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In sacrificio per voi: Stag Night

Nanni Cobretti
di Nanni Cobretti | 09/02/201012

stag nightUna cosa sola mi ha avvicinato a questo film. Scott Adkins. In un ruolo curiosamente non action. Lo so! Probabilmente la descrizione del ruolo era “tipo Ryan Reynolds, ma più economico”, e qualcuno all’ufficio casting si dev’essere confuso e ha puntato dritto alla sua controfigura in Wolverine. Comunque.
Trama: quattro amici (gli altri sono Kip Pardue, Breckin Meyer e Karl Geary) festeggiano l’addio al celibato di uno di loro, e nel rincasare appezzano due tipe in metropolitana (Vinessa Shaw e Suzanna Urszuly). Poi la metro si blocca, i nostri rimangono chiusi dentro (non ha senso ma tocca accettare affinché il film vada avanti), per cui si incamminano per i tunnel con motivazione “non lo so, ma il film deve andare avanti”. Qui si imbattono in un manipolo di barboni selvaggi truccati da Rob Zombie, i quali ammazzano un pullotto davanti ai loro occhi e poi – probabilmente non riconoscendo Scott Adkins – li prendono di mira. E qui, prima che vi emozioniate pensando a Scotty che malmena i barboni facendo mosse che noi umani non potremmo neanche immaginarci, è meglio se vi ricordo che la premessa vedeva il nostro alle prese con un ruolo non action.
Considerando quindi che a cose fatte si tratta di un film che unisce vagamente Una notte da leoni a Creep con una sceneggiatura scritta in otto minuti secchi omologati, e che nonostante tutto è di una noia e inutilità abbagliante, vi racconto le cose importanti così vi mettete il cuore in pace. Ovvero: Scott Adkins muore per primo al minuto 25, senza aver tirato neanche uno scappellotto sulla nuca, ma dopo aver fatto la mossa alla Fonzie di aspirare una sigaretta e limonarsi una espirandole il fumo in bocca. Che è la cosa più romantica che io abbia mai visto e la provo subito. Grazie a Dio muore anche Breckin Meyer, ma troppo tardi. Al che la cosa che fa incazzare e fa sentire bellamente presi per il culo, oltre al fatto di essere un film senza motivo di esistere e per lo più abbastanza razzista nei confronti dei barboni, è che pur avendo Scott motherfuckin’ Adkins a disposizione qualcuno ha deciso che la conclusione del film debba consistere in Kip Pardue in canotta che uccide i mostri a furia di cazzotti. Che è un po’ come se in Commando Arnie schiattasse alla mezzora e Rae Dawn Chong procedesse a sterminare il battaglione di Bennett a borsettate. Come dicono i giovani sull’internet: “FAIL” / “u r doin’ it wrong”.
Detto questo vorrei informarvi che se non altro dura appena 80 minuti, ma se per caso vi venisse in mente che dovete falciare il prato impegnatevi pure su quello che vi divertite di più.

“Si direbbero mani grandi e forti, [sniff] ...non ti sembra?”

“Si direbbero mani grandi e forti... non ti sembra?”

DVD-quote suggerita:

“Fallimento / lo stai facendo sbagliato”
Nanni Cobretti, i400calci.com

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Nanni Cobretti
Autore del post: Nanni Cobretti
"Tu sei il male, io sono un autarchico"
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tags: arnold schwarzenegger breckin meyer commando creep fail il film deve andare avanti in sacrificio per voi karl geary kip pardue limonare e fumare contemporaneamente rae dawn chong rob zombie ryan reynolds scott adkins stag night suzanna urszuly u r doin' it wrong una notte da leoni vinessa shaw

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12 Commenti

  1. Edoardo Legno 09/02/2010 | 10:41

    Kip Pardue che alza le mani deve incutere non poco timore, non so se posso reggere la visione di cotanta violenza gratuita.

    Rispondi
  2. Uwe Pòl "mangio strada facendo" 09/02/2010 | 10:46

    sicuri di non aver guardato scooby doo 3 e che non fosse scott adkins ma freddy prinze jr?

    Rispondi
  3. ratto diretto 09/02/2010 | 10:50

    E’ una vergogna. Ma perchè scritturi Scott Adkins se non gli fai menare nessuno ? Mah…

    A proposito, ma quando esce Undisputed 3? non ce la faccio più

    Rispondi
  4. Uwe Pòl 09/02/2010 | 11:28

    magari l’addetto al casting era strafatto di metaforone…

    Rispondi
  5. ratto diretto 09/02/2010 | 11:41

    Metaforone: il flagello degli anni zero.

    Rispondi
  6. Cleaned 09/02/2010 | 12:28

    Boicotto. Come i film in cui Mark Dacascos non fa neppure una piroetta spaziale. Roba da matti.

    Rispondi
  7. gigi 09/02/2010 | 12:31

    Ci sei cascato!

    Hanno messo Scott Adkins e sei caduto come un’adolescente davanti all’ultimo numero di Cioè con Robert Pattinson in copertina…

    Rispondi
  8. Dolores è la Terza Rivelazione 09/02/2010 | 12:55

    Gigi, ognuno di noi ha i suoi twilight-sbarelli per qualcosa. Nulla di cui raccontare a casa.

    :)

    Rispondi
  9. gigi 09/02/2010 | 13:08

    e pensa che io sono passato direttamente da Wynona Rider a Jennifer Aniston senza passare dal via.

    Rispondi
  10. Nanni Cobretti 09/02/2010 | 14:24

    @cleaned: quindi Iron Chef lo guardi? All’inizio una piroetta spaziale la fa sempre…

    Rispondi
  11. Cleaned 09/02/2010 | 14:44

    @Nanni

    AHAH
    quello show l’ho intravisto su YouTube.
    E non sono sicuro di averlo capito.

    Rispondi
  12. Nanni Cobretti 09/02/2010 | 14:48

    E’ facile. E’ come “La prova del cuoco” con Antonella Clerici, tranne che al posto di quest’ultima c’e’ Dacascos che ti minaccia a finire tutto nel minor tempo possibile, pena calcio in faccia con piroetta spaziale. O almeno questo e’ quello che ho capito io.

    Rispondi

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