Ciao amici e benvenuti a Super Quark. Sono Piero Angela e oggi vi condurrò per mano in un viaggio entusiasmante e spaventoso.
Un viaggio che, come avrebbe detto il Poeta, ci porterà dritti dritti tra le fauci di uno squalo.
Gli squali, amici telespettatori, sono selaci ferocissimi e con un casino di denti che crescono in continuazione fila dopo fila. Si procurano il cibo sbranando giovani ragazze e surfisti neozelandesi, e dal punto di vista biologico, come ci ricorda il grande Ernst Mayr, spaccano svariati culi.
Gli squali hanno anche un vizio per il quale li apprezziamo molto: spuntano spesso come mostri cattivi in film di serie Z prodotti dalla Asylum. Oppure, in un film australiano senza pretese se non quelle di andare a ruota del successo di Piranha 3D ma con animali più grossi e letali. Per esempio, il nostro etologo Danilo Mainardi ci ricorda che gli squali sono protagonisti di questo film, del quale vi mostreremo ora il trailer in questo servizio di Stelvio Saltamerenda.
Ora, amici, dovrebbe arrivare quel momento in cui vi dico chi è il regista di questo film, e poi vi racconto che c’è di mezzo la Mila Kunis australiana, uno che ha fatto Twilight, una fregna sudafricana. Ma ci interessa davvero? Ci interessa davvero sapere che il film inizia come The Mist di Darabont
, prosegue come L’alba del giorno dopo
e alla fine diventa SQUALI CHE DIVORANO GIAPPONESI?
Ci interessa davvero tutto questo contorno? Tanto è già chiaro di cosa stiamo parlando: gente intrappolata, gente che muore divorata, nascono nuovi amori, interiora vengono esposte al pubblico ludibrio dagli aguzzi denti dei pesci cartilaginei che hanno invaso i sotterranei del supermercato, nuovi amori finiscono, qualcuno sopravvive, la maggior parte muoiono.
Quindi no, non ci interessa DAVVERO; c’è solo da sperare in uno script decente e in riprese un pelino meno confuse di quelle che si intuiscono vagamente dal trailer. Anche se è apprezzabile notare come le inquadrature subbaqque siano comunque belle marce e buie e lattiginose e come il design del supermercato in rovina – che a occhio prende molto anche da quei film là con i morti viventi, oltre che dal già citato The Mist – renda bene l’idea di un orrendo macello causato da un’onda anomala che spazza via et cetera et cetera.
Non ci interessa DAVVERO, dicevamo, amici telespettatori, e sapete perché? Perché c’è una cosa che ci interessa molto di più di Bait (questo è l’idiotissimo titolo originale del film; in italiano, per dire, diventa SHARK). E cioè che il film…
… sarà presentato fuori concorso al Festival di Venezia.
A fianco dell’Anderson sbagliato (probabile, non confermato, quindi succederà) c’è un grosso sì agli squali al supermercato. Ci sono Redford, Malick e De Palma e c’è pure Kimble Rendall – «chi?», «appunto». Rendall che competerà (tra virgolette, essendo fuori concorso) con Michael Mann, Susanne Bier e UN DOCUMENTARIO DI JONATHAN DEMME SU ENZO AVITABILE.
Interpretazioni possibili di tutto ciò:
• Marco Muller ha pisciato LSD nell’acquedotto prima di andarsene da Venezia ridacchiando
• Alberto Barbera fa abbondante uso di peyote
• Alberto Barbera è un seguace del LULZ
• Alberto Barbera ha visto che un paio d’anni fa il suo predecessore aveva selezionato Machete e ha pensato di seguire in scia portando anch’egli un “film con del sangue dentro”
(se quella precedente fosse vera, ne seguirebbe che • Alberto Barbera è convinto che i “film con del sangue dentro” siano tutti la stessa roba)
(da cui seguirebbe quindi che • Alberto Barbera di cinema capisce veramente pochissimo)
(ci piace pensare che non sia così e che l’interpretazione non possibile ma addirittura certa sia quella che segue)
• C’È SPERANZA NEL MONDO
Sono curioso di vedere il “jaw dropping 3D”… non capisco se sia un tentativo di rendere più accattivante un normalissimo 3D o se sia invece il modo più subliminale che han trovato per richiamare alla memoria squali più famosi… sì beh, c’è anche la possibilità che sia perchè è un 3D davvero eccezionale… credo…
Comunque lo presentano a Venezia perchè in realtà è un metaforone sulla crisi economica (lo tsunami) che distrugge il capitalismo (il supermercato) e apre a una nuova era dove vige la legge del più forte e spietato (e chi è più forte e spietato di un cazzo di squalo???)
Nonostante numerosi vaccini non ho ancora sviluppato gli anticorpi contro i trailer che facciano il loro sporco mestiere.
Quindi anche contro questo userò la mia solita tecnica della faccia da poker: fuori mostro indifferenza e commenterò con frasi sarcastiche tipo “eh-eh-eh la solita merda!” ma dentro di me esplodo di gioia e incrocio le dita sperando che non mi deluda…
Squali?
Squelli.
Eh no quella battuta la volevo fare io! Comunque a quando un bel film sulle meduse assassine? Magari girato a Torvaianica/Ostia dai manetti bros.
Ma ricci di mare mannari no?
L’EVENTO di questa Venezia 2012 sarà senza dubbio la conferenza stampa di Johnathan Demme.
“Si, ecco, signor Demme, volevo chiederle, si insomma… ma che cazzo le è saltato in mente??”
“I did it for the LOL”.
Solo per dirlo, ma l’anno scorso è successo proprio questo in Australia (oddio, non in supermercato) ma l’ultima alluvione in quell’isola-trappola mortale aveva portato gli squali a girare nei bacini di acqua di mare in città…..
No, non c’è speranza. È proprio Barbera. Annacquato.