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The Hole 3D: Joe Dante ci vuole bene.

Casanova Wong Kar-Wai
di Casanova Wong Kar-Wai | 17/06/201027

Niente, io ormai vado al cinema solo se mi danno degli occhialini. Altrimenti mi invento delle scuse, pacco gli amici e vado a giocare a biliardo insieme al mio amico Ettore della Palestra. Abbiamo scoperto questo posto vicino a casa sua dove mettono sempre il mio disco preferito di Massimo di Cataldo (Dieci, quello del 1999 con dieci canzoni. Da cui il titolo: Dieci) e a un certo punto, quando è tardi, ci fanno fumare dentro. E tu, ma proprio tu mi insegni, che giocare a biliardo senza fumare è frustrante come avere una vuvuzela in mano e non poterla suonare. Terribile. Però siccome ho scoperto che in sala c’era The Hole, che è un film con gli occhialini, sono andato al cinema.

The Hole: now Thora Birch free!

The Hole: now Thora Birch free!

Che poi c’è da dire che io mi vedo solo i film con gli occhialini, ma il più delle volte esco scontento. Per adesso direi che il massimo godimento del 3D l’ho provato con The Final Destination. Il problema è che c’è questa specie di malattia strana che coglie quelli che fanno i film in 3D: sembrano tutti molto interessati a sottolineare la profondità di campo in una sequenza dove c’è uno che legge un libro. Ma sei scemo? Ma vai fortissimo di roba in da la fazza! Cosa c’hai, il braccino come i tennisti italiani? Io voglio la roba tipo Spy Kids 3-D: Game Over con Alan Cumming che parla al pubblico e punta il ditone contro lo schermo e tu vedi un megaditone di Alan Cumming che ti sembra di poterlo toccare. In questo, The Final Destination è praticamente imbattibile. Certo, se la storia non l’avesse scritta un lemure sarebbe stato un po’ più bello, ma almeno c’è un botto di roba che ti arriva in fazza. Bisogna però dire che The Hole forse è addirittura meglio.

Fatta questa andiamo a vedere Baby Sitter con Scott Baio

Fatta questa andiamo a vedere Baby Sitter con Scott Baio

Posso solo immaginare la felicità di Joe Dante quando gli hanno detto che poteva dirigere un film che poi la gente se lo andava a vedere con gli occhialini. Da quando lo conosciamo, Joe Dante ha sembra sperato di fare quel cinema lì, quello dei gimmick, quello di Matinée. Che solo a ripensarci mi viene da piangere da quanto era bello Matinée. E quindi Joe Dante ha fatto The Hole, che è un film che appena entri in sala senti odore di Billy e di pomeriggi estivi davanti a Italia 1 e sei felice e magicamente in mano c’hai 3 euro e 50 di cocacoline frizzi. Ma siccome Joe Dante è uno figo non ha fatto Matinée in 3D, ma ha pensato che era più divertente che la tecnologia anni ’50 incontrasse il cinema horror adolescenziale eighties. E il risultato è il massimo della vita.

Sarà perché vi amo!

Sarà perché vi amo!

Ci sono due fratelli. Uno piccolo con la fobia dei pupazzi e dei pagliacci (vi regalo questa perla: si dice coulrofobia. Farete un figurone al prossimo incontro con i vostri amici diversamente cool) e uno adolescente con i problemi degli adolescenti e bravo a disegnare. Insieme a loro madre vanno ad abitare in una casa a due piani con uno scantinato e il giardinetto e il retro con il canestro da basket che ce l’avava anche Kirk Cameron in Genitori in Blue Jeans. Di fianco a loro abita la ragazza più bella del mondo che sta in veranda a leggere i libri e guarda l’adolescente con quegli occhi lì e poi fa le feste in piscina e gira in tuta. I ragazzi si conoscono e dopo essere diventati BFF – e una volta che la madre comincia a dire solo farsi come “esco e torno tardissimo!”, “me ne vado per due giorni e vi lascio da soli” – trovano il buco. Il buco è un pozzo senza fondo in cantina. Senza fondo nel senso che se ci butti dentro dei chiodi (ahhhhhh, i chiodi nella fazza!) non li senti atterrare. Senza fondo nel senso che se prendi una corda e ci leghi un  pupazzo di Cartman e lo butti dentro (ahhhhhh, Cartman nella fazza!) ti torna su solo la corda senza Cartman che chissà dov’è andato, chi se l’è preso. Insomma, una cosa inquietentissima e fighissima e da tenere segreta. Poi arrivano i problemi, la paura e i ragazzi se la devono cavare da soli.

In yo face!

In yo face!

The Hole ha una prima parte che hai già visto settemila volte al cinema ma che tutte le volte sei contento. Non manca nulla. C’è anche il vecchio pazzo burbero che tutto sa e che ti mette in guardia. Che solitamente fa paura, ma se mai mi capitasse nella vita di incontrare un vecchio pazzo burbero che tutto sa, lo abbraccerei fortissimo per quanto gli voglio bene. E una seconda parte dove c’è il conflitto, la risoluzione, tutto va al suo posto e si spinge l’accelleratore sul 3D. Ovviamente a un certo punto bisogna buttarsi nel buco e si finisce “dall’altra parte”. E a tutti giustamente citano Beetlejuice e i suoi mobili storti. Ma c’è anche le scale di Escher di Labyrinth e Nightmare 4: Il Non Risveglio mescolate con il magico Nightmare 6: La Fine. Perché Nightmare 6? Ve lo spiego: Nightmare 6 era molto brutto e fastidioso, ma aveva gli ultimi venti minuti circa in 3D (scadenti). L’unica roba bella del film era che a un certo punto i protagonisti scoprivano che per sconfiggere Freddy dovevano entrare nel sogno con gli occhialini. E tu con loro. Eri in sala con gli occhialini in mano e poi te li mettevi e vivevi con loro quell’esperienza. E qui è lo stesso. Certo, il film è tutto in 3D (per altro molto bello), ma verso la fine il protagonista salta nel buco. E arriva in un luogo dove le regole sono quelle della fantasia, tutto è sbagliato e te la cavi solo se hai gli occhialini e capisci questa nuova prospettiva. E dalla felicità ti viene da battere le mani. Poi pensi anche che al cinema gli horror più belli che hai visto negli ultimi anni li hanno fatti Sam Raimi (classe 1959) e Joe Dante (1946). E che sono due film che dicono qualcosa di nuovo guardandosi indietro. Vabbeh. Ah, mi sono dimenticato di dirvi che The Hole ha delle sequenze che fanno PAURA (la bambina anziana!). Che in un film horror, mi hanno detto, è una cosa che funziona.

DVD-quote suggerita:

“Oltre il 3D: anche in Odorama! Con Odore di Billy! Filmone”
Casanova Wong Kar Wai, i400calci.com

>> IMDb | Trailer

Casanova Wong Kar-Wai
Autore del post: Casanova Wong Kar-Wai
"Maccosa!"
k

tags: 3 euro e 50 di cocacoline frizzi 3d usato per sottolineare la profondità di campo in una sequenza dove c'è uno che legge un libro Alan Cumming e il suo ditone battere le mani dalla felicità Beetlejuice bere Billy BFF Bruce Dern Cartman in da la Fazza chiodi in da la fazza coulrofobia ditoni in da la fazza drag me to hell Eric cartman fazza feste in piscina film scritti da lemuri Genitori in Blue Jeans giocare a biliardo senza fumare Haley Bennett i vostri amici diversamente cool il braccino dei tennisti italiani il cinema dei gimmick il mio amico Ettore della palestra il vecchio pazzo burbero che tutto sa e che ti mette in guardia in da la fazaa joe dante kirk cameron l'adolescente copi problemi degli adolescenti l'estro didascalico di Massimo di Cataldo la paura dei pupazzi la tecnologia anni Cinquanta meets il cinma horro adolescenziale anni Ottanta le case con nel retro il canestro da basket le regazze adolescenti americane che leggono i libri nel porch M.C. Escher Matinee mi rendo conto che mettere tra i tag vuvuzela sia una furbata Nightmare 4: Il Non Risveglio Nightmare 6: La Fine occhialini Scott baio Spy Kids 3-D: Game Over Spy Kids 3D the final destination The Hole Thora Birch accasa!

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27 Commenti

  1. gigi 17/06/2010 | 07:34

    Joe Dante e’ un mito della mia infanzia: ho visto Gremlins ed Explorers al cinema, e il suo episodio del film “Ai confini della realta'” continua a darmi i brividi.

    E’ un regista che ho perso un po’ di vista dopo Matinee (mi associo, da lacrime) e che onestamente si e’ un perso anche da solo.

    Questo mi interessa, lo recupero

    Rispondi
  2. Bruce Willico 17/06/2010 | 08:14

    Houston , abbiamo un problema : per quanto mi piaccia Joe Dante ( tanto ) e per quanto voglia vedere un suo nuovo film quegli occhialini io non li posso/voglio mettere. Sara’ che solitamente sono luridi e fetidi di ditate e residui vari , sara’ che gia’ porto un paio di occhiali la cui montatura non sfigurerebbe in un film su Pasolini , l’ esperienza 3-d mi lascia sempre perplesso. E’ possibile guardarselo in normalmente o e’ pensato apposta per il tridimensionale ?

    Rispondi
  3. insettomalvagio 17/06/2010 | 09:43

    cazzo corro a vederlo

    Rispondi
  4. Re di Hokuto 17/06/2010 | 10:06

    concordo su tutto.
    soprattutto sul fatto che i migliori horror degli ultimi anni li han fatti Raimi e Dante.
    i vecchi sono ancora imbattibili, in questo mondo di fighette cool e fashion.
    ecco la prova:
    http://www.traileraddict.com/clip/the-expendables/boat-gunfight

    Rispondi
  5. Quint 17/06/2010 | 12:28

    a proposito del vecchio Joe, ma sono il solo qui dentro che nel 1985 aveva due anni meno di Marty McFly? Sì insomma, sono l’unico che sta per compiere quarant’anni? Perché se avete tutti 20 anni smetto di leggere e mi ritiro in buon ordine a guardarmi YouPorn…

    Rispondi
  6. Lenny Nero 17/06/2010 | 12:35

    La citazione da Cat’s Eye e Dick Miller nei panni del pizza guy sono da lacrima! Grande Dante!

    PS: per la cronaca io ho 31 anni e adoro Matinee :)

    Rispondi
  7. Lollo 17/06/2010 | 14:28

    E già che ci siete, guardatevi “Homecoming” di Joe Dante, CAPOLAVORO!!!

    Rispondi
  8. Nanni Cobretti 17/06/2010 | 14:37

    @Quint: la verita’ sta nel mezzo (almeno per me)

    Rispondi
  9. Lenny Nero 17/06/2010 | 15:13

    Non ho ancora visto The Hole (e soprattutto non ho 31 anni: jr). MA leggo che ho commentato il film…
    Ehi, tu che intendi rubare la mia identità non t’azzardare, capito?

    Rispondi
  10. Simo 17/06/2010 | 18:00

    io il vecchio pazzo che la sa lunga l’ho incontrato una volta:
    entrò di petto nel allegro gruppetto con birra in mano fuori dal pub wannabeirlandese di cui facvevo parte (del gruppetto, non del pub) e disse:

    “con la disco music non si scopa, ci vuole franco califano. Ve lo dice lo Scorpione”

    e così, come se non ci avesse appena rivelato la più grande vera verità della vita, se ne andò senza voltarsi.

    Ti assicuro che bene gliene voglio ancora, a distanza di un paio di lustri.

    Rispondi
  11. Uwe Pòl 17/06/2010 | 18:06

    si ma… califano?

    Rispondi
  12. Bruce Willico 17/06/2010 | 19:36

    Lo Scorpione ? Franco Califano ? Magari era un’esperienza extracorporea

    Rispondi
  13. RRobe 18/06/2010 | 02:41

    Stucchevole.
    Il film? No, la rece.
    Senza offesa ma, o hai calcato troppo la mano o, a lungo andare, ‘sto approccio stanca.

    Rispondi
  14. Deep 18/06/2010 | 08:35

    Ma no, suvvia, che non stanca. Piuttosto anche io, come i Black Sabbath, voglio citare un film fico di Dante. Si chiama L’erba del vicino (The ‘Burbs) ed è stato un classico della mia infanzia. Per quanto concerne The hole nutro grandi aspettative. Lo stanno più o meno esaltando tutti e ho proprio voglio di un film con un sacco di classiconi tipo anni 80.

    Rispondi
  15. Casanova Wong Kar-Wai 18/06/2010 | 10:27

    @ RRobe: secondo me ti brucia che non hai nessun amico come ettore…
    saluti.

    sul film. più ci ripenso e più mi piace.
    soprattutto la parte (lunga e lenta) introduttiva.
    veramente un tuffo nel passato.

    Rispondi
  16. Cleaned 18/06/2010 | 11:53

    Pure io adoro i tuffi nel passato (e l’ululato di Dante) ma un TV 3D non lo voglio comprare. Sto giro non mi freganoooo no no no. Si.

    Cleaned 75

    Rispondi
  17. insettomalvagio 18/06/2010 | 12:36

    io ne faccio 36 :)

    Rispondi
  18. RRobe 18/06/2010 | 13:49

    Un po’ sì.
    Ma pure che sei meglio di così e ti stai adagiando su facili tormentoni.

    Rispondi
  19. vepertime 18/06/2010 | 15:51

    interesserebbe sapere anche a me se è godibile senza gli occhialini. anche se mi sembra di capire chiaramente che sia cosi’.

    Rispondi
  20. Bruce Willico 18/06/2010 | 19:43

    @quint: io sono per i 40.Visto ieri e confermo : grande ritorno per Dante.Per festeggiare ho comprato anche le gelatine gusto cola ( quelle a forma di bottiglietta ).Dal sapore dovevano essere dietro la cassa dal 1983

    Rispondi
  21. Docteur Legume 29/06/2010 | 15:10

    @ quint: non sei l’unico, ho 40 anni e Joe Dante è stato un dio.
    I muri storti e il pavimento ipnotico tipo esher/labirynth, non vorrei dire una fregnaccia, ma Joe li aveva fatti per primo nel bellissimo episodio girato per la versione cimenatografica dei “confini della realtà” (1983), che era talmente assurdo che mi sono cagato addosso con la bambina senza bocca e i trucchi del bambino onnipotente: uno SPETTACOLO.
    quindi il film non mi ha entusiasmato, Joe Dante ha fatto cose più cattive ed interessanti, però leggendo la recensione più o meno concordo, e i chiodi in-da-fazz non sono mica male :-)

    Rispondi
  22. by marina 19/08/2010 | 11:54

    sisi Joe Dante è un mito ma perchè the hole in 3D è introvabile????!?!!?!ho aperto tutte le pagine dei streaming ma nn c’ è se lo scarico i arrivano i virus allora è meglio nn farlo. Io nn sono andata a vederlo al cinema perchè a noi il cinema sta aggistando e nnn arrivera + qui percio Joe puoi mettere una pagina su google ke fa vedere il film senza scaricarlo????????

    Rispondi
  23. Joe Dante 19/08/2010 | 16:51

    Corro a prepararla con Dreamweaver.

    Rispondi
  24. waltere 10/11/2010 | 14:32

    L’ho affittato ieri..non è male, ed effettivamente qualche brivido lo fa venire…tra l’altro il bluray è in 3d con gli occhialini di cartone e quindi visibile su qualsiasi tv..non è di sicuro come al cinema ma si vede abbastanza bene!

    Rispondi
  25. axel folle 08/07/2015 | 11:34

    Recuperato con gran ritardo. Che dire, un’opera pur senza evidenti ambizioni che operò riesce ad essere estremamente piacevole e di una genuinità rara,, il tutt entrambi fattori per nulla comuni nel panorma cinematografico, è la classica opera da vedere con disimpegno ma che allo stesso tempo non stufa dopo una visione ma che anzi si rende sempre piacevole. Dante si riconferma un grandissimo autore proprio qui, in un suo film estremanente sottovalutato dalla critica e come di consuetudine per lui completamente evitato dal pubblico, la confezione è di quelle di gran classe a cominciare da una regia classica nel muoversi sui toni horror ma al passo coi tempi, certo i rimandi agli horror vecchia scuola sono palesi ma mai sembra di vedere una copia fuori tempo, in più forse per la prima volta Dante può premere l’accelleraore su quei toni come spesso avrebbe voluto ma mai riuscendoci. Meraviglioso anche il miscuglio di generi, i personaggi tipici del teen movie, una prima parte più tendene all’orrorifico e un finale meno inquietante di quanto forse dovrebbe ma dai toni surreali veramente riusciti, nella prima parte la tensione è ben misurata e viene trasmessa allo spettatore con grande efficacia, sul finale invece si apprezza un’incursione al fantastico. Qua e là qualche punta di thrilling sempre gradita. Mi ripeto ma non trovo modo migliore per descriverlo: BELLO e GENUINO.

    Rispondi

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