L’Occidente sta crollando. I segni della disfatta si moltiplicano all’orizzonte. Nessuno si sente più al sicuro, le nostre convinzioni vacillano peggio che ai tempi di Galileo. Come reagire? Cercando di imbrigliare tutto ciò che ci fa paura, che è “fascinans et tremendum” nei canoni della quotidianità. Convincendoci che qualsiasi bestia feroce può diventare il nostro animaletto domestico, autocompiacendoci perché ora sappiamo in che tiratura Batman fa produrre la sua bat-divisa, spogliando le creature d’immaginazione tradizionalmente spaventose e rendendole inoffensive. Siamo diventati una masnada di vigliacchi che hanno paura di avere paura.
L’ultima frontiera dell’addomesticamento dell’Unheimlich si mostra senza vergogna in questi due filmacci ipocriti che arrivano dai due lati dell’Oceano e che recensisco in doppietta perché 1) non ho voglia di perdere tempo in stroncature 2) mi interessa più il discorso generale, una prova che l’Apocalisse sta per abbattersi su di noi 3) sento puzza di Curse of Cicciolina e voglio scongiurarla sul nascere.
Nina Forever, annunciato con strombazzamenti vari al Frightfest 2015 e poi giustamente sparito, segue le vicende di un pirla qualsiasi che quando si porta a letto una ragazza vede sorgere dalle lenzuola il cadavere insanguinato della sua ex, Nina, morta in un incidente e che non ha alcuna voglia di lasciare il tipo nelle braccia di un’altra. Bello! Interessante! Quindi è una roba tipo Inception con una figura femminile fantasmatica che non permette all’uomo di rifarsi una vita, ne tormenta i pensieri e le azioni e…? No. È una simil-hipsterata ambientata nella working class inglese, una robetta innocua che confonde l’umorismo con l’imbarazzo, il surrealismo con l’idiozia, il Gotico con una poveraccia che tenta di scopare a cavallo di una lapide. È la grande genialata di due bambini non troppo svegli che vogliono giocare a fare gli adulti per cui dicono “cacca” ogni due parole. Trama inesistente, formuletta ripetuta a cottimo: coppia tenta di scopare, arriva Nina insanguinata e rovina l’atmosfera. Fine.
Fiona O’Shaughnessy è molto bella ma non vuole far vedere le tette; OK, ma il suo personaggio appare esclusivamente nudo per tutto il film! Quindi fa anche un po’ incazzare vedere questa qua che sta tutto, ma tutto il tempo o coi capelli appiccicati al petto o con un braccio che copre le parti salienti anche quando palesemente non sono inquadrate. Sembra che stia tutto il tempo a grattarsi le costole. Ora: io posso anche capire che lei pensi di avere le tette d’oro, o che magari ha un moroso geloso che dà fuori di matto, o che qualcuno le abbia detto che se fa vedere le tette al cinema per un nanosecondo diventa storpia; va bene. Ma voi fratelli Blaine, VOI DUE REGISTI DI MERDA, perché scrivete un personaggio che sta sempre costantemente (e inesplicabilmente, alla fine) nudo e lo date da recitare a una così? Paradossalmente, ciò che O’Shaughnessy fa di tutto per nascondere anche gli occhi della crew lo mostra in abbondanza l’altra attrice, Abigail Hardingham; la quale si spoglia praticamente sempre, come se fosse pagata a cm2 di pelle nuda x secondo. Oh, parliamoci chiaro: a me le donne nude piacciono; piacciono tanto anche al mio amico Ciccio con cui ho visto il film; eppure a un certo punto abbiamo pensato entrambi “Ancora? Ma basta!”.
I due Blaine da piccoli devono aver spiato il papà che guardava Carry On Girls, devono avere capito che per fare una commedia basta buttarci dentro le donne nude e sono corsi in cameretta a dire “cacca” tutti felici.
DVD-Quote:
“Registi che si meritano tanti scapaccioni”
Cicciolina Wertmüller, i400calci.com
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Ava’s Possessions soffre dello stesso morbo: normalizzare una situazione paranormale. Anche in questo caso l’idea di base non è affatto male: il reinserimento in società di una ragazza ex-posseduta, con dovizia di metaforoni, la ddroga, l’etilico, il passato pesante, la responsabilità. Bello! Interessante! Quindi è una roba tipo un ipotetico sequel di The Addiction di Ferrara (c’è stato un tempo in cui il buon Abel non era ancora bruciato), una storia di redenzione difficile che…? No. È un’altra pseudo-hipsterata che ridacchia sotto i baffi tardovittoriani e si convince di essere un film intelligente. Stavolta c’è un minimo sindacale di trama, la ragazza ex-posseduta (Louisa Krause che poveretta si impegna anche) per qualche motivo deve trovare un tizio, un po’ di gente viene ammazzata, lei capisce che la sua famiglia sa qualcosa e non glielo vuole dire, c’è un love interest inquietantissimo dal grilletto facile che è il più onesto della compagnia quindi figuratevi gli altri. Il problema è che non c’è alcun motivo per basare il film sulla possessione demoniaca, poteva essere davvero un film sulla ddroga o l’etilico e sarebbe stato persino più interessante; così invece è solo una scusa per far vedere belle ragazze truccate da Joker.
L’altro problema è che la regia di Jordan Galland è talmente anodina che se cercate in rete qualche immagine di Ava’s Possessions trovate praticamente solo primi piani di donne (molto ben fotografate, Adrian Correia era l’unico sul set che sapeva cosa minchia stava facendo) che stanno lì senza fare niente di particolare. Perché anche quando succede qualcosa, Galland sta bene attento a non filmarlo, perché non si sa mai, potrebbe essere vagamente emozionante, lievemente interessante, o perché semplicemente non sa come girarlo: non sa come girare un’aggressione; non sa come girare un esorcismo; non sa come far recitare le attrici nel ruolo di indemoniate; non sa come girare una scena di sesso. E allora, TU REGISTA DI MERDA, perché fai un film del genere? Perché non torni a comporre musichette e canzoncine inoffensive, visto che lo fai da anni? Ciò ti eviterebbe anche di dare in mano la colonna sonora di Ava’s Possessions a nientepopodimeno che Sean Lennon, il quale prevedibilmente fa un lavoro pigrissimo, superficiale, che trasuda arroganza. Che grande scelta, bravo Jordan.
Insomma,
DVD-Quote:
“Registi che sbagliano tutto”
Cicciolina Wertmüller, i400calci.com
“le vicende di un pirla qualsiasi che quando si porta a letto una ragazza vede sorgere dalle lenzuola il cadavere insanguinato della sua ex, Nina, morta in un incidente e che non ha alcuna voglia di lasciare il tipo nelle braccia di un’altra. Bello! Interessante! Quindi è una roba tipo Inception con una figura femminile fantasmatica che non permette all’uomo di rifarsi una vita, ne tormenta i pensieri e le azioni e…?”
No, è la versione “seria” della trama di Ezio Greggio in Vacanze di Natale ’91.
Guarda, è sicuramente più serio Ezio Greggio
Due film brutti al prezzo di uno?
Secondo me nella CURSE ci sei già finita a piè pari.
Il secondo per altro mi pare roba che manco ci provo, per il primo non so, le facce della morta mi fanno ridere nella foto quindi forse, una sera che fanno solo Le Iene in tv…
Come dici tu, Nina Forever è anche un film cessiforme, ma Nina è anche un nome D ’Occidente.
https://www.youtube.com/watch?v=qEsJXfK5Da0
(Min 03: 55)
PS: Édith P ti manda 1 rosa petalosa;)
Ma grazie, Pasqualobianco, che gentile!
(Intendi Eliane P?)
Ma siamo forse cugini dello stesso pensiero carissima CW?
https://www.youtube.com/watch?v=551y8goAs3A
(Min 04:10)
Niente ferie per voi stakanovista eh? Recensioni utili per farmi capire di stare alla larga da ste due loffie, concetto afferrato seguirò il consiglio. Citi The Addiction….che colpo al cuore, uno dei miei film preferiti in assoluto. Quando Ferrara aveva un senso. Mo tocca vedere robetta come Welcome to New York o quella merda su Pasolini che non capisco certi ritardati pure a gridare al miracolo….ci manchi Abel.
Where are Jessica Hyde’s boobs?
Ho visto la faccia e ho pensato alla stessa cosa.
ma quanto mi piace la cicciolina incazzata!!!
(ultimamente, sto sito si attiva il venerdì e il lunedì torna in letargo…devo abituarmi alla nuova linea editoriale.)
Anche i redattori avranno un lavoro, come tutti.
Ciao Cicciolina, cosa ne pensi di It follows?
Nina Forever l’ho trovato in effetti abbastanza noioso. Le uniche parti vagamente interessanti sono quelle in cui interagiscono i tre protagonisti (all’avvio della
SPOILER
lesbicata necrofila, stroncata sul nascere con mia somma costernazione
FINE SPOILER
mi è venuto duro)
Comunque belle le tettone della Hardingham. Magari mi ci farò una sega.
Grazie fratelli Blaine e grazie Cicciolina :-*
AZZolina…credevo di trovarmi davanti alla recensione di Triple nine, invece mi avete salvato da ste 2 “cagate”!
Grandi lo stesso!
Comunque aspetto Lunedì prossimo per sentir la Vs sul film di Hillcoat…perchè credo sarà una bella battaglia!
Non ho visto Ava, ma Nina Forever è nel mio cuore, sui pipponi e le menate di coppia dice molto di più di 120 film della Baumbach messi insieme, e lo fa in una chiave grottescache mi è garbata assai
Noah Baumbach è un uomo ☺
Boh, a me è parso un messaggio scontatissimo: se un tizio pensa ancora alla sua ex non riesce a stare con la tipa nuova. Grazie al cazzo!
Nina Forever mi e’ piaciuto in realta’. La metafora dell’elaborazione del lutto regge, le scene di dialogo con i genitori di lei non sono scontate, la tizia che fa Nina spacca. E’ comunque una commediola hipster che non ribaltera’ mai la vita a nessuno, peccarita’, ed e’ un po’ didascalico e capisco possa non convincere, ma non mi spiego questa tua furia strenua :'(
Credevo che quella in foto fosse truccata, più che da Joker, da Beetlejuice genderbent.
Il che potrebbe essere quasi meglio rispetto a questi due filmetti…
In realtà ero indecisa fra Joker e Courtney Love, poi ho deciso di non infierire