Esiste una specie di assioma per il quale qualsiasi carriera scalcinata, smielata, ondivaga e incerta sul percorso da prendere possa essere redenta, una volta passata una certa età, rivolgendosi al cinema di menare. Quando il viso è sufficientemente rugoso, l’espressione si è fatta sufficientemente stropicciata, la faccia delusa dalla vita al grado giusto, allora anche l’attore più lontano dal cinema d’azione può approdare all’Olimpo degli eroi d’azione.
Antonio Banderas ha fatto moltissimo cinema di menare ma con risultati che generosamente definiremo altalenanti, tra Mariachi e Spy Kids, tra The Code e lo Zorro di Martin Campbell, Il tredicesimo guerriero e Ballistic. Qui, finalmente, approda al lido delle grandi facce di cuoio, degli antieroi d’azione vecchi, stanchi e incazzati.
Il film è talmente dimesso che fa il suo stesso trailer a poche scene dall’inizio, quando Banderas è introdotto nel centro commerciale in cui si svolgerà tutta la storia e gli vengono mostrate le varie aree e cosa contengono, gli viene indicato tutto quello che c’è e che noi sappiamo verrà utilizzato prima dei titoli di coda. Con particolare attenzione ad una specie di quad coattissimo.
Diciamo che Security non è proprio raffinatissimo nell’esporre storia e motivazioni. Lo fa nel minor tempo possibile e con la stessa rapidità con cui lo faccio io qui.
Banderas è un disperato in cerca di lavoro con un passato nelle forze dell’ordine a buoni livelli, una moglie con cui non sta più insieme e una figlia bambina che non vede da troppo tempo (non ci inventiamo proprio niente di niente). Lo trova come parte della security notturna di un centro commerciale nel nulla e la sua prima notte è quella in cui arriva a battere alle porte del grande centro chiuso una bambina della stessa età di sua figlia, braccata da un gruppo di killer capitanati da Ben “sto qui per dare carisma al tutto” Kingsley. Loro la vogliono fare fuori perché lei è l’unica a poter testimoniare in un grosso caso (tutto vago e senza inventarsi proprio proprio niente). A questo punto credo di non dover aggiungere altro e del resto nemmeno il film lo fa, la trama si ferma qui e comincia la dinamica d’assedio e caccia.
E grazie a Dio!
Una volta assicurato allo spettatore che “I telefoni sono stati staccati” e “Il cellulare non prende!”, Security ha il buon cuore di non perdere tempo e segue il vecchio adagio per il quale se non c’è qualità, almeno quantità! Non sta ad andare per il sottile con dialoghi e intreccio ma punta al grande scontro, ha un intero centro commerciale come giardinetto in cui giocare con le sue figurine e ci si diverte: Banderas l’esperto e navigato uomo d’azione, un asiatico a caso che sa fare le bombe perché l’ha visto su internet, un buon americano messo lì per il sacrificio, il pavido e, ovviamente, la fica (pensavate davvero che ce ne fossimo dimenticati?).

L’asiatico che sa fare le bombe perchè l’ha letto online e le sperimenta in un negozio a caso dei molti nel centro commerciale
Rispettando ogni passaggio della scansione classica, una volta che i cattivi penetrano il centro commerciale i buoni si devono organizzare. Cominciano così i preparativi in puro stile Mamma, ho perso l’aereo meets The A-Team, piccole costruzioni abbinate a trabocchetti con palloncini e macchinette radiocomandate. Ma è tutto troppo ferreo per soffermarci su questi dettagli, addirittura qui anche le botte suonano vecchio stampo, fondate sulla potenza e non sulla velocità come accadeva negli anni ‘80, scazzottate abbastanza statiche in cui ogni cazzotto è caricato come non si farebbe mai e in cui molto poco viene schivato.
Cinema a tocchi grossi, non levigati ma indispensabile boccata d’aria fresca. Film d’assedio e tenacia, di piccoli piani e organizzazione di una squadra di buoni contro una squadra di cattivi. Il giorno in cui i pochi si batterono contro i molti, per dirla come Conan, la dinamica essenziale del cinema d’azione a porte chiuse. Sarà semmai la retorica a fottere questo film e impedirgli di accedere all’empireo dei B movies a budget ristretto, il fondare tutto se stesso su persone integerrime che fanno cose giuste senza dilemmi e cedere in un paio di occasioni all’esaltazione di Banderas totalmente fuori luogo in un film così asciutto.
Il finalone non ve lo dico, ma tanto. Come se ce ne fosse bisogno…
Un film come Security al netto di tutte le sue piccolezze ha una coerente serietà action che lo rende l’equivalente cinematografico di un lago blu in una giornata limpida, un classico immortale di cui non si ha mai abbastanza, così solido da prescindere anche dalla propria intrinseca qualità e dipendere unicamente da quanto riesce ad essere filologicamente coerente con il proprio genere. Quanto è imbronciato il protagonista? Quanto è divorziato? Quanto la bambina da difendere gli ricorda la figlia? Che armi usano i cattivi? Che SUV guidano? Come infila la pistola sotto la cinta? Quanto si sporca di sangue la sua maglietta?
Dvd-quote suggerita:
“Tranquilli, non si sono inventati niente”
Jackie Lang, i400calci.com
Si vede che Banderas ci ha preso gusto con il mulino bianco e vuole provare altri brand. Immagino possa essere l’equivalente di un mulino a caso preso d’assedio da mugnai cattivi seguaci della farina geneticamente modificata… con la finocchiaro e la gallina armati fino ai denti…
Ne starei alla larga se non fosse per SMEG SMEG SMEG SMEG, SMEG! e la metafora del lago blu in una giornata limpida.
Insomma, il buon vecchio pecorino del contadino, sapore di una volta, che però ogni tanto ci vuole, in un mondo di erborinati di latte di ornitorinco fatti in Tasmania seguendo le fasi delle lune di Saturno
Faccio la solita classica domanda tecnica: ma gli spari e gli squib di sangue sono fatti al computer o sono analogici?
Nel vederlo mi sono parsi “veri”, quindi, se anche sono finti, vuol dire che sono fatti bene.
E quindi è un sì.
Avevo visto il trailer al cinema prima di Spider-Man: Homecoming e mi sembrava interessante, anche se temevo potesse essere un bidone.
@Jackie grazie per la rece e per aver fugato i miei dubbi, mi sa che questo sarà uno di quei film che acquisterò a scatola chiusa in Raggio-Blu non appena sarà in offerta!
Ma di Banderas vi siete scordati quella figata di Assassins però!
Quanto al film sembra un ottimo passatempo. Bene.
Si, pero’ e’ del 1995, all’inizio (o quasi) della carriera Hollywoodiana di Banderas….
Cosa ci hai visto di bello in Assassins? Io lo ricordo come il più brutto film d’azione di Sly degli anni ’90.
Beh, The Equalizer ha già i suoi cloni.
Non ha un cazzo a che vedere con Equalizer eh.
Lui NON è un secret badass, anzi te lo dicono chiaro e tondo a 30 secondi dall’inizio che è un cazzo di calciaculi dell’esercito con tre missioni nel Kebabbistan alle spalle.
NON è un raddrizza-torti per “professione”, ma l’uomo giusto nel posto sbagliato a momento giusto.
E NON è una sentenza di morte come l’equalizzatore, anzi, si avvicina più agli eroi “frangibili” alla Mc Clane: le prende tantissimo, gli sparano, lo tagliano, lo sbattono, e arriva alla fine per un mix di botte di culo e ignoranza, malconcio, zoppo, insanguinato.
“Assassins” lo confondo con “Lo specialista”. Quasi quasi comunque lo recupero. XD Comunque veramente un film prodotto da Silver e De Laurentiis, scritto dai o dalle Wachowski e diretto da Donner è brutto? Sono curioso.
volevo essere il primo a scrivere SMEGma.
Seguendo il canovaccio della rece io dico: bombetta.
Se in un film che più che altro sembra un’area riciclo non ti annoi mai, allora è Tonino Ba(n)d(er)ass.
Beh, riguardo a SMEG… alla fazza del product placement! xD!
Un B-movie con la “B” maiuscola come Banderas, che se non altro è in forma strepitosa e mena/spara/picchia/salta come un forsennato, e che da solo vale il prezzo del biglietto di un film fatto davvero con l’accetta, stile menare anni ’80, con tremila stereotipi e cinquemila incongruenze.
E però un film onesto che mette subito le carte in tavola e ti fa conoscere quel che ti aspetta, senza fregarti xD!
P.S. Comunque, la scivolata sdraiato sull’olio mentre spara, rialzandosi poi con la maglietta pulita che manco il Dixan… beh: è da antologia!
perdonatemi se intervengo in OT e in gamba tesa, ma è più forte di me: un articolino sul trailer di pacific rim 2 lo fate?
mi è chiaro che adesso vi concentrate soprattutto su recensioni, ma un’eccezione per una delle pietre miliari dei 400c sarebbe apprezzata
in realtà come hai visto non è un vero e proprio trailer ma un teaserino minuscolo credo abbia più senso aspettare quello intero
e Automata ve lo siete dimenticato?
…e Automata ve lo siete dimenticato?
(sorry non mi ero registrato)
http://www.i400calci.com/2014/12/gabe-la-bomba-iberica-e-il-suo-automata/
ma non siete ancora andati in vacanza? dai che siete stanchi poveri cuccioli
Beh banderas in assassins é una figata anzi! La cosa migliore di quel film…almeno col doppiaggio di pannofino é favoloso! Molto simile a desperados n effetti. .
Cmq ben vengano i film così semplici vecchio stile! Io c spero sempre….
Cmq nessuno ha notato o visto il nuovo film di van damme???? Mi meraviglio di voi…. si kiama ” kill’em all”
Mi aspetto una recensione speciale ! Un calcio a tutti!
Prima volta che vedo un film prima che lo recensiate… Non mi sembra vero. I pregi di vivere vicinissimo agli States.
Visto e apprezzato. In effetti sembra scritto con il manuale d’istruzioni del perfetto die hard. La cosa buffa è che con un budget decente e l’aggiunta di un paio di scene grosse, questo si sarebbe mangiato facile facile quelle cagate di dh4 e 5. Discorso che poi vale anche per film ben più grossi come White house down e Olympus has fallen.
Qui il budget è ridottissimo, commerciale è ricostruito in studio in modo decisamente poco ispirato, mettendo 4 vetrine in una specie di magazzino e riempiendole di paccottiglia cinese da due soldi. È chiaro che il regista ha deciso di usare tutti i soldi a disposizione nelle scene d’azione, e ha fatto bene. Banderas se la cava bene anche se al suo arco manca la freccia della credibilità atletica che avrebbe reso epocale lo scontro con cung le, ma controbilancia la cosa con la sua profondità d’attore, che a jcvd e seagal, in altri illustri cloni di die hard, mancava.
Un film così non aggiunge niente ma funziona benissimo. Non annoia, fa il suo mestiere.
Un plauso al totale utilizzo di effetti analogici nelle sparatorie.
La prova che se ti attieni alla formula, ma lo fai bene, vai davvero sul sicuro.
Ah, quindi vedi che erano analogici :) .
Ah, quindi vedi che erano analogici :) .
Sul menare di Tonino, secondo me si vede la mano del regista scafato: sapendo che non puoi farlo vincere in atletismo contro un marzialista ballerino alla Donnie Yen, cosa fai?
1 – scegli un avversario tozzo che sia credibile nel suo essere non-fulmineo
2 – dai al protagonista un background credibile per scazzottare in maniera non estetica, ma efficace (esercito)
3 – la impronti su botte “lente e caricate” e non “moderne” (detto anche nella rece).
Queste sono le piccole cazzate che per dire un ritardato come DJ Caruso in xXx non ha idea e che alla fine fanno una parte della differenza.
…ma Tonino non stava pure in un “Expendables” (sparo a caso… il terzo?)
non faceva quasi una mazza (linea comica / comic relief) ma dovrebbe contare come film d’azione, no?
“erborinati di latte di ornitorinco fatti in Tasmania seguendo le fasi delle lune di Saturno” Aahah, CGIJ, li chiederò alle mie amiche vegane…. :D
Comunque vorrei aggiungere miglior team di mercenari di sempre.
C’è il capoccia carismatico Kingsley, il ninja che scala i centri commerciali con le picozze, c’è pure il porta-soldi-da-corruzione che non fa altro per tutto il film (non l’ho nemmeno visto morire, boh).
Ma esatto XD
La SMEG è italiana, mi pare. :-) Solo per questo mi pare un product placement “megliormente meno peggio” -come direbbe la Fedeli- degli altri. :-)
Mica sembra poi malaccio il film, dai.