FLASHBACK: “…Eccolo a casa sua con i produttori esecutivi Phil Goldfine e Binh Dang mentre pianificano la sequenza iniziale di A Dangerous Man. Stevie dice cose tipo «Stavo pensando di filmarlo in modo fighissimo tipo a 200mm» (giuro, letterale) e disegna su un taccuino la coreografia che il suo stuntm lui stesso in persona per davvero (ci mancherebbe) dovrà eseguire. Dopodiché tutti e tre tirano fuori la pistola vera che casualmente portavano in tasca e decidono di provare la scena nel salotto…”
Credevate che vi lasciassi orfani di Steven così, di colpo? Credevate che dopo una provocazione di questo genere io non corressi a controllare al volo il risultato di quella leggendaria sessione casalinga? Come potevo, secondo voi, continuare con la mia vita come se niente fosse senza sapere se alla fine il film era stato davvero girato in modo fighissimo a 200mm?
Meritate che vi renda partecipi del risultato delle mie umili esplorazioni.
Meritate La Conoscenza.
Eccola per voi.
Il film inizia con uno di quegli pseudo-rallenty scattosi tipo quei clip orribili fatti con i videofonini di prima generazione: è un primo piano su stivalazzi femminili dai tacchi vertiginosi che camminano sul marciapiede. Ed è tutto chiarissimo da subito. ECCO cosa intendeva per 200mm. Inchinatevi davanti al genio di Steven Seagal il Machiavellico Enigmista.
Comunque. 1:06: un pazzo punta una pistola alla tipa intimandole di scendere dall’auto. 1:09: Steven Seagal spunta dal nulla, gli tira un cazzotto sulla nuca, e poi lo disfa fino a mettergli le ossa nel punto esattamente contrario a dove stavano prima. Stacco: ora è in caserma, dove un detective si leva subito il pensiero di spiegare agli spettatori che Steve-o è un ex Forze Speciali, poi lo accusa di omicidio. Steven si dichiara innocente. BOOM: titoli di testa (che tra l’altro sono bellissimi, quelle cose da telefilm anni ’80 in cui fanno un fermo-immagine su ogni attore anche se non lo conosce nessuno).
Sei anni dopo Steven è ancora in galera, che è sempre un’ottima scusa per indossare la bandana. La moglie l’ha appena informato via lettera letta sotto la pioggia di essersi un po’ rotta il cazzo di aspettare per cui lo molla. Steven ha immediatamente un flashback dei momenti più teneri e romantici passati insieme, che consistono in lui seduto su una sedia e lei che balla nuda strusciandoglisi addosso. Ma volete sapere la vera sfiga? Proprio il giorno dopo (o almeno così sembrerebbe dal montaggio) un’avvocatessa gnocca convoca una seduta col giudice spiegando con molta calma che sono state trovate nuove prove che sei anni fa non c’erano, e nello specifico l’arma del delitto con su le impronte di un altro. Il giudice non ha bisogno di sentire altro, nè di vedere le prove in oggetto, nè di sapere chi è quell’altro, nè di chiedere un secondo parere o consultarsi con qualcuno, e decide seduta stante che Steven può considerarsi un uomo libero a partire da subitissimo, e che merita pure un risarcimento di $300.000. Se solo l’avesse saputo prima! Ma è troppo tardi. I soldi non possono comprare la vita che Steven ha perso appena la sera precedente – anche se magari una telefonata sembrerebbe un tentativo spendibile – per cui li rifiuta indignato. Siamo al minuto 7 e sono già commosso. Quanti film conoscete capaci di commuovervi già al minuto 7?
Il resto della trama ha una timeline un po’ confusa, ma le cose iniziano un po’ in stile Tutto in una notte. Appena uscito di galera Steven viene affrontato da due rapinatori, nonostante lui li abbia avvertiti di essere Steven Seagal, per cui gli tocca ridurli malissimo – nello specifico soffiare a uno di loro la pistola di mano, smontarla, e usarla come tirapugni pigiandogliela in faccia come si fa con l’uva.
Apro una parentesi: coloro che non hanno familiarità con i film di Steven Seagal in lingua originale non conoscono un’usanza che può sembrare strana – e a voler essere seri lo è – ma a cui negli ultimi dieci anni si è fatto ricorso abbastanza di frequente. Capita infatti che per i più disparati motivi, che vanno da capricci del produttore che decide di ribaltare il montaggio a imprevedibili sussulti di orgoglio professionale del regista, una o più scene abbiano bisogno di essere rigirate o anche solo ridoppiate. Solo che Steven Paganini Seagal non ripete. Cascasse il mondo, se Steven Seagal ha detto che era disponibile ad andare in Bulgaria dal 7 al 19 ottobre e che poi tornava a casa che il 20 c’è un barbeque a casa dell’SCNGS Alex Norman e il 23 ha promesso che portava Johnny Fortunato dall’omeopata cinese per poi passare il venerdì con i suoi amici della SWAT a ubriacarsi e sparare alle nutrie alla discarica, il programma è quello e non si cambia. Per cui o si usa una controfigura (e quella è comoda, è la stessa che lo deve già sostituire nell’80% delle scene d’azione), oppure tocca trovare un imitatore. A volte questo imitatore è credibile e lo coglie solo l’orecchio attento. Altre volte è il primo che passa. In questa occasione è tutto sommato decoroso, e contribuisce con un fondamentale “Put that shit away before somebody gets hurt”.
Comunque: dopo un altro flashback in cui Stevie ricorda i bei momenti in cui la moglie stava zitta e ballava nuda, la trama diventa un po’ più chiara. Nella sua infinita sfortuna Steven si imbatte in due cinesi che hanno appena seccato un poliziotto, li spedisce al Creatore con le istruzioni per rimontarli, salva una ragazzetta rapita e com’è come non è si trova coinvolto in una storiaccia tra mafia cinese, sbirri corrotti e trafficanti russi. E a questo punto sapete già come funziona: nel caso non foste ferrati in Seagalogia, potete immaginarvi un capitolo a caso della saga di Venerdì 13 in cui però Jason è dalla parte dei buoni e giusti. La regola è che se incontri Steven Seagal, il minimo (minimo) che ti può capitare è finire con uno o più ossa spezzate dopo aver distrutto vari elementi del mobilio e/o una vetrata. Qui il nostro si esibisce in spuntoni arrugginiti piantati a caso, un tizio infilato sotto una mega-pressa e un altro con il collo segato a metà da una grossa lama rotante seghettata. Nella mia scena preferita, a un malcapitato pianta una sbarretta di metallo nella nuca e, con questo già morto stecchito da un po’, si prende comunque il suo tempo per incastrarla a modo fino in fondo come se fosse uno scaffale dell’IKEA.
Alla fine dei giochi, Steven ha ristabilito la giustizia e ottenuto abbastanza soldi per rifarsi una vita da capo.
L’ex-moglie è stata dimenticata senza neanche mezzo tentativo per ricontattarla.
Al suo fianco, c’è una pulzella più giovane pronta a ballare nuda per lui ogni qualvolta lo desideri.
Titoli di coda.
E parentesi chiusa! Cazzo, scusate, l’avevo dimenticata aperta lassù.
DVD-quote suggerita
“200mm di figosità pura”
Nanni Cobretti, i400calci.com
PROSSIMAMENTE SU QUESTI SCHERMI:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=aKimrTP7aH8
*___* <3 *_____* <3
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(e non ho copiaincollato!!! )
Oddio… ho visto il trailer….ma che a 0:52 c’è Steve-o che sorride?… o è una paresi…. me lo confermate urgentemente per favore?…. O_o”
Sorride anche nel film quando sua moglie balla nuda davanti a lui…
rece QUOTE!
– un Vinx troppo di fretta ma sempre sul pezzo
P.S.: voto la mozione per sfiduciare i Linkin Park da ogni OST
“li spedisce al Creatore con le istruzioni per rimontarli”… questa è letteratura…. :)
do want!
Grandissimo (larghissimo?) Steve-o!
ma di born to raise hell che si dice?
Ho scoperto sto blog da 2 giorni e ci tenevo a dire che chi ci scrive è il mio nuovo dio.
@ratto: faro’ sapere asap, ma prima c’e’ Machete :)
@teo: ringrazio e ti ripulisco dai tuoi peccati (cosi’)
thank u nanni
che fotografia con i controcazzi!!!!
Il film non l’ho visto e non ci tengo. Come potrete intuire sono un fan sfegatato dei film d’azione, ma non vi siete un pochino rotti il caxxo di film come questi?
Cioè parlando seriamente i film dell’ultimo decennio di Steven Segal sono da 0! E’ impresentabile.
Ora mi insulterete :D
> Ora mi insulterete :D
Beh, si’. Quanti ne hai visti? :)
Ma daiii Nanni mi rifiuto di credere che davvero tu li possa reputare dei bei film. Per carità sono del nostro genere, ci sono scazzottate ecc ecc però un minimo di TRAMA sarebbe pure necessaria. E soprattutto un pelino differente di volta in volta.
Ora io sarò di parte però vedo una differenza abissale tra i film dell’obeso e quelli di Jcvd….entrambi sono attori, ahimè, decaduti e costretti all’home video e a film low budget, però converrai con me che c’è una grossa differenza tra girare sta roba e In Hell, tanto per fare un esempio.
Per non parlare delle scene d’azione ovviamente per nulla credibili in quanto realizzate da un uomo di 100 e passa kg… A me pare la triste realtà, e onestamente la trovo anche abbastanza inconfutabile :)
Per rispondere alla tua domanda di suoi film ne ho visti moltissimi, pur non amandolo. Forse smisi di seguirlo dopo aver vomitato vedendo Belly of the best. Ho ancora i brividi al ricordo :O
Anche Il venidicatore abbastanza pietoso.
E’ inconfutabile solo quando mi dici quanti ne hai visti :)
Facendo finta che ti manchi solo A Dangerous Man (…), posso dirti che questo una trama ce l’ha eccome, ed e’ pure abbastanza intricata. Come minimo piu’ di un Duro da uccidere, ad esempio. L’ultima fase di Steven Seagal, diciamo degli ultimi due anni, ha avuto la non banale intuizione di prendere finalmente a modello quello che non e’ il suo film piu’ famoso ma sicuramente il piu’ rappresentativo, ovvero Giustizia a tutti i costi. Lo Steven piu’ incazzato di tutti, quello che prende il primo oggetto che trova a portata di mano e riesce a usarlo nel modo piu’ violento immaginabile, come una specie di lato oscuro di Jackie Chan. E quello che quando serve le risse non le aspetta, le provoca. Per quel che mi riguarda, l’unica vera differenza coi tempi d’oro sono i 100kg in piu’ e un regista in meno. Non e’ poco, e paragonarlo a In Hell che e’ un Ringo Lam e’ sleale, ma posso garantire che un fan che si definisce “sfegatato” con cognizione di causa si diverte. Piu’ che con gli ultimi dieci anni di Chuck Norris, per dire.
Scusa, letto adesso la seconda replica. Sparati gli ultimi quattro. Non ti cambieranno la vita, ma se li definisci uno zero assoluto sei soltanto accecato dal pancione ;)
Nanni, che posso farci, sono di parte! :)
Mi vien solo da ribattere che… evidentemente ci sarà una buona ragione se Van Damme trova registi decenti e Seagal no :)))
Comunque dai scherzi a parte avercene di Steven Seagal, solo che ultimamente non mi entusiasma. Tutto quì. .
Non vorrei dire ma in questo trailer ci sarebbero da catturare degli screen di steve con gli occhiali da sole che sono roba da incorniciare e appendere ai muri.
Ok Nanni dai ci provo :)
Si si cmq è innegabile che è il pancione ad accecarmi…
Ma ti capisco, il pancione fa incazzare, perche’ a volte trova ancora il guizzo buono e la coreografia creativa, solo che tocca farla eseguire a un 25enne col parrucchino inquadrato di spalle e viene montata col fiatone.
Parti da Driven to Kill e dimmi se la prima sequenza non ti fa venire voglia di prendere il primo aereo per Jefferson Parish e costringerlo a una liposuzione :)
Se Steve-o vendesse la propria ciccia per fabbricare delle saponette io ne comprerei una. A peso d’oro. Con quella andrei a sanare tutti i mali del mondo, magari tirando pizze con il sapone arrotolato in un asciugamano.
Se avessi un figlio lo tirerei su con i film di S.S.
L’Eroe e l’Antieroe uniti (letteralmente) nella stessa persona. Il Bronson senza baffo.
Da oggi ancora più brutale ma per il bene dell’umanità! (altro che Green Lantern ;) )
WWGFD?
Ma come vi viene in mente di scrivere di questo film senza avvisarmi ? Non so, almeno un piccione viaggiatore…
Beh, io ormai valuto i film di SS in base alla presenza del fazzoletto nero da brother che tiene in testa come una cuffietta. Più tempo lo indossa, più il film prende quota. Questa volta lo indossa pochissimo ma serve a dare un bello slancio alla trama. La cittadina merregana nella neve è molto bella, fa molto Jim Thompson. SS che diventa fratello di sangue del mafioso russo è un momento gradevole, come quando Luttwak elogia la Cia. Alla fine gli Action B movies di ambientazione Noir sono er mejo. Ce ne vorrebbero di più. Penso che SS ormai non abbia più il problema della panza: non dobbiamo pensare, come fate voi ostinatamente e incomprensibilmente, al vecchio snello e agile SS. Adesso c’è un SS nuovo, panzone e con una faccia da Indiano malato. Ed è lui che impedisce alla morte di ucciderlo, in Machete. SS, l’indiano malato.
…guarda che aspetto Machete. Ho molto da chiederti su quel film e su quella signorina che si tira fuori il telefono dalla bernarda :)
Ok Nanni, agli ordini :)
Ma perchè non fai degli articoli anche per i film di Van Damme? Uffa, io li voglio!!! :D
(immaginami a mò di bambino sbattere i piedi per terra.)
@harry: Machete dalle mie parti esce in sala oggi, aspettati la rece per la prossima settimana :)
@van damme: se butti un occhio da quando ho aperto il sito i film di Jean-Claude li ho coperti tutti… Ma vai tranquillo, sfondi una porta aperta, alla fine dei conti cinematograficamente parlando anch’io ho sempre preferito JC a Steven. Solo che quest’ultimo e’ piu’ prolifico…
Jc punta alla qualità non alla quantità :)
Si si lo so che li hai coperti tutti…però sarebbe bellissimo un giorno aprire i 400 calci e leggermi chessò un “Per non dimenticare: Kickboxer, il film più bello del mondo.” e poi trovarmi 500 righe da leggere :) hehehe
Discutere su chi sia migliore tra JCVD e SS (e il vecchio Chuck dove lo lasciate ?) è un pò come l’eterna lotta tra Mac e PC. Di sicuro VD è più un fighetto, su questo non ci piove. Mentre SS è un vero fascio picchiacazzi. Il buon vecchio Chuck, anche se mi pare che in questo sito nessuno ne parli mai, invece è l’uomo rude, il picchiatore autentico, l’eroe della strada come lo aveva intuito Bronson.
Detto questo: VD oltre ai film non ha fatto nulla (illuminatemi se sbaglio). SS ha fatto il vicesceriffo e la sua serie TV. Chuck, se permettete, ha fatto i mega combattimenti, la sua serie TV e… è stato candidato Ministro della difesa da quel genio visionario di McCain nelle scorse elezioni Usa.
E scusate se è poco.
VD a 50 anni combatterà contro un campione olimpico in un match vero. E scusa se è poco :)
Di non aver mai fatto serie tv lo ringrazierò sino alla morte…e comunque l’aver fatto solo film mi pare un complimento, non una critica. Almeno dal mio punto di vista.
JC non ha effettivamente mai fatto un cazzo, ma la biografia di Steven Seagal – a patto che sia vera – straccia quella di Chuck (che ho letto in tipo tre versioni diverse tutte scritte di suo pugno). Dal canto suo, se Chuck e’ qualcuno del passato, quello non e’ Bronson ma e’ John Wayne: l’eroe americano nel senso piu’ classico del termine, che difende il piu’ debole e promuove valori. Dopodiche’, alla faccia del parlarne poco, abbiamo solo collaborato ai fascicoli in dvd usciti qualche mese fa in edicola (scorri gli archivi) :)
…dopodiche’ definire “vero” il match con Kam Sing mi pare esagerato, ed e’ in arrivo un suo reality show intitolato “Behind Closed Doors” che dal promo di 15 secondi promette di essere piu’ patetico persino di quello della figlia di Hulk Hogan. Cazzo, a me dispiace parlare male di Van Damme che continua nonostante tutto ad essere il mio preferito del trio, pero’ non potete ogni volta tirarmi fuori gli unici metri di paragone da cui esce tragicamente sconfitto… :P
Ahahahah dai su Nanni contano i film…io faccio finta che il reality non esista e vivo sereno :D
Comunque esigo VD e SS in Expendables 2, sennò non lo vedo. Forse.
Mi sembra di capire che VD è meglio non toccarlo :-)
Devo precisare che è stato a lungo il mio preferito, nella fase adolescenziale per la precisione: ho anche ricalcato le sue mosse in un epico corto girato ai tempi del liceo. L’adorazione era illimitata. E anche le contusioni. Poi, nel periodo della maturità, ho messo in Pole position SS, avendo però sempre una venerazione mistica per Chuck: Invasion Usa rimarrà per me sempre l’apice del cinema d’azione, anche per le sue citazioni di Ozu e anche se ovviamente non sarai d’accordo. Chuck, nel quale mi ostino a ri-vedere il Bronson diretto da Walter Hill nel film che ho citato prima, è riuscito a fare di sè un buono, pur essendo in realtà un sadico, ma il rischio Wayne non lo ha mai corso, per via dell’andatura zoppicante di costui, che lo ha relegato in piedi o a cavallo, cioè sempre immobile. Alla morte di Wayne, i giornali titolavano “lutto nazionale”; quando verrà (se verrà) il momento di Chuck, non scriveranno un cazzo. E noi piangeremo, sapendo che per un soffio non è diventato ministro della difesa USA.
E quelle di SS sono cose vere come quelle che racconta un altro SS, il nostro SS, quello di Arcore :)
p.s.
Mi cospargo il capo di cenere di vampiro: non ho letto gli archivi, sono un mostro !
Ma infatti se dovessi dimostrarti la tesi Norris = Wayne non userei per forza Invasion USA, ma un buon 60/70% degli altri, senza contare lo scontatissimo Walker Texas Ranger. Basta togliere il cavallo e mettere il karate. In ogni film di Chuck c’e’ una morale che deve passare, e che non e’ mai una malinconia personale ma un vero e proprio insegnamento per tutti. Vedi pure il suo impegno attivissimo a fianco dei fondamentalisti cattolici (che lo ha portato a fare campagna politica con Huckabee – non McCain) e aggiungici che, alla faccia del sadico, appena ha avuto la liberta’ di espandersi senza troppe pare economiche si e’ buttato al volo sul film per famiglie.
Per capire appieno Chuck Norris, anche se gli altri lo definiscono comunque abbastanza bene, bisogna guardare la roba da Missing in Action 3 in poi, quella dove ha avuto controllo creativo praticamente totale.
Sull’insegnamento attenzione: lui è l’uomo della Cia nel mondo. L’insegnamento è vincere uccidendo. Poi la maestria ipocrita del sistema propina favolette come chiesa e ammore, ma è storia vecchia, quella sì, come Wayne. Il filone family è ovviamente un bersaglio economico. Il cervello di Chuck è infatti ancorato al fianco di Bush Jr: quando nessuno era presente al discorso di insediamento, sotto la pioggia, con impermeabile e cappello lui c’era. Ed è ancora là. Il sodalizio con il fratello Aaron e il regista Menahem Golam ha portato a capolavori assoluti, e ho qualche dubbio che in questa famiglia (non quella fasulla dei family movies), la famiglia i cui ideali hanno portato a Delta Force, ci fosse qualche censura. C’era la libertà di servire (la politica estera Usa, ad esempio), che è la libertà perfetta, perché garantisce impunità. Per questo, tra l’altro, quando mi dici di partire da Missing in Act. III mi viene la faccia da bidello dell’ITI.
A parte il piacere di tornare finalmente a parlare del vecchio Chuck, mi ricospargo di cenere di vampiro per la toppata su Huckabee (meno male che c’è google).
Non penso affatto che i nostri discorsi si contraddicano, ho detto fondamentalisti cattolici, non Emergency. Dico solo che Chuck Norris ha la vocazione del catechista (quello che capisce l’importanza di prenderli da piccoli), cosa che vedo al massimo nel Bronson era Cannon (guarda caso) e non tanto in quello di Walter Hill.
In conclusione, Nanni, ci consigli di recuperare i seguenti? (copioincollo da wikipedia)
# Last Night – Morte nella notte (Against the Dark), regia di Richard Crudo (2008)
# Driven to kill – Guidato per uccidere, regia di Jeff King (2009)
# The Keeper – Il custode, regia di Keoni Waxman (2009)
# A dangerous man, regia di Keoni Waxman (2009)
@ratto: salta a pie’ pari Against the Dark e cambialo con Pistol Whipped
Presumibilmente dico una cazzata ma mi è venuta in mente un’ideona(?).
Sarebbe bello organizzare sul sito una sorta di super torneo di lotta, ovviamente fittizio, con i 32 attori migliori nell’arte del combattimento schierati in un tabellone tennistico. E ogni giorno si svolgerebbe un match, il cui vincitore verrebbe decretato da noi lettori attraverso i commenti. Chi vince avanza, chi perde è fuori.
Ad esempio match di primo turno, all’angolo destro Brandon Lee, all’angolo sinistro Dolph Lundgren…poi qualche riga di presentazione x entrambi e poi 24 ore di tempo per votare. Chiaramente passa il turno chi ottiene più voti ecc.
A me pare una bella idea :) ma forse solo a me :|
E potrei anche occuparmi io del tutto, volendo ;)
Un po’ come questa rubrica che avevamo gia’ aperto, ma senza lo sbattimento di ideare gli incontri da soli che ha lentamente portato alla morte della stessa :P
Siii come quella, però fatta seriamente. Non Nino Frassica contro Johnny Depp :)
oh… :(
Ahahah non era un’offesa! Fatta seriamente nel senso con combattimenti cazzuti, con veri guerrieri…vabbè dai la mia sparata quotidiana l’ho fatta :D
complimenti, recensione spisciosissima! :-D