Hey, Belen. Fatto qualcosa di interessante di recente?
Mah, giusto ‘na cosetta:
Per gli inesperti: trattasi di maratonona horror in notturna, in quel di Londra. 9 p.m. – 7 a.m. Non so se mi spiego.
Esperienza bellissima e tutto, eh. Però sarò onesta: io ormai ho un’età. Normalmente, già verso le 22 è possibile vedermi ciabattare felicemente verso il cuscino, armata di tisana fumante e playlist della buonanotte. Insomma, se mi sono sottoposta a 24 ore e passa di veglia e a due voli low-cost confortevoli quanto una stalla di Betlemme, non è stato perché spinta da un generico amore per l’horror.
No, Belen all’Halloween All-Nighter ci è andata con un obiettivo preciso: ripassare l’alfabeto.
Immagino non serva spiegarvi di cosa stiamo parlando. O almeno diciamo che me lo auguro. In ogni caso, ecco due righe per rinfrescarvi la memoria. Un paio d’anni or sono, ABCs of Death inaugura il passaggio da generica antologia horror a pratico abbecedario di fantasie macabre d’ogni sorta. Un format perfetto nella sua semplicità: 26 lettere, 26 registi, 26 corti che mettono in scena altrettanti rocamboleschi modi per morire. Dal thriller allo splatter, dal corto di animazione all’horror comedy, ne deriva una full immersion in menti malate del calibro di Marcelo Sarmiento, Timo Tjahjanto e Xavier Gens. Solo per citare in modo del tutto arbitrario gli autori dei miei corti preferiti di questa prima tornata.
Per nostra fortuna, il potenziale di questa struttura è teoricamente infinito. Perciò, visto che gli esami non finiscono mai, taaac: ecco che arriva la nuova lezione di ABCs of Death 2. Altro giro, altri registi. Stesse lettere, perché l’alfabeto quello è.
Ora, prima di entrare nel vivo della recensione, mi sento in dovere di aprire una breve parentesi sulle modalità di approccio a ABCs of Death 2. Personalmente, ad esempio, ho affrontato lo faccenda così:
Nei limiti del possibile, ho cercato di arrivare alla proiezione senza sapere cosa aspettarmi. Perché, trattandosi di corti di 3-4 minuti, vi posso assicurare che l’effetto sorpresa rappresenta gran parte del divertimento. O almeno funziona così per menti sempliciotte come la mia. Insomma: visto che in questo caso dietro ogni parola si nasconde uno spoiler, questa recensione vi dirà solo ciò che davvero vi serve sapere, optando per il sempreverde escamotage delle FAQ. Fake Asked Questions.
Che l’espediente narrativo abbia inizio.
Belen, io avevo visto il primo ABCs of Death e non mi era piaciuto. Che faccio, guardo lo stesso il 2?
Anonimo
Caro Anonimo, sei una brutta persona.
Però sarò professionale e dissiperò comunque i tuoi dubbi: guardalo. Perché, format a parte, ABCs of Death 2 si differenzia parecchio dal suo predecessore. Intervistato sul palco del FrightFest, lo stesso Juan Martínez Moreno (qui autore di S is for Split) ha raccontato di aver ricevuto carta bianca dai produttori Ant Timpson and Tim League, a eccezione di un’unica richiesta. Parafrasando: “Cortesemente, stavolta, evitiamo di focalizzarci eccessivamente su peti, feci e atti generalmente associati al deretano. Grazie”. Quindi, Anonimo mio, non aspettarti ragazzine asiatiche che liberano i propri gas o mostri che sbucano dai water per decimare famiglie. Volendo fare una media tra i vari corti, il tono di ABCs of Death 2 è decisamente più serio e meno WTF rispetto al primo.
Un’ulteriore differenza: c’è meno perversione sessuale. Se roba come P is for pressure o L is for Libido ancora te la sogni quando mangi pesante, ecco, qui aspettati più suggestione che esibizionismo, più angoscia che ommioddionondirmicheadessoilvecchiofasessocolbambino.
Belen, ma come suggestione e angoscia! Io volevo zozzerie, sangue e squartamenti!!111!
Pacciani ’83
Sensibile lettore, stai tranquillo anche tu: tra i registi di ABCs of Death 2 ci sono i mostri sacri Julien Maury e Alexandre Bustillo (X is for Xylophone) e le Soska Sisters (T is for Torture Porn). Potresti inoltre provare molto diletto anche durante la visione di D is for Deloused e Z is for Zygote, dei meno noti ma ugualmente malati Robert Morgan e Chris Nash.
Spero di aver calmato le tue ansie. Non farmi male, ti prego.
Oltre ai già citati, chi sono gli altri registi che si sono cimentati in questa nuova impresa? C’è qualcuno particolarmente degno di nota…?
The Dessert
Cara amica, complimenti per il nickname. Capisco al volo dove vuoi andare a parare. No, nonostante i rumors, Sion Sono alla fine non è entrato in lista. Si sa poco di come sia andata la faccenda, ma pare che all’ultimo sia stato sostituito dal make-up artist Soichi Umezawa. Tuttavia, se può consolarti, sappi che il suo Y is for Youth a mio modesto parere è uno dei migliori corti dell’antologia, interamente incentrato su quel binomio teenagers-violenza che piace tanto a noi.
Ma se dovessi sentire il bisogno di ulteriore conforto per la delusione, possiamo sentirci in privato. Mail me.
Belen, che ci dici delle aree tematiche affrontate?
DAMS ’79
Mannaggia a te, che domanda mi fai. E adesso come faccio a risponderti senza spoilerare? Vediamo un po’, a grandissime linee: il tema Prole Problematica regala sempre grandi soddisfazioni. Idem il suo estremo, la Vecchiaia Birichina. Mi sento inoltre di segnalare, per quanto non l’abbia particolarmente apprezzata, la Critica Sociopolitica come vera new entry in un simile contesto.
Belen, hai rotto il cazzo. Parla chiaro: quali sono i corti migliori di ABCs of Death 2, che non ho tempo di guardarmi tutto l’alfabeto?
Il Milanese Imbruttito
L’importante è chiedere le cose con cortesia. Fuori dai denti, ecco la mia personalissima top five. Ma non voglio responsabilità, eh.
1) Z is for Zygote (Chris Nash)
2) X is for Xylophone (Julien Maury e Alexandre Bustillo)
3) A is for Amateur (E.L. Katz)
4) V is for Vacation (Jerome Sable)
5) Y is for Youth (Soichi Umezaw)
Sì, ma alla fine della fiera: meglio il primo o il secondo?
T is for Tiriamo-le-somme
Sui siti generalisti probabilmente troverai scritto “il secondo si presenta come opera più matura e consapevole”.
Tu ascolta Belen: ABCs of Death 2 gli spacca il culo, al primo.
DVD-quote:
“Ho paura a comprare una vocale.”
Belen Lugosi, i400Calci.com
Vero, molto meglio del primo e anche alla grande. Concordo a pieno con la tua top 5 a parte il secondo posto dove metterei ‘w for wish’ degli astron 6, anche se lontanamente mi ha ricordato l’episodio di onion movie sui giochi di ruolo. Per chi fosse interessato per la M c’era un contest e su youtube ci sono le varie entry, inoltre c’e’ anche una scena post crediti :)
Titolo dell’anno.
Spero solo abbiano alzato un pò il livello medio a sto giro, certa roba nel primo gridava: “non c’abbiamo manco provato” (sto guardando te Ti West).
Non sono d’accordo. Come media è meglio del primo, che, però, pur avendo episodi di pura fuffa, aveva picchi che questo non ha. Poi trovo che siano divertenti entrambi
Io dico che la prova del fuoco di queste antologie è la seconda visione.
Nella prima cmq alcuni si possono salvare in extremis per la “truada” (es. quello di ti west nel primo ABC) ma la seconda visione non perdona.
Quelli che skippi alla seconda visione sono proprio una cacata.
ESEMPIO: Ho rivisto recentemente il primo ABC fino alla M/N e quelli che non hanno superato la mannaia della 2a visione sono stati quello cartone della merda viva, quello giappo sui peti, quello del surfista suicida, quello di ti west e quello dell’orgasmo.
Venendo a noi (occhiolino con ultima parola del capoverso precedente), mia cara @Belen, in questo ABC quanti ce ne sono che non passerrebero la 2a visione?
Temo di essere troppo mainstream, per conoscere questo dittico horror-thriller (vedrò di rimediare).
Sul tema dei giochetti alfabetici, insomma, il mio cult-movie non era che «Dial M for Murder» di Alfred Hitchcock, da noi ribattezzato – notoriamente – come «Il delitto perfetto».
(Ci sarebbe poi il romanzo «The A.B.C. Murders» di Agatha Christie, qui «La serie infernale», ma solo per la somiglianza del titolo: in quel caso le iniziali progressive – senza spoilerare – si riferivano ai nomi delle vittime).
@samuel paidinfuller Concordo. E infatti, pavidamente, ho evitato una seconda visione completa del primo ABCs. Però dai, questo accanimento contro “M is for Miscarriage” non è un po’ eccessivo? Era un vero inno alla pigrizia, eh. Ma tra i vari “Questo non mi fa ridere” e “Questo non ha senso”, io un minimo lo salverei.
Venendo a noi (ammicco ammicco): i nuovi corti di cui non consiglierei un replay sono 5 su 26. Se la matematica non è un’opinione, siamo ufficialmente in presenza di un bel film.
P.S. – Visto com’è intitolato l’articolo, avevo perso l’occasione per citare un altro film del Maestro, dichiarandomi già «Spellbound» («Io ti salverò») da quanto ho letto sul dittico di cui sopra.
ma infatti io alla prima visione Ti mica l’ho bocciato anche se ho dovuto intuire la truada non essendo mai entrato in contatto prima con il termine “miscarriage” (thank god). alla seconda però ho skippato.
la seconda visione me l’ha so dovuto sorbi dopo aver comprato il blu-ray per sfrutta un’offerta 2×15£
il blu-ray ha la custodia verde invece di blu
l’offerta era 2×12£
lo preciso per non fare la figura del fagiano
ma solamente quella del pulciaro
In questo di inguardabili quasi da skippare c’e’ giusto “P-P-P Scary” o “Legacy”. “Headgames” è a caso e fuori luogo ma la grande delusione per la sezione “non c’abbiamo manco provato (cit.Kurofawa)” viene data sicuramente a Natali.
Nel primo a mio parere la lista di pecche era ben più lunga…
Boh a me questo tipo di antologia fa girare il cazzo proprio come concetto, nel senso che se il corticino ti piace ti scoglioni che finisce subito, se non ti piace ti scoglioni nell’attesa di quello dopo, ma alla fine sempre sugli scogli finisci. Avevo visto 20 minuti del primo e poi spento proprio irritandomi per questo meccanismo. Come video singoli stile YouTurpe (Schiaffi TM) i migliori li vedrei anche, ma in blocco no.
Secondo me la misura ideale rimane quella 3 massimo 4 episodi di V/H/S, che poi è anche quella classica del film a episodi di ogni genere. Lì, specie ai livelli di Safe Haven, la durata è perfetta, anzi forse pure meglio del novanta minuti.
OT: V/H/S Viral, al netto della misura ideale, è una delusione (parzialmente escluso l’episodio di Vigalondo).
@darksywriter
Punti di vista.
i migliori del primo ABC (es. Libido e quello del cane) funzionano così bene proprio perchè durano 5 minuti.
aggiungere altri round a libido, per esempio, avrebbe forse soddisfatto la natura voyeuristica di qualcuno ma non avrebbe aggiunto nulla alla forza e all’impatto del corto.
OT: registro con estremo disappunto quanto dici di VHS
@bella Visto che abbiamo allegramente scavallato ogni discrezione: sì, “P-P-P Scary” è la nuova Corazzata Kotiomkin.
A me il primo non era piaciuto, non mi aveva detto nulla neanche nei momenti piu’ estremi. Questo e’ dieci spanne sopra. I miei preferiti sono stati, in ordine rigorosamente sparso: “W for Wish” degli Astron 6, “X is for Xylophone ” di Maury e Bustillo, “Z is for Zygote” di Nash ed il cartone animato “D is for Deloused” di Morgan. Li ho trovati originali e sorprendenti. Ma in generale di momenti mosci questa volta ne ho visti davvero pochi.
Io a questo turno non ho visto pigrizie ma solo, nel peggiore dei casi, risultati non all’altezza delle intenzioni. Poca roba comunque. Vincenzo Natali delude solo nel momento in cui leggi la sua firma e sai che di norma ha idee ben piu’ originali, ma se non altro ci ha messo CGI, costumi e comparse, mica come Ti West che chiamo’ un’amica a casa sua a buttare un cicciobello nel cesso e buona li’. Di base il rapporto bello/brutto e’ praticamente inverso al primo capitolo.
Il mio preferito comunque e’ V per Vaccaboia.
Nel primo quelli più fastidiosi erano quelli meta col corto incentrato sul regista che cercava l’idea per il corto
Speriamo che per il terzo chiamino David Firth!
EL Katz che fa A is for Amateur è tutto un programma
Un’accozzaglia pessima di corti inutili, un’hipsterata maxima. Ho tolto dopo 10 min, si trova roba molto + decente su youtube nonostante l’invasione di gente che ormai fa tutorial pure su come pulirsi il culo. A parte sta poverata annunciata, la cosa davvero triste come dicono su, è che quando si parlerà di vhs viral ci sarà da piangere amaro pure lì.
Grande che giudichi 26 corti di 26 persone diverse solo dai primi due :)
Non per contraddirti schiaffi ma
1-forse le antologie horror sono le uniche che non centrano e fortunatamente centreranno mai con l’hipsterismo
2-‘Un’accozzaglia pessima di corti inutili/Ho tolto dopo 10 min’ dove il film è una raccolta di 26 corti scusa ma mi fa ridere…
Tuttavia su VHS3 siamo d’accordissimo che è terribile :)
Almeno 4-5 di sti spezzoni li ho visti e + che corti horror mi sembravano degli sketch comici con qualche morto e 2 gocce di sangue a giustificare il tutto. Un ammasso di commediole da 3 minuti girate tanto per autocompiacimento, se non è un’hipsterata questa…
cmq ricordo un preview di @nanni dopo il FF di quest’anno che non segava il nuovo VHS
sbaglio?
Schiaffi c’e’ poco da fare, sono 26 registi diversi ognuno lasciato in totale liberta’, se giudichi il tutto partendo da 4 o 5 a caso non significa un cazzo.
Leggiti la rece, segnati quelli che noi riteniamo i migliori (io ci aggiungo “J for Jesus”), sparati mirati quelli e poi se ne puo’ riparlare.
Fottissima di vederlo, se anche fosse “solo” come il 1 mi andrebbe benissimo uguale..ma qua si dice
che è molto meglio e di conseguenza l’hype mi si alza dibbrutto.
Ma si trova già sottotitolato? NON LO TROVO!!
OT: ma un bel “in sacrificio per voi” su dracula untold no?
thanks
@dembo:
SPOILERRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!
NON LEGGETE SE NON LO VOLETE SAPERE!!!!!!!!!!
OCCHIOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!
VADO EH?
VADO:
domani
SPOILER!!!!
Ahaahahahahah ok. ssshh però, non diciamolo agli altri, facciamogli il sorpresone..
FINE SPOILER
Ps: ho avuto un’intuizione incredibile, ma non è che abcs 2 -dato che son corti di 5 min- si riesca a vedere anche senza sub in ita? cioè sono tutti abbastanza intuitivi?
il primo l’ho visto subbato
@Dembo Fossi in te proverei, in alcuni non si parla proprio. Si urla e basta.
@Belen ok ci provo! ho solo un po’ paura di perdermi qualche linea di dialogo interessante.. domandona: almeno sono tutti in inglese?
@dembo
considera che il blu ray del primo ABC (che ha la custodia verde) c’ha i subtitles solo delle parti non inglese avendo i registi girato quasi tutti nella propria lingua (es. ispanici e jappi)
Visto! effettivamente anche senza sub in ita si riesce a goderne uguale… anche per me meglio del primo e con un ultimo corto davvero strepitoso.
Anche quello di natali non mi è dispiaciuto affatto
finalmente visto. devo dire che mi è piaciuto molto, tutto sommato.
film assolutamente perfetto da vedere con gli amici e muniti di birre, i corti data la loro brevità non annoiano mai si va dall’inutile allo strambo al geniale, con una prevalenza di quelli strambi.
quello che mi è piaciuto di più è quello con gli omini di plastilina, forse era d for delusion. davvero impressionante. c’è quello dell’africano, con l’uomo ratto, che è forse l’unico davvero inguardabile, di una bruttezza che ti chiedi cosa minchia ci abbia fatto con i soldi che gli hanno dato. dovevano levarlo dall’antologia e mettere la scritta ”missing reel” stile planet terror.
comunque mi ci sono divertito con sta roba, assolutamente da vedere. ora mi guardo anche il primo che a suo tempo avevo lasciato perdere.
Ho letto e sbirciato questa saga per molti mesi, in teoria mi appresto a vedere anche questo, col beneficio del dubbio… e fermo restando che del primo ne ho davvero apprezzati massimo sei o sette, ivi inclusi anche micro-episodi generalmente stroncati (per intenderci: quello che mi è piaciuto in assoluto è stato Jidai-gechi, quello coi due samurai che molti magari hanno trovato semplicemente sciocco). L’esperimento generale comunque mi piace molto ed anche quella certa coprolalìa – parolone, mi rendo conto! – che lo caratterizzava nel primo, peraltro in modo piuttosto incostante secondo me. Grazie dello spazio concesso!
Niente male. Forse il migliore e’ D for Deloused. Ma in generale sono quasi tutti decenti, forse quello che mi e’ piaciuto meno, troppo commedia,quello dei due cast away…sembrava una vignetta della settimana enigmistica…
per chi se lo stesse chiedendo:
– espisodi migliori: J, Y, Z (questi 3 una spanna sopra), D e G (che nessuno ha citato)
– episodi che skippero alla seconda visione: B, C, F, H, L e R
X si salva solo per la dalle, P per il bebè
Esprimere la propria opinione su una roba simile è dura, abbastanza.
Son 26 corti e non hanno uno stile comune e manco un filo logico spesso e volentieri.
Facciamo così, io parto da 0, ogni corto che mi è piaciuto ci do +1 e se mi ha fatto cagare -1; più che altro perchè lo ho visto tutto nell’arco di una settimana e quindi mi serve a me per farmi le somme.
A is for Amateur: mi sembrava di vedere i vecchi Ai Confini della Realtà e mi ha esaltato perchè percula il tipico tizio che fa il figo spiegando lui come farebbe una cosa da VERO UOMO nel migliore dei modi.
Siamo a +1
B is for Badger: Già che è un Found Fottage mi piace, poi mi rendi benissimo i personaggi e ai porcioni voglio bene.
Siamo a +2 ottimo!
C is for Capital Punishment: eeh…eeh…e quindi? Capisco il corto ma sembrava solo un trailer.
Siamo tornati a +1 pèrchè questo è un -1
D is for Deloused: QUESTA E’ ARTE SIGNORI! Penso sia quel che hanno urlato alcuni vedendolo o il regista quando gli han chiesto “che è sta cacata”
Che è pure in stop motion e quindi che non mi piaccia è difficile…
E cala lo 0
E is for Equilibrium: Pensavo fosse una pubblicità di una birra o di un’auto, sapete quelle che non centrano un cazzo e poi la voce sinuosa che dice la marca e poi “per chi ha carattere!” Mostramelo il carattere mentre vai a Bellaria Igea Marina e becchi la coda all’altezza di Bologna, dai con sto carattere stronzo.
Oh sei fermo come me?
Eh ma almeno hai il carattere!
+1, ci stiamo risollevando!
F is for Falling: qua troppo Sundance e troppo prendersi sul serio, perdonatemi ma no.
0, e dire che son pure bravini quelli del corto.
G is for Grandad: che è sta merda?
In che cazzo di irrisolto trauma infantile del regista sono finito?
Che cazzo ci azzecca OGNI cosa di questo corto con tutto il resto?
-1, bravo, è colpa tua se siamo arrivati in negativo, te è il tuo vecchio senza il cazzo.
H is for Head Games: mi ha ricordato i corti di Jan Švankmajer (Nanni non sei nessuno va cosa ti cito IO!), e mi pare pure copiatissimo, quindi lodatissimo.
0, JS al salvataggio dopo il vecchio senza cazzo!
I is for Invincible: Ho riso, non tanto ma abbastanza da farmelo godere; una buonissima idea per vedere come le cose possano svilupparsi oltre, devo vedere se lo han fatto.
+1, la vecchia immortale risolleva le sorti!
J is for Jesus: Bello! si davvero bello, mi è piaciuto molto; quando poi integrafasci religiosi muoiono male io ci godo e basta.
+2, l’Amore vince!!!
K is for Knell:…boh. Io capisco che vieni dalla Lituania e vivi in un paese che pare un video esistenzialista di una band elettronic-folk-underground, ma mi è parso l’ennesimo tentativo di far i fighi invece di far qualcosa di bello.
+2, non ci sono variazioni.
L is for Legacy: non puoi non voler bene al cinema Nigeriano, non puoi davvero; anche perchè un giorno diventera mainstream ed avremo pezzenti youtubers che se ne vendono come esperti, come è accaduto per l’MCU (no Nanni, non parlo di te, mamma che egocentrico!!)
+3, Horray for UBINI!!!
M is for Masticate: ho riso, di nuovo, il colpo di scena finale è puro genio; voglio investigare per il mito dei sali da bagno ora.
+4 per i sali da bagno!
N is for Nexus: yo adesso faccio un corto che dovrebbe andare in certo modo ma poi COLPO DI SCENA non va così e mi danno tutti il cinque.
In faccia.
Con una sedia pieghevole.
Coglione.
+3 a causa di uno stronzo che pensa sia divertente una cacata simile.
O is for Ochlocracy (Mob Rule): Viva il Giappone è qualsiasi cosa ci sia nel dashi che li rende così lisergici!
Bellissimo!
+4, povera piccola Mei!
P is for P-P-P-P SCARY!: questo mi ha fatto così cacare che ho cercato apposta il regista, ma volevo l’indirizzo di casa per mandarlo affanculo “oh si, sono amante di Buster Keaton e di Abbot e Costello, siccome bevo solo da vasi da notte per sentirmi eclettico ho fatto un corto che non significa un cazzo per mostrare quanto sono bravo e cito bene”
No, non lo sei.
+3, ed era dura scazzare così.
Q is for Questionnaire: semplice ma divertente, curiosamente è così che han creato un paio di personaggi durante laSilver Age, le scimmie andavano un casino allora, grazie Burt Lancaster!
+4, avrei saputo risolvere tutto anche io ma era a 3/4 di un chianti.
R is for Roulette: qua il colpo di scena mi ha preso perchè pensavo che avrebbero sparato al terzo, invece alla fine ottimo!
+5, L’Alabama dei Morti viventi sarebbe un ottimo titolo per un futuro film con Zombie e redneck.
S is for Split: No, è fatto bene ma no, non mi è piaciuto
+4, spiace.
T is for Torture Porn: Finalmente ci voleva un corto per un idea simile?
Con tutte ste merde di torture porn qualcuno che ha avuto un ottima idea come questa?
+5 perchè, se non si è capito, quando i carnefici soffrono io mi esalto.
U is for Utopia: In che minchia di Black Mirror sono finito? Almeno li fan le cose bene, qua sembrava un video di una boy band anni 90 senza gnugna coi pantaloni a vita bassa.
L’idea poi..oooooh che originale!!!
+4, ma che idea originaleeeeee! ooooooh!!!
V is for Vacation: A me stavano sul cazzo tutti e due i tipi, poi + un FF, quindi bravo.
+5, ntù u culu a te e la vacanza in un posto figo.
W is for Wish: bellissimo, forse quello che mi sarebbe piaciuto di più non fosse per quel finale che mi ha terrorizzato…però bello.
+6, qua il reparto marketing avrebbe una marea di possibilità ma non viviamo in un mondo perfetto.
X is for Xylophone: Porta a Porta, questi film Francesi sono per quelli a cui piace guardare Vespa che saliva sulle morti dei bambini.
+5, sempre pessimi, complimenti
Y is for Youth: il mio preferito, davvero ben fatto e profondo.
+6, sempre bravi sti Giappi e il loro Dashi.
Z is for Zygote: cosi stupido ed assurdo da esser apprezzabile.
+6, perchè non fa schifo ma funziona dai.
Un altro -1 per la comparsa del merda di Human Centipete quindi un totale di +5; alla fine è promosso quindi.