Io mi ricordo, sì, mi ricordo. Mi ricordo di quando il povero Ben Affleck vinse un Oscar. Era il 1997, Gus Van Sant non aveva ancora cominciato a fare dei film noiosi come Last Days, ma era impegnato nel primo passo del dittico poi denominato “fenomeno giovanile in tag team con un attore dal fare saggio che crescerà contro tutto e tutti, immerso in pellicole dai colori malinconicamente autunnali”. Il film era Will Hunting – Genio Ribelle ed era scritto da questa coppia di reghezzini scavezzacolli tutti matti e pepperini che rispondevano al nome di Matt Damon & Ben Affleck. Un esordio col botto. Arrivano dal nulla, scrivono un film, lo dirige un artista in evidente pausa cerebrale, recitano e vincono l’Oscar. La strada spianata. E poi? E poi guardare la filmografia da attore di Ben Affleck mette i brividi. Non solo perché ha preso parte a alcuni dei film più brutti di semprissimo, ma perché questi erano anche film sbandierati come filmoni della stramadonna, ma che dopo quindici minuti dopo la loro uscita si rivelavano per quello che realmente erano: della megamerde senza se e senza ma. Pronti? Shakespeare in Love, Piovuta dal Cielo, Dogma, Bounce, Pearl Harbor, Al Vertice della Tensione, Paycheck, Jersey Girl. Pim, pum, pam, uno via l’altro. (che nessuno, dico nessuno, dica Armageddon) E, siccome sono una persona a cui piacciono le pause drammatiche, non ho ancora calato i due veri assi. Il primo è Gigli, aka Amore Estremo also known as Tough Love. Il nostro fidanzato con la Jenny from the block decide che è proprio il caso di farci un film insieme. Il risultato è un film barzelletta che viene tirato fuori solo quando nelle discussioni qualcuno ha già detto “Spinaceto”. L’altro incredibile asso è ovviamente Daredevil. Ok, su Daredevil meglio non spendere più nemmeno una parola. No, ne voglio dire solo una: Evanescence. Mamma mia che paura…

Nunca mas!
Niente. E ormai al bar tutti i suoi vecchi amici di Boston, ordinavano un amaro e dicevano cose come: “Povero Ben. Cazzo oh, era partito fortissimo. Ho sentito che sta per tornare a casa. Basta coi bling bling di Hollywood, basta Jenny from the block e puttanate varie. Si torna all’ovile e se gli va bene magari gli troviamo noi un posto in filiera”. E invece arriva il riscatto. Arriva sotto forma di piccolo film presentato a Venezia nel 2006. Hollywoodland, tragica storia del primo Superman televisivo. E mentre tutti gli occhi sono puntati su quella insopportabile canappia di Adrien Brody a portarsi a casa la Coppa Volpi è proprio lui, il vecchio Ben. E il premio il nostro lo vince pure a ragione. Una interpretazione sofferta, in cui la realtà e la finzione si sovrappongono pericolosamente. Un attore che nasce in grado di fare tutto, ma che viene dimenticato troppo presto da un pubblico forse eccessivamente cattivo. Gli anni passano, il fisico si appesantisce, le botte allo spirito si fanno sentire e la bottiglia diventa forse un amica troppo intima. Ben vince. Qualcuno lo vede come uno dei segni dell’imminente Apocalisse (ricordo che l’Oscar quest’anno l’ha vinto Sandra Bullock), qualcuno comincia a provare di nuovo simpatia per questo bambinone mascellato poco espressivo ma che sotto sotto lo vedi che è un buono. Ben fa meno rumore di un tempo ma ormai è una presenza a cui abbiamo fatto il callo. Vederlo soffrire in film brutti uno via l’altro c’ha divertito e alla fine scopriamo di volergli bene.

Te l'avevo detto che era una merda...
Ben non è un rancoroso. Sa che se ormai sulla locandina del film c’è il suo faccione le gente ride e pensa che il film sia una roba da affittare al massimo domenica prossima se proprio c’è brutto tempo e non riusciamo ad andare nel ferrarese a mangiare in quell’osteria dove si spende poco ma non si mangia niente male. E allora decide che il suo posto non è più dietro la macchina da presa, ma dietro. Quando viene fuori la notizia che Ben Affleck s’è messo in testa di dirigere un film in molti hanno riso di gusto, pregustando il disastro. E invece poi Gone Baby Gone è uscito e si sentivano solo frasi smozzicate. Quelle “atmosfere alla Mystic River” in una “Boston ma così bella” per un film “diretto proprio bene” e “chi se l’aspettava”. Oddio, ma che è accaduto? Ma veramente? Ben Affleck è un buon regista? Pare proprio di sì. Ben si ricostruisce una verginità artistica e riparte da zero. Ben chi? Ben quello bravo, quello di Gone Baby Gone. E ci deve pure ave preso gusto visto che ha da poco fatto uscire nelle sale The Town, il suo secondo film da regista.

Where is Tony Crimine?
Com’è The Town? Non male. Decisamente non male. Un buon film di rapine per cui il tempo sembra non essere passato. Di quelli un po’ fuori tempo massimo, prevedibili e con alcuni momenti imbarazzanti. Detto questo però rimane un buon film. Ben ancora una volta si sposta a Boston, si mette dietro la macchina da presa e dietro la macchina da scrivere (dopo aver tratto ispirazione da Dennis Lehane, qui si prende spunto da Chuck Hogan). E, nota di merito, ritrovato il coraggio, si mette anche davanti all’obbiettivo. Si rimette a fare il protagonista, ma con la consapevolezza di quello che ha imparato la lezione. Con l’idea che ci si può mettere in questa posizione se il film prevede che il protagonista sia un bonaccione gran, gross e ciula. Uno per cui vale più quello che lo circonda a definirlo, piuttosto che la sua faccia o le sue azioni. Uno per cui dici il quartiere da cui viene e hai già detto tutto. Uno col destino segnato: figlio di rapinatori, con un passato da mezzo tossico, fidanzato con una tossica e a sua volta rapinatore. Non solo: ha anche gli amici più pericolosi e pazzi della città e gli sbirri alle calcagna.

Sento che le cose stanno andando male. Ci vediamo al cimitero e ne parliamo?
Ridiciamolo: The Town è un film bello cazzuto. Noi che siamo qui sui 400 calci lo si apprezza particolarmente per le sequenze di rapine e inseguimenti (tutte veramente belle e con quel giusto tasso di coolness che aiuta) e soprattutto perché Jeremy Renner è il miglior Tony Crimine di sempre. Voi avete mai visto uno essere così realistico nell’essere lo zarro che fa brutto del quartiere? Ogni sua entrata in scena è una scarica di adrenalina. Poi c’è chi lo apprezzerà perché oltre a Renner c’è John Hamm, Pete Postlethwaite e Chris Cooper. Poi c’è chi lo apprezza perché ogni film con Rebecca Hall andrebbe visto almeno due volte. Chi lo apprezza perché Ben Affleck è effettivamente un bravo regista che – quando conta – sa quando è il momento di togliersi e asciugare. C’è chi lo apprezza perché i film simil western con tinte noir dove le discussioni dove ci si condanna a morte certa avvengono sullo sfondo di un cimitero, a noi ci garbano. E poi c’è chi giustamente dice che ci sono anche tante cose brutte. Ma che sono a ben vedere delle piccole pecche. Piccoli difetti sui cui mi fa addirittura piacere chiudere un occhio. Dajje Ben.
DVD-quote suggerita:
“Niente da dire: un bel filmone cazzuto”
Casanova Wong Kar Wai, i400calci.com
Cazzuto e’ cazzuto, qualche sparatoria in piu’ ci stava…….il finale e’ un pelo troppo lungo e melenso, ma lo si perdona….a proposito della obbligatorieta’ all’interpretazione del Ben al film che ha pure diretto, voluto dalla major di turno, ne parla in una intervista sull’ultimo Nocturno.
dissi
A.
io, da quella lista, dogma lo leverei-
http://www.tipiloschi.net/nino/ninoland/CristoCompagnone.jpg
Ci piace Ben, produce la stessa simpatia di una squadretta di serie B che scala la classifica, gli auguro ogni bene (come dice sempre mia nonna)
Io sono della categoria: un film con Rebecca Hall va visto almeno 2 volte.
Grande Ben, un regista di tutto rispetto a cui non manca il senso dell’humor. Infatti ho letto che per “The Town” ha preso ispirazione da Gomorra(h)! Risate! Me lo immagino al pub coi suoi amici che lo chiamano: “Dai, Ben, raccontaci di quando facendo vedere al cast e alla troupe Toni Servillo che nella discarica coordina gli scugnizzi alla guida dei camions della munnezza hai pensato: – voglio quella stessa magia; quella, come dire, cazzimma – “. Scampia, Massachusetts.
La dedica finale paracula al quartiere laborioso e onesto avete fatto a tempo a leggerla?
guardatevi due volte il primo episodio del “Red Riding” :)
(l’hanno fatta bionda)
tecnicamente buono come film, anche se i personaggi entrano ed escono modello mc donald: la fica di turno scompare da metà in poi e ci sono situazioni che andavano delineate meglio.
un film algido, girato asetticamente.
però rende, mi ha fatto passare 2 ore…
“Sento che le cose stanno andando male. Ci vediamo al cimitero e ne parliamo?”
(best. dida. ever.)
ARMAGHEDDON
“che il suo posto non è più dietro la macchina da presa, ma dietro” scatena in me delle immagine incongrue.
Cioè non vuole già più fare il regista per concentrarsi per altre cose da dietro? L’avevo sempre sospettato…
;p
Film ok ma il finale è completamente sbagliato!
Per chiudere bene avrebbe dovuto:
uccidere la mora
uccidere la bionda
uccidere la figlia della bionda
uccidere il polizziotto
scappare con una nuova strafiga
saluti
Bel film a parte l’ultima scena che è proprio buttata lì e m’ha lasciato un po’ di maro in bocca, ai fratelli Affleck però ci voglio bene!
La didascalia dell’ultima foto è TO-TA-LE! Armageddon però fa un po’ schifino eh…
domanda di servizio, ma wanted è stato bellamente ignorato dalla redazionepiùbelladelmondo?
@hap: dieci minuti di sospensione
@abraxas: Wanted e’ uscito circa un sei mesi prima che aprissimo il sito
Cosa centra Armageddon con Ben Affleck? Io mi ricordo solo due ore di Liv Tyler e ogni tanto botti esplosioni e Steve Buscemi che faceva le faccine.
E forse uno stacchetto musicale tipo Aerosmith?
La camminata di gruppo al ralenti… figura retorica che Bay adotta spesso, d’accordo, ma in Armageddon ha quel qualcosa in più.
E ci sono anche le suore (dimenare) *_*
Armadietto ha insegnato a tutti che:
– se fai cose GROSSE di nascosto e poi lo viene a sapere tutto il mondo alla fine capace che non paghi COMUNQUE le tasse
– Se fai il cosmonauta capace che trombi all’inverosimile anche facendo le faccette
– Papà Bear dovrebbe fare più film
– Zio Bruce può morire con eleganza anche DOPO l’inizio del film
– Drillare tutto il drillabile ti da l’opportunità di:
– continuare a far esplodere cose
– avere amichini davvero c00l
– avere come genero Ben Affleck e poterlo devastare di coppini
in definitiva, per queste chicche e altro, a me è piaciuto…
@Nanni: eh sapevo che avrei rischiato ma sono un ribelle e non posso mordermi la lingua!
http://www.youtube.com/watch?v=Sv1I4q6lOpo
PS: insomma, anche Wanted…
Si caruccie; le rapine e 2 risate con Renner, ma molte cose nella storia non convincono fino in fondo. Perchè il protagonista, deve rischiarsela tutta, infatuandosi proprio della tipa coinvolta nella rapina, rischiando di far saltare tutta la baracca…
Poi..il boss fioraio, che li assolda per l’ultimo incarico dovrebbe incutere timore, visto che avanza anche delle minacce che si presume abbiano un fondamento, invece ha solo uno scagnozzo a proteggerlo e la situazione viene liquidata troppo facilmente.
E poi il finale…troppo semplice nel suo svolgimento..il personaggio di Affleck se la cava troppo facilmente visto il contesto in cui si trova..e non entro nei particolari per chi deve ancora vederlo.
In ogni caso è un buon film, che nonostante la superficialità del plot e qualche ingenuità intrattiene bene. Quando uscira in video ci ridarò un’occhiata…forse
In attesa di vedere questo The Town dei film interpretati da Ben “The Caw” Affleck salvo anche Smokin’ Aces e State of play, non a caso entrambi usciti dopo Hollywoodland. In America parlano bene di The company men, anche se il pensiero di Affleck in coppia con Costner mi provoca l’orticaria.
persevero nel mio offtopic
ho estratto wanted dal cilindro perchè l’ho visto ieri e dopo 10 minuti il crocefisso è sceso e mi ha chiesto di darmi una regolata.
io di red riding ho preso la trilogia (originale, su amazon. Perché sono onesto, io) ma non ci capisco nulla!! Non ci sono i sottotitoli (anche per hof mi sarebbero bastati) e l’inglese con accento dello yorkshire non lo capisco proprio…
No, dico, ma non hai citato Blake Lively!! Altro che Rebecca Hall, non c’è confronto.
Nessuno ha fatto la domanda più importante: il nome di quella osteria del ferrarese? No perché se merita ci faccio un salto.
i 3 scalini è molto molto valida.
e bravo Ben, la mascella che cammina.
@abraxas: non temere, Wanted 2 è in pre-produzione!
@robertz
se non li fermo prima…
appena finito di vedere Gone Baby Gone (sì lo ammetto mi mancava).
Cazzo che filmone!non pensavo che quel faccia da schiaffi fosse così bravo…spero che questo sia all’altezza.
Niente di più che un film di merda, l’aggettivo “cazzuto” nel dvd-quote mi ha illuso, pensavo di avere davanti un filmone invece è una stronzata puzzolente.
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Mi è bastato leggere “pearl harbor” e “merda” per avere la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che Casanova NCCUCDC.
Visto. A me me pare The Heat: Er sequel.
Però nun è marvagio. Zio Ben nun se toje mai la maschera quanno che recita, ar massimo je s’allarga er soriso su a mascellona, però dietro a cinepresa ce pija bene. Er caste ce sa fa, so tutti professionisti der grande schermo, a mora de Vicky, Cristina, Barcellona è brava e a biondona è bona. Quello che fa a serie tv de Bosch pare c’ha na paresi facciale, ma er poliziotto è er ruolo suo. E scene do se spareno so ‘n po’ esaggerate, ma ce po’ sta’. In finale du ora che passeno bene.
In effetti c’è quella sensazione di “Heat”, non fosse per il fatto che lì c’erano due simboli di Hollywood al loro massimo, a heatsfidarsi, mentre qui due merluzzi congelati :D .
A parte questo, però, The Town è davvero godibile, non gli trovo alcun difetto particolare e Renner in versione “tappo-ma-tizio-che-fa-più-brutto-del-quartiere” è una meraviglia.
Boccerei solo il finale strascicato, “aperto” e inutilmente melenso e consolatorio.
Io a Ben Affleck gli menerei forte sulla fontanella.
Mi ha fatto perdere un sacco di tempo, non ho visto un film che valesse qualcosa.
Visto finalmente ieri sera, veramente un film dritto e cazzuto con attori super in palla (Ben su tutti per me). Bravo Ben, quando torni a fare film così?