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House at the End of the Street o Quel film con Jennifer Lawrence in canottiera

Jean-Claude Van Gogh
di Jean-Claude Van Gogh | 14/01/201321

house-street-smallO Quel che film che nessuno voleva recensire quindi mi sono sacrificato io per voi con la speranza che Jennifer Lawrence uscisse le tette o un’inquadratura da dietro piuttosto soddisfacente essendo questo venduto come horror d’altri tempi o cose del genere (spoiler, non lo è). Davvero, l’intenzione era un po’ quella di fare le cose all’antica, nel senso che l’hanno girato in modo da lasciare tutto granuloso e hanno scelto un titolo generico che a quanto pare fa brutto e che ricorda cose tipo The Last House on the Left elevandolo di diritto a horror di paura come ‘na volta. Un’impegno incredibile, quindi, nonostante non sia altro che un thrillerone a partire dalla premessa e a finire alla messa in scena. La verità comunque è che speravo ci fosse una notevole quantità del suo notevole culo ma purtroppo quel che ci è offerto sono solo veloci flash dei suoi jeans che meriteranno pure ma mi sentivo un guardone maniaco mentre, mentalmente, urlavo all’operatore di camera di zoomare e stare fermo sul soggetto, perdio. Che poi voglio dire, volete biasimarmi? Mi lancio nella visione di una pellicola che già so mi farà abbastanza cagare e il minimo è sperare in qualcosa che attiriri veramente la mia attenzione (che comunque lei è bellissima è il suo visino adorabile solitamente mi basta). La verità è anche che qui nessuno lo voleva recensire perché è talmente un brutto film che da scrivere ci sarebbero solo insulti ed in effetti è vero, House at the End of the Street è una palla micidiale con un’idea buona gestita male e un’attrice figa sfruttata poco.

house2

Ecco, fermo così.

La premessa sarebbe: sorella matta uccide i genitori nella casa in cui ora vive il fratello (tal Max Thieriot che pare Ethan Hawke con la dentiera) e sparisce nel nulla, Jennifer Lawrence e mamma Elisabeth Shue ci si trasferiscono di fronte e quando lei inizia a frequentare lui le cose iniziano a fare brutto.
Noia micidiale, voglia di morire e sensazione di disagio, esatto, ma alla fine una premessa non vuol dire un cazzo e pure le peggio idee possono diventare delle figate se gestite bene e con criterio. Ecco, no, ci fosse una cazzo di cosa gestita bene avrei pure qualcosa di costruttivo da dire, e invece mi tocca buttare tutto nella stessa fossa e dire no, tutto è girato e scritto con un piattume quasi incredibile. Fosse presuntuoso e pomposo almeno potrei insultare tutti con il gusto di chi insulta insulta la più detestabile delle persone (James Cameron); si credesse un film horror della madonna, un film fondamentale nella storia del cinema di genere, potrei tirar giù un albero di bestemmie da far impallidire il più blasfemo tra di voi, e invece nemmeno quello. È tutto piatto, noioso, poco ispirato; nessuno sembra impegnarsi davvero o avere la benché minima voglia di portare a casa un film quantomeno decente: i dialoghi sono tutti, tutti, inutili ed insignificanti; la gente parla parla ma non dice niente e se dice cose sono stronzate o menate di Elisabeth Shue su come non si debba uscire con i ragazzi più grandi e orfani muniti di sorelle matte. La regia è assolutamente anonima e ricca di quell’effetto pilota automatico che accomuna tutte le regie insignificanti. Tra l’altro il regista si chiama Mark Tonderai, dove evidentemente Tonderai viene dal verbo tondare che sicuramente significa “fare schifo al cazzo”, quindi ecco, da uno che si chiama Mark Farai schifo al cazzo mica potevamo aspettarci nulla di che. L’unica che sembra crederci è l’ingenuotta Lawrence che s’impegna s’impegna s’impegna (ed è brava brava brava) ma dal nulla è proprio difficile tirare fuori qualcosa di potente a meno che tu non sia qualche attore gigante che con il mestiere ci ammazza gli dei. Unica cosa buona, come dicevo prima, lei che allo scoccare della prima ora resta in canottiera e ci suda dentro fino alla fine del film, ossia 40 minuti; no ok, anche questo, ma l’unica cosa davvero buona della storia è il twist su cui tutto si basa nonché unico elemento non del tutto banale e prevedibile, visto che tutto il resto è una sequela di 20 euro che succede questo dalla vittoria assicurata. Nulla di incredibile eh, però almeno mi ha fatto pensare “dai carino”, e pensare “dai carino” in un film del genere è come trovare l’acqua nel deserto.
Oh io sono un buono, io ci provo sempre a trovare il salvabile anche quando tutto sembra andare per il peggio, ma qui proprio non ce la faccio, non c’è altro, non c’è speranza, ci sono solo solo morte filmica, decomposizione narrativa e una noia imbarazzante.

house

Qui mi sono svegliato (momento migliore del film, senza scherzare).

DVD-quote:

“Se avete un feticcio per le canottiere, Jennifer Lawrence e i film insignificanti”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com

>> IMDb | Trailer

Jean-Claude Van Gogh
Autore del post: Jean-Claude Van Gogh
"James Cameron puppami la fava."
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tags: elisabeth shue House at the End of the Street jennifer lawrence Mark Tonderai

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21 Commenti

  1. Luke Vanilla Skywalk 14/01/2013 | 09:46

    Ok Jennifer Lawrence, pero’ per le canottiere e i film insignificanti non vado pazzo. Mi sa che passo. Sprecarla in un film cosi’ senza neanche mostrare qualcosa per alzare il livello di attenzione…dove andremo a finire…

    Rispondi
  2. Schiaffi 14/01/2013 | 09:47

    Ma questa ogni film che fa c’ha ‘na faccia diversa?

    Rispondi
  3. Stanlio Kubrick 14/01/2013 | 09:57

    Rarissima palla al cazzo questo film.
    Altre cose che c’entrano con la quarta parola della frase precedente per Jennifer Lawrence.

    Rispondi
  4. galbaccio 14/01/2013 | 10:10

    passo di fisso.
    non butto nel cesso un’ora e mezza per jennifer in canotta.
    la googlo e in 5 minuti soddisfo il mio ego guardone e maniaco.

    Rispondi
  5. willi 14/01/2013 | 10:38

    mah, sembra la arcuri ossigenata

    Rispondi
  6. barman 14/01/2013 | 10:44

    Boobfest + milf e niente più.

    Rispondi
  7. Zambo 14/01/2013 | 11:31

    Una specie di variante dell’horror in mutandine, ma brutto uguale insomma…

    Rispondi
  8. Michael Jail Black 14/01/2013 | 11:33

    Ma qui ci sono quasi gli estremi per un curse of Miike.

    Rispondi
  9. Steven Senegal 14/01/2013 | 12:53

    Ma quindi quando “Farai schifo al” dichiarava

    “That’s why I think the film works. Suddenly, you don’t know what’s going to happen… There’s a bit from Psycho and Close Encounters and my little homage to Citizen Kane.”

    Non era vero? Gli inchiodiamo il coperchio della bara dopo averglielo fatto leggere come epitaffio?

    Rispondi
  10. BellaZio 14/01/2013 | 13:04

    Finisco per essere ripetitivo se ricordo l’unico film con protagonista in canottiera degno di visione (pur essendo una porcheria inguardabile di film) per la qualità della suddetta in canottiera, Beareavement?
    Ho guardato pure Texas Chainsaw 3d e ormai sono innamoratissimo.

    Rispondi
  11. Jean-Claude Van Gogh 14/01/2013 | 13:04

    Psycho arriva alla fine nei due secondi più affonda film della storia del cinema che non ho citato perché c’erano dei motivi (mi sono dimenticato). Comunque dire “you don’t know what’s going to happen” è troppo divertente, Tonderai. Cioè una cima proprio.

    FERMI TUTTI: Jennifer Lawrence è single. Vado.

    Rispondi
  12. blueberry 14/01/2013 | 14:52

    azz… quindi la serie die hard è brutta? (visto il parere negativo sulle canotte intendo…)

    Rispondi
  13. BellaZio 14/01/2013 | 15:26

    Pensavo a donne in canotta. Gli uomini in canotta hanno una lunga linea di capolavori alle spalle. A proposito di canotte, ma quella cosa che è il trailer del nuovo film di Micheal bay a me ha inquietato, a voi no? Non so… Sostituire i culi coi gonfi iper palestrati mi ha lasciato interdetto…

    Rispondi
  14. 1berto 14/01/2013 | 15:39

    @BellaZio cavolo si Beareavement! . credo di aver consumato il tasto pausa

    Rispondi
  15. Sapo 14/01/2013 | 15:51

    Posto quattro foto della Jennifer sudata giusto per dare un senso a tutta questa mestizia, almeno chi è arrivato a leggere fino a qui avrà la sua

    Rispondi
  16. BellaZio 14/01/2013 | 16:11

    @1berto
    Dai allora guarda anche Texas chainsaw. Lei è più bella che mai, bereavement da più soddisfazione ma in questo a un certo punto le strappano la camicia! (Si intravede qualcosa, ma a noi basta e poi, ancora una volta, recita mezzo film senza reggiseno).
    Ps. Il film fa cagare è c’è un tizio che si chiama trey songz che “recita”.

    Rispondi
  17. Mska 14/01/2013 | 17:23

    Ma del fatto che la Jennifer ogni film ha una faccia completamente diversa tipo Darkman non ne parla nessuno?

    Rispondi
  18. biboh 14/01/2013 | 20:29

    Noioso, prevedibile e inutile…vabbè brutto!

    Rispondi
  19. Kat 15/01/2013 | 13:12

    Io mi sono ripromessa di vedere tutti i film con il culo della Law.. con Jennifer Lawrence, e quindi non potevo non vederlo. D’accordissimo: cagatona con twist finale simpatichello, che chiudi il portatile e dici ‘vabè dai’. Non se ne sentiva la mancanza. Però lei è bona come er pane eh, santissimo cielo.

    Rispondi
  20. Mr.POP 24/06/2013 | 00:29

    @BellaZio, Alexandra Daddario è veramente na roba assurda come darti torto. Dopo aver visto Bereavement ero a dir poco gasato all’idea di saperla nel cast del nuovo Texas Chainsaw – saga che tra l’altro adoro -. Lei ha un corpo che non è possibile. stanno su in modo inspiegabile sotto quella maglietta ultra corta fatta per farci arrapare…poi ha la vita stretta, un gran culo…sembra un manga marianna cane. Si si, deve vincere un oscar.

    Rispondi
  21. Duncan 02/10/2014 | 17:45

    The fappening :D

    Rispondi

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