È tornato Art il Clown! Che bello! Per la gioia di tutti i coulrofobici e, a quanto pare, di tutto il pubblico debole di stomaco che ha vomitato durante la visione di questo Terrifier 2. Oh, quante balle: di questi tempi, ciò che conta sono i bums on seats, poi come gestiscono i loro organi interni non é mica affare di Art. Cioè, se fosse per lui, i loro organi sarebbero spiaccicati su tutte le pareti del tinello, ma non si può avere tutto dalla vita – né dalla morte. La storia di questo film è fatta apposta per scaldarvi il cuore prima che Art ve lo strappi dal petto con qualche attrezzo da cucina lasciandovi in un lago di sangue, organi, frattaglie – ma ancora vivi e coscienti, contro ogni logica anatomica! Naturalmente al regista (del primo e di questo) Damien Leone la verosimiglianza non importa, perché il suo cinema è Art(e). Ma torniamo a noi! Scusate, mi sono fatta prendere la mano; a dire il vero me l’ha tranciata Art, ma glielo perdono perché gli voglio bene. E come si fa a non volergliene? Lui arriva, ammazza e va; poi, se è il caso, ritorna a completare il lavoro. Ma meglio non divagare, ché se mi faccio prendere l’altra mano non riesco più a scrivere.
La storia è che Damien Leone, fresco del successo del primo film, ha aperto un indiegogo per finanziare una, dico una scena particolarmente sanguinosa – perché il resto del film era tipo un dramma intimista di Özpetek. Bene, dopo 3 ore Leone aveva già finanziato tutto il film. E i soldi hanno continuato ad arrivare! Perché? Forse perché dopo la pandemia il pubblico aveva voglia di svagarsi e di prendere un po’ per il culo la nera signora con la falce con cui per due anni nessuno ha scherzato per un cazzo; o forse perché il bel cinema è anche ammirare un tizio vestito da pagliaccio in bianco e nero che ammazza la gente malissimo. Il risultato si vede: i valori produttivi sono altissimi (c’è persino una scena subacquea) e il minutaggio anche. Ecco, questo secondo me è l’unico punto debole del film, ma con così tanti backers e così generosi non puoi ricompensarli con un filmetto da 90 minuti. Vi ricordate quando scrivevo che il primo Terrifier era figo perché non aveva trama e andava dritto al sodo? Damien Leone non mi ha ascoltata e ha riempito questo sequel di trama – what a clown! Ma, appunto, è tutto giustificato e persino doveroso.
Come avrete capito, anche questo sequel pullula di ammazzamenti malissimo girati benissimo con gli effetti speciali di gomma che piacciono a noi; questo è un punto vincente che non si cambia. Art è ancora l’eccellente David Howard Thornton, uno che lo inquadri, ciak si gira e ti fa il film da solo. Ci sono anche nuovi personaggi fra cui la Pale Little Girl, una sorta di figliola di Art che viene presentata senza alcuna spiegazione, si comporta in modo incomprensibile e poi sparisce. Bene così; la rivedremo forse nel prossimo capitolo della saga di Art, chissà, per ora ha portato a casa le sue belle scene. Anche l’epilogo (in mezzo ai titoli di coda, siate pazienti) è incomprensibile, si riallaccia al primo, si apre a un sequel, comunque è divertente. Madonna che belli questi Terrifier, peccato che qui ogni tanto si senta il bisogno di una bella sforbiciata (al girato, non a qualche parte del corpo); comunque vi avverto che c’è anche una scena di maciullare i genitali di un tamarro.
La trama vera e propria è che Art viene “richiamato in vita da un’entità misteriosa”, e già qui applausi per la strafottenza gratuita, e si mette a tormentare i fratellini Sienna e Jonathan. Figli orfani di un non meglio specificato padre artista fumettaro che in qualche modo conosceva e disegnava il personaggio di Art (tutte informazioni che probabilmente verranno chiarite nell’inevitabile terzo capitolo), sono due adolescenti americani coi PROBBLEMI: Sienna ci sta un po’ più dentro, Jonathan è più giovane e fragile e sicuramente si ammazza di seghe; entrambi sentono la mancanza della figura paterna e sopperiscono a modo loro: Sienna si costruisce per Halloween un bellissimo costume da guerriera alata basandosi sui disegni del padre; Jonathan si appassiona morbosamente ad Art e alla sua fama. Intanto la madre Barbara bestemmia a destra e a manca perché fa un lavoro di servizio clienti del cazzo e deve tirare su i due figli da sola; non ha tutti i torti! Ciò non le impedisce di morire malissimo quando Art decide di far visita a questa strampalata famigghia, prima in un allucinante talk show onirico per bambini, poi nella realtà. C’è ovviamente sotto qualcosa che Leone ha deciso di non dirci, per ora; speriamo che non si metta in testa di spiegare una cosa per volta col contagocce nell’arco di altri 3 o 4 sequel da due ore e mezza, ma insomma, non lamentiamoci che è tutto grasso (e sangue, muco, siero, pleura) che cola.
C’è anche una seconda storia, ed è che produttore e distributore hanno fatto lo scherzone di sottoporre Terrifier 2 all’attenzione dell’Academy, quel branco di incompetenti che distribuisce statuette d’oro che non sono poi altro che una pallida imitazione dei nostri Premi Sylvester. Oh, le regole dell’Academy parlano chiaro e non c’è nulla che vieti a Terrifier 2 di concorrere agli Oscar – e siccome “se qualcuno è contrario, parli ora o taccia per sempre”, nessuno ha parlato quindi il film ha tutto il diritto di concorrere ed essere magari selezionato per le nominations vere e proprie. E anche per vincere, già che ci siamo! Sia chiaro, questo sicuramente non è il miglior film dell’anno, né in America né altrove; ma vuoi mettere la goduria di vedere Art in Terrifier 3 spaccare la testa di qualcuno a suon di Oscar, PAM PAM PAM, come e meglio di Mia Wasikowska in Maps To The Stars? Io direi che il gioco vale la candela.
DVD-quote:
“Un altro feel-good slasher”
Cicciolina Wertmüller, i400Calci.com
Verissimo, il primo film faceva già molto bene la cosa del far morire male la gente e gli bastavano 90 minuti, non serviva gonfiare la durata stile film marvel ma che ci vuoi fare, ad Art il clown si vuole bene e speriamo in molti altri sequel.
scusa Cicciolina Wertmuller ma per quanto mi sforzi le tue recensioni mi causano gastrite…non ci capisco un tubo di quel che scrivi, sembri una che ha trippato male
Io volevo solo farti i complimenti per il nickname…Comicissimo!
E sapete se contano di doppiarlo e farlo uscire in Italia? E quando magari?
anch’io vorrei tanto saperlo
Non so se fa più ribrezzo Art the clown o questa “recensione”. Anzi, Art the Clown è meno delirante. Autrice cambia mestiere. Saluti
a me invece piace come scrive, anzi direi che qui sui 400 calci Cicciolina è quella che “storicamente” si è sempre dedicata a questo tipo di film, e almeno per me, sempre con buoni risultati, de gustibus…
Assolutamente discorde sull’eccessivo minutaggio. Leone ce le ha espanse come aerostati e non solo non ti fa pesare un millisecondo, ma al termine vorresti altri 150′ a sua firma. Prima di un Terrifier 3, amerei vederlo alle prese con tutt’altro plot e specifico. Per intanto, anche solo per il letteralizzare tutto ciò che connota e connatura halloween e per la mervigliosa dreamsequence in zona Cravenberg (metà nightmare metà zonamorta, che vale tutta la saga passata e futura del franchise), quel babbione di Myers che continua a imperversare giovanilista e sempre più uguale a se stesso può giusto mettersi ginocchioni e popparlo con mucho gusto ad Art(e). Dubito che accadrà, ma non c’è dubbio che fuor di celie la superba performance afasica di Thornton un oscar lo meriterebbe. Anche solo per il lemma “scar” dentro tre quarti del premio. per chi scrive, masterwork in progress del ventiduennio.
A suo tempo mi fissai con ChromeSull in Lais to Rest ,peccato per il 2° che fu una stronzata.
Poi col serial killer The Collector ,ci fu un secondo capitolo non da buttare .
Poi finalmente Art , visto e acclamato, appena uscito il primo.Col secondo poi è passato a mito.
Speriamo non sparisca anche lui.
Vero, the Collector mi era piaciuto e the Collection seguiva con la storia davvero bene. Tutti si aspettavano il gran finale (qualcuno qui sui 400calci scommesse sul geniale titolo “the Collected”), ma poi non se ne fece nulla. Peccato.
Mah…
Sarà che son cresciuto a suon di splatter e gore e che lo slasher sia il mio genere preferito ma a me sto amore per Terrifier mi pare la tipica stronzata da social.
Tipo quando tutti si son innamorati di Robert Downey Jr o son tutti diventati metallari e amanti di D&D dopo Strangers Things (andate affanculo voi e la vostra tempistica di merda)
E’ divertente?
Si.
Splatter?
Si.
Art spacca?
Si cazzo, rende di brutto.
E’ un bel film?
Ma no, è una cacatina da vedere giusto per, il primo funzionava solo perchè era appunto solo sangue e budella e perchè aveva una idea carina (freddare la tipa così male e subito) ma questo?
Come Babysitter 2 ha la pretesa di sentirsi mega figo.
“la gggente a vvvomitato!!!” e ti credo, vanno a vedere gli horror ormai pure quelli che non sanno chi cazzo sia Freddy Krueger perchè son abituati a quei film del cazzo tutti identici tipo Annabelle e simili, si aspettano solo il momento “BOOOO!”, lo splatter non lo conoscono sti normie del cazzo.
Aspe, riepilogo:
E’ divertente?
Si.
Splatter?
Si.
Art spacca?
Si cazzo, rende di brutto.
E’ un bel film?
Cos’é che non va in Terrifier e che invece hai trovato di travolgente altrove? CHiedo sinceramente perché secondo me Terrifier ha quello tutte le sue cosine a posto con la sola “aggravante” che in qualche modo se n’é parlato di piu e piu gente l’ha visto. Ma lasciamo questa “aggravante” tra virgolette.
Non la definirei un aggravante, quanto più una constatazione.
Non ha nulla che lo rende il miracolo che molti reputano, per quanto Art spacchi è una novità come personaggio?
No.
La storia trascende essere “un apostrofo color sangue tra le parole budella e mutilazioni”?
Nemmeno, non c’è in realtà manco una storia di cui tener conto.
Quindi semplicemente questo, un buon film che non merita la leggenda che gli si sta cucendo addosso.
Lo devo ancora vedere (e lo farò) ma veramente il “richiamo in vita dall’entità misteriosa” è totally a sfregio, perchè alla fine del primo resuscitava con nonchalance mentre stava sul tavolo del coroner cicciotto dopo che gli avevano fatto un paio di buchi in testa
Mbah, ho visto io primo di recente, un filmetto perfetto per le serate in compagnia a suon di birra e risate, un b movie uscito con qualche decennio di ritardo, perché se certi cliché potevano andare bene negli anni ’80 oggi proprio no, le scene di tensione vhe fannl solo ridere e i fantomatici momenti disturbanti sono al massimo patetici…. Un mediocre splatter dei bei tempi gli caga in testa
Film sopravvalutatissimo, pompato dai social e da scugnizzi che si spaventano con qualsiasi cosa non sia peppa pig, si salva proprio pe rla comicità involontaria e perché dura poco, 2h di sta roba anche no grazie
Amen bro…
va bene 1h e 30, ma aggiungerne un’altra anche no. Anche perché alla fine mi sembrava solo una parata di “guarda quanto sono fico coi prosthetics, aspetta che mò te ne metto un altro ancora più schifoso di prima…”. Il tutto senza capo né coda, e poteva appunto andare bene negli anni ’80 ma oggi mi sembra piuttosto ridicolo.
La prossima volta ci sarà una visione anticipata per i genitori, ma forse dovrebbero iniziare con qualcosa di più soft, come i cartoni animati di Peppa Pig:
https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2022/12/07/proiettato-film-horror-in-terza-media-malori-in-aula-e-proteste_a2a6b76d-889e-4132-a303-91c78d44497e.html
Lo ho rivisto dopo un pò di tempo, molto tempo.
E’ mi sono accorto che è una vera merdata di film.
Mamma mia…
Si sono stato incattivito dal sempre maggior clamore ed amore per sto film, forse fosse rimasto nell’ombra dove doveva stare non avrei avuto problemi.
Innanzitutto lo ripeto, è un film da corto su youtube, la trama è un emerita puttanata priva di ogni peso, oh yeah bambina fantasma e oh yeah, papà che “sapeva” e yeah, spada magica e costume da angelo.
Ma tanto a nessuno fotte una sega di sta roba.
Per intenderci l’attrice, che dovrebbe tacere benedendo solo Leone, si è lamentata perchè si è sentita “oggettificata” dai commenti online che voleva risaltassero le sue doti fisiche.
Ma zia ma che pretesi avevi?
Ringrazia di non essere Jenna Kanell, della quale nessuno già si ricorda più, pretendevi la prova attoriale?
La trama dicevamo non serve a un cazzo, non interessa a nessuno e a chi ha scritto sta cacata pure di meno.
La violenza.
Ed ecco il punto debole del film.
Il primo aveva una violenza così grottesca e spesso ridicola che a volte ridevi per quel che stavi vedendo, perchè era davvero troppo.
Ma qua abbiamo una violenza che ha il fine spesso e volentieri solo a voler far un film che faccia schifo, riporto di nuovo the Babysitter 2, il primo non aveva pretese e ha funzionato in maniera eccelsa, chi ci ha partecipato ha svolto il suo compito in modo egregio, il secondo?
Il primo ha fatto segno e quindi sembrava un film pieno di gente che voleva farsi adorare, ma proprio in modo eccessivo e forzato.
Idem questo capitolo, la scena della camera da letto ma che schifo fa?
E’ fatta da uno che ha visto Nightmare ma non avendolo capito ha riproposto la cosa mettendoci le proprie turbe nascoste.
Poi per carità, magari esagero io che accetto Story of Riky ma non questo proprio perchè reputo che la violenza vada bene finchè non diventa una sorta di servizio di Studio Aperto, ma l mio giudizio rimane.
Purtroppo sta cacata avrà un seguito e purtroppo con pure più soldi; forse, per fortuna, convinti che ora potranno far qualsiasi cosa faranno la cazzata, ci credo davvero, ma il mio timore è che ne venga fuori un nuovo “Fast and Furious” dello splatter…
Ziooo la drougaaa posa la drougaaa