolavori del cyberpunk… (tra l’altro, chicca per nerd: se non ricordo male era citato nei film da vedere proprio del manuale base di Cyberpunk 2020, o al massimo nella prima espansione…che guarda caso si chiamava….hardware!)
    Grazie a JCVG per questo flash!

    ..mi sa che sto weekend se scoppia l’influenza lo passo in remember mode riguardandomi Split Second, (Detective Stone in italiano, con un Rutger Hauer in GRANDISSIMO spolvero..), e rileggendo i vecchi manuali..

    Rispondi
  13. Past & Fasul 17/11/2011 | 13:20

    manco questo ho visto e si aggiunge alla lista…sto speciale è propio na bella cosa.;D

    Rispondi
  14. Schiaffi 17/11/2011 | 13:26

    Classico film che trasmettevano in loop su TMC2 insieme a Sotto Shock e Classe 1999, mi sa il budget permetteva solo quelli.
    Comunque, 2 volte ho provato a vederlo e 2 volte mi ha ucciso di noia.

    E tanto per restare in tema, pure Westworld recensito da paura settimana scorsa, mi ha messo addosso una noia allucinante.

    Rispondi
  15. overdoze 17/11/2011 | 13:32

    Visto intorno ai 12-13 anni un pomeriggio da solo in casa dopo averlo preso al videonoleggio (il fenomenale copertinista, Cecchini, ha fatto la cover di questo, di detective stone e di demoniaca, tre film fenomenali) All’epoca speravo che il tipo in copertina, che poi dovrebbe essere il nomade, si vedesse di più, quindi rimasi un pochino amareggiato, ma mi accorsi subito del potenziale del film. Con gli anni è diventato uno dei miei cult assoluti, e fare un film del genere con poche lire non è per niente facile e Hardware è curato sotto tutti i punti di vista, iniziando dai costumi, ed ha un incipit e una fine da brividi (this is what you want this is what you get). Il fumetto breve da cui è tratto fa cagare e si trova su internet, se poi volete davvero godere come ho fatto io comprate il blu ray (in inglese è chiaro) che ha una definizione da paura e si colgono particolari che fino ad ora manco m’ero accorto ci fossero, compratelo e godete per dio che Hardware è uno dei film definitivi, amen.

    Rispondi
  16. Pino Maiuli 17/11/2011 | 14:12

    Capolavoro esaltantenche per quanto mi riguarda.
    D’accordissimo con la perfetta gestione delle scene a rischio poverata galattica, che lo avrebbero reso una simpatica trashata.
    Invece resta un gran bel pezzo di cinema e forse, toh, il miglior film cyberpunk di sempre?
    Boh, io so solo che quando parte Order of Death mi esalto come un demente, anche se poi penso a Miami Vice. E resto esaltato.

    Rispondi
  17. coraado 17/11/2011 | 14:25

    io l’ho visto… boh, 20 e passa anni fa perché ne avevo letto sulla rubrica di cinema di rockerilla (….gasp)
    ricordo che mi era decisa mente piaciuto, anche se il ricordo più nitido che ho è il fastidio per i ministry in colonna sonora (anche se stigmata -il pezzo che sta nel film – è tra i pochi brani che non mi dispiacciono); all’epoca mi stavano sui coglioni i ministry perché erano il gruppo “alternativo” preferito dagli zarri di tutto il mondo.

    Rispondi
  18. Marlon Brandon 17/11/2011 | 14:34

    @giopep credo lo consigliassero su un almanacco di Nathan Never, o Dylan Dog, ragion per cui andai a cercarmelo nel videonoleggio piu’ vicino pero’ devo dire che all’epoca non mi colpi’ per nulla tant’e’ che lo avevo rimosso se non per il particolare della Bonelli…

    Strano perché sono sempre stato affascinato dalle motoseghe…a questo punto devo riuscire a reperirlo per riguardarlo con “l’occhio maturo” di 34enne…all’epoca gli unici robot che mi avevano esaltato erano i replicanti e Schwarzy!

    Rispondi
  19. mari 17/11/2011 | 17:20

    M’ero fatta un’idea di quel 13 del nome, e ovviamente era hardcore e invece…

    Rispondi
  20. mki 17/11/2011 | 17:46

    visto un tot di anni fa.

    Si, bellissima l’atmosfera e le luci e le musiche
    ma il film non è che sia sto granchè.

    Rispondi
  21. ratto reietto 17/11/2011 | 18:41

    Nanni: grazie, me l’ero perso!
    peccato che abbia perso lo smalto

    aveva fatto due film uno più bello dell’altro

    Rispondi
  22. Jean-Claude Van Gogh 17/11/2011 | 19:18

    Leggendo un po’ in giro sembra abbia avuto sempre troppi problemi con le produzioni per fare film per i fatti suoi e così ha mollato il colpo, tipo Hardware 2 lo ha scritto da tempo ma non ha mai avuto le opportunità per realizzarlo.

    Rispondi
  23. Tetsuo Carpenter 17/11/2011 | 19:46

    Visto negli anni 90 appena uscito in vhs, recensito su rivista di film sci-fi di breve durata editoriale (ricordo una recensione entusiatica di robocop 3). Bello bello, classico slasher ma in salsa cyberpunk, e poi c’era Lemmy…

    Consiglio, anche se inferiore non di poco, il cmq godibile Death Meachine di qualche anno dopo.

    Rispondi
  24. Darth Von Trier 17/11/2011 | 22:06

    @ Schiaffi
    Grande.
    Il forzato del non-farcela.

    Rispondi
  25. Phoenix 17/11/2011 | 22:09

    Di cyberpunk non saprei fare una classifica ma vabbè a parte blade runner e questo, mi viene in mente the gene generation, crysalis e eden log che non sono male, pure (the?) gamer. Non ci sono molti film cyberpunk cmq, non è un genere sfruttato a dovere.

    Rispondi
  26. Phoenix 17/11/2011 | 22:10

    Ah classe 1999 me lo ricordo :) Lo davano spesso si.

    Rispondi
  27. Phoenix 17/11/2011 | 22:15

    Scusate il triplo post ma mi sono ricordato solo ora, vi ricordate quella serie di film stile terminator dei poveri? Ora mi sfugge completamente il nome! In uno c’era una specei di predator dei poveri sfigato che si chiamava nebula e aveva sempre quest’area di tipo afa attorno ^_^ Nel primo c’erano gli hammerhead o teste di martello che erano tipo terminator ma molto più scarsi.

    Non ricordo assolutamente come si chiamava. L’ho rivisto qualche tempo fa e devo dire che nel ricordo era meglio ^^;

    Rispondi
  28. Tetsuo Carpenter 17/11/2011 | 22:32

    @phoenix: si tratta della saga (4 film) Nemesis di Pyun.
    Quello che dici tu è il secondo con la culturista in africa, che poi fa parte di una trittico unico formato dal 3 e dal 4
    (solo per die-hard fans di Albet Pyun)
    Quello con i simil Terminator è il primo da noi conosciuto come Cyborg La Vendetta.
    Gli altri si trovano come Cyborg Terminator 1 e 2 (dati spessissimo su tmc ai suoi tempi). Il 4 trovato solo su mulo in tedesco

    Rispondi
  29. Phoenix 17/11/2011 | 22:41

    @Tetsuo Ecco si! :D Stupendo come correva la culturista :)

    Rispondi
  30. Jessica Fellini 17/11/2011 | 23:29

    A qualche festival. Probabilmente a Milano. O forse a un Mifed.

    Come dire che era il trentottesimo film della giornata, e mi ricordo solo vagamente che c’era tanta polvere.

    Rispondi
  31. Tetsuo Carpenter 18/11/2011 | 12:06

    @phoenix: nel 4 sta ferma ma è quasi sempre nuda…
    Vedi tu se è un bene o un male :)

    Rispondi
  32. vinx 19/11/2011 | 01:09

    il nomade è il mio supereroe preferito di sempre

    Rispondi
  33. TyUan 20/11/2011 | 15:40

    Film della Madonna, praticamente un CULT! Visto all’epoca dell’uscita in Italia in VHS, preso in dvd e ancora speranzoso di un supporto che renda giustizia alla fotografia. Anche la colonna sonora è dannatamente bella, un cd che ascolto spesso. Capolavoro!

    Rispondi
  34. overdoze 20/11/2011 | 18:52

    Il nomade è fantastico, HO DETTO COMPRATE IL BLU RAY; VE LO TIRANO DIETRO ED E’ DA EIACULAZIONE ISTANTANEA!!!!

    Rispondi
  35. userisdead 22/11/2011 | 20:46

    ma, cyberpunk de che?

    Rispondi
  36. Phoenix 22/11/2011 | 21:04

    E’ cyberpunk. Anche se sborda nel post-apocalittico.

    Rispondi
  37. Paolo The Punisher 04/12/2011 | 11:15

    Io l’ho visto al Dylan Dog Horror Fest, penso fosse il 1991? C’era Richard Stanley in persona a presentarlo in anteprima. Godetti abbastanza, dall’alto dei miei 15 anni.

    Mi manca il Dylan Dog Horror Fest al Palatrussardi. Scenderei a compromessi pur di far rinascere il fest: accetterei anche che lo facessero al Palasharp.

    Rispondi
  38. Kennetandersson 13/03/2015 | 02:11

    Scrivo adesso che è marzo 2015 e non me ne frega un cazzo se non legge nessuno. Come me non l’ha visto nessuno. Impossibile. Lo sto guardando all’una di notte in un albergo di Vienna. In tedesco. Che più hardcore non si può. Fantastico, ovviamente. C’è veramente tanta, ma tanta roba.

    Rispondi
  39. Jack Burton 07/04/2015 | 14:34

    Bramato per anni e anni da adolescente quando andavo in videoteca con mio padre a scegliere i film..
    La copertina mi restò talmente impressa che lo comprai millenni dopo su internet in dvd.
    Capolavoro.

    Rispondi
  40. Mark 05/10/2017 | 12:51

    Ottimo film, ma “robottoni” è un termine bruttissimo, usato dagli idioti bimbiminkia italiani.

    Rispondi
  41. Anal Pacino 04/09/2019 | 11:42

    Visto al Fantafestival 1990 a Roma, in un ambiente fomentatissimo formato da metallari e darkettoni. Inutile dire che ci esaltammo tutti per questo capolavoro.

    Rispondi

Aggiungi un commentoAnnulla la risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

  • Recensioni
  • Libri
  • 400tv
  • Premi Sylvester
  • Le basi
    • John Milius
    • Sylvester Stallone
    • Michael Mann
    • 007
    • William Friedkin
  • Speciali
    • Sigla ufficiale
    • Eroi di carta
    • Mostrologia
    • Premio Jimmy Bobo
    • La smorfia di dolore
    • Locandine alternative
    • Fight Night - La compilation
    • Calendario 2010
  • Categorie
    • recensioni
    • video
    • interviste
    • quiz
    • blog
    • consigli per l'arredamento
    • fight night
    • trailerblast

Archivi

  • Missione
  • Autori
    • Nanni Cobretti
    • Toshiro Gifuni
    • Xena Rowlands
    • Stanlio Kubrick
    • Jackie Lang
    • Bongiorno Miike
    • Luotto Preminger
    • George Rohmer
    • Quantum Tarantino
    • Terrence Maverick
    • Jean-Claude Van Gogh
    • Darth Von Trier
    • Cicciolina Wertmüller
    • Casanova Wong Kar-Wai
    • Dolores Point Five
    • Jean-Luc Merenda
    • Wim Diesel
    • Belen Lugosi
  • Contatti
  • E
  • Q
  • D
  • a
  • M
  • z
design & development by 940 | logo & graphics by Rise Above | avatars by magazoo | powered by WordPress

Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario