Immaginatevi questa scena.
Zack Snyder va alla Disney, ok? Alla Disney sono tutti degli incravattati con la puzza sotto al naso, anziani, brutti, accompagnati da dei robot a cui questi anziani chiedono continuamente consigli.
Zack entra, sbatte un grosso plico sul tavolo, una roba che dalle dimensioni potrebbe essere l’opera integrale di Tolkien o l’elenco dei film che Quentin Tarantino vi consiglia di vedere, e dichiara solenne «Ho sentito che siete in difficoltà con quella roba lì che fate voi, Space Wars, quello con le astronavi, le spade laser e le continue opportunità per una nuova linea di Funko Pop. Me la sono studiata un attimo. Questa è la soluzione, e mi bastano 600 milioni di dollari. Prego.»
Gli anziani lo squadrano perplessi, lo sottovalutano di pregiudizi, gli dicono «Ma figuriamoci!» e poi porgono il plico ai robot per farlo analizzare.
Il primo robot esplode: è troppo.
Il secondo è in netta difficoltà, inizia a tossire roboticamente, cade in ginocchio, sta per crollare ma all’ultimo dice con voce strozzata «non somiglia per niente a una roba che farebbe Taika Waititi» e poi collassa spegnendosi in un rumore di corto circuito, il fumo che esce dalle orecchie.
Gli anziani sono furiosi e indignati: «Ma come osa portarci uno script del genere! Lei è un pazzo incomprensibile! Lei è un folle corruttore di menti che la pensano diversamente da noi! Questa roba è pericolosissima, rischia di provocare un’incontenibile rivoluzione e ribaltare la concezione stessa di cinema! Non la deve vedere nessuno! NESSUNO, vi dico!!! Vada via! E si senta libero di cambiare i nomi e offrire lo script a qualcun altro».
Zack non si scompone: «Come preferite. Snyder Army, assemble!!!». Alcuni utenti di X-Twitter, tutti giovanissimi e alla moda con vestiti fosforescenti e capelli color nessuno mi può giudicare, ciuffo carismatico davanti agli occhi e maglietta di un tour dei Deep Purple del ’74, entrano in ufficio, appoggiano un mantello sulle spalle del loro leader, e lo portano via.
Mezzora dopo entrano negli uffici di Netflix, dove l’intero consiglio amministrativo li attende silenziosi e genuflessi porgendo un contratto in bianco.
Zack appoggia la firma e scrive un titolo: Zack Snyder’s Rebel Moon – Episode 1: a Child of Zack Snyder’s Fire, by Zack Snyder.
Giuro, è andata veramente così, ho visto un video su Reddit.
SIGLA*:
Io non odio Zack Snyder. Perché dovrei?
No aspettate, riformulo.
Io non odio Zack Snyder. Avrei diversi motivi per farlo, ma non è il regista più scarso in circolazione, ci mancherebbe, anzi.
Io sto con Christopher Nolan quando difende la scelta di averlo ingaggiato per far ripartire il DC Universe: Zack è un esteta, a modo suo. Non un “visionario”: tendo a chiamare visionario chi, come dire, ha effettivamente delle visioni, delle intuizioni, un immaginario astratto tutto suo. Un David Lynch, un Terry Gilliam, un Sam Raimi, un Dario Argento… Zack ha un suo stile visuale forte, ormai codificato e bloccato: era la scelta perfetta per contrastare il piattume televisivo dei film Marvel, e preferirò sempre il suo film peggiore al pensiero di riguardarmi Ant-Man 3. Però la sua non è una “visione”: è solo un suo modo personale di patinare le immagini e l’azione. La questione finisce un po’ lì, perché quando si tratta di raccontare (o addirittura scrivere) storie, Zack ha dimostrato più volte di avere l’immaginario di uno che non ha mai superato la fase di frustrazione adolescenziale bimbo-nichilista.
La cosa buffa è quando uno così si ritrova per una serie di motivi a diventare tipo il capo di una specie di culto, nato in circostanze bizzarre che per me continuano ad essere l’esempio principe di come cambia la reputazione di un’opera d’arte a seconda del contesto da cui viene inglobata.
In quelle circostanze bizzarre, Zack Snyder era riuscito in un capolavoro irripetibile: convincere una grossa multinazionale a dargli 70 milioni – il prezzo con cui ci si potrebbe girare l’intera trilogia di Conjuring più un pugno di spin-off – per ritoccare un film che aveva già floppato. Un film che aveva floppato perché gestito malissimo, ma gestito malissimo perché terzo capitolo di una saga, diretta da Snyder stesso, che fino a quel momento era stata ampiamente sbeffeggiata e aveva incassato sotto le aspettative. È come quando il Genoa richiama Ballardini dopo averlo licenziato perché portava sempre la squadra sull’orlo della retrocessione, se però, nonostante i precedenti, si fidassero di colpo a dargli il budget per puntare al triplete. Un indiscutibile capolavoro strategico-diplomatico, una power move da record, che Zack ha suggellato buttando fuori una roba che più che un film era un atto di performance art.
Quando ti riesce un numero del genere è normale sentirsi invincibili.
Zack ha iniziato a rilasciare interviste incredibili in cui la sparava sempre più grossa, altisonante e revisionista sulla propria altalenante carriera. Ha poi convinto Netflix a finanziargli non solo un film di zombi a Las Vegas, ma anche un immediato relativo spin-off senza zombi – questo prima ovviamente di scoprire che l’originale non aveva lasciato traccia alcuna nell’immaginario popolare. Come se, che ne so, fosse uscito uno spin-off di La guerra di domani senza gli alieni. Cos’è La guerra di domani? Appunto.
Libero di scatenare la propria fantasia con un progetto originale, Zack Snyder poteva approfittarne per dimostrare di essere un vero visionario, come dicono in tutti i suoi trailer. E che fa?
Guardate… Sinceramente non mi va di sfottere eccessivamente questa cosa che rifà semplicemente I sette samurai nello spazio.
Non posso colpire tutti i bersagli facili che Zack mi mette in bella mostra, o non la finisco più.
Questa, sulla carta, gliela abbuono. Gliela abbuono anche se è banale.
Gliela abbuono perché si può fare un prodotto interessante in mille modi, anche partendo da uno spunto minimale e banale.
È uno spunto di partenza che un po’ mi fa cascare le braccia, lo ammetto, perché Star Wars era ispirato a mille cose diverse e una di quelle più evidenti erano appunto i film di Kurosawa. E Zack Snyder sembra quello che ha colto la citazione “sottile” e tutto tronfio va negli uffici di Star Wars e propone di fare uno pseudo-remake del film più famoso di Kurosawa come se avesse scoperto la parola d’ordine segreta per essere ammesso nel club. Non è neanche questione che l’hanno già fatto in tantissimi: è il fatto che I sette samurai, in un Universo alla Star Wars, è sostanzialmente già il primo Star Wars se oltre a Obi-Wan, Han Solo, Chewbacca e i due droidi, Luke avesse arruolato (si conta le dita) un’altra persona portando il conto a sette. Che poi quell’altra persona alla fine è Leia, nel doppio ruolo di committente e associata. Come Kara, protagonista di Rebel Moon.
Avrei voluto davvero esserci, a quel meeting con la Disney, in cui Zack Snyder annuncia la sua idea per rilanciare Star Wars e si mette a raccontare Star Wars. Ma posso davvero dargli torto? Guardate Il risveglio della Forza. Guardate la prima stagione del Mandalorian. Non solo hanno comunque portato avanti il franchise a botte di idee riciclate di un banale deprimente, ma in alcuni casi gli è perfino uscita bene. E poi diciamocelo: infondo, sulla carta, i film di reclutamento sono il miglior sottogenere della storia dopo i film di addestramento.
La partenza per me è ok.
Rebel Moon – Parte 1: la figlia del fuoco inizia con una portale spaziale a forma di vagina che si apre e viene penetrato da una lunga e dura astronave, e qui è dove per un intero minuto ho pensato che Zack fosse davvero un visionario e stesse per stupirci tutti.
E non solo! Dite quello che volete, ma almeno Zack ha il coraggio e l’onestà intellettuale di ignorare la morale imperante e rimanere imparzialmente fedele e rispettoso alla verosimiglianza storica che – lo sa chiunque abbia un minimo di cultura etnico-antropologica – vuole che gli abitanti del pianeta Veldt siano composti al 98,3% da fotomodelli caucasici. Di certo non si può in ogni caso accusare Zack Snyder di razzismo, non ha il minimo senso, perché comunque il gruppo dei mercenari protagonisti è assolutamente multiculturale: c’è il nativo-americano spaziale (bello, selvaggio e profondamente spirituale), c’è l’asiatica spaziale (abilissima con la katana laser, e dal forte codice d’onore) e c’è l’africano spaziale (schiavo in catene ex-Generale in disgrazia – fiuuu…).
Peccato però che subito dopo esploda la cifra di Zack Snyder autore: una scena sollevata pari pari dall’incipit di Inglorious Basterds, ma con attori belli al posto di attori bravi, dialoghi violentemente piatti, un’infinita frazione della tensione della scena che vorrebbe imitare. Poi arriva il droide, e via verso il Cantina Bar a reclutare quel simpatico mascalzone di Han Solo (Charlie Hunnam nel ruolo di Colin Farrell).
Il problema che ho con Rebel Moon è che in film di questo genere il citazionismo sfrenato potrebbe essere omaggio, potrebbe essere ispirazione, potrebbe essere meta-commento, potrebbe essere un sacco di cose e invece finisce ogni volta, puntualmente, per essere solo pigrizia. Un greatest hits di “andiamo sul sicuro”. Una scaletta, un template su cui Zack monta le sue scene d’azione e non aggiunge nient’altro. Ci mette la sua bella fotografia, ci mette la sua slow motion, e pagnotta portata a casa. Ci mette almeno qualcosa di interessante da vedere, a livello action/spettacolare? No! Nemmeno quello! Con l’eccezione di certe inquadrature perpendicolari all’inizio quando la nostra protagonista Kara (Sofia Boutella nel ruolo di Milla Jovovich) sta arando il terreno con una mucca spaziale, che fanno l’effetto di un palco teatrale con lo sfondo pittato dietro e – unica volta in tutto il film – aggiungono effettivamente un certo fascino epico senza tempo piuttosto che risultare una povera cafonata, si tratta di una roba priva di idee a livelli mortificanti.
Per dire: qual è la parte figa dei film di reclutamento? È farsi introdurre a nuovi personaggi, ognuno con le sue abilità e la sua personalità, e poi conoscerli pian pianino, e infine vederli in azione durante l’epica missione finale in cui ognuno darà il suo contributo e farà la fine che gli spetta, tragica o meno. Qui invece ci becchiamo un’introduzione superficiale, una scena d’azione dedicata, e via al prossimo; tutta la fase di mezzo è scavalcata in blocco e si arriva direttamente alla battaglia finale, dove ti ritrovi a non essere affezionato a letteralmente nessuno, e anche a perdere un po’ di vista quello che stanno combinando. Il povero Djimon Hounsou, che regala finezze a gratis, si ritrova un personaggio il cui unico tratto descrittivo è essere un ex-Generale leggendario caduto in disgrazia dopo una missione finita male di cui non vuole parlare, che inizialmente non vuole unirsi ai nostri eroi ma che se glielo chiedi tre volte ok, l’hai convinto, ci sta, e poi non lo si rivede praticamente più tranne che per ripetere “Non chiamarmi Generale!” come se fosse un tormentone dello Zelig. Quando uno dei personaggi a un certo punto ha una svolta vista e stravista, a confronto con gli altri ti pare comunque di aver assistito a un twist tipo I soliti sospetti.
Ti vedo cosa stai pensando, difensore di Zack Snyder. Sì, ti vedo proprio a te in particolare. Mi stai per dire “Ma Nanni, Zack Snyder ha anche annunciato il director’s cut che uscirà tra pochissimo e dice che sarà tutta un’altra cosa”. Fabrizio, rifletti: che senso ha che esista il director’s cut di un film su cui il regista, già in partenza, aveva carta bianca? Ma te ne dico anche un’altra: lasciando perdere la burocrazia, ammesso e non concesso che il director’s cut conterrà tutte quelle parti che mi lamento che mancano (e non sono poche), tu mi stai sostanzialmente dicendo che Zack Snyder non è capace di raccontare una storia semplice e lineare come questa, già raccontata da dozzine di cineasti, in due ore e un quarto. Io me li ricordo i tempi di Batman c Superman: la versione uscita in sala era terribile, il director’s cut di tre ore effettivamente aggiustava molto in termini di equilibri narrativi. Ma il vero problema era: come diavolo è possibile che una storia del genere, che non costruisce un mondo, non sviluppa personaggi, non introduce alcuna complessità, non si riesca a raccontare in meno di tre ore??? E se proprio non ci si riesce, perché devi buttare fuori una versione troncata che platealmente non funziona? Guardami negli occhi Fabrizio: Zack Snyder ti sta truffando. Non è un tuo amico. Finge di comprendere i tuoi sogni e le tue paure, ma vuole solo i tuoi hashtag sui social.
Tempo fa, all’ennesima domanda uguale da parte di un giornalista (“faresti mai un film di Star Wars?”) Matthew Vaughn di Kick Ass/Kingsman lanciava una provocazione interessante, rispondendo che non era interessato a fare un ennesimo spin-off o capitolo della saga, ma che piuttosto farebbe un reboot dell’originale, e che gli piacerebbe avere l’occasione di ricominciare da capo giocando con una sua versione dei personaggi che tutti conoscono, come succede da decenni con Batman. Io, vista la situazione del franchise nel 2023, sto con lui.
Zack Snyder ha fatto una cosa tutto sommato simile: in un ennesimo capolavoro diplomatico, si è praticamente creato questa chance ottenendo, con il budget delle grandi occasioni, di poter raccontare la stessa storia ma con libertà totale su qualsiasi altra sfumatura. E come se l’è giocata? Mettendoci meno idee di quelle che aveva Star Wars, e nessuna nuova. Nessun guizzo. Niente che faccia dire “ah ecco cos’è che guidava la sua ispirazione, ecco dove voleva arrivare”, tranne una serie di scene d’azione che risultano blande e dimenticabili persino per lui. Di riconoscibile c’è la fotografia e ovviamente l’abuso di slow motion a strappo, che però è da anni ormai una cifra stilistica irrinunciabile da parte dei blockbuster d’azione di Bollywood per cui, anche se Zack ha una mano un minimo più raffinata, fa comunque scappar da ridere. Per il resto, siamo di fronte all’ennesimo prodotto piatto e blando targato Netflix (inizio a convincermi che lo facciano scientificamente), e a una vuota mattonata che vorrebbe essere una nuova gloriosa epica spaziale ma ha lo slancio creativo, la raffinatezza e la profondità di un rip-off della Asylum con budget etxra-large per gli effetti speciali. Chissà la seconda parte.
Netflix-quote:
“Rebel Moon è una rivoluzione nell’universo cinematografico, un’opera audace e avvincente che ridefinisce il concetto di film spaziale”
ChatGPT (al secondo tentativo)
* porcamiseria gente, questa potrebbe essere la sigla più brutta che abbiamo mai messo in assoluto in 15 anni di esistenza, e l’ho persino fatto a gratis visto che non è nel film.
Non è colpa tua, aspettiamo con immutata stima il director’s cut della sigla.
visto e Gone in 60 seconds dalla mia memoria…per citare un film qualsiasi migliore di questo … comunque quando esce ste robaccia o un nuovo Star Wars riguardo Rogue One e sono più felice
Certo che ste cose si possono raccontare in meno di 3 ore, ma devi togliere lo slow-motion.
Ma quanto è bello Rogue One?
tantissimo
Che dire? E’ tutto vero, è tutto come dice la recensione e tra Star Wars, Kurosawa e Jodorowski non c’è un’idea originale che sia una, andrebbe approvata una legge per limitare l’uso dello slo-mo a Snyder (tipo, che ne so, 5 volte a film) e non rimane praticamente nulla di duraturo.
Però (e credo sia l’obiettivo di Netflix, nonchè il motivo per il quale i film li fa quasi tutti cosi) alla fine per passare due ore e spiccioli ci sono modi peggiori, e Sofia Boutella è sempre pazzesca.
Certo, poi possiamo parlare del se vale la pena spendere i fantastiliardi per un film che come obiettivo MASSIMO ha quello d’intrattenere per un paio d’ore e via, e cosa significa il fatto che questo può fare Snyder (alla fine la stessa cosa si può dire per “Army of the dead”), però al momento questo è.
Avevo detto: Rumble Trough The Dark.
È sta boiata noiosa il motivo per cui Sofia non è la protagonista di Ballerina? Il film per cui è nata. Adoro ana de armas ma Ballerina andava offerto a Sofia di default. Dubito che lo slow mo di zack sia più raffinato di bolliwood. Almeno in questo film ci sono slow-mo in scene niente di che, la meme è che siano i nemici ad usare una qulache distorsione temporale.
come un patacca cosi riesca ancora a trovare finanziatori e non sia finito a dirigere puntate di serial tv resta un mistero.
I serial tv sono l’ultima cosa per cui è adatto, visto che gli impedirebbero di fare la fotografia a modo suo. Piuttosto lo manderei a dirigere documentari sulla natura.
Certo anche te che da italiano ti lasci abbindolare da minchiate della destra americana come lo spauracchio della “woke culture”, usata originariamente dalla comunità afroamericana per denunciare e protestare contro razzismo e violenza da parte della polizia per poi essere assorbito dai conservatori americani generalizzare contro tutto quello è vagamente progressista o arcobaleno, mi fa credere che sia allo stesso livello letterario di Zack Snyder in qualità di analisi dei media.
E sai cos’è la cosa che mi fa più incazzare? Che non solo guarderò la seconda parte, ma anche l’estesa di questa. Perchè sono un masochista.
io stavolta passo.
Tra la seconda parte di questo e Thor Love & Thunder….oddio non lo so.
Forse mi taglio i nervi ottici stile Sirio il Dragone
O come Shu.
io ho voluto bene a Snyder in passato…ma da Army of the Dead non ne sono uscito bene.
Voglio dire: un heist movie in un casinò di una Las Vegas sconvolta da un contagio pandemico con un gruppo di mercenari testosteronici stile action anni 80 capitanati da BATISTA che si ritrovano in mezzo ad una apocalisse zombie.
COME CAZZO FAI A SBAGLIARLO UN FILM COSÌ??
E invece…
Questo qui, dal canto suo, è talmente scopiazzato da altro e vuoto che ad un certo punto ha iniziato ad irritarmi.
Ecco, le palle mi sono definitivamente cadute nel momento in cui, durante il reclutamento a turni dei sette samurai dello spazio, Mowgli doma Fierobecco, mentre Hans Landa di Bastardi Senza Gloria (però spaziale) li cerca.
Sorvolo sul reclutamento del Gladiatore nel MondoRoma.
Il discorso motivazionale di VENTI SECONDI con cui Barbie Commando fa uscire dalla depressione il Generale Caduto è una roba che manco nei baci Perugina.
Male, ma male male male
Cosa aveva che non va Army of the Dead?
A mio modestissimo parere, non è né carne né pesce, né morto né vivo, né action cazzone né autoriale con critica velata (Romero è lontano anni luce), né serio né divertente…..vorrebbe essere tante cose ma alla fine non è un tubo di niente.
Big Dave sprecatissimo secondo me.
Dimenticavo: personaggi scritti facendo imbrattare un foglio ad un macaco con un pennarello nel cvlo.
E poi….i campi di quarantena fuori Las Vegas.
Quarantena.
In una apocalisse zombie in cui dal contagio alla zombificazione passano 10 minuti ci sono i campi di quarantena: anche la revisione delle bozze di sceneggiatura deve averla fatta il suddetto macaco
Ehhhh…Cerchiamo il pelo nell’uovo!
XD!!!
(ri)guarda la scena di chiusura di “Burke” e la tigre zombi, secondo me è un distillato perfetto dei problemi del film (e di Snyder in generale)
Ahhhh, 5 altissimo per “Barbie commando”, mi piaceva Sofia in Kingsman, era un’antagonista perfetta che comunicava pericolo con ogni movenza, qui invece sembra più “Barbie contadina”, non fa paura per niente, non è neppure fisicata e nonostante tutto sconfigge, senza sudare, tutti i cattivi che incontra stile picchiaduro a scorrimento = zero empatia. Ma questo è solo uno dei difetti del film recensito e neppure il più significativo.
Army of the Dead era sfocato. Cioè, questo incapace cialtrone è riuscito a farsi distribuire un film sfocato. In effetti siamo dalle parti del genio.
Avevo iniziato ammaliata dalla visione dell’astronomia nel trailer (o teaser? Boh), ma dopo 5 minuti di pura filodrammatica che mi hanno fatto rimpiangere gli spettacolini di Natale dell’asilo ho mollato. Almeno l’astronave si vede bene? Ci salgono sopra, o magari esplode con classe? Che recupero quelle parti lì.
*astronave, ovviamente
Ah, per dimostrare di non essere un robot le risposte devono essere lievemente imprecise
L’astronave non è niente di che. Se vuoi guardarlo solo per quella lascia perdere.
L’astronave, per qualche strana motivazione di design, si pilota tramite una torretta laterale invece che dalla solita e *noiosa* (cit. Zack) cabina di pilotaggio centrale, per cui basta distruggere la suddetta torretta per far precipitare tutto il mastodonte a terra. Mah!
Sapevo Nanni che te la saresti riservata per te questa. Niente, tutto giusto, io ho provato a guardarlo 3 volte ma non sono mai riuscito a finirlo.
A me che Snyder “attinga” da questa o quella fonte non irrita di suo, in quanto le cose ipercitazioniste normalmente le apprezzo moltissimo: Discworld di Terry Pratchett, i Dylan Dog classici di Sclavi, Scott Pilgrim, le Bizzarre Avventure di Jojo è tutta roba per cui stravedo. Il problema è che se non me le leghi insieme in maniera coerente tutto quello che hai è una sequela di citazioni buttate lì senza uno scopo preciso e fai la fine di Ready Player One (il libro; il film non l’ho visto e non posso giudicarlo).
Nel mondo dell’intrattenimento le cose fondamentali che non hanno inventato nulla ma che rielaborano un sacco di fonti in maniera convincente te le tirano appresso (Matrix giusto per fare un esempio), e questo Snyder non lo sa fare. Mi sa che mi risparmierò di guardare sia la seconda parte che il director’s cut.
Discworld però non vale, è parodia. Amo Discworld (Morte è uno dei personaggi letterari più belli degli ultimi cinquant’anni), ma la parodia non può esistere senza citazione. Il che non vuol dire che sia un genere semplice, anzi, farla funzionare senza che diventi stucchevole, in effetti, è molto complicato (e infatti pure Pratchett non sempre ci riesce).
Di regola leggo i libri e solo dopo guardo i film, per Ready Player One invece mi sono limitato al film. Che soffre dello stesso problema di cui tu parli per il libro, ma almeno c’è il Gundam, mentre mi hanno detto che nell’originale al suo posto c’era megaloman. Quindi non ti consiglio di guardare il film, ma almeno i tre minuti col Gundam puoi.
Ready player one film consigliatissimo. Danno un senso alle citazioni.
Oddio, se come senso ci accontentiamo di “e al minuto 3 i protagonisti entrano nel Mondo delle Citazioni”, sì
Tutti hanno stroncato sto film prima che uscisse, quindi mi sono detto, guardiamolo. Disney con la woke culture perde tonnellate di soldi e ciò è bene, quindi perché non dare quei minuti di vita a questo film? Ecco, mi sono addormentato 20 min dall’inizio. Dio che roba schifosa! Netflix siate maledetti, perché gettare soldi così? Persi per persi dateli a chi ha idee, ha chi ha visione, non ha ‘sti bimbo-minkia…
Già a vedere un italiano che ripete punti della destra americana come “woke culture” e pretende che sia un motivo serio per cui Disney perde soldi non è un buon presagio.
Però in sostanza non ha tutti i torti, il film è una zozzeria, era noto che lo fosse prima che venisse rilasciato, ma nonostante questo ha voluto dargli comunque una possibilità, per me è un eroe, un santo, un apostolo!
a me nonostante tutto (e non è una difesa a zack, di cui mi fottesega) non è dispiaciuto.
Soprattutto visivamente scorci interessanti, vari e fantasiosi.
Un plauso all’animazione del grifone nero (scena tra l’altro inutilissima e trash)
“Charlie Hunnam (nel ruolo di Colin Farrell)”
Alzo le mani, non l’ho capita.
fa l’accento irlandese
– Pronto?
– HUNNAM, È LEI?
[riattacca]
E che dire del robot pacifista a cui dedicano dieci minuti buoni del primo atto e per poi farlo sparire letteralmente dal film?
Tra l’altro trasmette molte più emozioni lui che qualsiasi altro personaggio umano, sarebbe un peccato tagliarlo così. Secondo me ricomparirà quando ci sarà bisogno di salvare qualcuno e sarà la machina ex-machina.
Perché non vi mettete a recensire le stand up comedy ? Vediamo come va quest’anno che ,secondo me ,siete già partiti col film sbagliato.
Buon lunedì Raimondo! Forza e coraggio
La risposta l’ha messa in fondo ,a volte non li capisco i commenti,proprio a fregna di gatto.
Facciamo che mi tengo stretta la mia visione da ottenne di Star Crash, che se ho capito bene faceva la stessa cosa ma almeno non se la tirava?
Snyder sta diventando la versione umana di ChatGPT
“rifà semplicemente I sette samurai nello spazio”
Ditemi che non sono l’unico così vecchio da essersi ricordato questa ciofeca:
https://www.youtube.com/watch?v=xktmPqsf7uE
E comunque sì, uno che scrive ciofeca nel 2024 è decrepito, ora che ci penso.
Non era brutto, dai. Però è anche vero che mi riascolto la colonna sonora molto più di quanto mi riguardo il film.
Mah. Lo si perdona perché quello che ti è piaciuto da bambino ti lascia sempre qualcosa dentro, e ci sono George Peppard e Robert Vaughn, due miti, anche se qui fanno praticamente le macchiette. Ma la parte peggiore è il doppiaggio, per cui diciamo che è una mezza ciofeca, con la lacrimuccia di rimpianto per i bei vecchi tempi, che ovviamente esistono solo per chi c’era. In futuro, temo, c’è chi ricorderà con rimpianto questi b-movie netflix ad alto budget, perché signora mia, son tempi proprio brutti…
Daje che c’avete diverse cose belle da recensire. Un esempio è Leo sull’odiato Netflix. È fra un RRR e Pathaan. Colonna sonora da tirare giù al volo. P.s.Jawan fa’ cagare a spruzzo.
Ma tutti sti soldi non si potrebbero dare a uno dei Gareth nostri amici (Evans o Edwards) e fargli rifare a uno da capo tutti i film di Star Wars sulla riga di quella mina di Andor e all’altro sempre tutto Star Wars ma in Indonesia con Yayan Ruhian nel ruolo di uno Skywalker a caso, Donnie Yen come Han Solo e l’elefante di Tony nel ruolo di Chewbacca
Dove si firma il crowfunding?
SHUT UP AND TAKE MY MONEY!!
Xavier gens con laiuto di evans ha girato
Farang/Mehyem ,si menano forte.Vale la pena.
Subbato da me.
Ci sto! Mi è partito il motorino della fotta!
Credo di non aver mai visto un film con meno senso che si prende così sul serio, forse il mai troppo apprezzato ”Quattro Carogne a Malopasso” riesce ad eguagliarlo, senza budget e senza attori.
Io non so come qualcuno sia riuscito ad addormentarsi guardandolo, è talmente brutto che fa un giro e mezzo e diventa ancora più brutto e ti tiene incollato allo schermo per vedere sino a dove arriverà la follia di Snyder e la fantasia della classe d’asilo assunta per scrivere script e dialoghi.
E’ talmente brutto che dopo un’ora in cui essenzialmente è un rip-off di guerre stellari con della roba rubata da Warhammer 40k e messa a caso ha una svolta totalmente inaspettata e diventa un fantasy spaziale stranissimo.
Cioè tu sei lì che stai ancora ridendo per la scena più surreale della storia del cinema che condurrà al finale più telavevo detto della storia del cinema: i due protagonisti hanno appena visto arrestato il tizio che gli doveva presentare LA RIBBBELLIONE ™ da dei cacciatori di taglie e cosa fanno? entrano nel bar dove tizio è stato arrestato, urlano ai quattro venti il loro piano e poi assumono come Han Solo il tizio che HANNO VISTO PRENDERE SOLDI DAI CACCIATORI DI TAGLIE (che leva a pinco e panco qualsiasi dubbio con la frase ”IO ODIO I CACCIATORI DI TAGLIE”) e Zack il messia della demenza senile ti infila subito un cambio di direzione totalmente inaspettato, il film diventa uno stranissimo fantasy spaziale.
A me tutta la parte sul mondo western con il ranch spaziale dove il re nativo americano del pianeta nativo americano in esilio mi aveva già steso, il fatto che DEBBA DOMARE UN GRIFONE per ottenere la libertà mi ha fatto sputare un polmone.
No ma seriamente, ma qualche dirigente di Netflix è stato spellato vivo e lanciato in una vasca di sale per aver dato l’ok a sta roba senza averla manco letta?
S P O I L E R
Quanta severita’ fuori luogo. L’obiettivo del film era intrattenere e per me Snyder ci riesce. Certo e’ derivativo al massimo, tuttavia si e’ davvero cosi’ sicuri che il target ggiovane di Netflix conosca le fonti? Io non darei cosi’ per scontato che i ragazzini di oggi si siano visti The Force Awakens che e’ del 2015, figurarsi la trilogia originale, magari neanche il primo Avatar del 2009, al limite Dune, quello del 2021 ovviamente. Le altre citazioni – John Carter, il western spaziale stile Serenity, l’alieno che parla attraverso un umano come in Independence Day, aggiungerei anche le atmosfere del fumetto La Casta dei Metabaroni e dell’ingiustamente sottovalutato Le Cronache di Riddick, visto che i soldati cattivi di Rebel Moon ricordano i Necromonger – non verranno colte, quindi i piu’ giovani il film se lo godranno. E per gli anziani?
Intanto Sofia Boutella se la mangia a colazione Daisy Ridley. Inoltre Snyder aggiorna Guerre Stellari, aumentando la dose di violenza senza chiedersi chi debba sparare per primo al pub e giocando a sovvertire le aspettative degli spettatori. La Forza (di resuscitare) la diamo per ora solo a Leia. C-3PO in versione droide da combattimento che finalmente fa qualcosa. Han Solo sembra cattivo e, plot twist, si rivela come tale. I buoni catturati che pero’ si liberano dalla carbonite/prigione transformer. Il punto debole e’ il capo dei cattivi, tra un cosplay di Christoph Waltz e un Gary Oldman in botta da Leon, viene surclassato in carisma dalla donna ragno che, un po’ Borg Queen ed un po’ Alien Queen, non bacia nessuno ma ha le sue buone ragioni.
Per me film promosso, aspetto la seconda parte.
Mi sembra che a occhio tu abbia già visto il director’s cut. Fa piacere sapere che, a quanto pare, ha effettivamente inserito le cose che qui mancavano.
aspetta aspetta…
(h)abbia
@Nanni
Nella saga di Star Wars non ricordo buoni uccisi a bastonate. E neanche tentativi di stupro da parte degli Stormtroopers.
E fortuna che nello stesso commento dici che è un film per bambini che non conoscono i film del 2015!
Chiaro che Sofia Boutella si mangia Daisy Ridley a colazione, e concordo anche (come scritto sopra) che il film in realtà intrattenga. Però spenderci un chilometro cubo di soldi e presentarlo come l’inizio della Nuova Grande Saga scifi-fantasy no, non ci sta proprio, il fatto è questo. Per investimento e hype montata ci si aspettava ben altro.
Si, ma non è che aumentando la dose di violenza “aggiorni” Guerre stellari. Bastasse solo quello… Invece manca proprio la scrittura, i personaggi (il Villain è veramente piatto, è pura cattiveria, zero sfumature) . E non c’è pathos. Dai per favore, è il recruiting movie più fiacco mai visto. Poi come in qualsiasi film degli anni 90 quando arrivano dal personaggio di turno si trova esattamente nel momento perfetto per dimostrare le sue qualità. Che bravi.
“confront, run, kick, snipe… confront, run, kick, snipe…”
https://m.youtube.com/watch?v=i_3Sd3YiL1E
Non ho visto il film, ma che una come Daisy Riley venga mangiata da una qualsiasi altra attrice non mi pare chissà quale impresa eh…..
Immaginati poi se la confronti con una come la Boutella che per me, dopo Kingsmen e Atomica bionda, ha un credito pressochè infinito
SPOILER
Malgrado la recensione negativa leggendo “rifà i magnifici 7 nello spazio” sono andato subito a guardarlo. Male che vada ci sarà la battaglia finale nel villaggio con uno o due eroi che ci lasciano le penne per salvare i bambini. E invece no! Non c’è neanche quella! Risolvono tutto prima di tornare al villaggio sulla piattaforma di Iron Man 3! E il peggio è che alla fine il Lungo Fucile del discount ci scherza pure su e sfotte gli spettatori (“peccato che hai ammazzato il cattivo, sarebbe stato un buon posto per morire”).
Peccato per Sofia Boutella, il resto da dimenticare (non che serva tanto sforzo per dimenticare)
Raga una monnezzata così è un bel po’ che non la guardavo.
Madonna che male all’anima quella sigla
I Sette Samurai erano tre ore, ok, ma i Magnifici Sette riesce in 2 ore a raccontare tutti i personaggi, farteli amare, farti emozionare, e finire una storia. Questo non ha davvero né capo né coda, è scritto davvero senza senso. Mi chiedo i produttori che ci stiano a fare. Si salva solo Sofia Boutella che è spettacolare, davvero impeccabile.
Ho letto tutta la rece ma col pensiero son rimasto bloccato a “la guerra di domani”. Visto al massimo 3 settimane fa mi ricordo solo Pratt che frigna sul divano e i tipi che compaiono allo stadio. Sono sconcertato. Avvisaglie di qualche sindrome al cervello? Comunque uno dei pochi film che si meriterebbero un remake (reboot?) è Io sono leggenda. Seguire pedissequamente il romanzo e via, senza cambiare una virgola. Snyder che dire? Da quando mi son sentito gay a vedere 300 lo vedo come una minaccia alla mia eterosessualità e ho staccato un pochino
Al capo villaggio con le bretelle, coppola e barba da hipster ho spento
“Comunque uno dei pochi film che si meriterebbero un remake (reboot?) è Io sono leggenda. Seguire pedissequamente il romanzo e via, senza cambiare una virgola”
Ma poi quello con Smith è tipo il quarto/quinto tentativo: ci fosse UNO che avesse provato a farlo così, dritto per dritto. No, troppo facile
Ho provato a prenderlo alla leggera ma all’ennesima carrellata dei nostri eroi in pose da palestrati i miei occhi hanno iniziato a sanguinare
Se nel 2016 il mio sogno segreto e bagnato era Snyder dirige Cavill nel primo film del Warhammer 40K, ad oggi è divenuto un rischio concreto che temo tantissimo…
dio mio…spero che si faccia quek che si deve fare..cioè fare una cosa animata disegnata in 3d come vi pare ma NON con attori veri vestiti male che si muovono alla moviola.
A me “non somiglia per niente a una roba che farebbe Taika Waititi” suona come una dichiarazione di stima.
La cosa più bella è che per distruggere completamente l’ astronave potentissima Occhio Malocchio é bastato accoppare il mitragliere. Cioé, dentro quegli infiniti metri cubi di acciaio, c’ era solo un Secondo Tragico Fantozzi che faceva tutto. Accoppato lui, l’ astronave è precipitata. Posso dire che è meglio Star Wars il Risveglio della Forza?
Infatti, una roba che nemmeno l’Asylum!
Unwatchable
Secondo me la Games Workshop fa causa per violazione di proprietà intellettuale. E vince. Netflix fallisce. Zack Snyder farà un documentario “come inguaiammo la streaming tv”.
Spero quasi ti leggano e agiscano.
Non lo ho ancora visto ma onestamente leggendo questa recensione vedo solo “Zack Snyder mi fa cagare ma non voglio dirlo così e per sembrare eclettico vi riempio di giri di parole”
Perchè non sviluppa, non cresce, non fa, non disfa, non riesco ancora a capirlo.
Ma due cose so:
La prima è che a Snyder cagano tutti in testa, siccome viviamo in un mondo che ha i social come ragadi anali so anche che nel 99% dei casi non c’è un opinione personale contro Zack ma solo dargli contro.
Della trilogia DC boccio solo JLA ma perchè ci ha messo le mani quel maniaco sessuale di Weldon; per il resto film della madonna.
Oddio Las Vegas of the Dead era una merda?
E allora?
Robert Kelly fece Donnie Darko e poi solo merda, Roth solo merda e ora (dicono) abbia azzeccato un film; è infantile pensare ad un regista concentrandosi sul prima e non sull’ora.
Seconda cosa:
“è il fatto che I sette samurai, in un Universo alla Star Wars, è sostanzialmente già il primo Star Wars se oltre a Obi-Wan, Han Solo, Chewbacca e i due droidi, Luke avesse arruolato (si conta le dita) un’altra persona portando il conto a sette. ”
Dai allora diciamo che Star Wars ad un certo punto è Mean Girls se contiamo Luke, Leila, Han e Chewie come le quattro bratz e i droidi come i due amici della protagonista.
Ciao Psyko! Fatico a credere che il tuo livello di comprensione del testo sia davvero a livello che il paragone fra Star Wars e I sette samurai si ferma al fatto che ci sono sette eroi, per cui a questo punto per me è ufficiale che stai interpretando il personaggio del nerd tonto e arrabbiato e lo confesso: è molto divertente. Un abbraccio
Ciao Nanni!
Mi stupisce sempre che se qualcuno non ti loda e sbroda cerchi sempre di andare sul personale, ma non temere ho le spalle larghe.
Io SPERO che il tuo commento su SW e i 7 Samurai fosse sul numero perchè se realmente prendi la sottotrama di Starwars che è il viaggio dell’Eroe e lo raffronti con quella dei 7 Samurai che è un faro sul quanto sia nichilista una società dove è solo con il sacrificio di persone che credono ancora nel valore dell’onore che l’uomo comune ha speranza io non so cosa dirti.
Purtroppo il tuo è il tratto caratteristico di coloro che hanno “la fama” in internet, totale ed assoluta assenza di capacità di confronto.
Sai perchè?
Bravo, perchè dentro di te dici “io sono Nanni Cobretti de i 400 calci e non ho bisogno di rendere conto a nessuno di quello che dico” il problema è che ormai, come ho già detto da un altra parte, sembra che usi le recensioni solo per darti un tono e nemmeno celando la cosa.
Di cosa cazzo parli questo Rebel Moon non è dato saperlo, lo paragoni ai 7 Samurai e quindi vado a pensare che sia la storia di un pianetucolo schiacciato da cattivoni infami che recluta degli “eroi” ma per il resto è solo una prova stilistica per dire “Zack Snyder è una merda” ovviamente mettendo da cerchiobottista le mani avanti.
Mi spiace non aver fatto il dams come te e quindi di non poter giudicare un film limitandomi a dire che il regista non mi piace e senza parlare di cosa io abbia visto, ma almeno ho la dignità di leggere per l’ennesima volta una tua risposta ad un mio commento senza risponderti “hai rotto i coglioni!”
P.S. comunque un conto è dire “si è ispirato a Kurosawa” e nessuno avrebbe da obbiettare, un conto è la cazzata dei “7 Samurai”
P.P.S. La mia risposta su Mean Girls, forse non citandone il regista non la hai capita, era per farti capire quanto assurda fosse la tua analisi.
P.P.P.S. Mark Waters
Grande Psyko. Un piccolo passo in più e capisci il senso del paragrafo, ovvero: le parti che Rebel Moon ha in comune con i 7 samurai sono le stesse che aveva già Star Wars. Nessun bisogno di partire per tangenti astratte (e belle lunghe, per uno che sostiene di avere le “spalle larghe”).
Ciao Nanni!
Le tangenti astratte sono necessarie quando uno non è in grado di spiegare quello che intendeva con “è il fatto che I sette samurai, in un Universo alla Star Wars, è sostanzialmente già il primo Star Wars se oltre a Obi-Wan, Han Solo, Chewbacca e i due droidi, Luke avesse arruolato (si conta le dita) un’altra persona portando il conto a sette.” ma “per cui a questo punto per me è ufficiale che stai interpretando il personaggio del nerd tonto e arrabbiato”
Confermo che se intedevi affermare che Rebel Moon sta ai 7 Samurai quanto Star Wars sta ai 7 Samurai lo hai espresso davvero di merda.
Poi ovvio, magari “a questo punto per me è ufficiale che stai interpretando il personaggio del critico eclettico e colto” e ti riesce benissimo, ridicolo ma benissimo.
Resta il punto che a differenza dei tuoi colleghi spesso e volentieri non sai dire niente del film se non panigirici su cosa abbia o non abbia fatto il regista.
La recensione è abbastanza chiara su come è il film. L’ho letta, ho visto il film, è esattamente così, tranne che per me Sofia Butella non è in parte ed è alquanto ridicola. La parte sui 7 Samurai era chiarissima, psyko, ti sei arrabbiato solo perchè non l’hai capito, ma è un limite tuo, non del recensore. Di Snyder ci sono opinioni anche molto diverse, chi ne dice male lo fa a ragione, perchè i suoi film sono pieni di errori e maccosa, si salvano solo quando sono abbastanza fighi da coprirli. In questo non ce la fa, ci sono troppe cose sbagliate, compresi i soliti rallenty
Ma come mai in genere sempre su pagine di recensioni siete fissi con sta idea che se uno non è d’accordo allora “si è arrabbiato”?
Ma sarà che siete tutti un pò incarogniti con il mondo perchè mentre voi credete di vedere METAFORNI, ANACOLUTONI e PREPOSIZIONCIONE in realtà è la pubblicità di una marca di assicurazioni prima del film?
Comunque no, non era chiara per nulla ma proprio no.
Poi oh, se vuoi pensare che se non concordo con il tuo eroe è perchè ho tatuata sulla schiena la faccia di Snyder perchè lo adoro oppure ho un idolo tiki dedicato alla distruzione di questa pagina fai pure.
Resta il fatto che di questa recensione 1/3 è un tentativo di far ridere, 1/3 è fare esempi a muzzo ed 1/3 è “a me non piace Snyder e basta”
Ok, ma adesso asciugati la bava.
Minchia se sei loffio nelle risposte, vedi che ho ragione a dire che non sai interpretare quello spiritoso?