– È il 1989. Ho 6 anni. Mia cugina Patrizia, in visita a casa nostra, una sera ha l’ingrato compito di tenermi buono. Decide di optare per la via della “favola della buonanotte”. Con spirito pedagogico decide di raccontarmi un film che ha appena visto. Quel film è Batman.
– È il 1990. Ho ancora 6 anni perché il mio compleanno cade a giugno. A carnevale decido di vestirmi dall’unico eroe che davvero conti qualcosa per me. E così mia nonna, diligentemente, mi confeziona un costume da Joker composto da pantaloni e una giacca da frac color rosso fuoco e un gilet viola con sei bottoni dorati. Dalla zia parrucchiera mia madre fa arrivare una bomboletta per colorare i capelli di verde. Sebbene grassoccio, sono il bambino più felice della scuola
– È sempre il 1990. Qualcuno fa circolare la notizia che le figurine di Batman sono drogate. Con sfoggio di retorica riesco a far passare tra i miei compagni il concetto che “drogate nel senso di drogheria cioè che si vendono tanto”.
Da allora, per vostra notizia, non mi sono più ripreso: insieme alla mia foto di quel carnevale devo aver conservato ancora da qualche parte i trasferelli a caldo che si trovavano nei pacchetti delle figurine drogate. Alcuni rappresentavano cose che non capivo, come la serpentina elettrica con cui Joker fulmina il boss Antoine (nell’originale Tony Rotelli, opportunamente franciosizzato in fase di doppiaggio italiano) o le camionette viola della Axis. Perché, e forse non ve l’ho ancora detto, la mia personalissima Batmania si è sviluppata ben prima che io riuscissi a vedere il primo film (mentre, per Il Ritorno, riuscii a convincere mio padre a portarmi al cinema). Una lacuna che però credo di aver recuperato negli anni, arrivando a vedere e rivedere Batman un numero di volte superiore alla quindicina ormai sapendo recitare a memoria buona parte delle scene.
La storia legata alla produzione di BATMAN mi pare che sia cosa nota. Se non lo è vi faccio un brevissimo riassunto.
Ci sono due produttori americani (Michael Uslan e Benjamin Melniker) che, grazie al calo della popolarità di Batman, nel 1979 riescono ad accaparrarsi i diritti del personaggio dalla DC. Vogliono farci un film, vogliono farlo seriamente, vogliono una visione dark del personaggio. Gli Studios a cui presentano il loro progetto semplicemente gli ridono in faccia. Batman fino a quel momento era stato l’imbolsito Adam West accompagnato dal 21enne Burt Ward che combatteva il crimine a colpi di “Santa Peppa” e di Batrepellente da squali. Nessuno prende sul serio un personaggio simile. Nemmeno uno come Pierce Brosnan.
Nel novembre 1979 Jon Peters e Peter Guber si uniscono al progetto, chiamano lo sceneggiatore del primo Superman (Tom Mankiewicz) e gli fanno sviluppare un progetto di trama. Ne esce uno script che prevede un bel tono epico con la genesi dell’eroe, il Joker protagonista (ma con un cammeo de Il Pinguino) e un finale con la comparsa a sorpresa del primo Robin. Più o meno quello che ha fatto Nolan che ci ha impiegato però tre film. Vecchia volpe.
La situazione però non ancora non piace, i grandi Studios non sono convinti finché non ci mette lo zampino Frank Miller che, con il suo The Dark Knight Returns fa capire a Warner che, poco poco, magari un Batman più maturo può fare un sacco di soldi. Con la delicatezza propria delle major, Warner assume il giovane ed esordiente Tim Burton che, alle spalle, aveva giusto Pee-wee’s Big Adventure, prende la sceneggiatura scritta da Makievitz e gliela brucia di fronte e lascia che le cose vadano come devono andare. Cioè male, almeno fino all’uscita del film. Perché se è vero che l’arrivo di Jack Nicholson aveva di colpo dato tutta una nuova credibilità al progetto, dall’altro l’ingaggio di Michael Keaton nei panni di Wayne/Batman aveva mandato ai matti tutti, compresi i produttori (si dice che quando gli Studios comunicarono a Uslan che Burton aveva chiamato Keaton lui abbia passato 20 minuti a ripetere “È uno scherzo, vero?” cercando disperatamente le telecamere di Scherzi a Parte in giro per la casa). A dire la verità dopo Lando Calrissian nei panni di Due Facce/Harvey Dent, la scelta di Keaton nei panni di un nerboruto milionario in odore di fascio pare quasi sensata. Ma andiamo avanti.
IL FILM
Dunque: com’è Batman? Personalmente lo trovo un film che, se da un lato per molti aspetti, mette in luce la discreta visionarietà di Burton (la scena dei mimi, la camera con le foto di massacri ritagliati, l’intera sequenza nel museo), dall’altro ne illumina già tutti i limiti da “autore che vuole far emergere la sua personalità a discapito della storia”. Fortunatamente questo Batman trova Burton ancora poco convinto di essere il cavaliere del gotico al cinema (cosa che già da Il Ritorno si fa quasi insostenibile) e comunque più “rispettoso della soggetto” di quanto non lo sarà in futuro. Ciò nonostante questo Batman porta in sé una grave lacuna: la città. Se osservate la messa in scena di Gotham City noterete che, nei pochi campi lunghi che Burton gli concede, essa appare sempre come posticcia ed artificiosa. In poche parole: una quinta di teatro.
Se il setting è questo, tutta la tensione narrativa del suo “eroe” scompare: Batman è un personaggio da operetta e con esso i suoi nemici, i suoi amici, i suoi amori, i morti che piange e i vivi che difende. Tutto è solo uno scherzo, non ci sono uomini e donne veri, sono tutti attori nella grande “parata” che Burton mette in scena (e di cui il Festival di palloni è “metafora”). In questo senso è facile capire come sia stato possibile percepire come enorme la presenza di Nicholson. Perché Nicholson, diciamocelo, salva la baracca caricandosi sulle spalle un film in cui lo spettatore è, secondo le premesse, lasciato alla porta. E questo trova dimostrazione nel fatto che, del Batman del 1989, ci si ricorda di Joker e della Batmobile con gli scudi. E non perché non ci sia niente d’altro da ricordare: Keaton è tutt’altro che un attore anonimo e recita la sua parte di uno stralunato Bruce Wayne bene, Kim Basinger ci mette quel che ha a disposizione (e anche qualcosa di più) e pure Robert Wuhl, nei panni del reporter Knox (spalla comica a dirla tutta un po’ inutile), ci si impegna. Ma è il film, o meglio, la base del film a mancare: Batman non è un eroe perché non c’è una città da salvare. Con dispiacere si deve rilevare che questa prima trasposizione del cavaliere oscuro non può nemmeno nascondersi dietro l’estetica acidissima, cartoonesca e folle del Dick Tracy di Warren Beatty (arrivato solo un anno dopo). In Batman del 1989 non manca la tavolozza emotiva, manca proprio la tela. Ed è lì che arriva Nicholson con il suo monologo di un’ora e mezza a fare la differenza. Come fa? Il merito sostanzialmente è della faccia che la natura gli ha dato, degli occhi da direttore editoriale e della capacità di inanellare una quantità pazzesca di faccette nonostante il make up costrittivo (di fatto recita esclusivamente con la metà superiore del viso). A tutto questo si deve aggiungere la straordinaria sovrapposizione emotiva tra l’attore e la parte che interpreta perché, diciamocelo, sia l’uno che l’altro sono dotati di una esagerata teatralità.
E ORA… DUE PAROLE SUL JOKER
Il Volume 1 di Spider-Man e Batman, uno degli strani cross-over che negli anni 90 non si sa per quale motivo venissero fatti (visto che erano storie mediocri dalle trame in carta copiativa “i nemici si alleano, gli eroi prima bisticciano poi si alleano, i nemici bisticciano, vittoria degli eroi”), viene spiegata in maniera chiarissima la psicologia del Joker. Nel suo confronto con Carnage si spiega esattamente che il Joker NON è un semplice assassino e che Nolan, del personaggio, non aveva capito un beneamatissimo.
Mentre infatti lo psicotico e rosso “figlio” di Venom è esattamente “un matto a cui importa solo di veder bruciare il mondo”, al Joker tutto quello che interessa è lo spettacolo. Joker è uno showman. Mettere in scena baracconate teatrali dove al centro c’è il più grande catalizzatore di emozione umana: la morte. Non è un semplice assassino. È un regista e uno sceneggiatore. In The Killing Joke questo viene spiegato benissimo: se Joker avesse semplicemente voluto fare il pazzo avrebbe sparato a Barbara Gordon e se ne sarebbe andato. E invece lui spara a Barbara, fa delle foto (dopo un stupro?), rapisce Gordon, lo porta in un luna park dismesso, lo lega nudo a un tunnel degli orrori in cui ha installato degli schermi che proiettano le foto di Barbara. No, non è semplicemente un matto con la passione per gli abiti disegnati da Tommy Nutter (d’ispirazione neo-dandy e new romantic).
In questo il film di Burton e Nicholson hanno fatto, per una volta e a tratti per fortuna, centro: nel Batman del 1989, Joker dice che può essere ruvido ma “non è un killer” e lo fa per annunciare una grande parata con i palloni aerostatici. Certo, che porterà a un eccidio di massa, ma che rimane una parata. E se il Joker di Nolan brucia il denaro (in un gesto privo di alcun senso anche per il punk in cui è stato COLPEVOLMENTE trasformato il personaggio), quello di Burton lo lancia alla folla per lasciare che si scanni in mondovisione. Questo è il Joker. Tutto il resto è fuffa.
Una nota a margine di natura prettamente esegetica su cui vi consiglio di soffermarvi:
sia Batman che Joker non hanno super-poteri. Il primo è “super” grazie alla sua ricchezza, il secondo solamente per il carisma che gli permette di avere del capitale umano a sua disposizione. Una metafora più chiara del contrasto tra capitalismo e comunismo davvero non mi viene in mente.
CONSIDERAZIONI FINALI DELLA RECENSIONE DELLA VITA
Batman è un film che Nicholson può mettersi a ragione a curriculum e con lui tutta la cricca dell’adattamento italiano. In 90 minuti si assiste a una sorta di One Man Show dove la trama sembra essere semplicemente una serie di alzate per lo schiacciatore. La presenza di Burton si intravede ma non è in grado di lasciare una reale impronta, tanto è vero che solo 3 anni dopo, pur avendo Michelle Pfeiffer e Danny De Vito perfettamente in parte, lui abbia deciso di far saltare il tavolo e trasformare Batman nel remake di Freaks. Rimane comunque un film importante e, sempre a mio avviso, una delle incarnazioni meno fedeli ma per questo più interessanti del Cavaliere Oscuro.
– È il 2013. Ho 30 anni. Sono dietro alla consolle del Solo Macello Fest. Devo scegliere con cosa far partire il mio set. Metto la Batdance.
DVD-quote:
“Ah, Gesù marimba”
Bongiorno Miike, i400Calci.com
BONUS TRACK: IL RICICLO
Fai paurissima come joker.
Sicuramente più inquietante di Nicholson mille faccette mattissime.
Madonna davvero.
Ma gli altri bimbi che dissero/fecero vedendoti?
Semplicemente non capivano. D’altro canto ero l’unico a voler fare il cattivo della cumpa.
Bellissima rece!!! È fantastico quando un film è talmente potente che entra a far parte della tua vita!! X me Batman è solo questo e il ritorno.
Non sono solo io allora che posso citare almeno metà delle battute di questo Batman.
Sono d’accordo con te sul Joker, credo che Nolan abbia preso il personaggio e ne abbia modificato la natura rendendolo interessante in maniera diversa, comunque non quanto quello artista ed istrione che abbiamo modo di vedere qui e quasi sempre nei comics.
Ho notato che la gente tende ad associare questo Batman in particolare allo stile dark, scordandosi della colonna sonora di Prince… Però che incubi da bambino con il boss mafioso bruciato
“Infinite cose da fare e così poco tempo….mi punge vaghezza di fare un pò di fotting”
Proprio ieri ho finito Batman Arkham origins mi è quasi dispiaciuto che il Joker sia finito corcato di mazzate visto che si vede che e un malato mentale (vede Batman come un demone) l’unico di Nolan che mi è piaciuto e il Begins perchè cìè ancora un pò di fumetto il suo Joker l’ho detestato i pratica ha girato il Ritorno del Cavaliere oscuro come Mann(vedi la rapina).
Comunque in lizza per il ruolo di Batman ne’89 c’era anche Mel Gibson(mi sarebbe piaciuto la sua scintilla di follia).
Con tutti i suoi difetti (che ormai non vedo più) questo film ha il merito di avermi fatto scoprire il Cavaliere Oscuro. Per questo Burton avrà sempre un posto in paradiso nel mio cuore…
Cavolo, la storia della “droga nelle figu” stroncò perentoriamente la mia collezione, ma alla fine si è mai saputo se originò da un fatto di cronaca o se fu un fenomeno pre-virale pre-scie chimiche?
Dei Batman burtoniani io mi riguardo più volentieri il secondo, per le stesse identiche ragioni spiegate nella rece. Il primo avrà sempre l’enorme merito, con tutti i suoi problemi produttivi e di messa a fuoco, di aver definito lo standard per un po’ di anni di un buon film di supereroi al cinema. Per le stesse ragioni poi per cui chiudo un occhio sulla poca fedeltà de Il Ritorno, lo chiudo anche sul Joker di TDK, credo che autorialmente Nolan abbia in quel caso cercato di non clonare il Joker di Nicholson andando consapevolmente in un’altra direzione. Begins bello ma troppi ninja, TDKR bello ma troppi maccosa. Ma vabè, se in un film ci metti Batman di base mi accontenti, pure diretto da Schumacher, da Ferzan Ozpetek o da Neri Parenti. Ok basta.
Sono d’accordo.
Possiamo criticare Nolan E i Batman di Nolan per mille motivi, ma non per il Joker.
Non è la media dei Joker del comic? Chi se ne fotte, se un personaggio è fatto bene e funziona, mi va bene che sia reinventato – anzi, ti dico bravo per il coraggio. Sinceramente ho apprezzato l’incarnazione del Joker come “agente del caos” (come lui si definisce)… ogni tanto un villain che è ammazza e scoppia le cose PERCHE’ SI’ fa anche bene.
@Djenco Unchained
Quella delle figurine drogate era una leggenda metropolitana nata in America già diversi anni prima.
http://www.pelapatatecomics.it/batman-25-appendice-luomo-delle-figurine-drogate/
@DarkKnight Ahah grazie, almeno uno dei Grandi Misteri dell’Infanzia è stato svelato!
@DarkKnight anche qui a Cagliari, in quinta elementare, mi ricordo un paio di tizi che vendevano le figurine di batman alla Droga fuori dalla scuola (chissà se girandole e fumandole, fanno quell’effetto che piace…..) ed ecco qui un altro articolo sul tizio che avevano cassato all’aeroporto con le suddette (il quale è diventato poi leggenda per essere stato la base per questa ed altre leggende metropolitane collaterali riguardanti il connubio figu-droga negli anni a venire): http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/03/15/era-droga-sulle-figurine-di-batman.html
Bella rece.
Non concordo però su tutto: il tono gotico che Burton imprime, per quanto “incatenato” per motivi tecnici (era l’89, gli effetti speciali erano tutti squisitamente artigianali) aggiunge davvero qualcosa alla visione, non solo in termini spettacolari; le geometrie opprimenti di Gotham sembrano una proiezione folle della psiche di (quel che dovrebbe essere) Batman, cupo, severo, quasi nazista.
Il difetto mortale del film è poi sempre quello: non c’è trama, non ci sono personaggi, non si sa chi sia di preciso Batman, perchè decida di vestirsi da sorcio volante e picchiare teppisti, né dove prenda “those wonderful toys”. E il Joker, per quanto vicino alla fonte citata da Casanova, è appiattito su di una caratterizzazione da dandy folle. Il Joker del duo Ledger/Nolan (e su questo non concordo su quanto scritto) è ancora più vicino a molte interpretazioni del personaggio viste nel fumetto, ma riesce davvero ad essere inquietante.
E anche oggi abbiamo pagato la tassa della critica a Nolan. Il Joker di TDK e’ cosi’ un killer e basta che mette due bombe su due navi diverse per mettere a nudo la natura spietata ed egoista delle persone comuni. Che si fa una risata quando Batman gli chiede perche’ lo voglia uccidere dicendogli “you complete me”. Che non ammazza Dent ma lo corrompe per distruggere la speranza di Gotham.
Le critiche su Nolan che non sa girare le parti di menare sono sacrosante, quelle pretestuose su “non ha capito il personaggio” quando il Joker di TDK e’ generalmente ritenuto uno dei piu’ memorabili del cinema recente proprio non le capisco. Anche perche’ persino nei fumetti ci sono dozzine di versioni del Joker diverse, e ci sono “batmanisti ortodossi” che non possono vedere nemmeno quella che hai citato, dal momento che Moore da Autore qual e’ si sarebbe preso troppe liberta’ col personaggio. Che esattamente come quello di Nolan non e’ “pazzo pazzerello” (consiglio di rivederti TDK) ma a semplicemente una tesi da dimostrare: che tutti siamo ad una “brutta giornata” di distanza dalla pazzia (Moore), che la “societa’ civile” e’ un costrutto pronto a crollare come un castello di carte (Nolan).
PS In TKJ Joker spara a Barbara che rimarra’ su una sedia a rotelle. Che simpatico showman.
Ma qui i raga so fatti così, gli dai un amazing spiderman e diventano felici come bimbi satanici
Un piccolo appunto: il Joker di TDK non è però in tutto e per tutto quello di The Killing Joke.
In TKJ Alan Moore attribuisce al Joker un passato sfigatissimo che ne fa una figura tragicomica e che spiega la sua visione del mondo: si può provare pietà per lui, ma nessuna fascinazione.
Il Joker nolaniano invece non ha un passato patetico che fa da contraltare alla sua figura intelligente e diabolica: è privo di punti deboli, e quindi a suo modo è un gran figo (buono per il marketing e il cosplay). Ora non voglio dire che Nolan è responsabile di aver ispirato il massacro di Aurora, ma solo che Moore ha “maneggiato” il personaggio con più intelligenza e prudenza.
Ricordo che all’epoca il Joker di Nolan mi strappò un applauso interiore quando attaccò il pippone del padre violento al tizio alla raccolta fondi da Wayne… una caduta di stile incomprensibile per il tipo di personaggio impostato, che inizia a mandarlo affanculo dal primo secondo del discorso… salvo poi scoprire che era una balla e quindi giù applausi (interiori).
Cioè, secondo me con quella scena Nolan ti ha voluto proprio dire in maniera chiara “questo è un pazzo omicida tanto per fare, non ha storie tragiche alle spalle ne’ niente altro che lo giustifichi ai tuoi occhi”.
Una scelta netta, quantomeno.
Oddio, puoi prevare pieta’ per il Joker di TKJ solo se condividi il suo assunto, e cioe’ che qualunque persona “normale” che ha avuto “a very bad day” puo’ diventare come lui. Altrimenti quello che fa non puo’ che farti orrore. Quello che manca al Joker di Nolan rispetto a quello di Moore sono le origini, per il resto se segui lo sviluppo narrativo fanno cose abbastanza simili: uno vuole far impazzire Jim Gordon, l’altro Harvey Dent. Uno riesce nel suo piano, l’altro no. Entrambi si beccano la ramanzina da Batman che suona tipo “What were you trying to prove? That deep down, everyone’s as ugly as you? You’re alone”. Coincidenza? Non credo, e infatti Nolan ha dichiarato che si e’ ispirato anche al Joker di TKJ. Ripeto, non e’ lo stesso personaggio, ma leggere che Moore ha capito tutto mentre Nolan niente mi sa tanto di ragionamento in cui si parte dalla tesi (“Nolan cacca”).
Premessa: i primi due batman di Nolan sono ottimi film, il terzo è una merda senza speranza. Non riesco a non iniziare così qualsiasi discorso su Batman.
Io non ho mai letto un fumetto di Batman (in generale non leggo comics americani) ma ho sempre amato i film di Burton, il cartone che andava su italia1 negli anni 90 (spettacolare, unico album di figurine mai completato) ecc. Questo per dire che della fedeltà o meno del personaggio al fumetto non solo non mi importa, ma non ho alcuna possibilità di capirla o meno.
Premessa a aprte, il Joker di Nolan, ogni volta che è in scena, ha una potenza e una capacità di spaventare e destabilizzare che ho visto raramente in giro. Quando il Joker è in scena la tensione è massima e non sai mai cosa succederà. Se da un punto di vista narrativo la cosa zoppica un po’ (piani impossibili e troppo perfetti, la follia del Joker mal si coniugano col carisma che in teoria ha e con la capacità di fare freddi piani del genere), da un punto di vista emotivo funziona eccome. Poi piano, vuole vedere il mondo bruciare, il Joker, ma lo fa in grande. La component di spettacolo è, almeno parzialmente, rispettata.
Invece parlando di Batman in sè, Keaton funziona a mio modesto parere molto ma molto ma molto meglio di quell’amato sopravvalutatone di Bale, la sua freddezza (che in Bale mi sa sempre di grottesco) fa trapelare che, da qualche parte nel retrocranio, ha paura.
E poi signori, questo Batman ha la scena delle scene: quando l’aereo del Nostro si sovrappone alla luna. Lì, lo confesso, vengo ogni volta.
http://www.batmanwallpapers.com/wp-content/uploads/wallpapers/batman_plane_covers_the_moon_wallpaper_-_1024x768.jpg
@Calvin Clausewitz: però Moore in TKJ fa anche un passo in più, cioè per lui Batman e Joker sono effettivamente uguali, sono due che hanno avuto “una brutta giornata” e ne hanno tratto lezioni diverse: Bruce si veste da topo volante e picchia i criminali, il Joker è impazzito e vede tutto come uno scherzo. E infatti il finale di quella storia è agghiacciante perché i due alla fine si ritrovano a ridere della stessa, puerile, barzelletta. In Nolan tutto questo è assente, solo il Joker dice che i due si assomigliano, ma non convince perché in realtà Nolan non crede a questa teoria (mentre Moore si).
Che cazzo, magistrale.
@Calvin, Moore ha capito tutto del Joker, esattamente come Nolan. L’unica differenza è che hanno scritto il personaggio in modo diverso perchè avevano due obbiettivi diversi… per il resto concordo con DarkKnight.
PS
http://prontoallaresa.blogspot.it/2012/07/due-modi-di-scrivere-lo-stesso.html
So che a qualcuno qua Recchioni sta sulle palle, ma in questo caso per me ci ha preso…
Completamente d’accordo con la recensione. Io nel 1989 ci sono nato, l’ondata di Batman l’ho avuta con la meravigliosa serie animata, che tuttora mi resta nel cuore (e ha lasciato un’impronta indelebile anche nel portafoglio di papà, costretto a comprare decine di action figure di Batman con la tuta di colore diverso, e qualcuna anche dei cattivi per carità) e che ad oggi reputo ancora tra le migliori incarnazioni di Batman nonostante i paletti ovvi del cartone animato destinato ai bambini. Dei Batman di Nolan evito di parlare, mi sono piaciuti sì, Nolan è un regista che apprezzo, ma condivido in pieno il discorso sulla sua visione del Joker, un personaggio piatto e poco interessante innalzato da un’interpretazione mostruosa dell’attore.
Dei Batman di Burton ricordo la venerazione che provavo, e tuttora provo ritenendolo il miglior film di Batman e uno dei migliori di Burton, per Batman Returns. Quel film ha tutto, un Batman cupo e più approfondito del piattissimo protagonista del prequel, antagonisti fantastici caratterizzati alla grande e impersonati da tre attori in stato di grazia (e verso l’adolescenza ho dato tutto un nuovo significato all’innata simpatia che provavo per Michelle Pfeiffer come Catwoman), una sceneggiatura con più spunti, e soprattutto un’atmosfera inquietante e cupa che addosso al personaggio e al contesto sta benissimo. Il primo Batman, ha i suoi evidenti limiti di messa in scena, una sceneggiatura che ho sempre trovato un po’ rudimentale, ma è vero pure che se non sbaglio è considerabile il primo grande cinefumetto mainstream, quindi ci sta pure qualche bruttura.
A margine, c’entra poco eh, ma ad oggi ritengo che fumetti a parte la miglior resa di Batman sia quella della serie di videogiochi Arkham chiusasi lo scorso anno.
mah, film sicuramente con momenti truculenti che oggi giorno non ti puoi manco sognare nei cinecomics attuali, la gotham la ritengo la migliore mai resa in film sul pipistrello, però lo ritengo in film troppo lento, con i momenti action spesso loffi, il joker troppo gigione e alla lunga stanca e batman troppo lasciato sullo sfondo.
mi aggrego al team SERIE ANIMATA, se ho cominciato ad amare batman fin dalla tenera età ed ancora oggi tra i miei personaggi troppoprefe è grazie a quel prodotto lì e non per i film, ma che sicuramente ne aveva preso delle influenze…
cioè la nascita di clayface chi se la scorda più…?
https://www.youtube.com/watch?v=7jLehsOoY_U
unica volta che sono andato due volte al cine per vedere lo stesso film, anche se la seconda ero al mare e a prezzo ridotto a dirla tutta. avevo 12/13 anni, batmaniaco in pieno (ma per il film, mai apprezzato particolarmente il comics, preferivo Spiderman), disegnavo il logo col picchè (cit.) dapperttutto, il diario ne era pieno… all’epoca c’era indy con l’ultima crociata nell’altro cine della mia città, ci misi mezzo secondo a scegliere cosa vedere… vi ricordate la batmobile da mike bongiorno? che tempi… è un film che ho adorato e che ancora oggi guardo appassionantamente almeno quella volta all’anno. è il motivo per cui ho snobbato per almeno due anni il batman di nolan e che non me lo fece piacere dopo una prima visione. avevo troppo in testa il batman di burton per appassionarmi seriamente ad altri batman. poi col tempo anche il batman di nolan è entrato nella mia personalissima graduatoria di film importanti. troppo ci sarebbe da dire sul rapporto con questo film, ci vorrebbe un altra rece… mai visti interi, solo qualche spezzone qua e la, i batman successivi pre nolan.
In quel costume Miike sembri più un evil clown, comunque era bello una volta poter lavorare di fantasia, oggi vendono tutto già fatto…
Detto questo, il Batman di Burton lo vidi al cinema e ovviamente mi gasò non poco, Keaton pur senza fisico ha una perfetta mascella per interpretare Batman e Nicholson si mangia tutto il film. Uscì anche il videogame credo per C64, che era un bel po’ difficile…più facili quelli di oggi…ultimo capitolo a parte che ti costringe a usare la batmobile…
Comunque a me piacque anche e non poco il capitolo successivo sempre di Burton.
Ce lo avevo quel gioco, era difficilissimo, mai completato.
Comprato in una “hollywood collection” che comprendeva questo, Ghostbusters II, Indy e l’ultima crociata e Robocop.
Per dire i film di una volta.
Quel gioco si poteva completare sfruttando un bug: dopo il livello della batmobile, in caso di game over era necessario riavvolgere il nastro e ricaricare il gioco dal menu principale (sul C64 si caricavano i giochi un livello alla volta). Se ti dimenticavi di riavvolgere e premevi semplicemente Play, ti caricava direttamente il livello finale.
Si aspetta trepidanti la rece del Ritorno!!!
Bella la rece e in particolare la parte sulla messa in scena di Gotham…ma per la questione Joker:
Joker/Nolan= il vero Joker (o se non altro una delle TANTE versioni, quante ne può avere un pg da fumetti che esiste da 50 anni)
Joker/Burton= Jack Nicholson che interpreta se stesso (che è un po quello che fa in ogni film come dicono molti ? non so e non voglio manco saperlo) truccato
Il VERO Joker. Che non ha davvero la pelle bianca e i capelli verdi. Che usa lame e pistole al posto di acidi e gas esilaranti. E che, invece delle barzellette, racconta storie su come si è fatto le cicatrici. Mi hai convinto. :P
Rileggi il mio post, parte nella parentesi compresa.
Ecco non devo convincerti di niente, sta tutto scritto, in 70 anni di storie (50 circa all’epoca del film), non è che TU hai visto solo il Batpanzone del 66′ con Caesar Romero come Joker e quindi è SOLO quello il Joker.
Proprio perché non c’è un solo Joker quello di Nicholson è superiore a quello di Ledger, poiché mostra più sfaccettature del personaggio: gangster, teppista anarchico, e showman. La versione di Nolan si concentra esclusivamente sul secondo di questi tre aspetti.
Il Joker di Nicholson è Jack Torrance pittato
No, non direi.
C’è però da dire che in 70 anni di storie, il Joker è stato interpretato in maniera più disparata. A volte è solo un pazzo che utilizza la violenza solo a uso ridere, a volte fa le parate, a volte è un lucidissimo assassino con un piano ben preciso. Il solo punto fermo di tutte le interpretazioni (e questo sia Nolan che Nicholson l’hanno capito), è che il Joker esiste solo perché esiste Batman ed esiste solo perchè vuole farlo soffrire (come ci spiega lui stesso in Return, quando [SPOILER] decide di spezzarsi il collo da solo piuttosto che farsi uccidere da batman)
Per me le due interpretazioni possono tranquillamente coesistere, sia quella cartoonesca di questo film, sia quella più seriosa di Nolan.
Per il resto, il film l’ho rivisto da poco e me lo ricordavo decisamente meglio. Hai ragione a dire che Nick si mangia il film e che il film stesso è un unico one man show, con Batman che ogni tanto appare (piuttosto imbolsito in realtà)
Leggere che tra i difetti di Batman dell’89 ci sarebbe che manca la Origin Story mi fa capire quanto male abbiano fatto gli ultimi tre lustri alla cinematografia di genere.
Vero.
Che poi non è che manchi… si vede la roba della rapina ai coniugi Wayne, e tanto bastava, per l’epoca… il film parte, giustamente, da presupposto che chiunque al mondo sa che Bruce Wayne è Batman.
ho scritto una cosa simile? Dove che la cancello subito.
Era un commento non alla recensione, ma ad uno dei commentatori, ma ho sbagliato ad inserire il mio commento in risposta, chiedo venia ^^
Era una risposta al commento di Cobra Verde
Concordo su ogni punto, anche se a me la messa in scena di Gotham in questo film piace molto, irreale e magari poco profonda, ma Nolan ad esempio rende Gotham molto più anonima (è una qualsiasi grande città americana), mentre con Schumacher diventa troppo fumettosa.
Poi a me piace molto di più questo film di Il Ritorno, che è troppo preso nel far vedere le ossessioni di Burton per i freaks con pochissimo Batman (un po’ come Nolan in TDKR). Invece questo primo Batman è più semplice e lineare ed ha un cattivo solo ma fenomenale.
Concordo sul Joker e complimenti per la citazione di Batman vs. l’Uomo Ragno.
La Gotham di Nolan se non sbaglio sono Manhattan e Brooklin truccate, no?
Nemmeno io l’ho apprezzata, l’apoteosi de Lo Sbaglio è nel terzo film, in cui si vede che interviene il governo con l’esercito e tutto per bloccare la città, e i TG nazionali che ne parlano… porca troia, Gotham non deve esistere nel mondo reale!
Ci sono anche alcune scene a Londra.
Comunque la Gotham di Nolan è anonima e la trama sia del terzo che del secondo potevano mostrare la città in maniera più originale e renderla più reale. In tutta la trilogia di Nolan di originale c’è solo la metropolitana sopraelevata del primo film.
Esatto, infatti quando penso alla Gotham di Nolan penso a quella cosa e basta.
E’ un po’ tutto vero, ma la Gotham di Burton ricordo che all’epoca (avevo 8 anni) mi faceva forse più paura del Joker, per questo non ora non guarderò mai più il film.
La roba delle figu fu una cosa pazzesca, a quell’epoca ne giravano tante di bufale pre-internet… ricordo le Morositas con la carta argentata “alla droga”, o i tizi che avrebbero dovuto aspettarti fuori da scuola per regalarti la droga (mai visti porca troia).
Il punto sul Joker di Nolan secondo me è che, a parte il fatto che manca completamente la parte clownesca e caricaturale del personaggio, spogliato quasi del tutto della sua iconografia (un po’ un vizio di Nolan, che, fateci caso, in TDKR non chiama mai Catwoman… Catwoman, quasi avesse paura che il nome del personaggio fosse troppo ridicolo per il suo film), dicevo il Joker di Nolan alla fine stringi stringi è un bombarolo anarchico neanche troppo sveglio, è un personaggio smorto, totalmente distruttivo, con cui non si empatizza mai, non strappa mai una risata (e un Joker che non fa ridere mai, che non ha mai un guizzo clownesco, non è Joker) e la cui sconfitta è scontata perché non ha ambizione. Oltretutto io il Joker di Nicholson lo trovo più interssante anche di sceneggiatura (This city needs an enema!). Poi chiaramente Nolan ha impostato tutto su un piano più realistico (anche se questo io lo reputo il peggior difetto dei suoi Batman, dato che amplifica qualunque sospensione di incredulità ergendola a cazzata) e quindi il suo Joker ci sta dentro alla grande, un personaggio più cartoon avrebbe distrutto il film senza dubbio. Tra i due io preferisco quello di Burton, poi che siano due visioni differenti e valide entrambe è fuori di dubbio.
Sottoscrivo anche le virgole ;)
Non sono un criticone di Nolan di quelli che vanno di moda, sinceramente uscendo da Begins stavo sborrando senza controllo… ma sicuramente la cosa più criticabile dei suoi Batman è che quando non ci arriva con la sua visione “plausibile”, ci infila una cazzata ad capocchiam giustificata “because it’s Batman”, e come dici tu la sospensione d’incredulità diventa impossibile proprio per colpa di tutto quel realismo che ci ha messo prima…
Del suo Joker, come ho detto, mi piace proprio l’essere un matto che vuole solo osservare il mondo esplodere e la gente sclerare, con cui non è possibile empatizzare e che vuoi solo vedere menato forte dai bat-guanti.
Neanche io sono un critico di Nolan, anzi. Ricordo che quando andai a vedere Inception al cinema uscii saltellando e gridando al capolavoro. Poi ecco magari in altra sede parleremo del fatto che molti dei suoi film più li vedi meno convincono, non è il momento.
D’accordissimo.
Il Joker di Nolan i suoi momenti di umorismo ce li ha, ma e’ l’umorismo di uno psicopatico. Primo esempio, infila la bomba finta in bocca al direttore di banca. Secondo esempio “how about a magic trick? I’m gonna make this pencil disappear”. Terzo esempio “Do I really look like a guy with a plan? You know what I am? I’m a dog chasing cars. I wouldn’t know what to do with one if I caught it!”. Poi come dici giustamente, grazie agli dei non tira fuori la scossa elettrica da 1 milione di volt. Quello e’ un altro Joker, che con il film di Nolan non c’entrerebbe una beata fava.
Sì ma il Joker non è il villain fico che fa le battutine taglienti, è proprio il pagliaccio che nel momento di massima spannung caccia fuori dalla cintura un pistolone con la canna di un metro che ammazza tutta la scena, che mentre viene pestato a sangue tira fuori dal taschino gli occhiali, li mette sul naso e dice “Non picchierai mica uno con gli occhiali!”. Il Joker di Nolan è semplicemente un criminale più sveglio dello scagnozzo medio che a un certo punto decide di truccarsi e fare il matto. Più coerente con una visione realistica e metropolitana, forse suscita anche più paura, ma, ripeto almeno secondo me, è meno interessante, anche perché, purtroppo, è rimasto un po’ incompiuto e non ha avuto un finale vero e proprio.
quindi il Joker dovrebbe essere una specie di The Mask, però assassino?
No, ma ci sarà pure un motivo se è vestito da clown.
Ottimo pezzo che illustra a dovere punti deboli di un film che avrebbe potuto essere molto di piu’ e molto meglio: manca una visione di fondo e un senso di essere che dia senso alla storia. Batman e’ assente e il film viaggia grazie ai dettagli: il Joker, la scenografia della citta’ (comunque impressionante), la musica di Prince, la Batmobile e poco altro.
Magari Burton non aveva il controllo pieno del materiale (e ci credo, era comunque un regista alla prima grossa produzione con troppi produttori a fiatagli sul collo) o non era troppo sicuro sulla direzione da prendere, rimane il fatto che la visione si intravede qua e la senza pero’ incidere troppo.
Rimane un film interessante, ma monco.
bella recensione, mi permetto di dissentire sulle scenografie teatrali,volutamente figlie dell’espressionismo tedesco, che, per quanto posticce (per limiti di nientecg e per citiamo muuurnau), danno a gotham un’atmosfera incredibile. E’ pur sempre un qualcosa che nasce fumetto.
FOrse , volendo essere senza cuore, jack nicholson è un poco troppo sopra le righe ma gli si vuole bene lo stesso, a lui e a cesar romero
Colpevolmente mai visto. Gran recensione davvero.
O meglio lo vidi da piccolo piccolo quando lo mandarono sulle reti mediaset ma ricordo che gia alla genesi del Joker gia avevo una paura fottuta e i miei ad ogni scena un po spinta cambiavano canale vedendomi cosi provato.
Non ricordo in che fumetto stanno girando un film su un fumetto e il regista e’ Burton (potrebbe essere Lobo?). Descritto nel fumetto mentre inquadra un dettaglio della scenografia mentre intorno ognuno fa quel cazzo che vuole. Io ho sempre avuto l’impressione che Burton questo film l’abbia fatto controvoglia, e infatti non mi ricordo minimamente la storia, ma ho in testa fotografie della citta’ (anche per me bellissima e inquietante) e le facce del Joker (succede quando ti affidi ad un Attore con la A maiuscola).
Diverse considerazioni.
Bella rece. Però dissento sulla questione scenografie. Questa non è Metropolis, dove Superman è il Messia e il Salvatore. La Gotham City di Burton è volutamente claustrofobica, posticcia e dagli spazi limitati. Sembra l’altra Metropolis, la città dormitorio di Fritz Lang :D In fondo è un’ unica grande farsa, Batman combatte più per sé stesso che per ‘laggente’.
Questo è l’unico vero Batman punto. Simpatiche le cose fatte da Nolan ma grazie e ciao, ciao.
Sono del 1982, ricordo la mega-fotta all’epoca. La colonna sonore di Elfman era mitica, la roba di Prince si sentiva in un paio di occasioni (se non ricordo male il museo e la parata). Per quanto adori Prince, il suo disco Batman è atroce e la Batdance è la prova che forse, negli anni ’80, non proprio tutto tutto era mitico.
Ce l’avevo anche io l’album di figure (e il fottuto videogioco per il C64), da noi arrivò qualche mamma a scuola a delirare su questa storia della droga nelle figurine ma non su Batman in particolare.
Jack Nicholson re di tutto, si mangia ogni scena.
primo film visto al cinema, al mare.
avevo tre anni, mi ci ha portato mia madre e tenevo in mano un pupazzetto gommoso di batman tutto azzurro e gommoso, che però riproduceva le fattezze e il costume di adam west, ma all’epoca non mi formalizzavo.
quando joker diventa joker e ride davanti allo specchio ho avuto così tanta paura che mi sono fatto portare via.
adesso il film l’ho rivisto innumerevoli volte, film fantastico, anche se il seguito forse è meglio. il pupazzo di batman, invece, nel corso degli anni ha perso le dita delle mani, le orecchie, i tratti facciali, e poi è andato perduto lui stesso, probabilmente buttato nella spazzatura. che peccato
i batman di nolan a me sono piaciuti tutti, ma un tale legame affettivo con quelli non lo avrò mai.
miglior trasposizione di batman, anche secondo me, la serie animata. l’ho anche rivista di recente e niente da dire, è stupenda. riesce a coniugare tutte le diverse anime di batman, lo stile grafico è pazzesco.
Bella rece, ma mi rendo conto che i motivi per cui io amo questo film, per cui ritengo che l’unico Batman possibile sia Keaton (ma vedo molto in balla Affleck), per cui non sopporto i film di Nolan manco scannata sono esattamente quellih E tu stronchi. Ammetto di non conoscere bene la saga a fumetti, ma per me Gotham rimane quella posticcia, scura, fumosa di Burton. Il migliore tra i tanti film, senza dubbio, per me.
Quello che mi è sempre piaciuto moltissimo di questo film è il perfetto equilibrio tra horror e commedia, tra toni cupi e leggeri: sia nei personaggi di Batman e del Joker, in bilico tra ironia e follia, sia nei dialoghi che mischiano alla perfezione la commedia brillante con one-liners da thriller. Per me da piccolo, con questa formula, Batman e Ghostbusters facevano un genere a parte. Batman Il Ritorno pure anche se virava in modo più deciso sui toni dark.
Poi l’ho rivisto decine di volte negli anni e per me Batman regge sempre, come hanno già scritto molti nelle scenografie c’è un esplicito rimando all’espressionismo tedesco (ok magari un po’ anche per mascherare i limiti di budget, però il tutto funziona alla grande), e ogni scena nei tempi e nella messa in scena mi è sempre sembrata iconica. Certo, il Joker ha un peso non indifferente, però non concordo che faccia lui tutto il film. Lo fa funzionare come il Pinguino nel secondo, ma anche il protagonista e i personaggi di contorno sono costruiti bene.
Prima ancora di mettermi a leggere vi dico già che VI VOGLIO BENE.
Ora che l’ho detto posso leggere la rece, poi commento uno dei filmz che mi ha fatto appassionare al cinema, tutt’ora tra i miei preferiti in assoluto
Dovesse interessare un approfondimento completo sull’adattamento italiano di questo film…
https://doppiaggiitalioti.wordpress.com/2014/05/06/il-pi-che-batman-1989-la-guida-visiva-al-doppiaggio-perfetto/
Secondo me, la critica di Miike è piuttosto ingenerosa nei confronti del Batman (e del Bruce Wayne) di Keaton.
Nel senso: Michael Keaton è perfetto per il tipo di Batman raccontato dal film.
Non è l’implacabile giustiziere dei fumetti, l'”uomo più pericoloso del mondo”.
E’ una specie di saltimbanco di strada, un prestigiatore che si nasconde dietro alle cortine di fumo, alle corazze in kevlar e a tutti gli altri “meravigliosi giocattoli”.
La sua grandezza è proprio nel fatto di apparire così inquietante nonostante non sia il one man army dei fumetti.
In questo senso, Keaton è perfetto. Anzitutto, perché la sua Batman voice non fa un cazzo ridere, anzi. Anche se è grosso la metà di Bale, quando alza da terra lo sgherro e gli dice “I’m Batman” sembra davvero una creatura venuta fuori dall’Inferno.
Solo con il passare del film capisci che è tutta finzione: è un ragazzino spaventato che si mette una corazza per andare a combattere.
Paradossalmente, il Batman di Nolan, più serio, più cool, più incazzato fa meno impressione. Non solo perchè il vecchio costume è decisamente meglio (non capirò mai il motivo di quell’assurdo naso), ma perché sembra essere lui, dei due, quello che “ci prova duro”.
Keaton recita l’uomo spaventato che si finge (alla grande) indistruttibile, Bale l’uomo indistruttibile che si carica sulle spalle il mondo ma che, nel farlo, sembra sempre che stia recitando.
La sintesi perfetta si trova in questo video:
https://youtu.be/QF_M9zLyPpM?t=77
E comunque non capite un cazzo, è un film meraviglioso e perfetto gnagna (si rimette il costume da Batman e corre in giardino a combattere il crimine).
Tra l’altro infatti nonostante la letteratura e l’immaginario del personaggio virino decisamente più verso Bale, l’aura di realismo dei film di Nolan fa a cazzotti con un culturista che si ricuce degli squarci infetti sul braccio da solo e al quale viene raddrizzata la schiena a pizzoni. Nel suo essere più uomo medio, oltre ad essere innegabilmente più simpatico (e più bravo a recitare), Keaton fa un Batman/Bruce Wayne meno “pesante” e appesantito ma di sicuro più complesso. Peraltro vedendo i film di Nolan ho sempre pensato “ma guarda, che culo che Bruce Wayne sia un figo col fisico scultoreo e la resistenza fisica di un boss dei videogiochi calcolato male. Sarebbe stato molto più difficile per lui se fosse stato un uomo di statura media con un accenno di panzetta e la stempiatura che avanza”.
Non sono io che ho criticato Keaton. È stata la popolazione a farlo appena saputo che era lui a interpretarlo. (anzi, se leggi ho detto che non è per niente male)
Dunque, ero piccino, ma ricordo, anche e soprattutto per averne letto negli anni a venire, che ci fu la levata di scudi alla notizia che lo avrebbe fatto Keaton.
Però ricordo anche che dopo il film molte di queste critiche si zittirono.
A ogni modo, nella prima apparizione a figura intera del film, quando mette quel delinquentello fuori dal cornicione del palazzo, risulta davvero un tappo :D .
Quanto a Bale, secondo me è il miglior Batman inteso come “col costume”: quasi ogni scena di Begins in cui appare urla BATMAAAAAAAN a pieni polmoni.
Putroppo, essendo secondo me un attore sopravvalutato, nella somma totale Keaton gli sta davanti (ma gli sta davanti pure Clooney, se giudichiamo il suo Wayne come omaggio a West, e pure Kilmer, perché Kilmer lo adoro).
Ho immaginato Tim Burton al telefono quella volta lì.
TB: Hey Michael, ho da farti fare una cosina facile facile.
MK: Ok, passo a casa tua domani mattina!
5 minuti dopo…
TB: Hey Jack, ho da farti fare una cosina facile facile.
JN: Ok, passo a casa tua domani mattina.
Ore dopo…
TB: Ciao ragazzi, ho da fare un batman e ho pensato a voi.
MK: Batman vs joker forse?
TB: Certamente, proprio quello!
JN: Joker vs batman forse?
TB: Certamente, proprio quello!
Sguardi diretti…
MK: Si, ma io faccio quale?
JN: E io, quale faccio?
TB osserva l’orologio a pendolo poi esclama:
poi esclama:
– Lanciamo i dadi!
https://www.youtube.com/watch?v=gFfydjatQMU
Io in casa ho ancora il videoregistratore che funziona, e ogni tanto metto ancora su la VHS, anche se ormai è inguardabile :)
Cosa posso dire.. quando ero piccirillo e ancora non pensavo alla pheega questo film era una delle cose più importanti della mia vita, quindi oggi magari posso cogliere i difetti (eh sì un Batman poco approfondito, anche se Keaton fa un gran lavoro, una storia non proprio esaltante e così via) però caspita, glieli perdono tutti.
Quando poi sei piccolo te ne importa niente di vedere 40 minuti di addestramento e cose simili: non c’è niente di meglio che vedere Batman già a inizio film! Quando spalanca il mantello tipo Dracula davanti al tizio terrorizzato a morte, per me è amore puro. Batman per me è gotico, anche perchè il mio imprinting è stato questo e non riesco a separarmi da questa visione e/o dalle musiche di Elfman.
Comunque ora chiedo una rece del Returns, ovvero il mio più grande trauma infantile. Devo ancora trovare un film che mi faccia paura come quello e so che non lo troverò mai
La scenografia in realtà è una delle cose che preferisco del film, Al netto della nostalgia si vede che è un filmetto per preadolescenti virato al dark, d’altronde ,ok lo stile burtoniano, ma erano pur sempre gli anni ’90 (o quasi) .
commento a margine:
Non ho detto che la scenografia sia brutta. Dico che è volutamente “scollata”. Dicendo questo riprendo un ragionamento applicato da Slavoj Žižek (a sua volta ripreso da Lacan) nel libro “In difesa delle cause perse” e applicato a 300 di Snyder proprio sull’effetto che un fondale “posticcio” ha sullo spettatore. Nel caso specifico, nel mio caso specifico, quella scenografia, almeno secondo il mio parere, non lascia entrare lo spettatore a fondo nel lato drammatico dell’opera cosa che invece fa benissimo Nolan ed è il motivo per cui il suo Joker piace molto (e il motivo per cui metà dei commenti è un commento a TDK anziché a questo Batman. Giuro che davvero non lo faccio più di usare altre opere per fare paragoni che se no poi faccio solo casino)
Comunque per me la grandezza del personaggio di Batman è che è come Dracula, si presta a moltissime interpretazioni e sfumature, da quelle più gigione a quelle più tormentate. Tipo Superman o Spiderman invece sono più monolitici, figurine sempre uguali (e infatti i loro film per me infinitamente meno interessanti e meno rivisti di quelli di Batman). NB parlo solo delle incarnazioni cinematografiche, fumetti di supereroi mai letti.
Questo è perché Batman è un personaggio archetipico. Dietro alla figura del giustiziere di criminali non c’è niente. Bruce Wayne è da sempre un personaggio vuoto e infatti nei film si è sempre fatta molta difficoltà a dare spessore all’alter ego del supereroe. Non è un caso che sia Burton che Nolan hanno dato molto più spessore ai cattivi (che sono comunque iconici di loro).
L’unico film dove c’è più Bruce Wayne e meno Batman è Batman Begins, che infatti è quello che piace a quasi tutti i fan dei fumetti ed è quello con il cattivo meno memorabile.
Te l’appoggio, non è un caso che alla fine del film si toglie maschera e tutto.
(Generando tra l’altro la fantastica one line della Pfeiffer:
“Bruce Wayne, why are you dressed up like Batman?”
“Because he IS Batman, you moron!”)
Io sono in netto disaccordo con due idee, complementari ma non collegate.
La prima che Batman sia un archetipo vuoto, con gli annessi corollari che vada approfondito, spiegato, o che sia difficile o impossibile da approfondire, spiegare, usare.
La seconda, che per compensare in qualche modo gli autori abbiano dato più spessore ai cattivi.
Nè il Joker di Burton nè quello di Nolan hanno più elaborazione di Batman/Bruce Wayne.
Ma soprattutto la prima: i registi cinematografici si sono volontariamente rinchiusi da soli in un recinto piccolissimo dal quale non riescono a tirarsi fuori, “chiamano” altri personaggi a reggere il film e si silurano da soli. Questa è una scelta autoriale che si limita a parlare male dell’autore, non del personaggio.
Esistono altre “letture” del personaggio di Batman/Bruce Wayne che si prestano splendidamente ad una trasposizione cinematografica, anche in generi diversi, se vogliamo accantonare l’idea, mai stata vera in generale, e brutalmente falsificata negli ultimi anni, che quello di supereroi sia un genere in sè.
C’è un Batman investigatore hard boiled, che è un investigatore privato geniale e psicotico, tanto che si veste da pipistrello e fa a cazzotti coi criminali nei vicoli, nonostante sia un miliardario. Brian Azzarello mi ha fatto innamorare di questa versione.
C’è un Batman James Bond: è la miglior spia del mondo, miliardario e playboy, che va alle cene della Gotham Bene e alle riunioni di comitati politici e consigli di amministrazione. Affronta supercriminali paragonabili al Dr. No o Blofeld.
C’è il Batman genio tattico, quello che viene fuori quando si tratta di interagire coi cattivi su scala minaccia planetaria, quelli che richiedono l’intervento della Justice League. Scordatevi di vederlo al cinema durante questa generazione, e guardatevi il lungometraccio animato Justice League Wars: arriva Darkseid, che è un cattivo che mette in difficoltà Flash, Superman e Lanterna Verde. Batman si traveste da profugo, si fa “rapire” oltre un portale dimensionale, sabota la Macchina Fine di Mondo e salva la Terra.
Se con un personaggio del genere riesci “solo” a mettere in scena un’avventura alla Die Hard riscattata da dei cattivi pittoreschi, la colpa è tua, non del personaggio.
Come sempre volevo rispondere a qualcun altro…
In questo caso a Giakimo.
bel commento. anche io amo il batman hard boiled di azzarello.
a tal proposito spero vivamente che il film di affleck su batman sia la trasposizione di broken city.
AMEN.
Stiamo pur sempre parlando del miglior personaggio di narrativa di sempre, no?
Bella recensione, si sente la passione, anche se ci sono alcune cose su cui non sono d’accordo:
1 Nell’anno in cui è uscito un film di supereroi fatto in quel modo non si era mai visto
2 Il joker di Nolan è una figata e non mi sembra così fuori dal personaggio
3 è ingiusto dire che il superpotere di Batman è la ricchezza…dai..questo lo puoi dire di Donald Trump no di Batman!
Non sono d’accordo su quanto dici di Gotham.
A parte il fatto che ci fu l’oscar per le scenografie, ma qui e nel secondo si respirano la “goticità e la cupezza” tipiche dell’ambiente e della città batmaniana, cosa che nei film di Nolan manca colpevolmente, sembrando i film ambientati in una qualunque città americana.
La scenografia posticcia di questo primo Batman deve molto ad un impianto “fumettistico” che e’ stata la cifra di praticamente tutti i film di supereroi di quella decade. Da questo punto di vista Batman Returns e’ sicuramente piu’ maturo e riuscito, grazie alla decisa virata verso un gotico visionario (anche se li’ il gran numero di attori protagonisti creera’ un altro genere di problemi).
Sui due Joker a confronto nulla da dire: sono due interpretazioni diverse, tutte e due riuscitissime e valide; per quanto riguarda Batman invece anche io mi metto nel partito decisamente pro-Keaton: la sua interpretazione e’ davvero incisiva, disturbante e alienata. Anche senza il solito prolisso spiegone sui genitori uccisi, lo guardi in faccia e ti rendi conto che non ci sta con la testa. Il Batman di Bale e’ vuoto e senza motivazioni personali credibili al di la’ degli scontri concreti a cui la sceneggiatura lo sottopone.
Questo è molto vero, anche al di là del confronto, per me impietoso, tra i due attori.
Alla fine il Wayne di Nolan è uno che voleva ammazzare il barbone che gli ha seccato i genitori (fin qui ci sta), però non ce l’ha fatta e allora è partita una serie di WTF che siccome era fisicato lo ha fatto diventare un ninja che non ammazza la gente e si veste da pipistrello amico di un ottimo caratterista negro.
Visto al cinema, avevo 10 anni, è stato il film della svolta, per la prima volta c’era un supereroe che nonvera un coglionazzo in pigiama, un eroe preso seriamente, cupo, solo il costume era avanti di 20 anni, fu una svolta epocale e ancora oggi se ne scorgono i segni in film di recente produzione. Keaton il migliore sotto la maschera, ha un ghigno fantastico. Adoro il primo batman di Burton, già meno il suo seguito dove ci si perdeva troppo in coglionazzate varie, ha un approccio tutto suo ma è secco, asciutto, dice quello che deve dire senza tanti fronzoli, a distanza di anni solo lo Spider man di Raimi mi lasciò la stessa senzazione. Un filmone.
Una volta visto al cinema TDK ho pensato solo a questo (non so se per colpa dell’hashish dei giardinetti) : TDK = the crow (la scena al tavolo coi criminali e il look del joker), the crow = Batman Returns (intendo negli elementi più burtoniani, la città e le atmosfere).
È una cosa che non mi levo dalla testa ed avevo tanto bisogno di dire a qualcuno.
Per il resto condivido in pieno le parole di Miike, specie riguardo al Joker.
12 anni. Il mio primo viaggio a Londra, mia sorella mi porta a vedere il film.da li scoppia tutto.torno pieno di merc.,disegno bats ovunque, (ancora adesso considero b ringwood, uno degli artisti che mi ha influenzato).
Gli anni successivi mia sorella a ritorno, mi regala le whs in inglese k ho consumato (piu la seconda), quindi di questi film conosco le battute a memoria solo in uk.
Qui mi ripeto, la migliore versione di bats la regala la versione a cartoni, svetta su tutto, poi i film di Burton, le versioni cupi dei fumetti recenti, azzarello su tutte, e poi Nolan.
Quindi d’accordissimo con Peldrigal.
P.s.
Io l’unico album d figurine che ricordo di aver finito era uno sugli animali e quello dell’incantevole creamy.
Dottore, la diagnosi?
O sei mia sorella sotto mentite spoglie o abbiamo la stessa malattia.
Nel senso che conservo lo stesso identico ricordo: album di animali a caso del quale non ricordo il nome e album di Creamy.
Ci andai vicino con quello di Italia 90, ma non riuscii a completarlo.
È che da ragazzino, sognavo di farmi un tramezzino, tra lei e lamù, o tra Caroline Jones (morticia) e Linda Carter (wonder woman).
P.p.s.
Regà ma sono l’unico ad aver intravisto il Pinguino nelle celle di Arkam, quando bats evade nel Batman Begin?
Ah quindi apprendo ora che la Gotham di Batman 1989 è una “grave lacuna” (???) che fa sparire la tensione narrativa del film addirittura…Batman 1989 quando è uscito è stato un evento, nonchè film seminale in assoluto, il primo film di supereroi SERIO che ha dato vita a tutto…ed è un film che se lo vedi oggi, ma anche tra dei secoli, ma anche per sempre resta un filmone della madonna perchè sta gia nell’olimpo dei classici…la Gotham del film è una vertigine urbanistico-architettonico-visionaria che mescola espressionismo, Metropolis Blade Runner, il gotico, il gangster anni 30 e un secolo di cinema fantastico…se dite ste cose di Batman 1989 dovete dirle pure di Blade Runner per essere coerenti…per il resto il film sta in un equlibrio di avventura-cupezza-umorismo ed epica dark a livelli clamorosi ed è sempre un fomento…sul discorso del Joker è legittimo preferire questo oppure quello di Ledger, sono entrambi ottimi, Nicholson più fedele a certe incarnazioni del fumetto, Ledger più una reinterpretazione (a meno che mi sfugga qualcosa), ma Nicholson interpreta davvero una forza distruttiva devastante dell’ordine costituito andando a minare le fondamenta del mondo consumistico e plastificato e tutto il discorso satirico del film è tutt’ora clamoroso…quindi capisco tutto, capisco i fanboy di Nolan, ma i due Batman di Burton non si possono discutere proprio, questo personalmente lo considero tutt’oggi il miglior film di supereroi mai fatto…il secondo è più gotico, più introverso, più personale, ma a livello di spettacolo e iconicità Batman 1989 non si batte…
Concordo alla grande!!!!
è batman. punto.
Nicholson mi faceva più paura qui, in questa sua interpretazione del joker, che in shining… veramente un grande!
che poi quanto devi essere tuonato per avere nella giacca un registratore con la tua risata che parte qualora precipitassi, che so, dalla scaletta di un elicottero in volo?
Grande Miike n.2!
Sei un Jokerino fottutamente inquietante in un setting del primo Cronenberg.
Come diavolo te lo aveva raccontato tua cugina?
Ho dei flashback da pesce rosso potentissimi per questo film.
Alla sua uscita lo attendevo come una apparizione di Medjugorje, finalmente un vero film di Supereroi dai tempi del primo Superman di Donner.
All’uscita si rivelò una epifania di trovate indimenticabili a partire dalla Batsuit di Bob Ringwood figlia dei costumi per le tute distillanti di Dune.
All’epoca si fece un gran parlare del lavoro di production design di Anton Furst. La sua Gotham resta una delle invenzioni scenografiche più incisive di sempre assieme al design della Batmobile. Due enormi lasciti da parte di un autore scomparso troppo presto.
Keaton è Bruce Wayne. Per tutto il film mantiene una inquietudine che minaccia di esplodere da un momento all’altro, lasciando intravvedere un abisso di conflitti in un personaggio appena abbozzato nella sceneggiatura di Hamm.
L’interpretazione di Nicholson è enorme ma per me soffriva un po’ troppo della stessa malattia di De Niro (e Di Caprio oggi), di farsi soffocare i propri personaggi dallo status di Superstar.
Lo score di Elfman ha fatto storia e io sono rimasto sotto alla “Descent into Mystery” nello stile di Orff.
Non lo rivedo mai perché non voglio scoprirlo diverso da come lo ricordo.
Una bomba.
Da piccola adoravo questo film, e rivisto di recente non ha perso un grammo della sua forza. Gotico, fumettistico, sottilmente cinico: gran bel film. Però secondo me Batman Returns è molto più bello, sia come realizzazione che come personaggi.
Non capisco però tutto questo livore nei confronti da parte dei commentatori del Batman di Nolan. Signori miei, lui aveva un’eredità pesantissima da gestire, questi film di Batman all’epoca furono delle vere e proprie macchine stampasoldi. Inoltre il Joker di Nicholson era ormai un’icona popolare. Lui ha preso una strada diametralmente opposta: se Burton fa il film fumettone gotico sopra le righe, lui invece fa l’opposto. Fa un film rigorosissimo, realistico, riuscendo a rendere credibile un vigilante vestito da pipistrello in un contesto vero, non da fumetto. Per non parlare del Joker di Ledger che è riuscito a non far rimpiangere quello di Nicholson.
Infatti Nolan si trovava a confrontarsi con l’ombra ingombrante di 2 cult movie come quelli di Burton (in mezzo c’era stato però il pozzo senza fondo di abiezione di Schumacher e questo gli facilitava il gioco), e se l’è giocata intelligentemente adottando un approccio completamente diverso, puntanto sull’essenzialità, il realismo dell’ambientazione e i toni noir, rifacendosi in questo più al Batman di Denny O Neil/Neal Adams e alcune (ma solo alcune) versioni di Miller che ad altra roba…a me i Batman di Nolan piacciono…soprattutto il primo che è un filmone, con gli altri 2 va in calando, ma sempre roba dignitosa comunque…il livore personalmente ce l’ho con certi fanboy nolaniani invasati che in difesa del loro totem si mettono il prosciuttone sugli occhi lanciandosi in farneticazioni improponibili, ma questa è un’altra storia…
Per dire
Per me è il film migliore di Nolan è The Dar Knight, mica Interstellar!
Per me il film migliore di Nolan è Batman Begins. Interstellar pure lo considero tra i migliori. The dark knight purtroppo ha l’ultima mezz’ora che chiude un po’ in calando, con quella stronzata della mappatura a ultrasuoni di tutta la città fatta coi cellulari (????) che persino il Batman di Adam West si sarebbe vergognato di mettere in scena…se fossero esistiti i cellulari ai tempi del Batman di Adam West…
Per come la vedo io alla luce di Nolan e di The Dark Knight, i Batman precedenti (nel senso di film personaggi e interpreti) appaiano irrisori e carnevaleschi. Il Jocker di Nicholson è nulla rispetto a quello di H. Ledger! Esattamente come il Batman di Bale e quello di Keaton. Nolan va ringraziato ed osannato per avere reso Batman ed il suo Mondo reali e contemporanei cosa non da poco. Io ho visto questi film sia da piccolo che ora e già da piccolo trovavo meglio il cartone animato in tv. Grazie Nolan tutto il resto era superfluo e in stile Halloween…
Prego, ora dammi l’IBAN e provvedo al versamento come pattuito.
Magari ricevessi un versamento…
Recensioni molto migliorate.
Bravi!
Finito ora ora. Che dire, per me un film con grossi squilibri, alcune cose molto belle, alcune scelte felici e altro di sbagliato, la recensione le inquadra entrambe in modo preciso quindi è inutile che mi ripeta. Anzi complimenti per l intuizione della metafora sullo scontro capitalismo e comunismo alla quale non avevo minimamente pensato e che è una visione interessantissima.