Zitta zitta, sta per arrivare sul grande schermo un’altra delle più attese trasposizioni cinematografiche da un buon vent’anni a questa parte.
Almeno in Italia.
Perché sì, sto proprio parlando del nostro gioiellone nazionale: Dylan Dog.
Ora, il fatto che arrivi zitta zitta è un bene, perché come uomini d’affari facciamo schifo e apparentemente abbiamo venduto i diritti alla classica produzione media insulsa americana che probabilmente terrà fede alla traccia di base “indagatore dell’incubo in giacca nera, jeans blu e camicia rossa” e poco altro. Tant’è che nemmeno hanno il coraggio di chiamare il film “Dylan Dog”, optando invece per un iper-generico Dead of Night. E, stando almeno a quanto dice IMDb, hanno pure sostituito Londra con le paludi della Lousiana (sigh… a questo punto tanto valeva la Bulgaria).
Ad ogni modo, la cosa è già in fase avanzata sotto la regia di Kevin Munroe (TMNT – il recente film animato sulle tartarughe ninja che io non ho avuto il cuore di vedere perché niente batte quattro cinesi in costume di gommapiuma che rappano con Vanilla Ice).
Nel ruolo di protagonista, col Rupert Everett ormai fuori età, ci si è fidati dell’ovvia associazione di idee Dog = CANE = Brandon Routh (Superman Returns).
Ma veniamo alla notizia di oggi, e contemporaneamente alla domanda che tutti voi vi state chiedendo: e Groucho? Per dirla alla West Side Story: how do you solve a problem like Groucho?
Io avevo una soluzione prontissima, e ho telefonato alla casa di produzione urlando “John Turturro! Riguardatevi Gli sgangheroni! John Turturro!!!”, ma non mi hanno ascoltato.
E, rinunciando del tutto al personaggio di Groucho in favore di una spalla piu convenzionale, hanno optato ancora una volta per la scelta più ovvia.
Il protagonista è Superman? E allora ecco Sam Huntington / Jimmy Olsen.
Giuda ballerino.
non c’è limite al peggio………….
guarda capo, ti volevo dire che sei forse la persona che mi fa più ridere di tutti al momento.
no, c’ho pensato: senza forse.